Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

domenica 22 dicembre 2019

Vittoria sotto l'Albero... ❤💙

In quel di Lecce, oggi, 22 dicembre 2019... 22 punti e ottavo posto, seppur provvisorio, per il Bologna che chiude il 2019 vincendo a Lecce per 2 a 3!
Un risultato che porta la squadra del grande Sinisa nella zona sinistra della classifica. In questo diciassettesimo turno di campionato i rossoblu partono forte al Via del Mare! Nonostante la squadra ospite sfiori più volte il vantaggio senza mai riuscire a raggiungerlo, basterà pazientare, non senza tiri in porta, e arriverà finalmente la giocata di Sansone con tocco sotto porta di Orsolini per dare il "la" al pesante successo della squadra di Mihajlovic! Il Bologna dilagherà nella ripresa con il gol di Soriano, al rientro dall’infortunio, e ancora con Orsolini, che oggi ha messo a segno la sua prima doppietta in serie A! E non si può non citare il solito, unico, monumentale Palacio!
Come ogni tradizionale partita del Bologna che si rispetti, però, il finale sarà da brividi per i rossoblu, che vedranno infilare la porta prima da Babacar di testa, a cinque minuti dal termine e poi da Farias, in pieno recupero! Il forte del Bologna regge comunque e permette ai rossoblu di iniziare a guardare al prossimo impegno contro la Fiorentina al Dall'Ara: penultimo turno del girone d’andata in programma per il 6 di gennaio.
Per non farci mancare nulla, sul finale del primo tempo ci viene regalato anche un siparietto teatrale: "lite" tra Medel e Mihajlovic!
Il cileno reagisce male a un intervento di Tachtsidis e la sua reazione comincia ad assumere toni preoccupanti, tanto che Sinisa entra in campo per calmarlo e l'ex centrocampista dell'Inter se la prende anche con lui... Don't touch Sinisa, please!
Vivremo comunque queste feste con una bella vittoria da mettere sotto l'albero! Grazie ragazzi!
Fino alla fine, sempre forza Bologna!
Auguri a tutti per un felice Natale ed un sereno Anno Nuovo! Buone feste!
Alessandra Sportelli Negrini.






sabato 21 dicembre 2019

NEL FEUDO DI PANTALEO.


Domenica scorsa parecchi Fratelli Rossoblù si sono, diciamo così, “ seccati” per la stucchevole telecronaca filo-atalantina perpetrata da DAZN carrozzata SKY. Evidentemente non ricordano, o non hanno assistito, alla telecronaca dell’autunno 2006 quando, in Serie B, col Bologna in vantaggio sul Lecce per 3-1 ( si giocava al Dall’Ara ) a tre minuti dalla fine, Gianluca Di Marzio se ne uscì invitando gli amici leccesi a non disperare, in quanto nei minuti di recupero la loro squadra poteva ancora ribaltare il risultato !!! Cosa che, per fortuna di Di Marzio, non avvenne. Da allora, però, ogni volta che si profila all’orizzonte il Lecce questo episodio mi torna puntualmente alla memoria. In realtà la trasferta non appare molto proibitiva, pur essendo Lecce il sito in cui mosse i primi passi Claudio Fenucci, sotto l’ala protettrice di un certo Pantaleo Corvino. A Lecce ci fu pure il debutto della Banda-Maifredi, che incassò un sonoro 3-0 per nulla incoraggiante verso un futuro che, invece, si rivelò poi di tutt’altra connotazione. Ma veniamo ai numeri: le due squadre si sono incrociate per la prima volta solo negli Anni ’80; per questo motivo il confronto, in terra pugliese, vanta solo 20 precedenti, con 6 vittorie dei giallorossi, 4 del Bologna e ben 10 pareggi. Per due volte abbiamo vinto 3-1: il 22 maggio 1983, in Serie B, e il 21 aprile 1991, in A. Per contro, anche i padroni di casa hanno vinto per due volte col risultato di 3-0: il 13 settembre 1987 e il 10 gennaio 1993, in entrambi i casi in Serie B. Quanto ai pareggi, spicca il 2-2 del 26 ottobre 1986, in Serie B, vantaggio iniziale di Loris Pradella, ribaltone degli argentini Barbas e Pasculli e sigillo finale del nostro capitano Nicolini. Una trasferta, dunque, che appare impegnativa più per gli strani giri che dovrà fare Sinisa Mihajlovic se vorrà sedersi fisicamente in panchina che per la sostanza tecnica. Il Bologna che ha battuto l’Atalanta nel modo che abbiamo visto ha il DOVERE di tornare a casa col bottino pieno. È innegabile, comunque, che i sorcioni Rossoblù, quando il gatto Sinisa non c’è, ballino a scarto ridotto. Quindi, in attesa dell’imminente mercato di gennaio, dell’arrivo di rinforzi, e di chiarire le posizioni dei vari Destro, Ibra & C., andiamo a Lecce per vincere, senza ovviamente sottovalutare un avversario capace, comunque, di riservare clamorose sorprese nelle scorse settimane. Buona partita e Buone Feste.

Paolo Milito


sabato 14 dicembre 2019

PUNTO DI SVOLTA.


Dopo una serie di vicende altalenanti, di prestazioni sofferte e un’alternanza di risultati positivi e negativi fortemente condizionata dalla malattia che affligge il nostro allenatore, domani ci troviamo di fronte ad un vero punto di svolta. Il calendario, infatti, ci riserva la visita a domicilio dell’Atalanta, ovvero la squadra più in palla della Serie A, fresca reduce da un’esaltante prestazione in campo internazionale. Al Dall’Ara il confronto conta ben 57 precedenti, suddivisi fra Serie A, Serie B e Coppa Italia, con 33 vittorie Rossoblù contro 10 dei bergamaschi e 14 pareggi. In due occasioni abbiamo stravinto per 5-0: il 29 maggio 1960 grazie alla doppietta di Sergio Campana corredata dai gol di Fascetti, Demarco e Pivatelli; il 7 gennaio 1968, invece, la doppietta la mise a segno Ezio Pascutti, in aggiunta ai gol di Tentorio, Perani ( bergamasco ed ex atalantino ) e Fogli. La vittoria più robusta dei nerazzurri risale all’11 settembre 1949: un clamoroso 6-2, dovuto alla tripletta di Hansen, alla doppietta di Soerensen e al tocco finale di Randon, a cui replicammo solo con Cappello e Mike. Quanto ai pareggi, spicca un 4-4 in Coppa Italia, il 19 novembre 1997, frutto della lotteria dei rigori; in condizioni normali, invece, si ricordano i 2-2 del 10 novembre 2001 e del 20 gennaio 2010. Ripreso pienamente possesso di Casteldebole, un furibondo Sinisa Mihajlovic ha cercato in tutti i modi di ricaricare la truppa, dopo la sconcertante sconfitta rimediata contro il Milan, dovuta sì a delle sviste arbitrali ma sicuramente incentivata da una serie di disattenzioni e di cali di concentrazione che farebbero meglio a sparire dal nostro orizzonte. E la truppa dovrebbe aver recepito certi segnali, visto che ieri, dopo aver soppresso due riposi settimanali consecutivi, il tecnico serbo ha lasciato ai ragazzi il pomeriggio libero. Intanto dovremo cercare di ottenere il miglior risultato possibile, in attesa di un mercato di riparazione dal quale, a prescindere da Ibrahimovic, dovremo uscire obbligatoriamente migliorati. Ancora ieri sera alcuni superesperti di Sportitalia sostenevano che le recenti dichiarazioni di Walter Sabatini su Ibra siano un bluff, e che in realtà il serbo-svedese abbia già fermato una villa sui colli bolognesi, in attesa di ufficializzare il suo arrivo all’apertura delle liste. Cazzate ??? Verità in possesso di depositari del Santo Verbo ??? Staremo a vedere. Per quel che mi riguarda, le certezze sono altre: 1) Anche i tuttologi di Sportitalia hanno famiglia, e giustamente cercano di incentivare l’interesse del pubblico verso le voci di mercato, fortemente danneggiate da sputtanate americane di vario tipo; 2) In attesa di poter schierare in campo il gioiellino Dominguez, i nostri uomini-mercato faranno bene a recuperare Lyanco, liberarsi una volta per tutte dell’inconcludente Destro e dotare Mister Sinisa di gente realmente in grado di metter in atto le sue teorie. Anche perché il povero Palacio non potrà certamente cantare e portare la croce da qui a fine campionato senza concedersi qualche giusto momento di pausa. Prima di chiudere, mi permetto due parole a commento di un’intervista rilasciata da Julio Cruz: El Jardinero ha ricordato la famosissima partita pareggiata 2-2 contro la Juve, passata alla storia per lo spot di Guidolin in favore dei pozzineri, ma ha parlato di altre fogne: ovvero la sistematica persecuzione dei nostri giocatori da parte della terna arbitrale, in modo da favorire la rimonta bianconera. Dunque, non si tratta di favole che ci raccontiamo fra di noi per giustificare un’inferiorità tecnica che, specie in quel momento, non c’era. Accadeva, però, nel 2002. Domani è un altro giorno. L’Atalanta è un’avversaria tosta, ma con le dovute attenzioni possiamo uscire dal confronto senza troppi danni. Eliminando le disattenzioni.

Paolo Milito


domenica 8 dicembre 2019

Fér dal pugnátt

Dopo l'ignobile figura fatta in coppa Italia contro l'Udinese, e con il ritorno di Sinisa in panchina, avevo sperato di vedere in campo 11 leoni... Ho visto dei gatti randagi per i primi 45' e 10 .....oni ( Palacio escluso!) nella seconda frazione di gioco. Ho sentito dire di tutto: serve l'allenatore in panchina... troppi infortuni... facciamo giocare i giovani (dopo Udine, anche no!)... La verità è che senza lucidità, determinazione e fame (quella che ha avuto il Milan questa sera, dominando sempre, costruendo la partita e reagendo dopo l' "automanogoal"!), e senza gente che sappia giocare SEMPRE, e non una tantum (Palacio escluso!), si va poco lontano!
Tomyasu degno del peggior Mbaye, Olsen imbarazzante, Skorupski è andato più a farfalle del solito, la difesa non esiste, Palacio è l'unico che prova a costruire il gioco... Mettiamoci anche un arbitro pro Milan che non ha capito che il calcio è uno sport di contatto e che non si può fischiare, ammonire ed elargire rigori ogni volta che si vede uno per terra...
Questa resta la più brutta partita in casa dell’era Mihajlovic... Mai visto giocare così male al Dall'Ara. 😩
E su Orsolini è rigore nettonettonettonettonetto... Esattamente come quello dato al Milan!! L'arbitro non vorrebbe concederlo...
Il VAR decide: Sansone contro Donnarumma e segna!!! 👍
A 6' dalla fine si riapre la partita!
Per fortuna: Danilo e Poli stavano litigando... come se non ci fossero cose più importanti alle quali pensare... 🙄
Bani entra in partita all'87': non c'è male, dai... 😜
Mai nessuno ad intercettare i cross di Palacio, che corre come una furia!
I 5' di recupero vedono un Milan dilagante, rincorso da un Bologna che si risveglia negli ultimi 20', buttando via la possibilità di vincere negli altri 70'...
Non ci sono scuse! Non ci sono attenuanti! Non ci sono giustificazioni!
Il Milan aspettava di arrivare a Bologna per risorgere...
Il Bologna così passivo lo ha davvero agevolato!
Urge un cambio netto di marcia... Sóbit!
Alessandra Sportelli Negrini




sabato 7 dicembre 2019

ABBIAMO SCHERZATO ???


Nella serata di domani concluderemo una strana settimana ricevendo la visita a domicilio del Milan. Il confronto è a pieno titolo considerato una classica del calcio, con 86 precedenti suddivisi fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia. 36 le vittorie del Bologna, 28 quelle del Milan e ben 23 pareggi. La nostra vittoria più larga è il 6-3 del 6 gennaio 1935: doppiette di Ottani e Raffaele Sansone con l’aggiunta dei gol di Schiavio e Maini, contro una doppietta di Moretti ed un gol di Arcari per i rossoneri. Addirittura per tre volte, invece, il risultato è stato 4-1 in favore del Milan: il 19 giugno 1975, in Coppa Italia, il 25 giugno 1989 e il 25 gennaio 2009, sempre in Serie A. per quanto riguarda i pareggi, infine, spicca il 3-3 del 25 settembre 2013: vantaggio iniziale milanista con l’allora rossonero Poli, ribaltone messo a segno da una doppietta di Laxalt e un gol di Cristaldo, il tutto vanificato, nei minuti di recupero, da due scellerate respinte corte del portiere ( ??? ) Curci trasformate in gol da Robinho e Abate prima che il provvidenziale fischio finale evitasse guai ben peggiori alle nostre truppe, destinate comunque alla retrocessione. Domani sera sarà una sfida incrociata al glorioso passato per diversi personaggi, a cominciare dagli allenatori, Pioli e Mihajlovic. Oltre ad Andrea Poli, sarà in campo un certo Gigino Donnarumma, lanciato nella mischia da Sinisa ancora ragazzino, oltre a gente attualmente un po’ in ribasso come Destro e Borini. Per tacere del fantasma di Zlatan Ibrahimovic, che sicuramente aleggerà sulla Torre di Maratona per tutta la serata. Il problema, però, è un altro: il vero Bologna è quello del trionfo di Napoli o quello della figuraccia di Udine ??? La speranza, ovviamente, è che sia buona la prima. Da una parte, è vero, Sinisa ha forse ecceduto nell’impiego di seconde e terze linee, ma è indubbio che i giocatori ci hanno messo del proprio producendo, di fatto, una non-partita per la felicità del nostro ex allenatore in seconda Gotti e della sua scalcinata truppa, a cui non sarà sembrato vero poter vincere una partita per 4-0 dopo le randellate incassate a destra e a manca dall’inizio di questa stagione. Insomma: a Udine abbiamo scherzato ??? Lo spero, e credo sia lo stesso per tutti i miei amici di fede Rossoblù. Sicuramente Sinisa non vorrà sfigurare di fronte alla sua ex squadra, per cui mi aspetto una reazione decisa e concreta da parte di tutti. Staremo a vedere.


Paolo Milito


martedì 3 dicembre 2019

NAVIGANDO NEL MARE DEI KAZZARI.


Negli ultimi giorni mi son trovato spesso a discutere, più che delle circostanze che ci hanno portato alla preziosa vittoria di Napoli, delle cazzate sparate via radio e web dai vari Alberto Bortolotti & C. riguardo al futuro di Sinisa Mihajlovic e, di rimbalzo, a quello del Bologna. Ricapitoliamo brevemente: in un torrido pomeriggio di luglio, la compianta Giorgia Mattioli mi informa che la prevista conferenza stampa indetta dal Bologna per il giorno seguente dovrebbe contenere un annuncio molto pesante circa Sinisa, e di non poter essere più chiara per motivi di rispetto verso una promessa fatta ad un amico. A mezzanotte, la rassegna stampa del TG 5 dà la grancassa ad una sputtanata clamorosa: la testata rossa di Stadio ( o Corriere dello Sport che dir si voglia ) spara a tutta pagina un articolone di Ivan Zazzaroni, che annuncia al mondo la leucemia di Sinisa e il suo possibile addio al Bologna. Contestualmente, l’immancabile Furio Zara se ne esce dicendo che è già pronto ad entrare in azione Rino Gattuso. Come è andata a finire lo sapete. Il bello è che la settimana scorsa, in attesa della nuova conferenza stampa, gli stessi soggetti hanno riciclato le stesse fake news, facendo leva sulla memoria corta dei tifosi e del pubblico in generale. E così mi son ritrovato a ricordare affannosamente che di Gattuso si era già cianciato quella notte, e puntualmente mi veniva ribattuto “ lo ha detto Bortolotti alla radio !!! “. Per mia, e nostra, fortuna, il ritorno di Mihajlovic a Casteldebole ha sortito gli effetti sperati, e così domenica scorsa a Napoli abbiamo finalmente rivisto in campo la corazzata che ha chiuso il campionato precedente al decimo posto, sia pur bisognosa di qualche correzione, tipo il ritorno di Lyanco piuttosto che l’improbabile innesto di Ibrahimovic. Vabbè: chi spara cazzate si commenta da se’. Il Bologna, invece, rinfrancato dal successo napoletano, torna a far visita all’Udinese, guidata “ provvisoriamente “ da una nostra vecchia conoscenza, Luca Gotti, nel tentativo di proseguire l’avventura stagionale in Coppa Italia, due mesi dopo aver perso di misura in campionato. Ironia della sorte, andiamo a Udine all’indomani della scomparsa del grande Franco Janich, nativo di quelle terre. Il confronto vanta 45 precedenti, spalmati fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia, con 19 vittorie dei bianconeri contro 11 dei nostri e 15 pareggi. La vittoria più robusta dei padroni di casa risale al 17 novembre 1991, in Serie B: 4-0, doppiette di Abel Balbo e Lorenzo Marronaro con addosso la maglia sbagliata. Il 18 ottobre 1925, invece, lo Squadrone travolse le zebrette con un sonoro 7-1 dovuto alla tripletta di Schiavio, ai gol di Martelli I e Della Valle III e a un autogol di Piani in risposta al vantaggio iniziale di Tosolini. Quanto ai pareggi, per tre volte è finita 2-2. Il 10 maggio del 1953, invece, la partita fu sospesa per incidenti fra le tifoserie e ci venne data vinta a tavolino 2-0. Ripreso pieno possesso di Casteldebole, Sinisa ha esternato tutto il proprio malumore per la classifica traballante, e a quanto pare ha già ottenuto una maggior concentrazione e reattività da parte dei giocatori. Non basta, ma aiuta, in attesa di rivederlo stabilmente in panchina anche durante le partite, che ancora per un po’ dovrà seguire da lontano. Insomma: per domani sono moderatamente fiducioso. Per correggere gli errori di impostazione c’è sempre tempo, e Walter Sabatini non è l’ultimo arrivato nel pianeta calcio. Buona partita a tutti.


Paolo Milito


domenica 1 dicembre 2019

Minuzzaglia? Noi abbiamo vinto, tiè!

A segnare il primo gol è il Napoli, anche se poi viene annullato, ma, guarda un po', sempre sul palo di Skorupski...
Siamo decisamente troppo morbidini...
Va in vantaggio nuovamente il Napoli con gol di Llorente al 41': i due difensori rossoblu stanno a guardare!
Skov Olsen entra e trova il pareggio per il Bologna!
Poi Sansone porta in vantaggio il Bologna con un gol bellissimo su azione di Dzemaili.
È l'81'... ma visto che l'arbitro Pasqua non ha fischiato un "fallissimo" di Insigne su Poli, e, anzi, l'ha ammonito per proteste🤬, per me la partita potrebbe finire qui!
Entra Destro al posto dell'insostituibile, eccezionale, dirompente, fondamentale e stratosferico Palacio!
Ma... mai una gioia: il Napoli pareggia al 94' con Llorente ("mi è semblato di vedele un fuoligioco")... e Dzemaili viene ammonito🤬...
E... FUORIGIOCO!!! Il Bologna resta in vantaggio... E VINCE A NAPOLI!!!
Grandi ragazzi! Grande Bologna!!
Vi lascio alle meravigliose parole di Andrea Mingardi, pubblicate questa mattina sul suo profilo: fat oman!!! ❤

"Vorrei ringraziare tutti gli amici che sono andati su YouTube e hanno ascoltato "Amour, amour, amour". Inoltre, i vostri commenti positivi mi hanno procurato una sventagliata di ottimismo. Devo lottare solo col mio discografico che dice che non si possono regalare i brani nuovi gratis ma credo che quando uscirò con l'ultimo lavoro in dialetto, non lo deluderete. Gli anziani erano soliti dire: "Chi se ne frega, ci saran soldi che non ci saremo noi" che, sinceramente non ho mai capito fino in fondo cosa volesse dire ma un apprezzamento dei vostri, non ha costo. Anzi, vi invito a divulgare il mio "brano" presso i vostri amici perché, se anche i numeri del WEB non fanno fatturato, però creano prestigio. Cambiando discorso, ho apprezzato la dichiarazione rilasciata da Sinisa. Non so se avrei, nelle sue condizioni, la stessa determinazione e modestia nel dire che non si sente un eroe. Che ci sono tanti nelle sue condizioni e che è stanco di piangere e piangersi addosso. Si vede dallo sguardo che sta lottando e non ha intenzione di mollare. Tra le righe, mentre parlava del Bologna calcio, traspariva una sorta di delusione riguardo al rendimento di alcuni dei suoi. Concordo, pur tenendo conto che Dijks e Destro sono fuori da tempo, da altri ci si aspettava di più, soprattutto dopo il finale del campionato precedente. Mi riferisco a Sansone e Soriano che, costati neanche poco, dovrebbero dare un contributo maggiore in zona goal. Certo che tra un'ora abbiamo una partita che ci fa tremare i polsi. La corazzata partenopea, avrà pure, così come il condottiero Ancelotti, i suoi problemi ma se prendiamo la rosa del Napoli, confrontandola con la nostra uomo per uomo, c'è da "cagarsi" addosso. Loro, davanti hanno tre quattro giocatori che insieme possono garantire quaranta reti a campionato, noi un simpatico vecchietto che corre senza bastone da solo verso le aree avversarie. Se poi aggiungiamo al progetto, speriamo di no, l'ipotetica illusione dello svedese trentottenne, c'è da "ricagarsi" addosso. E non vorrei che la società, come rimedio, proponesse solo delle limonate, che restringono ma non potenziano. E' un'annata pericolosa, perché al di là del Brescia, forse la Spal e un Genoa indebolito, esiste una zona di dubbie pericolanti che non mi lasciano tranquillo. Ricapitolando sul tema, necessiterebbe un difensore centrale "cazzuto", Lyanco sarebbe giusto, che questo Dominguez non fosse... placido e che spuntasse un bomberotto, non un bomber... rotto come Destro che non amano più nemmeno a Predappio, ma un tizio che la buttasse dentro e non costringesse Palacio a chiedere una bombola ad ossigeno alla fine di ogni partita. Ultima ma non ultima che il nostro Sinisa stesse bene al punto da urlare nelle orecchie dei suoi tutto quello che già aveva fatto pochi mesi fa. Una nota sui giovani. Certo, ne abbiamo e forse anche di valore, ma qui si va al fronte ogni domenica e ci vogliono uomini fatti, in grado di menare mani, piedi e esperienza. A meno di un miracolo, non credo che quest'annata possa concludersi come quella del 64'. No, cosa avete capito... non parlavo dello scudetto, sé, adio che t'amavo, ma del Barolo. Ma noi siamo di Bologna e facciamo un tifo sfegatato anche per i figli sfortunati, meno dotati e così così amministrati. Il nostro futuro è un Paradiso nel "girone" dei pazienti, dei "piutost che gninta, l'è mei piutost" e ci ritroveremo tutti... come le star... a bere del lambrusco e a sperare nel VAR. Ma io voglio essere magnanimo con l'arbitro che non è andato a rivedere il netto fallo di mano della partita scorsa: gli auguro di non controllare se il suo scontrino della macchina sia scaduto e che così si ritrovi ad andare a casa a piedi. Era parcheggiato in piazza Malpighi e abita a Monzuno. Fer al pugnatt, va là, e sempre forza Bologna." (Andrea Mingardi).