Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

sabato 30 agosto 2014

Tutta colpa delle penne?

Per colpa di un'obbligatoria cena di lavoro, sto guardando la replica della prima di campionato del Bologna...
A mio avviso le piume non ci portano fortuna!
Contro l'Aquila si è visto un Bologna inconcludente e piantato, ma contro i Grifoni, almeno durante il primo tempo, questa squadra non mi è dispiaciuta...
Poi però ogni mio sogno di gloria è stato infranto!
E' vero: è solo la prima di campionato... ma noi abbiamo bisogno di crederci e di sognare, e abbiamo necessità di rivalsa verso il mondo intero!
I migliori in campo sono stati Paez, Buchel e Matuzalem (alla faccia del nonnetto, giusto?), almeno per quel che riguarda il primo tempo... Cacia completamente solo e le varie azioni costruite erano sempre in ritardo di quel secondo di troppo.
Buchel è poi scomparso nel secondo tempo, mentre Troianello ha decisamente sbagliato troppo.
Maietta ha finito con i crampi, Morleo inguardabile e sempre nello zac, senza saper passare la palla a chicchessia, mentre Zuculini e Garics, per stare in tema di piume, sono due polletti di proporzioni esagerate!!!
Non è un Bologna tutto da rifare, ma sicuramente ci  sono dei grossi lavori in corso...
Sicuramente la promozione è lontana... molto lontana... troppo lontana!
Sarebbero necessari dei rinforzi in attacco, e sarebbe doveroso smettere di regalare la palla "agli altri", perchè la filantropia non ce la possiamo permettere!
Il primo gol è arrivato impacchettato e infiocchettato grazie a Troianello (e Garics), e comunque la palla indietro per favorire il loro primo gol gliel'abbiamo messa ben due volte...
Cacia mi sembra lontanuccio dall'essere in forma al cento per cento, ma ha comunque accorciato le distanze, anche se su rigore...
E' mancato comunque sempre quel quid che sarebbe servito per portare a termine un'azione decisiva.
Si sono sempre, sempre, sempre fatti anticipare...
Poi ha cominciato a tremarci il terreno sotto i piedi...
E qui la domanda mi sorge spontanea e anche un po' incazzereccia: ma Garics, a trent'anni suonati, perchè si deve comportare come un emerito cerebroleso?
Ma come ti salta in mente (dove mente è una parola grossissima) di applaudire ironicamente l'arbitro e sperare di farla franca?
La mia gatta sti sta ancora scompisciando dalle risate!!!
Nonostante la giustissima espulsione del genio sopra descritto, siamo riusciti a segnare un gol, e questo conferma che "c'è del buono nel Bologna"!!!!
Poi però, nonostante i nostri timidi segnali di ripresa, è arrivata la mazzata finale!
Zuculini incontenibile, e forse anche incontinente, non si controlla e "scivola" a metà campo su un grifone ignaro...
E l'arbitro, ri-giustissimamente, gli indica la strada degli spogliatoi...
Concludere in nove è comunque sintomo di "voglia di esserci", ma anche di frustrazione aspettando di concretizzare e realizzare...
Coppola incolpevole su entrambi i gol!
Ad essere sinceri, se ci fosse stato lui al posto di Curci, avremmo preso un camion a rimorchio in meno di gol!
Nonostante tutto, si può tranquillamente affermare "buona la prima", anche se il risultato finale è lo stesso della scorsa stagione: la sconfitta...
Il Perugia ci ha messo anima e corpo, correndo e costruendo sempre, e avendo dalla loro un Parigini, classe '96,  stratosferico...
Le attenuanti, ad eccezione di Garics, Morleo e Troianello/Zuculini, ve le concedo tutte, ma si devono fare punti ogni qualvolta ce ne sia l'occasione... e il calendario non ci è favorevole...
Prendiamo questo treno al volo e cerchiamo di approfittarne al massimo!
Forza ragazzi, siamo sempre con voi!!!
Alessandra Sportelli Negrini


giovedì 28 agosto 2014

Chiedi: " Chi era Renato Curi ? "

Signore e signori, benvenuti in Umbria !!! Siamo in pochi, ma buoni ( del resto si dice che il vino buono si trovi nella botte piccola ); gli estimatori ci definiscono il Cuore Verde d'Italia, i denigratori ( soprattutto laziali e marchigiani ), prendendo spunto dal fatto che siamo poco meno di 900 mila persone, ci chiamano " quartiere di Roma ". Comunque abbiamo fornito al mondo delle grandi celebrità, da San Francesco d'Assisi fino al divo della TV Marco Bocci, a sua moglie Laura Chiatti, passando per Giuseppe Piermarini, ideatore del Teatro alla Scala di Milano e Francesca Testasecca, Miss Italia 2010, entrambi folignati, ed altri ancora di maggiore o minore importanza. Calcisticamente parlando, la mia regione ha fornito ai palcoscenici maggiori il Gubbio, arrivato di recente a giocare in Serie B; il Foligno, squadra della mia città, che negli Anni '30 del secolo scorso aveva sfiorato la promozione in B prima di imboccare, per una brutta storia di partite truccate, una rovinosa discesa fino alle più basse categorie, prima di ottenere nel 1983 una promozione in Serie C1 per una breve apparizione e poi una nuova promozione nella terza serie nazionale nel 2007 per una permanenza un po' più lunga, in cui avrebbe trovato un quarto d'ora di gloria sulla panchina un certo Pierpaolo Bisoli. C'è poi la Ternana, prima squadra umbra ad approdare in Serie A, nel 1972, favorita in questo dal fatto di essere l'espressione di una città che costituisce da sempre un polo siderurgico di notevole importanza. Infine, il Perugia, la squadra del capoluogo. I Grifoni sono arrivati nella massima serie nel 1975, grazie al felice incontro tra un presidente dall'estro formidabile, Franco D'Attoma, un direttore sportivo dal fiuto eccezionale come Silvano Ramaccioni ed un tecnico concreto e scaltro come pochi, Ilario Castagner. Da allora, il Perugia ha conosciuto momenti di gloria che hanno lasciato un segno nella storia del calcio ( basti pensare al campionato 1978/79, concluso senza sconfitte ), ma anche qualche crollo in verticale, che lo ha portato per ben due volte a ripartire dalle categorie minori dopo un fallimento. Per questo motivo, i precedenti di Perugia-Bologna sono solo 17, di cui quattro in Serie B. Queste partite si sono concluse spesso con dei sofferti pareggi, più spesso con la vittoria dei padroni di casa; memorabile, in tal senso, la batosta rimediata dai nostri eroi la notte del 15 maggio 1997, quando perdemmo 5-1 grazie anche ad una tripletta di Marco Negri, ex dal dente avvelenato. L'unica vittoria Rossoblù risale al 26 novembre 2000, con Guidolin in panchina, un 3-1 firmato da Locatelli, Nervo e Bia. Da ricordare anche la sconfitta per 3-1 rimediata il 21 gennaio 1979, non tanto per la botta presa quanto perchè fu il match che vide esordire tra i pali un giovanissimo Beppe Zinetti. Personalmente, ho assistito a quasi tutte queste partite dal vivo, fatta eccezione per la sconfitta appena citata: nei tre giorni precedenti e nei tre successivi, tutta l'Umbria fu bersagliata da un incessante diluvio, che sconsigliò parecchia gente dall'andare allo stadio. Un ricordo curioso è legato alla gara finita 1-1 il 20 gennaio 1980: quella volta mio padre decise di raggiungere Perugia in treno; alla stazione, incrociammo quattro signori sulla cinquantina, ben vestiti, che discutevano animatamente denotando un forte accento bolognese. Mio padre si avvicinò, e chiese loro se fossero di Bologna; questi sbiancarono in volto e si affrettarono a rispondere di essere di Ancona. A quel punto, papà scoppiò a ridere dicendo: " E pensare che io mi sono fatto tutta questa strada per gridare Socmèl !!! " mentre, seguito dal sottoscritto, tirava fuori da sotto il giaccone la bandiera Rossoblù. Risate generali, i quattro rivelarono di essere dei giornalisti inviati da Bologna a seguire il match e ci chiesero di accompagnarli allo stadio. La partita, come detto, finì 1-1, per noi segnò Beppe Savoldi, e i quattro ci attesero all'uscita per offrirci un caffè. Ma è ovvio che sia rimasta scolpita nella mia mente la data del primo Perugia-Bologna, ovvero il 4 aprile 1976. Una magnifica giornata di sole, con mio padre contento come una Pasqua perchè poteva finalmente andare a vedere una partita ufficiale del Bologna impiegando appena un quarto d'ora d'auto, anzichè il solito scomodo viaggio in treno. Finì 1-1, gol di Franco Nanni e del faro perugino Vannini, ma soprattutto fece bella figura, tra i nostri avversari, il centrocampista Renato Curi, uno dei punti di forza della squadra di Castagner. Lo stesso Curi, circa un mese dopo, segnò il gol con cui il Perugia battè clamorosamente la Juventus all'ultima giornata e consegnò lo scudetto nelle mani del Torino di Pecci e Radice. Adesso, per farvi comprendere quel che descriverò più avanti, è doveroso far mente locale: dopo la promozione del 1975, quel Perugia divenne un fenomeno mediatico, sempre al centro dell'attenzione, tanto che Castagner scelse, per le gare giocate in casa, di portare la squadra in ritiro nel più prestigioso albergo di Foligno, in modo da garantire ai giocatori una maggiore tranquillità. Grazie a questo, un gruppo di ragazzini tra i dieci e i quindici anni, compreso il sottoscritto, prese l'abitudine di piazzarsi all'ingresso dell'albergo il sabato pomeriggio, quando i calciatori uscivano per passeggiare nel vicino Corso Cavour; ho avuto così modo di scambiare quattro chiacchiere, nel tempo, con gente come Curi, Vannini, Frosio, Salvatore Bagni, fino a Paolo Rossi !!! Una brutta giornata d'autunno del 1977, però, i giocatori, a causa di un temporale, rimasero nella hall dell'albergo. Vedendoci arrivare, Frosio, Curi e Vannini si affacciarono sulla porta d'ingresso, salutandoci cordialmente. Pochi minuti dopo, Curi venne avvisato che alla reception lo aspettava sua moglie al telefono ( all'epoca non esistevano i cellulari ). Fu l'ultima volta che lo vidi: il giorno seguente, all'inizio del secondo tempo della partita con la Juve, stramazzò in terra fulminato da un infarto. Fu un brutto colpo per tutti, a prescindere dalla fede calcistica: la cerimonia funebre fu celebrata al centro dello stadio che da quel giorno porta il suo nome, in quanto altrove la gente arrivata da tutta l'Umbria e anche dall'Abruzzo e dalle Marche, terre d'origine del calciatore, non avrebbe trovato spazio. Ricordo soprattutto come i sacerdoti presenti portarono a termine il proprio compito, incuranti della pioggia incessante, che quella settimana sembrava proprio aver preso di mira la nostra zona. Ma non finì lì. Un paio di giorni dopo, dovetti recarmi al Tribunale di Perugia per seguire gli sviluppi di una spiacevole vicenda familiare; all'uscita, notai che sul portone principale c'era un sostituto procuratore attorniato da un nugolo di giornalisti e fotografi, e quando l'usciere mi riferì che erano lì per Curi sbottai: " Ma tutto questo casino per un infarto ??? Andiamo ... ". Il magistrato allora mi urlò: " Giovanotto ( avevo poco meno di 12 anni !!! ), Curi aveva un conto in sospeso con la Juve. Chi ti dice che non gli abbiano sparato col silenziatore ? " La cosa peggiore per me fu, il giorno seguente, di vedere riportato il battibecco addirittura nell'edizione nazionale di Stadio. Dopo altre 24 ore, comunque, il quadro fu più chiaro: secondo l'autopsia, Curi non avrebbe dovuto neppure cominciare l'attività agonistica in quanto affetto da una grave malformazione cardiaca. A quel punto ci fu un rimpallo di responsabilità, con medici federali che riferirono addirittura di essere stati pregati dallo stesso giocatore, il quale, stando a questo racconto, andava in giro paragonando il suo cuore matto a quello del ciclista Franco Bitossi, di tacere del problema per non comprometterne la carriera. Una lunga vicenda giudiziaria portò poi ad una lieve condanna ( poco più di un anno ) per il medico sociale del Perugia e per un medico del Centro Nazionale di Coverciano. Oggi, per chi allora non c'era, Renato Curi è il nome dello stadio comunale di Perugia. Per chi, come me e meglio di me, lo ha conosciuto, è il ricordo di un ragazzo allegro e cordiale, a cui probabilmente il destino ( oppure gli dei, o chi altro preferite ) ha voluto far pagare a carissimo prezzo il fatto di essere riuscito, in un indimenticabile pomeriggio di maggio, a toccare il cielo con un dito.


Paolo Milito

martedì 26 agosto 2014

Uno strano tipo

Albano Guaraldi è davvero uno strano tipo: a prima vista sembra aver paura persino della propria ombra, poi lo senti parlare e denota ottimismo a tutto spiano e notevole autostima. Ma è possibile capire quando il palazzinaro barbuto recita e quando fa sul serio ? Sappiamo benissimo che il piatto piange, che urgono almeno tredici milioni per ricapitalizzare e che dietro l'angolo si agita lo spettro del fallimento, ipotizzato per il prossimo 15 ottobre. Oggi c'è stato un CDA, al termine del quale la situazione è rimasta più o meno la stessa di quando era iniziato. Guaraldi ha riferito di non essere stato mai contattato dall'ex sindaco di Como Bruni, e di non aver quindi intenzione di proseguire il discorso. Poi, a sorpresa, ha precisato che con due dei componenti la cordata austro-romana, ovvero Di Stanislao e Golban, non può nemmeno avere contatti pena il deferimento. Dunque, a differenza di Renzo Menarini, che si avvicinò troppo pericolosamente a Luciano Moggi e ne pagò le conseguenze, Guaraldi le regole le conosce bene !!! E allora, perchè ha messo in atto la patetica manfrina del versamento promesso e poi non effettuato in occasione dell'aumento di capitale a dicembre ? Torniamo ad oggi: il discorso è proseguito con l'annuncio che in realtà non c'è nessun Piano B, per cui non è da mettere in preventivo un passaggio di proprietà. Forse, attenzione, solo forse, ci sarà un nuovo incontro con Massimo Zanetti. E il 15 ottobre ??? A chi gli ha fatto questa domanda, Guaraldi ha replicato di essere fiducioso, che in qualche modo i problemi verranno risolti. E come ? Nell'estate del 2005, Giuseppe Gazzoni Frascara imputò tutti i debiti della Società alla controllante di cui era unico componente, impacchettando un Bologna da consegnare privo di pendenze all'eventuale acquirente. Si fece avanti Claudio Sabatini, che prese visione dei conti e depositò in banca cinque milioni a titolo di caparra. Il giorno fissato per il passaggio di proprietà, però, nella sala stampa, al fianco di Gazzoni si presentò Alfredo Cazzola, che per tutta l'estate aveva condotto una trattativa sottotraccia col nostro ex presidente, e una volta saputo della mossa di Sabatini si era preso la briga di depositare a sua volta dieci milioni. Forse Guaraldi sta conducendo un gioco simile ? Se sì, con chi ? Zanetti ? Qualcuno ancora più serio e più ricco ? O forse, dopo aver fatto i conti con la realtà, Guaraldi è tornato nel Paese delle Meraviglie e spera, entro il 15 ottobre, di azzeccare una sestina secca al Superenalotto ??? Andiamo avanti in questo clima di incertezza, mentre sullo sfondo si profila uno scenario ancora più incerto: non dovrebbe esserci alcun rinvio, la partita di Perugia si giocherà regolarmente venerdì, però ci sono due però. In giornata, la Lega ha fatto sapere che, nel caso la procedura di ripescaggio vada per le lunghe, sarà rinviata solo la partita che vede impegnato il Latina contro la squadra ripescata; nel tardo pomeriggio c'è stato un colpo di scena: il Matera, come parte controinteressata, ha impugnato il bando emanato dalla stessa Lega per i ripescaggi, dimostrando la sua illegittimità. Dunque, a questo punto, sarebbe tutto da rifare. Col rischio che la soluzione della vicenda arrivi molto più avanti nel tempo ( tenete presente che la squadra ripescata avrebbe diritto ad un periodo di mercato supplementare per mettersi alla pari rispetto alle concorrenti ). Come finirà ? Mistero ...


Paolo Milito

sabato 23 agosto 2014

... Anvedi come para Nando ...

La sconcia esibizione dei nostri giocatori in Coppa Italia contro L'Aquila ha prodotto due risultati ben precisi: da una parte ha evidenziato la necessità di rinforzare ulteriormente la squadra, se l'intenzione è davvero quella di tornare subito in Serie A; dall'altra ci ha fatto capire che, dopo due stagioni a dir poco disastrose, quest'anno il portiere per il Bologna non dovrebbe rappresentare un problema. Il trentacinquenne cavallo di ritorno Nando Coppola, infatti, ha sfoderato una prestazione maiuscola, dimostrando nei fatti di essere tornato sotto le Due Torri intenzionato a rinverdire una tradizione tipica dei Rossoblù. Dal 1970 in poi, a guardia dei nostri pali ci sono stati sì dei giovani destinati a lunghe e prestigiose carriere, da Sergio Buso a Beppe Zinetti, via via fino ad Emiliano Viviano, ma anche degli elementi in età avanzata e comunque in grado di far dormire ai Tifosi dei sonni tranquilli, come Beppe Vavassori, Piero Battara, Roberto  Sorrentino ( il padre dell'attuale portiere del Palermo ), Gianluca Pagliuca ( cresciuto nel nostro vivaio ), l'altro cavallo di ritorno Francesco Antonioli ... Per tacere delle epoche più felici, in cui anche il secondo portiere era ampiamente all'altezza del titolare, come Paolo Cimpiel, Amos Adani , Alex Manninger o Cristiano Lupatelli. Nando Coppola, che agli inizi del Millennio era già stato con noi facendo per tre anni il secondo a Pagliuca, ha dunque dato prova di non essere affatto arrugginito. Per tutti noi una bella notizia, un po' meno per Dejan Stojanovic. Cercate di mettervi nei panni di questo povero ragazzo: nel Bologna, in passato, il portiere di riserva aveva dovuto giustamente lasciare spazio a gente chiamata Gianni, Vanz, Negri, via via fino ai già citati Vavassori e Buso, a Franco Mancini, Maurizio Memo, Nello Cusin, Andrea Pazzagli, per arrivare a Pagliuca, Antonioli, Viviano e Gillet. Ai giorni nostri, il giovanottone austro-macedone si è trovato la strada sbarrata prima da Federico Agliardi, ormai prossimo a ricevere, in autunno, il Premio Nobel per la Cappella ( c'è però un problema: nell'Accademia ancora si discute se addurre come motivazione il tragicomico campanile messo in atto contro il Milan a beneficio di Pazzini oppure la scellerata uscita a caccia di farfalle vista agli sgoccioli dei supplementari di Coppa Italia contro l'Inter ), poi da Gianluca Curci, a cui Wikipedia ha attribuito senza indugi il titolo di Retrocessore d'Italia dopo aver trascinato in B ben tre squadre nel giro di quattro anni !!! Seriamente: Stojanovic era convinto di partire titolare, ed ora si trova di fronte ad un ostacolo imprevisto, tanto da esternare il desiderio di cambiare aria. A scanso di guai, Diego Lopez ha già dato mandato a Filippo Fusco di contattare l'ex portiere del Cagliari Avramov, attualmente svincolato, nel caso in cui il nostro potenziale numero uno dovesse persistere nel proprio intento. Dunque, una situazione non proprio tranquilla, come del resto non c'è tranquillità ne' nel calcio italiano in generale, ne' nel Bologna in particolare. A livello di Federcalcio si registra l'intervento, attuato con colpevole ritardo, di Michel Platini nei confronti del nuovo presidente Tavecchio: l'intero vertice UEFA, dopo aver dato la precedenza alle ferie post-Mondiali, ha acquisito ed esaminato i filmati in cui Tavecchio attaccava dei non meglio precisati mangiatori di banane, decidendo infine di deferire agli organi disciplinari il neo presidente FIGC. Dal canto suo, Tavecchio si è detto sicuro di poter dimostrare la propria buona fede, convinto di rischiare al massimo un paio di mesi di squalifica. Peccato che il presidente del CONI Malagò lo abbia poi pregato, senza troppi giri di parole, di fare un passo indietro nel caso in cui gli venisse affibbiato anche un solo giorno di punizione ... Veniamo ai fatti di casa nostra: è stata una settimana intensa, piena di conferenze e comunicati stampa, pieni di minacce di querele e controquerele. Da tutto questo movimento sono comunque apparse chiare alcune cose importanti: Albano Guaraldi non ha ancora versato i famosi 485 mila euro che mancavano per completare la ricapitalizzazione messa in atto lo scorso dicembre, inadempienza che, per Legge, impedisce a chiunque voglia acquisire la maggioranza del pacchetto azionario di procedere in qualsiasi direzione; l'ex sindaco di Como Stefano Bruni sostiene che Guaraldi abbia chiesto, per togliersi di mezzo, una buonuscita di dieci milioni, particolare seccamente smentito dall'Avv. Grassani; lo stesso Bruni ha messo la mano sul fuoco sulla consistenza finanziaria del suo gruppo, relegando a ruoli marginali l'ex presidente del Lanciano Di Stanislao ( condannato in primo grado a sette anni ) e l'ex patron del Venezia Golban ( che di anni ne ha presi quattro in via definitiva ), salvo poi dichiarare che l'intera compagnia si appoggia alla G Diamonds, una società austriaca specializzata nel commercio di pietre preziose, a suo dire quotata in Borsa. A questo punto, chi di dovere ha appurato che " G " sta per Golban, e che di quotazione in Borsa non se ne è vista l'ombra; prontamente, Bruni ha fatto sapere che il faccendiere iraniano è solo il presidente della società, mentre il vero patron è un altro faccendiere, in questo caso russo. Le ultime novità sulla vicenda dicono che: 1) Guaraldi si è riservato di decidere dopo il 25 agosto, al rientro dalle ferie in Sardegna, ma non sembra intenzionato a cedere a Bruni; 2)l'orefice aretino Giorgio Veltroni, che aveva provato nei giorni scorsi a tornare alla carica, a sua volta ha denunciato di trovarsi bloccato dal mancato versamento dei 485 mila euro; 3) ci sarebbe un ulteriore personaggio misterioso in trattativa con Guaraldi, a fari spenti: dovrebbe trattarsi di un facoltoso personaggio, molto amico di Massimo Zanetti, entrato in contatto con i nostri dirigenti tramite i buoni uffici di Luca Baraldi ( e questo spiegherebbe l'inattesa profferta di amorosi sensi esternata da Guaraldi nel suo ultimo comunicato parlando del re del caffè ). Per non farci mancare nulla, segnaliamo una nuova diffida della Sovrintendenza alle Belle Arti nei confronti di Guaraldi per la questione del nuovo Centro Tecnico, e la spiacevole vicenda che ha visto coinvolto un ex consigliere comunale bolognese il quale, approfittando della propria posizione, ha assistito alle partite in postazioni privilegiate e mangiato nei buffet della Terrazza Bernardini accumulando circa seimila euro di debiti nei confronti della Società. La somma non è più recuperabile in quanto l'uomo ha avuto l'accortezza di far imputare le fatture ad una società fittizia di cui prima ha spostato la sede all'estero, e poi ha fatto dichiarare il fallimento. Infine, mi riaggancio all'articolo di Alessandra Sportelli Negrini per una considerazione sull'affare-ripescaggi: l'applicazione dell'Art. 171/a in teoria rende passibili di ripescaggio ben 14 squadre; all'atto pratico, però, favorisce quei club che dal 2000 in poi hanno giocato nei campionati maggiori e, a parità di ciò, chi vanta un maggior bacino di utenza, particolare che darebbe una notevole spinta alla Salernitana. Ossia una Società interamente gestita da dirigenti stipendiati, ma di proprietà del presidente laziale Claudio Lotito, autentico potere forte del nostro calcio. Solo una coincidenza? Un famoso politico, ormai scomparso, e tra l'altro pure di fede romanista, sosteneva che a pensar male si commette peccato ma in genere ci si azzecca ...


Paolo Milito


Ma quante sorprese!!!

E noi che pensavamo di poter ritornare in serie A subito l'anno prossimo....

Il Novara sta rimescolando tutte le carte in tavola, e sta creando uno scompiglio senza precedenti!
Per raccontarla in parole povere:
Il Novara, il 28 Luglio, presenta ricorso contro la decisione della FIGC di lasciare la Serie B a 21 squadre. 
L’11 Agosto, il Collegio di Garanzia dell’Alta Corte di Giustizia Sportiva del CONI, accoglie il ricorso del Novara e dà chiare indicazioni alla FIGC di reintegrare l’organico della serie B a 22 squadre, 
come previsto dall’articolo 49 del NOIF (Norme Ordinamento Interno FIGC).
Viene espressamente precisato nel provvedimento che la FIGC non può utilizzare i criteri previsti dal Comunicato Ufficiale 171/A. 
Questo comunicato viene emesso al termine di ogni stagione per dare le direttive ai criteri per eventuali ripescaggi. 
Purtroppo, nello specifico, il C.U. 171/A, stabilisce criteri e procedure per i ripescaggi in campionati composti fino ad un massimo di 20 squadre... 
Per la riammissione del Novara, quindi,  i criteri del suddetto comunicato non sono utilizzabili ed è dovere della FIGC stilarne dei nuovi... 
Mi ricorda molto la tela di Penelope....
Il Novara era praticamente in B, dato che la logica avrebbe dato per riammessa l’ultima squadra retrocessa, appunto il Novara. 
Nonostante questo, la FIGC, in data 18 Agosto, attraverso il C.U. 56/A, dà disposizione di reintegrare l’organico di B a 22 squadre, applicando i criteri del 171/A, in quanto "considerati gli unici criteri esistenti in materia"... 
Il CONI è tagliato fuori!
Ecco allora che il Novara è tagliato fuori, in quanto nessuna squadra che abbia subito sanzioni per illecito nelle due scorse stagioni può essere ripescata.
Il Novara ha presentato un nuovo ricorso al CONI contro il comunicato della FIGC, chiedendo nientemeno che la sospensione, in via cautelare, 
dei campionati di serie B e Lega Pro (Girone A). 
Chiede inoltre di riformare o annullare la delibera della FIGC del 28 Agosto.
E adesso?
E adesso è un vero e proprio casino...
Il CONI potrebbe decidere di modificare la delibera FIGC scavalcando la Federazione, in quanto organo subordinato, scongiurando il blocco dei campionati; 
potrebbe però anche accogliere il ricorso, sospendendo i campionati, lavandosene le mani e ripassando la palla alla FIGC che dovrebbe "criterizzare" il tutto; 
Il CONI potrebbe dichiararsi “incompetente in materia”. 
In questo caso, il Novara potrebbe ricorrere d’urgenza al TAR, che avrebbe 3 giorni per decidere se accogliere o meno il ricorso.
In caso di ammissione, i campionati sarebbero sospesi... 
E se io fossi voluta andare a Perugia???
E che figura ci (ri) fa il calcio italiano???
E se davvero passasse tutto in mano al TAR, quanto durerebbe questo stop dei campionati???
Un disastro di proporzioni bibliche...
Ma una domanda mi sorge spontanea:
Perchè la FIGC è rigidissima col Novara, colpevole di illecito nelle due stagioni passate, e quindi non riammissibile, ma è di burro con Antonio Conte? 
Antonio Conte fu condannato nel 2012 per omessa denuncia per la gara Novara-Siena...
Proprio la stessa gara che costerebbe, ad oggi, il mancato ripescaggio ai piemontesi. 
Svista, dimenticanza, ignoranza o supponenza all'ennesima potenza?

E adesso, parliamo dei casini in casa nostra... E ne avremmo da parlare per mesi...
Perez vuole prolungare di un anno e Stojanovic si sente tagliato fuori!

I bambini dell'asilo fanno meno capricci, ve lo assicuro...

Il "Ruso" si sta allenando con "gli esuberi" fin dall'inizio del ritiro e non ha mai lavorato con il gruppo di Lopez!
Il prossimo giugno gli scade l'esorbitante (per le nostre casse attuali) contratto di 600 mila euro, ma sia lui che la moglie dicono di adorare le Due Torri...
Ecco allora la sua proposta di poter "spalmare" ( son diventati tutti dei gran fanatici della Nutella?) il suo stipendio in due anni, portandolo a 350 mila e allungando quindi di un anno!
Lopez aveva chiesto almeno due innesti per rinforzare la difesa, che abbiamo visto tutti essere... difettosa, e non per colpa dei giovani, ma a questo punto
un elemento, suo connazionale, ce l'avrebbe già in casa...
E poi, come possiamo continuare a comperare senza mai cedere?
Forse vogliamo battere il record e portare la rosa dei giocatori a 45..... Ma andiamo avanti!
Era poi scoppiato il "caso Perez", dopo la sconfitta con l'Atalanta per 0-2: Perez non ha più visto il campo per le ultime sette partite...
Ma in Brasile c'era, eccome.... anche se non ha giocato!
Probabilmente il suo rapporto con il Bologna e con Guaraldi ha cominciato a sfilacciarsi nel 2012, quando rifiutò di indossare la fascia di capitano!
La scorsa estate ci fu il tiramolla sul rinnovo del contratto che durò per un paio di mesi, e Perez decise di riannodare il discorso con il Bologna quando non si concretizzò il suo passaggio al Monaco. 
La stagione è poi andata in vacca e il Ruso non ha giocato ai suoi livelli...  
Siamo quindi in un ulteriore impasse....
Ma non crediate che sia finita qui.....
Dejan Stojanovic torna ad essere l’eterno secondo e adesso punta i piedi e se ne vuole andare. 
Vlado Borozan, suo procuratore, ha rilasciato la seguente intervista a Zerocinquantuno, ed è stato categorico: 
"È bene dire le cose come stanno perchè Stojanovic è legatissimo a Bologna e al Bologna e vuole restare, 
ma è stato toccato nella fiducia e soprattutto è stato messo nelle condizioni di pensare di non far parte del progetto. 
Qualche tempo fa ho chiesto a Fusco se il Bologna voleva o non lo voleva il ragazzo. 
Fusco mi ha detto che Stojanovic doveva stare tranquillo e che il tempo sarebbe stato dalla sua parte." 
Ma se decidi di far partire titolare un ragazzo con zero esperienza, in un ambiente sfiduciato e demotivato, devi assumertene le responsabilità...

Riassumendo.......
Il Novara cerca di mandare all'aria due campionati...
Perez vuole restare, ma ci sono in ballo, oltre al suo congruo stipendio, anche Buchel e Daniel Delgado, agente di Perez, che ha ha infatti un conto aperto con i rossoblù per circa 3 milioni... Un discreto coltellino dalla parte del manico!
Stojanovic se ne vuole andare perchè "lui non è secondo a nessuno".......

Non possiamo semplicemente mettere in campo undici persone con la voglia di giocare e di fare bene?
E se raccogliessimo tutte le vicende del Bologna e le inviassimo alla Endemol?
Altro che Beautifull!
Questa è una soap-opera senza precedenti...... ma purtroppo per noi è cruda realtà!!!
Alessandra Sportelli Negrini


martedì 19 agosto 2014

Tutto da rifare!!!

"Non ci piace perdere. Abbiamo regalato il primo tempo e per il resto della gara non abbiamo visto le cose che abbiamo preparato.
Abbiamo preso gol per un errore nostro, forse paghiamo in gioventù e forse c'è stata un po' di emozione.
Meglio che ci sia stata adesso che in futuro, sono ottimista e credo nel lavoro.
Per questo non sono preoccupato.
Abbiamo 15 giorni di lavoro per arrivare pronti all'esordio in campionato".
Queste le parole di Lopez al termine della partita...
Io non ho visto gli allenamenti e la preparazione, ma ero in tribuna a vedere la partita, e dire che la squadra è stata imbarazzante, è dir poco!
Le cose davvero belle ed emozionanti sono stati il tifo e gli applausi del pubblico.
La squadra è stata accolta in campo con un'ovazione da campioni del mondo!
Gli irrigatori del campo ci hanno fatto sorridere quando sono entrati in funzione dentro al tunnel, che magari si sarebbe potuto aspettare a far arrivare fin lì...
Nota dolente: un'erba gialla come mai prima nella storia del Dall'Ara...
Questa prima partita avrebbe dovuto essere l'occasione per un riavvicinamento con i tifosi, per instaurare un nuovo e rigenerato rapporto con la città, per dimenticare la stagione disastrosa dell'anno passato e le amarezze degli ultimi tempi...
I nostri eroi sono usciti dal campo accompagnati e sommersi dai fischi di un pubblico davvero schifato e deluso...

Ho visto una squadra composta da tanti neo giocatori, ma di calcio non si può parlare!
I due clamorosi errori di Garics, uno della vecchia guardia, per intenderci, ci ha fatto prendere i due gol che ci hanno condannati alla sconfitta.
Ha messo la palla talmente bene ai giocatori dell'Aquila, che sarei riuscita a segnare anch'io!
Ho visto un Bologna che non era nemmeno scolastico, ma irritante, incomprensibile, lento e piantato tipo "statuine del presepio"...
Non è la sconfitta che brucia, ma il "come" hanno perso.....
Avrei voluto vederli perdere cinque a zero, se fosse servito per vederli giocare, costruire, saltare l'uomo, crossare, inventare e attaccare...
Parliamoci chiaro: i migliori in campo sono stati Matuzalém (alla faccia di di lo ha definito nonnetto finito), che è stato l'unico a creare le geometrie giuste al posto giusto e al momento giusto,
Coppola (altro nonnetto, vero?), che ci ha salvati dal prendere 5 gol e Pasi, che ha dato di tutto e di più credendoci sempre fino alla fine!
Garics e Morleo sono stati inguardabili, inqualificabili e insopportabili...
Serie A? Ma ringraziate che avete avuto l'occasione di giocarci per un periodo della vostra vita...
A parte Giannone, autore del gol, il resto della squadra è lì, sospesa in un limbo che non so ben definire!
L'Aquila ha giocato divinamente, con i suoi ragazzi sempre compatti e propositivi, che non si sono mai arresi e che con tre passaggi erano in porta!
Abbiamo avuto un arbitro non proprio ineccepibile, è vero, che ci ha dato tre falli contro quando invece erano a favore nostro, ma i tre gialli che abbiamo preso ce li siamo meritati tutti!

Il Bologna inaugura quindi la stagione 2014-2015 perdendo ai supplementari contro uno squadrone... di Lega Pro.
E' finita 2-1 e nell'agonia dei supplementari abbiamo visto la nostra squadra uscire dalla Tim Cup già al secondo turno.
Tanto di cappello agli abruzzesi, squadra ordinata e propositiva che ci ha anche reso omaggio ad inizio partita.
Diciamo che squadra e mister sono decisamente rimandati, e voglio anche essere buona concedendo tutte le attenuanti di una partita di metà agosto, ma che non diventi una scusa a cui aggrapparsi!
La partita:
Il primo tempo, purtroppo, sembra un remake della scorsa stagione!
Il Bologna appare confuso davanti e traballante dietro.
La conferma arriva al 6' quando L'Aquila prende un palo sugli sviluppi di un corner, con gran pasticcio di Casarini.
Passano otto minuti e una folle zuccata di Garics consente a Perna di inforcare Coppola da due passi.
Al 17' gli aquilani potrebbero addirittura raddoppiare se il portiere ex Milan non volasse in controtempo sul colpo di testa di Del Pinto, tutto solo in area... E la difesa dorme della grossa!
I rossoblù non si svegliano, complice anche l'ottima prova degli avversari.
Al 35' arriva il primo tiro con Laribi che spara centrale dal limite, mentre nel recupero è Troianiello a sciupare un buon contropiede, tirando in zona San Luca.
Nella ripresa il "passeggio" del Bologna resta bassissimo e alcune incursioni aquilane rischiano di fermarlo definitivamente.
Poi Lopez pesca il cambio giusto: fuori la brutta versione di Troianiello e dentro Giannone.
Il nuovo numero dieci rossoblù ci mette quattro minuti a dare la scossa vitale: su un tiro di Garics murato, lo scugnizzo si avventa e in girata pareggia.
Il Bologna si sveglia e, nel giro di poco, Giannone e Pasi sfiorano il vantaggio.
Il match, però, resta equilibrato... e torna la paura?
L'Aquila al 45'  'rischia' di vincere con un gran tiro di De Francesco su cui San Coppola compie un altro miracolo.
Prima dei supplementari c'è tempo giusto per l'ennesimo 'vado io, vai tu' in area rossoblù.
Iniziano i supplementari nel segno della stanchezza.
Al 6' Lopez toglie un esausto Cacia per Bentancourt.
Tre minuti dopo ennesimo buco nella difesa rossoblù, ma Del Pinto concede la grazia.
Senza scrupoli invece De Sousa, che al 13' segna in spaccata volante.
Anche in questo caso Garics, il peggiore in campo, commette un errore imperdonabile!!!
Imperdonabile come quello di Bentancourt che poco dopo tira sull'esterno della rete un buon pallone nell'area piccola.
Il secondo tempo supplementare non regala sorprese, come quella, ad esempio, di vedere i rossoblù costruire una bella azione.
Il Bologna saluta la Tim Cup e guarda al campionato che inizierà il 29 agosto a Perugia.
Il tempo per cambiare le cose c'è e va sfruttato al massimo!!!

Non voglio più vedere una squadra abulica, inconsapevole, non motivata quando invece di motivazioni ce ne sono tantissime...
Ci siamo sgolati per farvi sentire che c'eravamo, che eravamo lì per voi e noi dalle 16,30 del pomeriggio, per esser sicuri...
Anche voi dovete essere con noi e per noi...
Mi aspetto grandi cose il 29 agosto!
Alessandra Sportelli Negrini








sabato 16 agosto 2014

Aspettando l'Aquila

I meno attenti mi diranno che l'unica Aquila incontrata dal Bologna in 105 anni di storia è quella che compare nello stemma della Lazio. In realtà, in passato, abbiamo dovuto fare i conti con un'altra Aquila, quella di Montevarchi, che nell'autunno del 1993 ci buttò fuori clamorosamente dalla Coppa Italia riservata alle serie minori ( quell'anno eravamo in Serie C )!!! A parte gli scherzi, quella di domani è la prima volta che ci vede affrontare gli abruzzesi; qualcosa, però, lega le due squadre: nel secolo scorso, ai tempi in cui facevamo tremare il mondo, approdò nelle file dell'Aquila un portiere bolognese, Rusconi, ed in suo onore i dirigenti locali scelsero di adottare il rosso e il blu come colori sociali. Dopo l'amichevole di Rimini, le prospettive sono buonine: a parte qualche distrazione ampiamente superabile, la squadra allestita da Lopez sembra voler fare le cose per bene; gli abruzzesi, per contro, hanno stentato a superare il precedente turno di Coppa Italia contro l'Altovicentino, una squadra nata quaranta giorni fa dalla fusione di due club delle categorie inferiori del Veneto. Sul fronte del mercato, dopo l'arrivo di Bentancourt dall'Atalanta, si segnalano la partenza di Kone alla volta di Udine e quella, sospiratissima, di Ibson in direzione Recife, in Brasile; dal canto suo, Filippo Fusco sta facendo di tutto per portare sotto le Due Torri il giovane Nico Lopez, e sicuramente sta seguendo qualche pista sottotraccia per apportare alcuni ritocchi indispensabili ad un telaio che voglia affrontare l'imminente campionato con l'intenzione di ottenere un buon risultato. Fin qui il calcio giocato. Su altri versanti, quasi quasi bisogna ringraziare il Cielo per averci dato questa estate così avara di giornate torride e soleggiate. Mi spiego: va in giro gente che dimostra di malsopportare il caldo, ed in quei pochi giorni che c'è stato ha dato vita a situazioni non proprio tranquille. Per cominciare, i vertici della Lega di Serie B, i quali hanno provveduto al sorteggio delle giornate di campionato prima che arrivasse il pronunciamento sul ricorso presentato dal Novara per essere ripescato al posto del fallito Siena. Una volta riammessi in B i piemontesi, in Lega hanno cominciato a strapparsi i capelli, esternando il proposito di procedere ad un nuovo sorteggio dei calendari. Personalmente, e credo che tutti voi pensiate la stessa cosa, trovo che sarebbe più appropriato inserire il nome del Novara nello spazio rimasto vuoto accanto alla squadra inizialmente destinata ad osservare un turno di riposo; forse sono troppo semplicista nelle mie considerazioni, chissà ... Sul fronte societario del Bologna non è che le cose vadano meglio. Qualche giorno fa l'imprenditore romano Piero Montaquila, bolognese di adozione, ha convocato una conferenza stampa facendosi portavoce del famigerato gruppo di amici di Lotito intenzionato a rilevare la proprietà del club. Dalle sue parole è emerso che: il gruppo è composto, oltre che da Montaquila, da quattro imprenditori romani e dall'ex sindaco di Como Stefano Bruni, presidente della divisione italiana della società finanziaria Cofidis; dal gruppo è stato escluso, dopo forti proteste da parte di alcuni Soci Rossoblù, il faccendiere iraniano che nel 2009 aveva rilevato la proprietà del Venezia con dei titoli di credito falsi, tanto da riportare una condanna passata in giudicato; Albano Guaraldi aveva chiesto dieci milioni per farsi da parte, quasi una buonuscita; il gruppo aveva provato a partecipare all'aumento di capitale in luglio affiancando un socio di minoranza, ma Guaraldi si era opposto; a quel punto, stando al racconto di Montaquila, gli aspiranti acquirenti hanno depositato in una banca bolognese i soldi necessari all'operazione, e restano in attesa del ritorno di Guaraldi dalle ferie per completare l'opera. Vista così, sembrerebbe una benedizione. Peccato che, poche ore dopo, l'Avv. Mattia Grassani, colui che cura gli aspetti legali e giuridici dell'operazione, abbia rilasciato un comunicato in cui nega che gli siano pervenute offerte di versamenti in denaro; sostiene che l'iraniano fa tuttora parte del gruppo, tanto da aver firmato alcune delle carte presentate a sostegno della proposta; dice di non essere al corrente di nessun deposito effettuato in banca e conclude preannunciando una querela verso tutti i componenti del gruppo, a titolo personale e a nome di Guaraldi. Il giorno dopo, Stefano Bruni ha replicato di aver mandato in avanscoperta Montaquila in quanto convinto di potersi sedere, la sera del 29 agosto, nella tribuna d'onore dello Stadio Curi di Perugia in veste di presidente del Bologna, e di essere rimasto colpito negativamente dalla reazione dell'Avv. Grassani, a cui ha promesso una controquerela. Insomma, il 15 ottobre si avvicina minacciosamente, e questi si accapigliano intorno all'aria fritta !!! Mi conforta il ricordo dei ragazzi allenati da Malesani, che non si fecero minimamente condizionare dal casino generale da cui erano circondati. Spero che Diego Lopez sia così bravo da riuscire a fare almeno la stessa cosa, se non di meglio.


Paolo Milito

domenica 10 agosto 2014

Io ci credo...

Filippo Fusco sta ricevendo lodi da ogni parte, e sinceramente anche per me sta lavorando molto bene.
Qualcuno storcerà sicuramente il naso, ma Maietta, Matuzalem e Cacia sono elementi di qualità e mi sembra che la squadra sia ben attrezzata, se non per vincere il campionato, quantomeno per mirare tranquillamente ad un celere ritorno in A.
Il mio Bologna deve crederci e deve lottare fino alla fine, perchè decisamente la serie B non è il posto che gli spetta!
L'anno scorso abbiamo visto una non squadra e una miriade di errori e atteggiamenti inaccettabili da parte della dirigenza, ma noi sappiano che quello non era il nostro Bologna...
Lo stesso Maifredi ha dichiarato al "Resto del Carlino": "Se ti chiami Bologna non puoi pensare a un campionato di transizione".
Concordo pienamente!
Oggi a Casteldebole è stato presentato il giovane attaccante uruguaiano Ruben Bentancourt. 
Le sue prime parole da felsineo: "Sono un classico numero 9, un attaccante centrale che non si risparmia. 
Sì, conosco Cavani da quando sono ragazzo perché veniamo dalla stessa città (per me si assomigliano anche tantissimo!!!) e sto un po' ripercorrendo le fasi della sua carriera. 
E' un orgoglio essere paragonato a lui, ma so che devo fare la mia strada. 
Ho già parlato con il mister e mi ha spiegato come intende giocare. 
La serie B è un campionato duro, che si basa molto sulla forza fisica, e può essere che sia una buona cosa per le mie caratteristiche. 
Di sicuro sono qua per giocare il massimo possibile e dare tutto".
Di lui, come del resto della squadra, io sono soddisfatta: non mi sembra di vedere primedonne capricciose, ma ragazzi che si allenano con serietà e convinzione.
E mi sembr anche di vedere uno spirito di squadra che mancava da tanto, troppo tempo...
Personalmente approfitterei anche di questa pagina per fare gli auguri a Rafa Paez, che oggi compie 20 anni...
Bianchi ha finalmente spiccato il volo e i rapporti tra Diego Perez e il Bologna sono ormai in rotta da mesi, perciò in settimana dovrebbe essere in programma un incontro con l'agente Delgado per fare il punto della situazione... 
Sorgerebbe un altro problema di difficile risoluzione se non si riuscisse a trovare una soluzione...
Sembra davvero che Lopez abbia trovato il giusto collante per questa squadra, riuscendo anche a motivarli!
Adesso ci servono solo due nomi pronti subito, magari con un po' di esperienza in Serie B e in buone condizioni fisiche..... E naturalmente che sappiano giocare alla palla! Un nome per l'attacco e uno per la difesa. 
Coraggio, direttore Fusco, fin qui ottimo lavoro, ma per le ferie è ancora presto....
Lasciatemi anche esprimere un pensiero per Cristaldo: per me non era assolutamente un giocatore triste, anzi ha sempre fatto vedere di dare il massimo, ed è stato anche determinante in parecchie situazioni!
Il punto dolente, secondo me, era l'ingaggio, decisamente alto per le attuali casse Bolognesi...
Torna quindi in Sudamerica Jonathan Cristaldo, e a me dispiace...
Siamo alle porte di un campionato difficile e, sicuramente, per noi molto in salita.
Il 17 agosto sarò sugli spalti a fare il tifo per i miei colori e per la mia squadra.... Forza ragazzi, che siamo sempre con voi... e per voi!
Alessandra Sportelli Negrini




sabato 9 agosto 2014

Gran Varietà

La settimana che si chiude ha portato sulla scena delle novità piccole e grandi, il cui maggiore o minor peso potremo valutare solo nei giorni a venire. Per quanto riguarda il mercato, c'è da registrare la sospirata partenza di Bianchi, agevolata da una saggia autoriduzione dello stipendio e dalla rinuncia ai premi concordati all'inizio del campionato scorso. Ovviamente Filippo Fusco ha messo in campo tutta la propria abilità diplomatica per convincere altri esuberi a prendere la stessa via, non sempre riuscendo nell'intento: mentre Acquafresca e Pazienza hanno lasciato intendere la loro disponibilità, Diego Perez non sembra intenzionato a volerci sentire da quell'orecchio. Da qui al 1 settembre la strada è ancora lunga, e c'è tutto il tempo per sistemare le questioni relative agli esuberi d'oro, compreso quel Kone che tutti vorrebbero ma nessuno osa prendere, visto che il Bologna ( finalmente !!! ) pare voler realizzare da questa cessione il giusto guadagno, contrariamente a quanto avvenuto nel caso di Christodoulopulos. Per contro, sono arrivati il difensore Paez dal Liverpool e l'attaccante Bentancourt dall'Atalanta, due giovani molto promettenti al cui fianco andranno inseriti almeno altri due elementi di spessore, per poter aspirare come minimo ad un decente piazzamento in classifica ( play-off ). C'è stata poi una partenza eccellente: il medico sociale Sisca ha lasciato le Due Torri per accasarsi alla Roma. Spero che ciò sia dipeso dal prestigio accumulato negli anni dal professionista bolognese, piuttosto che a qualche ritardo da parte della Società nel corrispondergli il dovuto stipendio. Sul fronte societario, in apparenza c'è calma piatta. In realtà sarebbe tornato alla carica il gruppo di imprenditori romani, molto vicini a Claudio Lotito, che già nei mesi scorsi aveva provato a sondare il terreno. Voci infondate, manovre reali ??? Chissà ... L'unica certezza è che il 15 ottobre si avvicina a grandi passi, e Guaraldi sembra proprio non aver capito la lezione, ovvero la necessità di farsi da parte una volta per tutte lasciando strada a chi ha più competenze di lui. Chicca dell'ultima ora: il Credito Sportivo ha bloccato la pratica relativa al mutuo richiesto per la costruzione del Centro Tecnico di Granarolo; se al timone ci sarà ancora il palazzinaro barbuto, con tutta probabilità se ne potrà riparlare dopo il ritorno dei Rossoblù in Serie A. Poi c'è il campionato: come ampiamente paventato da più parti, SKY ha deciso di puntare subito forte sul richiamo-Bologna, rifilandoci il primo anticipo del venerdì sera, da giocare a Perugia contro i Grifoni appena risaliti in Serie B. Nel torneo cadetto, oltre a noi, solo il Catania può vantare qualche credenziale di prestigio, per cui temo che le partite da giocare negli scomodi spazi notturni del venerdì e del lunedì siano destinate a crescere e moltiplicarsi. Infine, una notizia che ai più giovani non dirà molto, ma agli altri sì: dopo trent'anni torna in scena una partita che, nel glorioso passato, rappresentava un appuntamento da non mancare per nessuna ragione al mondo: l'amichevole di Ferragosto a Rimini contro i biancorossi locali. Certo, l'incombenza della partita di Coppa Italia da giocare il 17 ha costretto gli organizzatori ad anticipare al 13 lo spettacolo riminese, ma quel match, per chi come me lo ha conosciuto in anni più felici, conserva ancora un certo fascino. E' solo una goccia nel mare, ma sotto sotto spero che sia l'inizio di un cammino volto a riportarci su posizioni più appropriate al nostro blasone. Proviamoci, non costa nulla ...


Paolo Milito

martedì 5 agosto 2014

A che punto siamo?

Ho aperto il sito del Bologna fc e ho cliccato "squadra"....
... Poi ho cliccato "rosa"....
... Mi è apparso il nulla totale!!!
Al 17 agosto non manca molto, ed è la prima di Coppa Italia, e ancora non c'è la rosa della prima squadra pubblicata sul sito!
Quindi cercherò di capire a che punto siamo in base a quello che si sente dire in giro!
A Casteldebole oggi c'era pure il "bomber" Cacia...
Il "desaparecido" Perez oggi è spuntato all'allenamento...
Rolando Bianchi sarà il nuovo centravanti dell'Atalanta...
Al suo posto a Bologna arriva l'attaccante Bentancourt...
L'Udinese vuole Kone e Kone vuole l'Udinese, ma la differenza tra la domanda e l'offerta supera i 2 milioni...
Nico Pulzetti deve arrivare sotto le due torri con la formula "in prestito con diritto di riscatto", ma l'ufficialità ancora non arriva...
Dovrebbe essere cosa fatta il passaggio di Daniele Paponi all'Ancona e di Andrea Pisanu allo Sliema Wanderers...
Bologna e Liverpool starebbero lavorando per limare gli ultimi dettagli per il trasferimento del difensore Rafael Paez in Emilia...
Moscardelli è passato al Lecce...
La squadra titolare potrebbe essere: Stojanovic; Garics, Maietta, Oikonomou, Morleo; Zuculini, Matuzalem, Djokovic; Giannone, Cacia, Laribi...
Poi abbiamo Lombardi; Ceccarelli, Radakovic, Abero; Friberg; Troianiello, Rodriguez, Yaisien...
E anche Paramatti, Acquafresca, Cip e Ciop, Qui, Quo, Qua e Paperino.....
A prescindere da tutti questi nomi che si sentono in entrata e in uscita, a mio parere Fusco sta facendo bene, e io ci voglio credere!
Voglio credere che questo possa essere solo un "anno sabbatico"...
Voglio credere che la risalita possa passare dalla "B"...
Voglio credere che a breve ci sarà una società innamorata di questa squadra come lo sono io, e disposta a fare dei sacrifici per il suo bene...
Voglio crederci perchè io ci credo sempre, e nessuno può togliermi dal cuore che questa squadra sia destinata a stare sull'Olimpo...
Voglio crederci perchè io tifo Bologna...
Alessandra Sportelli Negrini


sabato 2 agosto 2014

Collezionisti di figuracce

Di solito, parlando di calcio, si ha a che fare con dei collezionisti di figurine. Negli ultimi giorni, però, nel calcio in generale e nel Bologna in particolare, ci si imbatte in veri e propri collezionisti di figuracce. Ma andiamo per gradi. Ha cominciato, a livello nazionale, il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Tavecchio, candidato alla presidenza della FIGC, dichiarando in un'intervista che chi lo ha preceduto è stato buono solo a farci rappresentare ai Mondiali da chi avrebbe dovuto invece restare arrampicato sugli alberi in Africa a mangiar banane. Chiaro il riferimento a Balotelli, inevitabili le accuse di razzismo, fino all'arrivo di un rimedio peggiore del male: il giorno seguente, Tavecchio ha precisato che ce l'aveva con il centrocampista laziale Opti Pobà ( personaggio figlio della fantasia del dirigente federale ). A questo punto si sono incazzati i francesi, pensando che si riferisse allo juventino Pogba !!! L'unica cosa certa è che il calcio italiano non ha alcun bisogno di un presidente razzista, specie nel Ventunesimo Secolo, ragion per cui aspettiamo tutti fiduciosi un passo indietro da parte di Tavecchio, tenendo presente che col passar dei giorni sta perdendo per strada gran parte dei consensi di cui disponeva e che la FIFA, a cui il siparietto è rimasto un po' indigesto, ha il potere di annullare l'eventuale elezione, cosa che esporrebbe l'intero movimento ad una figuraccia epocale e dalle conseguenze non facilmente quantificabili. Veniamo al Bologna. Innanzi tutto la questione di Sestola: si era deciso, dopo un lungo tira e molla, che il ritiro pre-campionato si sarebbe svolto tutto nella località del modenese, e che la permanenza dei giocatori si sarebbe protratta fino al 7 agosto, giorno successivo all'unica amichevole degna di rilievo, quella contro il Sassuolo. Invece, d'improvviso, è arrivato il contrordine: tutti in libertà la sera del 2, dopo la partita col Formigine; a Sestola si tornerà solo per il tempo strettamente necessario a giocare contro i neroverdi di Squinzi. Ufficialmente il tutto è dovuto ad un permesso-premio concesso dal tecnico Lopez, molto soddisfatto di quanto visto fin qui; ovviamente, il sospetto è che non ci siano in cassa i soldi necessari per coprire un soggiorno più lungo. Quel che è certo, è che non l'hanno presa bene le Autorità di Sestola, come non l'hanno presa bene gli albergatori ed i Tifosi che avevano pensato di abbinare le ferie a qualche passeggiata in compagnia dei giocatori. Ma le brutte nuove non finiscono qui. Dopo una lunga riflessione, l'ex arbitro Dondarini, di Finale Emilia, ha deciso di intentare una causa contro il club Rossoblù. Il motivo ? Durante una puntata del " Pallone nel 7 " in cui era ospite, Dondarini, che stava parlando di vicende collegate allo scandalo Calciopoli riguardanti anche il Bologna, è stato interrotto da una telefonata di Carlo Caliceti, maldestro addetto stampa della nostra squadra, il quale gli ha suggerito di sciacquarsi la bocca prima di parlare male del Bologna. L'ex arbitro, di concerto col suo avvocato, ha ritenuto la telefonata intimidatoria, ed ha agito di conseguenza. Cosa potrebbe derivare da questa storia? Innanzi tutto, se condannato, il club potrebbe trovarsi costretto a corrispondere un cospicuo risarcimento danni, con tanti saluti al mantenimento dell'equilibrio dei conti; inoltre, è bene sapere che, salvo diversa disposizione ( ovvero radiazioni derivanti da squalifiche o simili ), un arbitro resta associato alla CAN vita natural durante, per cui, in caso di condanna, il Bologna rischierebbe anche qualche provvedimento disciplinare. Un po' più leggero il caso di Dejan Stojanovic: il nostro giovane portiere, in conferenza stampa, ha dichiarato di voler prendere esempio da Pagliuca, Gillet e Curci ( ... ??? ... !!! ... ) . Ovviamente, la reazione dei Tifosi Rossoblù sul web non si è fatta attendere: chi gli ha consigliato di cambiare pusher, chi gli ha detto di andarci piano con la grappa ... Io, più modestamente, credo che il ragazzo, austriaco figlio di macedoni, abbia bisogno di un buon insegnante di Italiano, in modo da consentirgli di padroneggiare meglio la nostra lingua ed evitare di rivolgere immeritati complimenti ad uno dei principali artefici della nostra recente ingloriosa retrocessione !!! Ci si è messo pure Robert Acquafresca, che ad un giornale locale ha detto di essere alla frenetica ricerca di una squadra, avendo capito di essere ormai di peso. Errore: l'attaccante italo-polacco è entrato di diritto a far parte di quel Club degli Incedibili di cui parlavo la settimana scorsa. Mi associo quindi a quanto scritto oggi da TBW: farebbe miglior figura a restare in forza al Bologna gratis, in modo da compensare la disastrosa stagione scorsa e nel tentativo di recuperare un po' di considerazione. Andiamo avanti: il sito ufficiale del Bologna ci ricorda che oggi è il compleanno di Angelo Castronaro, centrocampista Rossoblù degli Anni '70. Al suo nome è legata una MIA figuraccia: nel 1991 egli venne a Foligno ad allenare la squadra locale; un giorno lo incontrai per strada, mi feci avanti e gli dissi di essere tifoso del Bologna. Per tutta risposta, mi mandò a quel paese, e solo dopo qualche giorno un mio compagno di scuola, destinato in seguito a diventare presidente del Foligno, mi spiegò che Castronaro si era lasciato male con Bologna e col Bologna, a causa di una vicenda collegata allo scandalo Calcioscommesse del 1980. Comunque, la sera del 3 ottobre 2009 Castronaro era al Dall'Ara insieme agli altri ex Rossoblù, quindi credo che, col tempo, abbia superato il problema. Quante figuracce !!! Quante occasioni di perdere la reputazione ... Spero che non ne faccia Filippo Fusco, che finora ha condotto un discreto mercato ( come prevedevo sta tenendo d'occhio nomi poco strombazzati, e dopo l'arrivo di Cacìa è sul punto di stringere un clamoroso accordo con il Liverpool per il prestito del promettente difensore spagnolo Paez ). Infine, dopo tanto cazzeggio, permettetemi due parole un po' più serie. Oggi è sabato 2 agosto, sabato, come lo era nel 1980. Quel giorno avrei dovuto essere anch'io in stazione, a quell'ora, ma una banale indisposizione mi costrinse a rinviare la partenza per le vacanze. A distanza di 34 anni, lo sappiamo, ancora non vi è certezza su chi davvero abbia realizzato un simile capolavoro di viltà. Ogni volta che ci ripenso vengo assalito da un moto d'ira. Altro non posso fare, se non rivolgere un commosso ricordo alle vittime ed ai feriti, alcuni dei quali non sono più potuti tornare a condurre un'esistenza normale, ed ovviamente dei grandi complimenti alla Città di Bologna per come ha saputo rispondere con fermezza a quell'attacco incivile.


Paolo Milito