Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

lunedì 28 settembre 2020

Il Bologna? Volaaaa!!

 Naturalmente quando il Bologna gioca di lunedì io ho il turno pomeridiano... Questo non toglie che io possa godermi una grande partita registrata! Il derby emiliano è totalmente, inequivocabilmente, assolutamente rossoblu!! Il "ragazzino scozzese" va a 1000... vola... e sembra bravo da paura!

Tomijasu è un gigante in difesa e in tutto il resto!
Soriano segna due gol!
Olsen necsegna uno ed è assolutamente dieci spanne sopra Orsolini che, fortunatamente, entrerà solo nei minuti finali...
Anche Sansone non bene... insieme a Barrow (a lui una partita "no" posso anche concederla😁).
E poi... poi... poi il solito immenso e incommensurabile Palacio!!! E siamo 4 a 1!
Niente da aggiungere! Una sola squadra in campo che, finalmente, ha giocato dall'inizio alla fine! Avanti così ragazzi! #finoallafineforzabologna
Alessandra Sportelli Negrini 





domenica 27 settembre 2020

FRA PROSCIUTTI E CONTRADDIZIONI.

 

Dopo l’infelice esordio nella San Siro rossonera, per la prima casalinga il campionato ci impone di ricevere la visita dei cugini del Parma. Al Dall’Ara il confronto vanta 22 precedenti, suddivisi fra Serie A, Serie B, Serie C e Coppa Italia: 8 vittorie Rossoblù, 5 dei crociati e 9 pareggi. La nostra vittoria più cospicua è il 4-1 del 13 maggio 2019, quando ad un gol di Inglese abbiamo risposto con Orsolini, Lyanco e due gol attribuiti, come autogol, ai parmensi Sepe e Sierralta. Il successo più vistoso dei gialloblù/bianconeri risale invece al 14 aprile 1991: 3-1, gol di Alessandro Melli, Grun e Minotti contro il nostro Kuby Turkyilmaz. Quanto ai pareggi, per due volte è finita 2-2: il 31 agosto 2003, prima di campionato, gol di Guglielminpietro e Locatelli per i nostri e doppietta di Adriano per il Parma; e poi l’ultima volta che ci siamo visti su questo terreno, il 24 novembre scorso: vantaggio di Kulusevski, pareggio di Palacio, nuovo vantaggio di Iacoponi e gran botta di Blerim Dzemaili contemporaneamente al fischio finale. Fermo restando che la partita più memorabile è lo spareggio del 2005, risolto da Gilardino con indosso la maglia sbagliata. Domani si affronteranno, nel cosiddetto derby alternativo, due squadre medio-piccole reduci da due sconfitte rimediate contro due “ grandi “ nella prima di campionato. Il Parma è in fase di assestamento, il Bologna invece pure. Il bello è che le persone che operano all’interno della squadra e della Società vanno avanti con una certa tranquillità, mentre gli osservatori esterni si agitano forse un po’ troppo. Un esempio: alla presentazione dei nuovi sponsor ho visto storcersi molte bocche, eppure, come poi è stato precisato, rispetto alla stagione scorsa nelle casse del Bologna entreranno 500 mila €uro in più ( leggi UN MILIARDO di lire ). Un secondo esempio: da più parti si sente dire che la Famiglia Saputo considera il Bologna come la Cenerentola di casa. Ebbene, ieri sera Joey Saputo è stato circondato, in Canada, da tifosi degli Impact che lo accusavano di pensare solo al bene del Bologna !!! Infine il raduno dei Tifosi a Casteldebole: mi sta bene che venga testimoniato il nostro affetto alla squadra, ma non posso assolutamente sottoscrivere il grido “ O tutti o nessuno !!! “: l’autorizzazione a consentire l’ingresso di mille persone allo Stadio è stata concessa, a denti molto stretti, solo dopo reiterate pressioni di De Laurentiis, Agnelli & C. Le circostanze attuali non consentono di fare troppo i fessi, anzi, forse qualcuno non ha capito che incombe il rischio di un nuovo lockdown. Insomma: tempo al tempo. Lasciate lavorare la Società, e portate un po’ di pazienza per tutto il resto. In fin dei conti, abbiamo conosciuto giornate di gran lunga peggiori, e ve lo dice uno che 23 anni fa a quest’ora si era appena rifugiato in una tendopoli dopo aver rischiato di morire sotto le macerie di casa sua. Un passo alla volta, e le soddisfazioni arriveranno. Buona partita a tutti.


Paolo Milito


domenica 20 settembre 2020

CORSI, RICORSI & RINCORSI.

 

Era il 31 agosto 2008. Il Bologna, neopromosso, stava vivendo una fase di transizione: il giorno dopo sarebbe passato dalle mani di Alfredo Cazzola a quelle ( dimostratesi poi meno sicure ) di Renzo Menarini. Il calendario aveva giocato subito un brutto scherzo: debutto a San Siro contro il Milan euromondiale. Facile quindi prevedere un pomeriggio da vittime sacrificali. Peccato, però, che sette giorni prima, qualcuno aveva avuto la bella idea di contattare Marco Di Vaio, bomber dal glorioso passato dato ormai per bollito; il ragazzo aveva accettato di buon grado, e la sera stessa, appena sceso dal treno, era stato determinante, con un gran gol, per il superamento del turno di Coppa Italia. Risultato: dopo pochi minuti, Bologna in vantaggio grazie a Di Vaio, la squadra non si scompone al pareggio milanista di Ambrosini e, a pochi minuti dalla fine, un missile a tre stadi partito dal piede di Valiani ci regala una clamorosa e insperata, oltrechè insperabile, vittoria. Non lo sapevamo, ma era l’inizio di una lunga storia d’amore che dura tuttora: Di Vaio ci ha regalato gli ultimi preziosissimi anni della sua carriera, con grande profitto, e una volta smesso di giocare è diventato, di fatto, il nostro Boniperti 2.0, giocando un ruolo fondamentale nello sbarco dell’attuale proprietà canadese e andando ad occupare una casella che, nella complicata assegnazione dei ruoli tipica del marketing nordamericano, può tranquillamente essere paragonata a quella di un Presidente stipendiato. Sono passati dodici anni, in cui ne abbiamo viste di tutti i colori, e domani sera, nel posticipo del lunedì voluto da SKY, ci ritroviamo un’altra volta a giocare la prima di campionato a San Siro contro il Milan. Tante cose sono cambiate nel frattempo, purtroppo, però, per quanto ridimensionato, non più tardi di due mesi fa il Milan ci ha rifilato una batosta di cui ancora sentiamo i lividi. Il mercato ci ha riservato giornate belle e meno belle, c’è stato chi ha storto la bocca di fronte alle nuove divise e chi è rimasto deluso dai nuovi sponsor. Va bene tutto e il contrario di tutto, ma non dobbiamo dimenticare che sulla nostra panchina siede un certo Sinisa Mihajlovic, che ha appena superato un altro brutto problema di salute e non nasconde il desiderio di volersi rifare con gli interessi contro la sua ex squadra. È vero, il Milan ha superato brillantemente il preliminare di Europa League, ma fra noi e loro non c’è un divario sproporzionato, quindi non partiamo certo battuti a prescindere. Del resto la sponda rossonera di San Siro ci riporta a ricordi di vario tipo, piacevoli e spiacevoli, passando dall’infortunio di Liguori al gol di rapina di Giaccherini, o alla qualificazione in Coppa Italia da squadra di Serie B in una rigida notte d’inverno, oltre al già citato missile di Valiani ed alla batosta incassata due mesi fa. Volendo dare un’occhiata ai numeri, questi dicono che il confronto vanta 90 precedenti, fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia, con 53 vittorie del Milan, 16 del Bologna e 21 pareggi. Nei resoconti della Prima Divisione possiamo agire col pallottoliere, visto che troviamo un 9-1  a favore del Milan, risalente al 25 ottobre 1914, o un clamoroso 8-0 per il Bologna ottenuto il 5 novembre 1922. In un calcio più serio, vanno evidenziati il 6-0 ottenuto dal Milan il 12 maggio 1991, tripletta di Van Basten e gol di Evani, Simone e Rijkaard; il 3-0 per il Bologna del 28 maggio 1933, doppietta di Biavati e gol di Schiavio; ed il combattutissimo 3-3 del 17 febbraio 2001, per il Milan doppietta di Shevchenko e gol di Sala, per noi doppietta di Cipriani e gol di Beppe Signori. Insomma, nonostante le apparenze, ci sono le premesse per realizzare un buon esordio nel nuovo campionato. I nostri baldi giovani, però, dovranno metterci il massimo impegno, evitando soprattutto di incassare un nuovo rovinoso cappotto; in caso contrario, Sinisa potrebbe cominciare a sbraitare in uno strano dialetto viareggino, e rincorrere i malcapitati intenzionato a prenderli a calci nel culo … Staremo a vedere.


Paolo Milito