Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

sabato 25 novembre 2017

Black saturday? Yesssssssa!!! ❤💙

Bologna in vantaggio da subito, dal 3° minuto, grazie ad una bellissima azione di Destro e al gol di Simone Verdi!
E i ragazzi spingono, incalzano e si propongono in attacco! Avanti così, ragazzi!
E al 23° Mbaye segna un gol bellissimo!!!
Davvero il Bologna sta facendo la partita... E che partita!
I rossoblu stanno costringendo la Sampdoria ha giocare solo con lanci lunghi. E dettano legge!
Nonostante l'espulsione di Torosidis (evitabile, decisamente evitabile...), Donsah prima e Okwonkwo poi, siglano due bellissimi gol e regalano una bellissima vittoria al Bologna, che ha comunque giocato bene, ed è stato squadra, dal primo all'ultimo minuto!
Finalmente le potenzialità di tutti i ragazzi sono uscite e si sono unite nel gioco, fino ad arrivare ad uno stupendo risultato!
Grazie ragazzi!!! Alè alè, forza Bologna!!!
Alessandra Sportelli Negrini






venerdì 24 novembre 2017

VOLARE NEL BLU. CERCHIATO.

Dopo aver messo alle spalle una rocambolesca vittoria, ottenuta in rimonta in una collocazione “ scomodosa “, ci accingiamo ad ospitare la Sampdoria in un’altra collocazione non proprio agevole, che richiama i “ vecchi tempi “ della Serie B. Essendo la Sampdoria una tra le squadre più “ giovani “ del calcio italiano, in quanto frutto di una fusione tra squadre liguri preesistenti operata nel 1946, il match non vanta una lunghissima tradizione, pur avendo acquisito negli anni un certo prestigio. Fra Serie A, Coppa Italia ed Intertoto, si contano 49 precedenti, con un bilancio mediamente favorevole al Bologna: 23 vittorie, 8 sconfitte e qualcosa come 18 pareggi. La nostra vittoria più sonante risale all’8 gennaio 1956: un bel 5-2 ottenuto con una doppietta di Valentinuzzi, una di Pivatelli ed un gol di Ezio Pascutti, contro i gol dei blucerchiati Martini e Firmani. Il 10 febbraio 1991, invece, la Samp di Boskov, Vialli e Mancini, destinata a vincere lo Scudetto, prevalse per 3-0, gol di Vialli, Katanec e Mikhajlichenko, spingendoci verso un memorabile finale di stagione, in cui collezionammo il peggior piazzamento in campionato di sempre, col minor punteggio ottenuto in classifica, bilanciato però dalla disputa dei quarti di finale tanto in Coppa Italia quanto in Coppa UEFA. Notevole, poi, la pirotecnica gara del 4 giugno 1961, ultima di campionato, giocata da due squadre libere da preoccupazioni di classifica e terminata 4-4; per la Samp segnarono Brighenti ( doppietta ), Cucchiaroni e Skoglund, a cui replicarono i nostri Renna, Pascutti, Vinicio e Demarco. Degna di nota, infine, la partita del 29 luglio 1998, prima di una lunga serie di confronti coi genovesi, ben sei quell’anno: valida per l’Intertoto, finì 3-1, gol di Andersson, Kolyvanov e Paramatti contro quello del nostro ex Palmieri; per completezza d’informazione vi ricordo che la sesta partita, andata in scena il 16 maggio 1999, terminò col famigerato rigore di Ingesson causa diretta della retrocessione dei genovesi, i cui tifosi si vendicarono poi a suon di rubinetti nella stagione successiva, in Coppa Italia. Arriviamo alla partita di domani al termine di una settimana in cui si sono viste diverse situazioni particolari: dell’exploit di Carlo Tavecchio e Gianni Malagò, tutti protesi ad incolpare Joey Saputo dell’eliminazione dell’Italia dai Mondiali vi ho già riferito; nei giorni successivi abbiamo assistito ad un balletto di voci riguardanti Mattia Destro, il quale, pur avendo segnato il primo dei tre gol contro il Verona e pur essendo stato decretato miglior giocatore della gara, sembra ormai avviato a lasciare le Due Torri già in gennaio, probabilmente in prestito ed allo scopo di consentirgli di riordinare le idee libero dalle pressioni a cui, a suo dire, lo sta sottoponendo l’ambiente; ci sono state ampie discussioni sul futuro di Adam Masina, ed il perché è facile da capire: la sua cacciata dal campo a scopo punitivo ha coinciso con l’inizio della riscossa Rossoblù in quel di Verona, il che significa che il ragazzo qualche problema ce l’ha, eccome; si è rifatto vivo il comune di Granarolo, che per il mancato rispetto degli accordi presi con Guaraldi riguardo al fantomatico Centro Sportivo pretende ora da Saputo 200.000 euro a titolo di risarcimento; infine c’è Dzemaili: rimasto spiazzato dall’eliminazione degli Impact dai play-off in Canada, al momento ha ottenuto di allenarsi a Bologna in prossimità delle partite della Nazionale svizzera, ma ha già chiesto al Presidente di essere spostato in prestito a Bologna un po’ come fece qualche anno fa il Milan con Beckham, allo scopo di arrivare ai Mondiali col ritmo delle partite ufficiali nelle gambe. Insomma, non abbiamo avuto modo di annoiarci. La Samp si presenta al dall’Ara forte di una miglior posizione in classifica, dovuta a nove punti in più; avremo di fronte Viviano e Ramirez, a cui potrebbe opporsi Da Costa, se Donadoni dovesse decidere di concedere a Mirante un turno di riposo dopo le polemiche seguite alla sua non impeccabile prestazione veronese. Qualcuno teme l’influsso negativo dell’arbitro Maresca, in quanto con lui in Serie A abbiamo sempre perso; va detto, però, che in Serie B ha sempre diretto partite a noi favorevoli, quindi è una statistica che lascia un po’ il tempo che trova. Peccato che SKY, ancora una volta, abbia finito per mettere in difficoltà i nostri Tifosi, soprattutto gli abbonati che domani alle 15 lavorano, inventandosi l’ennesimo spostamento di una nostra partita in una giornata comunque alquanto strampalata, visto che si compone di quattro partite al sabato, tre alle 15 di domenica, una alle 18, una alle 20.45 per chiudere col “ superlativo “ Monday Night  costituito da Atalanta-Benevento ( per fare in modo da convergere tutti i riflettori sui record negativi della piccola squadra campana ??? … Boh … ). Bando alle ciance, andiamo ad affrontare la Samp, ben sapendo, ormai, che i nostri, se mantengono un minimo di concentrazione, possono giocarsela con chiunque.


Paolo Milito

lunedì 20 novembre 2017

Black Victory

Hellas Verona: Nicolas; Caceres, Heurtaux, Caracciolo, Fares; Romulo, Zuculini, Buchel; Verde, Pazzini, Cerci.
Allenatore. Fabio Pecchia

Bologna: Mirante; Krafth, Helander, Gonzalez, Masina; Poli, Pulgar, Donsah; Verdi, Destro, Palacio.
Allenatore: Roberto Donadoni

Si sbloccano prima Cerci e poi Destro, segnando un gol a testa.
Sul gol di Cerci, una bella canocchia di Mirante e un sonnellino di Krafth.
La partita diventa bella attorno al 31°, nonostante in campo ci sia un po' di disordine, e possiamo ammirare una grande prodezza di Verdi, che non servirà a fermare Caceres...
2 - 1, con un altro bell'addormentato: Masina.
Mirante, forse, non la vede arrivare...
Dentro Mbaye al volo al posto di Masina: giusto così! Di trentaseiesime occasioni ne abbiamo date fin troppe!
Riusciamo a perdere palla spessissimo e a prendere contropiede ogni volta...
Destro, a due minuti dalla fine, fa un controllo da manuale, meraviglioso, bellissimo e sbaglia un gol già fatto...
Troppi errori e troppa leggerezza. Quando il Verona si sfila, rischiamo un buco nero abissale...
I rossoblu sono troppo lunghi e Donadoni non è sereno...
Ma nel secondo tempo, cambia qualcosa... Okwonkwo e Donsah decidono di ribaltare il risultato e ci regalano la vittoria!!!
Una bella vittoria!
Tre punti d'oro!
E che gran gol di Donsah!
Avanti tutta e Forza Bologna!!!
Alessandra Sportelli Negrini







NO, TAV

Lo so, qualcuno mi dirà che ho scoperto l'acqua fredda riscaldata, ma quando sento fare certi discorsi perdo il buonumore. Mi spiego: ieri sera sono andate in onda due trasmissioni in cui si è avuta l'ennesima dimostrazione che il Bologna, in certi ambienti, è considerato appartenente al Terzo Mondo, se non al quarto o al quinto. Mi spiego ancora meglio: durante " Le Jene ", Carlo Tavecchio, fra un piagnisteo e l'altro, ha impapocchiato che lui un buon allenatore ce l'aveva, Donadoni, ma quel cattivone del suo presidente non glielo aveva concesso. Quasi contemporaneamente il presidente del CONI Malagò, ospite da Fabio Fazio, raccontava di aver contattato personalmente Donadoni per rimpiazzare Conte, ma aveva dovuto fare i conti con la feroce opposizione del Presidente canadese del Bologna. Ma và !!! Ma che discorsi sono ??? Per caso Malagò mi sta dicendo che se il Presidente del Bologna fosse stato un italiano avrebbe potuto procedere con un esproprio forzoso ??? Anzi, per meglio dire, che anche la Federazione si sarebbe sentita autorizzata a " fare la spesa " a Casteldebole così come, nei tempi andati, la facevano i " grandi clubs " coi giocatori ??? Per carità !!! E questo serva d'insegnamento a chi critica Joey Saputo a prescindere: la sua presenza è garanzia di solidità a tutti i livelli e in tutte le situazioni. Per adesso, accontentiamoci così. Il Paradiso può attendere, e con un personaggio simile presto o tardi tornerà.



Paolo Milito

domenica 19 novembre 2017

FATAL VERONA ???

Reduci da quattro sconfitte consecutive, ci accingiamo a sbarcare a Verona, sponda Hellas, intenzionati a chiarire una volta per tutte quale sia la consistenza di questa squadra e quali aspettative possano essere alimentate da questo campionato. È una gara particolare, tenuto conto dei vari incroci che ci sono stati nei percorsi delle due squadre, nelle quali hanno operato, a vario titolo, Bruno Pace, Klaus Bachlechner, Francesco Guidolin ( sia da giocatore che da tecnico ), Daniele Cacìa, Mimmo Maietta, Vangelis Moras, Lazaros Christodoulopoulos, Gennaro Troianello, Nicolò Cherubin, Alex Ferrari, Nando Coppola, Franco Zuculini, Filip Helander, Andrea Mandorlini, Giuseppe Brizzi, Presidente di entrambe le squadre, Maurizio Setti, vicepresidente non troppo amato da Guaraldi e poi artefice, da presidente, della riconquista del calcio che conta da parte dei veneti, per finire con Filippo Fusco, architrave delle ultime promozioni in Serie A di entrambe le squadre. Tra Serie A, Serie B e Coppa Italia, il match vanta 24 precedenti, con otto vittorie del Verona, cinque del Bologna e undici pareggi. La vittoria più consistente dei padroni di casa è il 5-1 ottenuto il 15 febbraio 1969, e fece tutto il Verona: doppietta di Bui, gol di Petrelli, Vanello e Traspedini e autogol di Tanello per i nostri derelitti colori. Tutte di misura, invece, le nostre vittorie, in particolare il 2-0 del 15 settembre 1996, gol di Kolyvanov e Nervo, e quello più recente, ottenuto il 7 novembre 2015 grazie a Giaccherini e Donsah. Dall’elevato numero di pareggi si intuisce, tuttavia, come le gare siano molto combattute, basti pensare al 5-4 del 27 maggio 2001, quando una fantastica tripletta di Beppe Signori abbinata ad un gol di Olive non bastò a sconfiggere i gialloblù andati a segno con una doppietta di Emiliano Salvetti, un gol di Adailton ( entrambi i giocatori, negli anni, sarebbero poi passati nelle nostre file ) uno di Massimo Oddo e un autogol di Falcone; da ricordare anche lo spettacolare 3-3 del 3 ottobre 1976, doppietta di Clerici e gol di Grop contro una doppietta di Gianfranco Zigoni e un gol di Adelio Moro. E domani? La classifica dice che siamo messi decisamente meglio rispetto ai padroni di casa, ma dopo quanto successo contro il Crotone io sarei dell’avviso di non dare più nulla per scontato. Contro una squadra non irresistibile, che oggi ha perso in casa con un’avversaria appena passata da un allenatore ad un altro, siamo stati capaci di vanificare la notevole impresa messa a segno da Simone Verdi, grazie alle solite dormite collettive dei difensori generate da chissà cosa, forse dalla voglia di vestire maglie più reclamizzate o forse da qualcosa di inafferrabile e incomprensibile. Certo è che i nostri baldi giovani devono metterci un po’ più di concentrazione e sentimento. Recuperato Mirante, rigenerati dalla sosta Palacio e Poli, Mattia Destro è stato richiamato all’ordine tra il lusco e il brusco, in due incontri ravvicinati con Di Vaio e Donadoni, al termine dei quali ha esternato il buon proposito di non ricadere più in certi errori caratteriali. Vedremo se sarà davvero così. Nel frattempo dovremo fare i conti con un’assenza non da poco, Di Francesco, fuori causa per i prossimi due mesi. Come finirà? La differenza di potenziale autorizza a coltivare speranze positive, anche perché, in caso contrario, bisognerebbe seriamente mettersi alla ricerca delle radici di questa crisi e intervenire con misure drastiche. E adesso, la parola al campo.


Paolo Milito

sabato 11 novembre 2017

… AHI AHI AHI AHI …

… che dolore !!! … Si accumulano sconfitte ed infortuni, e le prospettive, che dopo il disastro-Cittadella sembravano volgere verso grandi sogni ad occhi aperti, si sono spostate dentro atmosfere funeste. Certo, vanno fatte delle distinzioni: perdere a Bergamo, a Roma giallorossa e in casa con la Lazio tutto sommato ci può anche stare, perdere in casa col Crotone, con questo Crotone, un po’ meno. Così come per gli infortuni: se per Di Francesco dobbiamo ringraziare la “ delicatezza “ di un rozzo manovale pitagorico, altrettanto non si può dire per i troppi, ripetuti infortuni muscolari che costringono ogni settimana Donadoni a rivedere i propri piani. Se a tutto ciò aggiungiamo la ciliegina sulla torta delle malefatte dell’ineffabile Destro, il quadro è completo e disarmante. In realtà non siamo allo sfascio: la Società è solida e affidabile come non mai, lo staff tecnico ha già fatto mea culpa e sta studiando un cambiamento dei metodi di preparazione teso proprio a prevenire gli infortuni muscolari ( a tal proposito, in settimana abbiamo imparato che solo due giocatori dell’attuale rosa sono aerobici, gli altri sono tutti anaerobici, ma quelli che ci capiscono di certe cose potevano pensarci un po’ prima ??? ) e Destro, in un incontro ravvicinato con Donadoni, ha esternato il buon proposito di impegnarsi al massimo per non ricadere in certi errori caratteriali, ma basterà? Per nostra fortuna, ci sono almeno quattro squadre messe peggio di noi, ma un club glorioso come il nostro non può vivacchiare facendo affidamento sulle disgrazie altrui. Il fatto stesso che i due svedesi contro il Crotone abbiano rasentato il ridicolo salvo poi mettersi a fare i fenomeni contro gli Azzurri in nazionale la dice lunga su certe questioni: chi si sente sminuito dalla nostra maglia non deve fare altro che dirlo, si fa sempre in tempo a trovare soluzioni che soddisfino entrambe le parti in causa. Vabbè, rimettiamoci al lavoro e aspettiamo gli sviluppi della situazione. Fermo restando che non bisogna mai abbassare la guardia. Mai.


Paolo Milito

sabato 4 novembre 2017

Dalle stelle alle stalle in 15 minuti...



Bologna dominante nei primi 10', nei quali costringe il Crotone nella propria metà campo. Poi gli ospiti prendono coraggio e la partita diventa più equilibrata.
Al 23', grande parata di Da Costa che salva la porta!
A cavallo della mezz'ora, tre azioni: prima Palacio al 27'... Poi il Crotone... poi Poli al 33'...
E di nuovo Bologna con Verdi al 35'!
Decisivo Cordaz per il Crotone...
Al 38', magistrale gol su punizione di Simone VERDI!!!
Pareggio del Crotone al 42', nel periodo di maggior sofferenza del Crotone...
Di Francesco travolto al 43'...
E al 45'? Verdi bissa con un'altra punizione spettacolare!!! Verdi 2 - Crotone 1!!!

Non rientra Di Francesco, sostituito da Krejici.
La partita resta equilibrata fino al 21': dopo aver consultato la Var, calcio di rigore per il Crotone (e il rigore c'è...).
E Trotta pareggia...
E al 25', il Crotone passa in vantaggio dopo che Gonzales da a Budimir la possibilità di controllare e tirare liberamente ...
Destro, solo davanti alla porta, ci va morbido e non realizza (strano....)...
Un cross magico di Verdi che non trova nessuno pronto a segnare...
Si continua fino a quando non vengono decretati 5' di recupero... E il Crotone vince a Bologna, quando si stava comodamente vincendo...

Quando Palacio è in campo, davanti il Bologna è temibile... ma là di dietro, ragazzi...
Quarta sconfitta di fila, quindi, per un Bologna che gioca bene se in campo c'è Palacio, se Verdi è in partita e Di Francesco pure...

C'è chi ha detto che almeno quest'anno si diverte perché il Bologna gioca meglio... anzi la partita di oggi ho la certezza che il Bologna giochi meglio perchè dietro di noi il livello è scarsissimo (tolte un paio di eccezioni)...

Io non mi sto divertendo, anzi: la solita sofferenza del solito cuore rossoblu che piange...
Il Bologna ha giocato bene per quasi tutto il tempo... ma il Crotone non ha mai mollato, non ha mai rinunciato e ha sfruttato ogni singola possibilità!

Auspicando che in campo restino sempre presenti Palacio e Verdi...riprendiamoci, ragazzi...
Alessandra Sportelli Negrini



venerdì 3 novembre 2017

ASPETTANDO IL CROTONE.

Dopo il trittico di fuoco concluso con zero punti, qualche elogio e parecchie ammaccature, domani riceviamo il Crotone, squadra di cabotaggio medio-basso, che in classifica conta sei punti in meno rispetto a noi. Il confronto ha basi recenti, e conta appena cinque precedenti: due in Serie A, due in B ed uno in Coppa Italia, con tre vittorie del Bologna e due del Crotone. La nostra vittoria più consistente è il 4-2 ottenuto il 23 novembre 2011 in Coppa Italia, gol di Vantaggiato, Diamanti, Gimenez e Paponi, a cui risposero Nicola Sansone e Djuric. Delle due vittorie calabresi la più importante è il 2-0 ottenuto, in Serie B, il 20 settembre 2014: segnarono Beleck e Oduamadi, ma soprattutto i nostri, che avevano preso decisamente sottogamba gli avversari, diedero vita ad una terrificante sagra di errori culminata nella famigerata “ autotraversa “ del portiere Stojanovic, grazie alla quale, nei giorni successivi, fummo spernacchiati da cani & porci. Per nostra fortuna, attualmente la situazione è un po’ più rassicurante: sulla carta l’impegno si presenta facile, recuperiamo Palacio e in tribuna ci sarà, quasi a sorpresa, Joey Saputo, autore di un fulmineo blitz intercontinentale. Il tutto, in attesa di vedere quale strada imboccherà Destro: in settimana si sono rincorse voci di ogni ordine e grado, non si sa fino a che punto fondate; quel che è certo è che l’attaccante marchigiano dovrà sbloccarsi, altrimenti non potrà opporsi ad eventuali provvedimenti che la Società volesse prendere per mandare in campo una squadra più in sintonia con le attese dei Tifosi e della proprietà. E adesso, accogliamo adeguatamente il Crotone.


Paolo Milito