Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

sabato 30 dicembre 2017

Nessun finale col botto...

Che cosa potrei scrivere, se non la triste verità? L'ultima partita dell'anno del Bologna è stata una delusione totale! Passi il primo tempo, dove il solito, meraviglioso e strepitoso Verdi mi aveva dato qualche speranza, durante la ripresa, è crollata ogni speranza!
"Oddo è andato al riposo prendendo benissimo le misure al Bologna! Nel secondo tempo non c’è stata storia...." (Cit. di un tifoso amareggiato come me!)... Ed è vero!
Masina totalmente assente sulla linea difensiva, tanto che il gol del pareggio gliel'ha servito su un piatto d'argento...
Troppe giocate a "palla indietro": mancano le idee?
"Poca voglia, poca qualità... Senza le disattenzioni, si sarebbe potuto pareggiare, ma l’Udinese non ha rubato nulla. De Paul e Lasagna oggi incontenibili..." (Cit. di un altro tifoso)"...
Personalmente, non avrei schierato Di Francesco e Palacio, che sono evidentemente non ancora al top (anche se resto ferma sulla mia convinzione che senza Palacio siamo davvero poca cosa... Magari potessimo averne uno di 26 anni...
Verdi resta il migliore in campo, da sempre...
Destro, secondo me, non sa come comportarsi quando viene affiancato a Di Francesco e Verdi, nonostante oggi non ci sia stato male... ma è troppo incostante e discontinuo: una partita discreta ogni dieci di vuoto totale...
Insomma... non una chiusura di stagione entusiasmante...
Speriamo che il nuovo anno porti impegno, continuità e risultati positivi!

Un augurio sincero per uno sfavillante 2018 a tutti!!!
Alessandra Sportelli Negrini







venerdì 29 dicembre 2017

ASPETTANDO BOLOGNA-UDINESE.

Per tentare di chiudere l’anno col botto, ecco un altro confronto con una concorrente che vanta gli stessi nostri punti in classifica. Al Dall’Ara le due squadre, dal 1950 ad oggi, si sono affrontate 35 volte, spalmate tra Serie A, Serie B e Coppa Italia, con 19 vittorie Rossoblù, 10 dei bianconeri friulani e 6 pareggi. Le nostre vittorie più consistenti coincidono col primo e l’ultimo match della serie: il 25 marzo 1951 vincemmo 5-2 grazie alle doppiette di Cappello e Cervellati, corredate da un gol di Garcia, a cui replicarono Paulinich e Darin; lo scorso 30 aprile, invece, abbiamo ottenuto un rotondo 4-0, grazie alla doppietta di Destro, ad un gol di Taider e a un autogol di Danilo. Per contro, il 13 marzo 1955 furono i friulani a vincere 4-2, doppietta di La Forgia, gol di Selmosson e Bettini a cui risposero Cervellati e Pivatelli. Da ricordare anche la prima giornata del campionato 1957/58: l’8 settembre 1957 uscì un combattutissimo 2-2, dovuto ai nostri Vukas e Capra e agli udinesi Lindskog e Bettini. Domani i nostri eroi, rinfrancati dal successo di Verona sponda-Chievo, si troveranno di fronte una squadra decisamente rigenerata dalla massiccia cura ricostituente a cui l’ha sottoposta il nuovo allenatore Massimo Oddo. Comunque non ci troveremo di fronte a dei marziani: se anche non dovessimo riuscire a schierare Palacio fin dall’inizio, sappiamo benissimo che, per non avere problemi, è sufficiente l’ingresso in campo di un Mattia Destro che non si è scordato la testa nello spogliatoio. Dunque, ci sono tutte le premesse per poter concludere l’anno solare in maniera decorosa, in attesa di un mercato di gennaio in cui vedremo quanto c’è di vero nelle voci ricorrenti che parlano del possibile ritorno di Dzemaili e Giaccherini e quanto siano attendibili i proclami della dirigenza quando le cosiddette “ grandi “ si mettono a dare annunci pirotecnici riguardanti il possibile arrivo di Verdi, come se la sua attuale realtà fosse una baracchetta scalcinata di quart’ordine e non una gloriosa Squadra con sette Scudetti ( più uno ) in bacheca. Prima di concludere, permettetemi di rivolgere un pensiero a Pietro Santin, mancato nelle scorse ore: il tecnico istriano, personaggio ruvido al tatto ma molto concreto e spiccio, ebbe il torto di entrare in rotta di collisione con Domenico Marocchino, uno che, se ci fosse sempre stato con la testa, avrebbe potuto lasciare un segno ben più profondo di quanto non abbia poi fatto in rapporto all’immenso talento di cui era dotato. Falliti tutti i tentativi di  riprendere il controllo della situazione, e sentendosi non rispettato, l’allenatore se ne andò sbattendo la porta. Peccato, perché altrove Santin ha lasciato dietro di se’ ottime referenze. E adesso, sotto con l’Udinese.

 Paolo Milito

venerdì 22 dicembre 2017

Adesso sì è Natale!!!

Di corsa... di corsa... di corsa: alle 18 gioca il Bologna!
E gioca bene tutta la prima mezz'ora, tant'è che, grazie ad un'azione splendida di Verdi, Destro segna!!!
Il Chievo pareggia e sembra voglia prendere in mano le redini della partita, ma i rossoblu non ci stanno ed uno strepitoso Verdi segna il secondo gol, portando il Bologna in vantaggio!
Fino alla mezz'ora del secondo tempo, il gioco resta in mano ai ragazzi felsinei, che ci regalano anche due azioni spettacolari, prima con Nagy e poi con il solito, meraviglioso Verdi!
Che meraviglia vederli decisi e determinati!
Al 35', non si sa bene come, Mimmo Maietta fa un salvataggio a dir poco MAGICO!!!
Poi, tanto per guastarci la festa, l'arbitro espelle Poli per doppia ammonizione... Non era un fallo da giallo, dai...
E l'inferiorità numerica la si paga al 40': pareggio del Chievo... Confermato anche da una lunghissima interrogazione al Var...
Il Bologna non si arrende e, per una volta, il regalo di Natale l'hanno fatto a noi: Cacciatore scivola e Destro segna!!! Chievo 2 - Bologna 3 !!!!!
Lo stesso Cacciatore prova a pareggiare: traversa e palla in rete... ma è fuorigioco!
Un finale al cardiopalma!!!
Mimmo Maietta salva ancora una volta la porta al 49'...
Bellissima l'immagina di Palacio che applaude in tribuna....
Bella partita di Destro (se sai giocare così, perchè non lo fai ogni volta?)...
Bellissima vittoria del Bologna!!!
Una partita incredibile e ricca di emozioni! Ben giocata da entrambe le squadre, con perentori capovolgimenti che, quando sembravano essere a favore del Chievo, hanno invece visto il Bologna trionfare!!!
Ricordiamoci della bella prestazione per il 30 dicembre, quando affronteremo un Udinese ostico!
E con questo bel regalo, tutta la redazione del Blog "LetteraalBolognA", vi augura buone feste!!!
Auguri a tutti!!!
Alessandra Sportelli Negrini

Buon Natale 2017 dal Bologna







giovedì 21 dicembre 2017

RIDE BENE CHI RIDE PER ULTIMO.

Il viaggio verso il Natale ci porta, nell'assurda collocazione di un venerdi pomeriggio, ad affrontare a domicilio il Chievo, ossia la nostra avversaria per antonomasia dell’Era 2.0, punto di riferimento di tutte le nostre strategie in prospettiva-salvezza, o peggio. Siccome il Chievo ha preso a frequentare i cosiddetti piani alti solo a metà degli Anni ’90, il confronto vanta un numero basso di precedenti. A Verona le due squadre, fra Serie A, B e C, si sono affrontate finora per quindici volte, totalizzando sette vittorie del Chievo, una del Bologna e sette pareggi. La vittoria più notevole degli scaligeri risale al 23 marzo 2014: 3-0, doppietta di Paloschi e gol di Rigoni. Il nostro unico successo, incredibile ma vero, lo dobbiamo ad uno dei rarissimi gol segnati con la nostra maglia da Robert Acquafresca. Quando è finita in parità, il risultato è stato 0-0 oppure 1-1, spesso al termine di gare combattutissime e fondamentali nella lotta per non retrocedere. Domani ci troveremo di fronte ad un avversario che ha i nostri stessi punti in classifica, e tutto sommato gli stessi obiettivi. Siamo reduci dalla pesante sconfitta rimediata contro la Juve, dovremo ancora rinunciare a Palacio e ci troveremo a fare i conti con le conseguenze dell’ormai famigerato sorrisetto di Destro. Sorrisetto ??? Io darei un Premio Nobel a Donadoni per non averlo rincorso prendendolo a calci in culo !!! Sarebbe ora di fare chiarezza: quando Donadoni, in conferenza stampa, chiede a chi è scontento di dirlo chiaramente si riferisce soprattutto a lui; quindi è come minimo ridicolo che, dopo quella sceneggiata, sia Destro a lamentarsi pubblicamente sostenendo che “ Il Mister non mi vuole “. No, non ci siamo proprio. Capisco che in Società si voglia evitare di svendere un simile patrimonio, ma a questo punto credo sia arrivato il momento di darci un taglio, anche perché non c’è più il miraggio di poter conquistare un posto in azzurro per i Mondiali, e un simile soggetto scontento potrebbe provocare danni difficilmente quantificabili a priori. Un’ultima cosa: sarebbe il caso che i nostri dirigenti si mettessero d’accordo su quale lingua usare per le comunicazioni ufficiali, in quanto non è serio rimarcare continuamente le gaffes del Presidente facendosi scudo degli errori di traduzione. Buona partita a tutti.


Paolo Milito

domenica 17 dicembre 2017

Mai 'na gioia?

Caro Bologna, non scriverò un'analisi tecnica riguardante una partita che, per fortuna, non ho visto (noi "comuni mortali" non strapagati per giocare, abbiamo una vita...), ma raccoglierò i vari commenti che ho raccolto... Credo che sia ora di decidere cosa "vuoi fare da grande"... Questa, che era e che è, la partita delle partite, caro Bologna, ti ha visto arrendevole e rinunciatario come non mai... E soprattutto, e scusa se è poco, senza Palacio in campo, non sai davvero che pesci pigliare...

"Mirante patetico....
Gollonzo, tutta colpa sua...
E poi senza Palacio siamo la solita squadretta inguardabile...
2 a 0....Mbaye marcava sua sorella
E lottano per l' aumento di stipendio...sti cogl.....
Okwonkwo che gioca al posto di Palacio scivola sempre... Roba da amatori...
Masina fa ridere...
Destro io ancora non l' ho visto.... e infatti entra Petkovic...
E 3 a 0...
Patetici...
Indifendibili, dei morti pieni di soldi.... ma morti, eh ??"

"Spero di esser smentito ma Okwonkwo mi pare un azzardo"
"Mbaye le mani sulle palle cavoli..."
"Fallo stupido di Destro e frittata di Mirante"
"Basta Mirante!!!!!"
"Ma Destro che si fa 80 metri x fare fallo???"
"E che fallo idiota..."
"Ennesima cappella di Mirante!!"
"Gol regalatissimo..non ne hanno bisogno..."
"Siamo troppo morbidi..."
"Non possiamo fare due errori nella stessa azione, dopo un buon inizio..."
"Mbaye oggi non benissimo..."
"Su Petkovic, giù Destro. Lanci lunghi a saltare il centrocampo..."
"La follia è il modulo..se alzi Pulgar per prendere Pjanic allora giochi con il 4 3-1-2 e lo prende il trequartista..."
"Sì, ma fino al regalone di Mirante eravamo in partita. Vedi occasione di Donsah appena prima..."
"Masina non riesce a  tenere Costa..."
"Oggi è cambiato tutto in un episodio. Mirante ha bisogno di stare in panca per un po’: troppe cappelle..."
"Se metti giù Masina al 40 col Verona, puoi anche dire a Mirante che ha rotto le scatole..."
"È un portiere che non fa la differenza. Prende il prendibile, e a volte neanche quello. Un portiere da B..."
"Anche se a Genova ci ha fatto vincere, è troppo discontinuo..."
"Senza Palacio, sembrano scolaretti senza maestra.... pessima sensazione di impotenza..."
"Patetici..."
"Oggi solo vergogna..."
"Ma Okwonkwo, cade ogni 2 metri???"
"A me piacerebbe vedere questa squadra con un altro manico!!! Donadoni continua a non capirci niente!! Assolutamente niente!"

"Aldilà del rammarico, razionalmente lo strapotere fisico, tecnico e di mentalità è stato evidente. È lecito sperare che Joey si sia reso conto live del nulla che è stato fatto... Forse non da lui direttamente, ma dai suoi collaboratori certamente, perchè in questi 3 anni, a Natale del terzo anno di A siamo dodicesimi.... Altrimenti si rischia che fatto lo Stadio, ecc. ecc.,  ci siano maggiori introiti ma poi?.... Se chi fa le scelte tecniche, compreso l’allenatore, non capisce un granchè, e perdiamo dal Milan che prende 3 palle anche oggi da una squadra che andrà in serie B, fra tre anni che facciamo? Forza Bologna: domenica, se perdi dal Chievo, Donadoni caro devi fare un bel gesto come il sig. Nicola, giusto?"

"In casa le ho viste tutte e ho fatto anche una buona parte di trasferte...! La sensazione che ho, è che quanto maturato sia frutto di fortuna! Per carità! È una mia impressione!! Ragazzi! Mai una trama di gioco! Mai una lettura di una partita che ne cambi il corso...BASTA..."

E potrei andare avanti per ore, caro Bologna...
Ma lo spirito natalizio che mi sono imposta, mi impedisce di infierire oltre...

Però una cosa te la voglio dire, in tutta onestà...
Tu, Bologna, sei il nostro sogno! Sei la trepidazione dell'attesa che arrivi la domenica per poter scendere in campo con te... Sei la speranza di poter gioire "abbracciando" i nostri miti... Sei la volontà di veder realizzati in te i nostri sogni che, per un motivo o per l'altro, sono ancora chiusi in un cassetto... Sei la gioia di poter dire: "Io tifo Bologna"...
Credo che ci spetti qualcosa di più, perchè il nostro cuore sanguina davvero, a dispetto di chi scende in campo solo perchè il bonifico è arrivato, fregandosene della tua gloriosa e nobile storia e dei sentimenti di chi ti segue sempre e comunque...

Credo che sia arrivato il momento di tornare ad essere Il Bologna...

Alessandra Sportelli Negrini


sabato 16 dicembre 2017

LA MATRIGNA DI TUTTE LE PARTITE.

Innanzi tutto una notizia clamorosa: domani si gioca alle 15 !!! Torniamo seri: da qualunque angolazione la si voglia guardare, la partita con la Juve mette sempre un po’ di apprensione nella tifoseria Rossoblù. Soprattutto perché, in cento e passa anni di Storia del Calcio, anche quando il Bologna era palesemente più forte degli avversari, tanto da vincere scudetti e coppe internazionali, immancabilmente c’è sempre stato qualche episodio capace di scatenare polemiche e recriminazioni. Soprattutto a causa di una lunga catena di sviste arbitrali a senso unico. Gli aridi numeri raccontano di un match che conta 78 precedenti, spalmati tra Serie A, Serie B e Coppa Italia; fattore campo stravolto, in quanto la Juve vanta 32 vittorie contro le 19 del Bologna, con l’aggiunta di 27 pareggi. Va detto, per amor di verità, che soprattutto negli ultimi cinquant’anni molto spesso la superiorità tecnica della Juve è stata inequivocabile, ma in parecchie occasioni, anche recenti, gli arbitri si sono fatti condizionare dal fattore nobiliare quando i nostri eroi avevano dimostrato di saper tenere testa ai più titolati avversari. La nostra vittoria più robusta l’abbiamo ottenuta il 24 maggio 1931: lo Scudetto, pochi giorni dopo, sarebbe andato proprio alla Juventus, ma quel giorno vincemmo con un sonoro 4-0, grazie alla tripletta di Reguzzoni corredata da un gol di Ottani. Il 29 ottobre 1950, invece, furono i bianconeri ad imporsi per 5-0, doppietta di Praest e reti di Manente, Karl Hansen e John Hansen. Il pareggio più consistente lo troviamo in Coppa Italia: nella finale per il terzo posto, il 15 ottobre 1958, dopo i tempi supplementari il risultato fu 3-3, e dopo i rigori 7-7; a quel punto, in base alle regole dell’epoca, si andò al sorteggio, favorevole ai nostri colori. Memorabile, per altre ragioni, il pareggio per 2-2 maturato il 13 aprile 2003: sul campo segnarono Locatelli e Cruz, a cui risposero Zambrotta e Camoranesi, ma a tenere banco quella sera e nelle generazioni future fu un “ complimento “ particolarmente offensivo rivolto dal nostro tecnico Guidolin all’intera città di Bologna, rea di averlo fischiato per aver sostituito, coi nostri sotto di un gol, Beppe Signori con Tom Locatelli, autore poi, come già detto, di una delle nostre reti. Dall’epoca dell’ultimo Scudetto, normalmente i bianconeri si presentano sotto le Due Torri con la patente di invincibili e supergalattici ma, a parte le volte in cui il cosiddetto “ aiutino “ ha consentito loro di avere comunque partita vinta, in qualche caso siamo riusciti a tornare a casa soddisfatti, basti pensare all’indimenticabile 3-0 con cui i ragazzi terribili di Carletto Mazzone bastonarono la corazzata di Marcello Lippi ( gol di Paramatti, Fontolan e Signori ) il 29 novembre 1998, oppure alla mezza impresa messa a segno il 19 febbraio 2016, quando fummo gli unici a strappare un punto alla Juve-rullo compressore messa in campo da Max Allegri nel girone di ritorno di quel campionato. E domani ? In questa stagione i bianconeri non sembrano essere gli stessi marziani capaci di vincere sei scudetti di fila, tanto da aver conosciuto parecchie battute di arresto che li portano a non essere, come d’abitudine, primi in classifica. Per contro i nostri ragazzi, dopo la terrificante falsa partenza di Coppa Italia, hanno costruito un cammino non sempre fluido ma comunque concreto, che li ha portati ad occupare una buona posizione di classifica e a far balenare nella tifoseria legittime aspirazioni di livello europeo. Domenica scorsa, contro il Milan, abbiamo perso a causa di alcune disattenzioni, purtroppo ancora frequenti, non per effettiva inferiorità nei confronti di un avversario che, anzi, abbiamo tenuto sulla corda fino alla fine del match. Dunque, ancora una volta, mi trovo a ribadire che possiamo giocarcela, a patto di mantenere alta la concentrazione fino al fischio finale, a prescindere dalla durata del recupero o da eventuali contestazioni verso la direzione di gara. Roberto Donadoni, parlando in conferenza stampa, ha invitato tutti coloro che scenderanno in campo a dare il massimo e anche qualcosa in più: sagge parole. Purtroppo mancherà Palacio, ma con questo Verdi e con un Destro inequivocabilmente in risalita non partiamo affatto battuti. Pronostico rigorosamente triplo, con notevoli possibilità di fare bella figura davanti a Joey Saputo, arrivato dal Canada appositamente per l’occasione. A proposito del Presidente, infine, mi permetto due parole su Joe Tacopina: il concitato finale della partita di Venezia, ieri sera, dimostra una volta di più come l’Amerikano sia un personaggio prezioso; torno a ripetere: sarebbe stato meglio fosse rimasto, perché in situazioni estreme come quella di ieri ci vuole gente tosta, capace all’occorrenza di usare mani e piedi, non le gattemorte a cui siamo tristemente abituati. A mio avviso, la diplomazia ad oltranza non sempre paga ( senza andare a cercare troppo lontano, basta rivedere certi precedenti proprio contro la Juve ). Vabbè, ormai Taco sta a Venezia e noi camminiamo su un’altra strada, comunque soddisfacente. E adesso, parola al campo.


Paolo Milito

domenica 10 dicembre 2017

Che bufera...

Non posso dire di non aver visto un buon Bologna... Il problema è che di fronte a noi non c'era davvero uno squadrone, anzi... Abbassandosi la media, si passa da buono a mediocre... Masina che sbaglia clamorosamente su Suso.... Mirante che sbaglia i rinvii e non si fa trovare in porta... A nulla sono valse la bella prestazione di Destro, la migliore, per me, ad oggi, e il gol di Verdi...
Il Bologna ha assassinato tre punti che si sarebbero tranquillamente potuti portare a casa... Ancora una volta, i rossoblu hanno avuto la capacità di rivitalizzare i morti, sprecando e regalando una partita alla loro portata. Cagliari non ha insegnato nulla...
Uscito Palacio, è stato "zac" totale!
Una partita del genere non si può, non si deve perdere...
Tantissime ripartenze sprecate contro un Milan che, dietro, era a dir poco imbarazzante!
Troppo altalenanti e incostanti: non hanno ancora ben chiara la strada da seguire... Sarebbe ora di capirlo, perchè "una tantum" non porta nessun profitto.
Non aggiungo altro, perchè sono troppo avvilita: va bene che Natale è vicino, ma questi tipi di regali (ai nostri avversari, ovviamente!) non possiamo proprio permetterci di farli...
Alessandra Sportelli Negrini


sabato 9 dicembre 2017

SE MIRANTE PRENDE LA MIRA …

Prima di tutto un imperativo: sognare è lecito, mantenere i piedi per terra è obbligatorio. Dico questo perché le circostanze in cui ci troviamo ad affrontare a domicilio il Milan sono davvero particolari: per la prima volta dall’epoca delle guerre puniche occupiamo la stessa posizione in classifica, ovviamente a pari punti; in più, i rossoneri, appena passati dalle mani di Montella a quelle di Gattuso, sembrano un tantino frastornati, al punto da trasformare in goleador il giovane portiere Brignoli, dando così al Benevento la gioia di conquistare il suo primo, storico punto in Serie A dopo aver stabilito una sfilza di record negativi, e beccare due gol in Europa League dal non irresistibile Rijeka di Fiume. Per contro, i nostri vengono da un bislacco pareggio interno contro il Cagliari, dovuto in parte ad un massiccio torpore manifestato nella prima metà della gara, in parte all’ennesima malefatta arbitrale: nonostante la presenza della VAR, il direttore di gara è stato capace di ignorare il forzato strip-tease a cui è stato sottoposto Mimmo Maietta in piena area di rigore. Ora, è fin troppo facile prendersela con l’arbitro per qualsiasi piccolezza, ma non posso ignorare un dato di fatto: le attuali maglie da gioco in tessuto elasticizzato sono state introdotte allo scopo di evidenziare le fin troppo frequenti trattenute, e normalmente chi viene pizzicato a trattenere si becca un cartellino giallo. Di conseguenza, in questo caso sarebbero stati automatici ammonizione del cagliaritano e rigore a nostro favore. Ma, si sa, il Bologna non è mai stato troppo simpatico a qualcuno ( basti pensare al pianto greco di Urbano Cairo che, dalle colonne della sua Gazzetta dello Sport, periodicamente promette ai tifosi del Toro di farsi assegnare il famigerato Scudetto del 1927 pur essendo di pubblico dominio come siano andate all’epoca le cose ), ragion per cui non è stato preso alcun provvedimento. Non dico che avremmo vinto sicuramente, ma con un rigore sacrosanto a disposizione avremmo potuto tentare di migliorare l’andamento della gara. Vabbè, guardiamo avanti e pensiamo alla partita di domani. Siamo di fronte ad una classicissima del calcio italiano, che vanta qualcosa come 78 precedenti, con 45 vittorie milaniste, 14 Rossoblù e 19 pareggi. Questo significa avere a disposizione un vasto magazzino dei ricordi, che spazia dalla criminale entrata di Romeo Benetti su Franco Liguori, capace in un colpo solo di stroncare la carriera al nostro giovane attaccante e demolire i sogni di gloria di Mondino Fabbri, al golletto di Locatelli che ci diede la pericolosa ebbrezza di poter spaccare il mondo quando invece dovevamo guardarci alle spalle, tanto è vero che quell’anno retrocedemmo in maniera allucinante, fino ad arrivare al missile a tre stadi di Valiani ai danni di una squadra euromondiale o alla più recente beffa messa a segno da Giaccherini al culmine di un’indimenticabile Epifania. Guardando solo le aride cifre, troviamo che la vittoria più vistosa dei rossoneri è il 6-0 ottenuto il 12 maggio 1991 da una squadra Campione Intercontinentale ai danni di un Bologna in piena caduta libera, destinato, per la seconda volta nella storia, a scendere di due categorie in un solo anno solare; per quanto riguarda i gol, tripletta di Van Basten a cui si aggiunsero Evani, Simone e Rijkaard. La vittoria più consistente del Bologna risale invece al 28 maggio 1933, un 3-0 maturato grazie alla doppietta di Biavati e ad Angiolino Schiavio. Notevole il combattutissimo 3-3 del 17 febbraio 2001: doppietta di Shevchenko, gol di Sala, Beppe Signori e doppietta di Giacomino Cipriani, con dedica all’amico Niccolò Galli scomparso pochi giorni prima e liscio clamoroso di Beppegol sul fischio finale. Esaltante la vittoria per 2-1 del 31 agosto 2008, ottenuta dal piccolo Bologna di Arrigoni appena risalito in Serie A ai danni dell’ennesimo Milan euromondiale farcito di campionissimi e messo fuori combattimento da un ancora incerto Marco Di Vaio in fase di recupero e dal missile a tre stadi di Valiani. L’unico precedente in Serie B finì 5-0 per i padroni di casa, dando il via al primo precipizio o, come poi ha detto qualcuno, giro di valzer. Infine la Coppa Italia: il 15 giugno 1977 il Milan stravinse per 5-0 grazie a Giorgio Braglia, Egidio Calloni, Giorgio Morini, Aldo Maldera e Alberto Bigon, citati rigorosamente col nome di battesimo in quanto tutti fratelli, cugini, padri o figli d’arte; il 13 dicembre 1995, invece, fummo noi, squadra di Serie B in fase di risalita e attesa da uno storico Torneo dei Bar, a prevalere 7-6 ai calci di rigore contro un avversario, tanto per cambiare, euromondiale. Tornando ai giorni nostri, ci troviamo ad affrontare, come già detto, un avversario sulla carta di un altro pianeta ma, dopo tempo immemorabile, a pari punti e posizione in classifica. Questo non significa affatto di aver già vinto prima ancora di giocare. Certamente, il più esperto Donadoni cercherà di approfittare delle evidenti difficoltà in cui attualmente si dibatte il più giovane, ma non meno battagliero Rino Gattuso. Cazzeggiando ( ma non troppo ) su facebook, mi sono permesso di ipotizzare uno schema di allenamento che prevede l’inserimento di Mirante sugli sviluppi dei calci piazzati, hai visto mai … C’è poi da considerare i diversi punti di vista: per noi, questa posizione e questi punti rappresentano la tranquillità, per il Milan un mezzo fallimento. Ecco quindi che le due squadre si apprestano alla partita con differenti stati d’animo, entrambi a doppio taglio, in quanto i nostri potrebbero scendere in campo con eccessiva rilassatezza mentre la rabbia dei rossoneri potrebbe creare situazioni impreviste e imprevedibili, nel bene e nel male. Dunque, una gara dal pronostico triplo, che potrebbe riservarci anche delle piacevoli sorprese. Staremo a vedere.


Paolo Milito

sabato 2 dicembre 2017

ASPETTANDO IL CAGLIARI.

Sfida tutta Rossoblù quella di domani al Dall’Ara, che ci vede opposti al Cagliari di Diego Lopez. Tra Serie A, Serie B e Coppa Italia il match conta 31 precedenti, con 15 vittorie del Bologna, 8 del Cagliari e 8 pareggi. La nostra vittoria più consistente risale al 20 maggio 1973: 4-2, doppietta di Beppe Savoldi, gol di Roberto Vieri e Fedele contro un gol di Riva ed uno di Maraschi. Per due volte, invece, ha prevalso il Cagliari per 3-1: il 30 maggio 1965, doppietta di Nenè e gol di Rizzo in risposta ad Helmuth Haller, e il 2 maggio 1999, quando segnarono ‘O Neill, Macellari ( cagliaritano ), Mboma e Beppe Signori. In due occasioni la gara è terminata sul punteggio di 2-2: il 13 aprile 1969, doppietta del nostro Muiesan a cui replicarono Riva e Brugnera, e il 6 maggio 2011, gol di Di Vaio e Ramirez in risposta a Cossu e Ragatzu. Tenendo conto delle differenti posizioni in classifica, abbiamo una grande occasione per incrementare il nostro bottino stagionale. Per contro, i sardi sono freschi reduci dall’eliminazione in Coppa Italia ad opera del Pordenone di Leo Colucci, ed avranno sicuramente il dente avvelenato come o forse più del loro tecnico uruguagio naturalizzato sardo, il quale certamente ancora ricorda l’infelice esperienza alla guida della nostra squadra. Come sempre, sarà sufficiente mantenere la giusta concentrazione per uscire dal campo con un risultato positivo, facendo così contento Joey Saputo appena sbarcato dal Canada. E le varie voci che si susseguono ??? L’ultima dice che Dzemaili non tornerà, essendosi opposto il nuovo allenatore degli Impact; strano, molto strano che l’ultimo arrivato, oltretutto senza nemmeno avere alle spalle esperienze di spessore, ostacoli la richiesta sensata di un cosiddetto “ top player “. Dzemaili ha tutto l’interesse a mantenere il ritmo delle partite ufficiali nelle gambe, e la soddisfazione della sua richiesta avrebbe recato vantaggio al Bologna, ossia ad un’altra azienda di Casa Saputo. Come finirà? Problemi della Nazionale Svizzera e dell’allenatore canadese. A noi importa di essere guidati da gente in grado di opporsi ai saccheggi di mercato ( si parla di insistenti corteggiamenti verso Verdi, Masina e Di Francesco ); per il resto, le chiacchiere stanno a zero. Buona partita a tutti.


Paolo Milito

sabato 25 novembre 2017

Black saturday? Yesssssssa!!! ❤💙

Bologna in vantaggio da subito, dal 3° minuto, grazie ad una bellissima azione di Destro e al gol di Simone Verdi!
E i ragazzi spingono, incalzano e si propongono in attacco! Avanti così, ragazzi!
E al 23° Mbaye segna un gol bellissimo!!!
Davvero il Bologna sta facendo la partita... E che partita!
I rossoblu stanno costringendo la Sampdoria ha giocare solo con lanci lunghi. E dettano legge!
Nonostante l'espulsione di Torosidis (evitabile, decisamente evitabile...), Donsah prima e Okwonkwo poi, siglano due bellissimi gol e regalano una bellissima vittoria al Bologna, che ha comunque giocato bene, ed è stato squadra, dal primo all'ultimo minuto!
Finalmente le potenzialità di tutti i ragazzi sono uscite e si sono unite nel gioco, fino ad arrivare ad uno stupendo risultato!
Grazie ragazzi!!! Alè alè, forza Bologna!!!
Alessandra Sportelli Negrini






venerdì 24 novembre 2017

VOLARE NEL BLU. CERCHIATO.

Dopo aver messo alle spalle una rocambolesca vittoria, ottenuta in rimonta in una collocazione “ scomodosa “, ci accingiamo ad ospitare la Sampdoria in un’altra collocazione non proprio agevole, che richiama i “ vecchi tempi “ della Serie B. Essendo la Sampdoria una tra le squadre più “ giovani “ del calcio italiano, in quanto frutto di una fusione tra squadre liguri preesistenti operata nel 1946, il match non vanta una lunghissima tradizione, pur avendo acquisito negli anni un certo prestigio. Fra Serie A, Coppa Italia ed Intertoto, si contano 49 precedenti, con un bilancio mediamente favorevole al Bologna: 23 vittorie, 8 sconfitte e qualcosa come 18 pareggi. La nostra vittoria più sonante risale all’8 gennaio 1956: un bel 5-2 ottenuto con una doppietta di Valentinuzzi, una di Pivatelli ed un gol di Ezio Pascutti, contro i gol dei blucerchiati Martini e Firmani. Il 10 febbraio 1991, invece, la Samp di Boskov, Vialli e Mancini, destinata a vincere lo Scudetto, prevalse per 3-0, gol di Vialli, Katanec e Mikhajlichenko, spingendoci verso un memorabile finale di stagione, in cui collezionammo il peggior piazzamento in campionato di sempre, col minor punteggio ottenuto in classifica, bilanciato però dalla disputa dei quarti di finale tanto in Coppa Italia quanto in Coppa UEFA. Notevole, poi, la pirotecnica gara del 4 giugno 1961, ultima di campionato, giocata da due squadre libere da preoccupazioni di classifica e terminata 4-4; per la Samp segnarono Brighenti ( doppietta ), Cucchiaroni e Skoglund, a cui replicarono i nostri Renna, Pascutti, Vinicio e Demarco. Degna di nota, infine, la partita del 29 luglio 1998, prima di una lunga serie di confronti coi genovesi, ben sei quell’anno: valida per l’Intertoto, finì 3-1, gol di Andersson, Kolyvanov e Paramatti contro quello del nostro ex Palmieri; per completezza d’informazione vi ricordo che la sesta partita, andata in scena il 16 maggio 1999, terminò col famigerato rigore di Ingesson causa diretta della retrocessione dei genovesi, i cui tifosi si vendicarono poi a suon di rubinetti nella stagione successiva, in Coppa Italia. Arriviamo alla partita di domani al termine di una settimana in cui si sono viste diverse situazioni particolari: dell’exploit di Carlo Tavecchio e Gianni Malagò, tutti protesi ad incolpare Joey Saputo dell’eliminazione dell’Italia dai Mondiali vi ho già riferito; nei giorni successivi abbiamo assistito ad un balletto di voci riguardanti Mattia Destro, il quale, pur avendo segnato il primo dei tre gol contro il Verona e pur essendo stato decretato miglior giocatore della gara, sembra ormai avviato a lasciare le Due Torri già in gennaio, probabilmente in prestito ed allo scopo di consentirgli di riordinare le idee libero dalle pressioni a cui, a suo dire, lo sta sottoponendo l’ambiente; ci sono state ampie discussioni sul futuro di Adam Masina, ed il perché è facile da capire: la sua cacciata dal campo a scopo punitivo ha coinciso con l’inizio della riscossa Rossoblù in quel di Verona, il che significa che il ragazzo qualche problema ce l’ha, eccome; si è rifatto vivo il comune di Granarolo, che per il mancato rispetto degli accordi presi con Guaraldi riguardo al fantomatico Centro Sportivo pretende ora da Saputo 200.000 euro a titolo di risarcimento; infine c’è Dzemaili: rimasto spiazzato dall’eliminazione degli Impact dai play-off in Canada, al momento ha ottenuto di allenarsi a Bologna in prossimità delle partite della Nazionale svizzera, ma ha già chiesto al Presidente di essere spostato in prestito a Bologna un po’ come fece qualche anno fa il Milan con Beckham, allo scopo di arrivare ai Mondiali col ritmo delle partite ufficiali nelle gambe. Insomma, non abbiamo avuto modo di annoiarci. La Samp si presenta al dall’Ara forte di una miglior posizione in classifica, dovuta a nove punti in più; avremo di fronte Viviano e Ramirez, a cui potrebbe opporsi Da Costa, se Donadoni dovesse decidere di concedere a Mirante un turno di riposo dopo le polemiche seguite alla sua non impeccabile prestazione veronese. Qualcuno teme l’influsso negativo dell’arbitro Maresca, in quanto con lui in Serie A abbiamo sempre perso; va detto, però, che in Serie B ha sempre diretto partite a noi favorevoli, quindi è una statistica che lascia un po’ il tempo che trova. Peccato che SKY, ancora una volta, abbia finito per mettere in difficoltà i nostri Tifosi, soprattutto gli abbonati che domani alle 15 lavorano, inventandosi l’ennesimo spostamento di una nostra partita in una giornata comunque alquanto strampalata, visto che si compone di quattro partite al sabato, tre alle 15 di domenica, una alle 18, una alle 20.45 per chiudere col “ superlativo “ Monday Night  costituito da Atalanta-Benevento ( per fare in modo da convergere tutti i riflettori sui record negativi della piccola squadra campana ??? … Boh … ). Bando alle ciance, andiamo ad affrontare la Samp, ben sapendo, ormai, che i nostri, se mantengono un minimo di concentrazione, possono giocarsela con chiunque.


Paolo Milito

lunedì 20 novembre 2017

Black Victory

Hellas Verona: Nicolas; Caceres, Heurtaux, Caracciolo, Fares; Romulo, Zuculini, Buchel; Verde, Pazzini, Cerci.
Allenatore. Fabio Pecchia

Bologna: Mirante; Krafth, Helander, Gonzalez, Masina; Poli, Pulgar, Donsah; Verdi, Destro, Palacio.
Allenatore: Roberto Donadoni

Si sbloccano prima Cerci e poi Destro, segnando un gol a testa.
Sul gol di Cerci, una bella canocchia di Mirante e un sonnellino di Krafth.
La partita diventa bella attorno al 31°, nonostante in campo ci sia un po' di disordine, e possiamo ammirare una grande prodezza di Verdi, che non servirà a fermare Caceres...
2 - 1, con un altro bell'addormentato: Masina.
Mirante, forse, non la vede arrivare...
Dentro Mbaye al volo al posto di Masina: giusto così! Di trentaseiesime occasioni ne abbiamo date fin troppe!
Riusciamo a perdere palla spessissimo e a prendere contropiede ogni volta...
Destro, a due minuti dalla fine, fa un controllo da manuale, meraviglioso, bellissimo e sbaglia un gol già fatto...
Troppi errori e troppa leggerezza. Quando il Verona si sfila, rischiamo un buco nero abissale...
I rossoblu sono troppo lunghi e Donadoni non è sereno...
Ma nel secondo tempo, cambia qualcosa... Okwonkwo e Donsah decidono di ribaltare il risultato e ci regalano la vittoria!!!
Una bella vittoria!
Tre punti d'oro!
E che gran gol di Donsah!
Avanti tutta e Forza Bologna!!!
Alessandra Sportelli Negrini







NO, TAV

Lo so, qualcuno mi dirà che ho scoperto l'acqua fredda riscaldata, ma quando sento fare certi discorsi perdo il buonumore. Mi spiego: ieri sera sono andate in onda due trasmissioni in cui si è avuta l'ennesima dimostrazione che il Bologna, in certi ambienti, è considerato appartenente al Terzo Mondo, se non al quarto o al quinto. Mi spiego ancora meglio: durante " Le Jene ", Carlo Tavecchio, fra un piagnisteo e l'altro, ha impapocchiato che lui un buon allenatore ce l'aveva, Donadoni, ma quel cattivone del suo presidente non glielo aveva concesso. Quasi contemporaneamente il presidente del CONI Malagò, ospite da Fabio Fazio, raccontava di aver contattato personalmente Donadoni per rimpiazzare Conte, ma aveva dovuto fare i conti con la feroce opposizione del Presidente canadese del Bologna. Ma và !!! Ma che discorsi sono ??? Per caso Malagò mi sta dicendo che se il Presidente del Bologna fosse stato un italiano avrebbe potuto procedere con un esproprio forzoso ??? Anzi, per meglio dire, che anche la Federazione si sarebbe sentita autorizzata a " fare la spesa " a Casteldebole così come, nei tempi andati, la facevano i " grandi clubs " coi giocatori ??? Per carità !!! E questo serva d'insegnamento a chi critica Joey Saputo a prescindere: la sua presenza è garanzia di solidità a tutti i livelli e in tutte le situazioni. Per adesso, accontentiamoci così. Il Paradiso può attendere, e con un personaggio simile presto o tardi tornerà.



Paolo Milito

domenica 19 novembre 2017

FATAL VERONA ???

Reduci da quattro sconfitte consecutive, ci accingiamo a sbarcare a Verona, sponda Hellas, intenzionati a chiarire una volta per tutte quale sia la consistenza di questa squadra e quali aspettative possano essere alimentate da questo campionato. È una gara particolare, tenuto conto dei vari incroci che ci sono stati nei percorsi delle due squadre, nelle quali hanno operato, a vario titolo, Bruno Pace, Klaus Bachlechner, Francesco Guidolin ( sia da giocatore che da tecnico ), Daniele Cacìa, Mimmo Maietta, Vangelis Moras, Lazaros Christodoulopoulos, Gennaro Troianello, Nicolò Cherubin, Alex Ferrari, Nando Coppola, Franco Zuculini, Filip Helander, Andrea Mandorlini, Giuseppe Brizzi, Presidente di entrambe le squadre, Maurizio Setti, vicepresidente non troppo amato da Guaraldi e poi artefice, da presidente, della riconquista del calcio che conta da parte dei veneti, per finire con Filippo Fusco, architrave delle ultime promozioni in Serie A di entrambe le squadre. Tra Serie A, Serie B e Coppa Italia, il match vanta 24 precedenti, con otto vittorie del Verona, cinque del Bologna e undici pareggi. La vittoria più consistente dei padroni di casa è il 5-1 ottenuto il 15 febbraio 1969, e fece tutto il Verona: doppietta di Bui, gol di Petrelli, Vanello e Traspedini e autogol di Tanello per i nostri derelitti colori. Tutte di misura, invece, le nostre vittorie, in particolare il 2-0 del 15 settembre 1996, gol di Kolyvanov e Nervo, e quello più recente, ottenuto il 7 novembre 2015 grazie a Giaccherini e Donsah. Dall’elevato numero di pareggi si intuisce, tuttavia, come le gare siano molto combattute, basti pensare al 5-4 del 27 maggio 2001, quando una fantastica tripletta di Beppe Signori abbinata ad un gol di Olive non bastò a sconfiggere i gialloblù andati a segno con una doppietta di Emiliano Salvetti, un gol di Adailton ( entrambi i giocatori, negli anni, sarebbero poi passati nelle nostre file ) uno di Massimo Oddo e un autogol di Falcone; da ricordare anche lo spettacolare 3-3 del 3 ottobre 1976, doppietta di Clerici e gol di Grop contro una doppietta di Gianfranco Zigoni e un gol di Adelio Moro. E domani? La classifica dice che siamo messi decisamente meglio rispetto ai padroni di casa, ma dopo quanto successo contro il Crotone io sarei dell’avviso di non dare più nulla per scontato. Contro una squadra non irresistibile, che oggi ha perso in casa con un’avversaria appena passata da un allenatore ad un altro, siamo stati capaci di vanificare la notevole impresa messa a segno da Simone Verdi, grazie alle solite dormite collettive dei difensori generate da chissà cosa, forse dalla voglia di vestire maglie più reclamizzate o forse da qualcosa di inafferrabile e incomprensibile. Certo è che i nostri baldi giovani devono metterci un po’ più di concentrazione e sentimento. Recuperato Mirante, rigenerati dalla sosta Palacio e Poli, Mattia Destro è stato richiamato all’ordine tra il lusco e il brusco, in due incontri ravvicinati con Di Vaio e Donadoni, al termine dei quali ha esternato il buon proposito di non ricadere più in certi errori caratteriali. Vedremo se sarà davvero così. Nel frattempo dovremo fare i conti con un’assenza non da poco, Di Francesco, fuori causa per i prossimi due mesi. Come finirà? La differenza di potenziale autorizza a coltivare speranze positive, anche perché, in caso contrario, bisognerebbe seriamente mettersi alla ricerca delle radici di questa crisi e intervenire con misure drastiche. E adesso, la parola al campo.


Paolo Milito

sabato 11 novembre 2017

… AHI AHI AHI AHI …

… che dolore !!! … Si accumulano sconfitte ed infortuni, e le prospettive, che dopo il disastro-Cittadella sembravano volgere verso grandi sogni ad occhi aperti, si sono spostate dentro atmosfere funeste. Certo, vanno fatte delle distinzioni: perdere a Bergamo, a Roma giallorossa e in casa con la Lazio tutto sommato ci può anche stare, perdere in casa col Crotone, con questo Crotone, un po’ meno. Così come per gli infortuni: se per Di Francesco dobbiamo ringraziare la “ delicatezza “ di un rozzo manovale pitagorico, altrettanto non si può dire per i troppi, ripetuti infortuni muscolari che costringono ogni settimana Donadoni a rivedere i propri piani. Se a tutto ciò aggiungiamo la ciliegina sulla torta delle malefatte dell’ineffabile Destro, il quadro è completo e disarmante. In realtà non siamo allo sfascio: la Società è solida e affidabile come non mai, lo staff tecnico ha già fatto mea culpa e sta studiando un cambiamento dei metodi di preparazione teso proprio a prevenire gli infortuni muscolari ( a tal proposito, in settimana abbiamo imparato che solo due giocatori dell’attuale rosa sono aerobici, gli altri sono tutti anaerobici, ma quelli che ci capiscono di certe cose potevano pensarci un po’ prima ??? ) e Destro, in un incontro ravvicinato con Donadoni, ha esternato il buon proposito di impegnarsi al massimo per non ricadere in certi errori caratteriali, ma basterà? Per nostra fortuna, ci sono almeno quattro squadre messe peggio di noi, ma un club glorioso come il nostro non può vivacchiare facendo affidamento sulle disgrazie altrui. Il fatto stesso che i due svedesi contro il Crotone abbiano rasentato il ridicolo salvo poi mettersi a fare i fenomeni contro gli Azzurri in nazionale la dice lunga su certe questioni: chi si sente sminuito dalla nostra maglia non deve fare altro che dirlo, si fa sempre in tempo a trovare soluzioni che soddisfino entrambe le parti in causa. Vabbè, rimettiamoci al lavoro e aspettiamo gli sviluppi della situazione. Fermo restando che non bisogna mai abbassare la guardia. Mai.


Paolo Milito

sabato 4 novembre 2017

Dalle stelle alle stalle in 15 minuti...



Bologna dominante nei primi 10', nei quali costringe il Crotone nella propria metà campo. Poi gli ospiti prendono coraggio e la partita diventa più equilibrata.
Al 23', grande parata di Da Costa che salva la porta!
A cavallo della mezz'ora, tre azioni: prima Palacio al 27'... Poi il Crotone... poi Poli al 33'...
E di nuovo Bologna con Verdi al 35'!
Decisivo Cordaz per il Crotone...
Al 38', magistrale gol su punizione di Simone VERDI!!!
Pareggio del Crotone al 42', nel periodo di maggior sofferenza del Crotone...
Di Francesco travolto al 43'...
E al 45'? Verdi bissa con un'altra punizione spettacolare!!! Verdi 2 - Crotone 1!!!

Non rientra Di Francesco, sostituito da Krejici.
La partita resta equilibrata fino al 21': dopo aver consultato la Var, calcio di rigore per il Crotone (e il rigore c'è...).
E Trotta pareggia...
E al 25', il Crotone passa in vantaggio dopo che Gonzales da a Budimir la possibilità di controllare e tirare liberamente ...
Destro, solo davanti alla porta, ci va morbido e non realizza (strano....)...
Un cross magico di Verdi che non trova nessuno pronto a segnare...
Si continua fino a quando non vengono decretati 5' di recupero... E il Crotone vince a Bologna, quando si stava comodamente vincendo...

Quando Palacio è in campo, davanti il Bologna è temibile... ma là di dietro, ragazzi...
Quarta sconfitta di fila, quindi, per un Bologna che gioca bene se in campo c'è Palacio, se Verdi è in partita e Di Francesco pure...

C'è chi ha detto che almeno quest'anno si diverte perché il Bologna gioca meglio... anzi la partita di oggi ho la certezza che il Bologna giochi meglio perchè dietro di noi il livello è scarsissimo (tolte un paio di eccezioni)...

Io non mi sto divertendo, anzi: la solita sofferenza del solito cuore rossoblu che piange...
Il Bologna ha giocato bene per quasi tutto il tempo... ma il Crotone non ha mai mollato, non ha mai rinunciato e ha sfruttato ogni singola possibilità!

Auspicando che in campo restino sempre presenti Palacio e Verdi...riprendiamoci, ragazzi...
Alessandra Sportelli Negrini



venerdì 3 novembre 2017

ASPETTANDO IL CROTONE.

Dopo il trittico di fuoco concluso con zero punti, qualche elogio e parecchie ammaccature, domani riceviamo il Crotone, squadra di cabotaggio medio-basso, che in classifica conta sei punti in meno rispetto a noi. Il confronto ha basi recenti, e conta appena cinque precedenti: due in Serie A, due in B ed uno in Coppa Italia, con tre vittorie del Bologna e due del Crotone. La nostra vittoria più consistente è il 4-2 ottenuto il 23 novembre 2011 in Coppa Italia, gol di Vantaggiato, Diamanti, Gimenez e Paponi, a cui risposero Nicola Sansone e Djuric. Delle due vittorie calabresi la più importante è il 2-0 ottenuto, in Serie B, il 20 settembre 2014: segnarono Beleck e Oduamadi, ma soprattutto i nostri, che avevano preso decisamente sottogamba gli avversari, diedero vita ad una terrificante sagra di errori culminata nella famigerata “ autotraversa “ del portiere Stojanovic, grazie alla quale, nei giorni successivi, fummo spernacchiati da cani & porci. Per nostra fortuna, attualmente la situazione è un po’ più rassicurante: sulla carta l’impegno si presenta facile, recuperiamo Palacio e in tribuna ci sarà, quasi a sorpresa, Joey Saputo, autore di un fulmineo blitz intercontinentale. Il tutto, in attesa di vedere quale strada imboccherà Destro: in settimana si sono rincorse voci di ogni ordine e grado, non si sa fino a che punto fondate; quel che è certo è che l’attaccante marchigiano dovrà sbloccarsi, altrimenti non potrà opporsi ad eventuali provvedimenti che la Società volesse prendere per mandare in campo una squadra più in sintonia con le attese dei Tifosi e della proprietà. E adesso, accogliamo adeguatamente il Crotone.


Paolo Milito


sabato 28 ottobre 2017

"Ma bomba o non bomba, noi, siamo arrivati a Roma"... E ce semo fermati...

Andiamo a Roma per giocarcela! Fino all'ultimo respiro!

Il Bologna è partito bene! Gioca bene! È messo bene in campo!
E, senza Destro, è inutile negarlo, è un altra squadra!!!
Nonostante il bel Bologna, però, c'è il vantaggio della Roma al 33' con El Shaarawy (e che gol!).
Ma il Bologna non si arrende e non si arresta... C'è un solo problema: per vincere, bisogna tirare in porta. Di Francesco (nonostante il fuorigioco), e Verdi a parte (tiro alto sopra la traversa), non abbiamo creato un gran che... Semplicemente, mancava Palacio! E scusate se è poco...
Palacio non solo segna, ma permette a tutti di giocare in più posizioni, soprattutto ai centrocampisti.

Siamo deboli a centrocampo, dove non filtrano nulla... e la difesa soffre tantissimo!

Un bel giallo inutile di Pulgar, che salterà la partita con il Crotone, e poi il "rigore sì/rigore no": è vero che ce ne hanno dati contro di peggiori... è vero che un pestone c'è stato... È anche vero che c'è stato un tuffo da campione olimpico di nuoto... Mi sembra più attendibile la simulazione, anche perchè nessun rossoblu ha protestato...
E non voglio attaccarmi a questi episodi non clamorosi, perchè, nonostante tutto, resta un Bologna che ha giocato bene contro una Roma che ha subito solo 5 gol.
La squadra sta crescendo, tanto! Non concretizza ancora come dovrebbe ed è "Palaciodipendente", ma credo che vedremo dei cambiamenti in positivo.
Cerchiamo di vincere contro il Crotone e continuiamo a giocare con questo impegno... Magari, con qualche tiro in porta in più!
Bergamo a parte, questo Bologna non è parente di quello dell'anno scorso. Piú corto e preciso, non crea voragini in mezzo al campo e la difesa è protetta, anche se a volte gioca a strega impalata... Ci servono altri due piedi buoni e d'esperienza davanti, per dar modo a Verdi e Di Francesco di farne e crescere ancora di più (fermo restando che a me piacciono tantissimo e che li vorrei sotto alle due Torri per tanto tempo!).
Avanti tutta e Forza Bologna!
Alessandra Sportelli Negrini



venerdì 27 ottobre 2017

TEMPI CUPI ?

Dovendo affrontare la Roma a domicilio, sembrerebbe di sì, considerando che abbiamo appena incassato una bastonata dall’altra metà del Tevere e che ( piove sempre sul bagnato ) oltre a Palacio domani sera dovremo fare a meno anche di Mirante. Ma andiamo per gradi. Innanzi tutto le statistiche: Roma-Bologna è a pieno titolo una classicissima del calcio italiano, specie tenendo conto che i giallorossi, al pari della Juventus, hanno saltato nel corso degli anni un solo campionato di Serie A. Contando anche le gare di Coppa Italia, il confronto vanta la bellezza di 73 precedenti, con 31 vittorie della Roma, 18 del Bologna e 24 pareggi. Bilancio, dunque, nettamente a favore dei padroni di casa, ma con qualche piacevole variazione sul tema. La vittoria giallorossa più cospicua è il 5-0 rifilato dalla Banda-Garcia ai ragazzi di Pioli prossimi allo sbando, il 29 settembre 2013: doppietta di Gervinho e gol di Florenzi, Benatia e Liajic. Il 10 ottobre 1954, invece, fummo noi a vincere per 4-3: doppietta di Pivatelli, gol di Bonafin ed autogol del giallorosso Eliani contro Galli, Venturi e Celio. Per ben cinque volte il risultato finale è stato di 2-2. Da ricordare, poi, altre due nostre vittorie, più per le circostanze in cui sono maturate che per il punteggio: il 30 settembre 1979 il nostro allenatore Marino Perani, insoddisfatto del rendimento di alcuni giovani, al 40° del primo tempo mandò in campo l’anziano Luciano Chiarugi, riserva di lusso, che si rivelò determinante segnando il gol della vittoria finale, 2-1, ottenuta grazie anche a Beppe Savoldi in risposta ad un gol di Pruzzo; il 16 settembre 2012, invece, furono altri due ultratrentenni d’assalto, Diamanti e Gilardino ( doppietta ), a ribaltare il doppio vantaggio di Florenzi e Lamela fissando il punteggio sul 3-2 a nostro favore. Tornando ai giorni nostri, poco da dire sulla disparità delle forze in campo: la Roma è appena una posizione più sotto della Lazio in classifica, ed è intenzionata a farla valere, soprattutto in considerazione delle difficoltà incontrate mercoledì sera nel condurre in porto la sofferta vittoria contro il Crotone. E i nostri ??? I ragazzi di Donadoni sono, ancora una volta, reduci da una partita bifronte: primo tempo da calci nel culo, secondo da Champions League o poco meno. È inutile rimarcare che se avessimo giocato per tutta la partita come nel secondo tempo avremmo potuto anche vincere: l’amara realtà dice che non abbiamo saputo approfittare di un rigore sbagliato dalla Lazio, a cui abbiamo pure gentilmente offerto l’omaggio, da parte di Mirante, di un’uscita scellerata degna della caccia a farfalle messa in atto da Agliardi nel famigerato finale da incubo in casa dell’Inter in Coppa Italia. D’accordo, sono ancora giovani, ma il tempo passa, e questi sembrano non far tesoro delle lezioni prese. Quanto all’infortunio di Mirante, poco male: per fortuna Da Costa nei momenti che contano è sempre presente e reattivo. Purtroppo non si può dire la stessa cosa riguardo alla mancanza di Palacio: ancora una volta Destro si è rivelato impalpabile, inconsistente, tanto da far sorgere seri interrogativi sulla prosecuzione del suo rapporto con la Maglia Rossoblù. Che dire, speriamo che la vista degli odiati ( per lui ) colori giallorossi lo spinga a ritrovare la giusta vena. È vero, non sono queste le partite che dobbiamo vincere, ma è senza dubbio meglio uscire dal campo con la certezza di aver comunque fatto la propria parte piuttosto che dopo una prova arrendevole ed inconsistente. Lo stesso Donadoni lo ha detto senza mezzi termini: il secondo tempo messo in atto contro la Lazio dovrà servire come pietra di paragone per le prestazioni future. Speriamo che i giocatori si dimostrino dello stesso avviso.


Paolo Milito

mercoledì 25 ottobre 2017

No Palacio, no Bologna...

Senza citare Anna Frank, la cui immagine tutti hanno usato in questi giorni, nel bene e nel male, mi limiterò a descrivere quello che ho visto... E che non mi è piaciuto!

Il Bologna prende gol al 4° minuto...
Il Bologna insegue la Lazio senza sapere cosa fare...
Il Bologna regala un rigore alla Lazio al 18°...
Palo di Immobile...
Destro non tiene un pallone...
Il Bologna continua a sbattere contro il muro della Lazio...
Al 28°, su errore di Mirante, secondo gol della Lazio...
"Donsah deve avere un gemello che ogni tanto gioca al suo posto. Sembra un altro giocatore..." Cit. di un tifoso sconsolato: concordo...
Krafth e Masina "par piasé" (per piacere, in romagnolo): condivido...
Immobile non segna il 3° gol per una deviazione...
Mirante sbaglia di nuovo l'uscita...
Due gol e 4 pali per la Lazio...
Due azioni del Bologna grazie a due errori della Lazio...
Finisce il primo tempo di un Bologna spento, arrendevole e disorientato.
Quando Palacio in campo fa la differenza!!!

Autorete della Lazio...
Buona azione del Bologna per poter pareggiare, ma Masina non trova lo specchio della porta...
C'è una piccola reazione da parte del Bologna..  Speriamo...
Debutto in A al 24° per Falletti...
Sul finale, Parolo ci grazia...
Okwonkwo ci prova...
E ancora Bologna con tre calci d'angolo...
Okwonkwo insiste...
Rinvio di Stracoscia al 49° e fischio finale...

Poco Bologna, in questa partita.
Troppo arrendevoli e per niente offensivi, tolti gli sporadici episodi personali di Okwonkwo e Verdi (nel secondo tempo)...

Un Bologna che ha preoccupato un po' la Lazio solo nel finale.
I bianco/celesti hanno dominato per tutto il primo tempo e avrebbero potuto segnare molti più gol.
È vero che il Bologna non si è arreso, ma poteva essere molto più offensivo.
Si deve tirare in porta!
Il gioco è stato pressocchè sterile.
Se non avessero fatto autogol, avremmo potuto giocare fino a sabato senza segnare.
Sui calci piazzati, sia in fase offensiva che difensiva, la palla finisce sempre sui piedi dei nostri avversari.
Destro semplicemente imbarazzante.
La mancanza di Palacio e di Di Francesco è stata assordante...
Mi aspetto un notevole capovolgimento di fronte sabato!
Alessandra Sportelli Negrini


martedì 24 ottobre 2017

PER LA PRECISIONE.

Vi racconto una storiella: qualche anno fa mi trovai a passare, per ragioni di lavoro, nella sede di un’emittente radiofonica locale, in prossimità della trasmissione del notiziario. Con mia somma sorpresa dovetti constatare che lo speaker si limitava a leggere le notizie dal Televideo RAI; non solo: ripeteva “ a pappagallo “ persino le inesattezze e gli strafalcioni !!! Questa cosa mi è tornata in mente domenica pomeriggio assistendo a “ Novantesimo Minuto “: l’inviato di turno, che passa per essere un giornalista professionista, ha riferito che le due squadre hanno osservato un minuto di silenzio e giocato con il lutto al braccio per ricordare lo scomparso MARINO PURIN ( ??? ), vecchia gloria di entrambe le squadre. Insomma, l’ennesima PIRLA … ooppss, perla, di una lunga e interminabile catena che si protrae nonostante i direttori di Raisport e SKY Sport siano entrambi bolognesi e sedicenti Tifosi Rossoblù. Nonostante certi sabotaggi, comunque, Marino Perani si è visto tributare, in campo e sugli spalti, un omaggio adeguato al proprio spessore. Che dire, evidentemente c’è nell’aria un gran bisogno di precisione, rivendicato anche dagli dei, che devono essersi infastiditi per aver percepito, dalle strade bolognesi, discorsi improntati ai sogni di gloria, a prospettive europee, ed hanno pensato bene di consentire all’Atalanta di vincere, con l’unico tiro in porta degno di tale nome, una partita altrimenti destinata ad un equo e giusto risultato di parità. Dunque, torniamo coi piedi per terra e prepariamoci a ricevere la visita della Lazio, una delle corazzate del campionato, che sta vivendo un grande momento tanto in Italia quanto in Europa. Sotto le Due Torri il confronto vanta qualcosa come 72 precedenti, distribuiti fra Serie A, Serie B e Coppa Italia; il bilancio parla chiaramente Rossoblù: 40 vittorie, 13 sconfitte e 18 pareggi. La nostra vittoria più sonante è il 7-2 ottenuto il 17 giugno 1951, tripletta di Filiput, doppietta di Cesarino Cervellati, gol di Cappello ed autogol a nostro favore di Antonazzi, a cui replicò una doppietta di Hofling. Circa un anno dopo, il 25 maggio 1952, fu la Lazio ad ottenere la sua vittoria più vistosa, 4-2, grazie alla tripletta di Sukru ed al gol di Antoniotti , a cui risposero Gritti e Cappello; questa sconfitta provocò il licenziamento dell’allenatore Galluzzi, a cui subentrò Lelovich. Per ben quattro volte il risultato finale è stato 2-2; in particolare ricordo il 19 maggio 1974, ultima giornata di quel torneo, coi biancocelesti già certi dello Scudetto e i nostri eroi mentalmente proiettati alla finale di Coppa Italia, poi vinta, della settimana seguente. Per la cronaca, dopo il gol di Petrelli ribaltammo grazie a Pecci e Beppe Savoldi, e Giorgio Chinaglia pose il definitivo sigillo alla partita e al campionato. Da notare che in Serie B ne abbiamo vinte quattro su quattro, e in Coppa Italia non abbiamo mai perso. Stando alla tradizione, ci aspetterebbe quindi una marcia trionfale, tenendo presente che abbiamo in casa un Club Manager, Marco Di Vaio, di scuola laziale, così come in passato in certe sfide abbiamo ottenuto risultati di un certo spessore grazie ad altri ex biancocelesti, come Franco Janich, Franco Nanni o Beppe Signori. La realtà è leggermente diversa: a parte l’evidente inferiorità tecnica, dobbiamo fare i conti, oltre che con altre assenze, con l’infortunio di Rodrigo Palacio, fin qui nettamente il migliore dei nostri, che ovviamente sarà rimpiazzato da Mattia Destro, la cui opaca prestazione nel finale della gara di Bergamo non autorizza a sperare in miglioramenti sopraggiunti nell’ultima pausa di riflessione; per contro, Ciro Immobile, punta di diamante laziale, sta attraversando un grande periodo di forma.  Sul versante del tifo, ho buoni motivi per sperare che gli amici Tifosi Rossoblù sapranno mantenere il giusto distacco, senza trovare appigli per far baruffa prendendo spunto dallo squallido episodio della foto di Anna Frank in maglia romanista. Tornando al discorso tecnico ribadisco, come sempre,  che non è igienico fasciarsi la testa prima di essersela rotta, tanto più che le squadre messe in pista da Roberto Donadoni ci hanno abituato a serate allucinanti come quella di Coppa Italia col Cittadella o l’incubo del 7-1 contro il Napoli ma anche a vittorie esaltanti come quella ottenuta contro lo stesso Napoli arrivato in città primo in classifica e desideroso di fare polpette delle nostre truppe. Insomma, con un po’ di attenzione può scapparci un risultato positivo: la nostra presenza nella parte sinistra della classifica non è frutto del caso. Buona partita a tutti.


Paolo Milito

domenica 22 ottobre 2017

Brusco risveglio...

L'overture al match di oggi, l'ho rubato ad un amico... La passione per i nostri colori ci ha fatto conoscere e l'amicizia resta indelebile tutt'oggi, come quella con altri tifosi che sono diventati, via via, amici...

"Oggi è il giorno di Atalanta Bologna, forse la partita più adatta per ricordare l’appena scomparso, Marino Perani, nativo del Bergamasco ma, grandissima bandiera rossoblù.
In casa orobica, andremo a giocarcela, consapevoli di affrontare una squadra più forte di noi ma, con una grande partita possiamo tornare a casa con un risultato utile.
Mancheranno Taider e M’Baye, però sono convinto che, le alternative non li faranno rimpiangere e chissà che non sia la volta buona per rivedere Nagy, giocatore che non può mancare nelle rotazioni, ma, a oggi non ha ancora visto il campo.
L’Atalanta dovrebbe avere il loro giocatore migliore Gomez non al meglio, e davanti ha un ottimo giocatore come Petagna, una punta che non segna, ma di un’importanza fondamentale per la squadra, un po’ mi ricorda il nostro Petkovic.
Destro partirà dalla panchina, e non è detto che entri nel corso della partita, speriamo con il tempo di non generare un nuovo caso Acquafresca, per evitarlo o si reinserisce gradualmente ma, io non ne sento la mancanza e probabilmente neppure la squadra, oppure bisogna cederlo a gennaio considerando anche il rientro di Avenatti.
Sempre e comunque forza Bologna.
SEMPER FIDELIS"
(Cit. Vincenzo Marcello Marcellino, amico e grande tifoso rossoblu!!!)

L'Atalanta ospita il Bologna.
È la nona giornata del campionato di Serie A. In Europa League, la squadra di Gasperini ha fatto una bellissima figura, e ora vuole fare bene anche nel nostro campionato.
Il Bologna di Donadoni prova a voler continuare a stupire, soprattutto in trasferta.

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Masiello, Caldara, Palomino; Castagne, Freuler, De Roon, Spinazzola; Ilicic, Cristante; Petagna. All. Gasperini
BOLOGNA (4-3-3): Mirante; Torosidis, Gonzalez, Helander, Masina; Poli, Pulgar, Donsah; Verdi, Palacio, Di Francesco. All. Donadoni

Alla fine del primo tempo, il punteggio è ancora fermo sullo 0-0.
45' minuti equilibrati che hanno visto un bel Bologna.
Un eccesso di altruismo da parte di Verdi, nel finale, che vuole servire Palacio invece di tirare in porta da pochi centimetri.
Il primo tempo si è chiuso sullo 0-0, quindi.
Un' occasione per parte con protagonisti Petagna e Verdi.
Sostituito Torosidis con Krafth al 25' per infortunio.
Nel secondo tempo si continua a giocare, ma purtroppo segna l'Atalanta...
Tutti a difendere, normale azione da gol e palla in rete... Segna Cornelius, che non è risaputamente un fenomeno...
Espulso Gonzalez all'80' per secondo giallo (sacrosanto!), Bologna in dieci.
E purtroppo vince l'Atalanta 1-0.

Ed è un peccato, perchè fino al golletto il Bologna non aveva giocato male, anzi...
Salta però agli occhi la differenza di gioco, e non in positivo, quando Destro entra in campo...
Questi sono alcuni dei commenti a fine partita:

"Da quando ci siamo messi a 3 siamo stati in declino"
"Game over: siamo andati"
"Infatti abbiamo preso gol"
"De Maio una ciustè" (inguardabile, per i non romagnoli😂)
"Come passiamo a tre dietro becchiamo gol"
"Destro è come non averlo....nullo"
"Non ci prova nemmeno..."
"Un inutile da 2 milioni di euro (e questa sono io!)"
" Perche' e' entrato??😂😂"
"Non ha sfregato un pallone"
"Da quando è entrato non abbiamo più passato la metà campo!"

Resta l'amarezza per una partita che si sarebbe almeno potuto pareggiare...

Resta una buona dose di "schifatura" perchè alla RAI non vedevano l'ora che il Bologna capitolasse... E' bastato perdere una partita perchè ricominciassero a sparare caz...volate: a Novantesimo Minuto hanno detto che i giocatori in campo hanno osservato un minuto di silenzio e giocato col lutto al braccio in memoria di Marino PURIN ( ???????? ), vecchia gloria di entrambe le squadre... (Grazie a Paolo Milito per questa chicca!)....
Complimenti a chi si definisce "giornalista" e poi fa queste figure...

Resta un sapore amarognolo da dover digerire, perchè vorrei vedere il mio Bologna vincere ogni volta... O almeno non perdere...

Abbiamo tutte le carte in regola per poter far bene: forza ragazzi! Ripartiamo da qui con la fame di vittoria!!!
Alessandra Sportelli Negrini