Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

mercoledì 30 dicembre 2015

MAI ( O QUASI ) A CAPODANNO.

Nella nostra epoca il pensiero di veder giocare una partita a Capodanno è qualcosa di improponibile. Questo perché, ormai molti anni fa, negli uffici dell’Associazione Calciatori fu raggiunto un accordo sindacale che garantiva ai giocatori la possibilità di trascorrere in famiglia certe giornate di festa. Di conseguenza, abbiamo visto crescere e moltiplicarsi le ormai proverbiali soste invernali del campionato. Solo lo scorso anno il presidente della Lega di Serie B, Abodi, ha pensato bene di far disputare alcune giornate durante le festività, ma è stato caldamente invitato a tenersi rigorosamente a distanza dai giorni di festa comandata. Va detto che, quando ci fu la battaglia sindacale, i calciatori dovettero faticare non poco a convincere un nutrito gruppo di presidenti, intenzionati a sfruttare a proprio vantaggio le giornate di tempo libero a disposizione della tifoseria. Dunque, a Capodanno non si gioca. In passato, però, il Bologna è stato chiamato a scendere in campo per sette volte il 31 dicembre, e per sei volte il 1 gennaio. Il bilancio di San Silvestro racconta di tre pareggi, tre sconfitte ( di cui una piuttosto vistosa, un 4-2 rimediato a San Siro contro il Milan nel 1967 ) ed una sola vittoria, nel 1988 contro l’Ascoli per 1-0. A Capodanno, invece, i Rossoblù hanno rimediato un pareggio, quattro sconfitte e due vittorie, 3-2 a Vicenza nel 1956 e 2-0 contro la Roma nel 1961. Tutti a festeggiare, dunque, e arrivederci in campo il 6 gennaio, in attesa del mercato di riparazione. Il Bologna, si sa, ha bisogno di alcuni rinforzi per rendere più agevole il cammino di Roberto Donadoni verso una salvezza tranquilla. Ci sono da piazzare alcuni esuberi, tipo Robert Acquafresca, ormai diventato incedibile ( nel senso che non lo vuole nessuno ) a causa del suo scarso rendimento; bisogna però riempire anche dei vuoti: innanzi tutto un partner efficace per Mattia Destro, e qualche alternativa valida che ci consenta di non strapparci i capelli di fronte a sempre possibili infortuni ( sto pensando alle volte in cui è mancato Giaccherini e alla notizia del giorno, un problema che terrà Franco Brienza fuori per tre settimane ). A quanto pare, è la volta buona per veder sbarcare sotto le Due Torri Floccari, che potrà essere ufficializzato solo il 4 gennaio; per il resto una girandola di nomi, non si sa fino a che punto fattibili, soprattutto a causa di ingaggi faraonici che Saputo non ha intenzione di assimilare. Possiamo comunque andare avanti animati da due certezze: i pezzi migliori non saranno svenduti ( al massimo Corvino tenterà di barattare Oikonomou con Gabbiadini ), ed arriveranno dei nomi in questo momento lontani dalla ribalta ma sicuramente utili alla causa. Non ci resta che attendere gli eventi. Intanto, Buon 2016 a tutti.


Paolo Milito

mercoledì 23 dicembre 2015

… C’ERA UNA VOLTA …

Non molto tempo fa, in queste stesse ore, sotto le Due Torri regnava l’imperatore Albano il Barbuto. Passava il proprio tempo a fare scempio del Bologna, pensando solo a come svendere i beni disponibili in cambio di un vile guadagno immediato. Un paio di esempi: Jean François Gillet, portiere, richiesta iniziale due milioni, prezzo di svendita finale un milione e quattrocentomila euro, per tacer del fatto che venne dato al Torino, diretta concorrente nella corsa alla salvezza; Alessandro Diamanti, regista e capitano, richiesta iniziale dieci milioni, prezzo di svendita finale 5.900.000 euro, con l’aggravante che l’operazione venne perfezionata a mercato italiano chiuso, quindi togliendo agli operatori di mercato la possibilità di provare quanto meno a procurare un rimpiazzo. E la lista potrebbe proseguire all’infinito. Sappiamo benissimo dove ci ha portato una gestione così scellerata. Esperienze del genere non si dimenticano. O almeno così dovrebbe essere. Già, perché ai giorni nostri il Bologna è saldamente nelle mani di Joey Saputo, personaggio dalla solidità economica indiscutibile. Anche la gestione del parco-giocatori è tutt’altra cosa: in sottotraccia, è in atto un gran ballo di procuratori tendente ad accaparrarsi, al mercato di gennaio, i vari Oikonomou, Masina, Donsah e Diawara, ma l’attuale Presidente non ha l’impulso di svendere i pantaloni, per cui i vari pretendenti si sentono richiedere cifre notevoli, adeguate al valore dimostrato sul campo dai baldi giovani. Per contro, gli stessi procuratori hanno piena consapevolezza della solidità di Saputo, per cui ogni giorno sentiamo accostare al Bologna nomi di notevole spessore che non trovano spazio nelle rispettive squadre, ma quando sentono parlare del Bologna esprimono delle perplessità: i procuratori spingono per tentare l’avventura in una piazza importante, che in passato ha rilanciato fior di campioni, da Roby Baggio fino all’attuale Mattia Destro, ma i giocatori tendono ancora a storcere la bocca, seppur in maniera più ridotta rispetto a quando eravamo in Serie B. Dunque, Saputo, oltre ad aver sborsato fior di soldoni per salvare il Bologna dal baratro, ha svolto un notevole lavoro a livello d’immagine, prima in collaborazione con Joe Tacopina e poi da solo, tanto è vero che negli ultimi tempi anche le emittenti televisive nazionali riservano ai nostri colori spazi maggiori rispetto al passato. Eppure, qualcosa di storto c’è: una sfortunata coincidenza. È successo che il Bologna, quando il magnate canadese ha assistito alla partita in tribuna, abbia riportato più sconfitte che vittorie. Ecco quindi che qualcuno ha prontamente coniato attorno a Saputo una figura di jettatore senza paragoni. Personalmente, credo che basti un raffronto superficiale a far pendere la bilancia a favore di Saputo contro Guaraldi. È vero, il chairman ha compiuto anche dei passi falsi, tipo quando ha cacciato via Tacopina che pure lo aveva portato a Bologna, o quando si è intestardito a non sostituire Delio Rossi, ma sta dimostrando coi fatti di aver intrapreso la strada giusta. Inoltre, se non ricordo male, c’era anche lui la sera della conquista della promozione contro il Pescara, quindi tutta questa sfiga non la porta. Insomma, ragazzi, sarà bene non dimenticare da quale situazione siamo usciti fuori, portando il massimo rispetto verso gli sforzi profusi da quest’uomo e lasciandolo lavorare in pace. Le prospettive sono buone: il progetto di ristrutturazione del Dall’Ara procede a gonfie vele ( mentre ormai nessuno ricorda più le grandi manovre guaraldiane per il centro sportivo di Granarolo ), e per il mercato di gennaio non corriamo il rischio di vedere indebolita la squadra a tradimento, anzi si parla di rinforzi mirati per rendere più agevole il compito di mister Donadoni verso la salvezza se non di più. Cerchiamo di non cadere in errori infantili; evitiamo di dare a delle coincidenze un peso che non meritano, e godiamoci questo Natale in posizione rassicurante ( +5 dalla terzultima ) in attesa di salutare qualche elemento inutile ed accogliere qualche rinforzo accattivante. Dunque, Buon Natale a tutti, andando dal Presidente al più umile dei Tifosi.


Paolo Milito

domenica 20 dicembre 2015

San Silvestro in allegria... con Andrea Mingardi!

Per festeggiare superbamente l'arrivo del 2016, io ho deciso che andrò a Conselice per ascoltare Andrea Mingardi!
Andrea è un artista completo in diversi campi, ma quando si tratta di musica è una garanzia!
Ecco allora che, per la serata del 31 DICEMBRE, Andrea ci aspetta a CONSELICE (RA) per festeggiare insieme l'anno nuovo, con la straordinaria Emanuela Cortesi e la fantastica presenza del Maestro Maurizio Tirelli.
Info tel: 051 6760092 – 051 6761514 - 335 6680846
Prevendite online su www.vivaticket.it




Per chi non lo conoscesse (IMPOSSIBILE!!!), ecco chi è Andrea Mingardi in due parole... ma non basterebbe una vita per raccontare il suo spirito da bluesman...
Andrea Mingardi nasce a Bologna e inizia la sua carriera come cantante di rock and roll: già alla fine del 1959 è il leader dei "Golden Rock Boys".
Il gruppo si esibisce a Modena e tra i loro brani troviamo il rock blues "Rosa rosae rock'n'roll", canzone che, come si capisce dal titolo, parla delle difficoltà della scuola, e in particolar modo della lingua latina. Il gruppo è costituito, oltre che da Andrea (che canta e suona la batteria), dal bassista Beppe Federici, dal pianista Antonio Corsello e da Paolo Guarnera alla voce e al sax. Quest'ultimo lascerà presto il gruppo per entrare nei Gatti (dove suonano Francesco Guccini e Victor Sogliani).
Nel 1962 Andrea debutta con il 45 giri "Lentement dans la nuit/Si je pouvais".
Nello stesso anno entra come cantante nella Rheno Jazz Gang, gruppo che vede al clarinetto il futuro regista Pupi Avati, con cui incide il secondo disco sul lato B della versione di Ballata di una tromba, successo di Nini Rosso.
Andrea fonda diversi gruppi, lavorando intensamente in quelle che erano vere fucine di musica: le discoteche! Ben diverse da quelle che conosceremo negli anni '80 e negli anni 2000. Il suo gruppo, composto da Lauro Molinari, Giuseppe Martini e una bella squadra ben amalgamata, produce un ottimo Rithm & Blues inserito in un repertorio vastissimo, dal quale sfuggivano pochissimi brani classici della grande musica americana, fino al twist, al rock e al beat.



Nel 1976 ottiene un discreto successo di vendite con la canzone Datemi della musica (anni dopo riproposta da Mina).
Dà vita al gruppo "Andrea Mingardi Supercircus".
Inizia a comporre canzoni in dialetto bolognese dal contenuto ironico e divertente, a volte al limite del demenziale, ma con influenze musicali decisamente funky e blues: "A iò vest un marzian" parla di un extraterrestre che torna sulla terra da un pianeta ipercivilizzato per respirare un po' di aria buona e piangere mangiando cipolle.

L'album "Pus", del 1978, si può ascrivere appieno nel genere demenziale ("... Il papank e la mamank vanno in giro a dir che sono stank di avere un figlio punk che senz'altro una rotella gli mank..."). Nel 1984 partecipa alle varie tappe del Festivalbar, compresa la finale all'Arena di Verona, con il brano Un boa nella canoa, prodotto dalla Cruisin' Records e che si rivela essere uno dei tormentoni di quell'estate. Nel 1988 partecipa alla realizzazione dell'album Dalla/Morandi apparendo nell'album come corista. Nel 1991 vince con la canzone Caruso la trasmissione Sapore di mare.

Debutta al Festival di Sanremo nel 1992 con la canzone "Con un amico vicino", in compagnia di Alessandro Bono.
Seguono quindi una serie di nuove partecipazioni al festival: nel 1993 con "Sogno", nel 1994 con "Amare amare", nel 1998 con "Canto per te" e nel 2004 con "È la musica" (insieme alla Blues Brothers Band).
Del 2006 è il duetto con Mina nella canzone Mogol e Battisti (contenuta nell'album di lei Bau), che segna l'inizio della collaborazione di Mingardi come autore per la grande cantante (sua anche "Amiche mai" per il duetto Mina-Ornella Vanoni).



È fra i fondatori della Nazionale cantanti, e dal 2006 ne è vicepresidente. Nell'estate 2011 scrive il brano Gaetano e Giacinto che segna la sua prima collaborazione in veste di autore per gli Stadio, da sempre amici del cantautore.

È anche autore di vari libri che spaziano dall'umorismo al noir:
2000: "Ciao Ràgaz - il vocabolario. Manuale per la comprensione del dialetto vivo" (Uscito con l'omonimo cd).
2001: "Benéssum - alla ricerca dello stupore perduto errando fra dialetto e gergo a Bologna e dintorni" (Press Club Editore).
2007: "Permette un ballo, signorina?" (Mondadori Editore).
2008: "Socc'mel" (Pendragon Editore).
2008: "Un biglietto per l'aldilà - Legal thriller" (Pendragon Editore).
2012: "Al giorno d'oggi non c'è più il futuro di una volta. Riflessioni sul senso della vita, e oltre" (Pendragon Editore)
2014: "Cuore rossoblu" (Minerva Edizioni)
Dall'anno 2000 è inoltre il direttore artistico del Festival delle Arti, manifestazione che premia giovani esordienti nei campi della musica, teatro, arti figurative, cabaret e danza.



Il 1º dicembre 2012 esce Auguri auguri auguri, album di Natale dell'artista, colonna sonora del film Il peggior Natale della mia vita, in cui Mingardi compare per la seconda volta come attore nel ruolo del padre del protagonista (il film è difatti il seguito di La peggior settimana della mia vita). Nel cd, pubblicato da Saifam (distr. Halidon), Andrea duetta con Rachele Amenta voce prodigio di io IO CANTO, il programma tv di Gerry Scotti; il disco contiene anche la title-track, canzone-inno per i 50 anni di Conad e sottofondo musicale agli spot tv della stessa, e ben 14 grandi brani natalizi riproposti da Mingardi in versione swing, con piglio da crooner, eseguiti con la "The RossoBlues Brothers Band", formazione di grandi musicisti diretta da Maurizio Tirelli e dove spicca la bellissima voce di Emanuela Cortesi.

Il 17, 18, 19 e 20 settembre c'è stata la sua prima "Personale": la Galleria Forni di Bologna ha esposto le bellissime opere pittoriche di Andrea, raffiguranti una Bologna in bianco e nero.
"Ho preso spunto da flash impressi nella mia memoria e da alcune evocative foto storiche. Il sapore dei bianchi e neri e l'apporto di oggetti Morandiani presenti nel quotidiano della mia famiglia di allora, mi hanno riportato a un pieno "neorealismo petroniano" e all'atmosfera della mia infanzia...." (Andrea Mingardi 2015).

Andrea Mingardi è simpatia, bravura, divertimento, intelligenza e cuore ( e non solo stupendamente rossoblu!!!)
Ecco perchè il 31 dicembre sarà un San Silvestro in allegria! Non potete mancare!


Auguri auguri auguri


Alessandra Sportelli Negrini

Dove trovare i BIGLIETTI per il 31 DICEMBRE A CONSELICE (RA)?
Ecco le rivendite:

Coop Reno Bagnara
Viale A.Gramsci, 9 Bagnara di Romagna (RA)
telefono: +39 051 8906991
fax: +39 051 8906891
email: coop.bagnara@reno.coop.it

Tabaccheria L'Angolo
via Emilia, 1 - Pinarella Cervia (RA)
telefono: 0544 980303
email: info@tabaccherialangolo.it
orari: Lun-Dom: 06.30/22.00

Tabaccheria S.M.
corso Garibaldi, 44/A Faenza (RA)
telefono: +39 0546 661196
fax: +39 0546 661196
email: maurazac@libero.it
orari: Lun-Sab: 07.30/13.00 15.00/19.30 Dom: chiuso

Agenzia La Classense
indirizzo: circonvalazione Fiume M. Abbandonato, 227 Ravenna (RA)
telefono: 0544 33347
fax: 0544 31389
email: prevendita@laclassense.it
orari: Lun-Ven:9.00-12.30 15,00-19,00 - Sab/Dom/festivi:chiuso

Desiderando Viaggiare
via Faentina, 81 Ravenna (RA)
telefono: +39 0544 193 63 83
email: sales@desiderandoviaggiare.com
orari: Lun-Sab: :09.00/12.30 16.00/19.30 Gio matt., Dom: chiuso

Radio International Store
Piazza Kennedy, 19 Ravenna (RA)
telefono: +39 0544 215435
email: info@radiointernationalstore.it
orari: Lun,Mar,Mer,Ven:11.00/13.00 16.00/19.00 Gio:11.00/13.00 Sab:16.00/19.00 Dom:chiuso

Coop Reno Riolo Terme
via Zaccagnini, 6 Riolo Terme (RA)
telefono: +39 051 8906996
fax: +39 051 8906896
email: coop.riolo@reno.coop.it

The Wonderland Studio
via San Rocco, 65 San Pietro in Vincoli (RA)
telefono: +39 0544 551688
email: thewonderlandstudio@gmail.com
orari: Lun-Sab:08.30/12.30 15.30/19.00 Dom:chiuso

Agenzia APA di Villani Sergio
via Cerchia di San Giorgio, 135 Cesena (FC)
telefono: 0547 630821
email: info@agenziavillani.it
orari: Lun-Ven: 09.00/19.00 Sab: 09.00/12.00 Dom: chiuso

Troppo Buio di Luca Gasperoni
Corso Cavour,14/A Cesena (FC)
telefono: +39 0547 480091
email: troppobuio@hotmail.it
orari: Lun-Sab: 9.00/13.00 15.30/19.30 Giov. Pom,Dom: Chiuso

Ricevitoria Il Chiosco
Corso Della Repubblica 2/Bis Forli (FC)
telefono: 0543 29085
email: fochiosco@libero.it
orari: Lun-Dom:09.00/20.00

La Caffetteria
Via Ravegnana 146/A Forli' (FC)
telefono: 3392702977 / 328 0918242
email: sjlviagaspari@yahoo.it
orari: Lun-Sab:06.30/20.45 Dom:chiuso

Tabaccheria di Rapolla Nunzio
indirizzo: piazza Aldo Moro, 2C Gambettola (FC)
telefono: +39 0547 931119
email: nunzio.rapolla@gmail.com
orari: Lun-Sab: 07.00/21.00 Dom: 07.00/13.00

Coop Reno Berra
indirizzo: Via Postale, 146/B Berra (FE)
telefono: +39 051 8906902
fax: +39 051 8906802
email: coop.berra@reno.coop.it

Tabaccheria Ferioli
via Maestra Grande, 49 - Renazzo Cento (FE)
telefono: +39 051 909762
fax: +39 051 909762
email: elisaferioli80@gmail.com
orari: Lun-Sab: 09.30/18.00 Dom:chiuso

Segnalidifumo di Vaccarella Laura
C.so Martiri della liberta' 73 Ferrara (FE)
telefono: +39 0532 205208
email: segnalidifumo2005@libero.it
orari: Lun-Mar-Mer-Ven-Sab: 8,45-13,00 15,30-20,00 Gio:8,45-13,00 Dom:chiuso

Tabaccheria Al Doro
via Padova, 7 Ferrara (FE)
telefono: 0532 53038
email: rizzieriguido@tin.it

Coop Reno Jolanda di Savoia
via Togliatti, 1 Jolanda di Savoia (FE)
telefono: +39 0532 835725
fax: +39 0532 836109
email: coop.jolanda@reno.coop.it

Coop Reno Bosco Mesola
via Morandi, 1 - Bosco Mesola Mesola (FE)
telefono: +39 0533 794022
fax: +39 0533 795805
email: coop.bosco@reno.coop.it

Coop Reno Poggio Renatico
indirizzo: via Salvo d'Acquisto, 22 Poggio Renatico (FE)
telefono: +39 051 8906915
fax: +39 051 8926915
email: coop.poggio@reno.coop.it

Coop Reno Renazzo
indirizzo: via Alberelli, 6/7 Renazzo (FE)
telefono: +39 051 6850363
fax: +39 051 6850728
email: coop.renazzo@reno.coop.it

Coop Reno Sant'Agostino
indirizzo: via Statale per Ferrara, 176 Sant'Agostino (FE)
telefono: +39 0532 350502
fax: +39 0532 353063
email: coop.santagostino@reno.coop.it

Buone Feste a tutti

Un augurio speciale a tutti voi...
Un augurio di cuore a noi tifosi...
Un augurio speciale anche per il Bologna...
Buone Feste a tutti dalla redazione di "Lettera al BolognA"!


Alessandra Sportelli Negrini
Paolo Milito
Gianni Parmiani
Massimo Turricchia
Gian Battista Galassini

... E di questo partitone abbiam fatto un... maccarone...

Buone feste anche da Gianni Parmiani!

Rimacronaca di Bologna - Empoli
*
Parte l'Empoli con smalto
e la squadra pressa alto...
Maccarone... fucilata!
È di pugni la sventata
di un Mirante ch'è già in palla
ed è diga senza falla...
Buchel serve Saponara...
con Mirante gli va "gnara"
e difatti il portierone
devia in angolo il pallone...
Calcio d'angol di Paredes:
ma valà! Che cosa credes?
Di sorprendere Mirante
come fosse un dilettante?
Il portiere devia alto...
Su, ragazzi! Un po' all'assalto!
Mocchè mai... son sempre loro
che ci fanno fare il toro...
Bell'azione dei toscani...
(che la palla si allontani!)
Saponara a Pucciarelli...
Qui non son momenti belli:
han segnato, porcavacca,
con un autogol di cacca!
Uno a zero. E adesso dai!
Su, giochiamo, o sono guai!
Sempre loro... Tiro!... Palo!
Un sospiro forte esalo
quando tosto, in un istante,
fra le braccia di Mirante
torna subito il pallone...
C'è una buona punizione
da calciare... Vai Brienza...
metti cuore ed esperienza...
Grande tiro! CANNONATA!
E la rete s'è gonfiata!
Uno a uno! Allor ci siamo!
Dai, ragazzi, forza, andiamo!
Cuore saldo e viso aperto:
or veniamo allo scoperto...
e si vede del bel gioco:
abbiam messo forse a fuoco
i toscani e, più spavaldi,
stiam giocando a piedi... caldi.
Cosa dico?!... Son coglione?
Ha segnato Maccarone!
Devo starmene un po' zitto...
il dolore mi ha trafitto...
Lancio lungo per Mattia...
già assaporo l'euforia...
quella palla la difende
e il portiere si distende
ma, caparbio, Destro insiste
e nessuno gli resiste...
or la porta è vuota... e tira!
Ecco, è GOOOL! E si respira!
Primo tempo ormai finito
col pareggio appen servito...
Tutti quanti a bere il tè...
e un grappino, qui, per me.
Si riprende la partita
e già l'Empoli è in attacco...
Maccarone... Un altro smacco!
Ma era fuori quel pallone
quando han fatto il traversone!!!
Giudaboia, han dato il gol!
Uomo in giallo va a spunziòl!!!
Tre a due. E siamo sotto...
scuoto il capo e poi borbotto...
C'è Taider!... Mo dai!... Mocchè!...
Ossignór... il gol non c'è...
Il Bologna preme ad arte,
ma poi l'Empoli riparte...
Siamo stanchi e un po' delusi...
e mi pare anche confusi...
Un'azione poco tersa...
deviazione e poi TRAVERSA!
È un assalto rossoblu...
e Masina è andato giù
spinto da quel Mario Rui!
È rigore, cacchio! Uhiii!!!
Oh, Mariani, fischia il fallo!
Fischia dunque, uomo in giallo!!
Niente, il fallo non ravvisa...
e che un colp int la madrìsa
a te pigli in un istante!
A te serve la badante!
Sei balècco, inciciuìto,
sei un povero invurnìto!
Noi tentiamo nel finale
di concluder meno male...
ma la rima con pareggio
io la faccio se scoreggio!...
È finita 2 a 3
e di punti non ce n'è...
e di questo partitone
abbiam fatto un... maccarone.
Non mi do a libagioni,
ma la stima a Donadoni
non s'incrina e la speranza
vince contro il mal di panza...
Tanti auguri ai rossoblu
che si vada ancor più su...
che si possa tra le stelle
stare con le squadre belle,
ché il Bologna tanto vale...
Ed a tutti: Buon Natale!
(g.p.)
Bologna - Empoli 2 -3...
Ma... Forza Bologna. Sempre!


sabato 19 dicembre 2015

In frenata...

Al Dall'Ara si gioca l'ultima partita di campionato prima della pausa per le feste.
In campo scendono Bologna ed Empoli.
Il Bologna schiera Mirante, Rossettini, Oikonomou, Gastaldello, Masina, Taider, Crisetig, Donsah, Mounier, Destro, Brienza.
L'Empoli risponde con  Skorupski, Laurini, Tonelli, Costa, Mario Rui, Zielinski, Paredes, Buchel, Saponara, Maccarone, Pucciarelli.
La squadra ospite entra subito in partita e sembra giocare "a memoria".
Purtroppo il gioco dell'Empoli è predominante: il centrocampo è superiore a quello rossoblu per qualità, impostazioni e geometrie. 
Durante tutto il primo tempo i toscani fanno e disfano a loro piacimento. Preciso il primo gol dell'Empoli con Pucciarelli al 24', smarcato benissimo da Saponara.
Il palo nega a Pucciarelli la doppietta.
Risponde Brienza al 36' con un gol capolavoro all'incrocio da punizione dal limite.
Maccarone al 42' riporta l'Empoli in vantaggio e festeggia bevendo un sorso di birra con gli amici Bolognesi.
Destro, allo scadere, pareggia,  approfittando di un pasticcio Costa-Tonelli-Skorupski.
Dopo l'intervallo, l'Empoli impiega solo tre minuti per tornare in vantaggio grazie al cross di Pucciarelli.
Beffato un ingenuo Masina sul colpo di testa dello smarcatissimo Maccarone, al settimo centro stagionale. 
Donadoni prova a rimediare la partita mettendo Falco al posto di Crisetig, completamente assente, e arretrando Brienza a centrocampo.
Il gioco è sempre sotto il controllo dell'Empoli. 
Il Bologna si rende nuovamente pericoloso solo su calcio d'angolo al 35', quando Skorupski devìa sulla traversa un colpo di testa di Destro, con Masina steso da Mario Rui sul rimbalzo. 
Con questo ultimo guizzo rossoblu, la partita termina e l'Empoli vince meritatamente, negando una gioia a Saputo, arrivato dal Canada per l'ultima partita del 2015 del suo Bologna.
In campo, comunque, i rossoblu si sono fatti rispettare.
Non si sono mai arresi, hanno rimontato per due volte, hanno corso senza risparmiarsi...
Per questo motivo, anche se il Bologna ha perso, non c'è quell'alone di tristezza con il quale andavamo, purtroppo, a braccetto negli ultimi anni.
Purtroppo le distrazioni si pagano, così come le imprecisioni... ma questo Bologna ha tutte le carte in regola per poter arrivare nella prima parte della classifica.
L'assenza di Diawara si fa sentire tantissimo, ma Brienza,come fece fin dal suo arrivo, fa la differenza... ed è una differenza bellissima!
Al rientro dalle feste vedremo un Bologna ancora più determinato, pronto a combattere e vincere.
A presto, ragazzi...
Alessandra Sportelli Negrini









venerdì 18 dicembre 2015

ASPETTANDO L’EMPOLI.

L’Empoli è stato fondato nel 1920, quindi vanta quasi un secolo di storia; la sua ascesa ai piani alti del calcio italiano, però, è relativamente recente, per cui la gara di domani conta pochi precedenti. Tra Serie A, Serie B, Serie C, Coppa Italia e Coppa Italia di Serie C, le due squadre al Dall’Ara si sono affrontate finora per nove volte. Cinque le vittorie Rossoblù, una dell’Empoli e tre pareggi. Le nostre vittorie sono sempre state di misura; si ricorda in particolare quella per 1-0 ottenuta, in Serie C, il 31 ottobre 1993, in quanto il gol della vittoria fu messo a segno dallo sfortunato Beppe Campione. L’unica vittoria empolese risale al 24 ottobre 2001, in Coppa Italia; i nostri avversari vinsero per 3-1, ma all’andata Cruz e compagni avevano vinto in trasferta per 4-1, per cui il risultato non provocò alcun problema. Degno di nota fu il pareggio per 2-2 maturato il 3 maggio 1998: dopo essere stato in vantaggio per tutta la partita, il Bologna di Roby Baggio si fece raggiungere malamente nei minuti di recupero. Riassumendo: la breve e recente tradizione ci è favorevole. Sulla carta, quello di domani è uno scontro diretto. In realtà, mentre noi stiamo ancora scontando le conseguenze di un avvio disastroso, i nostri avversari occupano a pieno titolo il nono posto in classifica, e ci vengono incontro con intenzioni bellicose. Donadoni dovrà ancora una volta ovviare all’assenza di Giaccherini, a cui si aggiunge quella provocata dalla scandalosa espulsione di Diawara ( in merito alla quale altri hanno detto e scritto di tutto. Non posso però esimermi dall’evidenziare come chi di dovere abbia volutamente ignorato le testimonianze sonore provenienti dai filmati ). Visto come ha rilanciato altri soggetti dati per spacciati, sono sicuro che il mister troverà le motivazioni giuste anche per il sostituto designato, Crisetig. Nonostante l’Empoli abbia cinque punti in più di noi, a mio avviso ci sono le premesse per poter imboccare la strada delle festività natalizie forti di un risultato positivo: le modalità della vittoria contro il Genoa dimostrano che adesso la squadra riesce anche a tenere bene la distanza. Aspettiamo dunque fiduciosi questa gara, in attesa degli inevitabili cambiamenti a cui ci metterà di fronte il mercato di gennaio.


Paolo Milito

sabato 12 dicembre 2015

Mirante imbattibile: da qui non si passa!

Genoa - Bologna...
12 dicembre 2015...
Ore 15.00...
Sedici scudetti a confronto...
Una partita interamente rossoblu... anche se i veri "red and blue" siamo noi!
Una gara, dal mio punto di vista, che si preannuncia più difficile del previsto: l'assenza di Masina si farà sentire non poco, e la super vittoria, conseguita con il Napoli, rischia di trasformarsi in un eccesso di sicurezza, diventando controproducente.
Sono comunque fiduciosa, perchè questo gruppo sta crescendo insieme e sta diventando squadra ogni giorno di più.

Le formazioni:
GENOA (3-5-2): Perin; Izzo, Burdisso, Ansaldi, De Maio; Rincon, Tino Costa, Tachtsidis; Laxalt, Pandev, Gakpè
All.: Gian Piero Gasperini
BOLOGNA (4-3-3): Mirante; Rossettini, Oikonomou, Gastaldello, Morleo; Taider, Diawara, Brienza; Rizzo, Destro, Mounier
All.: Roberto Donadoni

La partita prende vita e il Bologna si chiude ermeticamente in difesa da subito, e non succederà praticamente nulla fino quasi alla fine.
Il match è il "negativo" di quello giocato col Napoli: contro i Partenopei, i Felsinei hanno dominato per 86'...
Contro i Grifoni hanno sofferto per 80'...
Senza le tre magiche parate di Mirante, uomo partita in tutti i sensi, il Bologna avrebbe certamente preso gol!

Rossettini però, in pieno recupero, regala tre punti d'oro ai rossoblu in tenuta bianca, spedendo all'inferno un Genoa sprecone che, contro un Mirante in tenuta "spiderman", nulla ha potuto. Partita sonnecchiante, dunque, per più di un tempo.
I padroni di casa cercano di portare a casa un risultato positivo che si trasformerà in una sconfitta. Il Bologna, in superiorità numerica per l'espulsione di Perotti (entrato nella ripresa e fatto accomodare a dieci minuti dal termine per una gomitata a Diawara), aveva in precedenza sfiorato il gol con Destro e Mounier.
Anche il giovane Diawara verrà espulso prima del fischio finale... e la delusione dipinta sul suo volto è stata davvero una stretta al cuore...
Gastaldello e Rizzo si infortunano entrambi, obbligando Mister Donadoni a due sostituzioni forzate.
Le falcate di Masina sulla fascia ci sono mancate tantissimo, così come il gol (per la seconda volta) di Mounier, praticamente a porta vuota.
Mi sarebbe anche piaciuto rivedere Franco Zuculini in campo: il guerriero è tornato!
Il Bologna soffre e vince... 
Il Bologna non deve mollare...
Il Bologna sale al tredicesimo posto con 19 punti, bloccando i Grifoni a 16!
Avanti così ragazzi!
Alessandra Sportelli Negrini



















Rossettini... stacco... RETEEEE!!! Rossoblu, allor ci siete!!!

Si può parlare del Bologna senza Gianni Parmiani?
Impossibile!

Rimacronaca di Genoa - Bologna
*
Che il rientro di Morleo
non annunci un piagnisteo!
Lui al posto di Masina...
(Io mi do una grattatina
così per scaramanzia:
che la jella vada via!...)
La partita è cominciata
e la squadra è un po' frenata...
Non c'è ombra d'emozione...
e ho il timore che Pirone
venga a prendermi per mano
ché ci ho sonno e sul divano
mi si chiudono un po' gli occhi...
Par che il gioco non si sblocchi;
non c'è stato un tiro in porta...
ed è questo che comporta
una certa delusione...
Dai raghèzz!... Non c'è ragione
di temere i genoani:
sono dei Lillipuziani!
Ammonito Gastaldello...
ma ancor non viene il bello.
Luca Rizzo si fa male...
entra Brighi... più centrale...
Pàndev, solo, calcia fiacco
e per noi non è uno smacco...
Forza, sveglia rossoblu!
Dai, tiratevi un po' su!
Or si son ricaricati...
ma - ahimè! - quelli razzàti
sono i rossoblu "sbagliati"!
I colori son gli stessi,
ma i nostri sono fessi!
Il pericolo è costante
dalla parte di Mirante!...
Ossignorgesùmmaria!
Che parata! È una magia!
Scatenati ora i Grifoni
senza nostre reazioni
sono sempre più all'attacco
ben vicini al nostro sacco...
Ed ancora c'è Mirante!!
...sempre più mirabolante!
Genoani sempre accesi...
Cacchio! Noi ci siamo arresi?
Primo tempo terminato:
il mio sonno s'è involato
e son sveglio come un grillo...
anzi adesso io fibrillo!...
Si riprende ed il copione
è lo stesso ed ogni azione
è di parte genoana...
La partita si fa "strana"...
C'è Burdisso... e calamita
ha Mirante nelle dita!
Il portiere è decisivo,
grazie a lui ancor son vivo...
Espulsione di Perotti!
Loro in dieci... Noi siam cotti...
Ripartenza del Bologna...
Vai Mounier!!!... Il gol lo sogna!
Tira alto il buon francese
(due anatre le ha prese!)
Dai ragazzi, non molliamo...
forza, dai, andiamo, andiamo...
Rossettini... stacco... RETEEEE!!!
Rossoblu, allor ci siete!!!
Grandi! All'ultimo minuto!
Gasperini, dai, stai muto!
Altri punti ben... preziosi,
son tre punti favolosi!
E ora canto a squarciagola
la canzon che mi consola:
"Con quella faccia un po' così,
quell'espressione un po' così
che abbiamo noi
che abbiamo vinto a Genova... la la la la la la la la la la🎼
(g.p.)
Genoa - Bologna 0 - 1


venerdì 11 dicembre 2015

VERSO IL GENOA.

Il conto complessivo dei precedenti fra Genoa e Bologna, gloriose Società entrambe Rossoblù ed entrambe ultracentenarie, racconta di 48 gare, 19 delle quali vinte dai liguri, 14 dai nostri beniamini e 15 finite in parità. Il precedente per antonomasia è la famigerata semifinale-scudetto del 1925, disputata cinque volte e condita, sullo sfondo, da violente risse ed una sparatoria. La vittoria più altisonante dei nostri avversari, comunque, risale al 4 luglio 1948: era l’ultima di campionato, ed i Grifoni ci travolsero con un pesante 7-2, che non intaccò l’ottavo posto finale. La nostra vittoria più spettacolare, invece, è senza dubbio quella ottenuta il 28 febbraio 2010: si giocò sotto una bufera spaventosa, che aveva messo in forse fino all’ultimo la disputa della gara e reso necessario l’uso dei riflettori in pieno giorno. Finì 4-3 per noi; le due squadre si affrontarono “ all’inglese “, dandosele di santa ragione sotto la spinta dei rispettivi tecnici, il nostro Franco Colomba ed il genoano Gasperini. I liguri passarono tre volte in vantaggio, venendo raggiunti prima da Buscè e poi per tre volte da Adailton, ex dal dente avvelenato. Dunque, la tradizione è leggermente favorevole al Genoa. A proposito di ex, al nome del Genoa è legato uno dei ricordi più amari della carriera da allenatore di Roberto Donadoni, che fu cacciato via dopo poche partite e dopo essere stato messo nell’impossibilità di lavorare dal vulcanico presidente Preziosi. In questo momento le due squadre sono dirette concorrenti nella corsa alla salvezza. I nostri avversari vengono da un avvio altalenante, noi siamo chiamati a dare continuità alla spettacolare vittoria ottenuta domenica scorsa contro il Napoli. Dovremo fare i conti, oltre che con la cronica mancanza di una sponda per Destro, con la pesante assenza di Giaccherini, che si protrarrà fino all’anno nuovo. Donadoni, comunque, non si scompone, consapevole di avere a disposizione parecchie possibilità di ovviare agli inconvenienti. In compenso, c’è da registrare il ritorno fra i convocati di Franco Zuculini, altro ex della partita, il cui recupero potrebbe rivelarsi estremamente prezioso nel prosieguo del campionato. Possiamo dunque andare a Genova con la speranza di portare a casa un buon risultato.


Paolo Milito

lunedì 7 dicembre 2015

Non scherziamo, rossoblu! Io non ce la faccio più... Fischia dunque "coso" giallo! Fischia almeno a noi un fallo!

Rimacronaca di Bologna - Napoli
*
Vedi (il) Napoli e poi muori?
Noi teniamo in alto i cuori!
Incomincia la partita...
È un'impresa certo ardita,
ma il Bologna inizia bene:
come veltri da catene
liberati corron sciolti,
come da fierezza còlti
con vigore ritrovato...
Son piuttosto confortato.
Con coraggio pressa alto:
è una squadra che ci ha smalto.
Vai Brienza... è punizione...
Sventa Reina... deviazione
con la palla che va fuori
Forza, forza! In alto i cuori!...
Occasione Callejon!
Sì, l'è gol i mi' quaión!..
Gran Mirante, gran parata:
il portiere è in gran giornata...
Scatta Destro...è un ariete...
salta Albiòl... e tira: RETEEEEE!!!!
Uno a zero! Non ci credo...
Dopo l'urlo mi risiedo...
È un Bologna forsennato,
molto ben organizzato...
Salta in area Rossettini
e che il Napoli s'inchini!
Rossoblu è la bandiera:
rifilata un'altra pera!!!
Due a zero! Ch'emozione!
Or mi prende uno s-ciopóne!
Che il mio cuor ora trabocchi!
Mi stropiccio adesso gli occhi:
sono sveglio o sto sognando?
Stiamo adesso dominando...
Ecco Insigne tocca palla...
e la vede: è rossa e gialla...
Callejon colpisce il legno!
Anche questo è un buon segno...
Non si passa... Gran Bologna
ed adesso qui si sogna...
Destro corre come un matto
e poi graffia come un gatto...
Primo tempo: due a zero.
Ora Sarri vede nero.
Si riprende e son tranquillo
anche se c'è qualche squillo
degli azzurri che, mazziàti,
son rientrati motivati...
Occasione per Allàn...
fuori è il tiro: trenta span!
Higuaìn è in campo! C'è?
Sì, è lì che fa uhè
come un bimbo e grida "è mio,
il pallon lo voglio io!
E poi lui è un cattivone:
non mi fa toccar pallone!"
Al Pipìta non va giù:
vede rosso (...ed anche blu!)
Destro calcia in diagonale....
contro un Reina messo male...
Sono TRE! Vigliaccaboia!
Non ci credo! Ma che gioia!
Sembra fatta, ma attenzione...
non buttiamo l'occasione
di tenere la partita
che ancor non è finita...
Higuaìn s'è un po' incazzato
e ora (porca!) ha segnato!
Tre a uno... boia d'Giuda!
Ora qui ancor si suda...
Il Pipìta ancora segna!
Dai ragazzi, forza! Legna!!!
Tre a due e sono muto...
manca ancora un minuto!
Non scherziamo, rossoblu!
Io non ce la faccio più...
Fischia dunque "coso" giallo!
Fischia almeno a noi un fallo!
È FINITA!... Col fiatone
e l'infarto drì al cantone!
La rimonta? Sì, col casso!
Non son io a morir grasso!
C'è chi ha preso una tranvàta:
ci ha la cresta un po' squaciàta...
"Bravi" Hamsik e Higuain...
Ma siam noi a far cin-cin!
(g.p.)
BOLOGNA - NAPOLI 3 - 2



"Il più grande spettacolo dopo il Big Bang..."

Ieri, 6 dicembre 2015, allo Stadio Renato Dall'Ara, si è giocata la partita Bologna - Napoli...
Non so per quale motivo, ma già dalla lettura delle formazioni la mia vocina mi ha detto: "Wow... ci siamo!".
E così è stato!
Nonostante fosse il 25° anniversario del disastro delle Scuole Salvemini di Casalecchio di Reno, il Bologna e i suoi tifosi hanno gioito per la strepitosa partita giocata dai rossoblu!

"BOLOGNA - E poi c’è l’altra strage. Quella civile, assurda e crudele, con 12 adolescenti che perdono la vita nella loro scuola, nella loro classe, una mattina qualunque. Sono passati 25 anni dalle piroette sopra il cielo di Casalecchio di un aereo militare che fatalmente centrò con geometrica precisione la parete della II A di una scuola piena di quindicenni che studiavano il tedesco. L’istituto tecnico Salvemini non fu più lo stesso dopo quel 6 dicembre 1990: sotto quelle macerie di dolore però non affondò, ma risorse più forte di prima, ingaggiando una battaglia civile e coltivando un importante e fondamentale esercizio sulla trasmissione della memoria che, non è un gioco di parole, ha fatto scuola.
Non una strage di stampo terroristico, come quelle che hanno segnato questo strapazzato lembo di terra, ma scaturita da un errore umano, sebbene la giustizia italiana abbia deciso, dopo tre gradi di giudizio, che no, quel giovane pilota, il 24enne tenente Bruno Viviani che si eiettò dall’Aermacchi MB-326 in avaria, non ha nessuna colpa per l’impatto omicida, e con lui i vertici dell’Aeronautica e l’ufficiale della torre di controllo dell’aeroporto di Verona-Villafranca. Viviani poteva dirigere l’aereo da addestramento verso il mare aperto, invece si conficcò nel posto sbagliato. Un puntino arancione, ricordano i sopravvissuti, oggi quarantenni e con indelebili incubi sulle spalle, che alle 10.36 di quella mattina guardavano fuori dalla finestra. Poi tutto nero, il fuoco e le fiamme. Un inferno di prima mattina, con istituzioni, familiari, studenti delle altri sedi che accorrono in via del Fanciullo per assistere all’orrore di una, due, tre, dodici morti casuali. Senza motivo.



«Arrivai lì davanti in Vespa con mio fratello che mi era venuto a prendere dopo che il preside ci fece uscire due a due “perché c’era stato un incidente grave”», ricorda Simona Lembi, oggi presidente del Consiglio comunale e allora in V A in un’altra succursale, «ho un ricordo confuso ed emozionante di quei primi momenti, molto più distinto nei giorni seguenti, il funerale con i genitori, le bare, i sindaci, i generali e quella richiesta, rivolta a me, di salutare i compagni morti e feriti durante la messa».

Se dopo un quarto di secolo una strage civile viene giustamente ancora ricordata, è grazie all’impegno dell’associazione familiari delle vittime, dei ragazzi del Salvemini di oggi (neppure nati allora) che ogni anno depongono la loro gerbera bianca in memoria dei 12 compagni deceduti (e 88 feriti, alcuni molto gravi), del nuovo edificio sorto al posto di quella grande succursale (la sede principale era in via della Porrettana) che ora si chiama Casa della Solidarietà e ospita la Protezione civile e ancora, grazie all’impegno profuso da chi si sta ancora battendo per far sì che l’Italia adotti una normativa per regolamentare le esercitazioni militari in tempo di pace. Ieri, la premiazione del concorso letterario giovanile sull’evento e il concerto dell’Orchestra Senzaspine al Betti, mentre stamattina alle 8.45, in via Pertini 8, l’apertura straordinaria del Salvemini col presidente della regione Stefano Bonaccini, le altre autorità del territorio, i tanti di allora e quelli di oggi, quindi la proiezione del documentario Il messaggio di Davide Labanti, infine la passeggiata fino al luogo della strage con la margherita bianca in mano." (Dal Corriere di Bologna, 06/12/2015, Fernando Pellerano)

Una vittoria, quella di ieri, che può assumere un doppio significato, perchè dove lo Stato dimentica, le persone ricordano!
Vorrei davvero che la gioia di ieri potesse essere dedicata ai genitori di quei piccoli angeli...

In campo, quindi, con il Bologna che non chiera Giaccherini, ma Mirante; Rossettini, Oikonomou, Gastaldello, Masina; Taider, Diawara, Brienza; Rizzo, Destro, Mounier. All.: Roberto Donadoni (4-3-3).

Napoli, stesso modulo, con Reina; Hysaj, Raul Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Higuain, Insigne. All.: Maurizio Sarri.

Scriverò solo una cosa: ottantasette minuti di un Bologna stellare, che non ha sbagliato nulla e che ha giocato come "solo in Paradiso".

Un grande Bologna per ottantasette minuti, un grande Higuain per trecento secondi.
Il Pipita ha provato fino alla fine a ribaltare il risultato, ma, giustamente, non è bastato!
Vittoria meritata di un grande Bologna, che ha sconfitto la (non più) capolista, candidata allo scudetto, giocando la più bella partita della stagione.
Match stellare di Mattia Destro, Diawara da Golden Globe, Rizzo splendido e Masina supersonico.

A chi mi accusa di gioire adesso, rispondo solo una cosa:
Mister Donadoni non è tra i miei allenatori preferiti, ma probabilmente è quello che serve per questo Bologna, e questo è quello che conta.
Tutti abbiamo visto un Mattia Destro che non sembra neanche lontanamente assomigliare al giocatore sceso in campo con Mister Rossi!
Colpa di Rossi? Colpa di Destro? Non è questo il punto...
Sono una tifosa "pensante" che ha delle opinioni e che si pone delle domande!
Non accetto tutto quello che succede senza chiedermi il perchè!
Quando la squadra gioca bene, ne scrivo e sono felicissima, ma non nascondo la testa sotto alla sabbia quando il Bologna gioca male.
Scrivo del bene come del male, e così deve essere!
Esprimo le mie opinioni e non cerco di far cambiare idea a nessuno, ma se una cosa non mi piace, non lo nascondo.
Questo non significa non sostenere la squadra, anzi!
La sofferenza fa parte dell'essere tifoso Bolognese, ormai questo è accertato, e parlare degli aspetti negativi di un qualcosa non vuol dire non amarlo...
Ogni genitore, allora, odierebbe i propri figli quando combinano qualcosa di brutto...
Credete che sia una "Maigoduta"? Liberi di pensare ciò che volete!
La libertà di espressione esiste ancora... per il momento!

Alessandra Sportelli Negrini









sabato 5 dicembre 2015

ASPETTANDO IL NAPOLI.

Fra Serie A, Serie B e Coppa Italia, Bologna e Napoli si sono affrontate finora per ben 65 volte. Il bilancio racconta di 31 vittorie Rossoblù, 17 del Napoli e 17 pareggi. La nostra vittoria più robusta risale al 2 novembre 1997: quel giorno vincemmo 5-1, con tre gol di Roby Baggio e una doppietta di Kenneth Andersson, in risposta al gol con il quale il futuro Rossoblù Goretti aveva portato in vantaggio i partenopei nel primo tempo. I nostri avversari, invece, lasciarono il segno in modo particolare il 16 settembre 1951: alla seconda di campionato, ci inflissero un sonoro 4-1, nel quale anche il nostro misero golletto scaturì da un autorete. Da ricordare, per diverse ragioni, altre due giornate: quella del 6 maggio 2012, partita vinta dal Bologna per 2-0, ultima di Marco Di Vaio al Dall’Ara con la nostra maglia, con tanto di rissa finale dovuta al fatto che quel punteggio escludeva il Napoli dalla successiva Champions League, e quella del 19 gennaio 2014, non tanto per il risultato finale di 2-2 quanto perché la doppietta realizzata quel giorno da Rolando Bianchi convinse i dirigenti di allora a non disfarsi dell’attaccante bergamasco, gettando di fatto le basi per la retrocessione verificatasi poi alla fine di quel campionato. La tradizione, dunque, dice Bologna. La realtà è leggermente diversa: il Napoli di Sarri è lanciatissimo al comando della classifica, noi siamo reduci dal primo passo falso dell’Era-Donadoni. È vero, possiamo appoggiarci alle attenuanti derivanti da un arbitraggio non proprio impeccabile, ma dal punto di vista strutturale sabato scorso troppe cose non hanno funzionato. Trovatosi privo di Destro, Donadoni ha dovuto fare i conti con la mancanza di un altro attaccante vero; non essendo riuscito a pungere nei tentativi di penetrazione messi in atto, il Bologna ha poi pagato duramente le conseguenze di pochi episodi negativi, come la mancata concessione del rigore in occasione del fallo subito da Mancosu, il gol di Belotti viziato da un evidente fallo di mano e il retropassaggio di Maietta da cui ha preso spunto il gol di Vives. A cominciare da domani, dobbiamo cercare soprattutto di contenere i danni, in attesa dell’ormai imminente mercato di gennaio, nel quale saluteremo qualche elemento inutile alla causa per fare spazio a gente, si spera, più efficace oltre che esperta ( finora girano i nomi di Cassano, Borriello e Floccari, ma non escludo che Corvino stia meditando qualche colpo dei suoi, per tacere dell’autocandidatura di Pablo Osvaldo, intenzionato a tornare in Italia per ragioni sentimentali ). Quanto messo finora in mostra dal Bologna di Donadoni, comunque, mi autorizza a fidarmi del tecnico bergamasco: sono sicuro che domani, a prescindere dal risultato, non saremo una semplice e comoda vittima sacrificale.


Paolo Milito