Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

mercoledì 30 novembre 2016

NON FACCIAMOCI PRENDERE DAL PANICO.

È doverosa una premessa: non eravamo da Champions League prima dell’Atalanta, non siamo da Quarta Serie adesso. Il Bologna di Donadoni è una buonissima squadra che ha bisogno di un certo rodaggio, che in questo primo scorcio di stagione ha dovuto fare i conti con infortuni a catena e torti arbitrali, e di conseguenza non può pretendere di lottare alla pari contro la lanciatissima Atalanta di quest’anno, che ai piani alti non ci si trova per caso. Il mister non è uno sprovveduto, e neppure un fesso, ma se via via il portiere titolare ha un principio d’infarto e poi uno alla volta i pezzi migliori finiscono sotto i ferri non può di certo riuscire a fare sempre miracoli. Per nostra fortuna, domani sera, nel match da dentro-o-fuori di Coppa Italia riceviamo il Verona, squadra allestita da Filippo Fusco per dominare il campionato ma attualmente in palese difficoltà, e comunque pur sempre una squadra di Serie B. Tra Serie A, Serie B e Coppa Italia il confronto vanta 26 precedenti, con 13 vittorie Rossoblù, 4 del Verona e 9 pareggi. La nostra vittoria più cospicua è quella ottenuta il 2 febbraio 1997: il Bologna di Ulivieri ( e Gazzoni ), appena tornato in Serie A, travolse i gialloblù con un sonoro 6-1. Per noi una doppietta di Scapolo e i gol di Paramatti, Marocchi, Andersson e Shalimov, a cui replicò Zanini per il punto della bandiera. Ben altra storia quella del 6 ottobre 2013: quel giorno emersero in tutta la loro crudeltà i limiti dello sgangherato Bologna messo in pista da Guaraldi & Zanzi; i veneti fecero scempio dei nostri colori, portando a casa un fragoroso 4-1 che li lanciò verso orizzonti prestigiosi, mentre noi imboccavamo la china che ci avrebbe condotti ad una mesta retrocessione e al rischio di scomparire dal pianeta calcio. Da ricordare pure la partita del 3 gennaio 1971: fu l’ultima di Franco Liguori prima di incappare, la domenica successiva, nel carnefice Benetti; le due squadre diedero vita ad un confronto combattutissimo terminato 2-2, reti di Bergamaschi e Clerici per gli scaligeri a cui replicammo con Savoldi e Bulgarelli. Dunque, la tradizione ci è favorevole. Il campo potrebbe esserlo un po’ meno, visto l’affollamento dell’infermeria e la voglia dei nostri avversari di realizzare un colpaccio, soprattutto da parte di alcuni ex di lusso come il presidente Setti, il DS Fusco o il mai troppo rimpianto Franco Zuculini. Donadoni metterà in pratica il turn-over ( per la porta, ad esempio, Mirante non è stato neppure convocato ), ma saprà sicuramente prendere adeguate contromisure. Due devono essere le nostre certezze: mai fasciarsi la testa prima di essersela rotta, mai dimenticare quel che ha fatto Joey Saputo per salvare il Bologna dal crollo in verticale. Prima di lasciarsi andare a proclami catastrofici, qualcuno di noi farebbe meglio a ricordarsi che il Sassuolo dei miracoli nella sua prima stagione in Serie A partì in maniera talmente disastrosa da costringere il patron Squinzi a rivoltare la rosa come un calzino al mercato di gennaio. Certi traguardi si raggiungono progressivamente, con regolarità, senza strappi. Chi, al contrario, vuol strafare, magari riesce anche a fare grandi cose, ma al primo colpo di vento contrario si scioglie come neve al sole: senza andare troppo lontano, basti pensare al Verona dei tempi recenti. Per cui, credo sia meglio mettersi l’anima in pace e lasciar lavorare tecnico e dirigenti: siamo nelle mani di persone serie, i risultati arriveranno. Buona partita a tutti.


Paolo Milito

lunedì 28 novembre 2016

E di nuovo in caduta libera...


Un 27 novembre quasi primaverile, al Dall'Ara, che vede fronteggiarsi un Bologna che schiera Mirante (bentornato, portierone!); Torosidis, Maietta, Gastaldello, Masina; Taider, Viviani, Dzemaili; Krejci, Destro e Rizzo, e che vede un'Atalanta rispondere con Sportiello; Masiello, Caldara, Zukanovic; Conti, Gagliardini, Kessie, Spinazzola; Kurtic; Gomez e Petagna.
Donadoni contro Gasperini, quindi: una sfida importante per verificare la crescita della giovane Atalanta e la ripresa del Bologna dopo la vittoria sul Palermo.
Sulla partita giocata oggi dal Bologna, credo che le parole di Mirante siano più che esaustive: "Oggi è stato tutto bello, a parte il risultato. Dispiace perchè abbiamo preso due gol da situazione di palla inattiva, ma la sconfitta è stata meritata. Abbiamo fatto troppo poco per riprendere questa partita. Dobbiamo fare autocritica ed analizzare gli errori che abbiamo commesso".
E credo che nessuno possa obiettare su questo!
Anche Sergio Floccari, entrato in campo all'inizio del secondo tempo per sostituire l'infortunato Rizzo, che ha fatto una gran partita oggi, non nasconde la propria delusione: "Abbiamo perso contro la squadra più in forma del campionato e l'entusiasmo dei risultati che stanno ottenendo li porta a fare prestazioni importanti. Oggi siamo mancati anche nella prestazione, oltre che nel risultato. Loro pressavano alti e ci hanno impedito di costruire il gioco".

Unica nota positiva di oggi? Il grande Kennet allo stadio!

Io posso solo dire che mi è sembrato che Donadoni si sia fossilizzato su idee che non portano da nessuna parte, come l'ostinarsi a schierare Krejci in una posizione che non è la sua... Nagy deve giocare assolutamente, perchè il suo lavoro all'interno della squadra è fondamentale... E si deve trovare una soluzione per una difesa che non esiste!
Ci si salverà vincendo una partita ogni tanto, probabilmente... Ma non si può giocare una partita bene, una male e una così così... Serve continuità, e ad oggi, non la vedo!
Il Bologna di oggi sembra una squadra senza progetti, senza idee, senza prospettive... Perdere giocando bene? Lo preferirei di gran lunga, come il Pescara sceso in campo contro la Roma questa sera: si è buttato a capofitto su ogni pallone lottando fino alla fine, e mettendo in difficoltà i giallorossi... e non poco!
Nessuna grinta, un numero spropositato di passaggi inutili e sbagliati e mai un guizzo: questo è stato il Bologna di oggi. A parte una punizione, il Bologna non ha "sfregato" un pallone...
Progetto futuro? Sarebbe meglio guardare al presente...
Alessandra Sportelli Negrini









sabato 26 novembre 2016

IN ATTESA DELL’ATALANTA.

Con i suoi 54 precedenti, Bologna-Atalanta è a suo modo una classica del calcio italiano. Il bilancio è ampiamente favorevole ai nostri colori: tra Serie A, Serie B e Coppa Italia si sono registrate 33 vittorie del Bologna contro 7 dell’Atalanta e 14 pareggi. Per ben due volte abbiamo travolto i nerazzurri bergamaschi col sonoro punteggio di 5-0: il 29 maggio 1960, grazie ad una doppietta di Sergio Campana, a cui si aggiunsero i gol di Fascetti, Demarco e Pivatelli; il 7 gennaio 1968, anche qui una doppietta, stavolta di Ezio Pascutti, corredata dalle reti di Tentorio, Perani e Fogli. In mezzo a tanto strapotere Rossoblù la Dea è comunque riuscita, per nostra fortuna una sola volta, a trasformarsi in un rullo compressore: l’11 settembre 1949, prima giornata di quel campionato, i nostri eroi si ritrovarono sotterrati da un fragoroso e poco onorevole 2-6; per l’Atalanta tripletta di Hansen, doppietta di Soerensen e gol di Randon, a cui replicarono “ solo “ Cappello e Mike. In epoca recente, per due volte il punteggio finale è stato di 2-2: il 10 novembre 2001, in Coppa Italia, botta di Comandini, risposta del nostro Olive, nuova botta di Rossini e risposta di Claudio Bellucci; il 20 gennaio 2010, nel recupero di una partita rinviata per neve, andati in vantaggio con una doppietta di SuperMarco Di Vaio i Rossoblù si fecero raggiungere dall’ex Manfredini e da Chevanton. Domani si presenta al Dall’Ara la vera rivelazione di questo campionato, lanciatissima ed intenzionata a proseguire nel proprio travolgente cammino. Si ritroverà di fronte sicuramente il Bologna, ma soprattutto Roberto Donadoni, bergamasco, cresciuto nell’Atalanta, da cui ha poi spiccato il volo verso la propria favolosa carriera da giocatore e capace, nello scorso campionato, di rifilare una sonora batosta ai propri “ fratelli “ per avviare col piede giusto l’avventura sulla nostra panchina. Domenica scorsa abbiamo vinto in rimonta dopo un avvio difficoltoso, ma abbiamo avuto l’ennesima conferma di avere a disposizione un grande macchina, che necessita comunque di una ulteriore messa a punto. Tanti elementi stanno crescendo, Adam Masina sta dimostrando un grande impegno nel voler mettere alle spalle un periodo non proprio esaltante, Destro è in lento ma costante recupero, Dzemaili è sempre più padrone del centrocampo, senza contare la piacevole novità dell’esordio di Okwonkwo ( spero di averlo scritto correttamente ) oltre al definitivo recupero di Mirante. Resta da capire perché Gastaldello continui a prodursi in delle uscite sconcertanti, ma non è un problema gravissimo: probabilmente ha solo bisogno di alleggerire un po’ la pressione che gli si è creata intorno. Non potrei concludere senza citare l’immancabile nota stonata: Sadiq è andato a rinforzare la già cospicua infermeria. Comunque sia, è vero che l’Atalanta di Gasperini in classifica sta molto meglio di noi, ma domani ce la possiamo giocare tranquillamente. Per cui, pronostico triplo e buon divertimento, sperando che venga rispettata la tradizione.


Paolo Milito

lunedì 21 novembre 2016

Ecco il mio Bologna!!!

Giornata intensa, per me, il 20 novembre... Alle 12.00, un appuntamento speciale, con l'arrivo di 9 galghi dalla Spagna, salvati da una morte atroce, e tutti adottati dalle loro nuove famiglie... Un'emozione indescrivibile, che ha fatto scendere non poche lacrime... Grazie, www.almalibre-rescue.com ... Grazie, meravigliosi adottanti!!!
E dopo il pranzo con i "nasoni", di corsa a casa: "Gioca il Bologna, non posso mica far tardi!" (Cit.)...
Ed ecco le formazioni ufficiali:
BOLOGNA: 1 Da Costa; 35 Torosidis, 20 Maietta, 28 Gastaldello (cap.), 25 Masina; 6 Viviani, 16 Nagy, 31 Dzemaili; 22 Rizzo, 10 Destro, 11 Krejci. A disposizione: 23 Gomis, 97 Sarr, 2 Oikonomou, 4 Krafth, 5 Pulgar, 8 Taider, 15 M'Baye, 17 Donsah, 19 Sadiq, 24 Ferrari, 26 Floccari, 30 Okwonkwo. Allenatore: Roberto Donadoni.
PALERMO: 1 Posavec; 3 Rispoli, 15 Cionek, 4 Andelkovic, 19 Aleesami; 10 Hiljemark, 14 Gazzi, 25 B. Henrique; 23 Diamanti (cap.), 30 Nestorovski, 20 Sallai. A disposizione: 55 Marson, 68 Fulignati, 2 Vitiello, 6 Goldaniga, 12 Gonzalez, 18 Chochev, 21 Quaison, 24 Bouy, 28 Jajalo, 89 Morganella, 97 Pezzella, 98 Lo Faso. Allenatore: Roberto De Zerbi
Si parte!
Un gol a testa nel primo tempo e, poi, il dominio rossoblu nella ripresa. Sesta sconfitta di fila per il Palermo e ritorno del sorriso in casa felsinea... dopo 7 giornate.
Il Bologna interrompe il digiuno durato due mesi. Donadoni schiera il gruppo di italiani che ha trascinato la sua squadra a un successo attesissimo: Federico Viviani, regista a tutto campo e realizzatore del terzo gol (bellissimo!), oltre che dell'assist dell'1-1. Masina, che sembra uscito dal periodo di profonda crisi, e ha giocato bene! Rizzo e lo scalpitante Destro, al suo rientro e forse sbloccatosi definitivamente, autore di un regale e "bollante" stacco aereo, hanno giocato da protagonisti, insieme ad un irrefrenabile Dzemaili, cursore e finalizzatore insieme. Tanto per non perdere le vecchie abitudini, la partita del Bologna comincia in salita, perché in tre minuti, i rossoblu, falliscono con Krejci un gol che era già in rete (6') e poi regalano al Palermo il gol del vantaggio, con la complicità di un Gastaldello troppo nervoso!
Krejci, liberato davanti alla porta da una deviazione di Cionek sul lancio di Dzemaili, avrebbe dovuto solo ed esclusivamente segnare, l'esitazione di Gastaldello nel liberarsi del pallone con successivo tentativo di arginare l'avversario con un dribbling a rientrare, sono errori imperdonabili, specie se commessi da un "capitano" di esperienza.
Dai Gasta: ripartire e fare meglio!
Un errore di distrazione di Cionek, lascia poi libero in mezzo all'area Mattia Destro: lo stacco del centravanti sul perfetto cross di Viviani, è mirabile e la deviazione, a fil di palo, non lascia margini di intervento al portiere rosanero: 1-1.
Joey Saputo, osannato al suo ingresso in tribuna, può tirare un sospiro e di sollievo.
Adesso comincia la partita, che si manterrà a ritmi sostenuti fino alla fine: il Bologna, sotto la spinta di Viviani e Nagy (infaticabile ed essenziale), costruisce azioni su azioni e riesce a trovare il varco giusto a metà del secondo tempo quando, un filtrante di Destro rimpallato, arriva sulla strada di Dzemaili, che segna con un rasoterra mancino.
Non passano 5 minuti, ed ecco il terzo, bellissimo gol, su punizione calciata magistralmente da Viviani, che conclude alla grande la sua prestazione! Il Palermo reagisce, o almeno ci prova: Lo Faso è solo contro Da Costa, ma il tiro del rosanero è centrale, così come l'incursione aerea di Ciolek su angolo. "Pericolo" scampato... Donadoni fa esordire, allora, il diciottenne Okwokwo.
Triplice fischio! Vittoria! Poi, tutti sotto la curva a festeggiare...
Questo è il mio Bologna! Un Bologna che, se anche parte male, sa reagire, realzarsi e capovolgere tutto in proprio favore! Avanti così, ragazzi: vi festeggeremo domani sera, martedì 22 novembre, al Boccon Divino di Bagnacavallo! Il Bologna Club Romagna vi ringrazia!!! E, purtroppo, saluta un grande tifoso rossoblu, al fianco, ora, di Giacomino, Klass, Renato, Lucio... e al fianco di ogni cuore rossoblu... Ciao Daniele: sempre con noi!
Alessandra Sportelli Negrini
















sabato 19 novembre 2016

IN ATTESA DEL PALERMO.

Bologna-Palermo conta 29 precedenti, distribuiti fra Serie A, Serie B e Coppa Italia. Il bilancio racconta di 16 vittorie Rossoblù, 4 del Palermo e 9 pareggi. Per trovare la nostra vittoria più robusta dobbiamo andare al 5 ottobre 1952, quando vincemmo 5-2 con una doppietta di Bacci e tre gol segnati da Pilmark, Campatelli e Cervellati, a cui replicarono i rosanero Gimona e Martegani. Per due volte, invece, il Palermo ha prevalso col punteggio di 3-1: il 3 ottobre 1982, in Serie B, quando i siciliani segnarono con Lopez, De Stefanis e Gasperini in risposta al nostro Macina, evidenziando le magagne di una squadra destinata allo sfascio, e il 1 aprile 2012, quando i nostri avversari rimontarono il gol di Sorensen con Donati, Hernandez e un autogol di Morleo infliggendo una clamorosa battuta d’arresto al brillante Bologna di Stefano Pioli. Da notare che l’unico confronto giocato in Coppa Italia è in realtà la finale del 1974 vinta dai Rossoblù all’Olimpico di Roma, nella quale figuravamo come primo nome in cartellone e per questo conteggiata dalle statistiche come match giocato in casa. Personalmente, non riesco a dimenticare, e forse mai ci riuscirò, il gran finale della partita giocata al Dall’Ara il 19 febbraio 2011: non tanto per il punteggio finale, 1-0, quanto perché al momento del gol decisivo, messo a segno nei minuti di recupero da Paponi, da poco subentrato a Ramirez, il telecronista di SKY urlò “ … Paponi uno Palermo zero !!! … “, della serie “ È talmente faticoso pronunciare il nome Bologna che trovo più comodo attribuire alla squadra il nome del marcatore “. Volendo tornare un po’ più seri, possiamo ricordare il pomeriggio del 18 novembre 2012, sia per il rotondo 3-0 dovuto ai gol di Gilardino, Gabbiadini e dell’allora condottiero Rossoblù Diamanti, sia soprattutto per il fatto che quel giorno, a causa di varie vicende, si videro in campo quattro portieri e ci fu un consistente numero di espulsioni ( ben quattro, di cui tre ai danni del Palermo ). Dunque, la tradizione ci è ampiamente favorevole. Il Palermo ci viene incontro trascinato dal nostro ex capitano Diamanti, che già ci ha fatto passare un brutto quarto d’ora indossando la maglia dell’Atalanta, ma è reduce, non dimentichiamolo, da cinque sconfitte consecutive. Interessante notare come il tecnico dei siciliani De Zerbi, ovviamente a rischio di esonero, sia al primo confronto in panchina col nostro Donadoni, ma avrebbe molto da ridire sull’allenatore bergamasco: quando lo ha avuto alle dipendenze come giocatore, Donadoni per ben due volte lo ha costretto a cambiare aria, provocandone la cessione dal Lecco al Foggia e poi dal Napoli al Brescia. Il Bologna si presenta in campo sull’onda dell’euforia causata dal ritorno sulla scena di Mirante, salutato in conferenza stampa da un’originale sorpresa organizzata dai suoi colleghi, e dal bagno di folla a cui si è sottoposto il Presidente Saputo, venuto in città per un blitz alla vigilia della finale del girone canadese della Major League americana. Bisogna ripartire dopo il disastro romano di sponda giallorossa, e il nostro mister è alle prese con non pochi problemi: se da una parte recupera il portiere, comunque destinato a riposare ancora per qualche giorno, dall’altra deve fare i conti con gli infortuni di Sadiq e Di Francesco e alcuni problemi in cui sono incappati Krejci e Taider. Radio Casteldebole, comunque, segnala Destro e Maietta in ripresa; il mister, si sa, è imperturbabile, riesce sempre ad ovviare agli inconvenienti, però abbiamo visto come finora abbia dovuto fare i conti troppo spesso col brivido dell’imprevisto, dai problemi cardiaci di Mirante ai colpi di testa di Gastaldello, fino alle cappelle dello sconcertante Masina di questo primo scorcio di stagione. Ad occhio, dovremmo riuscire ad ottenere un risultato positivo; sarà bene, comunque, che i nostri eroi non si facciano trarre in inganno dalle cinque sconfitte consecutive degli avversari e mantengano alta la guardia per tutta la durata della partita.


Paolo Milito

domenica 13 novembre 2016

Poema in rossoblu...

Il nostro amatissimo Bologna oggi non gioca... C'è la sosta per la Nazionale... Approfitto, allora, per condividere con voi la Poesia dell'amico e tifoso Gianni Parmiani, che ricorderete per le sue meravigliose rimecronache...
Buona lettura, dunque, in questa strana e silenziosa domenica...

"Ieri notte ho fatto un sogno.
Ero in Paradiso, nel cielo di Marte.
Ad un certo punto mi viene incontro Cacciaguida avvolto in una gran luce: "E Dante dov'è?", mi chiede.
"E che ne so?", rispondo io un poco intimorito, "Sarà con Beatrice...";
"Non fare lo spiritoso!", ribatte serio il milite crociato e poi, bofonchiando, continua: "E adesso la mia profezia a chi la faccio?";
timidamente azzardo: "Bè... la faccia a me". Il trisavolo di Dante mi guarda in tralice, ma poi comincia a parlare:

"Tu piangerai per questa tua diletta
copiosamente; e questo è quello strale
che l’arco di sconfitta già saetta.
Tu proverai sì come sa di Sàlah
lo calcio altrui, e come in questa valle
la speme di vittoria presto cala.
E quel che più ti graverà le spalle,
sarà questa giornata uggiosa e scempia
in cui verranno olimpiche tre palle.
Oh ingrata squadra, tutta matta ed empia
si può tifar per te? Chi è quel desso
a cui di rossoblu pulsa la tempia?
Sì, sarai tu! Oh, sarai tu quel fesso!"

Sul "fesso" mi sono svegliato di soprassalto, ma ero contento... Molto contento!
I sogni vanno letti al contrario, no?
No.
Roma - Bologna: 3 - 0

P.S. Cacciaguida, senza offesa... ch' ut vègna un colp t' armêsta in böta! (Intignamod sa t' fa l a tè? T' ci zà in Paradis!) 😡
Traduzione: Cacciaguida, senza offesa... Che ti venga un colpo da restarci in botta! (Ad ogni modo, cosa ti cambia? Sei già in Paradiso!) 😡" "


"Gianni Parmiani"


sabato 12 novembre 2016

IL BICCHIERE MEZZO PIENO.

È vero, gli ultimi risultati del Bologna non sono stati proprio esaltanti, ma non mi sembra che ci si trovi in una situazione catastrofica. In fin dei conti, rispetto alla stagione scorsa abbiamo iniziato in maniera molto più decorosa. Ci troviamo nelle retrovie della classifica, ma con sei punti di vantaggio sulla quart’ultima, il che non è di poco conto. Roberto Donadoni e la sua truppa non sono da disprezzare: tutto sommato, il Bologna ha sbagliato una partita intera, quella contro la Roma, e due mezze partite, a Torino e a Napoli. Per il resto, se ci troviamo in quella posizione dobbiamo prendercela più con degli arbitraggi discutibili e con una sfilza di infortuni piuttosto che con i nostri ragazzi; anzi, per meglio dire, va dato atto al Mister di aver saputo ( minuscolo ) parare al meglio i colpi della malasorte, ovviando brillantemente alla mancanza del portiere titolare, sopravvenuta in circostanze drammatiche, e a quella dei vari giocatori che di volta in volta ha rimodulato per renderli funzionali ai propri progetti. Pertanto, io non mi associo alle scene di disperazione a cui ho assistito negli ultimi giorni. È altresì vero che Sadiq, brillante protagonista della gara contro la Roma, si è fatto male e salterà le prossime due partite, così come Di Francesco, vittima in Nazionale di uno stiramento dopo aver portato gli Azzurrini in vantaggio, ma sta per rientrare Mirante, così come Destro viene segnalato in lento ma costante recupero. Morale della favola: dopo la sosta ci attendono due impegni non impossibili, e la consistenza della squadra ci consente di dormire sonni relativamente tranquilli. Torno a ripetere che alla Società si può muovere un solo appunto: non aver insistito nella ricerca di un vero vice-Destro, nella convinzione che l’arrivo di un soggetto con queste caratteristiche avrebbe causato disagi psicologici al nostro giocatore di maggior prestigio. Insomma: non tutto va a gonfie vele, ma non siamo ai livelli di disperazione di guaraldiana memoria. Buona domenica.


Paolo Milito

domenica 6 novembre 2016

Caro Bologna... così proprio non va!

Andiamo a Roma decimati, ma non aggrappiamoci all'ennesima scusa... Non è da ieri che assassiniamo punti preziosi...

Le formazioni:
Bologna (4-3-3): Da Costa; Krafth, Ferrari, Helander, Masina; Taider, Viviani, Nagy; Dzemaili, Sadiq, Krejci. All.: Donadoni
ROMA (4-2-3-1): Szczesny, Bruno Peres, Fazio, Rudiger, Juan Jesus; De Rossi, Strootman; Salah, Nainggolan, Perotti; Dzeko. All.: Spalletti.

E scendiamo in campo, appoggiandoci tanto sui Primavera... o Under 21...

Al 2° minuto: KREJCI!!! KREJCI!! Girata a lato di un soffio sul cross di TAIDER!! CHE OCCASIONE!!
Al 4° minuto: Bologna in attacco!! Sadiq ora insacca addirittura, ma il gioco era fermo perchè Taider ha crossato quando la palla aveva già varcato la linea!
Al 5° minuto: CHE BOLOGNA!!! Ma come sono partiti gli uomini di Donadoni!!??
Al 7° minuto: MASINA anticipa di un soffio Salah! Ma che palla gli avevano servito...
All'8° minuto: REAGISCE LA ROMA! Bruno Peres scaglia un destro altissimo da fuori...
Al 10° minuto:
Perotti semina il panico sull'out di sinistra...Ritmi alti all'Olimpico!
All'11° minuto: DZEKO! Fuga in contropiede e interno destro a giro fuori di un niente!!!! Prima Sadiq anticipato di un soffio da Rudiger!
Al 12° minuto: DA COSTA raccoglie il cross di SALAH...azioni pericolose ad ogni ribaltamento di fronte!
E poi... Gol... 1 - 0 per la Roma... Cross di Perotti, girata di SALAH e deviazione decisiva di MASINA!
Autogol di Masina... E la partita, per il Bologna, finisce qui!
I rossoblu proveranno a reagire, ad approfittare malamente delle sviste della Roma, ma perderanno 3 - 0 ....
Allora, vorrei sapere: sapendo che Salah è devastante, perchè Masina va sulla sinistra? Perchè sta così alto? Chi gliel'ha detto? Possiamo vedere sempre, o quasi, una partita dove a mezz'ora del 2° tempo non ci sia più speranza? Possiamo appoggiarci ai nostri "cinni" perchè, per un motivo o per l'altro, ci manca mezza squadra?

Pensate quello che volete, odiatemi, ma alle attenuanti dietro alle quali ci facciamo scudo, mancano solo il complotto dei rettiliani e le scie chimiche...
La polemica sugli arbitri è stucchevole e davvero tediosa. Però, si difendono i giocatori oltre ogni logica...
Si difendo i dirigenti oltre ogni logica... Nonostante abbiano presentato una rosa incompleta e che non farebbe gol nemmeno se si potesse giocare per sei giorni di seguito (Verdi escluso)!
Si può dire che la squadra è debole? Lo dico! Si può dire che, a questo punto, chiedere alla gente di andare allo stadio è, quanto meno, una presa in giro, dal momento che i soldi non li "caga" nessuno? Lo dico!
Si può dire che di 8 o 9 difensori, Maietta a parte, non ne abbiamo uno decente? Lo dico!
Tra quindici giorni, con il Palermo, si vincerà, almeno spero... ma ci siamo messi nella condizione di essere già di fronte ad una partita decisiva e vitale... e io da TIFOSA innamorata del Bologna, mi sono davvero rotta! E con me, tanti altri tifosi, compreso Ares, al quale ho rubato questo pensiero, perchè lo condivido in toto!

Siamo una squadra INCOMPIUTA, senza presente, ad oggi, e con poche speranze per quel futuro del quale si va cianciando... Per costruire un futuro, servono delle solide fondamenta... E al momento, non c'è nemmeno lo scavo per la gettata...
Vedo giocatori stanchi, svogliati, con 20 minuti nelle gambe a 24 anni... Non ho parole! E credo che anche l'approccio di Donadoni alla partita sia stato del tutto sbagliato, dando quasi l'impressione di aver detto ai ragazzi, ancora prima di iniziare: "Persa per persa, conteniamo i danni"... Questo è quello che si è visto sul campo: 12 minuti di un bel Bologna e poi il nulla... Pochi i tentativi di reazione, tanti gli errori (vedi quel maledetto passaggio di tacco che ci è costato il terzo gol) e nessun tentativo di cambiare le cose.
Questo non è il mio Bologna... È il suo ectoplasma...
Non sono queste le partite che si possono vincere facilmente, vero, ma aver buttato via punti preziosi con squadre alla nostra portata, non ha scusanti... E adesso, rimboccarsi le maniche, lavorare e comperare! Non servono dei fenomeni, ma difensori che difendano e attaccanti che segnino... È chiedere troppo?
Alessandra Sportelli Negrini






sabato 5 novembre 2016

IN VIAGGIO VERSO LA ROMA.

Domani sera, all’Olimpico di Roma, va in scena un’altra grande classica del calcio italiano: Roma-Bologna. Una gara particolarmente sentita negli ultimi tempi, in considerazione degli intrecci fra le carriere dei protagonisti in campo e nei quadri dirigenziali, che hanno visto il vicepresidente giallorosso Tacopina diventare il nostro Presidente, l’AD Fenucci mantenere il ruolo cambiando colori e scrivania, fino al passaggio nelle nostre file di Mattia Destro, Torosidis e Sadiq. Tra Serie A e Coppa Italia il confronto vanta ben 72 precedenti; 30 le vittorie dei padroni di casa, 18 quelle del Bologna, 24 i pareggi. La più consistente vittoria giallorossa è abbastanza recente: il 29 settembre 2013 la Roma di Rudi Garcia, animata da ambizioni di Scudetto, travolse il Bologna di Pioli, alle prese con problemi di asticella, con un sonoro 5-0, doppietta di Gervinho accompagnata dai gol di Florenzi, Benatia e Liajic. Il 10 ottobre 1954, invece, furono i Rossoblù ad imporsi per 4-3; per noi una doppietta di Pivatelli, un gol di Bonafin e un autogol di Eliani, per la Roma segnarono Galli, Venturi e Celio. Nel corso degli anni altre due gare sono rimaste nella nostra memoria, non tanto per il punteggio quanto perché si tratta di due vittorie maturate in circostanze particolari. Il 30 settembre 1979 il nostro allenatore Marino Perani volle dare maggior peso all’attacco e, al 40° del primo tempo, fece scendere in campo Luciano Chiarugi, sbarcato sotto le Due Torri a spendere gli ultimi calci della sua prestigiosa carriera. Tutto intorno fu un fiorire di frizzi, lazzi e sorrisetti di compassione ( ricordo una battutaccia di Gianni Minà durante una trasmissione di Raidue che seguiva in diretta il campionato ); l’atmosfera cambiò quando, dopo il vantaggio Rossoblù di Savoldi e il pareggio di Pruzzo, Chiarugi mise a segno quello che alla fine sarebbe stato il gol della nostra vittoria ( della serie : ride bene chi ride per ultimo ). Ancor più esaltante fu la gara del 16 settembre 2012: la Roma nel primo quarto d’ora andò a segno con Florenzi e Lamela, ma i nostri eroi nel secondo tempo ribaltarono la situazione con una gran prestazione di Alino Diamanti e soprattutto di Alberto Gilardino, autore di una fantastica doppietta. Dunque, per quanto il fattore campo abbia sempre pesato, l’Olimpico a tinte giallorosse in passato ci ha riservato qualche bella soddisfazione. Domani sera ci troveremo di fronte una squadra intenzionata a fare bottino pieno, allo scopo di imporsi come la seconda forza del campionato dietro una Juventus sulla carta imbattibile ma capace di perdere contro le non irresistibili milanesi. Il Bologna non parte come una vittima sacrificale, ma deve ancora imparare a camminare nella giusta carreggiata. Le partite fin qui disputate hanno evidenziato come disponiamo di un bel gruppo di giocatori, soggetto però ad incappare in errori dettati dall’inesperienza o da fattori imponderabili ( penso soprattutto alle leggerezze di cui si è macchiato Gastaldello ). Non sono abituato ad attaccarmi ai torti arbitrali, ma non ho gli occhi foderati di prosciutto e quindi non posso fare a meno di notare che, se al momento siamo in posizione medio-bassa di classifica quando potremmo essere a ridosso delle prime, una parte del merito spetta sicuramente a dei direttori di gara dall’atteggiamento discutibile. Quindi, da una parte mister Donadoni, oltre a dover ovviare alla brutta tegola dell’infortunio di Verdi, deve intervenire sulle teste dei giocatori in modo da mantenere la concentrazione per tutta la durata della partita, evitando dormite collettive e sbavature varie, ma dall’altra la Società farebbe bene a farsi sentire ai cosiddetti piani alti, come fanno i dirigenti di altre squadre, senza temere di fare brutte figure. Resta da vedere se, al centro dell’attacco, assisteremo al sospirato ritorno di Destro, all’ennesimo tentativo di riscatto di Floccari o Sadiq oppure ad una imprevista variazione sul tema, tipo un Di Francesco falso nueve. Indubbiamente domani per noi sarà dura, ma la presenza di Donadoni in panchina e la consistenza dimostrata finora dai giocatori ( basti pensare al gran finale prodotto contro la Fiorentina ) autorizzano a sperare che comunque ce la possiamo giocare.


Paolo Milito

mercoledì 2 novembre 2016

Cena rossoblu... Con il Bologna Club Romagna!!! ❤💙❤💙



Silenzio Stampa!!!

Non me la sono sentita di scrivere nulla sulla partita del Bologna di sabato contro la Fiorentina... L'amarezza ha preso il sopravvento... Verdi infortunato, Gastaldello che fa l'ennesima cazzata, l'arbitro che non concede un rigore rigorosissimo... E la nostra difesa che fa un po' acqua da tutte le parti. Ho visto l'impegno, il "mettercela tutta", ma, avversità esterne a parte, bisogna fare un salto di qualità... Resta un unico dato di fatto: abbiamo assassinato troppi punti in 5 partite! Bisogna segnare e vincere... O, almeno, non perdere! Le possibilità per farlo, ci sono tutte: si deve e si può fare! Andiamo a Roma, a giocarci una partita difficile... Si deve fare l'impossibile! Dai, ragazzi: noi siamo con voi, sempre!!!