Finalmente
qualcosa si sta muovendo, dopo settimane di stallo che avevano suscitato
qualche campanello d’allarme. Joe Tacopina è arrivato a Sestola, ha parlato
alla stampa, ha chiarito che il clima non è idilliaco, ma tutto sommato ci sono
i margini per poter recuperare la situazione senza per questo dover arrivare ad
una rottura traumatica col resto della compagnia, fermo restando che la gran
parte dei componenti l’attuale Società si trovano lì perché ce li ha portati
lui. Sul fronte del mercato, notizie interessanti: sembrava che Bianchi dovesse
andare al Bari con metà ingaggio pagato dal Bologna, invece si è arrivati alla
rescissione consensuale del contratto: una conclusione che alleggerisce le
nostre casse da un’importante zavorra, mettendo fine ad una vicenda spiacevole
e accompagnando alla porta uno dei giocatori più deludenti dell’intera storia
ultracentenaria Rossoblù. Da registrare, poi, l’arrivo del cileno Pulgar e la
serie di manovre che dovrebbero garantire l’ingaggio di Mattia Destro ( se non
lo vedo in campo non ci credo ) dopo che nei giorni scorsi avevamo dovuto
incassare l’ennesimo rifiuto a priori da parte di Andreolli, che preferisce
stare ai margini nell’Inter anziché giocarsi le proprie chanches in una
squadretta che presenta in bacheca sette scudetti ( più uno ) due Coppe Italia
e due coppe internazionali. E proprio su questo mi vorrei soffermare un attimo.
Finora il nostro mercato è stato contraddistinto da questi soggetti che via via
preferiscono andare al Sassuolo o al Chievo ritenendo il Bologna figlio di un
dio minore. È chiaro come questi giovani giocatori ignorino la Storia, usando
come pietra di paragone i tempi più recenti, in cui certe piccole squadre hanno
disputato con profitto la Serie A mentre noi ci dibattevamo in acque agitate.
Io, quindi, non ne farei una colpa a Corvino, il cui unico difetto in questo
caso è quello di essere il nostro uomo-mercato. D’altro canto, non è detto che
questi presunti fenomeni siano destinati a fare sfracelli nelle squadre che
hanno scelto in luogo del Bologna. Da sempre il calciomercato riserva strane
sorprese, e spesso le squadre che durante l’estate avevano fatto la parte del
leone in campionato hanno dovuto sudare freddo, o peggio. Adesso noi siamo
arrabbiati per come siamo stati trattati da Duncan, Defrel o Andreolli, ma in
passato c’è chi ha dovuto subire di peggio. Mi viene in mente, per esempio,
l’estate del 1975. Il protagonista di quel mercato fu l’attaccante varesino
Giacomo Libera, per acquistare il quale Milan e Inter si fecero una guerra
senza quartiere, all’insegna dei colpi più bassi possibili; andarono in
frantumi amicizie decennali, si arrivò alle querele, si verificarono pedinamenti
ed episodi di basso spionaggio. Alla fine la spuntarono i nerazzurri. Allora,
chi non c’era penserà che l’Inter abbia dominato la stagione successiva.
Macchè: Mazzola & C. mancarono tutti gli appuntamenti importanti, Libera
incise meno di zero, rimase a vivacchiare un paio d’anni ai margini della prima
squadra per poi finire la carriera in squadre minori. Chi invece ebbe un grande
futuro fu un giocatore, all’epoca anonimo, che finì dal Varese all’Inter nel
quadro dello stesso affare ( un po’ come negli anni ’90 sarebbe successo quando
Javier Zanetti sarebbe arrivato in nerazzurro al seguito del presunto fenomeno
Rambert ): Giampiero Marini, diventato poi uno degli eroi di Spagna’82. Quindi
io certi presunti campioni li abbandonerei al proprio destino, pensando invece
ad accogliere degnamente i ragazzi come Pulgar che arrivano sotto le Due Torri
intenzionati a riportare il Bologna dove merita di stare. Le ultime notizie ci
dicono che Diamanti ha scelto i soldoni inglesi, mentre Corvino e Fenucci hanno
creato le condizioni per convincere Mattia Destro a tentare la carta Rossoblù:
aspettiamo fiduciosi, ricordando che non ha senso indurre un giocatore con la
forza ad accettare un progetto che non sente suo. Abbiamo il dovere di lasciar
lavorare Corvino, Rossi &. C.; i conti li faremo sul campo, e la
consistenza dei nostri dirigenti mi fa dormire sonni relativamente tranquilli.
Se davvero arriverà Destro, bene, altrimenti da qui a fine mercato riusciremo
comunque a trovare qualcuno in grado di garantirci un campionato decoroso.
Paolo Milito
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