Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

sabato 29 luglio 2017

QUANDO SI LAVORA SOTTO IL SOLE

In questi giorni, lo sappiamo bene, siamo avvolti da una cappa torrida senza precedenti. È facile, perciò, essere soggetti a dei colpi di calore dagli effetti a volte devastanti. Ne sa qualcosa il nostro amico Maurizio Setti, che qualche settimana fa, tutto contento, aveva annunciato il grande ritorno di Antonio Cassano ed i relativi progetti di allegria, il tridente con Pazzini e Cerci con tutti gli annessi&connessi. Salvo poi imbattersi non in una singola, ma in una raffica di cassanate a stretto giro di posta ( è di poche ore fa la notizia dell’ennesimo ripensamento dell’irrequieto giocatore pugliese, con tanto di abboccamento verso il Nizza di Balotelli più che verso un’improbabile destinazione Entella ) che hanno dato ulteriore conforto ai fessi come me, schieratisi in maniera compatta contro l’eventualità di ingaggiare un simile soggetto. Guardando in casa nostra, c’è da segnalare l’uscita estemporanea di Giulio Gallazzi, aspirante presidente del Genoa ma bolognese a tutti gli effetti, il quale ha dichiarato pubblicamente di essere stato, nei mesi scorsi, ad un passo dal rilevare la proprietà del Bologna, venendo però smentito da Marco Di Vaio. Ora, sappiamo bene che Bologna è una città strana, in cui vivono ed operano grandi magnati dei quali, però, solo due, ovvero Gazzoni e Cazzola, si sono cimentati nella presidenza del Bologna mentre Massimo Zanetti ha lanciato un sasso per poi nascondere la mano. È altrettanto vero, però, che da tre anni a questa parte la Società è saldamente in sicurissime mani nordamericane, e non abbiamo certo bisogno di dichiarazioni altisonanti che potrebbero solo indispettire chi ha sborsato fior di soldoni per rimettere i conti in regola. Per non farci mancare nulla, è spuntato sulla stampa locale una specie di pentito, il quale sostiene che in effetti ci sono state strane manovre dietro la pubblicità allo Stadio, a danno delle casse sociali. Per tacere della vicenda relativa al Dall’Ara, vale a dire che l’inchiesta giudiziaria prosegue a fari spenti mentre i tecnici di fiducia della Società pare abbiano individuato un’area dove far sorgere senza problemi il famigerato stadio provvisorio. Dimenticavo: è ufficiale la notizia della sospensione, da parte della Macron, della stampa delle nuove maglie bianche da trasferta, allo scopo di utilizzare gli stemmi coi colori tradizionali. In tutto questo movimento, salta all’occhio come Joey Saputo, rispondendo a tono ad ogni insinuazione, abbia dimostrato, pur vivendo abitualmente oltreoceano, di essere molto più presente di quanto i luoghi comuni volessero far credere. Dal punto di vista tecnico, la squadra sta per spostarsi in Austria e si prepara ad affrontare in amichevole il Colonia, dopo aver sommerso di gol una serie di malcapitati dilettanti. A parte l’ennesimo, e per nulla preoccupante, contrattempo capitato a Mattia Destro, le indicazioni emerse finora sono molto soddisfacenti, ed autorizzano ad aspettarsi una stagione un po’ più decorosa di quella appena messa alle spalle. Sul mercato, si aspetta l’evoluzione della vicenda Avenatti e si tenta di portare sotto le Due Torri due soggetti che, a mio avviso, non sembrano troppo convinti, vale a dire Palacio e Rincon. Comunque, mi sembra che il convento offra ottime soluzioni interne: a parte le intemperanze di Pulgar e i malumori di Donsah, irretito da sirene granata, gli altri giovani sembrano aver fatto tesoro dell’esperienza maturata nell’ultimo anno, dando la sensazione di essere molto motivati e convinti di indossare la nostra maglia. Andiamo quindi verso la partita di lunedi, senza caricarla di eccessive aspettative, in attesa di conoscere il nome della nostra prima avversaria di Coppa Italia, ben sapendo che a questi prezzi il superamento del turno non dovrebbe rappresentare un’impresa proibitiva. 
“ Buona “ calura a tutti.


Paolo Milito

sabato 22 luglio 2017

BUFALE & MOZZARELLE

Non c’è che dire: questa volta la cosiddetta stampa specializzata ha rimediato davvero una solenne figuraccia. Veniamo al dunque: da almeno due settimane ( se non tre ) era di pubblico dominio che in questi giorni i dirigenti Rossoblù Fenucci e Bergamini si sarebbero recati in Canada per incontrarsi col patron Saputo, allo scopo di fare il punto della situazione e mettere a punto le strategie per affrontare al meglio la stagione che va ad incominciare, oltre che per ridiscutere il cammino relativo alla ristrutturazione dello Stadio, complicatosi a causa dell’approvazione di nuove leggi in materia. Invece, in prossimità della partenza dei due dirigenti, ecco che alcune prestigiose testate se ne escono con un vero e proprio scoop: Bergamini e Fenucci convocati d’urgenza da un imbufalito Saputo, intenzionato ad essere erudito fino all’ultima virgola riguardo ad un pasticcio combinato dai dirigenti amministrativi, che si erano lasciati sfuggire di mano la situazione al punto da permettere ad alcuni lestofanti di fare la cresta sulla pubblicità allo Stadio e negli altri canali del merchandising !!! Roba da far impallidire il ricordo delle bravate di Fabbretti, Porcedda e Guaraldi messi insieme. Peccato che dal Canada ( ripeto: dal Canada ) sia arrivata a stretto giro di posta una solenne smentita, in cui si ribadiva che il viaggio era programmato da tempo e che la vicenda della gestione pubblicitaria era già stata affrontata dal Presidente, attualmente in attesa degli ovvi sviluppi procedurali. Facile tirare la seguente conclusione: è vero che Saputo è il re delle MOZZARELLE, ma questo non autorizza nessuno a costruirgli intorno delle BUFALE !!! Vabbè, c’è gente che tiene famiglia e deve vendere giornali anche col campionato fermo, ma un po’ di accortezza in più non guasta. Questo siparietto mi ha riportato alla mente una specie di scoop che il sottoscritto, qualche tempo fa, non seppe sfruttare in maniera adeguata: essendo amico su Facebook della compagna di Beppe Signori, venni informato in tempo reale del fatto che Joey Saputo aveva cenato al “ Campione “ in compagnia di Roberto Mancini. Il giorno seguente, io mi limitai a riferire l’accaduto commentando solo : “ Se son rose, fioriranno “, ma un carissimo amico mi bollò pubblicamente chiamandomi  “ Alice nel paese delle meraviglie “ ( cit. G.B.G., 2015 ), mentre tre giorni dopo le testate specializzate, ( sempre loro !!! ), venute a sapere della cosa, allestirono un bombardamento mediatico inneggiante al ritorno all’ovile del figliol prodigo, che di lì a poco sarebbe invece tornato ad allenare l’Inter. Certo, a me non poteva fregare di meno, in quanto svolgo tutt’altra professione che quella di giornalista, ma da questo siparietto si capisce come sia facile equivocare alcune situazioni e quindi come qualche personaggio disinvolto faccia un paio di supposizioni imbastendo una trama e proponendo al pubblico una storia apparentemente credibile, in attesa di essere suffragato o smentito dagli eventi. A mio avviso, quando non si ha niente da dire, è meglio stare zitti. Veniamo al calcio giocato. Stasera ci sarà la terza amichevole trasmessa in diretta via Facebook. Nelle prime due, il Bologna ha letteralmente travolto le avversarie con una valanga di gol ( 9 nel primo caso, 17 nel secondo ), che se non ci garantiscono la vittoria della Coppa Intercontinentale, certamente testimoniano di una squadra in buona salute, a cominciare da un Mattia Destro apparso molto più motivato rispetto alla stagione scorsa. A proposito di salute, si profila all’orizzonte lo strano caso di Avenatti: l’ex ternano non ha superato le visite mediche a causa di “ problemi all’apparato respiratorio “, ragion per cui l’operazione relativa al suo ingaggio è stata per il momento congelata. Certo, appare strano che nell’Era 2.0, in cui un’influenza viene smaltita in tre giorni, un calciatore professionista si trascini dietro le conseguenze di un simile malore per due mesi, quindi è comprensibile che si alimentino sospetti di natura differente, ma la presa di posizione dello staff sanitario sembra dissipare ogni dubbio e dunque invita tutti ad aver pazienza ed attendere il superamento della crisi. Detto di Mirante e del sondaggio indetto da “ Stadio “ che lo ha incoronato capitano, resta da commentare il sorteggio di Coppa Italia: la nostra prima avversaria sarà una fra l’Albinoleffe, il Cittadella e il Giana Erminio. Le prime due sono due nostre vecchie conoscenze, la terza è la squadra di Gorgonzola, intitolata ad un eroe di guerra e stella emergente del firmamento calcistico lombardo, dopo novant’anni passati a vivacchiare nelle categorie minori. Vedremo cosa ci riserverà il futuro.


Paolo Milito

sabato 15 luglio 2017

PRIME PALLONATE

Per il Bologna le vacanze sono ormai finite, tanto è vero che già da un paio di giorni i nostri eroi sono in ritiro a Castelrotto. Quella che sembrava destinata a passare agli archivi come un’estate sonnacchiosa, sta prendendo invece una piega inaspettata. Innanzi tutto, nella prima conferenza stampa, Roberto Donadoni ha invitato esplicitamente tutti coloro che si sentissero sminuiti dall’indossare i nostri colori a farlo immediatamente presente, in modo da essere accompagnati alla porta a stretto giro di posta, e ciò rappresenta una notevole inversione di tendenza rispetto all’atteggiamento accomodante tenuto finora dal tecnico bergamasco. Per quanto riguarda il mercato, scampato ( si dice per ridere … ) il pericolo di ritrovarsi negli spogliatoi elementi destabilizzanti chiamati Cerci, Cassano o Balotelli, Riccardo Bigon ha già portato sotto le Due Torri alcuni elementi interessanti, come gli ex ternani Falletti e Avenatti, e sta cercando di non farsi raggirare dal Torino nella gestione del caso-Donsah ( forte dell’accordo raggiunto col giocatore, Urbano Cairo ha tentato di assicurarsi il cartellino a prezzi stracciati, cosa che avrebbe causato una sonora minusvalenza nelle nostre casse sociali ). Inoltre, nelle ultime ore si è fatto insistente il pressing del Panathinaikos di Atene per portarci via Mattia Destro, cosa che potrebbe rivelarsi più utile di quanto non appaia a prima vista ( in questo caso, Joey Saputo sarebbe ben felice di tirar fuori dei quattrini per ingaggiare un adeguato sostituto ). Sul fronte dello Stadio, invece, si sono materializzate alcune complicazioni: una modifica alle leggi vigenti, che se approvata in Parlamento costringerebbe tutti gli interessati a rivedere i propri progetti, e l’intervento della Magistratura, che dopo aver assistito alla baruffa con tanto di petizioni, contropetizioni e volantinaggi vari riguardo al Cierrebi ha deciso di aprire un’inchiesta, che potrebbe finire in una bolla di sapone come invece complicare ulteriormente il già non facile cammino dell’intera operazione. Insomma, in casa Bologna di questi tempi non ci si annoia affatto. Ma il Bologna è prima di tutto una squadra di calcio, ragion per cui oggi pomeriggio affronterà lo Sciliar nella prima amichevole ufficiosa di stagione ( diretta streaming sulla pagina Facebook del BFC ). Ovviamente non una sfida all’ultimo sangue, ma l’occasione, per Donadoni, di poter saggiare le forze a disposizione, in attesa del rientro dalle coppe sudamericane di Gonzalez e dell’effettivo arrivo di Avenatti, alle prese con un problema alle vie respiratorie che potrebbe costringerlo a saltare l’intero ritiro. Per concludere, ripensando a quanto detto da Donadoni … ce l’avete presente Umar Sadiq? Sì, quello che da noi sembrava un salice piangente, sempre triste, sempre ammaccato … Ebbene, non appena si è sentito addosso la maglia romanista, evidentemente più gustosa e saporita, si è messo a fare il fenomeno e ha risolto da solo la prima amichevole ufficiale dei giallorossi. Meditate, gente, meditate …


Paolo Milito

sabato 8 luglio 2017

I PUNTINI SULLE “ I “

Mi sento obbligato a tornare, spero per l’ultima volta, sull’antipatico episodio che mi ha spinto a pubblicare il non-articolo di sabato scorso. Dunque: l’attività di questo blog è cominciata in piena Era Guaraldi, quando Casteldebole era una vera e propria groviera a cielo aperto, da cui trapelava di tutto e di più, tanto è vero che, per noi e per i giornalisti di professione, c’era a disposizione tanto di quel gossip da riempire non uno ma tre giornali al giorno. Sotto Joey Saputo, invece, regna una cortina impenetrabile, le notizie filtrano con il contagocce, tanto è vero che Claudio Beneforti ( ossia non propriamente l’ultimo arrivato ), all’inizio dell’estate ha messo in guardia i suoi lettori invitandoli a non aspettarsi un aggiornamento quotidiano sulle vicende Rossoblù, che a questi prezzi, col campionato fermo e il mercato a budget ridotto, risulta essere impresa particolarmente complicata. Logico quindi che, al termine di una settimana di calma piatta, interrotta solo dall’ufficializzazione dell’acquisto di Giancarlo Gonzalez, che non è propriamente un top player planetario ed oltretutto è reduce da una non brillantissima stagione palermitana, il sottoscritto intitoli il proprio articolo “ Avanti a piccoli passi “, senza con questo voler accusare la Società di immobilismo o di chissà quale altra nefandezza, con buona pace del troll che su Facebook ha cercato in tutti i modi di mettermi in bocca parole e concetti che non mi sono mai passati per l’anticamera del cervello. Mi spiace per certa gente, ma IN PRESENZA DI PICCOLI PASSI IO PARLO DI PICCOLI PASSI, senza secondi, terzi o centosedicesimi fini. Detto questo, come ben sapete, negli ultimi giorni la società di passi ne ha fatti due o tre, tipo l’acquisto di Poli e di De Maio o la cessione definitiva di Oikonomou e Rizzo alla SPAL e di Sarr in prestito al Prato, ma soprattutto ne ha fatto uno falso e abbastanza clamoroso: la cappella dello stemma biancoblù. La furibonda reazione della tifoseria, a cui ci siamo aggiunti noi di Futuro Rossoblù con un comunicato ufficiale, ha spinto Saputo a farsi vivo dal Canada con un messaggio in cui ha cercato di smorzare i toni, impegnandosi a venire incontro alle nostre aspettative, nel rispetto sia della tradizione che delle esigenze di marketing. Informazioni ufficiose ed abbastanza attendibili mi riferiscono che sia stata bloccata la produzione della seconda maglia, mentre, per quanto riguarda la terza, sul web sono circolate delle inesattezze. Mi spiego meglio: per quanto riguarda la maglia ufficiale ormai è troppo tardi, dovremo sorbirci per tutto il campionato lo stemma biancoblù; la seconda segnerà il ritorno alla gloriosa banda diagonale, e la rivolta popolare ha fatto sì che si fermasse la produzione allo scopo di applicare gli stemmi coi colori giusti; secondo le informazioni in mio possesso, infine, è da ritenersi completamente destituita di fondamento l’immagine circolata in rete nei giorni scorsi, raffigurante la nostra maglia tradizionale col bianco al posto del rosso. Come si è potuto capire, Joey Saputo sta ancora frequentando la scuola guida dei presidenti, ma quando si accorge di aver commesso degli errori cerca di porvi rimedio ed accetta suggerimenti e consigli. Insomma, una musica ben diversa rispetto a quella che riecheggiava nell’aria ai tempi di un certo signore barbuto  e panzone. Buon segno. Abbiate fiducia, i risultati arriveranno.


Paolo Milito