Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

domenica 28 agosto 2016

Un Bologna che ha subìto da subito...

In una giornata dove non è assolutamente facile parlare di calcio, il Bologna è ospite del Torino, e gioca una bruttissima partita!
Bologna: Mirante; Kraft, Oikonomou, Gastaldello, Masina; Taider, Pulgar, Dzemaili; Rizzo, Destro, Verdi.
Allenatore: Donadoni.
Torino:
Padelli; De Silvestri, Bovo, Castan, Molinaro; Benassi, Vives, Baselli; Falque, Belotti, Ljajic. A disposizione: Ichazo, Gomis, Acquah, Zappacosta, Lopez, Rossettini, Martinez, Obi, Barreca, Moretti, Boyè, Tachtsidis.
Allenatore: Mihajlovic.
La difesa è completamente assente e i rossoblu prendono tre gol paraticamente identici.
Dopo una bella partenza e il sospirato pareggio dopo il gol segnato da Belotti, il Torino fa la partita e ci castiga con altre due reti.
La formazione del Mister, secondo me, è completamente sbagliata e sembra quasi uno schieramento fatto "per paura".
Malissimo Masina e Oikonomou, che sono completamente addormentati. Gastaldello lascia troppo spazio e il Bologna subisce il terzo gol... E, su errore di Pulgar, che voleva passare al dormiente Masina, il Bologna prende il quarto gol a 10' dalla fine.
Nessuna reazione da parte della squadra dopo il secondo gol di Belotti: una sconfitta firmata dai ragazzi, che si sono arresi e hanno rinunciato!
La testa è altrove, completamente, e al Torino viene assegnato un calcio di rigore per un fallo stupido ed inutile di Gastaldello. Mirante para, ma la sostanza del match non cambia.
Non c'è squadra, non c'è gioco e non c'è, soprattutto, il settore difensivo.
L'unico che ha tentato di reagire è stato Taider.
E al 43' del secondo tempo, Belotti segna la tripletta... Torino 5 - Bologna 1...
Finisce con questo punteggio tennistico una partita che è uno schiaffo: dobbiamo comperare un difensore, almeno, e capire cosa porti la squadra, nei momenti di difficoltà, a prendere delle "imbarcate" fuori misura!
Servono due giocatori veri: uno dietro e uno davanti. Cosa che Donadoni, non esente da sbagli questa sera, ha chiesto insistentemente.
Non credo di poter aggiungere altro: siamo aggrappati ai nostri colori, e la risposta che ci arriva è la sconfitta vergognosa di questa sera... Qual'è la reale cifra tecnica di questa squadra? Chi l'ha valutata?
Delusione all'ennesima potenza!
Testa bassa e al lavoro per la prossima.
Non voglio mai più vedere una disfatta di questo genere!

Alessandra Sportelli Negrini















sabato 27 agosto 2016

IN VIAGGIO VERSO IL TORO.

Terremoto, chi era costui? Un pessimo soggetto che conosco molto bene, in quanto a Foligno, nel 1997, mi e ci ha fatto passare un bruttissimo quarto d’ora. In questi giorni il pensiero di tutti noi non è esattamente rivolto verso il calcio. L’ennesimo disastroso sciame sismico abbattutosi sull’Italia centrale fa passare in secondo piano tutto il resto, suscitando dolore per le trecento vite spazzate via, rabbia per la mancata prevenzione e sconcerto per la reazione di certi canali istituzionali. Grande, come sempre, la solidarietà dimostrata dalla gente comune, nonostante ci siano stati vari tentativi di innescare polemiche senza senso o di diffondere ad arte delle bufale fini a se’ stesse. Ma la vita, purtroppo o per fortuna, continua, e ci mette di fronte anche ad eventi un po’ più leggeri, come appunto una partita di pallone. Domani sera all’Olimpico di Torino va in scena una classica del calcio italiano, che mette a confronto una quindicina di scudetti più coppe di vario calibro comprensive di una convergenza: la questione dello scudetto revocato nel 1927, periodicamente rivendicato dall’una e dall’altra parte. In terra torinese il confronto, fra Serie A, Serie B e Coppa Italia, conta 62 precedenti; 32 le vittorie dei padroni di casa, 9 quelle Rossoblù, 21 i pareggi. Si ricordano diverse giornate particolari: l’11 aprile 1948 il Grande Torino travolse il Bologna per 5-1 grazie ad una tripletta di Gabetto completata dai gol di Mazzola ed Ossola, a cui rispose il nostro Marchese; il 23 maggio 1965 lo scudetto sulle maglie non ci impedì di incassare un sonoro 5-0, creato da una doppietta di Hitchens, una di Gigi Simoni e completato dal sigillo di Gigi Meroni; sempre nel 1965, il 19 dicembre, fummo noi a vincere una gara ricca di gol: 4-2, grazie ad Haller, Furlanis, Micelli e Nielsen a cui replicarono Meroni e Orlando; il 28 dicembre 1980 il Bologna di Radice, quello del famigerato -5, vinse 2-1 con un gol di Adelmo Paris ed uno di Salvatore Garritano in risposta a quello segnato da Pulici; infine la nostra vittoria del 9 febbraio 2014: anche in questo caso 2-1, doppietta della meteora Cristaldo in risposta alla marcatura iniziale di Immobile, ma soprattutto la tremenda illusione di potersi salvare nonostante la scriteriata cessione di Alino Diamanti fuori tempo massimo. Particolare curioso: in Serie B la partita si è giocata una sola volta, il 9 ottobre 2005,  ed è finita 0-0. Domani ci aspetta, trascinata dall’ex Mihajlovic, una squadra in discrete condizioni di forma, sicuramente col dente avvelenato dalla sconfitta rimediata domenica scorsa in casa del Milan e desiderosa di regalare i primi tre punti di questo campionato alla propria tifoseria. Sarà il primo test di una certa consistenza contro un avversaria di rilievo, dopo aver affrontato una squadra che ha mancato la promozione di un soffio ed una neopromossa. Non siamo messi male: ci siamo finalmente liberati di Diawara, sembra che stia per partire anche Acquafresca, da Roma e da Verona sono segnalati in arrivo dei rinforzi consistenti, per cui Roberto Donadoni non dovrebbe aver problemi a disporre in campo una squadra in grado di proseguire la serie positiva avviata contro il Trapani in Coppa Italia. Io preferisco mantenere sempre i piedi per terra, ma non posso ignorare che domenica scorsa, oltre al gol di Destro, innescato da una pregevole invenzione di Dzemaili entrato da poco,abbiamo segnato altri due gol annullati di cui uno ( quello di Krejci ) validissimo e colpito tre pali. Se una squadra definita incompleta è arrivata a tanto, è lecito aspettarsi, una volta terminate le grandi manovre di mercato e messi al posto giusto tutti i tasselli, una stagione non dico stratosferica ma certamente ricca di soddisfazioni.


Paolo Milito

lunedì 22 agosto 2016

Bologna: esordio stellare!!!

Riparte il campionato e l'avventura del Bologna prende il via.
In campo si affrontano Bologna e Crotone con le seguenti formazioni:
Bologna (4-3-3): Mirante; Krafth, Gastaldello, Maietta, Masina; Nagy, Pulgar, Taider; Verdi, Destro, Krejci. Allenatore: Donadoni.
Crotone (3-4-3): Cordaz; Ceccherini, Claiton, Ferrari; Sampirisi, Rhoden, Salzano, Martella; Stoian, Simy, Palladino. Allenatore: Nicola.

Un bel Bologna nel primo tempo, che non ha nulla da recriminare: due pali, un gol annullato per dubbio fuorigioco ed un altro per fuorigioco netto...
Nel secondo tempo c'è un calo evidente dei rossoblu, che inscenano 15' di nulla assoluto... poi si riprendono e Destro, sul finale, segna un gol bellissimo, su ottimo passaggio di Dzemailli.
La squadra ha lavorato bene tutta: bene Nagy, Pulgar, Verdi, Krafth e Krejci.
Dzemailli non sbaglia un pallone e Destro sembra stia tornando Destro...
Un vantaggio strameritato, quello del Bologna: oggi al Dall'Ara sono state create tante occasioni da gol... Come quella di Masina all'82' che trova un Cordaz istintivo e coraggioso... Come il palo di Pulgar al 77', terzo legno per il Bologna in questa partita... Come Nagy che crea una ghiotta occasione al 31' per Krejci, che la passa a Taider... Come il palo di Taider al 36'... Come il palo di Krejci all'8', dopo una bella azione costruita da Maietta e Masina...
Il Crotone spreca al 48' e questo, forse, dà al Bologna un segnale per riprendersi dal temporaneo torpore alla grande!
Al 52' Maietta deve arrendersi ad un problema fisico e lasciare il posto a Marios, mentre Verdi passerà il testimone ad un ottimo Rizzo.
Vicino al gol anche capitan Gastaldello, che trascina la squadra fino alla fine del match!
E poi destro che ci prova praticamente sempre, fino a quando Dzemailli non entra al posto di Nagy e serve a Mattia un pallone d'oro!
Bravi, ragazzi! Ottimo esordio!
Avete giocato bene e siete stati squadra fino alla fine!
Impegnati e convincenti, senza alzate di testa inutili, ma con impegno e umiltà...
E questa è la miglior risposta per chi vorrebbe Balotelli in rossoblu: a parte le splendide parole di Mister Donadoni ("Non importa chi viene al Bologna: deve avere spirito di sacrificio e voglia di lavorare!"), Marocchi ha detto ad Andrea Mingardi che se Balotelli venisse a Bologna con lo spirito giusto, e cioè mettendosi a disposizione della squadra, potrebbe essere straordinario... E io mi associo e condivido la risposta che ha dato Andrea: " Balotelli è al bivio: o decide di darsi una bella registrata, di abbassare la testa e di lavorare con umiltà... allora può anche venire a Bologna... Oppure getta via tutta la sua carriera, perchè, ad oggi, non lo cerca nessuno!".
Il Bologna ha un grande progetto e tutti devono collaborare con impegno e dedizione. Ognuno nel proprio ruolo, ma facendo tutto il possibile.
Siamo partiti con il piede giusto: avanti tutta!!!
Alessandra Sportelli Negrini







sabato 20 agosto 2016

IN ATTESA DEL CROTONE.

La partita tra Bologna e Crotone è una primizia assoluta in Serie A, dove domani i calabresi faranno il loro debutto, e conta appena quattro precedenti, tre in Serie B ed uno in Coppa Italia. Il bilancio racconta di due vittorie per parte. In particolare, si ricorda la nostra vittoria in Coppa Italia risalente al 23 novembre 2011, quando i ragazzi di Pioli travolsero gli avversari per 4-2; per il Bologna segnarono Diamanti, Vantaggiato, Gimenez e Paponi, per il Crotone Nicola Sansone e Djuric. Delle due vittorie crotonesi, invece, la più consistente è il 2-0 ottenuto il 20 settembre 2014, con gol di Beleck e Oduamadi preceduti da una sconcertante serie di errori dei nostri culminata nella famosa “ autotraversa “ del portiere Stojanovic. Domani sera, il Bologna sarà chiamato a dare continuità alla confortante prestazione messa in mostra contro il Trapani la settimana scorsa. È vero che in attacco, a causa dell’infortunio di Floccari e del ritardo di condizione di Destro, i Rossoblù lasciano un po’ a desiderare, ma i vari Taider, Krejci, Nagy e Brienza sembrano in grado di tenere sotto controllo la situazione. Dopo averlo valutato da vicino, Roberto Donadoni potrebbe anche decidere di schierare subito il nuovo acquisto Dzemaili, per aggiungere un tocco di qualità. Il tutto nell’attesa che si risolva una volta per tutte la stucchevole telenovela legata a Diawara e si capisca se potremo fare affidamento sul nigeriano Sadiq oppure se dovremo rivolgere altrove le nostre attenzioni per ottenere rinforzi adeguati. Cogliendo l’occasione della prima di campionato, sarà a Bologna anche Joey Saputo: certamente mister Donadoni farà presente quali sono le vere necessità della squadra e lo convincerà ad agire di conseguenza. A tal proposito, ho una perplessità: per quanto riguarda il ventilato arrivo sotto le Due Torri di Mario Balotelli, mi sembra di aver capito che a spingere in tal senso sia più il chairman che non l’allenatore. A mio avviso un simile soggetto va preso molto con le pinze, tenuto conto che già in passato ha dato pessime prove di se’ a livello comportamentale. Comunque, Donadoni non è uno sprovveduto, e se deciderà di accettare una simile sfida, vorrà dire che avrà fatto bene i propri calcoli. E adesso, sotto col Crotone.


Paolo Milito

giovedì 11 agosto 2016

IN ATTESA DEL TRAPANI.

Ragazzi, ci siamo. Dopo tante chiacchiere, è arrivato il momento di mettere la palla al centro e pedalare per ottenere qualcosa di concreto. Nell’anticipo di domani sera, affrontiamo in Coppa Italia il Trapani. Il confronto vanta un solo precedente, disputato in Serie B il 27 ottobre 2014: quella sera vincemmo 2-1, conquistammo la vetta della classifica e facemmo la conoscenza col bomber dei nostri avversari, Matteo Mancosu, al quale, ahimè, si sarebbero poi bagnate le polveri una volta indossata la nostra gloriosa maglia. Gli uomini di Serse Cosmi si avvicinano a questa partita fermamente intenzionati a passare il turno, animati dalla voglia di migliorare l’esito della passata stagione che li ha visti soccombere nella finale dei play-off contro il Pescara dopo un drammatico confronto. E noi? Da un paio d’anni a questa parte siamo abbonati ad uscire di scena dalla coppa per mano di improbabili squadre di terza divisione, e le premesse non sono del tutto rassicuranti. Dalle amichevoli disputate in terra austriaca è emersa evidente la necessità di provvedere ad almeno tre acquisti di un certo livello; in particolar modo si sente la necessità di un attaccante di spessore, tenendo conto del ritardo di condizione di Mattia Destro e del fatto che il poco incisivo Floccari attualmente è pure infortunato. Certo, non bisogna fasciarsi la testa prima di essersela rotta: lo stesso Destro, nella partita contro la Primavera, ha evidenziato confortanti progressi, mettendo a segno pure un gol; inoltre, la squadra nel complesso sembra disposta bene in campo, pur necessitando di perfezionare alcuni meccanismi, e i giocatori non hanno un aspetto tale da indurre a cattivi pensieri. Per quanto riguarda il mercato, detto di alcune voci che vogliono Roberto Donadoni alle prese con un po’ di malumore, dovuto al mancato arrivo di forze nuove, ci sono due novità importanti relative alle telenovelas dell’estate: da una parte, una telefonata di Joey Saputo avrebbe sbloccato l’affare Dzemaili, dando modo al giocatore elvetico di rescindere il contratto col Galatasaray e prendere un aereo alla volta di Bologna per effettuare le visite mediche; dall’altra, la squadra inglese dell’Aston Villa avrebbe offerto 17 milioni cash per assicurarsi il cartellino di Diawara. A questo punto i casi sono tre: la cosa si fa, oppure il Napoli passa a vie di fatto tralasciando la questione-Valdifiori, oppure la Roma si convince ad acquistare anziché prendere in prestito il giocatore. In ogni caso, specie dopo l’episodio ridicolo della lettera fatta scrivere da Diawara ad un avvocato ( il figlio di Fabio Capello ), il modo migliore per liberarsi definitivamente ed in maniera proficua di un pessimo soggetto. Aspettiamo fiduciosi.


Paolo Milito

sabato 6 agosto 2016

SITUAZIONE DI ATTESA.

Il ritiro di Kitzbuhel si è concluso dando delle indicazioni ben precise. Il Bologna attuale non è una cattiva squadra, ma necessita sicuramente di qualche innesto importante. Per quanto riguarda l’attacco, la prestazione di Mattia Destro contro lo Schalke 04 ha evidenziato il suo ritardo di condizione fisica, e ha ribadito la necessità di provvedersi di una seconda punta in grado di sostituirlo finchè perdura l’indisponibilità, e poi di fargli adeguatamente da sponda, alla maniera di Pradella-Marronaro o di Andersson-Kolyvanov. Negli altri reparti ci sono elementi stagionati non sempre reattivi e giovani promettenti ma che necessitano di mettere minuti nelle gambe. Ad un’occhiata superficiale, si capisce che qualche acquisto di spessore, magari bilanciato dalla partenza di qualche elemento in soprannumero, non guasterebbe. Il DS Bigon sta cercando in ogni modo di risolvere la questione-Diawara, ma è innegabile che l’irreperibilità del giocatore non aiuta: non è affatto casuale che le pretendenti si stiano progressivamente defilando, tanto è vero che nelle ultime ore si sta tentando di battere piste estere, soprattutto in ragione delle perplessità espresse dai dirigenti delle varie squadre italiane. Siamo arrivati al punto che lo stesso Joey Saputo, in conferenza stampa, ha chiesto ai presenti di dargli un’idea su dove possa voler giocare la prossima stagione Diawara. Per completezza d’informazione, va detto che qualcuno molto vicino al giocatore, forse suo padre, ha espresso il desiderio che Amadou passi sotto il controllo di un procuratore di quelli universalmente riconosciuti come seri e affidabili, tipo Pastorello, forse perché si è reso conto dei danni potenziali che potrebbe portare a lungo andare la scellerata opera di Piraino e Tounkara. Per il resto, aspettando il debutto di venerdì prossimo in Coppa Italia, Acquafresca continua a non avere una destinazione, mentre Donadoni ha chiesto di attendere a cedere eventualmente Cherubin, da lui ritenuto funzionale al proprio progetto di gioco. Dunque, aspettiamo, senza dimenticare che nel calciomercato può sempre succedere che si corra dietro per tre mesi a qualche giocatore ( Rossi, Saponara, Dzemaili ) prima di procedere all’acquisto di qualcuno in precedenza mai neppure nominato.


Paolo Milito