Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

venerdì 31 ottobre 2014

Andiamo a Livorno

In certi casi, il mondo è davvero piccolo. Circa sei mesi fa, esattamente il 16 marzo, il Bologna affrontò a Livorno i padroni di casa, diretti concorrenti nella corsa alla salvezza, perdendo malamente 2-1 nonostante si fosse trovato, nel finale, in consistente superiorità numerica ( 9 contro 11 ) a causa di due espulsioni. Domani le due squadre si ritrovano, stavolta dirette concorrenti alla risalita in Serie A. Curiosamente, la gara è inedita per la Serie B. Si contano, infatti, sedici precedenti, quindici in Serie A ed uno in Coppa Italia, il 19 ottobre 1941, quando lo squadrone che faceva tremare il mondo travolse i livornesi per 4-1. In Serie A, sette vittorie del Livorno, la più consistente il 4 novembre 1934, anche in questo caso un 4-1. Delle tre vittorie Rossoblù, due risalgono ai primi Anni '30 del secolo scorso, entrambe per 2-0. Il 14 febbraio 2010, invece, abbiamo vinto per 1-0 grazie a Marco Di Vaio. Attualmente entrambe le squadre sembrano godere di buona salute: i padroni di casa sono al terzo posto in classifica, dopo il pareggio ottenuto col Cittadella e la copiosa serie di goleade realizzata nelle partite precedenti. Il Bologna è tornato, seppur per una sola notte, a provare l'ebbrezza di comandare da solo la classifica, al termine del vittorioso match contro il Trapani, prima di essere agganciato in vetta dai cugini del Carpi. Ovviamente, tutti noi ci auguriamo che continui il momento magico avviatosi in coincidenza con l'avvento alla presidenza del talismano Joe Tacopina ( che è già tornato in USA e non sarà presente allo stadio ). Il tecnico Lopez, ormai, ha trovato la quadratura del cerchio, riuscendo ad ottenere il massimo rendimento anche da giocatori non proprio eccelsi. In attesa di qualche rinforzo da prendere a gennaio, l'ex difensore del Cagliari può comunque contare su un gruppo rinfrancato dalla nuova proprietà, e quindi tentare di rimediare in maniera efficace alla mancanza di alcuni giocatori da lui ritenuti determinanti ( per esempio, domani non ci sarà Maietta, Coppola resterà ancora a riposo precauzionale, Perez è ancora fuori forma ). In Società, si attende il CDA del 4 novembre, che dovrebbe formalizzare l'ingresso nel club di Joey Saputo e di altri soci importanti. Per la nomina di Claudio Fenucci come AD servirà ancora qualche giorno, dovendo l'ex dirigente romanista perfezionare alcune operazioni tecniche per uscire definitivamente dal club giallorosso. Infine, sembra proprio che Joe Tacopina, inizialmente intenzionato a far piazza pulita della gestione precedente, sia rimasto favorevolmente impressionato dalle qualità di Filippo Fusco, al punto che sarebbe ( attenzione: sarebbe ) in disaccordo con Saputo, il quale vorrebbe fin da subito rimpiazzare l'avvocato napoletano con Pantaleo Corvino. Super Joe, insomma, avrebbe intenzione di avvalersi di entrambi gli uomini-mercato. Staremo a vedere. Intanto, andiamo a Livorno con due imperativi: mantenere la concentrazione per proseguire il momento positivo, e giocare una gran partita per onorare degnamente la memoria di Klas Ingesson.


Paolo Milito



mercoledì 29 ottobre 2014

Addio, Klas

Nella vita, si sa, i momenti felici si alternano a quelli negativi. E così, mentre l'intera tifoseria era in preda ad una giusta euforia per la conquista del primato in classifica, è arrivata dalla Svezia una bruttissima notizia: Klas Ingesson, il Guerriero, si è dovuto arrendere, a soli quarantasei anni, al terzo assalto di un male inesorabile. Di lui resta il ricordo di un combattente irriducibile, colonna portante di quel Bologna capace di arrivare ad una semifinale UEFA partendo dall'Intertoto. Era arrivato dal Bari, così come il suo connazionale Kennet Andersson, e proseguì la carriera in quello stesso Marsiglia che aveva infranto i sogni di gloria della truppa di Mazzone. Mise a segno anche un paio di gol degni di nota: il rigore decisivo a superare la Juve nella Coppa Italia del 1999, ed il rigore che condannò alla retrocessione la Sampdoria al termine di quello stesso campionato, episodio che diede spunto, nell'autunno successivo, ad una rappresaglia da parte di sostenitori blucerchiati a base di rubinetti divelti dai bagni e lanciati addosso ai nostri giocatori. Nel corso degli anni, Klas espresse un certo rammarico per la reazione della tifoseria genovese, arrivando ad ammettere che quasi quasi, potendo tornare indietro, quel rigore lo avrebbe volontariamente sbagliato. In questi ultimi cinque anni ha combattuto contro la malattia con un piglio ancor più ruvido di quello che metteva in campo contro gli avversari, arrivando a seguire l'Elfsborg, la squadra di cui era allenatore, seduto su una sedia a rotelle. Pochi giorni fa, dopo l'ultimo peggioramento, si era dimesso. Io, convinto di interpretare il pensiero di tutti gli amici Tifosi Rossoblù, preferisco ricordarlo così, ruvido ed elegante al tempo stesso, come traspare dalla foto che chiude l'articolo. Addio, Klas, e grazie di tutto !!!


Paolo Milito

martedì 28 ottobre 2014

Consigli per gli Acquisti

Io non vorrei insistere su Temi già affrontati nei mesi scorsi ma..............

.....esiste un Problemone con il Laterale SX: non me ne voglia il povero Morleo ma, per sua somma sfortuna, non è da Serie A e nemmeno da Serie B. Probabilmente in Lega Pro.....probabile, NON sicuro !! Fa ridere quando si "propone", spesso il suo cross NON raggiunge i 22 cm DI UN CA@@O NORMALE !! Fa ridere........e Dio Santo, NON è il mio Capitano !!! Per carità, un Capitano NON può essere alto un metro e un barattolo di coca-cola, non può essere in ritardo di condizione SEMPRE, non può fare le DIAGONALI solo nei giorni pari....... MERITIAMO DI PIU' !!!! Morleo va ceduto appena possibile......

......a DX il Laterale Titolare sarebbe Garics, quindi vendiamolo.......Ceccarelli Tutta la Vita.....però qualche cross dal fondo sarebbe PREFERIBILE a quegli ORRORI da trequarti , GRAZIE !!!

.....in DIFESA: raga, son tutti bravi Dio Santo !! Da Maietta a Paez, da Ferrari a Oikonomu, da Masina a tutto il Resto........qua davvero NON toccherei NULLA !!

.......metacampo: considerato che Matuz è finalmente a Livelli Accettabili, Buchel è un Fenomeno e Chiunque si Aggreghi NON DEVE far peggio...........direi che Bessa merita chances, Laribi è il nostro Diamanti, Perez può aprire una Piadineria..............OK: a parte il Casarini che fa ridere.....è ora di pensare ad un centrocampista tipo-Buchel........Donati era troppo ??? Non vedo alternative VALIDE..........Zuculini ?? MAH MAH.........

......attacco: Cacia è un Fenomeno a va aiutato (poi mi ci soffermo), Aquafresh è un bidone che becca 3 miliardi di vecchie lire...........Betancourt, un pivello.......aggiungiamoci PASI che fa panca e nemmeno lui sa perché..........non è che resta tanto altro !!

PER CUI:

-un Laterale SX che abbia gamba e polmoni per il Cross dal Fondo !!

-Ceccarelli deve andare sul Fondo a Crossare, basta ERESIE da trequarti !!

-un centrocampista "al pari di Buchel", capisco sia difficile......ma NON IMPOSSIBILE !!

-NON RINNOVIAMO ad Aquafresh, pensiamo al Futuro............Improta ??


Per Lopez:

capisco che ti trovi, ad un tratto, a guidare una Lamborghini e manco sai guidare una Vespa..........ma, dio buono !!:

-Guaraldi è un Ricordo

-La Gente giustamente PRETENDE

-Tosati che è ORA !!

-Sulle FASCE facciamo MORIR DAL RIDERE !! Inutile cercare SEMPRE lo sfondamento Centrale quando puoi contare su un Aquafresh miracolato da mld di vecchie lire in saccoccia e un Cacia che giustamente pretende cross dal fondo....... Un QUALUNQUE allenatore in erba farebbe MEGLIO !!

-Coppola Titolare ?? OK !! Vendete quella piaga di Stojanovic................SUBITO !!


DULCIS IN FUNDO: vedendo il BFC giocare viene spontaneo chiedersi PERCHE' si tenti SOLO lo sfondamento CENTRALE !!! Sulle fasce laterali nemmeno l' ombra di gioco...........

NEMMENO L' OMBRA !!

Dovessi pagare io lo stipendio a Lopez...............

LO SILUREREI, ORA!!!

lunedì 27 ottobre 2014

Salutate la capolistA!!!

Archiviato il derby con il Modena, Diego Lopez recupera Zuculini e Buchel a centrocampo.
Non c'è lo squalificato Oikonomou in difesa.
Non ci sono Coppola e Casarini, ma torna capitan Morleo... sinceramente ne farei volentieri a meno.
Perez è alla prima chiamata stagionale.
Sulle fasce chi giocherà tra Ceccarelli-Garics a destra e Abero-Morleo a sinistra?
Il capitano ci toccherà per forza, ma tra Ceccarelli e Garics non avrei alcun dubbio: il primo tutta la vita!
Sfida tra capoliste, quindi, e sfida ravvicinata a quella di venerdì... il tutto perchè il campionato di B è davvero molto più pesante di quello della massima serie.
Spero comunque di vedere una partita più bella di quella di venerdì.
Spero che il Presidentissimo in tribuna distribuisca l'effetto "Tacopina", dal momento che"i tifosi Bolognesi sono migliori di quelli Romani" e visto che in tribuna c'è anche la figlia Olivia, perchè noi li coltiviamo fin da giovani...
Spero e tifo, perchè giochiamo in casa, nella casa dei tifosi della squadra più bella del mondo!
Le due squadre scendono in campo con le seguenti formazioni:
BOLOGNA (4-3-1-2): Stojanovic; Ceccarelli, Ferrari, Maietta, Morleo; Zuculini, Matuzalem, Buchel; Laribi; Cacia, Acquafresca.
TRAPANI (4-4-2): Gomis; Lo Bue, Terlizzi, Pagliarulo, Rizzato; Barillà, Ciaramitaro, Feola, Nadarevic; Abate, Mancosu.
E si comincia...
I primi 45' sono caratterizzati dallo sconforto terrorifico del gol di Mancosu al 5'.
Il Bologna ristabilisce il pareggio al 28', dopo aver sfiorato il pareggio più volte, grazie all'autogol di Terlizzi.
Eravamo comunque in credito di un clamoroso rigore negato per un fallo su Cacia... E che rigore!
Bella partita dei rossoblu, nonostante la classica prestazione mediocre di capitan Morleo che non sa crossare nemmeno con la matita!
Un 'Acquafresca stratosferico, pronto a dare il tutto per tutto per la squadra!
Al rientro in campo, il labiale dell'arbitro rivolto a Cacia: "Anche io posso sbagliare".... Ci mancherebbe... Sempre a Bologna, però?
Del secondo tempo posso solo dire: GOOOOOLLLLL MERAVIGLIOSO DI KAAAARRRRRIIIIIIMMMM LARIBIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!
Cross spettacolare di Ceccarelli per Cacia, che fa da torre per Laribi, il quale  mette giù e congela Gomis, che tocca ma non può nulla!
Tutto il resto è storia...
66%  di possesso palla contro 34%, Cacia incontenibile, Matuzalem ottimo, Acquafresca strepitoso (gli perdono anche l'egoismo dell'ultima azione), Buchel insostituibile, Maietta perfetto e pubblico stratosferico!
Vittoria meritatissima di un Bologna superbo che strameritatamente è andato sotto la curva ad esultare e ringraziare.
Un Bologna che finalmente ha un presidente "bolognese dentro", che abbiamo visto esultare in tribuna abbracciando la figlia Olivia, sinceramente commosso e felice...
... Questo è uno spettacolo che fa bene agli occhi e al cuore, che ci fa sognare e sperare e che ci riporta in paradiso!
Questo è un Bologna stellare, non perfetto, ma che sta provando a volare...
E' la mia squadra quella che in campo lotta come un leone e mi riempie il cuore di vera emozione!!!!!
Ci addormenteremo momentaneamente capolisti, sapendo che siamo grandi e possiamo tornare in Alto...
... "Bologna comincia con la B, ma finisce con la A" Cit.
Alessandra Sportelli Negrini



domenica 26 ottobre 2014

Aspettando il Trapani

Primavera 1989. Il Torino sta giocando l'ultima partita di una rovinosa stagione, destinata a concludersi con la retrocessione in Serie B. Ad un certo punto, da un gruppo di buontemponi ( si scoprirà poi, di fede juventina ), si stacca un individuo che avvicina in tribuna l'allora presidente del Toro, il discusso faccendiere Gian Mauro Borsano, gli mette una mano sulla spalla e gli dice: " Caro Granata, ti aspetta Licata !!! " mentre gli altri baldi giovani aprono uno striscione contenente la stessa frase. Il riferimento era per la squadra della piccola località siciliana, all'epoca allenata dall'emergente Zdenek Zeman e rivelazione di quel torneo cadetto. Certamente, a Cesena, nel maggio scorso qualcuno si sarà fatto scoppiare il cervello per trovare una rima baciata che calzasse a pennello col Trapani, allo scopo di fare lo stesso scherzo ad Albano Guaraldi !!! Quel che gli sventurati non potevano immaginare, è che la gara, novità assoluta del calcio italiano ( non ci sono precedenti neppure in Coppa Italia ), sarebbe stata uno scontro per decidere la leadership della Serie B. La squadra siciliana, fondata addirittura prima del Bologna ( 1905 ), ha conosciuto la Serie cadetta solo nel 2012, dopo una lunga storia nelle categorie inferiori, passata attraverso fallimenti e fusioni di vario tipo. Reduce da una decorosa salvezza, il Trapani ha cominciato la nuova stagione alla grande, ed ora occupa a pieno diritto i piani alti della classifica. Diego Lopez, dopo il non entusiasmante pareggio di Modena, potrà recuperare Zuculini e Buchel, ma non avrà a disposizione Coppola, a riposo precauzionale, e gli squalificati Oikonomou e Troianiello. Quest'ultimo, fermato per due turni, deve aver davvero punto sul vivo l'arbitro Pasqua: lui sostiene di aver solo profferito un innocuo commento; il direttore di gara, che evidentemente aveva piazzato delle cimici sulla panchina Rossoblù, è di tutt'altro avviso, e dice di essere stato anche troppo buono nello scrivere il referto. Vabbè, nonostante ciò e malgrado alcune plateali incertezze di Stojanovic, Lopez come sempre non si scompone, e sicuramente troverà il modo di allestire una formazione in grado di non sfigurare sotto gli occhi di Joe Tacopina, appena rientrato dagli USA. Già, Tacopina. Che tipo, il Presidente: venerdì ha seguito la gara di Modena tramite RAI International, eppure, una volta informato che la telecronaca di SKY non è stata proprio impeccabile, non ha perso tempo ed ha esternato il proprio disappunto al dirigente dell'emittente satellitare che aveva assistito a Bologna-Varese seduto al suo fianco. Un tipo, il Taco, capace di scatenare grandi entusiasmi, ma ben attento a mantenere i piedi per terra: passeggiando per le vie di Bologna, si è imbattuto in un gruppo di Tifosi che gridavano a squarciagola " Portaci in Europa ", e lui, sorridendo ha risposto: " Per quel che ne so io, direttamente dalla B non è possibile ". In realtà la possibilità ci sarebbe: vincere la Coppa Italia; se non ci fosse stata la figuraccia contro L'Aquila ... ma questa è un'altra storia. Il presente racconta di un Bologna costruito con le acrobazie da Filippo Fusco e in grado, dopo una partenza stentata, di portarsi al comando della classifica. L'immediato futuro vedrà il ritorno di Marco Di Vaio, che ieri ha giocato la sua ultima partita, e l'arrivo di Pantaleo Corvino, allo scopo di rinforzare la squadra al mercato di gennaio. Nelle intenzioni di Tacopina, Saputo e del futuro AD Fenucci, si dovrà trovare un modo per far convivere i tre dirigenti, senza scombussolare una macchina che funziona già discretamente. Con l'avvento della nuova proprietà, i giocatori hanno meno motivi per essere distratti dalle preoccupazioni. Per cui, un passo alla volta, meglio procedere con attenzione e concentrazione sulla strada della risalita in Serie A. Speriamo bene.


Paolo Milito

venerdì 24 ottobre 2014

The football is dead tonight

E' passata una settimana...
Siamo carichi ed entusiasti...
Andiamo a Modena a giocarci un derby-derbyssimo...
Ci siamo viziati nel veder giocare la nostra squadra a ritmi sostenuti, non propriamente da serie B e come ci aspettavamo da tanto, troppo tempo!
Ci troviamo affamati e speranzosi e, si sa.... l'appetito vien mangiando.
Uniamoci allora ai 2500 cuori a stelle e strisce rossoblu che sono a Modena e..... via, si comincia!
Non abbiamo Coppola in porta e non abbiamo nemmeno Zuculini e Buchel...
Diego Lopez schiera allora Stojanovic tra i pali e Laribi viene arretrato e inserito nei tre di centrocampo.
Al suo posto, sulla trequarti, ci sarà Giannone che proverà a passare palle gol Cacia e Acquafresca.
BOLOGNA (4-3-1-2): Stojanovic; Ceccarelli, Oikonomou, Maietta, Abero; Laribi, Matuzalem, Bessa; Giannone; Cacia, Acquafresca.
MODENA (4-4-2): Pinsoglio; Marzorati, Cionek, Zoboli, Manfrin; Nizzetto, Salifu, Shiavone, Rubin (ex rossoblu); Granoche, Ferrari.
Da segnalare assolutamente il bellissimo gesto sportivo dei tifosi del Modena che hanno esposto uno striscione toccante: "Alluvione 2014, Modena ringrazia Bologna!" ....
Queste cose mi piacciono sempre!
Il primo tempo non è stato assolutamente esaltante.
Non abbiamo giocato per niente bene.
Partita insipida, con tanti, troppi cartellini ( l'unico che poteva starci, per me, era quello su Oikonomou ) e zero gioco.
Troianiello protagonista assoluto: è riuscito a farsi espellere per proteste direttamente dalla panchina!
Ha fatto qualcosa di più il Modena, con il Bologna in grosse difficoltà a centrocampo, dove le assenze di Buchel, Zuculini e Casarini sono davvero pesanti!
Noi ci siamo, ragazzi, la squadra invece è un po' troppo assente, quasi mediocre.
Il Modena gioca concentrato, chiudendo in difesa e ripartendo in contropiede.
Il Bologna non crea e il centrocampo è preoccupante: i giocatori sono fuori posizione, gli errori commessi sono un po' troppi e le assenze pesano parecchio!
Abbiamo i due centrali già ammoniti, e abbiamo rischiato di regalare un rigore al Modena, anche se, sul tocco di mano di Maietta, l'arbitro aveva già fischiato...
Speriamo nella ripresa...
Non fatemi credere che senza il Presidentissimo sugli spalti non siate in grado di giocare...
Il secondo tempo è stato di una noia e di una tristezza mortali....
Un rigore nettissimo ( ma forse Cacia ha "accentuato" un po' la caduta? ) per il Bologna che non è stato concesso è stata l'unica fiammata dei "secondi" 45 minuti...
Finisce senza reti il derby tra Modena e Bologna, dove l'unica protagonista è stata la pochezza.
Squadre troppo contratte e incapaci di creare delle vere azioni da gol.
La più "pericolosa" è capitata ad Acquafresca, che, strano a dirsi, non è riuscito a trasformare.
Unica consolazione: non abbiamo preso gol e abbiamo portato a casa un tristissimo, striminzitissimo punticino...
Il Bologna va a 18 punti raggiungendo momentaneamente il Frosinone.
Lunedì sera è imperativo giocare bene e tornare grandi!
Una partita da dimenticare che potremmo prendere e giustificare solo come "Stress da Derby"...
Forza ragazzi, allora! Tutto da rifare e rifare meglio!
Anche Lunedì noi, come sempre, saremo con voi!
Alessandra Sportelli Negrini




giovedì 23 ottobre 2014

Andiamo a Modena

Quello fra Modena e Bologna è sicuramente UN derby; per molti è IL derby. In casa gialloblù il match è andato in scena ben ventotto volte: tredici in Serie A, sette in Serie B, due in Serie C e sei in Coppa Italia. Il bilancio è sostanzialmente in equilibrio, contando undici vittorie del Bologna, nove del Modena ed otto pareggi. Curiosamente, i Rossoblù vantano un maggior numero di successi in Serie A ed in Coppa Italia; in Serie B, invece, hanno vinto più volte i " canarini ". Da ricordare, in particolar modo, la vittoria ottenuta il 6 ottobre 1963 per 4-1 con una tripletta di Harald Nielsen e sigillo finale di Ezio Pascutti, che diede inizio alla sofferta cavalcata conclusasi col trionfo romano contro l'Inter il successivo 7 giugno. In Serie B, una bella affermazione per 2-1, con gol di Confalone e Davide Di Gennaro, il 3 novembre 2007, ottenuta da una formazione destinata, a fine campionato, a risalire in Serie A. In Coppa Italia, invece, se si tiene conto solo dei match disputati a Modena, le vittorie Rossoblù sono state di stretta o media misura, eccezion fatta per quanto successo il 27 settembre 1942, quando lo Squadrone di Dall'Ara travolse i gialloblù per 4-0, con una tripletta di Amedeo Biavati ed un gol di Hector Puricelli. Dunque, la sostanziale parità nei precedenti e l'accesa rivalità fra le due tifoserie, consigliano di prendere questa partita con le pinze. Il Modena, eliminato dal Cesena nei play-off del campionato scorso, nelle ultime settimane ha conseguito due vittorie e quattro pareggi, prima di perdere a Frosinone contro l'attuale capolista. Noi siamo in serie positiva da cinque partite, di cui quattro vinte. Diego Lopez, in settimana, ha recuperato la piena disponibilità di Diego Perez e del nuovo acquisto Improta, ma non li ha convocati. Inoltre, dovremo fare a meno dell'infortunato Nando Coppola, sostituito fra i pali da Stojanovic. Non ci sarà, al seguito della squadra, Joe Tacopina, rientrato negli USA per badare ai propri affari. Il Presidente, però, ha mandato un videomessaggio per incitare i giocatori a proseguire la serie positiva, ed i tifosi a non far mancare il proprio sostegno. Di più: come aveva già fatto a Roma, Tacopina ha dato disposizione ad alcuni dei nostri eroi di fare delle telefonate a casa di chi non aveva rinnovato l'abbonamento, per dare una motivazione a ripensarci e tornare allo Stadio. Una simpatica iniziativa, che conferma una volta di più come il nostro nuovo timoniere sia molto attento all'immagine e provi in tutti i modi a suscitare maggior entusiasmo attorno alla squadra. Da segnalare anche la " missione " di Filippo Fusco: su incarico del Presidente, è andato a cena col patron gialloblù Caliendo, suo amico di vecchia data, per convincerlo a concedere ai Tifosi Rossoblù un numero di biglietti maggiore di quello previsto in origine. Non manca, comunque, chi prova a smorzare gli animi: Alfredo Cazzola, che ha rilasciato un'intervista in cui, fra le righe, fa capire come ritenga Massimo Zanetti più adatto di Tacopina a guidare una squadra di calcio ( ma le critiche ricevute dai Tifosi attraverso i vari mezzi mediatici testimoniano che chi ha occhi per vedere ci vede benissimo ); i fratelli Zanetti, tutti produttori di caffè, i quali hanno dato vita ad un singolare scontro in famiglia per decidere chi di loro debba essere il fornitore del Bologna ( Massimo, per ripicca contro la nuova Società, ha chiuso i rubinetti Segafredo ); il Sindaco di Granarolo, una signora che non ha gradito l'annuncio di Tacopina & C. di voler comprare ed ampliare il Centro di Casteldebole, rivendicando gli accordi presi con Guaraldi e minaciando conseguenze a livello legale. Joe l'Americano, però, non fa una piega: ha una parola per tutti, una soluzione per tutto, e sicuramente troverà il sistema per replicare in modo concreto a tutti questi elementi di disturbo. Dimenticavo: confermandosi più attento, rispetto alle precedenti gestioni, nei confronti della memoria di chi ha fatto grande il Bologna, Tacopina ha invitato ufficialmente allo Stadio gli eredi di Angelino Schiavio. Non c'è bisogno di aggiungere altro. Dunque, andiamo a Modena, continuando ad inseguire un sogno e tenendo i piedi ben piantati per terra.


Paolo Milito



lunedì 20 ottobre 2014

Cattivi pensieri, memoria corta.

Vi racconto un episodio in apparenza insignificante. Poco fa sono andato dal mio abituale salumiere, perfettamente a conoscenza della mia fede Rossoblù; ebbene, quest'uomo di solito cerca di evitare discorsi a sfondo calcistico, ben sapendo che gli altri clienti stanno pronti in agguato per lasciarsi andare a frizzi e lazzi vari. Questa volta no. Lui, per primo, mi ha detto chiaro e tondo che con Tacopina possiamo tornare a volare, ed anche gli altri presenti hanno convenuto che questo nuovo Presidente autorizza i Tifosi Rossoblù a pensare in grande. Dunque, il vento è davvero cambiato, come dimostrato: 1) dalla marcia trionfale di sabato pomeriggio; 2) dalle giravolte acrobatiche di SKY, che ha stravolto il proprio palinsesto dirottando Bologna-Varese sul suo principale canale sportivo, mandando al seguito una squadra di commentatori degna della Champions League e procurando al direttore della sua Sezione Sport un posto in tribuna tra Claudio Sabatini e lo stesso Joe Tacopina. Eppure, qualcuno che rema contro c'è. Ieri sera, nel corso di una sua trasmissione, l'emittente locale più conosciuta fuori da Bologna ha fatto da cassa di risonanza ad una serie di telefonate che, prendendo spunto da una notizia rimbalzata da oltreoceano, tendevano a denigrare la figura del nostro nuovo Presidente. Personalmente, ho il vago sospetto che qualche esponente della stampa sportiva bolognese, molto vicino ad Albano Guaraldi, abbia orchestrato tutta la manovra. Ammesso e non concesso che le manifestazioni di disapprovazione siano state spontanee, tanto chi ha telefonato quanto gli eventuali burattinai hanno dimostrato di avere una memoria molto corta. Intanto, la notizia relativa ad alcuni pasticci americani di Tacopina risale ad aprile, e lo stesso Joe, tanto a botta calda quanto nella mattinata di sabato, ha spiegato che ad alzare il polverone è stato un avvocato americano suo rivale, il quale, provenendo da una famiglia non proprio raccomandabile, cinque anni fa ha pensato bene di andare all'anagrafe e cambiare nome e cognome, per poter proseguire senza intoppi la propria carriera forense. Ma ci siamo già dimenticati lo scenario di desolazione che avvolgeva lo Stadio Dall'Ara fino alla settimana scorsa? Il cambiamento in positivo è sotto gli occhi di tutti. Gli stessi giocatori, in campo, hanno dimostrato di avere una marcia in più, segno di una ritrovata motivazione e fiducia nel futuro. A prescindere dai suoi amici facoltosi, Joe Tacopina mette addosso fiducia ed entusiasmo solo a guardarlo. A chi cerca nell'aria un appiglio per poterlo denigrare, io suggerirei di ripensare un attimo a quanto successo negli ultimi sei anni. Facciamo mente locale, e torniamo all'estate del 2008: Tacopina è ad un passo dalla firma per rilevare il club dalle mani di Alfredo Cazzola, ma qualcosa va storto. Uno dei suoi soci, una volta visti i libri contabili, si volatilizza, lasciando Joe nella necessità di trovare un altro compagno di cordata. Per questo chiede, e non ottiene, un mese di tempo. Risultato: Cazzola, evidentemente bisognoso di passare subito la mano ( non dimentichiamo che negli stessi giorni cedette il marchio del Motor Show ), vende il Bologna a Renzo Menarini. Chi era costui ??? Un personaggio dimostratosi ne' carne ne' pesce, talmente impaurito dalle luci della ribalta da affidare la presidenza a sua figlia Francesca. Incapace di approfittare di un colpo di fortuna: trovatosi nella necessità di dover cambiare allenatore, dopo il disastroso avvio di campionato sotto la guida di Daniele Arrigoni, fu contattato da Roberto Mancini. Il nostro ex golden-boy, amico di vecchia data di Francesca Menarini, all'epoca era libero, ma sotto contratto con l'Inter, costretta a corrispondergli un ingaggio principesco dopo averlo sostituito con Mourinho; non volendo, giustamente, rinunciare ad una tale cuccagna, il Mancio suggerì l'ingaggio di Sinisa Mihajlovic, il suo secondo, poco costoso e molto smanioso di misurarsi alla guida di una squadra di Serie A. I primi tempi, Mancini era quasi tutti i giorni a Casteldebole, seguiva la squadra, dava dei consigli al tecnico, probabilmente metteva becco anche nel fare la formazione. Le cose cominciarono ad andare anche benino, fino a quando, negli spogliatoi di Torino, nell'intervallo della gara contro la Juve, Mancini si ritrovò inopinatamente di fronte Luciano Moggi, scoprendo così l'amicizia pericolosa che quest'ultimo aveva intrecciato con Renzo Menarini. Il resto lo sappiamo: Mancini sparì da Casteldebole; Mihajlovic perse progressivamente il controllo della situazione, tanto che per salvarci dovemmo ricorrere ai servigi di Beppe Papadopulo, specialista in salvezze; Menarini passò un brutto quarto d'ora a causa di Moggi per poi fare il " Grande Passo ", ossia buttare il Bologna dalla padella alla brace cedendo il pacchetto azionario all'avventuriero sardo Sergio Porcedda, con le deleterie conseguenze che tutti conosciamo. Il tutto mentre Tacopina, a Roma, una prima volta veniva rimbalzato in compagnia del suo amico Soros, miliardario americano di origine greca, la seconda riusciva a mettere le mani sul club giallorosso in coppia con un altro facoltoso oriundo, l'italoamericano Di Benedetto, riportando la Roma a livelli più adeguati al proprio rango, per finire con il coinvolgimento di James Pallotta, che ha portato Totti & C. alla felicissima situazione attuale. E allora: come sarebbe andata se Cazzola avesse concesso il famigerato mese di proroga??? Avremmo vivacchiato alla meno peggio, fino a dover affrontare il quarto " giro di valzer " in Serie B??? O piuttosto l'imponente avvocato ci avrebbe garantito non dico lo scudetto o una Coppa Intercontinentale, ma sicuramente qualcosa di molto più somigliante alla cavalcata europea del 1999 che non la conquista di 51 punti dovuta soprattutto a dei colpi di ... fortuna ??? Sabato scorso io non ero allo Stadio, ma davanti alla TV; eppure si respirava un'altra aria, rispetto al solito. Chi era al Dall'Ara me lo ha confermato. Dunque, i disfattisti di turno, sia in " buona fede " che manovrati da qualcuno, facciano la cortesia di astenersi dal cercare a tutti i costi cadaveri negli armadi, di evitare di abboccare come dei pesciolini agli ami buttati lì da chi prova un profondo fastidio nel vedere il Bologna messo in modo da poter pensare in grande ( mi riferisco anche ai giornali, sportivi e non, vicini alle cosiddette " grandi ", i quali ovviamente non gradiscono il nostro potenziale ritorno ai " piani alti "). Joe Tacopina, Joey Saputo ed il resto della comitiva non sono venuti qui a cambiare le cose tanto per farlo: prova ne sia che hanno pubblicamente apprezzato il lavoro fin qui svolto tanto da Diego Lopez quanto da Filippo Fusco, mettendo platealmente in rilievo come quest'ultimo sia riuscito a fare dei veri miracoli, e riservandosi di apportare dei ritocchi solo dove si renderà effettivamente necessario, anzichè fare di tutte le erbe un fascio. I pettegolezzi lasciamoli fare agli specialisti di gossip: noi, ora, dobbiamo solo seguire passo dopo passo questo nostro nuovo Presidente, destinato sicuramente a farci conoscere tempi decisamente migliori di quelli che ci siamo appena lasciati dietro le spalle.



Paolo Milito

sabato 18 ottobre 2014

We want to live forever...

Sto scrivendo queste poche parole con la pelle d'oca...
Ho visto un uomo arrivato dall'America essere innamorato di Bologna, del Bologna e dei bolognesi...
L'ho visto alla Certosa per rendere omaggio al grandissimo Renato Dall'Ara e ai mitici rossoblu del passato...
L'ho visto prendere Gazzoni sotto la sua ala...
L'ho sentito parlare con il cuore sempre e solo per il bene della squadra...
Ho visto più in questi quattro giorni che non negli ultimi quattro anni, e questo giustifica uno stadio traboccante, con bandiere americane ovunque...
Questo spiega l'ovazione che tutto lo stadio ha tributato al nostro "uomo dei sogni"...
La partita di oggi sarà la prima dell'era Joe-Joey, e l'entusiasmo si tocca, è palpabile, è vero e coinvolgente!
Le coreografie della Maratona e della curva Bulgarelli sono strepitose, come lo è sentire Lucio che canta "Le tue ali Bologna"...
In tribuna vediamo tutti i bolognesi DOC: Mendola, Morandi, Prodi ( resuscitato per opportunismo?), in postazione radio i mitici Andrea Joe-Joey Mingardi, Luca Baccolini, Andrea Baccolini e Andrea Leoni, con il mitico regista-commentatore Corazzata Larry, ma, e non vogliatemene, il cuore del Bologna siamo noi!!!
La voce di tutto lo stadio è meravigliosa...
... è il battito dei cuori rossoblu, perchè il Bologna siamo noi....
Godiamoci questa partita, sperando che la forza dell'entusiasmo sia con noi, e ci spinga oltre la linea del traguardo!

Dopo i primi 45' il Bologna è in vantaggio, grazie al gol di quell'Abero normalmente molto contestato!
Mathias raccoglie l'assist meraviglioso di Acquafresca e beffa Bastianoni, sfettolando la difesa del Varese.
I Rossoblu hanno disputato un buon primo tempo, forse con qualche disattenzione di troppo in difesa...
Adesso si deve mettere in cassaforte il risultato!
E infatti...
... assistiamo ad un secondo tempo dove il Bologna, senza faticare troppo, batte tre a zero il Varese e conquista la quarta vittoria nelle ultime cinque gare.
Voliamo a 17 punti, a solo un punto in meno dal Frosinone capolista.
Le nostre punte sono tornate al gol..... E che gol!

Tirando le somme, credo di poter affermare di aver visto una partita senza precedenti, dove Abero ha segnato su una giocata strepitosa di Acquafresca, dove Buchel, Zuculini e Oikonomou sono stati fenomenali, dove Maietta ha fatto tutto per bene, dove Laribi e Cacia ci hanno provato fino alla fine,  dove Acquafresca segna il gol del 2-0 e dove Cacia, da oltre 40 metri, inventa una parabola stupenda approfittando della porta vuota e segna il gol del 3-0!
E' stata una partita stupenda, come non si vedeva da tempo: non tanto per il gioco, per altro pregevole, ma per lo spirito di euforia e fiducia che ha sostenuto la squadra dall'inizio alla fine!
Uno stadio debordante amore per una squadra che ha meritato tutti gli applausi del Dall'Ara.
Una squadra, non dobbiamo dimenticarlo, messa insieme da un Fusco che, senza soldi, ha davvero fatto un miracolo!
Una squadra che ha trovato la maniera di meritarsi la fiducia del Presidentissimo Joe, che ha gioito e partecipato in tribuna per tutti i novanta minuti...
Un Presidente che merita tutto l'affetto e la stima dei tifosi, e che ama il Bologna e i suoi tifosi... Era dai tempi di Gazzoni che non si vedeva uno spettacolo simile!

C'è però una nota stonata in questa magica giornata: oggi Sky ha dedicato al Bologna un'ora di pre-partita, con interviste in esclusiva.
L'inviato a Bologna era "nientepopodimeno" che Giancarlo Marocchi, che non si è mai spostato per la serie B, e la partita del Bologna è stata trasmessa sul canale di testa, sfasando tutto il palinsesto...
Tutto questo perchè adesso abbiamo un Presidentissimo? Perchè "anche noi valiamo"?
Caro, carissimo Sky.... noi siamo sempre gli stessi, il nostro Club è sempre quello di prima e la nostra storia non cambia...
Caro Sky, mettendoti la giacca del nostro Presidentissimo, tu ti fermi al portafogli, mentre noi andiamo diretti al cuore che c'è dietro!!!

Non voglio aggiungere altro alla magia vissuta oggi, perchè comunque le parole non basterebbero...
Grazie a tutti per le emozioni meravigliose provate oggi: grazie allo stadio, grazie alla squadra, grazie al Presidentissimo!!!
E' cominciata una nuova era, è cominciata una nuova vita e il mio cuore rossoblu a stelle e strisce batte più forte che mai!
Alessandra Sportelli Negrini



venerdì 17 ottobre 2014

Aspettando il Varese

Il Varese è stato fondato appena un anno dopo rispetto al Bologna; nonostante ciò, questa partita vanta pochi precedenti. I motivi sono molteplici: fino al 1960 i biancorossi disputarono solo campionati minori; con l'avvento alla presidenza dell'industriale Giovanni Borghi, in poco tempo le cose cambiarono fino al raggiungimento, nel maggio 1964, della Serie A. Da allora, fino al 1980, il Varese oscillò nelle prime due serie nazionali, per poi imboccare una discesa nelle categorie inferiori arrestatasi solo col fallimento del 2004. A quel punto alcune vecchie glorie, come Riccardo Sogliano, raccolsero i cocci rimasti e rifondarono il club, che in dieci anni ha risalito la china fino ad assestarsi, negli ultimi tre anni, stabilmente in Serie B. Un percorso, quindi, decisamente diverso rispetto al nostro: in fin dei conti, il punto più basso lo abbiamo toccato coi tre campionati di Serie C disputati uno negli Anni '80 e due nei '90, per cui le occasioni di incrociare il nostro destino con quello dei biancorossi in 105 anni di storia non sono state molte. Al Dall'Ara Bologna-Varese è andata in scena sette volte in Serie A, due in Serie B e tre in Coppa Italia; quasi sempre siamo usciti vincitori, eccetto due pareggi ( uno in Serie A, l'altro in Coppa Italia a gironi ). In particolare, il 27 dicembre del 1964, i Rossoblù Campioni d'Italia rifilarono un secco 3-0 agli avversari, grazie a Nielsen, Haller e Bulgarelli; il 27 maggio 1970, invece, il Bologna travolse il Varese con un sonoro 4-1, scaturito da una doppietta di Bulgarelli e da due gol di Beppe Savoldi ed Ivan Gregori, vincendo la gara di ritorno del girone finale e gettando le basi per la conquista della sua prima Coppa Italia. Dunque, i precedenti sono molto favorevoli. Inoltre, Diego Lopez potrà contare sul recupero di alcuni giocatori che domenica scorsa avevano dovuto saltare la trasferta di Latina per squalifiche ed infortuni vari, in particolare Francelino Matuzalem. Infine, i nostri eroi potranno trarre sicuramente beneficio dalla spinta euforica provocata dall'insediamento alla presidenza di Joe Tacopina. In città e nel web è letteralmente esplosa la Taco-mania: tutti lo cercano, tutti si fanno una foto con lui, lo invitano nei posti più impensati. Il Presidente non è da meno: ha fatto schermare con dei pali lo stemma del Bologna posto all'ingresso della Terrazza Bernardini, in modo da evitare che venisse calpestato; per tacere dell'improvvisata sala-stampa, pavesata di Rossoblù come nemmeno ai tempi dell'ultimo scudetto. Particolare interessante: dopo anni in cui si sono verificati in TV episodi scandalosi, tipo la mancata trasmissione del resoconto di una gara a " 90° Minuto " con la giustificazione che " il tempo era scaduto " ( alla faccia dell'imparzialità e dell'equidistanza ), addirittura il TG 5 ha dedicato un servizio all'avvenuto passaggio di proprietà del Bologna. Segno che il vento sta DAVVERO cambiando !!! Il gigantesco avvocato americano non ha fatto una piega quando, da oltreoceano, sono rimbalzate strane voci sul suo conto: ha prontamente replicato che il suo accusatore è uno strano individuo capace, cinque anni fa, di cambiare il proprio nome all'anagrafe per distogliere l'attenzione da alcune scomode vicende familiari; fra i nostri tifosi, ovviamente, qualcuno ha fatto notare che Tacopina non è da ieri in Italia, ma finchè è stato alla Roma nessuno ha tirato fuori cadaveri dagli armadi. Sinceramente, anche a me la tempistica è sembrata un tantino sospetta: mi piacerebbe tanto sapere a chi dà fastidio un Bologna in grado di competere con le prime della classe. Se nel 1964 i motivi si potevano ricercare in vecchie ruggini risalenti agli anni immediatamente precedenti l'ultima Guerra Mondiale, adesso non so proprio dove andare a pescare qualche spiegazione logica. Vabbè, sono solo chiacchiere, e le chiacchiere in genere stanno a zero. Con buona pace di chi ci detesta, abbiamo un Presidente che è un abile manager ed un fenomeno mediatico, un solido azionista di riferimento come Joey Saputo, sono in arrivo altri Soci di una certa consistenza finanziaria, sicuramente saranno della partita Marco Di Vaio e Pantaleo Corvino, e non sono favole le voci riguardanti Roberto Mancini. Inoltre, Tacopina e Saputo hanno già fatto sapere che, nel caso decidessero di confermare la figura del Presidente Onorario, chiederanno la disponibilità di Giuseppe Gazzoni Frascara. Insomma, gli ingredienti ci sono tutti per preparare un ritorno in grande stile nei posti dove il Bologna merita di stare. La strada è tracciata: non ci resta che percorrerla.


Paolo Milito



martedì 14 ottobre 2014

Il Bologna ed i suoi Presidenti

Resta ancora da chiarire chi sarà, dei due amiconi, il maggiore azionista della Società, fra Tacopina e Saputo: per saperlo dovremo attendere la conferenza-stampa di giovedì prossimo. Quel che è certo è che il gigantesco avvocato italo-americano si sta rivelando un portafortuna non indifferente: con lui impegnato a seguire la partita in qualche circolo bolognese, i Rossoblù hanno sempre vinto; è di pochi minuti fa la notizia, clamorosa, che per un vizio di forma la Federcalcio non potrà affibbiarci il previsto punto di penalizzazione dovuto al mancato pagamento di una quota IRPEF. Insomma: come inizio non c'è male !!! E dire che fino all'ultimo c'è mancato poco che saltasse tutto: prima l'opera di disturbo di due soci minori, pronti ad accapigliarsi per un passaggio di quote estremamente basse ( controlliamo più Capitale Sociale noi di Futuro Rossoblù che non questi due signori ); poi le patetiche manovre depistanti di Guaraldi, forse tendenti a far perdere la pazienza a Tacopina. Il quale, da buon avvocato, ha invece consigliato i suoi colleghi di dividere le carte e di farle firmare in separata sede, cosa poi puntualmente avvenuta. Dalle 00.50 di oggi, quindi, il Bologna è di proprietà americana. Questo fatto entusiasma gran parte degli amici Tifosi Rossoblù, ma fa storcere la bocca a quei puristi che, a più riprese, hanno gridato e continuano a gridare: " Il Bologna ai Bolognesi !!! ". Eppure il primo Presidente della nostra storia era uno svizzero, Rauch, per tacere del fatto che il timoniere più amato e vincente, Renato Dall'Ara, in realtà era reggiano. Dal 1909 al 1928, nell'epoca pionieristica, si alternarono alla guida del club dei veri e propri coordinatori, in quanto le Società ancora non erano strutturate come ai giorni nostri. Con l'avvento del professionismo, il regime fascista favorì prima l'ascesa di Gianni Bonaveri, ( pur sapendo che in realtà a comandare le operazioni era il potentissimo gerarca Leandro Arpinati ), poi quella dell'industriale Renato Dall'Ara, che chiese ed ottenne la massima autonomia. I risultati parlano per lui: in trent'anni esatti di presidenza ci ha fatto vincere cinque scudetti, costruendo una squadra capace di farsi rispettare anche in campo internazionale. Purtroppo, come ben sappiamo, la conquista dell'ultimo scudetto coincise con la sua tragica scomparsa, dovuta allo stress accumulato in una stagione da incubo, con giocatori prima trovati positivi al doping e poi riconosciuti innocenti, e relativo strascico di squalifiche, riammissioni, contestazioni, riammissioni e polemiche varie. Tutte cose che non potevano lasciare indifferente Dall'Ara, nonostante sapesse di dover fare i conti con un cuore malandato. L'episodio più emblematico della sua presidenza resta il rocambolesco viaggio in Germania per ingaggiare Helmut Haller: sulla via del ritorno il Presidentissimo ebbe uno spaventoso incidente stradale, e lasciò di stucco i soccorritori sbucando dalle lamiere contorte della propria auto stringendo trionfante nelle mani il contratto firmato il giorno precedente dal Tedescone, e rimasto intatto !!! Scomparso Dall'Ara, i suoi immediati successori, Luigi Goldoni, Raimondo Venturi e Filippo Montanari, riuscirono comunque ad allestire delle buone formazioni, in grado di occupare i primi posti della classifica; in particolare, Goldoni centrò un secondo, un terzo ed un quinto posto, Montanari a sua volta un quinto, mentre Venturi ci condusse alla conquista della prima Coppa Italia. Nel 1972, con l'avvento di Luciano Conti, le cose cambiarono, e di molto. L'editore del Guerin Sportivo si circondò di collaboratori di un certo rango, come il giornalista e scrittore Enzo Biagi, ma da un lato si mostrò un po' troppo avaro per fare il presidente di una squadra di calcio, riuscendo comunque a farci conquistare la seconda Coppa Italia, e dall'altro non seppe imporre un deciso pugno di ferro quando il tecnico di sua fiducia, Bruno Pesaola, ebbe dei dissidi con alcuni giocatori emergenti e dal grande futuro, come Eraldo Pecci e Giuliano Fiorini. La squadra cominciò a perdere colpi, e le cose non migliorarono con il nuovo timoniere, Tommaso Fabbretti: prima il coinvolgimento nel primo scandalo del Calcioscommesse, nel 1980, poi la prima storica retrocessione in Serie B, per finire con una disastrosa uscita di scena, dovuta ad una manovra scellerata. Ceduto il golden boy Roberto Mancini alla Sampdoria, anzichè versare i quattro miliardi di lire incassati nei conti del club li dirottò nel proprio conto corrente, lasciando la Società senza i soldi per pagare gli stipendi e finendo per questo in galera, mentre il Bologna rovinava in Serie C. La ricostruzione fu avviata dall'imprenditore veronese Giuseppe Brizzi, ex Presidente dell'Hellas, che in un solo anno ci fece riconquistare la Serie cadetta. Compreso di non essere finanziariamente competitivo per poter puntare a traguardi più alti, Brizzi cedette il club al bresciano Gino Corioni, stretto collaboratore della FIAT ed ex consigliere del Milan. A lui si deve il felice travaso di gran parte di una squadretta di sua proprietà, l'Ospitaletto, nelle file Rossoblù, compreso l'allenatore Gigi Maifredi, una specie di Forrest Gump della panchina che poi, chiamato a guidare macchine più rinomate, non ha ottenuto gli stessi risultati, ma a Bologna ha fatto sognare un po' tutti e lasciato un ricordo indelebile. Esauritasi l'esperienza maifrediana, e sentendo forte il richiamo della propria terra, Corioni, nel 1991, lasciò la squadra, appena tornata in Serie B, nelle mani di Piero Gnudi e Valerio Gruppioni, convinto di aver fatto una buona manovra. Lo sventurato non sapeva, ahimè, che il primo in realtà fosse un prestanome di Pasquale Casillo, multiproprietario calcistico, nella cui scala gerarchica il Bologna veniva all'ultimo posto, dietro Foggia ed Avellino. Ovviamente seguì un nuovo disastro, che ci riportò in Serie C e rese necessario l'intervento di un Salvatore della Patria per evitare la sparizione dall'orizzonte calcistico: Giuseppe Gazzoni Frascara. Un uomo capace di riportarci in alto, prima in Italia poi in Europa, eppure sottoposto ad una feroce contestazione al primo refolo di vento contrario, tanto che ad un certo punto si ritirò dietro le quinte lasciando la poltrona presidenziale all'ex portiere dell'Inter Renato Cipollini, divenuto nel frattempo un manager di successo. Gazzoni fu poi travolto dalle conseguenze dello scandalo di Calciopoli, che portarono i Rossoblù nuovamente in Serie B ed egli stesso al fallimento. Il resto è storia dei giorni nostri: Alfredo Cazzola, arrivato con grandi squilli di tromba per ripetere i successi ottenuti nel basket e pronto a mollare tutto non appena gli fu negata la possibilità di costruire uno stadio nuovo; Renzo Menarini, un vero disastro, che lasciò la presidenza a sua figlia Francesca, intrattenendo relazioni pericolose con Luciano Moggi e vendendo infine il club a Sergio Porcedda. Quest'ultimo, una volta accertato che nei conti in banca aveva versato i soldi del Monopoli, fuggì inseguito dai calci in culo, che tuttora gli corrono dietro, dando il via all'operazione orchestrata da Giovanni Consorte che ha portato la Società fino ai giorni nostri. Una cosa nata morta: già nel corso della conferenza-stampa di presentazione dei nuovi dirigenti, alcuni giornalisti ( senza far nomi: Emanuele Righi ) ed alcuni degli stessi Soci mossero una fronda interna nei confronti dell'appena insediato Presidente Massimo Zanetti, che un mese dopo andò via sbattendo la porta. Ora lo sappiamo, quella fronda mirava a far conquistare il potere assoluto ad Albano Guaraldi, che in questi tre anni è stato capace di smantellare una squadra in grado di terminare un campionato con 51 punti, far fuggire a Verona Maurizio Setti e Riccardo Yen ( con grande felicità dei gialloblù, che nel cambio ci hanno molto guadagnato ), ed infine ci ha fatto rischiare un rovinoso fallimento. Ben vengano, dunque, Joe Tacopina ed i suoi amici. Alla Roma, dopo lo scetticismo iniziale dovuto proprio ad una disavventura bolognese, l'avvocato italo-americano ha fatto grandi cose. L'augurio è che riesca a combinare qualcosa di buono anche sotto le Due Torri, magari con l'aiuto di due personaggi come Roberto Mancini e Marco Di Vaio, che da queste parti godono di una considerazione superiore anche a quella di alcuni protagonisti dell'ultimo scudetto. Quanto successo con la penalizzazione mi porta a pensare che chi ben comincia è a metà dell'opera. Good Luck, Joe !!!


Paolo Milito

domenica 12 ottobre 2014

We can!!!

Non sono un tecnico di calcio, e francamente non mi interessa esserlo, ma adoro la mia squadra, e vederla giocare come oggi mi ha riempito di gioia!
Ci sono state imperfezioni, è vero, ma la vittoria è stata raggiunta e in campo ho visto dei giovani bravi e promettenti!
Credo che tutti i cuori rossoblu siano speranzosi oltre ogni limite, sia per quello che riguarda la squadra, sia per tutte le novità in campo Dirigenziale.

Nel primo tempo ho visto un Bologna praticamente perfetto (sono di manica larga quando vinciamo!) che ha interpretato la gara al meglio nonostante le numerose assenze (secondo me, la nostra fortuna!).
Una testata indemoniata di Oikonomou prima e un incontenibile Zuculini poi, portano il Bologna in vantaggio di due gol sul Latina.
Sullo stesso palcoscenico, però, un inguardabile Abero, ingenuo come un neonato, procura il rigore per il Latina.
Crimi si incarica di trasformare, ma un magnifico Coppola difende la porta del Bologna e viene caldamente indicato come prossimo alla "santità"...
Non resta che giostrarsi bene in campo e difendere a qualsiasi costo questo strepitoso risultato (la partita col Crotone aleggia sempre su di noi come uno spettro!)
E andiamo alla ripresa!
Il Bologna subisce più di uno sbandamento, ma tiene duro fino alla fine e porta a casa la vittoria.
Gli episodi si avvicendano: Sforzini accorcia le distanze, entra Troianiello per Acquafresca ( uno scarso con uno scarso: non cambia nulla!), Sbaffo continua a spadroneggiare, fino a farsi buttar fuori nel finale, Cacia si mangia un gol già fatto, Oikonomou si fa ammonire, al Latina annullano un gol realizzato a gioco fermo, e quindi non regolare, Troianiello spreca l'occasione del 3-1, Masina lo emula e San Coppola compie un vero miracolo... E al 94' finalmente l'arbitro decreta la vittoria del Bologna!
Il branco selvaggio di Diego Lopez si aggiudica la terza vittoria in trasferta e il quarto risultato utile consecutivo!
Con 14 punti, penalizzazione esclusa,  siamo stati capolisti per un po' e abbiamo agganciato il Perugia, impegnato questa sera con il Frosinone.Siamo a solo un punto dall'Avellino capolista.
Bellissimo, direi!
Al termine della sfida con il Latina, il nostro Mister dichiara: "E' un'enorme soddisfazione per il gruppo.
I giovani sono entrati senza paura e questo è importante.
Vincere fuori non è mai facile e soprattutto non casuale.
Ci crediamo, la partita era difficile ma eravamo consapevoli della nostra forza.
Avevo parlato con i ragazzi prima del  match sottolineando come anche a Vicenza si poteva vincere.
Volevo dei miglioramenti in ripartenza e sono arrivati, alla fine abbiamo sofferto un po' ma non ci siamo impauriti".

Devo ammettere che è da un po' che la squadra gioca senza quella paura che l'ha caratterizzata negli ultimi tempi.
Credo che anche la trattativa americana abbia dato buoni frutti: il Bologna diventerà di Joe&Joey, e questo riempie i cuori di entusiasmo e sicurezza!
Le parole di Joe Tacopina dopo la decisione del CdA sono state esaltanti per chi, come me, vuole rivedere la propria squadra nel posto, moooolto alto, che le compete:
"Il nostro gruppo è stato molto entusiasta nell’apprendere  la decisione del Consiglio di Amministrazione del Bologna FC di accettare la nostra offerta per l'acquisto della società.
Siamo onorati di diventare i prossimi proprietari di questo storico club.
Vogliamo esprimere la nostra enorme gratitudine ai rappresentanti del Comune, tra cui il sindaco Merola e l’Assessore allo Sport Rizzo Nervo e agli incredibili tifosi del Bologna, che ci hanno dimostrato grande sostegno durante l’intera trattativa.
Continueremo a lavorare con il Consiglio di Amministrazione e i rappresentanti del club per chiudere ufficialmente questa operazione Mercoledì 15 Ottobre, data in cui vi forniremo ulteriori aggiornamenti riguardanti l’intera transizione."
E si vola alto, ragazzi...
La coppia Joe e Joey è sinonimo di sogni di gloria, meritata, da troppo tempo sopiti!
Eccolo allora il BFC 1909 USA SPV LLC, nuovo nome per una squadra storica.
Il Bologna è diventato una società di misc business, ossia "affari di ogni tipo",  con sede legale a Westport nel Connecticut, la città di Paul Newman,  e operativa nell’East Side di New York.
Gli azionisti principali sono Joe Tacopina, che ha la maggioranza, e Joey Saputo.
Con loro ci sono altri azionisti di minoranza come la Park Lane, una banca d’affari che si occupa di transazioni sportive.
Rimangono posti disponibili e quindi potremmo vedere delle new entry.
Il nuovo Bologna a stelle e strisce ci sta facendo sognare perchè: "we have a dream"... e noi vogliamo un grande Bologna!
Se poi nel Cda ci fosse posto anche per Marco Di Vaio e Gianluca Pagliuca, il lieto fine sarebbe assicurato!
Cosa aggiungere, se non che il cuore rossoblu batte all'impazzata?
Alessandra Sportelli Negrini


sabato 11 ottobre 2014

Andiamo a Latina

... Pavignandi, Moretti, Zanaldi, Tacoputo, Sapina ... insomma: BASTA !!! ... Andiamo a Latina a giocare 'sta partita !!! ... Ehm, forse è meglio ricomporsi un attimo ... Dunque: Latina-Bologna è una novità assoluta nel calcio italiano: domani le due squadre si affronteranno per la prima volta in una gara ufficiale. Il Latina, espressione di una città fondata nel 1932 al culmine delle grandi manovre di bonifica dell'Agro Pontino, ha iniziato la propria attività nel 1945, e fino al 2007 ha navigato decorosamente fra la terza e la quarta serie nazionale, fino a quando, sette anni fa, una complicata vicenda di tasse non pagate e scadenze disattese ha portato alla sparizione del club. Nel 2009, i presidenti delle tre squadrette locali militanti nei campionati dilettantistici hanno deciso di unire le proprie forze, rifondando la Società e sfruttando il miglior titolo sportivo per ripartire dall'allora quarta serie. I risultati hanno superato le più rosee previsioni: nel 2013 è arrivata la Serie B, e nel luglio scorso il sogno della Serie A è sfumato all'ultimo tuffo nei play-off contro il Cesena. Attualmente il rendimento dei nostri avversari non entusiasma troppo i dirigenti, al punto che in settimana l'allenatore Beretta è stato allontanato a beneficio del ritorno del suo predecessore, Breda. Questo non significa affatto che per i nostri portacolori si prospetti un'allegra passeggiata: più di mezza squadra è fuori uso per via di infortuni e squalifiche. Diego Lopez, comunque, non si scompone: in sala stampa, con la sua proverbiale calma olimpica, ha ribadito che per lui conta il gruppo, non i singoli, per cui qualcosa di buono riuscirà senz'altro a combinare, nel tentativo di dare continuità alla serie positiva di risultati che va avanti dalla vittoriosa trasferta di Terni. Tutto ciò, ovviamente, staziona in secondo piano rispetto alle vicende societarie: dopo il colpo di scena di mercoledì sera, ormai siamo vicini alla resa dei conti. Rimasto temporaneamente spiazzato dal rientro in scena di Massimo Zanetti, intenzionato a mettere in atto un salvataggio a tappe mirante soprattutto a salvaguardare i capitali da lui precedentemente conferiti,  Joe Tacopina è tornato alla carica con un'offerta " di quelle che non si possono rifiutare ": 14 milioni " cash ", per procedere all'immediata ricapitalizzazione; l'acquisto immediato del famigerato albergo di Porcedda; la ribadita volontà di acquistare dal Dott. Marchesini il Centro di Casteldebole e di rivoltare come un calzino l'ambiente circostante lo Stadio Dall'Ara, in sinergia col Piano FICO; inoltre, un consistente gruzzolo per liquidare, uno per uno, tutti i Soci componenti il CDA uscente, da Guaraldi e Zanetti fino all'ultimo dei cosiddetti " briscolini ". A quel punto i Soci minori, spinti anche da un comunicato ufficiale di Futuro Rossoblù che garantiva il proprio appoggio senza mezzi termini all'avvocato italo-americano ( a cui nel corso della serata ha fatto seguito una nota di approvazione da parte del Notaio Vico, presidente dei Professionisti Rossoblù ), hanno messo in minoranza Baraldi e Zanetti. Gianni Morandi era a cantare dalle parti di Milano, Guaraldi, vista l'ininfluenza del proprio voto, si è astenuto, e così la cordata americana ha avuto il disco verde definitivo. Questo non vuol dire che il Bologna sia già diventato di proprietà USA: entro il 15 ottobre bisognerà, una volta per tutte, procedere alla effettiva ricapitalizzazione, pena il fallimento. Col passare delle ore, comunque, lo scenario diventa sempre più nitido: il maggior azionista sarà Joey Saputo il quale, per motivi che non ha voluto precisare, lascerà la presidenza a Joe Tacopina; ci saranno nuovi Soci italiani e americani, alcuni dei quali impegnati in altre attività di un certo rilievo internazionale; l'AD dovrebbe essere Claudio Fenucci, che fino a pochi giorni fa ha ricoperto lo stesso incarico nella Roma; entrerà nel club Pantaleo Corvino, ma la sua qualifica verrà decisa dopo aver adeguatamente ricollocato Filippo Fusco, il cui operato ha favorevolmente impressionato i nuovi proprietari; per quanto riguarda l'allenatore, Saputo è già più che in parola con Roberto Mancini, orientato a sedersi sulla nostra panchina solo dopo il ritorno in Serie A ma pronto a sostituire Diego Lopez nella stagione in corso qualora le circostanze lo rendessero necessario; infine Marco Di Vaio, destinato ad un ruolo di primo piano nel nuovo organigramma, si è già permesso di sconsigliare Saputo dall'ingaggiare in tempi brevi degli svincolati di lusso, ritenendo più opportuno inseguire giocatori cosiddetti " di categoria ", a suo dire più efficaci per poter realizzare il colpaccio di riconquistare la Serie A al termine del corrente campionato. E Zanetti ??? Intanto si è reso protagonista di un episodio degno di una rissa da cortile: ha ritirato dalle varie sedi Rossoblù tutte le macchinette e le confezioni di caffè che aveva portato in dotazione a titolo di sponsorizzazione ufficiosa. Inoltre, ha pubblicamente dichiarato tutta la propria amarezza, facendo intendere di voler abbandonare il club al suo destino. Calma. Se andate a rileggere quel che scrivevo all'inizio dell'estate, vi accorgerete che io sono stato, fino ad un certo punto, uno dei più accaniti sostenitori del re del caffè. Poi, però, qualcosa è cambiato: Guaraldi ha dovuto strisciare ai piedi di Claudio Lotito per poter iscrivere il Bologna alla Serie B; Fusco ha dovuto SVENDERE Capello ed i greci per poter disporre di quattro soldi e tentare di costruire una squadra; lo stesso Zanetti ha sganciato fior di quattrini per sponsorizzare la disastrosa spedizione brasiliana della Nazionale, promettendo di iscrivere il proprio marchio sulle nostre maglie e di trasformare il Dall'Ara in una sorta di Segafredo Arena, salvo poi rimangiarsi tutto all'ultimo momento. La sua ricomparsa sulla scena per stoppare Tacopina & C., quindi, non mi è piaciuta proprio per niente, così come non mi è piaciuto l'atteggiamento prono assunto da Gianni Morandi nei suoi confronti in questa occasione, tanto è vero che mi sono permesso di suggerire, come prossimo presidente onorario, il nome di Andrea Mingardi, che è già stato alla guida di Futuro Rossoblù al fianco del povero Maurizio Cevenini e che ritengo più adatto a svolgere un ruolo di simile portata. Se ci avete fatto caso, finora ho solo riassunto un oceano di parole: ancora non c'è nero su bianco, ma ormai mancano pochi giorni per capire se il Sogno Americano sia davvero realizzabile o se si tratti di un tragico bluff. Visti i nomi che girano, per una volta voglio azzardarmi ad essere ottimista. Nella speranza di poter tornare a far tremare il mondo.


Paolo Milito

sabato 4 ottobre 2014

Stallo statico... o tattico?

BOLOGNA (4-3-1-2): Coppola, Ceccarelli, Maietta, Oikonomou, Morleo, Zuculini, Matuzalem, Buchel, Laribi, Acquafresca, Cacia. A disposizione: Stojanovic, Pasi, Garics, Giannone, Abero, Bentancourt, Troiniello, Bessa, Ferrari. Allenatore: Lopez.
VICENZA (3-4-1-2): Bremec, Cinelli, Garcia, Cocco, Sbrissa, Di Gennaro, Gentili, Camisa, Laverone, Ragusa, Sampirisi. A disposizione: Vigorito, Moretti, Almassan, Giacomelli, Spiridonovic, Gerbaudo, Urso, Lores Varela, Figliomeni. Allenatore: Lopez.
I due Lopez a confronto...
E il ricordo va inevitabilmente agli anni '90, a quel palo dello stadio Menti che non nasconde la pazzia del presidente dell'Aia contro Andersson.
A Cornacchini, che dilaga trionfante davanti alla panchina del Bologna dopo averla eliminata dalla Coppa Italia con il suo gol.
Fortunatamente, ci ricordiamo anche la meravigliosa tripletta di Beppe...
E, tornando ad oggi, vediamo la speranza di vincere tre partita di fila... e noi ci vogliamo credere!!!
Gianni Morandi è presente in tribuna, ha parlato ai microfoni di Sky e viene sommerso dall'affetto dei tifosi presenti... Voglio che possa essere un buon segno...
In otto minuti il Vicenza è riuscito a passare la nostra metà campo solo una volta, e questo è positivo: bell'azione di Acquafresca al 5' su meraviglioso cross di Ceccarelli.
La squadra è propositiva!
In tribuna sono schierati tutti i nostri dirigenti....
Tutto abbastanza equilibrato fino al 16', quando il neo ammonito Laribi, in collaborazione con Acquafresca, mette un diagonale d'oro quasi in rete...
E Acquafresca, al 19', ha una doppia occasione che spreca in malo modo: Cacia lo serve davanti a Bremec, ma il portiere para.
Poi Acquafresca mette fuori... E meno male che si è sbloccato!
Un Bologna aggressivo, comunque, e per tre volte a un niente dal vantaggio in soli tre minuti.
Al 22' la situazione si rovescia e Morleo fa fallo su Ragusa, non sapendo come fare a fermarlo... Punizione per il Vicenza...
Nessun pericolo per il Bologna!
In questa fase di stallo della partita, al 25' esce Maietta, problema muscolare, ed entra Ferrari.
Al 30' Laribi tenta il colpo, ma Bremec non gli permette nulla.
Un minuto dopo, il capitano resterà a terra per un problema muscolare... Cercherà di resistere, ma uscirà al 35' lasciando il posto ad Abero!
Non abbiamo difensori! Almeno, non ne abbiamo con esperienza!
Nel frattempo Zuculini si è fatto ammonire per proteste: siamo passati da una partita equilibrata e piacevole ad un calderone bollente, dove troviamo di tutto e di più...
Rischiamo di chiuderci troppo rischiando parecchio!

Alla fine del primo tempo possiamo di aver visto un Bologna sufficiente, che ha avuto tre chiare occasioni da gol: una con Laribi e due con Acquafresca.
Non ha realizzato, però, come lo scorso sabato con il Cittadella quando non ha chiuso la gara.
Due infortuni imprevisti hanno obbligato Lopez a due sostituzioni pesanti!
Escono prima Maietta e poi Morleo, sostituiti da Ferrari e Abero, entrambi esordienti.

Zanetti in tribuna esordisce così: http://www.tuttobolognaweb.it/news/zanetti-saputo-non-ci-voglio-parlare-18088
Twitter: @tuttobolognaweb
"In tribuna allo stadio di Vicenza, Massimo Zanetti, presidente del Bologna in pectore, ha parlato di una chiusura totale agli americani: "Con questa gente non ci voglio parlare.
Potevano prendersi subito il Bologna e versare nelle casse 13 milioni di euro".
Ma non è finita, stranamente, in questo caldo pomeriggio Veneto, Zanetti è un fiume in piena: "Se sono qui è perchè ho preso un importante impegno verso la città: il calcio è una missione sociale e il club non è mio ma della gente di Bologna.
Farò il presidente e farò le cose per bene, l'obiettivo di tutti è la Serie A.
La prossima settimana mi vedrò con il Sindaco Merola anche per parlare della questione stadio".
La domanda su Saputo da parte di uno dei colleghi presenti al Menti è inevitabile: "Mi ha telefonato di notte mentre dormivo.
Gli ho semplicemente detto che di calcio ne capisco poco e che sono seguito da persone di fiducia come Baraldi.
Gli ho detto di parlare con lui. Io non ci voglio parlare"."

Prenderemo un caffè aspettando futuri sviluppi!

Riparte la bagarre senza cambi, ma con un Vicenza all'attacco e determinato!
Al 51' Buchel viene graziato da un giallo meritatissimo e, dopo un corner per il Vicenza, rimedia al 54' Matuzalem che si fa ammonire per fallo su Cocco da dietro... e Michele Fini, vice di Lopez, si fa espellere!
Al 62' Acquafresca è a terra per un presunto colpo al fianco che, onestamente, non c'era... Il tuffo è stato mirabile, però...
Rimpalli e capovolgimenti di fronte fino al 69' quando Cacia rischia di ferire uno spettatore in curva...
Non stiamo assistendo ad una bella partita, tutt'altro!
In romagnolo si dice "ac partidaza" (che partitaccia)!!!
Al 71' il Vicenza effettua il primo cambio, mentre noi, al 75' mettiamo Troianiello per Acquafresca, ed esauriamo le sostituzioni!
In campo nulla da segnalare, e "tutto il resto è noia" Cit. F. Califano.
All' 87' la prima vera occasione del secondo tempo per il Bologna con Troianiello che, con l'elevazione di un puffo, spreca tutto!
Al 91', sul rush finale, pregevole il tentativo di Cacia dal limite. ma anche questo è alto!
Si conclude la partita dopo 4' di recupero e posso affermare che, per quello che si è visto in campo, questo punto è fondamentale!
Una partita senza arte nè parte, molto alla"viva il parroco", che di buono ci ha fatto vedere la rete di Coppola inviolata, e questo è importantissimo.
Un attacco impalpabile e una difesa abbastanza solida ci hanno comunque permesso di amministrare la partita degnamente e di portare a casa questo puntarello, nonostante il Vicenza abbia fatto la partita nel secondo tempo, senza comunque preoccuparci troppo!
La prossima partita sarà contro un Latina favoritissimo, almeno sulla carta, e speriamo di poter parlare solo di calcio, senza condire il tutto con questioni societarie più che mai ingarbugliate.
In alto allora i cuori rossoblu, perchè, come sempre, FINO ALLA FINE, SEMPRE E SOLO FORZA BOLOGNA!!!
Alessandra Sportelli Negrini








venerdì 3 ottobre 2014

Andiamo a Vicenza

Vicenza-Bologna, riguardando due squadre dalla lunga tradizione, è quasi una " classica " del calcio italiano. Il match vanta 35 precedenti, dei quali 29 in Serie A, 5 in Serie B ed uno in Serie C, con l'aggiunta di tre confronti in Coppa Italia. Il Bologna si è avvicinato allo Stadio Menti con alterne fortune: il bilancio è praticamente in parità, ma nel corso degli anni non sono mancati motivi per tenere bene a mente certe giornate. Per esempio il 5 gennaio 1997, quando a fare scalpore non fu tanto la doppietta di Otero con cui i padroni di casa ottennero la vittoria, quanto la clamorosa espulsione di Kenneth Andersson, reo di aver chiesto il cambio con gesti troppo plateali, dopo essere stato letteralmente massacrato da un difensore vicentino, ed accusato dall'arbitro di aver fatto fallo di reazione. Oppure l'infelice 14 aprile 2001, giorno in cui perdemmo 4-2 " grazie " ad un gol di Luca Toni ma soprattutto ad una doppietta dell'ex Kallon. Per tacere della contestatissima gara del 19 febbraio 1984, disputata in Serie C: una moneta lanciata dagli spalti colpì in testa il nostro portiere Massimo Bianchi, ex vicentino, che fu costretto ad uscire; solo dopo un lungo tira-e-molla la giustizia sportiva decise di assegnare ai Rossoblù la vittoria a tavolino. Comunque, siamo stati capaci anche di vincere, da quelle parti; a volte con scarti minimi, altre, come il 15 novembre 1998, con un sonoro 4-0, dovuto soprattutto ad una fantascientifica tripletta di Beppe Signori. Dunque, i ricorsi storici non pendono da nessuna delle due parti. Il blasone nemmeno, tenuto conto che noi veniamo dalla tragicomica retrocessione della stagione scorsa, mentre i veneti sono stati ammessi quasi fuori tempo massimo alla Serie B, beneficiando del pasticcio seguito al fallimento del Siena. In realtà il Vicenza, bollato a prima vista come predestinato ad occupare stabilmente l'ultima posizione in classifica per tutto il torneo, col passare delle giornate sta invece acquistando una sua dimensione, che magari non lo rende temibile per quanto riguarda la rincorsa alla promozione, ma di sicuro ne fa un avversario un po' scomodo da maneggiare. Noi siamo reduci da due vittorie consecutive, frutto di due prove molto incoraggianti in prospettiva futura. Il tecnico Lopez ( a proposito: si chiama Lopez anche l'allenatore biancorosso, ma è italianissimo e vanta gloriosi trascorsi laziali ) è stato bravo a tenere la squadra lontana dal polverone venutosi a creare per le vicende societarie, e pian piano sta mettendo al posto giusto tutti i tasselli del mosaico che dovrebbe condurci a tentare un'immediata risalita nella massima serie. E' vero che, purtroppo, un elemento prezioso come si è dimostrato fin qui Casarini è incappato in un nuovo infortunio alla stessa caviglia uscita malconcia da Pescara, ma in compenso Matuzalem non ha risentito più di tanto di un contrattempo a prima vista pericoloso; inoltre sta crescendo progressivamente Zuculini, mentre si avvicina il rientro in campo di Diego Perez, che qualche beneficio dovrebbe portarlo senz'altro. Veniamo adesso alle vicende societarie. Appare ormai chiaro che qualcuno non la racconta giusta: c'è chi dice che Massimo Zanetti, prima di intervenire direttamente, abbia cercato di convincere Joey Saputo ad agire da solo, affrancandosi da Joe Tacopina. C'è chi dice che i due industriali non si sono mai visti ne' conosciuti, e chi invece sostiene che, soprattutto all'estero, si siano incontrati varie volte. Ci sono, comunque, delle certezze: domenica scorsa Saputo ha telefonato a Zanetti, ottenendo la promessa di un incontro in tempi brevi. Dove, non si sa: Zanetti ha parlato di Treviso, Baraldi si è detto disposto a portare i documenti da firmare fino in Canada. Lo stesso Baraldi, precisando che l'interlocutore ufficiale è ancora Albano Guaraldi, ha fatto notare che è errato pensare ad un possibile tandem composto dai due industriali, lasciando una porta aperta più che altro alla possibilità di affidare all'italo-canadese l'incombenza di rinnovare di sana pianta lo Stadio Dall'Ara e tutta la zona circostante, entrando in sinergia col piano FICO. La mia vaga impressione è che la cosa non sia destinata a finire qui, in quanto Saputo ha ribadito, in varie interviste, di essere pronto a tirar fuori 100 milioni per rilevare la maggioranza del club e ristrutturare lo stadio, con o senza la compartecipazione di Zanetti, ma sicuramente con l'apporto di Joe Tacopina e di altri investitori rimasti fino ad ora nell'ombra. Dal canto suo Tacopina, dopo aver risposto personalmente ad un messaggio ricevuto dal Socio Fondatore di Futuro Rossoblù Federico Galloni, è stato letteralmente sommerso da una valanga di e-mail da parte dei Tifosi, a cui ha comunque replicato,  facendo capire di avere intenzione di tornare presto alla carica. Le ultime voci danno per imminente un confronto a quattro ( Zanetti, Baraldi, Saputo e Tacopina ) da tenersi molto probabilmente a Treviso nei prossimi giorni. L'unica certezza è che, almeno, lo spettro del fallimento è completamente sparito dall'orizzonte. Non basta, ma aiuta.


Paolo Milito