Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

domenica 30 marzo 2014

Il mestiere di Presidente

Non è stato davvero un bello spettacolo quello visto ieri sui teleschermi di SKY: la regia inquadrava continuamente Albano Guaraldi, sempre più violaceo in volto, mentre un consistente gruppo di ragazzi della curva gli si avvicinava con fare minaccioso. Ad un certo punto è apparsa la poltroncina vuota, col telecronista Gianluca Di Marzio che esclamava: " Attenzione, Guaraldi è sparito !!! ". Si è poi saputo che sono stati i funzionari della Digos a consigliare il Presidente barbuto di allontanarsi dallo Stadio prima del termine della partita, in modo da evitare a priori che nascessero dei disordini. Che tristezza !!! Il guaio di noi Tifosi Rossoblù è che alla parola Presidente associamo tutt'altro genere di persona. Ci aveva abituati molto male Renato Dall'Ara: andato personalmente in Germania a sottoporre ad Helmuth Haller il contratto d'ingaggio, sulla strada del ritorno ebbe uno spaventoso incidente stradale; ebbene, il Presidentissimo lasciò di stucco i soccorritori esplodendo in una sfrenata esultanza non appena si rese conto che, a dispetto dei danni riportati, il contratto del Tedescone era rimasto intatto !!! Ma stiamo parlando di Dall'Ara, un uomo capace di farci vincere cinque scudetti, un altro pianeta. Veniamo a paragonare il nostro attuale timoniere con personaggi di epoche più recenti, in particolare Giuseppe Gazzoni Frascara. Mette tristezza il pensiero che qualcuno abbia trovato, un giorno, il coraggio di contestare anche il re dell'Idrolitina, eppure è successo !!! Gazzoni fu contestato al primo refolo di vento contrario, nonostante avesse messo in piedi una discreta squadra, capace di tornare in tempi brevi dalla Serie C alla A e poi di ben figurare sia in Italia che in Europa. Si seppe circondare di uomini competenti, come Ermete Fiaccadori, Gabriele Oriali, Oreste Cinquini, gente in grado di gestire alla grande il mercato. Sotto di lui abbiamo avuto Baggio, Signori e Cruz; soprattutto, una volta che, per varie ragioni, veniva a mancare un pezzo pregiato, lo sostituiva a stretto giro di posta con un elemento magari di qualità inferiore, ma con le stesse caratteristiche ( sto pensando a Baggio-Signori, ad Antonioli-Pagliuca, a Fontolan-Locatelli, a Cruz-Tare: fateci caso, una casella non restava mai vuota ). Albano Guaraldi ha voluto cimentarsi con un gioco più grande di lui, macchiandosi di una serie di gravi errori di cui sta puntualmente pagando il conto. Ha cominciato guidando una fronda mirante a sminuire la figura di Massimo Zanetti, pur sapendo di non possedere la stessa consistenza finanziaria. Ha proseguito mettendo in fuga Maurizio Setti e prendendo a calci Salvatore Bagni, reo di aver fatto notare che con pochi soldi non si va molto lontano. Per tacere dello scellerato comportamento sul mercato: passi il censurabile metodo di vendere sistematicamente i pezzi migliori per fare cassa, ma almeno lo avesse messo in atto in modo appropriato:  quando qualche pretendente si fa avanti, da una richiesta iniziale mettiamo di dieci finisce per cedere a sei, se non a cinque, col risultato di lasciare le casse sociali sempre più povere. Quanto al lato tecnico della faccenda, si commenta da se': non solo non ha mai rimpiazzato adeguatamente i partenti, ma non ha neanche saputo sfruttare qualche colpo di fortuna. Mi spiego: quando nel 1999 Francesco Antonioli partì in direzione Roma, Gazzoni lo sostituì con Pagliuca; perso malamente Viviano alle buste, Guaraldi si è ritrovato fra i piedi per puro caso Gillet, e dopo un anno lo ha svenduto al Torino nell'intento di fare cassa ( richiesta iniziale due milioni, incasso finale 1,6 milioni ), per poi accontentarsi di tappare il buco-portiere col prestito di Curci, in soprannumero alla Roma e ormai sfiduciato da mezza Serie A, dopo una rissa coi tifosi della Sampdoria in cui si era deliberatamente cacciato con un atteggiamento non proprio irreprensibile. Col portiere è andata così, perchè un portiere va comunque schierato; per gli altri ruoli il fido scagnozzo Zanzi si è affidato alla buona sorte, sprecando malamente il colpo di fortuna capitato quando Alberto Gilardino volle ripercorrere la strada di altri campioni rigenerati dal Bologna dopo un periodo di appannamento. Infine, lo sappiamo tutti, l'ennesima svendita, quella di Diamanti, effettuata a mercato italiano concluso, quando non si poteva più nemmeno tentare un rimpiazzo. Basta solo esaminare questi fatti, senza dilungarsi in commenti, per capire come mai si è giunti alla situazione attuale. La rosa è composta da un'accozzaglia di pseudo-giocatori, da suddividere in gruppi di gente dalle stesse caratteristiche, quindi doppioni l'uno dell'altro, tutti di qualità scadente. Il guaio è che, fra loro, c'è chi come Christodoulopulos corre e si danna l'anima per quattro, e chi invece si risente se gli viene mosso qualche appunto per aver giocato in modo non impeccabile. Quanto all'allenatore, Ballardini nelle sue prime uscite sembrava aver messo in carreggiata la nostra sgangherata macchina, ma ora si sta perdendo troppo in tentativi disperati; gli esperimenti sarebbe bene farli a Casteldebole, piuttosto che durante la partita. Torno a ripetere, la rosa non è un insieme di giocatori, ma un'accozzaglia di personaggi in cerca d'autore. Si potrebbe tentare il cambio della guida tecnica, ma a questi prezzi non condurrebbe a tangibili miglioramenti. Comunque restano da giocare le ultime partite di questa disgraziata stagione. Non ci resta che sperare di vedere in campo un impegno, da parte dei giocatori, simile a quello visto in una parte del secondo tempo di ieri; quanto a Guaraldi, sarà bene che metta da parte una volta per tutte il grande sogno di realizzare il nuovo Centro Tecnico di Granarolo e si decida ad ascoltare i possibili pretendenti all'acquisto della Società, anzichè mettere degli strani paletti come risulta stare facendo in questi giorni. Lasci spazio una volta per tutte a chi ha la consistenza necessaria a guidare una squadra di Serie A: ne trarremo giovamento tutti, da lui all'ultimo dei Tifosi.






                                                                                Paolo Milito

sabato 29 marzo 2014

Si sprofonda in rossoblu...

Il Bologna ha disputato un partitone!
Compatti, ben schierati in campo, propositivi e costruttivi!
Undici elementi che hanno dato il tutto per tutto e hanno dimostrato amore e attaccamento per la maglia e la città...
Detto questo, devo confessare che alla mia veneranda età mi piace ancora sognare ad occhi aperti, e se è vero che i sogni vanno a rovescio...
Non ho memorie recenti di un Bologna così disastroso!!!
Con due gol nella prima mezz'ora, i bergamaschi ci mandano all'inferno. Guaraldi contestato, lascia lo stadio in anticipo!
Siamo alla disperazione, sull'orlo del baratro con un piede nel vuoto e al limite della sopportazione.
Abbiamo perso in casa contro un'Atalanta che ha tirato due volte in porta e ha segnato due gol.
Ho sentito parlare del nostro possesso palla pari al 60%... e a cosa è servito?
Non ritengo sia colpa dell'allenatore, perchè non ha niente di buono in mano.
Nel Bologna di oggi, non ci sono giocatori di serie A, e forse nemmeno da serie B.
Acquafresca ha fatto carte false per poter giocare nel Bologna, e non ha mai combinato niente: completamente perso nel suo mondo, temo non sappia nemmeno com'è fatto un pallone!
Bianchi, tolti quei due-tre gol che ha fatto, non esiste!
Perez è falloso, è un placcatore, sbaglia dei passaggi che saprebbero fare anche i pulcini e fondamentalmente è un rugbysta!
Moscardelli e Paponi fanno quello che possono quando riescono!
Pazienza, Morleo e Garics non si possono guardare!
Kone non se la sente: probabile ansia da prestazione?
Ibson e Friberg....
La difesa in toto è un colabrodo!
Salvo Lazaros e Cristaldo, ma la squadra in generale è un disastro totale.
Siamo quart'ultimi in classifica con 26 punti, abbiamo perso 16 partite e ne abbiamo pareggiate 10, vincendone solo 5!
C'è chi vorrebbe il ritorno di Pioli, chi parla di Colomba e chi addirittura bramerebbe Colucci... Per me nemmeno San Pietro potrebbe risollevare questa situazione catastrofica!
Non c'è gioco, non ci sono idee, non c'è chi segni il gol, non c'è il regista, non ci sono costruttori e finalizzatori: c'è solo un allenatore che cerca di fare quello che può con quello che (NON) ha!
Io non so davvero più nè cosa scrivere nè cosa pensare, perchè il cuore rossoblu sanguina, ma vorrebbe almeno vedere una reazione d'orgoglio dai componenti della squadra!
Il mister è stato chiaro:" Non ho niente da recriminare oggi, perchè hanno fatto tutto quello che dovevano e potevano".
E cosa vuoi fare con undici nullafacenti (facciamo dieci, dai) che hanno due ferri da stiro al posto dei piedi, un ego smisurato e nessuna cognizione del gioco della palla?
Siamo ai livelli delle due doppie retrocessioni: vogliamo scherzare vero?
Non mi vergognerò mai di dire che tifo Bologna, ma posso sicuramente affermare di vergognarmi di questa squadra e di questa dirigenza!
Ho difeso il signor Guaraldi quando tutti avrebbero voluto la sua testa su un piatto d'argento, ma adesso comincio seriamente a vacillare.
Non ci resta che stare a guardare i prossimi sviluppi, sperando nel male minore e pregando tutto il pregabile.
Nel rush finale abbiamo un calendario per niente facile, e se anche i nostri giocatori ci remano contro, siamo a posto!
Da super tifosa non voglio credere in alcuna manovra anti-dirigenza, o anti-mister, o anti-qualsiasi cosa vi venga in mente: voglio continuare a credere che sia stato un anno difficilissimo, che ha lasciato profonde cicatrici 
a livello psicologico nei nostri ragazzi e che il vortice che ci sta lentamente risucchiando stia arrivando al capolinea.
Forza ragazzi, dateci un piccolo segnale di ripresa per farci credere che la pochezza vista in campo sia dovuta solo ad un momento di instabilità... lungo una stagione, è vero, ma ci sono anche i momenti che si trasformano in anni...
Del resto, all'interno dei buchi neri non esistono nè tempo nè spazio!
Dal paradiso all'inferno, tiferò per la mia squadra in eterno... ma non tirate troppo la corda, d'accordo?
Alessandra Sportelli Negrini





Aspettando l'Atalanta

Sinceramente non so proprio da che parte cominciare. E' vero, nei 49 precedenti Bologna- Atalanta solo quattro volte è finita con la sconfitta dei Rossoblù, ma l'aria che tira in questi giorni non è delle migliori. Fermandoci all'incontro in questione, basti pensare che lo scorso campionato vincemmo alla grande, trascinati dall'ex atalantino Gabbiadini ( chissà perchè la Juve non ha rinnovato il prestito con noi dichiarando di averne un gran bisogno, salvo poi prestarlo alla Sampdoria ), ma già nella gara di andata di questa stagione rimediammo in quel di Bergamo una vergognosa sconfitta, grazie soprattutto al robusto contributo negativo del formidabile Gianluca Curci. Andiamo incontro ad una lanciatissima Atalanta dopo la miserabile figura rimediata contro il Chievo: giocatori in stato confusionale, allenatore pronto a contraddire se' stesso nel giro di un quarto d'ora. Guardando in TV la partita di Verona, ho avuto la stessa sensazione che si prova stando al centro di una caotica conversazione in cui nessuno ascolta ciò che dicono gli altri ma tutti alzano progressivamente la voce, in modo da sovrastare con tutte le proprie forze i presenti. Perchè questo hanno dimostrato di essere i nostri giocatori: seri per niente, professionisti forse, di sicuro attenti soprattutto a pavoneggiarsi nel proprio brodo piuttosto che pensare a costruire una manovra collettiva in grado di impensierire la squadra avversaria. Ovviamente si è fatta strada l'ipotesi di un cambio di panchina, ma mi lascia perplesso per diversi motivi. Innanzi tutto perchè, a causa della mancanza di soldi, Guaraldi sarebbe costretto a richiamare Pioli, che al momento dell'esonero aveva mezza squadra contro e nel frattempo si ritrova rilanciato un giocatore come Christodoulopulos da lui sistematicamente accantonato, e in più dovrebbe fare i conti con la mancanza di Diamanti, suo autentico punto di riferimento. Potrebbe essere una soluzione promuovere Leonardo Colucci, il tecnico della Primavera. Chissà, magari tenterebbe l'azzardo di lanciare qualcuno dei suoi ragazzi in prima squadra, correndo il piacevole rischio di far nascere qualche nuova stella, come è successo all'Udinese che, trovatasi in seria emergenza coi portieri, ha proiettato nel firmamento il giovane Scuffet ( già nel mirino dell'immancabile Juve ). Se poi il Presidente barbuto dovesse trovare i soldi, o comunque creare le condizioni per l'ingaggio di un nuovo allenatore, dopo quanto visto a Verona temo che neanche una super coppia Guardiola-Ferguson riuscirebbe a rimettere in carreggiata la nostra Armata Brancaleone !!! Come tutti i miei amici Tifosi Rossoblù io ci spero fino all'ultimo, e fino all'ultimo continuerò a sostenere questa disgraziata squadra. I fatti, però, sono evidenti: si stanno avverando tutte le più funeste previsioni avallate dallo scellerato comportamento dei nostri dirigenti dal giugno scorso in poi. Non ci resta che stringere i denti, sperando che i nostri giocatori agiscano in maniera tale da riscattarsi e che Guaraldi e la sua corte trovino il coraggio civile di togliersi di mezzo, dopo aver abusato della pazienza dei Tifosi più civili del mondo.





                 
                                                                                   Paolo Milito

giovedì 27 marzo 2014

Primavera di sangue...

Chievo - Bologna  26/03/2014
Abbiamo assistito alla più brutta pseudo partita di calcio mai disputata al mondo!
Non ho mai visto giocare così male in nessuna categoria: dai dilettanti alle partite da oratorio, chiunque avrebbe fatto meglio!
Non solo il Bologna ha giocato male, ma ha dimostrato di essere il nulla totale.
Giocatori distratti, fallosi, in deficit respiratorio, in panico, senza saper cosa fare, in condizioni fisiche patetiche, privi di idee...
ma arroganti e presuntuosi a tal punto da incassare ancora lo stipendio!!!
Con quale coraggio? Con quale spirito? Con quale faccia?
Noi tifosi siamo sempre stati leali e ferventi sostenitori della squadra del nostro cuore, ma siamo arrivati oltre al fondo del barile!
Cari giocatori, cari dirigenti, cari allenatori, cari massaggiatori, cari raccattapalle... Siete una vergogna senza limiti!
Non solo non state facendo nemmeno il minimo sindacale per restare a galla, ma vi ostinate a farvi chiamare professionisti!
Siete professionisti della beffa, della menzogna, del ridicolo, dell'inutilità... e dell'incasso del soldo facile pur non facendo niente!
Non voglio dilungarmi nel parlare del lapalissiano schifo al quale ci avete fatto assistere questa sera, perchè girare il coltello nella piaga non giova, 
ma desidero che sappiate che, in qualsiasi serie di qualsiasi campionato dovessimo mai militare il prossimo anno, gradirei non vedervi mai più!
Nessuno di voi merita di indossare i colori del Bologna, di occuparne il campo e di sgretolarne la storia.
Ci avete regalato uno spettacolo indegno come lo siete voi.
Propongo all'allenatore del Bologna, chiunque esso sarà, di schierare fin dalla prossima partita, la Primavera: UBI MAJOR, MINOR CESSAT!!!
Alessandra Sportelli Negrini



martedì 25 marzo 2014

Aspettando di sfidare il Chievo

La prima presenza ai piani alti del nostro calcio per il Chievo risale ad una ventina di anni fa, ragion per cui i precedenti non sono molti. La trionfale giornata che ci vide risalire in Serie A grazie ad un gol segnato da Giorgio Bresciani ai gialloblù ebbe come sfondo il Dall'Ara; al Bentegodi, invece, specie nei nove confronti giocati nella massima serie, le cose non si sono messe quasi mai bene per i nostri colori: quasi sempre hanno vinto i padroni di casa per 2-0. Sono da ricordare due partite per due diversi motivi. Il 24 maggio 2009 le due squadre, entrambe in lotta per non retrocedere, pareggiarono 0-0; i veronesi festeggiarono così l'obiettivo raggiunto, mentre noi, grazie al mio omonimo e mai tanto ringraziato Diego Milito, all'epoca genoano, una volta appreso della vittoria dei rossoblù genovesi sul Torino potemmo guardare con maggior fiducia alla successiva partita interna col Catania, che ci regalò la salvezza. Il 26 ottobre 2011, invece, il Bologna battè il Chievo in casa mediante uno dei rarissimi gol segnati da Robert Acquafresca con indosso i nostri colori. Ancora una volta, dunque, col Chievo è uno scontro diretto, da affrontare con la massima concentrazione e sperando di dare continuità alla sofferta vittoria ottenuta domenica scorsa ai danni del Cagliari; il problema, lo sappiamo, non è l'impegno profuso dai giocatori ( quello non è mai mancato ) ma la loro scarsa consistenza tecnica. A noi tifosi resta il compito di sostenere i ragazzi nel difficile cammino verso la salvezza e di convincere Albano Guaraldi a togliere il disturbo. Il Presidente barbuto ha trovato il coraggio di risentirsi per la manifestazione di sabato scorso a Zola Predosa, e domenica, a fine partita, si è ben guardato dal festeggiare la vittoria, indispettito dalla presenza in curva di uno striscione a lui contrario. Voci molto attendibili dicono, però, che col passar dei giorni Guaraldi ( che nel frattempo ha visto allontanarsi molti dei suoi collaboratori, rimanendo sempre più isolato ), starebbe cominciando a pensare seriamente di vendere il club; si fanno diverse ipotesi al riguardo: oltre ai già citati Becchetti e Tacopina, si sarebbero fatti avanti altri possibili compratori, di cui ancora non si conoscono i nomi. Uno di loro, in particolare, avrebbe esternato il desiderio di acquisire il controllo della Società lasciando il ruolo di presidente a Giovanni Consorte. Aspettiamo, affrontando un problema per volta. Per domani, c'è da affrontare il Chievo, poi si vedrà.





                                                                         Paolo Milito



domenica 23 marzo 2014

'A san sté a la Fiera di S. Lazaros, oilì, oilà...

Al Bologna serviva una vittoria, e vittoria è stata!
Abbiamo assistito ad una partita di una pochezza senza precedenti, dove nè il Bologna nè il Cagliari hanno brillato di luce propria.
Nella squadra sarda si è visto un ottimo Ibarbo, praticamente unico elemento valido in campo, mentre nella squadra Felsinea si sono fatti notare Cristodulopolos e Cristaldo.
Anche il resto della squadra emiliana ha raggiunto la sufficienza, ma di piedi da serie A ne abbiamo visti pochini...
Per questa sudata vittoria, poi, il Bologna deve ringraziare l'erroraccio di Dessena, espulso a partita finita per proteste, che ci ha regalato il rigore.
Questo la dice lunga sulla sitazione attuale dell'attacco bolognese: nessun giocatore riesce a segnare un gol... In più il Bologna ha la quinta peggior difesa del campionato.
Noi tifosi ringraziamo, allora, il miracolo pasquale appena verificatosi...
Abbiamo guadagnato un po' di ossigeno e ci siamo sollevati un pochino in classifica.
E per fortuna, viste le prossime gare che il Bologna deve affrontare: 
mercoledì sera Bologna - Chievo, e direi che è fondamentale e obbligatorio VINCERE;
sabato 29/03 Atalanta - Bologna, e abbiamo visto oggi l'Atalanta battere l'Inter in trasferta;
sabato 05/04 c'è un'impegnativo match Bologna - Inter;
domenica 13/04 Parma - Bologna; 
sabato 19/04 Bologna - Juventus, e sappiamo quale sogno sarebbe battere i "gobbi", magari al 92' e con gol in fuorigioco...;
domenica 27/04 Fiorentina - Bologna;
domenica 04/05 Bologna - Genoa;
domenica 11/05 Catania - Bologna; 
domenica 18/05 con Bologna - Lazio si conclude un campionato da defibrillatore, che ha regalato ai tifosi ben poche soddisfazioni!
Noi continuiamo a sostenervi, ad acclamarvi e ad amarvi, ma vorremmo vedere una reazione in campo, un lampo d'orgoglio nelle azioni, una voglia di vincere dettata dall'onore...
Non abbiamo mai preteso che si vincessero tutte le partite, ma adesso non ci sono più scuse!
Abbiamo il diritto di vedere la nostra squadra rimanere in serie A, e siamo un po' stanchi ed avviliti nel dover festeggiare quando le nostre dirette concorrenti pro-salvezza perdono...
Personalmente, preferisco perdere avendo visto una squadra giocare bene, piuttosto che festeggiare per un rigore regalatoci da un difensore avversario...
Perchè dobbiamo sempre soffrire? Perchè il tifoso bolognese non ha il diritto di gustarsi un "tranquillo" campionato in serenità? Perchè personaggi che sono strapagati SOLO per "giocare alla palla" non lo fanno, o lo fanno male?
Adesso di scuse da poter addurre ce ne sono veramente pochine: non abbiamo arbitri platealmente a favore dei nostri avversari, non abbiamo allenatori che non sanno allenare e non abbiamo "prime donne" in campo (se mai ce ne sono state)...
E' imperativo scendere in campo con grinta, determinazione e voglia di vincere...
Se poi San Lazaros compie il miracolo, ben venga!!
Forza ragazzi, il vostro-nostro posto è in serie A, e dovete far di tutto per restare di diritto e senza troppa fatica nella serie che vi-ci compete
Alessandra Sportelli Negrini

Lazaros!!!

sabato 22 marzo 2014

Aspettando il Cagliari

Domani pomeriggio, in un clima quasi surreale, va in scena Bologna- Cagliari, una partita che in Serie A conta venticinque precedenti. Il bilancio è tutto sommato favorevole ai nostri colori, in quanto abbiamo riportato in tutti questi anni appena sei sconfitte. Il mio primo ricordo risale al 20 maggio 1973: mentre il Milan incappava nella " fatal Verona ", il Bologna concludeva quel campionato bastonando i sardi per 4-2, grazie ad una doppietta di Beppe Savoldi ed anche a Bob Vieri, a fronte di una segnatura di Gigi Riva ed una dell'ex Maraschi, con tocco finale del nostro Adriano Fedele. Un altro bel pomeriggio fu quello del 12 aprile 1981, quando i ragazzi di Gigi Radice vinsero per 2-1 con un gol di Garritano ed un missile a tre stadi partito, da fuori area, dai piedi di Corrado Benedetti, recentemente scomparso. L'11 maggio 1997 il Bologna di Renzo Ulivieri rifilò un solenne 3-0 ai sardi mettendoli in seria difficoltà per il finale di stagione. Il 6 marzo del 2011 le due squadre diedero vita ad un match combattutissimo, aperto da Di Vaio, proseguito da un ribaltamento da parte cagliaritana e fissato al cardiopalmo da Gaston Ramirez sul 2-2 nei minuti finali. Nelle due stagioni successive il Bologna ha sempre vinto, 1-0 il 12 aprile 2012 con un gol di Diamanti, ed un sonante 3-0 la scorsa stagione grazie a Taider, Diamanti e Pasquato. Insomma, i precedenti sono incoraggianti. Non solo: la sconcertante squadra di questa stagione è stata capace di ottenere a Cagliari, nella gara di andata, una fragorosa vittoria pur essendo priva, quella sera, del trascinatore Diamanti. Purtroppo, però, veniamo da due partite in cui i nostri beniamini hanno manifestato una progressiva involuzione, pareggiando in casa contro un inconsistente Sassuolo e riuscendo a perdere a Livorno con gli avversari rimasti in nove a causa di due espulsioni. Inoltre il parco giocatori è quello che è; notoriamente non si può cavare sangue dalle rape, per cui non resta che attendere gli eventi sperando che i nostri restino sempre concentrati e sappiano sfruttare adeguatamente eventuali occasioni che si dovessero presentare loro. Sul fronte societario, la settimana è stata intensa. Oggi pomeriggio Zola Predosa è stata invasa da una abnorme e pacifica ( e sottolineo PACIFICA ) marea Rossoblù, animata da un solo intento: convincere Albano Guaraldi ad arrendersi all'evidenza, prendere atto della propria incapacità a gestire una squadra di Serie A e farsi da parte. Dal canto suo, il presidente ha fatto intendere di non vivere nel mondo dei sogni, affidando all'Avvocato Mattia Grassani il compito di vagliare eventuali offerte finalizzate a rilevare il club che dovessero pervenire sotto le Due Torri. All'orizzonte ci sono già due pretendenti. Il primo è l'imprenditore romano Becchetti, col quale ho avuto a che fare nel quadro della mia attività professionale ( lavoro per conto di un'Azienda Multiservizi che si occupa anche di Igiene Urbana, e Becchetti dirige una Società all'avanguardia nel campo di raccolta, riciclaggio e smaltimento rifiuti ). Inoltre quest'uomo ha allestito nel giro di un anno, in Albania, una grande emittente televisiva nazionale affidandola alla direzione di Alessio Vinci. Per assumere il controllo del Bologna, si servirebbe dell'ex C.T. della pallavolo Montali e di Daniele Pradè, uno degli artefici dell'attuale boom della Fiorentina. Il secondo pretendente è un nome che a molti, a Bologna, fa storcere la bocca: Joe Tacopina. I veri Tifosi Rossoblù ricordano ancora la figuraccia fatta dall'attuale vicepresidente della Roma quando si offrì di rilevare la proprietà dalle mani di Alfredo Cazzola, salvo poi dileguarsi al momento di passare a vie di fatto. Ora l'italo-americano dice di volersi affrancare da James Pallotta e tentare l'avventura presidenziale in prima persona, riportando ai fasti di un tempo la squadra della città che dice di amare in maniera sviscerata. Vedremo cosa ne verrà fuori. Infine, due parole su Alessandro Diamanti: le voci che si sono rincorse nei giorni scorsi sono vere, la sua squadra cinese rischia il fallimento; in quel caso, i giocatori sarebbero automaticamente svincolati e liberi di accasarsi altrove. Questo non significa affatto che a quel punto Diamanti tornerebbe al Bologna: da quando è partito, il nostro ex capitano non mi sembra abbia esternato un grande amore verso i nostri colori. Anche qui non possiamo fare altro che stare alla finestra ad aspettare, ricordandoci che fidarsi è bene e non fidarsi è meglio.






                                                                                     Paolo Milito

domenica 16 marzo 2014

Chi vive sperando...


Il primo campo di allenamento e di gioco del Bologna F.C. fu ricavato nell'immensa distesa della Piazza d'Armi presso i Prati di Caprara, fuori Porta San Felice, nell'area dove oggi sorge l'Ospedale Maggiore. Le porte non erano fisse, ma venivano montate e smontate all'occorrenza.
Da notare il folto pubblico che assisteva in piedi all'incontro e, sullo sfondo, sulla destra, il Colle della Guardia con il santuario della Beata Vergine di San Luca.
Visto che stiamo vivendo solo di ricordi, è giusto partire dalle origini...
Ma tornare indietro nel tempo fa male, perchè non si può fare a meno di paragonare l'attuale squadra con tutte quelle che hanno fatto la storia del club!
Stiamo assistendo ad una disfatta che noi tifosi non ci meritiamo, e come da me già preannunciato, purtroppo, qualsiasi allenatore si sarebbe trovato in evidente difficoltà con questa squadra, ed oggi ne abbiamo avuto la pesante conferma!
Nemmeno il super bunker difensivo allestito in queste settimane dal mister Ballardini è riuscito ad arginare la pochezza degli undici scesi in campo: prova ne è il fatto che non è passato un minuto dalla ripresa e già il Bologna era sotto di un gol... Se si scende in campo con questo tipo di concentrazione, il risultato è assicurato... per gli avversari!!!
Hanno dormito in cinque sul primo gol, per poi continuare a giocare facendo passaggi imprecisi, quasi sempre a favore del Livorno, commettendo falli stupidi e inutili, vedi capitan Perez, che se non prende un giallo tutte le domeniche non è contento, sbagliando cross che saprebbero fare anche nei pulcini, e qui Morleo è uno specialista, fino ad arrivare a subire il secondo gol, sul quale stenderei un velo pietosissimo...
Confesso che dopo il rigore e le due espulsioni, ho creduto che sarebbero riusciti almeno a pareggiare, se non a ribaltare il risultato, ma più guardavo il gioco e più capivo quanto questo mio desiderio fosse solo un sogno irrealizzabile... Uno dei tanti...
Ma come si fa in undici contro nove e con otto minuti a disposizione, a buttar via un'occasione del genere???? No, dico, OTTO minuti... si fa nascere un bambino in otto minuti, e undici giocatori professionisti di serie A non riescono a segnare????
E' semplicemente vergognoso...
E penso che il problema sia proprio questo: sono giocatori di serie A?????
Lazaros, migliore in campo, ha fatto di tutto e di più, ma sempre in solitaria e mai supportato da nessuno, come si può pretendere che vinca da solo contro undici?
E di grazie che ha segnato il rigore, visti i fallimenti dei precedenti tiratori...
Morleo è riuscito solo a procurarsi il rigore... un po' poco in novanta minuti di partita...
Acquafresca e soci hanno passeggiato per tutto il tempo... imbarazzanti...
Garics si è comportato come un bambino stizzoso e viziato...
Perez... Non ho nemmeno più voglia di sprecare parole per lui...
Antonsson, Mantovani e Natali sono stati semplicemente inguardabili...
Cristaldo ci ha provato fino alla fine, ma non è riuscito a fare nulla...
Krhin... Boh! C'era????
Moscardelli doveva crederci e lottare moooooolto di più...
A prescindere, rimane la triste e cruda realtà: non si può cavare sangue da una rapa!
Mister Ballardini ha fatto e sta facendo l'impossibile, anche se, purtroppo, gli manca la materia prima: provate a costruire una casa senza mattoni...
La triste realtà è che se il campionato finisse oggi, il Bologna sarebbe in B!
A cosa valgono i ricordi? A cosa serve sapere da dove veniamo e chi siamo, se poi non sappiamo dove stiamo andando e in che modo?
Non ci sono parole per descrivere la pochezza e la rassegnazione del Bologna di oggi, che nonostante abbia ricevuto in regalo otto minuti di importantissima superiorità numerica, ha fatto pena...
Volutamente non voglio parlare della società, perchè io ho sempre difeso e sostenuto Guaraldi, ma confesso: sto vacillando...
Lo squadrone che tremare il mondo fa rimane un fantastico, meraviglioso e nostalgico ricordo... 
Oggi ai giocatori non resta che fare "mea culpa", e a noi tifosi non resta che continuare a sperare, ma si sa: "Chi vive sperando, muore ......."
Alessandra Sportelli Negrini




sabato 15 marzo 2014

Andiamo a Livorno

Livorno e Bologna si sono sfidate all'ex Ardenza, oggi Armando Picchi, per quattordici volte, dodici delle quali nel periodo d'oro della presidenza Dall'Ara. Ciononostante, accadde diverse volte di riportare delle clamorose sconfitte. In epoca più recente, si ricordano solo due precedenti. Il 24 ottobre 2004 i padroni di casa sconfissero con una rete di Cristiano Lucarelli quello che al momento sembrava un ottimo Bologna, destinato invece a retrocedere al termine di quel campionato un po' per propria dabbenaggine e molto per astute manovre di Palazzo finalizzate a salvare la pelle di clubs ritenuti più rispettabili. Il 14 febbraio 2010, invece, la partita passò alla storia per due motivi di natura molto diversa. Sul campo, grazie ad un gol di Marco Di Vaio, il Bologna vinse una combattutissima gara contro una diretta concorrente per la salvezza, sempre pronta a contrattaccare nonostante si fosse trovata a cozzare per tutta la durata del match contro un Viviano davvero in grande spolvero. Sugli spalti avvenne qualcosa di curioso. Le due tifoserie non sono propriamente catalogate come squadriste e facinorose, ragion per cui le rispettive curve si lasciarono andare ad una serie di sfottò improntati al massimo dell'ironia. Al culmine della contrapposizione goliardica, però, un amico Tifoso Rossoblù pensò bene di mostrare le chiappe nude agli avversari. Non l'avesse mai fatto !!! Non tanto per la divertita reazione dei tifosi livornesi, in piena sintonia col clima di cazzeggio che aveva imperato fino a quel momento, quanto per la relativa replica operata nei giorni successivi dal Giudice Sportivo; costui ritenne che quel deretano nudo, forse perchè appartenente ad un Tifoso del Bologna, fosse potenziale veicolo di emissioni particolarmente inquinanti e nocive. Ragion per cui il Tifoso, una volta identificato, si beccò un Daspo di cinque anni, mentre al Bologna toccò pagare una non lieve ammenda. Veniamo ai giorni nostri. Dopo quanto successo domenica scorsa contro il Sassuolo, non mi avventuro in pronostici, visto che i nostri giocatori sembrano divertirsi a rendere difficili le cose più elementari, oltre ad essere tecnicamente meno dotati rispetto ai colleghi di altre squadre. Spero comunque di tornare da Livorno con in tasca almeno un punto, sempre tenendo ben presente che siamo alle prese con uno scontro diretto. Infine, purtroppo è diventato un obbligo, due parole sul fronte societario. Da un lato Guaraldi sembra voler tirare per i capelli Salvatore Bagni verso una nuova disputa in Tribunale, e questo non è un bene. Dall'altro i Tifosi, dopo il siparietto del " coglione " di cui ho ampiamente riferito la volta scorsa, hanno deciso che la misura è colma ed hanno organizzato una manifestazione di protesta da tenersi sabato prossimo nei pressi dell'abitazione di Guaraldi. Spero che prevalga il buonsenso, e che ognuno sappia assumersi le proprie responsabilità. Sotto sotto mi auguro che il Presidente capisca finalmente che è arrivato il momento di farsi da parte, pur sapendo che i precedenti in tal senso non sono molto incoraggianti. Intanto andiamo a Livorno a giocare la nostra onesta partita.





                                                                                     Paolo Milito

lunedì 10 marzo 2014

C'è modo e modo

Anno 1978. Roberto Vecchioni, nella canzone " Stranamore ", dice che il più Grande conquistò nazione dopo nazione e quando fu di fronte al mare si sentì un coglione. Dieci anni dopo il giornalista Sandro Mayer, direttore di " Oggi ", intervistò Marco Fiora, un bambino rimasto per due anni nelle mani dell'Anonima Sequestri. Non contento della gravità del suo semplice andare a realizzare quell'intervista, Mayer se ne uscì con delle domande insulse, tipo " ti è mancato il regalo di Natale ? " ed altre amenità del genere. Qualche giorno dopo Beppe Grillo, durante un monologo, tirò in ballo l'intervista e fece un parallelo, ipotizzando un sequestro biennale del giornalista ed una successiva intervista post-rilascio, dicendo: " ti è mancato più il divano o il videoregistratore ? ", e concludendo, rivolto a Mayer : " Come ti senti, coglione ??? ". Veniamo a ieri pomeriggio. Stadio Dall'Ara, siamo nell'immediato dopopartita di Bologna-Sassuolo. Albano Guaraldi, uscendo dagli spalti, incrocia un gruppo di tifosi Rossoblù. Ora, qualcuno dice che sia stato apostrofato da un giovane, qualcun altro da un signore anziano, quel che è certo è che il tifoso in questione ha chiesto a Guaraldi di arrendersi all'evidenza e di farsi da parte, al che il nostro Presidente ha replicato " Stai zitto, coglione !!! " dirigendosi furibondo verso gli spogliatoi. Che dire: tre diversi modi di usare un " complimento ". La differenza consiste nel fatto che Vecchioni si è preso una " licenza poetica "; Beppe Grillo si è fatto portavoce del sentimento di milioni di Italiani sconcertati dalla sfrontatezza di un giornalista pronto a calpestare i sentimenti di un bambino già duramente messo alla prova dalla vita pur di realizzare uno scoop clamoroso. Quanto a Guaraldi ... Dunque, facciamo il punto. Dai racconti di chi ha più anni di me so che Renato Dall'Ara, quando incrociava qualche tifoso in vena di rimostranze, amava uscirsene con delle citazioni che riteneva erroneamente essere in lingua latina. Giuseppe Gazzoni, invece, mi risulta essere un fine dicitore capace di mandare a quel paese l'interlocutore di turno senza usare una parolaccia che se ne dica una. Albano Guaraldi è tutt'altra cosa. Nel novembre scorso, durante un'assemblea degli azionisti, quando il notaio Vico, presidente dell'Associazione dei Notai Rossoblù, gli fece notare la bella posizione in classifica del Verona allestito da Maurizio Setti e Salvatore Bagni, gli rispose facendo pesanti insinuazioni sulla fedeltà della moglie !!! I modi grossolani, purtroppo, non si limitano al solo Presidente. Avete presente il detto " tale è il cane qual è il padrone " ??? Bene, ho avuto modo di raccontare il mio felice incontro con Giacomo Bulgarelli, un Signore di altri tempi; si dà il caso, però, che il sottoscritto sia incappato anche nelle ire di Gianluca Curci, il quale non aveva gradito un mio commento su Facebook a proposito di una partita da lui giocata in modo non proprio impeccabile, e di conseguenza mi abbia sommerso di insulti nella posta privata prima di lasciarmi in pasto a parenti ed amici ai quali ho comunque opposto un adeguato pane per i denti aguzzi che hanno dimostrato di avere in dotazione. Nelle stesse ore, poi, mi risulta che Alessandro Diamanti abbia cacciato via in malo modo un gruppo di ragazzini in attesa di autografi all'uscita dell'inaugurazione del Macron Store di Bologna. Mi viene in mente il grande Indro Montanelli. Alcuni suoi allievi, come Beppe Severgnini, Marco Travaglio e Aldo Vitali, hanno più volte citato quel che ripeteva sempre il loro Maestro: " Ricordati che il tuo padrone è il Lettore !!! ". Allo stesso modo, credo che i veri padroni del Bologna siamo noi tifosi, pronti a subire ogni sorta di strapazzo per amore dei colori Rossoblù. Invece, Guaraldi & C. si permettono di insultare, a parole ed a fatti, la tifoseria, anzichè ringraziarla per la pazienza infinita che sta dimostrando. Costoro considerano il Bologna come un trastullo; devono ricordarsi, invece, che rappresentano una Squadra gloriosa, con alle spalle sette scudetti, due Coppe Italia e diversi trofei internazionali. Devono portare il massimo rispetto verso la storia del club, e tenere ben presente che in qualsiasi altro posto del mondo rischierebbero il linciaggio per molto meno di quanto stanno combinando sotto le Due Torri !!! In particolare, Guaraldi dovrebbe astenersi da certe reazioni, ben sapendo che la sola scellerata cessione di Diamanti in un momento in cui non era più possibile rimpiazzarlo basta ed avanza a renderlo bersaglio di giustissime critiche. Nelle ultime ore si è sparsa la voce dell'interessamento all'acquisto della Società da parte di una facoltosa famiglia non bolognese. Considerati i precedenti, preferisco andarci coi piedi di piombo. Di sicuro, Guaraldi farebbe bene a guardarsi dentro e intorno, riflettendo su tutta la situazione e, se necessario, prendendo in considerazione l'ipotesi di farsi da parte una volta compreso che il gioco nel quale si è avventurato è troppo pesante per lui. Diversamente, temo che ci aspettino tempi ancora più grami di quelli che stiamo vivendo.


                                                                                     Paolo Milito

domenica 9 marzo 2014

Domani è un altro giorno...

Non si può certo dire che la partita di oggi contro il Sassuolo sia stata esaltante... Caso mai l'esatto contrario!
Non si può certo dire che nel Bologna militino delle vere star da serie A... 
Non si può certo non dire che al mister servirebbe un vero miracolo...
Abbiamo visto un Bologna trincerarsi dietro per la paura di perdere fin dai primi minuti: e dire che il Sassuolo non ha certo dimostrato di essere un avversario ostico, forte ed insuperabile...
Krhin e Lazaros sono stati decisamente i migliori in campo, mentre Ibson mi è sembrato un po' spiazzato e forse anche fuori posizione. Nonostante tutto ha provato sempre a costruire finchè è rimasto in campo.
Bianchi, ancora una volta, ha dimostrato di non essere un giocatore di serie A: dopo il clamoroso rigore sbagliato di domenica scorsa ( e speriamo davvero che di sbaglio si sia trattato ), anche oggi non ha concluso niente, sbagliando spesso e finalizzando poco...
Perez e Mantovani sono stati inguardabili per tutta la partita: pressapochisti, fallosi e imprecisi, tanto da essere stati loro, molte volte, ad aver passato la palla  agli avversari facilitando il contropiede del Sassuolo.
Sassuolo che si è reso pericoloso con un Sansone che non ci ha castigati per miracolo.
E' stato detto in più di un'occasione che oggi avrebbero pesato parecchio le assenze di Cristaldo e Garics, e probabilmente così è stato, ma va anche sottolineato il fatto che Ballardini non ha a disposizione degli assi nel mazzo delle carte!
Ho visto giocare meglio Paponi e Acquafresca in dieci minuti che non Bianchi durante tutto il campionato, anche se, per onor di cronaca, una partita l'ha giocata bene... Una sola non basta, però...
La quota salvezza dovrebbe girare intorno ai 35/36 punti, e oggi non vedo tanta facilità nel raggiungere questo risultato.
Ho avuto l'impressione che degli undici scesi in campo, parecchi avessero lasciato la "voglia" negli spogliatoi...
Come e cosa fare allora per salvarsi? Basteranno la grinta e il pugno di ferro di Ballardini?
Io ci credo ancora, e voglio crederci, perchè sarebbe troppo doloroso retrocedere, soprattutto per motivi che, secondo me, poco hanno a che fare con il puro e semplice gioco del calcio...
"E oggi non m'importa della stagione morta, per cui rimpianti adesso non ho più... E come tanto tempo fa, ripeto:"chi lo sa".... Domani è un altro giorno, si vedrà"... Fate in modo, però, che il mio cuore rossoblu non debba sanguinare...
P.S. potremmo avere per una volta un arbitro vero, di quelli imparziali che conoscono il regolamento, e fischiano e ammoniscono dove e quando serve?
Alessandra Sportelli Negrini

sabato 8 marzo 2014

Aspettando il Sassuolo

Il Sassuolo è una matricola assoluta della Serie A, ma anche nelle categorie inferiori, prima di questa stagione, le strade dei neroverdi e quelle del Bologna non si erano mai incrociate. Di conseguenza la gara di domani, al Dall'Ara, rappresenta una novità assoluta. L'unico precedente è costituito dall'infelice giornata del nubifragio abbattutosi su Reggio Emilia nella partita di andata, vinta dai nostri rivali per 2-1 nonostante una prestazione all'ultimo sangue fornita dai Rossoblù ( anche se un clamoroso liscio di Bianchi grida ancora vendetta ). Rispetto a quel giorno molte cose sono cambiate su entrambi i fronti. In casa nostra c'è un altro allenatore, il nostro capitano-trascinatore si è involato verso la Cina ed i giocatori rimasti sembrano animati da una maggiore determinazione e fiducia in se' stessi, oltre a dare l'impressione di essere meglio disposti in campo. Il Sassuolo ha rivoluzionato la squadra al mercato di gennaio, affidandola ad Alberto Malesani senza ottenere alcun profitto; pertanto, pochi giorni fa c'è stata la retromarcia del patron Squinzi, che ha richiamato il precedente tecnico Di Francesco. Dunque scenderanno in campo due squadre in piena bagarre: noi alla ricerca di una continuità di rendimento finalizzata al raggiungimento di posizioni più tranquille, loro disperatamente protesi verso l'uscita dalla zona di pericolo assoluto. Inutile ricordarlo: è uno scontro diretto, per cui sarebbe bene che il Bologna perseguisse un solo risultato, quello da tre punti. Intanto, sul fronte societario, si è riaffacciata la baruffa Guaraldi-Bagni. Senza voler scendere nei particolari, in quanto l'intera storia dà la sensazione che ci siano di mezzo troppe cose non dette, mi permetto di far notare al nostro Presidente una cosa: Salvatore Bagni ha messo la propria pesante impronta nell'allestimento della squadra portata poi da Pioli alla conquista dei 51 punti, ed ha fatto altrettanto l'estate scorsa col Verona di Setti; il DG Zanzi, invece, ha portato a termine in questi anni una serie di operazioni di mercato che hanno suscitato sempre maggiori perplessità. E' proprio il caso di volersi privare a tutti i costi di Bagni ? Presidente, ci pensi bene. Buona domenica a tutti.


Paolo Milito

domenica 2 marzo 2014

Quando l'arbitro fa la differenza

Altri tempi, altri arbitri...

Oggi c'è tutta l'amarezza per tre punti che sarebbero potuti essere del Bologna senza troppo sforzo...
Oggi c'è tutta l'amarezza per un'espulsione che non ci farà avere Cristaldo in campo contro il Sassuolo...
Oggi c'è tutta l'amarezza per aver constatato che un arbitro di parte ed incapace può falsare il risultato di una partita che per il Bologna era importantissima!!!
Forse il calcio di oggi è fatto più dagli arbitri che non dalle squadre e dai giocatori...
Forse bisognerebbe rivedere un po' tutto...
L'arbitro di oggi, tale Tommasi,  si è assunto un'enorme responsabilità: quando non si fischiano dei falli clamorosi, come quello su Bianchi letteralmente cinturato da Iturbe, o si fischiano a senso unico solo per una squadra, si creano tensioni e nervosismi tali da far sì che poi, ogni piccola scintilla, scateni una guerra...
Il signor Tommasi ha trasformato un incontro di calcio in un probabile match di lotta greco-romana.
Nel primo tempo non ha assegnato al Bologna un rigore clamoroso, che avrebbe visto anche un cieco, per poi darlo nel secondo tempo dopo due falli scandalosi uno di seguito all'altro...
Sugli episodi che vedono coinvolti Moras e Cristaldo, non possiamo che stendere un pietosissimo velo di silenzio...
Il risultato finale vede un Verona insuperbito a tal punto da commettere fallo ogni tre per due, con sconto alla cassa, perchè ha capito che l'arbitro non fischia contro assolutamente niente, e il Bologna si ritrova con una collezione di cartellini gialli e rossi che potrebbe usare negli scambi delle figurine dei calciatori Panini...
Un errore ci può stare, e questo è pacifico, ma che in tutta la partita l'arbitro prenda la corsia preferenziale e "giochi" letteralmente con l'altra squadra, questo è inaccettabile!
Il Bologna ha giocato bene, ha costruito e indirizzato bene una partita che ha visto il Verona protagonista solo con il tiro di Romolo, ma si sa... contro l'infamia la ragion non vale!!!
Alessandra Sportelli Negrini



sabato 1 marzo 2014

Andiamo a Verona

Nel corso della storia Verona e Bologna si sono affrontate in varie occasioni, quasi sempre con i Rossoblù meglio attrezzati dal punto di vista tecnico. In particolare, fino all'inizio degli Anni '80 la nostra squadra si è trovata a giocare per traguardi sicuramente più ambiziosi rispetto agli scaligeri. Le cose sono cambiate nel 1982: mentre il Bologna imboccava il precipizio che lo avrebbe portato alla sua prima retrocessione, il Verona di Osvaldo Bagnoli metteva le basi per intraprendere un cammino in progressione verso il clamoroso scudetto del 1985. Negli anni successivi le alterne fortune dei due club avrebbero fatto in modo da creare poche occasioni di confronto, tanto è vero che mentre noi risalivamo la china i veronesi scendevano e viceversa. Con queste premesse, è chiaro che non ci siano molte situazioni del passato degne di nota. Degli Anni '70 si ricordano più che altro dei pareggi per 0-0 oppure 1-1, in particolare quello del 1974 in cui si registrò uno degli ultimi gol segnati da Giacomino Bulgarelli; in altri casi i gialloblù fecero valere il fattore campo prevalendo di stretta misura, sempre 1-0. Parlando di pareggi, fu spettacolare quello del 3 ottobre 1976, prima giornata di campionato, quando il Bologna, andato sotto due volte, mise a segno una bella rimonta con una doppietta di Sergio Clerici che fissò il risultato sul 3-3. Vent'anni dopo tornammo a Verona per la seconda giornata del torneo che ci vedeva rientrare in Serie A, e battemmo la squadra di casa per 2-0, con gol di Kolyvanov e Nervo. Più combattuta fu la gara del 27 maggio 2001, che vide di fronte un Bologna già salvo e tranquillo ed un Verona in piena bagarre, destinato a retrocedere. Finì 5-4 per i veronesi, con una tripletta di Beppe Signori ed un gol di Adailton, all'epoca in forza ai gialloblù. Tornando al presente, dobbiamo certamente cancellare il brutto ricordo dell'andata, e la pesante sconfitta per 4-1 rimediata nell'occasione. Rispetto ad allora abbiamo un altro allenatore, che, a quanto pare, ha saputo infondere ai giocatori una maggiore determinazione, una più alta considerazione di se' stessi. Inoltre abbiamo il vantaggio di non trovarci di fronte Luca Toni, punta di diamante degli scaligeri. Insomma, ce la possiamo giocare, a dispetto della differente posizione di classifica. Vediamo cosa succede domani pomeriggio, sperando di tornare dalla gita veronese con delle belle notizie.


Paolo Milito