Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

sabato 31 ottobre 2015

LA PRIMA DI DONADONI.

Non so se Roberto Donadoni pensi in cuor suo che questo sia il migliore o il peggior debutto che gli potesse capitare; di sicuro domani siederà per la prima volta sulla panchina Rossoblù affrontando l’Atalanta, ovvero il suo passato più importante, la squadra delle sue origini, in cui è cresciuto e da cui ha poi preso il volo verso i grandi successi che hanno costellato la sua carriera da calciatore. Tra Serie A, Serie B e Coppa Italia il confronto vanta 53 precedenti, con 32 vittorie del Bologna, 7 dell’Atalanta e 14 pareggi. Per ben due volte abbiamo travolto i nostri avversari col sonoro punteggio di 5-0: il 29 maggio 1960, con una doppietta di Sergio Campana, primo storico sindacalista del calcio italiano, a cui si aggiunsero le reti di Fascetti, Demarco e Pivatelli, e il 7 gennaio 1968, doppietta di Pascutti e gol di Tentorio, Perani e Fogli. Piuttosto robusta anche la maggior vittoria dei bergamaschi: l’11 settembre 1949, prima giornata di quel campionato, i nostri eroi furono sommersi da un fragoroso 6-2, in cui spiccarono una tripletta di Hansen e una doppietta di Soerensen; l’atalantino Randon e i nostri Cappello e Mike segnarono le altre reti. Dunque, tolto quest’ultimo rovescio la tradizione ci è ampiamente favorevole. I nostri avversari, rigenerati dalla cura di Edy Reja dopo un campionato vissuto pericolosamente, sono attualmente al settimo posto, e sembrano intenzionati a voler rimpinguare ulteriormente il bottino di punti in classifica. Noi, per contro, siamo freschi di cambio di guida tecnica. Uscito di scena Delio Rossi, le cui responsabilità nella disastrosa situazione di classifica sono a mio avviso minime, è arrivato al suo posto Donadoni. Accolto dalla tifoseria in maniera tiepida, il nuovo tecnico ha tenuto a precisare che non firmerebbe per il diciassettesimo posto, essendo convinto che la squadra abbia un notevole potenziale tecnico. Inoltre ha affermato di non voler stravolgere il lavoro di Rossi, e a conferma di ciò ha cenato con lui approfittando dell’occasione per informarsi meglio sull’ambiente e sulla consistenza degli elementi a disposizione. Lo attende un lavoro lungo e difficile, che dovrà necessariamente essere corroborato da un’efficace campagna acquisti a gennaio, in cui Pantaleo Corvino dovrà giocoforza agire in maniera ben diversa rispetto a quanto fatto in estate. Sì, ho detto Pantaleo Corvino, e vi spiego perché: è vero, nei giorni scorsi erano girate insistenti voci di siluramento nei suoi confronti; la sua presenza alla presentazione di Donadoni, però, denota la volontà, soprattutto da parte di Joey Saputo, di andare avanti ancora sotto la guida del DS salentino. Va detto che anche Saputo sta rivedendo le proprie convinzioni: in estate aveva detto che mai e poi mai avrebbe trasferito Didier Drogba dagli Impact al Bologna, ritenendolo ormai fuori causa per il durissimo campionato italiano; nelle ultime ore, invece, pare proprio che stia tenendo in seria considerazione questa eventualità. Che dire: in fin dei conti siamo solo a fine ottobre, la strada è ancora lunga da percorrere, il tempo per rimediare ai disastri c’è. Sta al tecnico e ai dirigenti percorrere questo cammino nella maniera più appropriata.



Paolo Milito

venerdì 30 ottobre 2015

Caro Bologna...un anno di...

                                            

Di sicuro noi tifosi del Bologna non ci annoiamo… nell’ultimo anno abbiamo vissuto quello che potrebbe essere definito in un gergo attuale “un’infinità di emozioni zippate”… tante sono state per essere ricordate e compresse nella nostra memoria. Piano piano le estraiamo, e scopriamo come si è definito il nuovo mondo rossoblù; con interesse per tutto quello che potrà essere ricordato per sempre, che ruota nel mondo del pallone, e anche i  profani avranno un’indicazione di come è questo mondo… si sono incrociati: sofferenza, sentimento, ricordi, felicità, delusione, realtà e speranza. Tutti insieme, tanti aggettivi che, mai come questa volta, resteranno nella memoria dei tifosi di tutte le attuali generazioni.

Provo a tradurre in concreto questi aggettivi che rappresentano lo stato d’animo dei tifosi:

Sofferenza: il passaggio societario vissuto dai tifosi come un vero calvario causato dall’innominabile ex presidente Guaraldi, che sarà ricordato come il peggiore della gloriosa storia rossoblù; fondamentale la determinazione “americana” di Joey Saputo e Joe Tacopina di volere fortemente la società,  riuscendo poi a conquistarla vincendo la diffidenza di chi pensava che fossero incerti, avventurieri, inaffidabili, e abbracciando i tifosi che volevano questo cambiamento.

Sentimento e ricordi: il vero artefice del miracolo della rinascita rossoblù è stato Joe Tacopina. La città tutta, non solo quella sportiva, ha scoperto cosa significasse essere “tifosi del Bologna”… dando lustro alla società per anni calpestata nella sua credibilità, riconoscendo i meriti del passato e onorando i campioni che hanno fatto la storia visitando il cimitero della Certosa, ridando la giusta importanza con il ruolo di “presidente onorario” all’ultimo grande presidente Gazzoni Frascara, sorpreso e contento di questo importante riconoscimento, riaprendo il dialogo con le Istituzioni cittadine, e ultimi ma primi, noi tifosi,  mai retrocessi, coi quali aveva instaurato un rapporto straordinario… disponibilità a 360 gradi con foto e abbracci per tutti.

Felicità: si chiama Joey Saputo.Teniamocelo stretto. Tanti soldi investiti, dopo l’ultimo aumento di capitale del 28 ottobre 2015, circa 105 mln di euro in totale! Subito idee chiare nel formare un assetto societario che desse le maggiori garanzie per un progetto di lunga durata, con figure importanti ricercate per avere esperienza e capacità nel settore. Per i tifosi un sogno ad occhi aperti dopo tanti anni di incertezze, silenzi, bugie. Nonostante lo spessore di quest’uomo, che dimostra grandi capacità manageriali, c’è ancora chi lo critica. I cosiddetti “maigoduti” che non si sa dove possano trovare la “felicità”… Ma felicità si chiama anche serie A!!!! Un solo anno in serie B,play off sofferti, ma una grande festa!!! Bologna ancora una volta tinta di rossoblù, tra i souvenir più ambiti i pezzetti bianchi di rete della porta difesa da Da Costa… poi tutti in piazza, ancora una volta, sapendo che stavolta sarebbe stato diverso… e tutti su quel carro, ovviamente anche i detrattori più accaniti!!!

Delusione: premetto che sono tra quelli che non amano questa parola, perché alla fine gli obiettivi sono stati raggiunti e lo saranno anche quest’anno. Va però riconosciuto che non sono solo i “maigoduti” a parlarne ma anche una parte di tifosi: la prima delusione della nuova società è in serie B; il mercato del gennaio 2015 avrebbe dovuto far fare il salto di qualità e passare dal secondo posto del girone di andata, ad un primo o secondo a fine stagione, senza patemi... 10 mln di euro spesi da Saputo, con Corvino finalmente operativo (era stato liquidato Fusco). Un mercato promosso anche dalla maggior parte dei tifosi,  che si rivelerà invece alla fine meno efficace delle aspettative… azzeccati gli acquisti di Sansone, Gastaldello, Da Costa ed in parte Krsticic, meno Mancosu e Mbaye. Il licenziamento di Lopez dopo la sconfitta col Frosinone, evidenziò una caratteristica dell’attuale dirigenza societaria. La tendenza ad aspettare a licenziare un tecnico, non per incapacità decisionale, ma per un’inerzia che tende a dare delle chances al tecnico in carica… si è ripetuta anche con Rossi, fino all’avvicendamento con Donadoni.
Qualcosa non ha funzionato anche nel ritiro estivo dell’anno in corso… complice anche il ritardo dovuto ai play off, Rossi ha fatto la preparazione estiva senza la spina dorsale della squadra… solo la difesa poteva considerarsi definita, gli altri due reparti no. C’è da fare sicuramente una critica al sistema, perché non può esserci ancora il mercato aperto quando inizia il campionato… le operazioni andrebbero concluse molto prima.  Qui ci furono delle responsabilità da parte di Saputo, che non consentì a Corvino di concludere almeno due delle trattative che aveva opzionato da tempo (Duncan e Defrel). Il DS portò poi a termine altri acquisti, in linea con il suo modo di operare, cioè investendo sui giovani. Diawara, Donsah, Rizzo, Pulgar sono pensati per una mediana di prospettiva che fa ben sperare. Brighi, Brienza e Taider hanno più esperienza, e Giaccherini, Mounier(già 3 reti al suo attivo) e Destro, sulla carta potevano dare, e secondo me daranno, le giuste garanzie. La difesa con Mirante e Rossettini poteva considerarsi definita. Restano tuttora da chiarire alcune situazioni che non rientravano nelle idee di Rossi. Crisetig (è un under 21), Mbaye, Krafth (da vedere) sono giocatori che potrebbero avere una diversa considerazione da Donadoni, come del resto Morleo…
Il capitolo Rossi è delicato… rinnovato automaticamente il suo contratto per la promozione, Delio, ottimo tecnico, fu forse troppo morbido quando capì che non poteva avere la squadra a disposizione già dal ritiro estivo, cosa questa che l’avrebbe poi costretto a recuperare in tempi successivi. Ho seguito diversi allenamenti e ho notato come fosse differente il suo modo di insegnare calcio rispetto a Lopez… un calcio curato nei particolari, che necessitava di tempo per essere assimilato dai giocatori e per il recupero di quelli più quotati. In questo caso la delusione può essere riferita alla posizione di Destro, o di Mancosu come nella gara con l’Inter… un solo attaccante che deve fare reparto da solo e riceve palloni col contagocce… e quando fallisce l’unica, o le pochissime occasioni che gli capitano, oltre a lui ne soffre tutta la squadra.
Tra le delusioni anche l’uscita di Tacopina… ci mancherà..

Realtà: terz’ultimo posto in classifica con 6 punti; 10 partite giocate con 2 vittorie e 8 sconfitte; 6 gol fatti (peggior attacco della serie A), 15 reti subite. Poco da dire…


Speranza: oggi è stato presentato ufficialmente il nuovo tecnico: Roberto Donadoni. Ho sentito la conferenza stampa, mi ha fatto una buona impressione. Tra le risposte più interessanti quella di non lasciare Destro da solo in attacco, la valutazione di tutti i giocatori dopo averli conosciuti senza escludere nessuno (ha ricordato che Crisetig è un under 21), l’importanza dei due prossimi impegni con l’Atalanta in casa e il Verona fuori, la scelta di Bologna per il progetto, che ha preferito ad altre destinazioni più remunerative,  l’importanza di avere un presidente più giovane di lui ma con solidità economica e altro con risposte convincenti. Vedremo se il cambio tecnico porterà i benefici. Noi speriamo tutti di si.

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Massimo Turricchia

mercoledì 28 ottobre 2015

L’ALTRO ROBERTO.

E fu così che sotto le Due Torri sbarcò Donadoni, ovvero l’altro Roberto, non quello ( Mancini ) che staziona tuttora in cima alle preferenze di Joey Saputo. Non è la prima volta che sulla panchina Rossoblù prende posto un ex C.T.: nei primi Anni ’70 Edmondo Fabbri ottenne degli ottimi risultati, che quasi certamente sarebbero diventati stratosferici se un brutto giorno un certo Romeo Benetti non avesse triturato un ginocchio a Franco Liguori. Anche per quanto riguarda l’avvicendamento dei tecnici stiamo assistendo ad un film già visto: nel 2008 un Bologna in difficoltà salvò momentaneamente la panchina di Daniele Arrigoni rifilando una solenne vagonata di bastonate ad una Lazio fino a quel giorno lanciatissima, salvo poi naufragare la settimana successiva sotto i colpi del Cagliari provocando il licenziamento in tronco del tecnico, al quale lo spogliatoio era ormai sfuggito di mano. Nel caso di Delio Rossi non è dato sapere se la squadra abbia remato contro. Di certo, il riminese può recriminare per diversi motivi: la squadra nell’assetto definitivo gli è stata consegnata con notevole ritardo; la preparazione atletica non dev’essere stata delle migliori, tanto è vero che si sono verificati infortuni muscolari a valanga e nel complesso la squadra ha sempre subito vistosi cali di rendimento nei finali di partita, eccezion fatta per la vittoriosa trasferta di Modena; in almeno tre occasioni la sconfitta è dipesa da rimpalli assassini, e nelle ultime due partite Mattia Destro ha sbagliato due facilissime occasioni sparando sul portiere ormai fuori causa anziché ricorrere a dei facili pallonetti, sintomo di mancanza di lucidità nei momenti-chiave. Da qualche parte ho visto scritto che “ Delio Rossi non ha dato un gioco a questo Bologna “. A mio avviso un’affermazione del genere è impropria: se le partite fossero durate solo 45 minuti, avremmo almeno 10 punti in classifica, segno evidente che nei primi tempi la squadra ha tenuto il campo in maniera decente e che quindi il tecnico riminese non aveva lavorato poi così male. L’arrivo di Roberto Donadoni non mi entusiasma eccessivamente: nelle sue precedenti esperienze, in particolar modo alla guida della Nazionale, non mi è sembrato un grande condottiero. Giusto nel caso del Parma può essergli concessa l’attenuante del disastro portato a compimento dai dirigenti del club ducale. Ormai, comunque, la frittata è fatta: l’ex milanista è il nostro nuovo allenatore. Dalla sua ha un vantaggio non di poco conto: nel suo percorso bolognese Delio Rossi è stato sicuramente condizionato dai debiti di riconoscenza nei confronti di Corvino e Fenucci, Donadoni questi condizionamenti non ha modo di temerli, per cui potrebbe anche sfidare le ire corviniane azzardando qualche manovra un po’ temeraria, tipo l’accantonamento in tribuna di Rossettini e Destro o il rilancio di Franco Zuculini. Per completezza d’informazione, va detto che nelle ultime ore Saputo ha esternato delle perplessità anche nei confronti dell’operato di Corvino, la cui posizione si sarebbe fatta precaria. Tant’è; a noi tifosi non resta che attendere l’evolversi della situazione, salutando con un po’ di rammarico Delio Rossi ed augurando a Donadoni di condurre la barca Rossoblù in un porto più confortevole di quello in cui si trova attualmente.


Paolo Milito

Caro Bologna: certi regali non te li puoi proprio permettere!

Bologna - Inter del 27/10/2015 si gioca al Dall'Ara.

Giochiamo sotto lo sguardo di Saputo.
Donsah non è in campo perchè fermato da una sindrome influenzale.
Rossi disegna il Bologna con il 4-3-3: ritorna Ferrari nel ruolo di terzino destro, Taider perno del centrocampo e Matteo Mancosu prende il posto di Mattia Destro. Al suo fianco Mounier e Giaccherini.
BOLOGNA (4-3-3): Da Costa; Ferrari, Oikonomou, Rossettini, Masina; Diawara, Taider, Rizzo; Mounier, Mancosu, Giaccherini
All.: Delio Rossi
INTER (4-2-3-1): Handanovic; Santon, Miranda, Ranocchia, Juan Jesus; Melo, Kondogbia; Brozovic, Perisic, Ljajic; Icardi.
All.: Roberto Mancini

Devo dire onestamente di aver visto un bel Bologna nel primo tempo, dove la mano dell'allenatore, e so già di attirarmi molte antipatie, si vede eccome.
Il primo tempo finisce con una punizione centrale dai 30 metri di Ljaijc. Il Bologna ha tenuto bene il campo, ha giocato e costruito e ha fatto una bellissima impressione nei confronti di un Inter sterile, macchinosa e sostanzialmente solo fisica. Al momento il pareggio è un risultato giusto, ma l'ago della bilancia pende leggermente dalla parte del Bologna. 
Il centrocampo del Bologna è giovanissimo... Questo aspetto, purtroppo, fa sì che l'inesperienza e la disattenzione ogni tanto prendano il sopravvento...
E infatti, dopo 5' di recupero, finisce 0-1 per l'Inter la partita del Dall'Ara.
L'errorissimo di Ferrari, quello di Gastaldello e la clamorosa occasione ciccata da Destro, sono il definitivo colpo di grazia per un Bologna che non aveva affatto giocate male, anzi.
Questa sera, probabilmente, un Rossi incolpevole saluterà la panchina del Bologna: ormai, qualsiasi cosa dica o faccia il Mister, non va bene!
Delio Rossi è stato delegittimato dal comportamento scorretto della società la scorsa settimana e sarà facile esonerare lui... Ma Taider e tutto il suo nulla qualcuno li ha visti questa sera?
Come ha detto in diretta radio (Radio Bruno Cuore Rossoblu) il grande Carlo Nervo, una casa, così come un progetto, si costruisce dalle fondamenta. Esonerare adesso Mister Rossi è un controsenso controproducente! 
E come ha detto il super tifoso rossoblu Paolo Mengoli, si deve strigliare chi in campo non fa il proprio dovere e stare concentrati e in partita fino alla fine della gara! E io mi associo: ragazzi che fanno un "lavoro" che a loro piace tantissimo, dovrebbero volare in campo, e dare il 300%. Il Bologna ha cominciato a calare dall'espulsione di Melo, quasi a voler dire che con un uomo in meno nell'Inter, per il Bologna sarebbe stata una passeggiata... Infatti...
Gastaldello, uomo d'esperienza, ha fatto un errore stupido come quello commesso da Ferrari, dettato dall'inesperienza... resta il fatto che questo errore ci è costato il gol... E la ciliegina sulla torta è stato il gol mancato da Destro!
Solo, davanti al portiere, come tocchi la palla va dentro e tu cosa fai? Piattone di prepotenza in braccio al portiere... 
Inconcepibile...
Inaffrontabile...
Inaccettabile...

Un Giaccherini, fatto uscire su sua richiesta, che ha finalmente cambiato volto positivamente a questo Bologna non è bastato per portare a casa una vittoria...
Mi chiedo cosa stiano aspettando a far rientrare Zuculini...
Alessandra Sportelli Negrini










Non si può con l'uomo in più prender gol come dei ciù!

Rimacronaca di Bologna - Inter.
*
Gira sempre e solo palla...
Chi non fa certo non falla,
ma qui ancor non è arrivata
una semplice parata...
Non c'è stato un tiro in porta...
Bel fraseggio... ma che importa?
Questa Inter mica "spacca"...
non ci sta capendo un'acca...
Un bel lancio già all'inizio,
ma Mounier ha perso il vizio
di arrivare sul pallone...
però corre con passione...
Non si sale su di giri...
godon bazza solo i ghiri...
Qualche scambio, un'imbucata...
troppo lunga la giocata!...
Primo tempo terminato:
uno scontro (?) equilibrato.
Incomincia la ripresa...
(spero sempre nell'impresa)
Fuori Melo! Per il fallo
si guadagna doppio giallo!...
Uomo in più... stiamo in campana,
mica è detta la bubana!...
E difatti!... Cazzi amari!...
Cosa fa??? Liscia Ferrari...
così Ljajic...e Icardi segna!...
Boia vacca! Cosa indegna!!!
Certo perdere ci sta,
ma quest'Inter fa pietà!...
Non si può con l'uomo in più
prender gol come dei ciù!
Entra Destro... e siamo a posto
come neve a ferragosto!
Tanto ormai - ahimè! - è finita...
e mi mangio ancor le dita...
Un sussulto rossoblu!...
Dai, Mattia, dacci giù!!
Mo 'sa fét? Disgraziato!!!
Il portiere mi ha impallato!
Tè cun tot e' post ch' u i'è
t' vé a tiréi adós acsè?
Basta! Adës a m végh a lët!...
L'era mèj ciapén si, sët!!!
(g.p.)

Immancabilmente perfetto Gianni Parmiani!

lunedì 26 ottobre 2015

ASPETTANDO L’INTER.

Domani sera riceviamo la visita dell’Inter, guidata dal mai troppo rimpianto Robertino Mancini; questa gara, una vera “ classica “ del calcio italiano, è sicuramente molto più sentita del confronto contro la Juve, soprattutto perché rievoca i dolci ricordi legati alla conquista del nostro ultimo scudetto. Tra campionato e Coppa Italia le due squadre finora si sono affrontate a Bologna per 80 volte, con 33 vittorie Rossoblù, 32 dei nostri avversari e 15 pareggi. La nostra vittoria più cospicua risale al 30 marzo 1941: il Bologna di Felsner, destinato allo scudetto, travolse i nerazzurri per 5-0, con una doppietta di Biavati ed una di Reguzzoni, completate da un gol di Puricelli. Ancor più clamorosa la maggior vittoria dei nostri avversari: il 21 maggio 1989 l’Inter dei record di Giovanni Trapattoni rifilò alla truppa di Gigi Maifredi, comunque tranquillamente già in salvo, un mortificante 6-0, dovuto alle doppiette di Serena e Diaz a cui si aggiunsero i gol di Matthaus e Matteoli. Dunque, per quanto riguarda la tradizione il bilancio è sostanzialmente in parità. Veniamo ai giorni nostri. In questo avvio di stagione, l’Inter è tornata ai piani alti della classifica, ed in questo momento sembra essere in discrete condizioni di forma. Noi veniamo dalla sofferta vittoria conquistata sabato scorso a Modena contro il Carpi, che ci ha consentito di lasciare l’ultimo posto in classifica ma non ha certamente risolto la grave crisi che ci attanaglia. Andando a riesaminare l’evoluzione della partita, notiamo che i nostri due gol sono stati messi a segno dai due difensori che avevano pasticciato al momento del gol del Carpi, realizzato comunque in fuorigioco. In particolare, il secondo gol è dovuto alla caparbietà di Adam Masina: sulla respinta corta del portiere avversario, Giaccherini, peraltro autore di una buona prova complessiva, è arrivato nettamente in ritardo, e il “ cinno “ si è fatto trovare prontissimo a sfruttare l’insperata occasione, a differenza di quanto aveva fatto nel primo tempo Mattia Destro, capace di sprecare una palla a porta semivuota quando sarebbe stato sufficiente impostare ( il tempo lo avrebbe avuto ) un efficace pallonetto. Per non farci mancare nulla, abbiamo dovuto assistere alla maiuscola prova fornita da Borriello, più volte accostato durante l’estate ai nostri colori: l’inconsistenza dimostrata da Destro ha fatto aumentare a dismisura i nostri malumori. Inoltre, il comportamento a due facce dei nostri giocatori ( secondo tempo nettamente migliore del primo ) non ha fugato i dubbi riguardo alla solidità dello spogliatoio ed all’autorità esercitata su di esso dall’allenatore. Di conseguenza ci apprestiamo ad affrontare l’Inter ben consapevoli di rischiare una severa lezione, che potrebbe costare il posto a Delio Rossi. Ma la palla,come si sa, è rotonda, e sarò il primo ad essere contento nel caso in cui le cose dovessero andare come tutti noi ( intendo il Popolo Rossoblù ) ci auguriamo.


Paolo Milito

sabato 24 ottobre 2015

E...si vaaaaaa!!!! Sono due pere!!!

Rimacronaca di Carpi - Bologna
*
Il Bologna non delizia,
ed il Carpi con Letizia
segna e corre come un treno
mentre noi ci abbiamo il freno
nelle gambe e nella testa...
Ci hanno fatto già la festa?
La classifica è sincera:
siamo o no in maglia nera?
Per fortuna qualche guizzo
del pimpante Luca Rizzo...
C'è qualcun che dice a Destro
che non è sotto sequestro?
Si può muovere, se vuole!
Sembra cerchi delle viole
su quell'erba, il disgraziato!
Guarda lì!... Mica è sudato!
Carpi in dieci... Ohi, spirèn!
Uomo in più... adës avdèn!
Si riprende... viene il bello...
Palo!...E gol di Gastaldello!
Meno male... È un pareggio...
La putéva andare peggio...
Dai, adesso teniam duro...
Tutti uniti a fare muro
e poi via in contropiede...
chi ci ha gambe or si vede...
Siamo quasi allo scadere...
E...si vaaaaaa!!!! Sono due pere!!!
Gol segnato da Masina!
La vittoria ora è vicina!
Triplo fischio, è finita!
(Destro chiede: Chè? La gita?)
No! Tre punti conquistati!
Siamo un po' meno inguaiati...
Ora eseguo, già esaltato,
sul divan tuffo Carpi-ato!
(g.p.)
Risultato finale: Carpi 1 - Bologna 2

Immancabile e spettacolare come sempre, Gianni Parmiani!!!


Ricomincia-a-a-mo!!!

Oggi si gioca Carpi - Bologna...

Oggi, 75 anni fa, nasceva Giacomo Bulgarelli.
Il grande capitano indimenticato e grandissima bandiera rossoblu. 
Ha vestito unicamente la maglia del Bologna nella sua lunghissima carriera.
A Bologna ha giocato dal 1959 al 1975, 391 partite e 43 i goal realizzati.
Buon compleanno Campione, grande orgoglio rossoblu...

Oggi, però, apprendiamo anche che, nella notte appena trascorsa, se n’è andato ad Aquileia Paride Tumburus, leggendaria colonna della squadra che nel 1964 conquistò il settimo e ultimo scudetto della storia del Bologna. Questo è il messaggio di cordoglio pubblicato dalla società rossoblu sul sito  bolognafc.it:
"Scomparso questa notte nella sua Aquileia Paride Tumburus, un’altra delle colonne del Bologna scudettato di Bernardini. Classe 1939, difensore centrale che componeva con Janich una coppia formidabile, arrivò al Bologna giovanissimo e collezionò dal 1959 al 1968 227 presenze (199 in A, 1 di spareggio, 10 in Coppa Italia, 3 in Coppa Campioni, 4 in Coppa delle Fiere-Uefa, 10 in Mitropa Cup), con 4 gol (in A). Prima dello scudetto del ’64 vinse anche una Mitropa Cup, nel 1961. 4 volte in maglia azzurra, partecipò alla spedizione dei Mondiali in Cile, nel 1962. Vantava una tempra atletica sensazionale, si disimpegnava bene nei primi anni rossoblù pure da laterale, o da incontrista di centrocampo. Bernardini gli affidò poi la marcatura fissa sul centravanti avversario, mentre Janich agiva da libero, creando così un duo passato legittimamente alla storia e poi alla leggenda del nostro mondo rossoblù. Bologna piange così un altro dei suoi figli più amati, che va a raggiungere Giacomo, Helmut, Carlo e Harald nell’Olimpo dei grandissimi. Il Chairman Joey Saputo, i dirigenti, lo staff tecnico, la squadra, tutti i dipendenti e i collaboratori del Bologna Fc 1909 piangono la scomparsa di Paride, unendosi al dolore della famiglia, e lo ricorderanno martedì sera in occasione del “suo” Bologna-Inter, quando i giocatori scenderanno in campo portando il lutto al braccio e osservando un minuto di silenzio."
Ciao Paride... Anche Romano Fogli ti ha ricordato con infinito affetto in radio (Radio Bruno Cuore rossoblu)!

Andiamo a vedere le formazioni:
CARPI: Belec; Zaccardo, Spolli, Romagnoli; Letizia, Marrone, Cofie, Antunes; Lollo; Matos, Borriello. All.: Sannino.  
BOLOGNA: Da Costa; Krafth, Oikonomou, Gastaldello, Masina; Rizzo, Diawara, Donsah; Giaccherini, Destro, Mounier. All.: Rossi

E con immenso piacere rivedo, ed era ora, Fallou Sarr schierato con la prima squadra!!!

Al 24' il Bologna prende gol... un dubbio gol!
Resta il fatto che, fuorigioco o meno, fallo o meno (come se fosse una novità che al Bologna non fischino mai nulla a favore!), Gastaldello e Masina non siano stati in grado di spazzare via la palla in area, anche se per disattenzione più che per un errore vero e proprio... E Destro dov'è? Completamente inguardabile e assente! In campo sta passeggiando e l'atteggiamento è insofferente e supponente... "Daidaidai": in tribuna, altro che panchina... 1,7 milioni all'anno, ti rendi conto?
Giochiamo anche oggi in 10 contro 11...
Sul gol: intervento aereo falloso su Mounier sulla trequarti, palla che giunge a Gabriel Silva che crossa. Rimpallo in area tra quattro giocatori, due dei quali, abbiamo detto, sono Gastaldello e Masina, presi un po' in contropiede.
Borriello calcia e il pallone giunge a Letizia (in fuorigioco!) che trafigge Da Costa con un diagonale basso. Carpi in vantaggio. 
Al 38' Lollo rompe Krafth... Rosso diretto... Speriamo di approfittare di questa superiorità numerica (o di questa parità, se Destro resta in campo!)...
Al 47' pareggio del Bologna! Corner di Giaccherini da sinistra, palla messa fuori. Rizzo calcia di sinistro, palo, poi Gastaldello insacca!
Uno a uno! Il Bologna la riprende!
Questa squadra non gioca con il sangue agli occhi, non convince sul campo, in superiorità numerica lascia troppo spazio agli avversari, ma quando al 93' segna Adam Masina, tutta la tristezza dell'ultimo periodo sparisce!!!
Siamo ancora vivi, ragazzi!!!
Segnano i difensori? Amen: purchè segni qualcuno e porti questa squadra alla vittoria, potrebbero segnare anche i raccattapalle, per quello che mi riguarda!
Spero che questa vittoria faccia scattare qualcosa nello spogliatoio.
Spero che questa vittoria li renda consapevoli dei colori che indossano.
Spero che Destro si renda conto che, con lo stipendio che prende, l'atteggiamento svogliato e di sufficienza avuto oggi è davvero fuori luogo (ti abbiammo pazientemente aspettato per 25 giorni prima che ti degnassi di decidere a firmare con noi...).
Spero che questa vittoria sia l'inizio della risalita tanto attesa.
E spero vivamente che al Presidentissimo Gazzoni vengano riconosciuti dieci volte tanto i soldi che gli spetterebbero di diritto come risarcimento!
Dai Bologna: ripartiamo da oggi!
Alessandra Sportelli Negrini












venerdì 23 ottobre 2015

ANDIAMO A CARPI.

O meglio, a Modena. O forse no, perché ieri il patron dei canarini Caliendo ha impedito al Carpi di allenarsi al Braglia, attaccandosi ad una questione di lana caprina. Comunque il sindaco di Modena ha convocato le parti in causa, ed ha ribadito il pieno diritto del Carpi di usufruire del terreno di gioco, diffidando il Modena dal prendere altre iniziative simili. Di conseguenza, domani si dovrebbe giocare regolarmente al Braglia, stadio scelto dal Carpi per poter affrontare al meglio la propria avventura in Serie A. Il match conta quattro precedenti, con due vittorie per parte. Il nostro miglior risultato risale addirittura al 30 novembre 1919, quando ancora non esisteva il campionato a girone unico; vincemmo 6-2, grazie soprattutto ad una tripletta di Perin. La peggior sconfitta è invece il 3-0 maturato lo scorso 1 aprile, al termine di una disastrosa serata che spalancò al Carpi l’autostrada per la promozione diretta e al tempo stesso creò le premesse per il successivo allontanamento di Diego Lopez dalla nostra panchina. In questo caso, dunque, il peso della tradizione conta ben poco. Conta molto di più una domanda: con che stato d’animo ci presentiamo in campo? Nei giorni scorsi i dirigenti non hanno fatto certo una bella figura: passi Di Vaio, che è un debuttante, ma Corvino e Fenucci non escono bene dalla vicenda del quasi-esonero di Delio Rossi. E se Corvino, in fin dei conti, può giustificarsi dicendo che potrà mettere rimedio alle cappelle estive solo durante il mercato di gennaio, trovo assolutamente inqualificabile il comportamento di un dirigente di ventennale esperienza come Claudio Fenucci. Posso concedergli l’attenuante di essere rimasto spiazzato dall’improvviso passo indietro di Guidolin, dovuto ad una telefonata partita da Verona, ma un passaggio del genere doveva essere gestito con maggior tatto e discrezione. Invece così non è stato, e domani sulla nostra panchina siederà un tecnico sicuramente delegittimato, inseguito da una ridda di voci e da una rosa di nomi: Prandelli ( che piace molto a Joey Saputo ), Donadoni ( che non piace a Corvino ), Spalletti ( sogno non troppo proibito di Luca Saputo ), Montella ( molto amico di Corvino, ma con una clausola rescissoria di cinque milioni da dover pagare alla Fiorentina ), Del Neri ( inattivo da tre anni ), per concludere con Corini e Di Carlo, specialisti nel salvare a turno il Chievo. Il rischio che la squadra non segua più un allenatore destinato a saltare è maledettamente concreto; inoltre, non è detto che una vittoria scaccerebbe i fantasmi: martedì ci aspetta un’Inter piuttosto in salute, e il problema potrebbe ripresentarsi come se non peggio di prima. Non ci resta che aspettare le 18 di domani, sperando che Delio Rossi riesca a mettere a frutto la propria preziosa esperienza.


Paolo Milito

martedì 20 ottobre 2015

Io sto con Delio! E va mo là!

Rossi sì, Rossi no...
E' tutta colpa di Delio Rossi se siamo dove siamo, perchè ha perso 9 partite su 10, compresa quella di coppa Italia...
Sto per attirarmi le ire funeste di ogni tifoso rossoblu, ma IO STO DECISAMENTE CON ROSSI!
Analizzando tutta la questione, mi sento di affermare in assoluta tranquillità e libertà (art. 21 della Costituzione Italiana) che Pantaleo Corvino ha messo insieme una squadra non competitiva per la serie A... anzi, una squadra che non è assolutamente da serie A!
La colpa è di Rossi? Vergogna, Corvino, vergogna! Rossi è andato in ritiro con Acquafresca e Mancosu (Cacia è andato via o stava per farlo...), con Crisetig (lento come un bradipo e assolutamente incapace di fare il regista: ad oggi "desaparecidos"...), Rizzo , Brienza e nessun altro a centrocampo. Perché? Semplicemente perchè non c'erano altri giocatori! Gli altri appartenenti alla rosa avevano già le valigie in mano o erano già stati ceduti! Rossi si è trovato a fare la seconda parte della preparazione con qualche nuovo giocatore appena arrivato non si sa bene da dove... A Sestola fece giocare la Primavera e si unirono al gruppo anche Limone e Di Vaio, perchè non c'era il numero di giocatori per poter scendere in campo. A campionato iniziato sono arrivati altri presunti fuoriclasse: con Gastaldello e Zuculini ancora KO, Rossi ha ricominciato l'inserimento. E Corvino? Solo due buoni acquisti: Diawara e Mounier, praticamente sconosciuti!
Il budget a disposizione era di circa 2 milioncini di euro per giocatore... con una squadra interamente da rifare (anche se, ad oggi, col senno di poi, ma da me già detto diverse volte, Buchel, Matuzalem e Sansone li avrei tenuti stretti!)... Non parliamo di salvezza facile, per piacere: parliamo di Harakiri!
Chi ha sbagliato? Rossi?
Comunque sia, cambiamo pure allenatore, visto che esonerare 9 giocatori è un po' improbabile: se sono male allenati, lo sono anche con un nuovo mister!
Questa squadra non ha nè fenomeni (spezzo una lancia a favore di Diawara!) nè leader: non diventeranno tutti maghi del pallone cambiando il Mister...
E Destro? Di lui continuiamo a parlare come se fosse il nuovo Baggio, vero Corvino? In lui c'è la massima fiducia su tutti i fronti, giusto? Ma l'hai visto giocare una qualche volta? Dubito fortemente...

Parlando della partita di domenica contro il Palermo, a parte la scelta di lasciare in panca Marios, che non è piaciuta nemmeno a me (ma magari domani si ammala e cosa facciamo? diamo forfait?), mi chiedo con che faccia la dirigenza abbia ancora il coraggio di sostenere di "essere a posto"...
Saputo ha dato la gestione societaria a degli inetti.
Avete idea di cosa voglia dire, giusta o sbagliata che sia la motivazione, esonerare un allenatore e poi richiamarlo perché gli altri hanno rifiutato?
Si è delegittimato Rossi in maniera tale che la squadra, che già da prima faceva quel cavolo che voleva, non lo seguirà più... E con chiunque prenda poi il posto di Delio, ormai sanno che il giochino funziona... Complimenti!
Questi sono dirigenti seri? Saputo, per favore: torna, apri gli occhi e prendi in mano le redini della baracca... anche se ho l'impressione che Joey sia il primo a non avere idee concrete sul da farsi e sul come farlo!

D'altra parte, la squadra è stata fatta seguendo le parole di Saputo che furono: "Se poi dobbiamo stare in B un altro anno, non cambia nulla. Non chiedetemi chi è il numero 9 tanto non vi so rispondere"... Credo che con un discorso del genere, Corvino si sia sentito legittimato a fare il bello e il cattivo tempo, naturalmente andando a tocciare dal proprio vivaio o dalle scuole calcio dove sono inseriti i suoi amichetti... Io sarei curiosa e vorrei veder giocare la squadra dello scorso anno, che secondo me andrebbe molto meglio di questa... Perchè non tenere Buchel, Sansone e Matu, che hanno dato l'anima? Buchel era cresciuto tantissimo con gli allenamenti di Rossi, e lo dico perchè l'ho visto con i miei occhi... E tener fuori Zuculini, che è pronto per il rientro, per far dispetto a chi? A Fusco? A chi crede, come me, che sia in grado di capovolgere il gioco in favore del Bologna? Il bene del Bologna? Seeeeeeeeeeeeeee.... Corvino fa solo ed esclusivamente i propri interessi, e di nessun'altro!

E, contrariamente a quanto può sembrare, non sono l'unica a pensarla in questo modo!
Ho raccolto qualche commento dal web:

A. B.: "È inutile reclamare con l'allenatore Delio Rossi! Se gli attaccanti non mettono la palla dentro la porta avversaria, non si vincerá mai.
Tutt'al piú si può pareggiare! Quello che si puó contestare, secondo il mio modesto parere, é che manca un' altra punta da affiancare a Destro, che secondo me é troppo solo in attacco e sempre sovrastato dai difensori avversari!"

A. S. T. E.: "Condivido in pieno: in campo ci vanno Destro e gli altri 10, non Delio Rossi. Detto questo, serve una scossa, perché non credo che il vero Bologna sia questo: quest' anno finché il Bologna é rimasto in partita, si é visto giocare un calcio decisamemte migliore rispetto a quello degli anni passati."

E. L.: "Meno male... Che colpe ha Delio Rossi? Se proprio qualcuno se ne deve andare, quello e Mr. Pantaleo (e io sottoscrivo!)..."

Concludo il mio pensiero dichiarando che, vada come vada, Rossi non perderà la mia stima perchè sta lavorando col nulla... con una squadra che avrebbe difficoltà anche in B... E contrariamente a Lopez (ma chi, Diego? Quello che stava fermo in mezzo al campo con il pallone sotto il braccio e non dava spiegazioni sul gioco a nessuno?), il suo lavoro lo sa fare! Su questo non cambio una virgola di idea!
Ma dov'è la squadra che va bene??? Cos'è, roba da serie A questa? E non l'ha fatta Rossi la squadra... Comodo buttar letame così, gratuitamente, addosso  "all'agnello sacrificale"!

Non mi interessa fare o meno bella figura salendo sul fatidico "carro dei vincitori" (che vincono, poi, che cosa? La soddisfazione di dire "te l'avevo detto"? Ah... benessum!) e ritengo di essere obiettiva: se mi si dice che i giocatori fanno quello che vogliono, credo che ormai se ne sarebbe accorto anche un cieco, ma che Rossi non sappia allenare e che le colpe siano tutte sue, no!
E ritengo di essere obiettiva anche quando dico che questa è una squadretta con qualche buon elemento, ben lontana dall'essere una squadra da serie A. Fanno errori banali da scuola calcio, non difendono, non saltano l'uomo e chi dovrebbe segnare, sogna... Rossi verrà esonerato, ma al momento NESSUNO vuole prendersi l'onere di allenare un gruppo del genere. Metà della rosa non è da A e l'altra metà è composta da bambinetti inesperti (certo, se non li si fa mai giocare e blablablablabla...).
Non è certo quello che serve per una salvezza tranquilla. Corvino ha semplicemente sbagliato tutto!
Pantaleo continua a tutelare i propri interessi e noi stiamo ancora qui a credere che discutano per il bene del Bologna? Arriverà un nuovo allenatore... Pretenderà altri giocatori, perchè chiunque vedrebbe che con questi non si va da nessuna parte! Ma fino a quando non arriveranno, cosa farà? La squadra è tutta in Brienza, Mounier per 45', Diawara che ha 19 anni, Ferrari, Marios che in A non mai giocato e Masina a volte.... Rossettini non si guarda, Destro è un pacco, Gasta è più nei pezzi di un puzzle, Rizzo non mi dispiace, ma non in A.... Donsah è l'altro che tiene su la baracca..... Ma dove vogliamo andare? Rimettiamo Morleo? Crisetig? Acquafresca? Crimi? Pulgar? La "sottiletta"? Qualche elemento dell'anno scorso andava assolutamente tenuto... ma questo era assolutamente contrario ai piani di "quelli che capiscono"... come fare soldi a qualunque costo!
Possiamo anche credere, se ci fa comodo, che Nostro Signore sia morto dal freddo perchè Giuda non gli ha venduto la legna...
Caro, amato e sfruttatissimo Bologna... Non è più il calcio di un tempo...
Mamma mia: che mal di testa...
Alessandra Sportelli Negrini





domenica 18 ottobre 2015

Un pranzo... indigesto!!!

Bologna - Palermo 18/10/2015
Una partita giocata all'ora di pranzo... speriamo che non diventi indigesta...
Il Bologna è decisamente ultimo in classifica con solo tre punti... il Palermo viene da quattro sconfitte consecutive. Due squadre in difficoltà, due allenatori in bilico: sarà lo scontro decisiva per uno di loro?
Bologna F.C. (4-2-3-1): Mirante; Ferrari, Gastaldello, Rossettini, Masina; Taider, Diawara; Rizzo, Brienza, Mounier; Destro. All: Rossi.
Palermo (3-5-2): Sorrentino; Struna, Gonzalez, Andjelkovic; Rispoli, Rigoni, Maresca, Hiljemark, Lazaar; Gilardino, Vazquez. All.: Iachini
Le squadre scendono in campo con qualche minuto di ritardo, accolte dalla meravigliosa sciarpata della Curva Bulgarelli.
E' tutto pronto: Fabbri di Ravenna, un po' troppo juventino per i miei gusti,  dà il via alla gara.

E, dopo un minuto di recupero, si chiude un primo tempo dominato per metà dal Bologna che, al solito, non è riuscito a trovare il gol. Rete fatta dal Palermo con Vazquez alla prima, e unica, direi, occasione ospite. I rossoblu hanno accusato il colpo e hanno forse un po' subito a livello psicologico...
Finisce 0-1 Bologna-Palermo, grazie alla rete di Vazquez al 23'. Sconfitta immeritata (almeno in parte) per un Bologna che, dall'altra parte, ha trovato un ottimo Sorrentino (il figlio di quel Sorrentino che ci ostinammo a tenere ad oltranza...). Resta però ultima la squadra di Delio Rossi, che esce tra gli applausi della curva e i fischi del resto del mondo.
E ora?

Una considerazione generale sulla partita di oggi: Mounier è stato bravissimo, Ferrari ha giocato divinamente, nonostante la disattenzione sul gol del Palermo (d'altronde il calcio è uno sport di contatto e, se si trovano di fronte due giocatori di peso diverso, quello che pesa meno ha la peggio! Non direi che si tratta di errore...) Diawara... ma quanto è bravo?
Rossettini? Non sa cosa voglia dire marcare l'uomo... Il Palermo, nel primo tempo, non ha passato la metà campo per 20' e poi? Un tiro, un gol..... Siamo tristi là dietro.......
Taider.... non saresti potuto stare dov'eri? Non sei assolutamente da serie A, mi dispiace: passaggi imprecisi e tattica di gioco da Dilettanti.
Destro dorme e non lotta mai... Da solo davanti alla porta praticamente vuota del Palermo, si gira malissimo e non segna, per non parlare del fatto che aspetti in continuazione che la palla gli arrivi sui piedi, non andando incontro a nessuno (sei da solo lì davanti, a chi credi che la stiano passando?) e che si nasconda spesso e volentieri, puntando l'uomo per essere sicuro di non prenderlo... Brienza va su tutti i palloni come se non ci fosse un domani e Diawara... ma quanto è bravo???
Tutte le critiche sono per Rossi che, secondo me, con il materiale che ha a disposizione, fa anche troppo... Fischiatissimo sul cambio di Mounier, che non ne aveva più, è l'unico oggetto del disappunto bolognese... Ma nessuno si chiede se il mercato del DS Corvino sia stato poi così speciale? Lo vedo solo io che in campo non abbiamo giocatori da serie A tolti Brienza (anche se è a fine carriera), Ferrari, Diawara, Mounier e pochissimi altri?
Tutte le volte che prendono gol la partita è finita... Non è possibile!!!
A gennaio ci saranno i cordoni della borsa da aprire e non poco... Così non solo non si va avanti, ma si rischia di tornare indietro...
Alessandra Sportelli Negrini







sabato 17 ottobre 2015

ASPETTANDO IL PALERMO.

Me lo ricorderò per tutto il resto dei miei giorni. 19 febbraio 2011: siamo nei minuti di recupero di Bologna-Palermo; il nostro Paponi, da poco entrato in sostituzione di Ramirez, segna un gol da urlo, e nella concitazione il telecronista di SKY esclama: “ Paponi uno, Palermo zero !!! “, quasi a voler dire che da quelle parti hanno difficoltà anche solo a pronunciare correttamente il nome della nostra squadra. Comunque, non è stata quella l’unica vittoria ottenuta sul nostro campo ai danni dei rosanero siciliani. Tra Serie A, Serie B e Coppa Italia il confronto vanta 28 precedenti, con 17 vittorie del Bologna, 3 del Palermo e 8 pareggi. La nostra vittoria più vistosa risale al 5 ottobre 1952: 5-2 il risultato finale, grazie ad una doppietta di Bacci a cui si aggiunsero i gol di Cervellati, Pilmark e Campatelli. Per contro, i siciliani hanno vinto per ben due volte per 3-1: il 3 ottobre 1982, in Serie B, contro una squadra destinata allo sfascio, e il 1 aprile 2012, contro il Bologna di Pioli partito malissimo sotto la guida di Bisoli e piazzatosi poi al nono posto con tanti squilli di tromba. Da notare che l’unico confronto in Coppa Italia è la finale disputata all’Olimpico di Roma il 23 maggio 1974 e vinta dal Bologna per 5-4 ai rigori: essendo noi la prima squadra in cartellone il match è conteggiato negli archivi come giocato in casa nostra. Dunque, la tradizione ci è favorevole. Purtroppo, però, ci presentiamo in campo forti di un misero bottino di tre punti che ci relega mestamente all’ultimo posto in classifica, contro un Palermo a sua volta bisognoso di punti, tanto è vero che il fantasma di Roberto Donadoni volteggia sulle teste di entrambi gli allenatori. In fin dei conti, il Bologna visto fin qui non è stato un disastro assoluto: se togliamo i primi venti minuti contro la Lazio, per il resto i nostri ragazzi hanno tenuto benissimo il campo nella prima parte delle gare, salvo cedere clamorosamente alla distanza, vuoi per il festival dei rimpalli, a cui contro la Juve si è aggiunto inopinatamente anche Gastaldello, vuoi per inesperienza, vuoi per sviste arbitrali in buona o mala fede, ma anche per qualche errore nella preparazione atletica, che ha generato fra l'altro un eccessivo numero di infortuni muscolari. In conferenza stampa Delio Rossi ha reso bene l’idea, parlando della forza di una mano che se si chiude sferra un pugno mentre restando aperta molla solo uno schiaffo: una sintesi perfetta. Come auspicavo la volta scorsa, in settimana la Società si è fatta sentire tramite l’AD Fenucci, che ha tenuto i giocatori a rapporto. Adesso, dopo due settimane di sosta, i nostri eroi hanno la possibilità di dimostrare di aver appreso gli insegnamenti del tecnico riminese, di certo non l’unico responsabile della situazione attuale. Andiamo quindi ad affrontare il Palermo, nella speranza di concludere positivamente una settimana in cui sono stati celebrati gli 80 anni di Giuseppe Gazzoni Frascara e i 110 dalla nascita dell’indimenticabile Angiolino Schiavio.


Paolo Milito

sabato 10 ottobre 2015

SOLI SOLETTI.

In settimana mi è capitato di imbattermi, sul satellite, in un programma trasmesso da un’emittente pugliese. Ad un certo punto, sono stati riproposti i filmati relativi ad una ventina di azioni dalla dinamica molto simile a quella che ha portato all’assegnazione del calcio di rigore, domenica scorsa, in favore della Juventus. Ebbene, in NESSUN caso l’arbitro ha fischiato il rigore, anzi in un paio di occasioni l’attaccante di turno ha rimediato pure un bel giallo per simulazione. Dico questo per riportare sulla terra tutti coloro che già gridano alla catastrofe, che vedono il Bologna retrocesso con sette mesi di anticipo, senza tener conto dei vari contrattempi occorsi fin qui. A dispetto delle varie magagne, è un dato di fatto che fino a quel momento i nostri ragazzi avevano tenuto testa ai più blasonati rivali, e senza quell’aiutino scellerato elargito dall’arbitro avrebbero avuto buone possibilità di condurre in porto almeno un pareggio, anziché squagliarsi come neve al sole. Tant’è: Ferrari ha semplicemente appoggiato una mano sulla spalla di Morata, e lo spagnolo ha preso il volo per poi schiantarsi al suolo ( dovranno spiegarmi come sia stato possibile un simile fenomeno cinetico ); risultato finale: ultimi in classifica con tre miseri punticini all’attivo. Possiamo recriminare sui mancati arrivi di Defrel e Duncan, che stanno facendo volare il Sassuolo. Non so fino a che punto sia lecito prendersela con Corvino: è vero che ha ingaggiato gente che poteva restare benissimo dov’era, tipo Crisetig, Giaccherini o Rossettini, ma è altrettanto vero che ha scovato Mounier, Donsah e Diawara, oltre ad aver ingaggiato Brienza a prezzo stracciato: dunque non è un vecchio rincoglionito come tanti si affannano a sostenere in questi giorni. Di certo avrebbe fatto meglio a sollecitare subito Joey Saputo ad allargare i cordoni delle borse, invece di aspettare gli ultimi giorni di mercato, quando ormai molti treni importanti erano già passati; non dobbiamo dimenticare, però, che il DS pugliese ha dovuto fare i conti con i famosi rifiuti dei campionissimi emergenti oltre che con intoppi indipendenti dalla propria volontà, come l’arresto di un magnate croato che gli ha impedito di portare a Bologna Marko Pjaca. Personalmente, mi sento di rimproverargli la mancata conferma di Matuzalem, Sansone e Laribi ed i mancati ritorni di Diamanti e Gilardino, dovuti soprattutto ad una scarsa convinzione nell’impostare le trattative. Ma Corvino non è un principiante; sicuramente avrà tratto insegnamento da quanto accaduto, e nel mercato di gennaio saprà sicuramente porre rimedio alla situazione. Intanto a gennaio dobbiamo arrivarci limitando i danni. Da più parti sento invocare un cambio di allenatore. A mio avviso sarebbe più opportuno che la squadra segua con più attenzione le indicazioni di Delio Rossi: in certi momenti sembra proprio che il riminese predichi nel deserto. Certo, anche lui qualcosa ha sbagliato: quando ha schierato Crimi contro la Lazio, quando ha insistito ad impiegare l’inconcludente Rossettini, addirittura promosso capitano ( eppure, incredibilmente, la Fiorentina ne ha sondato la disponibilità per un trasferimento a gennaio !!! ), quando ha mandato in campo Giaccherini non ancora ristabilitosi da un precedente infortunio. Sono maggiori, comunque, le attenuanti a suo favore: l’aver avuto a disposizione la squadra definita e definitiva con notevole ritardo, la giovane età e quindi l’inesperienza di gran parte dei giocatori, qualche evidente errore da parte dei preparatori atletici ( altrimenti non si spiegano i troppi infortuni muscolari e la scarsa tenuta alla distanza ). Il fatto di dover fare i conti con Saputo potrebbe essere un’arma a doppio taglio: il magnate canadese è abituato ad un campionato in cui non esistono le retrocessioni, per cui è portato a non caricare il tecnico di pressioni eccessive. Giusta la decisione di lasciar lavorare Rossi in pace; sarà meglio, però, non aspettare troppo tempo: meglio chiamare subito a rapporto la truppa esortandola a maggior concentrazione ed impegno, lasciando la possibilità di sostituire il tecnico come l’ultimo cassetto da aprire in caso di estrema necessità. Per finire, oggi compie gli anni Julio Cruz. Questa circostanza mi ha fatto tornare in mente la sua prima disastrosa stagione in maglia Rossoblù: qualche dirigente evitò il linciaggio per un pelo. I vari Baggio, Signori, Di Vaio e Gilardino ci hanno abituato troppo bene, dimostrando subito di che pasta fossero fatti ( Di Vaio addirittura fu schierato contro il Vicenza, in Coppa Italia, appena sceso dal treno e segnò subito un gol decisivo ), mentre il lungagnone argentino ha dovuto aspettare la seconda stagione per diventare un idolo della tifoseria. Quindi inviterei un po’ tutti a non crocifiggere Mattia Destro; è vero, negli ultimi tempi siamo rimasti scottati dai flop di Acquafresca e Rolando Bianchi, ma abbiamo davanti ancora gran parte della stagione, e qualche volta nella vita è più utile guardare avanti con ottimismo. Resta il desolante ultimo posto in classifica, ma ci sono le condizioni per migliorare e con l’impegno di tutti ci si riuscirà.


Paolo Milito

domenica 4 ottobre 2015

Vuoi non dare un rigoretto alla Juve?... È scorretto!

Dal grande ed immancabile Gianni Parmiani...

Rimacronaca
Juventus - Bologna 3 - 1
*
A n' u m sò gnânc mès in sdé
che l'ha fat zà gol Mouniér...
Or mi siedo e, son sincero,
non mi sembra neanche vero!...
Boiavaccadlamiseria!
La faccenda si fa seria
e il pensiero si fa mesto:
si è segnato troppo presto...
Meglio presto che giammai!
Però adesso siam nei guai...
La Juventus sempre preme
e vacilla la mia speme...
Spero in qualche contropiede
che rinsaldi la mia fede...
Al minuto trentatrè
(bus de cul, aiùtum tè!)
una palla mal deviata
sulla testa di Morata
giunge... È pronta l'incornata:
la partita è pareggiata...
Uno a uno... boia vacca!...
Il mio cuore un po' s'insacca...
(strano odor: sarà la cacca?)
ma si gioca e teniam duro...
ora occorre fare muro...
Primo tempo terminato...
sono un po' preoccupato...
Ecco, inizia la ripresa
e ancor spero nell'impresa.
Or Ferrari manda un soffio
(non c'è nulla di più loffio)
che colpisce un po' Morata...
Reazione esagerata
del suddetto giocatore
che va in terra (oh, Signore!)
come fosse tramortito
da un diretto ben partito...
Questo basta per fischiare:
il rigor non può mancare!
Vuoi non dare un rigoretto
alla Juve?... È scorretto!
Bene, bravi: due a uno...
E il Bologna sta a digiuno
di quel punto che sperava
e che forse meritava...
La partita adesso vira...
e fa gol pure Khedìra!
Vaffanculo!.. È finita...
Stiamo allegri per la vita...
Siamo ultimi ed è un gelo...
(ma siam primi pel Vangelo!)
😌
(g.p.)


Beati gli ultimi che saranno i primi... Forse no!!!

Oggi, 4 ottobre 2015, è san Petronio e a Torino si gioca la partita delle partite: Juventus - Bologna!
Vado direttamente in campo con le formazioni:

Juventus (3-5-2)Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Evra, Khedira, Hernanes, Pogba, Cuadrad;, Dybala, Morata. All. Allegri
Bologna (4-3-2-1) Mirante, Ferrari, Oikonomou, Gastaldello, Masina; Rizzo, Diawara, Pulgar; Brienza, Mounier; Destro. All. Rossi.

Mounier, servito splendidamente da Masina, segna al 5' un gol che fa sognare tutti i tifosi rossoblu! L'atteggiamento del Bologna è bellissimo e, se la difesa non si addormenta, si può giocare questa partita ad armi pari.
Fino alla fine del primo tempo, nonostante il pareggio della Juventus al 33', i rossoblu hanno giocato più che discretamente!
Al 51' Celi concede un rigore praticamente inesistente e la gara cambia faccia.
E non credo di dover aggiungere altro!
Al Bologna sono stati dati 4 cartellini gialli, 1 dei quali per un fallo fatto da un "giocatore" della Juventus!
Alla Juventus non sono stati fischiati altrettanti falli (quelli clamorosamente riconoscibili)!
Credo che sia ora di farla finita con questa egemonia bianco/nera: nessuno dice mai niente nemmeno davanti all'evidenza? Che comincino le squadre ad abbandonare il campo in segno di protesta.... Tanto, perso per perso...
L'amarezza della giornata, però, non può dirsi conclusa.
Il Bologna non è una squadra da serie A: Corvino non è riuscito a creare un team competitivo e i risultati sono sotto agli occhi di tutti!
Onestamente, di questo gruppo salvo solo Mounier, che sta dimostrando ogni giorno di più di essere un vero giocatore, Diawara, vera e unica sorpresa del mercato rossoblu e Brienza, nonostante i suoi 36 anni. Rizzo non mi dispiace, nonostante abbia sbagliato un paio di partite, e oggi ha fatto tutto quello che doveva fare. Mirante è un portiere come tanti, che non preferisco certo ad Angelo Da Costa, Rossettini è sul filo dello scandaloso, Pulgar oggi è stato semplicemente inguardabile, Falco è giovanissimo, Donsah, fino all'infortunio, aveva appena iniziato a dimostrare il suo valore, Oikonomou (responsabile sul primo gol) e Masina (responsabile sul secondo) non hanno mai giocato in serie A, e questo fattore ha il proprio peso e, per finire, Gastaldello è perennemente rotto... Destro, ad oggi, ha tradito ogni aspettativa! Su Delio Rossi non mi sento di dire nulla perchè, come già detto in precedenza, ha cominciato a lavorare con una squadra formata per metà da elementi in partenza e per metà da elementi in arrivo... Sa allenare e spiegare il gioco, sa su cosa deve lavorare... Il problema nasce quando, in campo, chi dovrebbe fare non fa!
Oggi, 4 ottobre 2015, siamo ultimi in classifica!
C'è da cambiare tanto e in fretta: avere una società solida e ottenere questi non risultati non è accettabile!
Speriamo in questi 15 giorni di sosta...
Speriamo che questa situazione sia in fase terminale...
Speriamo...
Alessandra Sportelli Negrini