Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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Il Bologna è la squadra del mio cuor...

sabato 8 agosto 2015

STORIE D’ESTATE.

Finalmente qualcosa si sta muovendo, dopo settimane di stallo che avevano suscitato qualche campanello d’allarme. Joe Tacopina è arrivato a Sestola, ha parlato alla stampa, ha chiarito che il clima non è idilliaco, ma tutto sommato ci sono i margini per poter recuperare la situazione senza per questo dover arrivare ad una rottura traumatica col resto della compagnia, fermo restando che la gran parte dei componenti l’attuale Società si trovano lì perché ce li ha portati lui. Sul fronte del mercato, notizie interessanti: sembrava che Bianchi dovesse andare al Bari con metà ingaggio pagato dal Bologna, invece si è arrivati alla rescissione consensuale del contratto: una conclusione che alleggerisce le nostre casse da un’importante zavorra, mettendo fine ad una vicenda spiacevole e accompagnando alla porta uno dei giocatori più deludenti dell’intera storia ultracentenaria Rossoblù. Da registrare, poi, l’arrivo del cileno Pulgar e la serie di manovre che dovrebbero garantire l’ingaggio di Mattia Destro ( se non lo vedo in campo non ci credo ) dopo che nei giorni scorsi avevamo dovuto incassare l’ennesimo rifiuto a priori da parte di Andreolli, che preferisce stare ai margini nell’Inter anziché giocarsi le proprie chanches in una squadretta che presenta in bacheca sette scudetti ( più uno ) due Coppe Italia e due coppe internazionali. E proprio su questo mi vorrei soffermare un attimo. Finora il nostro mercato è stato contraddistinto da questi soggetti che via via preferiscono andare al Sassuolo o al Chievo ritenendo il Bologna figlio di un dio minore. È chiaro come questi giovani giocatori ignorino la Storia, usando come pietra di paragone i tempi più recenti, in cui certe piccole squadre hanno disputato con profitto la Serie A mentre noi ci dibattevamo in acque agitate. Io, quindi, non ne farei una colpa a Corvino, il cui unico difetto in questo caso è quello di essere il nostro uomo-mercato. D’altro canto, non è detto che questi presunti fenomeni siano destinati a fare sfracelli nelle squadre che hanno scelto in luogo del Bologna. Da sempre il calciomercato riserva strane sorprese, e spesso le squadre che durante l’estate avevano fatto la parte del leone in campionato hanno dovuto sudare freddo, o peggio. Adesso noi siamo arrabbiati per come siamo stati trattati da Duncan, Defrel o Andreolli, ma in passato c’è chi ha dovuto subire di peggio. Mi viene in mente, per esempio, l’estate del 1975. Il protagonista di quel mercato fu l’attaccante varesino Giacomo Libera, per acquistare il quale Milan e Inter si fecero una guerra senza quartiere, all’insegna dei colpi più bassi possibili; andarono in frantumi amicizie decennali, si arrivò alle querele, si verificarono pedinamenti ed episodi di basso spionaggio. Alla fine la spuntarono i nerazzurri. Allora, chi non c’era penserà che l’Inter abbia dominato la stagione successiva. Macchè: Mazzola & C. mancarono tutti gli appuntamenti importanti, Libera incise meno di zero, rimase a vivacchiare un paio d’anni ai margini della prima squadra per poi finire la carriera in squadre minori. Chi invece ebbe un grande futuro fu un giocatore, all’epoca anonimo, che finì dal Varese all’Inter nel quadro dello stesso affare ( un po’ come negli anni ’90 sarebbe successo quando Javier Zanetti sarebbe arrivato in nerazzurro al seguito del presunto fenomeno Rambert ): Giampiero Marini, diventato poi uno degli eroi di Spagna’82. Quindi io certi presunti campioni li abbandonerei al proprio destino, pensando invece ad accogliere degnamente i ragazzi come Pulgar che arrivano sotto le Due Torri intenzionati a riportare il Bologna dove merita di stare. Le ultime notizie ci dicono che Diamanti ha scelto i soldoni inglesi, mentre Corvino e Fenucci hanno creato le condizioni per convincere Mattia Destro a tentare la carta Rossoblù: aspettiamo fiduciosi, ricordando che non ha senso indurre un giocatore con la forza ad accettare un progetto che non sente suo. Abbiamo il dovere di lasciar lavorare Corvino, Rossi &. C.; i conti li faremo sul campo, e la consistenza dei nostri dirigenti mi fa dormire sonni relativamente tranquilli. Se davvero arriverà Destro, bene, altrimenti da qui a fine mercato riusciremo comunque a trovare qualcuno in grado di garantirci un campionato decoroso.


Paolo Milito

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