Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

sabato 22 maggio 2021

IL GRAN FINALE.

Nella vita, si sa, tutto finisce, e quindi anche questo campionato di calcio, domani sera, verrà consegnato agli archivi. Il caso vuole che il ballo conclusivo ci metta di fronte la più odiata delle nostre avversarie, quella Juve contro la quale il fattore-campo conta ben poco e che spesso e volentieri ha beneficiato, e non solo contro di noi, di sviste arbitrali di una certa consistenza. I numeri raccontano di 89 precedenti, spalmati fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia; 37 le vittorie dei bianconeri, 23 quelle del Bologna, 29 i pareggi. La nostra vittoria più robusta è il 4-0 ottenuto il 24 maggio 1931, grazie alla tripletta di Reguzzoni accompagnata da un gol di Ottani. Il 29 ottobre 1950, invece, fu la Juve a vincere con un sonoro 5-0 dovuto alla doppietta di Praest ed ai gol di Manente, Karl Hansen e John Hansen. Fra i pareggi, spicca il clamoroso 7-7 del 15 ottobre 1958: in realtà era la finale per il terzo posto della Coppa Italia; si andò ai rigori sul risultato di 3-3, e stante la persistente parità sul 7-7 l’arbitro procedette al sorteggio, che ci assegnò il terzo posto. A prescindere dai risultati, per motivi opposti ricordiamo il 3-0 ottenuto dalla Banda-Mazzone ai danni di Marcello Lippi, il 29 novembre 1998, e il 2-2 del 13 aprile 2003, che scatenò in Francesco Guidolin l’irrefrenabile impulso a paragonare la città di Bologna ad un gigantesco scarico fognario. Stando alle chiacchiere da corridoio, quella di domani potrebbe essere l’ultima occasione di veder ballare coi nostri colori Palacio, Danilo e, chissà, lo stesso Sinisa Mihajlovic. In realtà, il comportamento tenuto in queste ore dal Presidente Saputo, rientrato a Bologna per la grande occasione, sembrerebbe virare in tutt’altra direzione. Come ampiamente specificato nei giorni scorsi dai nostri dirigenti, il magnate canadese ha richiesto sì una certa parsimonia in sede di mercato, ma non ha puntato fucili contro nessuno, lasciando quindi ampi margini di valutazione ai nostri operatori, da Sabatini a Di Vaio passando per Bigon. Quindi, se proprio ci sarà da procedere a delle cessioni, innanzi tutto c’è da sistemare Santander, che il tecnico serbo proprio non digerisce, e prima di mollare gioielli preziosi come Vignato c’è sempre la possibilità di monetizzare adeguatamente qualche straniero nerboruto come Schouten o Svanberg. Senza contare che Sinisa, oltre a raccontare di uno strano sogno in cui la Juve beneficiava dell’ennesimo rigore, anche oggi ha più volte ricordato di avere ancora davanti due anni di contratto. Insomma: al mercato ci penseremo da lunedì; domani possiamo ancora mettere a segno un colpettino importante, e come ben sappiamo di solito non succede, ma se succede … Buona domenica !!!


Paolo Milito


domenica 16 maggio 2021

NOTTURNO VERONESE.

La penultima di campionato ci impone una gita fuori orario nella tana del nostro ex vicepresidente Maurizio Setti, contro un avversario già salvo come noi. I numeri raccontano di 35 precedenti, suddivisi fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia, con 12 vittorie dei gialloblù, 9 dei nostri e 14 pareggi. La vittoria più pesante degli scaligeri risale al 19 ottobre 1913, in Prima Divisione: finì 8-2, con quattro gol di Forlivesi, due di Corsi, uno di Liniger e uno di Vigevani, a cui replicammo solo con Della Valle II e Badini I. Sempre in Prima Divisione, il 6 gennaio 1929 toccò al Bologna travolgere gli avversari con quattro gol di Angiolino Schiavio, uno di Baldi e uno di Busini III, a cui rispose il solo Porta per il gol della bandiera. Quanto ai pareggi, notevole il 3-3 uscito il 3 ottobre 1976: per noi doppietta di Clerici e gol di Grop, per loro doppietta di Gianfranco Zigoni e gol di Adelio Moro. La volta precedente, Sinisa Mihajlovic irruppe nello stadio veronese quasi a sorpresa, evadendo letteralmente dalla chemioterapia. Stavolta la situazione è decisamente più tranquilla. Sfumato l’obiettivo di migliorare il record dei punti di Saputo, resta da conquistare una decima posizione che garantirebbe una miglior posizione contrattuale in sede di diritti televisivi. Sarà anche l’occasione per valutare ancora una volta la consistenza del portierino Ravaglia, in modo da orientare le operazioni di mercato: in quel reparto non dovremmo comunque avere problemi, perché se è vero che Angelo Da Costa probabilmente passerà nei quadri tecnici, è altresì vero che possiamo sempre richiamare a casa Mamadou Sarr, mandato in prestito proprio perché non si arrugginisse troppo. In sala stampa, Sinisa è sembrato un po’ insofferente: di certo si è stufato delle volte che viene continuamente dato in partenza nonostante le smentite; la battutaccia riservata alla Juve ( “ se vogliono giocare quando gli pare gliela diamo vinta a tavolino “ ) non sembra certamente preludere ad un clamoroso avvicinamento del serbo alla sponda bianconera di Torino. Staremo a vedere.


Paolo Milito


martedì 11 maggio 2021

QUEL PESTO A VOLTE INDIGESTO.

La terzultima di campionato ci impone di ricevere a domicilio la visita del Genoa, nelle cui fila troviamo due campioni mondiali di “ simpatia “, ovvero Ballardini e quel Destro capace di andare a segno contro di noi nella gara di andata e di esultare come se non ci fosse un domani, dopo essersi fatto aspettare invano da tutti noi, in un confronto fra due squadre ormai salve e tranquille, a differenza di un passato in cui, specie negli anni d’oro, fra le tifoserie sono volate anche delle revolverate. A Bologna la partita vanta 63 precedenti, spalmati fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia, con 30 vittorie del Bologna, 10 del Genoa e 23 pareggi. Se guardiamo solo ai punteggi troviamo una nostra grande vittoria risalente al 22 ottobre 1939, un bel 5-3 dovuto alla tripletta di Puricelli ed ai gol di Reguzzoni e Boriani, a cui replicarono Neri, Scarabello e Gabardo. Il 16 maggio 1943, in Coppa Italia, incassammo invece un robusto 5-2: per il Genoa doppiette di Sotgiu e Ispiro e gol di Trevisan, a cui rispondemmo soltanto con Nardi e Raffaele Sansone. Quanto ai pareggi, notevole il 4-4 uscito il 28 febbraio 1937, fra due squadre impegnatissime a contendersi lo Scudetto; per noi doppietta di Andreolo e gol di De Filippis e Corsi, per loro doppietta di Arcari e gol di Fasanelli e Marchionneschi. Spizzicando qua e là fra i ricordi troviamo anche qualche particolare interessante, come la spettacolare punizione messa a segno da Stefano Torrisi il 24 novembre 2006, in Serie B, o il gol segnato ai nostri danni da Soumaoro in occasione del precedente confronto, vinto dal Genoa per 3-0, il 15 febbraio 2020. Domani sera, dunque, dovremmo assistere ad un altro incontro equilibrato come quello di sabato scorso a Udine. Sinisa Mihajlovic ha già chiesto alla truppa il massimo impegno per tentare di vincere le tre restanti partite e migliorare il record di punti di Joey Saputo; impresa non troppo utopistica se pensiamo che, oltre al già salvo Genoa, ci toccheranno l’altrettanto tranquillo Verona e la scassatissima Juve di Pirlo. Ovviamente il tecnico serbo sfrutterà queste partite tranquille per testare i giocatori a disposizione, soprattutto i più giovani, e decidere in quale direzione indirizzare i nostri uomini di mercato. Pronostico triplo, nella speranza di vivere una bella serata senza troppi pensieri.


Paolo Milito


venerdì 7 maggio 2021

FINALE DI STAGIONE.

Dopo il pirotecnico e rocambolesco Derby dell’Appennino, finito 3-3 ed entrato nella storia per aver consentito a Palacio di stabilire un record difficilmente battibile, ti aspetteresti di goderti appieno le magie realizzate da Vignato, e di affrontare le restanti partite con la prospettiva di valutare quanto hai in casa e regolarti di conseguenza per operare adeguatamente in sede di mercato. E invece no: in sala stampa un branco di lupi in attesa del grande annuncio, ovvero Sinisa che va via, pare che non aspettino altro. A parte l’immancabile Furio Zara, saltano fuori i più impensabili ( tipo Cervellati ) a sostenere che Sinisa non potrà che andare via per… e giù con una montagna di cazzate, tutte riconducibili alla presunta frustrazione del tecnico serbo verso il discorso tenuto da Walter Sabatini, in cui il DG prospettava la necessità di dover procedere ad un paio di cessioni dolorose, come se queste non fossero state concordate preventivamente col diretto interessato. Per il momento, è stata messa fuori causa solo la Roma, che ha ingaggiato un tizio portoghese abituato alle vittorie multiple, forse sconosciuto a Zara & C. Chissà perché certa gente non vede l’ora. Forse perché ancora sono incazzati dal pomeriggio del 13 luglio 2019, quando diedero per scontato l’avvicendamento di Sinisa, gravemente ammalato, con chissà chi, restando buggerati e con un palmo di naso di fronte agli eventi verificatisi in seguito. Vabbè, meglio pensare al calcio giocato. Il calendario ci impone, questa settimana, di andare a far visita all’Udinese del nostro ex vice-allenatore Gotti. Il confronto vanta, in Friuli, 46 precedenti, suddivisi fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia, con 20 vittorie dei padroni di casa contro 11 del Bologna e 15 pareggi. Per due volte abbiamo subìto un pesante 4-0, il 17 novembre 1991, in Serie B, e il 4 dicembre 2019, in Coppa Italia. Per contro, quando facevamo tremare il mondo, ovvero il 18 ottobre 1925, rifilammo un robusto 7-1 alle Zebrette. Per quel che riguarda i pareggi, per ben tre volte è finita 2-2. Da ricordare, infine, il 10 maggio 1953, quando la gara fu sospesa per incidenti e ci fu poi data vinta 2-0 a tavolino. Domani si affronteranno due squadre a parità di punti e di classifica. Dovrebbe uscirne una partita interessante, anche se non tutte le settimane può succedere di imbattersi in un tandem in giornata di grazia come Vignato-Palacio di domenica scorsa. Pronostico triplo, dunque, in attesa di sviluppi successivi.


Paolo Milito


domenica 2 maggio 2021

"VignaCio" c'è!!!

 Oggi? Solo una parola: VignaCio!

Dopo 20' di nulla totale da parte di Vignato, Sinisa gli urla di provarci... "che al massimo sbagli... ma provaci!" Detto fatto: una partita stratosferica che concede a Palacio di segnare una tripletta, diventando il giocatore più anziano (39 anni e 86 giorni) ad aver segnato 3 goals in una partita. Non c'è altro da aggiungere. Il rigore, nonostante le proteste di alcuni facinorosi, c'era tutto. Il vento c'era per tutti. La partita è stata bella ed equilibrata ed il pareggio è giusto. 

Non c'è storia, invece, per lo show Vignato - Palacio! Sono stati attimi di calcio d'altri tempi che ci hanno regalato un grande spettacolo!

"Era importante vincere, ma l'abbiamo ripresa tre volte e va bene così"... Palacio ringrazia Vignato davanti alle telecamere e dichiara apertamente che "il ragazzo mi piace molto. È umile e ha grande talento"... Come starà Vignato adesso? Almeno 7 metri sopra il cielo!!

Spero di continuare a vedere giocare questi due ragazzi giocare insieme ancora per tanto tempo...

Belle anche le parole di Mihailovic nell'intervista finale! Una bella partita, pareggio meritato nonostante il Bologna abbia creato di più e Vignato? È un buonissimo giocatore... e non posso credere che non giochi in Under 21... e io con lui! Palacio sembra un ragazzino di 25 anni. Quando gioca lui, anche se non segna, il Bologna fa molti più goals... Deciderà se restare o meno, ma credo andrebbe clonato!!

Quando non puoi vincere, l'importante è non perdere! Sinisa dixit!

Bella partita e tutta rossoblu. Per me vale quanto una vittoria!

Fino Alla Fine Forza Bologna

Fino Alla Fine Forza Sinisa

Alessandra Sportelli Negrini 



sabato 1 maggio 2021

STECCHE E BISTECCHE.

Domani pomeriggio, nell’ormai inconsueta collocazione domenicale delle 15.00, riceveremo la visita a domicilio della Fiorentina, per dare vita all’ennesimo Derby dell’Appennino. Un derby molto particolare: si giocherà a porte chiuse, e arriva di seguito alla disfatta di Bergamo. Intanto, possiamo andare tranquilli per un bel pezzo: per nostra fortuna da quelle parti in Serie A c’è solo l’Atalanta. Non oso pensare cosa avremmo rischiato se ci fossero state ancora, nel grande giro, squadrette allegre e dispettose come l’Albinoleffe e l’Alzano Virescit !!! A parte gli scherzi, Sinisa Mihajlovic nel corso della settimana ha più volte ricordato gli insegnamenti ricevuti dal Maestro Boskov, soffermandosi in particolare sull’importanza di perdere una sola volta per 5-0 piuttosto che cinque volte di misura. Nella conferenza-stampa di oggi, poi, ha riferito di aver visto la truppa lavorare di buon grado, senza particolari intoppi. In parole povere: nessun ammutinamento in agguato, e la possibilità di giocarcela alla pari coi viola, in un concerto senza stecche, senza temere di vederci arrivare addosso una valanga di bistecche alla fiorentina. Sarà, ma mi fido fino ad un certo punto, nonostante il truce e bellicoso serbo abbia prospettato la volontà di tentare di vincere tutte le partite restanti, allo scopo di migliorare il piazzamento finale e ritoccare in positivo il cosiddetto Record di Pioli. Curioso, poi, notare che anche nel campionato scorso, un minuto prima che scoppiasse la pandemia, avevamo affrontato la Fiorentina all’indomani del ritorno sulla sua panchina di Beppe Jachini. E veniamo ai numeri. A Bologna le due squadre si sono affrontate per ben 75 volte, spalmate fra Prima Divisione, Serie A e Coppa Italia. 29 le vittorie Rossoblù, 18 quelle dei viola, 28 i pareggi. La nostra vittoria più larga risale al 5 gennaio 1941: un bel 5-3, dovuto alla doppietta di Puricelli accompagnata dai gol di Reguzzoni, Andreoli e Biavati, a cui risposero Di Benedetti, Menti II e un autogol del nostro Pagotto. La Fiorentina, invece, può vantare un secco 4-0 ottenuto il 5 aprile 1959: tripletta di Petris e tocco finale di Hamrin. Quanto ai pareggi, notevole il 3-3 uscito il 21 maggio 1961: alla doppietta di Pascutti e al gol di Vinicio, i nostri avversari replicarono con una doppietta di Hamrin e un gol di Milan. Domani, dunque, si riparte dopo l’ennesima batosta bergamasca, ed è lecito aspettarsi quanto meno una reazione che renda i nostri baldi giovani meritevoli di indossare certe gloriose Maglie. Quanto alle voci di corridoio, direi di lasciarle dove si trovano: se certi scribacchini locali, pur di dare Sinisa in partenza per altri lidi, tirano in ballo il Crystal Palace, ovvero una squadra inglese di media levatura che sta cercando di rinverdire i fasti del suo glorioso ma non irresistibile passato, vuol dire che ormai non sanno più cosa inventarsi per stimolare un lieve aumento delle vendite dei propri giornali. Vabbè, bando alle ciance e buona partita a tutti.


Paolo Milito