Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

lunedì 21 marzo 2022

Gol mangiato, gol subíto!

 Una delle tante partite difficili che il Bologna doveva affrontare era proprio questa contro l'Atalanta...

In una partita difficile, non superare la metà campo per 30 minuti può non portare bene...
In una partita difficile, un gol a porta vuota come quello che si è divorato Orsolini si DEVE assolutamente fare!!
Non mi interessa lo striscione anti Di Vaio...
Non mi interessa di Saputo in tribuna...
Mi interessa veder giocare.
Bene.
Vincendo!
6 goals mangiati (in totale) e buttati via mi sembrano davvero troppi... Il gol non fatto da Medel è l'unico giustificabile: non era facile mettere dentro quel pallone. Anche questa volta ha giocato il tutto per tutto, senza aspettare la palla ma andandola a cercare ovunque! Ho visto altri sovrastimati passeggiare e cazzeggiare...
Anche Arnautovic avrebbe dovuto buttare dentro quel pallone...
Esordisce Cisse e segna il gol della vittoria per la Dea... "Qualquadra non mi cosa"!!

C'è chi la vede così:
".............Il Bologna per riuscire a perdere una partita del genere oltre a mangiarsi due gol ha dovuto anche commettere un gravissimo errore di lettura nel gol subito: Medel, fino a quel momento il migliore in campo per distacco (e ci sarebbe da discuterne...), sbaglia brutalmente la lettura dell'azione avversaria interpretandola da centrocampista (quale lui è ancora, almeno nella testa), alzandosi su Pasalic e lasciando libero Cisse; colpevolizzare Hickey vuol dire non conoscere i fondamentali tattici del calcio: se solo un difensore sale e gli altri tre restano bassi non è difficile immaginare di chi sia la colpa;  scelta doppiamente sbagliata: meglio lasciare un tiro da venti metri o lasciare libero un avversario dagli undici?
Poi per carità, viva Medel, giocatore al quale non si può non voler bene.
Da lì in poi si sveglia (?) anche Mihajlovic, che decide di inserire cinque giocatori in pochi minuti quando invece, il suo collega Gasperini, ha attuato cambi chirurgici lungo tutto l'arco della ripresa, sostituendo cinque decimi dei calciatori di corsa pareggiando in parte, l'eventuale gap fisico delle fatiche di coppa; ma sappiamo che il nostro allenatore tende a svilire chi sta in panchina, così da poter ringalluzzire i sempre critici della "panchina corta"!
Se continua così, la panchina corta diventerà la sua: talmente corta che sarà la poltrona di casa, a Roma, godendosi meravigliose domeniche davanti alla tv: Saputo ha dimostrato di saper esonerare anche chi si trova sotto contratto: Lopez, Delio Rossi, Donadoni e Inzaghi avevano tutti un contratto se non erro.
Barrow, Vignato e Dijks fanno così schifo come alternative a partita in corso per una squadra che ha fatto sei punti in dieci partite nel girone di ritorno?
Sinisa dovrebbe chiedersi questo e non dichiararsi ambizioso un giorno si e l'altro pure, perché poi ci vogliono motivazioni e coraggio e non dichiarare che "ho cambiato modulo e modo di giocare, così da mettere i giocatori in tranquillità", come annunciato sabato in conferenza pre-partita............"
Tosco

Io credo che a forza di predicare nel deserto si stancherebbe anche nostro Signore... Sinisa guarderà la TV sul divano a Roma ... Sarà anche un allenatore ordinario come tanti altri... Aspetto di vedere chi farà di meglio con gli stessi elementi... Tattica, tecnica e regole le lascio a te, caro Tosco, che sei già in pole position per rilevare il posto di Sinisa grazie alle tue notevoli competenze!

Possiamo criticare il campionato giocato fino ad ogg e ci sta, in senso lato... Se vogliamo invece concentrarci sulla partita di ieri sera, la mia NON competenza mi ha fatto vedere rispettare il piano partita: una squadra che il Mister ha messo bene in campo (sempre tenendo conto di quello che ha a disposizione) e che ha concesso poco all' Atalanta. Non sono andate a segno 2 grandissime occasioni (più il resto..) con l'uomo solo davanti al portiere: Orsolini è un somaro, o ha sbagliato Sinisa anche quello??
Ieri sera non meritavamo di certo di perdere!
Ho visto partite ben peggiori di questa, non ultima quella con il Torino (pareggiata, ma secondo me giocata molto peggio sia come impostazione tattica che come lettura generale... ma possono sbagliare solo i giocatori, giusto??)...
Ieri sera, pur non avendo brillato, ho visto una squadra non certo inferiore ai bergamaschi, gioco facile anche il fatto che mancassero 7 titolari... È  stata comunque una gara equilibrata dove un episodio ha fatto la differenza! Cerco allora le statistiche: 61% a 39% di possesso palla contro l'Atalanta... Stesso numero di tiri ed expected goals: il risultato più giusto, allora, sarebbe stata la X... Pur di dar contro a Mihajlovic, però, lodiamo degli inutili e neghiamo l'evidenza!!!

Tutto a posto, dai... Il Presidente, del quale non si può parlare male perchè nostro salvatore e blablabla è tornato in Canada, senza proferire parola! Prepariamo il baule per andare a Milano: è questo il Fire and desire? È questo il progetto? Dopo Palacio, la statua la merita solo Medel!
W Saputo….
E nonostante Saputo, Fino alla Fine Forza Bologna!!
Alessandra Sportelli Negrini



sabato 19 marzo 2022

ASPETTANDO IL FUTURO

Dopo l’indigesto esito del Derby dell’Appennino, alla presenza ( finalmente ) del Presidente Saputo, in attesa di possibili svolte in prospettiva futura, nel posticipo notturno di domani siamo chiamati a ricevere la visita dell’Atalanta, ovvero la squadra più in forma del campionato e al contempo il modello al quale dovremmo ispirarci per riuscire a dare un seguito all’ormai troppo lontano Scudetto ottenuto in un torrido pomeriggio romano ai danni dell’Inter. Il confronto, al Dall’Ara, vanta 59 precedenti, suddivisi fra Serie A, Serie B e Coppa Italia. 34 le vittorie Rossoblù, 10 quelle dei bergamaschi, 15 i pareggi. Per ben due volte abbiamo stravinto 5-0: il 29 maggio 1960, a segno Fascetti, Demarco, Campana ( doppietta ) e Pivatelli; il 7 gennaio 1968, gol di Tentorio, Perani, Fogli e doppietta di Ezio Pascutti. L’11 settembre 1949, prima giornata di quel campionato, beccammo invece un clamoroso 6-2: per loro tripletta di Karl Hansen, doppietta di Soerensen e gol di Randon, a cui replicammo solo con Cappello e Mike. Quanto ai pareggi, si fa notare il 4-4 del 19 novembre 1997, ma in realtà si tratta dell’esito dei calci di rigore al termine di un doppio confronto di Coppa Italia. Domani sera, dunque, Sinisa Mihajlovic proverà a rimpolpare la classifica di questo strano campionato, che non ci ha visto mai seriamente in pericolo, ma che ci ha regalato diverse figuracce alternate a momenti in cui sembrava lecito sognare ad occhi aperti. Prima, o dopo, si confronterà col Presidente canadese. In sala stampa, ha anticipato, per la felicità di Furio Zara & C., l’intenzione di voler proseguire la propria avventura sotto le Due Torri, spinto “ dall’ambizione, non dai guadagni “ ( e se lo dice lui ci credo fermamente ). Bisognerà vedere cosa ne pensa Joey Saputo, il quale è sì un’acqua cheta, ma di fronte a reiterate rotture di scatole è capace di scossoni improvvisi, tipo l’allontanamento immediato di Walter Sabatini. Il magnate canadese, a dir la verità, non è così fesso come qualcuno cerca di dipingerlo, e sa benissimo di non poter trovare in giro molte alternative al tecnico serbo, ammesso che non voglia tentare l’azzardo di dare fiducia a qualche giovane di belle speranze, con tutti gli annessi e connessi che una simile scelta comporta. Per come la vedo io, ho buoni motivi per ritenere che le aspettative di Zara & C. siano destinate ad andare ancora una volta deluse; piuttosto credo di dovermi preparare a salutare Riccardo Bigon, e a veder arrivare un nuovo DS. Lo ribadisco per l’ennesima volta: non siamo ai livelli di disperazione dell’Era Gwaraldy, con qualche disattenzione in meno ( e anche un po’ di fortuna: provate a immaginare di avere all’attivo 17 gol in più, anziché tutti quei pali e traverse; provate a immaginare che dopo 12 secondi, a Firenze, andiamo in vantaggio anziché beccare l’ennesima traversa … ) e un po’ di concentrazione in più possiamo già migliorare la posizione attuale, in attesa di attrezzarci per vivere al meglio le stagioni future. E adesso, sotto con l’Atalanta.


Paolo Milito


domenica 13 marzo 2022

Gli errori si pagano...

 La strategia del Bologna era azzeccata alla grande!

Peccato averla vista solo per 40'...

Traversa di Soriano dopo dodici secondi e palo con il Orsolini al 40'... poi Bonifazi, uno dei migliori, si è fatto espellere... Per un errore da nervoso?

Fallo da mancanza di concentrazione? 

Resta il fatto che con certe squadre questi errori si pagano... È stata comunque una partita condizionata da questa espulsione... 

Diversamente non l'avremmo persa MAI!!!

Dai ragazzi!!
La strada è quella giusta!!
Fino alla fine Forza Bologna e Forza Sinisa!
Alessandra Sportelli Negrini 



sabato 12 marzo 2022

APPENNINO NORDAMERIKANO

Il grande Civ ricordava spesso che i giornali e le trasmissioni sportive traevano maggior beneficio da una goleada frutto di una partita ultrapiatta e a senso unico piuttosto che da un combattutissimo 0-0, poco attraente in superficie. Più o meno come quello scaturito dalla partita di domenica scorsa contro il Toro. Ecco quindi che per tutta la settimana ci siamo dovuti sorbire le solite iperboli fantascientifiche di Furio Zara & C, tutti arciconvinti, come ormai da quattro anni a questa parte, che Sinisa Mihajlovic abbia già firmato con la Roma ( chissà come sarà contento Mourinho ), che abbia un accordo in linea di massima con la Lazio ( per la felicità di Sarri ) e che sia in odor di abboccamento col Napoli ( Spalletti, stai sereno ??? ). Peccato che in sala stampa, come ormai consuetudine, Sinisa abbia spiegato che certi conti li farà a fine stagione, riservandosi di decidere se accettare o meno le direttive programmatiche che gli verranno proposte da Joey Saputo. Il quale, più che di Sinisa, vorrebbe liberarsi di Riccardo Bigon, del cui operato non è proprio entusiasta. Inoltre la cortina di ferro allestita da Fenucci, capace di tenere segreto fino a ieri il nome di Bonifazi rimasto vittima del Covid nella serata di domenica, ha di fatto creato due universi paralleli, ovvero un Bologna di facciata, tutto rose e fiori, e uno ambientato nei locali di Casteldebole, all’interno del quale può succedere tutto e il contrario di tutto, con reciproco scambio di stracci e piacevolezze varie. O almeno questo è quel che si sospetta, viste le insistenze con cui certi corvi continuano a seminare zizzania a mezzo stampa. Intanto il calendario, nella scomodosa collocazione dell’ora di pranzo domenicale, ci impone di far visita alla Fiorentina, per la gara di ritorno del derby dell’Appennino in salsa nordamerikana. In casa viola il match conta la bellezza di 74 precedenti, suddivisi fra Prima Divisione, Serie A e Coppa Italia; 39 le vittorie dei gigliati, 14 quelle Rossoblù, 21 i pareggi. La vittoria più larga dei padroni di casa risale al 23 novembre 1958: 6-3, doppietta di Lojacono e gol di Montuori, Cervato, Petris e Hamrin che resero inutile la spettacolare tripletta messa a segno dal nostro Gino Pivatelli. Il 25 gennaio 1942, invece, fummo noi a travolgere i viola con un sonoro 5-2, frutto delle doppiette di Biavati e Puricelli e del tocco finale di Arcari IV, in risposta ai gol dell’ex Valcareggi e di Degano. Quanto ai pareggi, per tre volte è uscito il 2-2. A prescindere dal risultato, ovviamente, il match vanta una tale serie di sfaccettature che mi costringerebbe, se scendessi in particolari, a scrivere fino a domani mattina. Mi limiterò quindi a ricordare il far west del 2 gennaio 1955, che fruttò al Bologna la vittoria a tavolino nonostante sul campo, al momento dell’interruzione, fossimo in vantaggio per 3-0, il lancio di bottiglie molotov alla stazione di Firenze del 18 giugno 1989, di cui ancora oggi Ivan Dall’Olio porta addosso segni dolorosi e indelebili, e il trionfale pomeriggio del 17 gennaio 2010, quando l’uruguagio Gimenez trascinò i Rossoblù verso una clamorosa vittoria che illuse tutti noi di aver trovato una nuovo campionissimo, rivelatosi poi di scarso valore. Domani andiamo a far visita ad un pezzo importante del passato di Sinisa, una squadra che in classifica conta dieci punti in più dei nostri e che dal punto di vista tecnico sembra essere un po’ più in salute. Dovremmo comunque recuperare Arnautovic, cosa non di poco conto, anche se in difesa mancherà un pezzo importante come Theate. Che dire … Andiamo e giochiamo, per le grandi manovre c’è sempre tempo. Ricordando che non siamo così brutti come qualcuno vorrebbe far sembrare.


Paolo Milito


domenica 6 marzo 2022

Pari e patta...

 Un punticino a testa... Non è il risultato sperato, ma è anche vero che le due squadre non hanno giocato per vincere e si è visto. Nonostante la pesantissima l'assenza di Arnautovic, il Bologna ha difeso bene e anche oggi è sceso in campo un gigantesco Medel. È stata una partita piacevole che avrà il merito di smuovere la classifica. Mihaijlovic ha risposto perfettamente a chi cercava a tutti icosti degli attriti con la società, sia in campo che a parole: " Mancano poche partite: se qualcosa non va o non è andato se ne parlerà a fine stagione!". Taaac...

Mettiamo al sicuro anche questo punto e continuiamo a guardare avanti, partita per partita: archiviata quella di oggi, le prossime quattro partite saranno impegnative e non poco.
Fino alla Fine Forza Bologna e Forza Sinisa!
Alessandra Sportelli Negrini







sabato 5 marzo 2022

QUELLE STRANE TENTAZIONI

Al mondo, si sa, quando qualcuno vede dei cattivi esempi viene preso immediatamente dalla voglia di seguirli, quindi non c’è da stupirsi se, in tempo di guerra, la gente si mette a scatenare un tutti-contro-tutti di cui non si sente il bisogno e che di concreto non porta da nessuna parte. Mi riferisco in particolare alla strana uscita di una parte della nostra tifoseria, che ha ritenuto di individuare nella provenienza geografica dei nostri dirigenti la radice di tutti i mali. Fenucci e Di Vaio sono romani ??? Poco male: Foligno si trova poco più in là, e il fatto di provenire da quella zona non ha impedito al mio amico Federico Cherubini di contribuire alla vittoria di NOVE CAMPIONATI CONSECUTIVI alla Juventus. La provenienza geografica non c’entra una beata mazza, i problemi sono altri. Tanto è vero che Joey Saputo, parlando col Carlino, ha lanciato fra le righe un preavviso di sfratto a coloro che fanno flanella forti del fatto che nella sua dimora bolognese si mangia bene e si guadagna meglio. Non potevano mancare, a tal proposito, anche i soliti disfattisti pronti a ravvisare, nelle parole del Presidente, malumori nei confronti di Sinisa Mihajlovic, il quale è invece ben saldo sulla propria panchina e deve far fronte all’ennesimo colpo di sfiga, ossia la positività di Arnautovic al Covid nel momento in cui stava esprimendo il massimo del proprio potenziale. Pazienza, il Bologna è storicamente abituato a dover continuamente risalire la corrente, e in mano ad un simile fuoriclasse riuscirà anche stavolta a superare le contrarietà. La partita di domani, nell’ormai inconsueta collocazione della domenica pomeriggio, vanta la bellezza di 77 precedenti, suddivisi fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia, con 40 vittorie Rossoblù, 13 del Toro e ben 24 pareggi. La nostra vittoria più larga è il 6-1 ottenuto il 7 marzo 1956: tripletta di Gino Pivatelli, doppietta di Ezio Pascutti e gol di Pozzan, col granata Bacci a segnare il gol della bandiera torinista. Il Toro, invece, ci ha battuto due volte per 3-0: il 9 ottobre 1938, coi gol di Petron, Gaddoni e Bo ( … azz … ), e il 10 ottobre 1976, con doppietta di Ciccio Graziani e tocco finale del futuro Rossoblù Garritano. Da ricordare anche il 5-2 ottenuto il 13 dicembre 2008, un po’ perché anche allora sulla nostra panchina c’era Sinisa, e un po’ per la faccenda del rigore ceduto da Di Vaio a Bernacci, che a fine campionato costò al nostro Capitano la vittoria nella classifica dei cannonieri. Quanto ai pareggi, il 2-2 è uscito per nove volte. Compresa la famosa notte del 13 aprile 2013, quando un tal Rolando Bianchi segnò il definitivo 2-2 proprio sul fischio finale, inducendo un certo Albanone Panzone a fargli degli inopportuni ponti d'oro. Domani riceveremo la visita di un’avversaria che ci precede in classifica di un punto e di una posizione, rinnovando una tradizione che ci ha visto spesso contrapposti, ai vertici come in coda alla classifica nei vari campionati e nelle varie competizioni, tacendo dell’ormai quasi centenario contenzioso relativo allo Scudetto revocato del 1927. La squadra di Juric è in gran forma, mentre noi dovremo ancora una volta far fronte ad un’emergenza, provocata, come già detto dalla positività di Arnautovic al virus. Il tecnico bravo lo abbiamo, i buoni giocatori non mancano, ragion per cui direi di lasciarli lavorare con calma anziché complicare ulteriormente una situazione di per se’ già abbastanza impegnativa. A chi ha voglia di sollevare polveroni ricordo tre cose: la traversa di Arnautovic due settimane fa, il palo di Sansone ( che ancora sta tremando ) sabato scorso e il fatto che Sinisa sia romano d’adozione … Vabbè, buona partita a tutti.


Paolo Milito