Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

domenica 23 agosto 2020

... SINISA, NON MOLLARE !!! ...

Di fronte ad una situazione del genere tante parole non servono. Mi limito a due considerazioni: 1) Sei in buona compagnia ( Pulgar ); 2) Nel 1964 sembrava girarci contro anche l'aria, e alla fine lo Scudetto lo abbiamo vinto noi. Insomma: TIENI DURO !!! 


Paolo Milito



sabato 22 agosto 2020

PAZIENZA.

 

Settimana interlocutoria, come era lecito aspettarsi in una situazione così anomala. Però qualcosa ai margini è successo: Liu-Jo ha chiuso il rapporto di sponsorizzazione della Maglia, motivandolo con la crisi economica e la necessità di dover provvedere prima ai propri dipendenti; Orsolini ha sciolto il mistero che circondava le sue scelte contrattuali, annunciando ufficialmente di essere entrato nel giro di Silvio Pagliari; Kreijci ha spiegato al mondo di non essere stato cacciato, ma di aver chiesto espressamente di tornare a casa perché a Bologna aveva solo prospettive di panchina; si è risolta anche la telenovela della panchina-Primavera: a guidare i nostri giovani sarà Luciano Zauri, reduce da una stagione a fasi alterne in quel di Pescara, tanto fra gli adulti quanto fra i ragazzi. Avrà il difficile compito di non far rimpiangere Emanuele Troise, che aveva trasformato la nostra Primavera in un rullo compressore, ma i suoi precedenti in tal senso sono rassicuranti. Tutto tranquillo, dunque ??? No, perché in una canicola come quella che stiamo vivendo, l’immancabile brivido dell’imprevisto è sempre dietro l’angolo. In questo caso, si è materializzato sotto le mentite spoglie di Michele Pazienza, dimenticabile e dimenticato ex giocatore Rossoblù, il quale, forse seccato per il troppo spazio che aveva avuto la scorsa settimana Stefano Torrisi, uno che alla nostra causa rispetto a lui ha dato cento contro uno, ha pensato bene di mettersi a pontificare tagliando i panni addosso a tutto il Bologna attuale. Ottenendo più o meno gli stessi esiti di quando era sceso in campo da calciatore indossando la nostra Maglia. Vabbè, inutile incazzarsi correndo dietro al nulla; del resto questo signore porta un cognome che da solo è un’esortazione, per quanto alle volte sia difficoltoso mordere il freno di fronte a certe dissertazioni disinvolte. Mi permetto solo di far notare che, se Sinisa allena il Bologna e costui il Manfredonia, con tutto il rispetto parlando, un motivo pure ci sarà. Infine una nuova telenovela: Lyanco. È fin troppo evidente la sproporzione del rendimento del Bologna di Sinisa col brasiliano piuttosto che senza; ovvio, quindi, che il tecnico serbo, al di là delle dichiarazioni di facciata, stia facendo di tutto per riportarlo sotto le Due Torri. Il punto è: se davvero Urbano Cairo è così amico di Sinisa, perché un giorno chiede dieci milioni e un altro venti ??? E come mai, con tante squadre esistenti al mondo, a disturbare la trattativa saltano fuori proprio i cattivoni dello Sporting Lisbona ??? I conti, come sempre, li faremo a fine mercato. Mi permetto solo di ricordare cosa avvenne nell’estate 2012: l’allora azionista di riferimento del Bologna Massimo Zanetti, in giugno, disse: “ Ma quanto è bravo Gilardino “, e l’arrivo del violinista a Bologna fu annunciato solo negli ultimi minuti del calciomercato, tre mesi dopo e dopo una stucchevole serie di annunci e smentite di acquisti da cui erano rimasti esclusi, a malapena, Higuain, Messi e Cavani. Quindi non mi stupirei se, alla fine di tutti questi balletti, venisse fuori che Lyanco avesse già raggiunto un qualche accordo in linea di massima coi nostri emissari fin dall’inizio delle grandi manovre. Staremo a vedere.


Paolo Milito

sabato 15 agosto 2020

BOTTE DI FERRAGOSTO

 

Non sono sorpreso dalle turbolente voci di mercato che circondano in questi giorni il Bologna: ci sono sempre state, specie dopo il 1964, e purtroppo, dopo la scomparsa del Presidentissimo Dall’Ara, si è andata affermando progressivamente, da parte delle altre squadre, soprattutto di calibro medio e alto, la cattiva abitudine di venire “ a fare la spesa “ a Casteldebole. Nei dodici anni dell’Era Gazzoni le cose erano un po’ migliorate, poi però c’è stata una ricaduta peggiore della malattia, e solo con l’avvento dei NordAmerikani si è potuto ricominciare a programmare un pochino più seriamente il futuro. Ecco quindi che, come al solito, la stampa scandalistica sportiva si è lanciata a capofitto sui nostri giovani migliori, in particolare Orsolini, dimenticando un piccolo particolare: abbiamo un Direttore Generale che risponde al nome di Walter Sabatini, che ha già zittito le cornacchie pronte ad insinuare che avesse pronte le valigie in direzione Roma Giallorossa, che è abituato a lavorare in un certo modo, e che se dovesse decidere di lasciar partire Orsolini lo farebbe solo dopo essersi cautelato le chiappe. Ricordate il caso Pulgar? Il bullastro andò via sentenziando di aver lasciato una 500 per una Ferrari, più o meno. Ebbene, non solo nel cambio ci abbiamo guadagnato, ingaggiando un cileno più vecchio e più rozzo, ma più efficace, ovvero Gary Medel, ma adesso, un anno dopo, se davvero dovesse passare dalla Fiorentina al Betis Siviglia, grazie ad un cavillo voluto da Sabatini entrerebbe nelle casse del Bologna una discreta sommetta, a titolo di bonus per la valorizzazione. Tranquilli, siamo in buone mani. Piuttosto non mi spiego quali strane manovre ci siano dietro la strana vicenda della panchina della Primavera Rossoblù: in genere, quando un allenatore se ne va, viene facilmente sostituito. Invece, da quando Emanuele Troise ha  salutato la compagnia per tentare l’avventura nel calcio degli adulti, si è scatenato un ridicolo balletto che ha visto coinvolti, finora, due Eroi di Berlino 2006, De Rossi e Gilardino, e che non accenna a risolversi. Ma la cosa che ha destato più discussioni è stata la clamorosa uscita di Stefano Torrisi, che ha criticato pubblicamente ed aspramente l’intero Carrozzone Rossoblù relativamente alla stagione appena conclusa, rifilando una lavata di capo anche a Sinisa Mihajlovic, reo, a suo dire, di aver parlato troppo. Le cose sono due: o l’intervistatore ha disturbato Torrisi mentre era intento a spassarsela con una cavallona boema ( lui vive da anni a Praga ), oppure il Toro è rimasto seccato per non essere stato coinvolto nel progetto degli Amerikani. In ogni caso, trovo certe critiche veramente ingenerose. Certo, sarebbe stato meglio evitare figuracce come quella di Firenze. Il clamoroso cappotto incassato ieri sera dal Barcellona, però, non solo ha cancellato il 7-1 che tanto aveva esaltato Mr. Minuzzaglia De Laurentiis, ma ha dimostrato che, nel calcio-subbuteo tanto detestato da Walter Sabatini siamo in buona compagnia. Buon Ferragosto a tutti !!!


Paolo Milito

sabato 8 agosto 2020

SALSA PORTOGHESE.

 

Archiviata la difficile e travagliata stagione del Covid, i dirigenti di tutte le squadre, e quindi anche del Bologna, sono al lavoro per farsi trovare pronti alla partenza della prossima, fissata per metà settembre. Salutato Krejci, tornato alla casa-madre, Sabatini & C. stanno cercando di non farsi prendere per il bavero da procuratori d’assalto, intenzionati a trarre il massimo vantaggio dalle trattative col Paperone canadese. Tranquilli, siamo in buone mani, e alla fine verrà fuori qualcosa di buono. Nel clima sonnacchioso d’agosto spicca l’ennesima bravata dello Sporting Lisbona, una squadra che si è materializzata spesso al nostro orizzonte: furono loro a buttarci fuori dalla Coppa UEFA del 1991, vanificando il lavoro di Gigi Radice, che in campionato non era riuscito a raddrizzare altrettanto bene la barca. Nel 1999, però, fummo noi a vincere il doppio confronto, nel pieno della esaltante cavalcata che ci avrebbe portati ad un passo dalla clamorosa doppietta Coppa UEFA – Coppa Italia. In tempi più recenti, i buoni uffici di questi signori portoghesi sono stati determinanti per il nostro destino: dopo aver sedotto e abbandonato Emiliano Viviano, hanno pensato bene di fare la stessa cosa con Sinisa Mihajlovic, che, come ben si sa, è molto meno socievole e remissivo del portierone toscano. La conclusione immediata la conosciamo bene: in attesa di un cospicuo risarcimento, Sinisa ha preso, in amicizia, un Bologna con un piede e tre quarti nella fossa, dopo il mortificante rifiuto opposto da Gianni De Biasi, e lo ha guidato in una rincorsa che ha finito per diventare un piccolo grande record. Il seguito, però, non è stato altrettanto simpatico: condannati a pagare ben tre milioni di €uro al nostro tecnico, i lestofanti portoghesi hanno messo in atto una stucchevole serie di trucchi e scherzi per scucire meno soldi possibile, col risultato che Sinisa aspetta ancora il resto del conto, ovvero 750 mila €uro ( per chi non se lo ricordasse, un miliardo e mezzo di Lire ). Non contenti, gli emissari biancoverdi hanno cominciato ad irretire Lyanco, il cui ritorno sotto le Due Torri sembrava ormai cosa fatta dopo il cambio di guida tecnica avvenuto nel Torino. Insomma, siamo di fronte ad una manica di impiastri che non si lasciano sfuggire ogni occasione per rompere le scatole. Ma Sinisa, ormai lo sappiamo, è un tipo tosto, e riuscirà senz’altro a ridurre questi simpatici portoghesi a più miti consigli. Per non farci mancare nulla, c’è stato anche il balletto riguardante la panchina della Primavera Rossoblù. È doverosa una precisazione: per chi non lo sapesse, essendo un Campione del Mondo, Daniele De Rossi non ha bisogno ne’ di patentini ne’ di deroghe per sedersi sopra una panchina. Esattamente come Alberto Gilardino. Molto più semplicemente, una volta uscito di scena l’odiatissimo presidente romanista Pallotta, De Rossi ha pensato bene di mettersi alla finestra, come il suo amicone Totti, lasciando Walter Sabatini con un palmo di naso. Pazienza, Gila è comunque un ottimo conoscitore del pianeta-calcio, e in coppia con Perez continuerà senza dubbio a percorrere l’ottima strada tracciata da Troise, che ha deciso di misurarsi con un campionato professionistico. Buona domenica a tutti.


domenica 2 agosto 2020

L'ultimo punto del campionato!

Siamo arrivati all'ultima partita di campionato.. Ultima partita di un campionato super falsato per il Bologna: sarebbe bastato il maledetto Covid19, ma la tragica esperienza vissuta da Sinisa ha amplificato ulteriormente questo tragico 2020, che si sarebbe potuto accontentare di essere un anno bisestile di merda come gli altri... Invece ha voluto strafare!
Oggi è anche il 2 agosto e Bologna non dimentica neanche dopo 40 anni quella maledetta vecchia valigia abbandonata nella sala d'attesa della stazione ferroviaria... Altri si sono volutamente girati dall'altra parte: NOI MAI!


In campo c'è un grande: Simone Verdi, che avrei volentieri visto in rossoblu per tanti anni...
Avrei fatto giocare Da Costa al posto di Skorupski (tanto è confermato, giusto?), visti l'impegno e la dedizione dimostrati in questi anni alla squadra!
Primo gol in serie A per Svamberg al 17', su ottima scelta di Soriano di metterla dietro: Bologna 1 - Torino 0.
Con questo risultato, qualche bel tentativo di Barrow di segnare il gol del raddoppio e Belotti che tenta di romperci Medel finisce un primo tempo equilibrato che avrebbe potuto vedere almeno altre 2 volte gonfiarsi la rete del Torino.
Si riparte con una doppia sostituzione per il Bologna: fuori Palacio e Barrow (?), dentro Santander e Sansone.
Zaza segna un gran bel gol al 66' (su assist di Verdi, se non erro) e porta il Torino in parità. Il Bologna subisce il 33° gol di fila...
Al 72' escono Schouten e Svanberged entrano Dominguez e Baldursson.
Marocchi poi dovrà spiegarmi dove ha visto l'ottimo campionato di Orsolini... perchè io non l'ho visto!
Pareggio giusto per quest'ultima partita.
Il Bologna a 47 punti sarebbe stato impensabile fino a poco tempo fa.
Come ultimo match direi che va bene così.

Il campionato finisce qui e ricomincerà prestissimo... Mi ripeterò, ma ho visto un anno anomalo e maledetto... Da Sinisa (che è vivo e in gran forma, ed è tantissimo!) al CovidMerda... e di conseguenza un campionato falsato da tutte queste cose, mal da quarantena compreso (alcune persone sono davvero cambiate, e non in meglio!). Avrei semplicemente tirato una riga e avrei ripreso lasciando il mondo com'era. Chiaro che ci sono troppi soldi in ballo e non sarebbe stato possibile. Sinisa fa quello che può con quello che ha a disposizione, sbagliando anche lui come è umanamente comprensibile. Ma un Bologna così combattivo, anche se solo a sprazzi, era un pezzo che non si vedeva. Aspettiamo la ripresa della stagione 2020/21 e vediamo da dove ripartiranno e come...
Resta il solito grido: sempre e comunque Forza Bologna e Forza Sinisa!!
Buone vacanze a tutti!
Alessandra Sportelli Negrini




sabato 1 agosto 2020

PER NON ROVINARE TUTTO.


Dopo la terrificante figuraccia rimediata a Firenze, inqualificabile sotto tutti i punti di vista, il calendario ci impone, per concludere questo travagliatissimo campionato, di ricevere la visita a domicilio del Toro, rivale storica che da anni ci contende pure uno Scudetto, quello del 1927, al quale in realtà non dovrebbe aspirare neppure col pensiero. E che è stata l’ultima squadra allenata da Sinisa prima di tornare sulla nostra panchina. I numeri raccontano di 75 precedenti, suddivisi fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia, con 40 vittorie Rossoblù, 13 del Toro e ben 22 pareggi. La nostra vittoria più sonora è quella ottenuta il 7 marzo 1956: 6-1, tripletta di Pivatelli, doppietta di Pascutti e tocco finale di Pozzan, contro un golletto del torinista Bacci. Per due volte, purtroppo per noi, il Torino ha vinto 3-0: il 9 ottobre 1938, grazie a Petron, Gaddoni e Bo ( … ma io quest’ultimo lo avrei visto meglio con la nostra Maglia … ), e il 10 ottobre 1976, con una doppietta di Graziani e un gol di Garritano, passato in seguito nelle nostre file. A prescindere dal risultato, è rimasto nella storia il 5-2 ottenuto il 13 dicembre 2008: fu la prima, clamorosa vittoria di Sinisa sulla nostra panchina, ma soprattutto fu la sera che Marco Di Vaio cedette a Bernacci il compito di battere un rigore, col risultato che quel gol in meno consentì ad Ibrahimovic, allora interista, di vincere la classifica dei cannonieri beffando il nostro Capitano sul filo di lana. Quanto ai pareggi sono 22, e per ben nove volte è uscito il 2-2, compresa l’ultima volta, nel campionato scorso. Le conseguenze più devastanti le provocò quello del 13 aprile 2013: quella notte l’allora capitano granata Rolando Bianchi segnò il 2-2 sul fischio finale, inducendo la Banda-Gwaraldy a sottoporgli un sontuoso contratto che, una volta sbarcati gli Amerikani, ci ha perseguitati fino alla sua estinzione. E domani ??? Vista la situazione, non mi azzardo a fare previsioni. Sinisa, giustamente incazzato, ha detto che, a questi prezzi, è meglio non presentarsi nemmeno. Soprattutto per non farsi andare di traverso la trecentesima panchina in Serie A. Seriamente parlando, non abbiamo, in realtà, una brutta squadra: nonostante la gravissima malattia del Mister, la salvezza non è mai stata in discussione, e con un po’ di accortezza in più avremmo potuto centrare la qualificazione europea già in questa stagione. Ci sono un po’ di ritocchi da apportare. Il primo che mi viene in mente riguarda il portiere: pur provenendo dalla Roma, Skorupski non è Curci; nel ristretto dei pali è un fenomeno, e lo ha dimostrato con la doppia respinta del rigore contro l’Inter. Necessita, però, di qualche lezione di ripetizione, soprattutto per imparare a gestire le uscite, cosa che non dovrebbe mettere in difficoltà una Società che ha a libro paga due dei più grandi portieri italiani di tutti i tempi, Pagliuca e Bucci. Nelle ultime ore, poi, Walter Sabatini ha sottolineato platealmente la differenza fra le prestazioni di Lyanco in maglia granata piuttosto che con la nostra. In effetti, se andiamo a confrontare il Bologna di Sinisa dell’anno scorso con quello attuale, la mancanza del centrale brasiliano si vede e si sente, senza dover fare troppi sforzi. Insomma, non siamo alla disperazione di qualche anno fa, e ci sono mezzi e possibilità di puntare più in alto con pochi e semplici interventi correttivi. L’importante è non perdere mai la concentrazione. Su questo, e sulle frequenti disattenzioni, a cui non potrà sempre porre rimedio l’eterno Palacio, dovrà lavorare Sinisa nell’immediato futuro. Sperando di non concludere questo campionato con un altro sgradevole cappotto.


Paolo Milito