Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

sabato 28 febbraio 2015

... soprattutto che SERVA di lezione !!! ...


Paolo Milito

Cui prodest?

Non voglio puntualizzare l'ovvio, ma le cose cambiano a velocità impressionante... o forse no...
All'andata c'erano un Bologna traballante, una classifica per nulla confortante e Zanetti, Baraldi e Guaraldi a godersi la partita in tribuna.
Questa sera lo scenario è un altro: il Bologna è secondo (ma questo non vuol dire che la squadra sia ferma sulle sue gambe, anzi... i numeri non descrivono la realtà...) e a guardare la partita ci sono Tacopina, il Presidentissimo, e la famiglia Saputo sbarcata oggi sotto le Due Torri, in toto.
Nessuno si sarebbe aspettato tanto per il Bfc, visti i trascorsi.
Questa sera si gioca per il futuro e un risultato positivo contro la "surprise" Vicenza, a sole 4 lunghezze da noi, sarebbe da ottenere a tutti i costi. La partita di questa sera vale 15 punti...

Le squadre entrano in campo per il riscaldamento e anche le curve danno il via alle danze!
Bologna in rossoblù, Vicenza in maglia biancorossa. La coreografia della Bulgarelli toglie il fiato!

Il Vicenza si affida al tridente Laverone-Cocco-Giacomelli.
VICENZA (4-3-3): Vigorito; Sampirisi, Brighenti, Manfredini, Garcia Tena; Moretti, Di Gennaro, Cinelli; Laverone, Cocco, Giacomelli.

Il Bologna di Diego Lopez mette Mbaye titolare e, fermo nelle sue decisioni, sceglie Bessa e non Zuculini in mediana. Il grande assente sarà Matuzalem, che ha la febbre.
Confermata la coppia d'attacco Cacia-Mancosu.
BOLOGNA (4-3-1-2): Coppola; Mbaye, Gastaldello, Maietta, Masina; Casarini, Bessa, Krsticic; Laribi; Cacia, Mancosu.
Posso dire che, già dalla formazione, la mia vocina interiore urla un assordante NO!
Mister Lopez si ostina a non far giocare Zuculini, giocatore fondamentale per il Bologna, che ha decisamente un altro passo e che è indiscutibilmente due spanne sopra agli altri...
Il primo tempo dà ragione alla mia vocina: 29 minuti di nulla assoluto, di non movimento, soprattutto senza palla, di giocatori in panico totale...
Poi senti il Mister che urla di passare la palla a Bessa... Ma cosa vuol dire "passatela a Bessa"? Parliamoci chiaro: Bessa non è Matuzalem, e si vede... Bessa è fuori posto... Mbaye non sta facendo nulla e credo che mai farà qualcosa di diverso... In mezzo siamo un uomo in più, ma non si vede assolutamente... i giocatori non pressano... lasciano sempre 3 o 4 metri agli altri per decidere... Cacia è là davanti da solo e nessuno (vero Mancosu?) che vada a dargli una mano... e su Casarini vogliamo esprimerci? Quando la palla ce l'ha lui, il contropiede per gli altri è di regola...
Parlando di numeri, siamo abituati a vedere un brutto Bologna nei primi 20 minuti, ma così non va... Senza il solito gigantesco Coppola, ne prendiamo una crolla!!!
Un bruttissimo Bologna, quindi, che arriva all'intervallo sotto di un gol e di un uomo! Rete su punizione di Moretti dopo 13 minuti, grazie ad un'azione e ad un fallo stupido di Krsticic su Cocco.
Al 33', un'ingenuità enorme di Bessa lo porta ad ottenere il secondo giallo (in undici minuti due cartellini è da record!): in netto ritardo stende Giacomelli e viene invitato ad uscire.
Fino a quel momento era comunque stato più dannoso che utile, e questo è il risultato.
Bologna in 10 per quasi un'ora...
Si spera nella reazione da parte dei rossoblu...
Si spera in qualche sostituzione del Mister...
Si spera e basta, perchè non succederà niente...
Incolori, incostanti, indecifrabili, incomprensibili...
Prima della fine del match, lo stadio comincia a svuotarsi: il Bologna è stato davvero desolante.
A nulla è servito nemmeno l'ingresso di Zuculini che, comunque, dopo due minuti aveva già cambiato le carte in tavola: visione di gioco, corsa, impegno e sacrificio per la squadra! Da lui, infatti, prende il via l'azione del quasi gol del pareggio del Bologna... Ma Zuculini non gioca più da titolare...
Il Vicenza ha giocato un bel calcio, ci ha pressato e massacrato per tutta la partita: ha crossato, ha triangolato, ha corso, ha segnato due gol... e il secondo, signori, mi dispiace dirlo, è un gran bel gol!
Un Bologna brutto e fragile, demolito da una doppietta di Moretti che manda a gambe all'aria la "squadra" di Lopez... Un Lopez nel pallone più che mai!
Un Lopez che continua nell'ostinata scelta di tenere fuori un grandissimo Zuculini, apparso davvero brillante!  Un Lopez che ha esaurito anche il fattore C: tenere fuori Zuculini per un litigio... Ti sembra normale?
Con la prestazione di questa sera, il Mister può accomodarsi, per quello che mi riguarda: ha "fatto" i punti che abbiamo proprio perchè in campo c'erano Zuculini e Matuzalem... Casarini è al limite della sufficienza, più tendente allo scarso, Mancosu scorna con Cacia, Mbaye e Bessa non si possono guardare... e il Vicenza, che non è il Bayern Monaco, ha giocato bene... Eccome!
E non ha i "nomi" che abbiamo noi...
In radio ho sentito dire che Lopez sarebbe obbligato a schierare in campo i giocatori comperati da Corvino...
Spendo allora due parole su questo argomento: Corvino, secondo me, ha comperato dei doppioni, sfaldando l'equilibrio dello spogliatoio. Sansone va benissimo, ma di Mancosu, perdonatemi, c'era davvero bisogno? Mbaye lo boccio in toto: è ancora meglio Ceccarelli, e non poco! Di Krsticic, onestamente, non so ancora cosa pensare.
Resta il fatto, e sono fermamente convinta di questo, che se io sono l'allenatore, metto in campo chi decido io ( e Lopez, purtroppo,  questo discorso lo sa fare solo a rovescio, solo per tener fuori Zuculini...), e se alla dirigenza non sta bene, benissimo: accetto l'esonero di buon grado!
Credo invece che possa ancora decidere liberamente che tipo di squadra far scendere in campo, e come farli giocare male! Non esistono passaggi, la squadra lascia spazi chilometrici agli avversari, nessuno verticalizza e nessuno crossa... e vedere, sul primo gol, una barriera che si apre a fiore, non è accettabile.
I migliori in campo rimangono Coppola (oggi incolpevole su entrambi i gol, ma eroico dall'inizio del campionato ad oggi!), Masina, Zuculini e Maietta.
L'allenatore conta il 20%? Un 20% pesante, che ha portato ad una sconfitta orribile!
Questa sera ho visto il peggior Bologna fino ad oggi...
Il Vicenza con questa vittoria sale a 46 punti, a -1 dal Bologna che martedì dovrà tornare in campo con un altro approccio, sempre al Dall'Ara, contro il Latina.
Tacopina e Saputo, come noi tifosi, meritano certamente di più!
Abbiamo appena ricominciato a sognare... non trasformate tutto questo in un incubo!
Intervista a Lopez a fine partita:"Sì è spezzato qualcosa nel Bologna?"
"No... abbiamo giocato bene, solo qualche errore tecnico... la partita si stava giocando... Bisogna aver equilibrio e affrontare le partite di petto..." ... NO COMMENT!
Continuando su questa strada, non sarà facile ConquistarlA...
Alessandra Sportelli Negrini











giovedì 26 febbraio 2015

Aspettando il Vicenza

L'anticipo col Vicenza di domani sera conta 41 precedenti, distribuiti tra Serie A, B, C e Coppa Italia. Si tratta di un confronto particolarmente sentito e combattuto, che negli anni ha visto i nostri colori prevalere per ventisei volte. Va ricordato che la prima volta, il 28 marzo 1943, i biancorossi veneti sconfissero clamorosamente per 2-1 un Bologna destinato al sesto posto finale: al gol iniziale di Puricelli replicarono Colaussi e Marchetti. Le nostre vittorie più sonanti, entrambe per 5-2, risalgono agli Anni '70: il 19 settembre 1971, in Coppa Italia, passarono in vantaggio i vicentini con una doppietta del nostro ex Maraschi, a cui rispose un'altra doppietta di Beppe Savoldi arricchita dai gol di Bruno Pace, Adriano Fedele e Francesco Rizzo; il 15 ottobre 1978, in Serie A, un Bologna di poche pretese battè per 5-2 quello che l'anno precedente era stato definito il Real Vicenza, che ancora presentava in panchina G.B. Fabbri e al centro dell'attacco Paolo Rossi: vincemmo con una doppietta di Toni Bordon e una di Franco Vincenzi, inframmezzate dai gol biancorossi di Faloppa e Guidetti e da un autogol del portiere Ernesto Galli. A fine campionato, ci salvammo grazie al sofferto pareggio interno col Perugia, mentre il Vicenza retrocedeva clamorosamente. Alla Coppa Italia è legato un ricordo amaro e beffardo: il 25 febbraio 1997 i biancorossi, vittoriosi all'andata in casa, ottennero il gol dell'1-1 utile a passare il turno a pochi minuti dalla fine grazie a Giovanni Cornacchini, che l'anno precedente indossava i nostri colori. Tornando ai nostri giorni, domani avremo di fronte la squadra sicuramente più in forma del campionato. I veneti vengono da una serie molto positiva, che racconta di otto vittorie nelle ultime nove partite. Di fatto, sono la vera sorpresa del torneo, molto più del Carpi: ripescati dalla Lega Pro all'ultimo momento, dopo un inizio stentato sotto la guida di Giovanni Lopez, capitano di quel Vicenza che ci aveva eliminato dalla Coppa Italia nel 1997 per andare poi a vincerla, con l'arrivo del nuovo allenatore Pasquale Marino hanno cambiato marcia, fino a portarsi a ridosso delle posizioni di vertice. Al di là delle frasi di circostanza pronunciate dall'ineffabile Diego Lopez in conferenza stampa, è lecito aspettarsi dai nostri una prestazione tale da non sfigurare agli occhi di Joe Tacopina, di Joey Saputo e di suo padre Emanuele, che siederà per la prima volta in tribuna e del quale si vocifera un prossimo ingresso in Società, atto a rinforzare la solidità finanziaria del club. E' vero, nelle ultime partite sono arrivati punti pesanti figli di una squadra decisamente bruttina a vedersi. Credo, però, che sia giusto, da parte nostra, sperare di vedere in campo un gioco più entusiasmante, dovuto al progressivo miglioramento dell'intesa tra chi c'era prima e chi è arrivato col mercato di gennaio, e magari ad una miglior valutazione delle situazioni da parte del tecnico uruguayano. Insomma: domani sera il Vicenza troverà un Dall'Ara vestito a festa, ai nostri eroi il compito di fargli la festa !!!


Paolo Milito


domenica 22 febbraio 2015

Mi ritorni in mente...

Christian Amoroso...
Pisa, 26 settembre 1976...
E' un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, centrocampista.
Cresce calcisticamente nei Piccoli Azzurri di Cascina e nello Zambra.
Successivamente gioca in tutte le formazioni del settore giovanile della Fiorentina.
Nella stagione 1996-1997 viene girato in prestito all'Empoli in Serie B dove colleziona 33 presenze e 2 reti contribuendo alla promozione in Serie A della formazione toscana
Nel 1997 effettua una presenza anche in Nazionale Under 21.
Nella stagione successiva torna alla Fiorentina in Serie A dove dal 1997 al 2002 colleziona 120 presenze e 2 gol.
Partecipa anche alla Champions League 1999-2000 segnando un gol al Camp Nou di Barcellona, del quale non ha mai voluto il merito!
Svincolatosi dal club viola a causa del fallimento, nella stagione 2003-2004 arriva al Bologna, dove rimarrà svariate stagioni: prima in Serie A con 65 presenze e 4 gol e poi in Serie B, con 74 presenze 2 gol.
E di nuovo in A,stagione 2008-2009.
L'ultima stagione è stata travagliata: anche giocando poco, comunque, risulta essere il miglior assist-man del Bologna... E per me lo è ancora!
Svincolatosi dal Bologna, l'11 agosto 2009 firma un contratto annuale con l'Ascoli ed esordisce il 15 agosto nel secondo turno di Coppa Italia contro il Cittadella ed il 21 agosto in Campionato nell'1-1 contro il Gallipoli.
Complessivamente, con i bianconeri marchigiani disputa 32 incontri segnando 2 reti in Serie B.
Il 18 agosto 2010, dopo una lunga carriera nella massima serie, si accorda con la squadra della sua città natale, l'AC Pisa 1909, militante in Lega Pro Prima Divisione - ex serie C1.
Dopo una stagione segnata dagli infortuni, in cui ha collezionato solo 9 presenze, il 4 agosto 2011 Amoroso annuncia il suo ritiro dal calcio giocato.
Dal 2012 è l'allenatore degli Allievi Nazionali dell'AC Pisa 1909.
Lo ricordo come un grande centrocampista...
Lo ricordo come un grande giocatore, sempre pronto a sacrificarsi per la squadra e per i compagni...
Lo ricordo preciso ed affidabile...
Lo ricordo semplicemente perfetto nei passaggi, nella costruzione del gioco e nelle finalizzazioni...
Lo ricordo con nostalgia e affetto e spero sempre che, un domani, possa arrivare un altro Christian...
Lo ricordo spesso, e mi piacerebbe che ogni giovane leva imparasse da giocatori del genere: umile, con i piedi per terra, mai sul piedistallo eppure fondamentale!
Stralcio di un'intervista del 10 novembre 2012 (051):
"Amoroso, a Bologna la ricordiamo come un grande centrocampista. Come sta e cosa sta facendo ora?"
" Sto molto bene, sono allenatore degli allievi nazionali del Pisa.
Mi manca un po’ il calcio giocato, più che altro mi manca la "Partita": l’atmosfera dello stadio con tutti i tifosi.
Credo sia normale per un calciatore."
"Gilardino ieri in conferenza stampa ha dichiarato che vorrebbe giocare qui tanti anni. Cos’ha Bologna di speciale, considerando che anche lei è stato qui diversi anni?"
"Ne parlavo con un amico proprio ieri l’altro, prima di arrivare a Bologna tutti mi dicevano: "Guarda che a Bologna si sta bene", ma finché non ci sei dentro non te ne rendi conto.
E’ una città a misura d’uomo, dove le persone non sono assolutamente invadenti, ma cordiali e sempre disponibili.
E’ un luogo adatto per fare calcio: ci sono tutti i presupposti per fare il calciatore professionista perché c’è una struttura che lo permette, uno staff sanitario adeguato e non dimentichiamo l’Isokinetic che ti permette di metterti a punto giorno per giorno.
Il fatto di avere una struttura come l’Isokinetic accanto a Casteldebole è un vantaggio enorme.
Sotto le due Torri c’è una serenità notevole che ti permette di esprimerti al meglio, non a caso chi arriva a Bologna non se ne vuole più andare."
"Qual è il suo ricordo più bello con la maglia del Bologna?"
"Sicuramente la meritata promozione in serie A dopo tre anni di purgatorio che non meritavamo assolutamente.
E’ stato un momento emozionante che aspettavamo da anni e quando l’abbiamo raggiunto è stato veramente bellissimo.
Io ho giocato anche qualche partita in Champions League, ma quando mi chiedono qual è stata la mia partita più bella, rispondo che niente è più emozionante di quanto è avvenuto con il Bologna."
"Nemmeno il gol al Camp Nou con la Fiorentina?"
"No, perché quello è stato un gol fortuito e non proprio voluto.
Lo dico con sincerità: quando soffri per tre anni giocando in una categoria che non ti appartiene e riesci a ottenere la promozione con impegno e sofferenza, questo è bellissimo.
Lo è stato per me e per tutti i miei compagni."
Niente da aggiungere, se non... Grazie!
Alessandra Sportelli Negrini

... preciso ...


Paolo Milito

sabato 21 febbraio 2015

"Ma non posso, credi, orsù! / non tifare Rossoblù!"

Cittadella - Bologna 0 - 1
Laconico commento
poiché non ho un momento...
L'impegno teatrale
mi porta sulle scale...
ma mentre le discendo
due note vo' scrivendo:
*"Saracinesca" in porta
non fa giornata storta...
*Abbiamo un punto in meno?
Viaggiamo come un treno!
*E come mortadella
mangiata Cittadella...
(Amen!)

Gianni Parmiani

Questo è lo spettacolo di questa sera!


Karim Laribi espugna la... Cittadella!

Cittadella, stiamo arrivando!
Speriamo che tutte le voci di questa settimana siano state archiviate, e che si possa pensare solo alla partita!
Abbiamo sentito parlare e letto di litigi tra Zuculini e Lopez, di prese di posizione di Abero, di multe per messaggi su Whatsapp per Cacia...
Pensiamo al campo e alla squadra, e lasciamo a tutti questi discorsi "da contorno" il giusto peso: qualcosa di cui parlare nei tempi morti!
Cerchiamo di essere incisivi, propositivi e offensivi.
Cerchiamo di riuscire a segnare e di mettere in campo una formazione aggressiva e vincente.
Cerchiamo di ConquistarlA, perchè noi non possiamo stare in B!
Vorrei anche spendere una parola per "Joe and Joey", queste due persone che ci hanno probabilmente salvato dal destino che, inesorabilmente, toccherà al Parma:
"Ultima disperata mossa a Parma: il fallimento pilotato.
Detta in soldoni: si cerca di salvare il titolo sportivo e, di conseguenza, la Serie B del prossimo anno.
In pratica si tratta di mettere all'asta il titolo sportivo e il nuovo ipotetico acquirente dovrebbe saldare solo i debiti sportivi verso la Figc.
Ci sono tre strade: o si portano i libri in tribunale, oppure i creditori presentano istanza di fallimento o, per terzo, sarà la Procura ad avviare la pratica.
Chiaramente se il curatore fallimentare dovesse riscontrare illeciti, chi ha amministrato la società nel corso degli anni rischierebbe pesanti sanzioni.
Se il fallimento pilotato non andasse in porto, il Parma ripartirebbe dai dilettanti.
In tutto questo, come riporta Gazzetta, il conto della Mapi Grup è stato svuotato il 19 febbraio, di conseguenza è chiaro che i soldi per il salvataggio del Parma non arriveranno da lì.
La Procura e l'Antimafia si stanno occupando del caso, perché a fronte di 220milioni di euro in entrata per i diritti televisivi più sponsor e botteghino, il debito dal 2006 ad oggi è passato da 16 milioni a 197.
Evidentemente qualcosa di strano c'è.
Ad ogni modo, il fatto che domani non si giochi per mancanza di fondi è un precedente incredibile mai verificatosi in Serie A."
FONTE TBW
Con il suo commento, Gian Battista Galassini credo abbia ben espresso la realtà dei fatti e il pensiero di noi tifosi:
" In Italia, oggi, di Clubs messi così ce ne sono tanti, troppi.
Credo che tra poco assisteremo al collasso... La Sorte ci ha scelto, siamo tifosi di una delle poche squadre che si salverà !!"
Adesso, quindi, tocca a voi ragazzi essere degni di questa fiducia da parte dei tifosi e della... Sorte!
Il Bologna, in trasferta, sembra essere la squadra migliore del campionato.
Oggi a Cittadella è l'occasione per gridarlo a squarciagola e per dissipare una volta per tutte le critiche e i malumori che sono stati espressi a causa di un gioco stentato messo in campo nelle ultime partite.
Siamo curiosi di vedere se ci saranno variazioni di formazione e in che misura. Questa partita è fondamentale per la rincorsa alla A... Bisogna vincere!
FORMAZIONI UFFICIALI:
Il Bologna si schiera con il classico 4-3-1-2 con Krsticic dal 1', mentre in attacco rivediamo Mancosu accanto a Cacia.
BOLOGNA (4-3-1-2): Coppola; Ceccarelli, Gastaldello, Maietta, Masina; Krsticic, Matuzalem, Casarini; Laribi; Mancosu, Cacia.
Solito 4-4-2 invece per i padroni di casa, che in avanti si affidano alla coppia Stanco-Coralli.
Non ce la fa Sgrigna, infortunato e nemmeno in panchina.
CITTADELLA (4-4-2): Pierobon; Pellizzer, Cappelletti, Scaglia, Barreca; Schenetti, Rigoni, Busellato, Minesso; Stanco, Coralli.
E cosa dire di un Presidente che è arrivato a Cittadella al seguito della sua squadra? Tanta stima...
Avanti, allora: cuore, gambe e cervello in campo solo per vincere!
Il Bologna chiude il primo tempo in vantaggio per 1-0 grazie all'ottavo (diciamo pure nono) gol di Karim Laribi.
Assist preciso di Masina, ma soprattutto magistrale l'incredibile pallone servito da Krsticic, che ha avviato il tutto.
Migliore in campo, quindi, l'ex Samp, sempre nel vivo del gioco.
La partita era cominciata davvero in sordina: tolto il quasi gol (io stavo già esultando) di Mancosu al 17' e la solita super parata di Coppola al 34', si era visto ben poco!
Un tentativo al 30' per Mancosu e uno al 32' per Cacia sono state le uniche azioni degne di nota.
Gioco equilibrato per entrambe le squadre... ricordiamoci, però, che giochiamo con il Cittadella, e non con il Carpi.
La svolta al 41' con il gol di Laribi rende palese l'ineguatezza delle prese di posizione di Lopez!
Il Mister si ostina a giocare con due punte fossilizzate in un tipo di gioco che non porta a nulla, perchè, Diego, devi anche capire come valorizzare Cacia e Mancosu e devi metterli in condizione di segnare!
Ecco allora spuntare un Laribi che raramente ha sbagliato in questo campionato.
Io, fossi in te, comincerei ad ascoltare chi ti suggerisce di cambiare modulo tattico...
... E anche l'opinione dei tifosi è importante: "Grandi Laribi e Masina (Morleo l'avrebbe messa così in mezzo?...non credo...), ma parere personale...la differenza la sta facendo questo signore qua (Krsticic!!!)...altro livello c'è poco da fare..." Cit.Paolo de Gobbi.
Il secondo tempo comincia in sofferenza... per noi!
Su un campo sempre più color guano, il Bologna è in affanno.
La squadra è totalmente disunita e spaccata in due.
Il Cittadella sta occupando ogni singolo spazio e sta cercando di costruire.
Noi ci affidiamo ai rilanci e alle palle lunghe... Si deve assolutamente cambiare qualcosa!
Magari inserire Zuculini...
Speriamo che questo problema di connettività del Bologna sia risolvibile in fretta...
Al 48' un palo del Cittadella e al 53' Stanco ad un passo dal pareggio, fanno tremare i nostri cuori e ci ricordano come questa partita sia tutto fuorchè chiusa.
Matuzalem e Mancosu ci provano al 51' e al 52', ma nulla di fatto.
Al 61' è il Cittadella ad essere ancora pericoloso con Coralli: il Bologna soffre!
Cacia, al 67', ritenta e conquista un angolo.
Entrano Sansone e il tanto agognato Zuculini. Laribi esce, ma ha corso tantissimo e, gol a parte, ha fatto di tutto e di più per la squadra!
Al 78' Coppola compie un altro miracolo e salva la porta del Bologna.
Krsticic lascia il posto a Bessa che passa a fare il trequartista.
All'89' Pierobon mette in corner il tiro di Sansone.
Al 90' gran giocata di Zuculini sulla destra, che poi rimette in mezzo per Cacia: al volo non trova nè la porta nè la coordinazione.
Dopo tre minuti di recupero, la vittoria è nostra!
Tanta, troppa fatica per vincere contro una squadra che avrebbe dovuto preoccuparci relativamente, comunque vittoria, vittoria, vittoria!
Si devono cambiare un po' di schemi e ci siamo!
Lopez si affida troppo al singolo, questo è evidente...
Questa vittoria per il Bologna è importantissima!
Battuto il Cittadella come all'andata grazie ad una rete di Karim Laribi.
La prestazione non è certo stata brillante, soprattutto nella ripresa quando si è sofferto tanto per il ritorno dei padroni di casa.
Il Carpi, dopo il pareggio con l'Entella, è più vicino, ma dobbiamo assolutamente costruire un gioco che ci permetta di non soffrire così tanto.
ConquistiamolA!!!
Alessandra Sportelli Negrini




Super tifosi in trasferta!!!
 




venerdì 20 febbraio 2015

Andiamo a Cittadella

In terra veneta Cittadella-Bologna è una primizia assoluta. In precedenza, le due squadre si sono affrontate due volte, sempre al Dall'Ara: nel 2006, in Coppa Italia, gara vinta dai Rossoblù con qualche affanno ai supplementari, e nel match di andata, quando abbiamo ottenuto la prima vittoria interna di questo campionato. Dopo un avvio stentato e sofferto, dall'inizio del girone di ritorno i veneti non hanno mai perso; di conseguenza, sono in buona forma e rappresentano un discreto banco di prova per la nostra truppa. Il Bologna arriva a questa partita al termine di una settimana in cui si è visto di tutto e di più: l'arrivo del paventato punto di penalizzazione; il deferimento di Cacìa a seguito di un movimentato scambio di sms offensivi con un procuratore internazionale; le polemiche riguardanti il mancato impiego di Zuculini; lo strano caso di Abero. Ma andiamo per gradi. In condizioni normali, la penalizzazione non ce l'avrebbe tolta neanche il Padreterno in persona; tenuto conto di come si è svolta la vicenda, invece, abbiamo buone possibilità di veder accolto il ricorso prontamente presentato dall'AD Fenucci e dall'Avv. Grassani: nel frattempo è cambiata totalmente la Società, che ha provveduto a PAGARE quanto dovuto ( quindi c'è stato un primo errore di impostazione nel deferimento per MANCATO pagamento dell'IRPEF ); inoltre, gli organi federali hanno calcolato male i tempi, oltre ad aver sbagliato a nominare il capo di imputazione. Quindi, tenuto conto che, per un caso analogo, la Reggina si è vista dare ragione, dovrebbero esserci buone possibilità di recuperare il punto perso. La vicenda di Cacìa, invece, è a metà strada tra la follìa e il ridicolo: il procuratore internazionale Gianluca Fiorini, già distintosi per una rissa verbale col nostro ex DS Zanzi, che gli era costata una squalifica, ed una serie di insulti via mail ad un dirigente del Catania, anche questa sanzionata con una squalifica, lo scorso 20 settembre ha pensato bene di sbeffeggiare con degli sms il nostro centravanti a causa dello stentato avvio di campionato; dopo aver tentato di svicolare, Cacìa ha risposto per le rime, ed il provocatore ha denunciato il tutto agli organi competenti con qualche mese di ritardo. A questo punto sono stati deferiti i due protagonisti ed il Bologna per responsabilità oggettiva; gli esperti in materia, comunque, sostengono che il tutto dovrebbe generare al massimo una multa: speriamo bene. Per quanto riguarda Zuculini, fonti degne di fede sostengono che all'origine del mancato impiego dell'argentino non ci siano valutazioni tecniche ma un'aspra discussione intercorsa fra lui e Lopez; ad un certo punto, però, le versioni divergono: qualcuno dice che a scatenare la lite sia stata una sostituzione di troppo, qualcun altro che a litigare siano stati, in realtà, Zuculini e Perez, col mister prontamente accorso in aiuto del connazionale. Quel che è certo è che il procuratore di Zuculini ha esternato platealmente il proprio malumore e l'argentino, a quanto pare dopo un colloquio telefonico con Joe Tacopina, ha preso le distanze dal proprio rappresentante minimizzando il tutto e dicendosi soddisfatto della situazione. Infine, il caso Abero: nella conferenza stampa di oggi, Lopez è sbottato contro la stampa, rea di aver montato un caso inesistente: per due giorni si era detto in tutte le salse che Abero era venuto alle mani col tecnico, a causa del suo mancato impiego in una partitella infrasettimanale, ed era stato portato via di peso da Marco Di Vaio. A detta del mister, invece, il giocatore ha solo preso atto, sia pure contrariato, dell'esclusione, e si è allontanato dal campo senza altre complicazioni. Delle due, una: o Lopez e gli altri dirigenti cercano in tutti i modi di dare all'esterno un'immagine di compattezza a volte eccessiva ( basti pensare all'episodio di Pazienza che si accende una sigaretta in allenamento e si allontana mandando tutti a quel paese, smentito dal tecnico ma confermato da Claudio Beneforti ed altri giornalisti presenti ), oppure i cosiddetti colonnelli di Guaraldi, ancora presenti nelle file della stampa bolognese, sono sempre pronti a sfruttare ogni minimo appiglio per tentare di mettere in difficoltà chi sta pazientemente costruendo il sospirato rilancio. In ogni caso, sarebbe bene fare chiarezza, togliendo di mezzo chiunque abbia come scopo solo quello di creare situazioni inutili e deleterie ( in parole povere: possono tentare anche di farci sembrare Guaraldi un angelo con tanto di aureola in testa, ma per quanti sforzi possa fare non riuscirà mai a spuntarla mettendosi in competizione con Joey Saputo ). Non bastasse tutto ciò, il sindaco di Granarolo ha convocato in riunione Claudio Fenucci, ricordandogli che, da quelle parti, sono ben decisi a realizzare il famigerato Centro Tecnico. L'AD si è riservato una risposta dopo il rientro in Italia di Taco & Saputo: l'impressione ricavata è che alla fine tutto si risolverà in una bolla di sapone. Infine, una buona notizia: è stato risolto il contratto di Ibson. A questo punto, la speranza è che domani i Rossoblù facciano la propria parte senza essere condizionati dal trambusto; a quanto pare, però, si va verso una nuova esclusione di Zuculini ...


Paolo Milito



martedì 17 febbraio 2015

... Signori si nasce ...

... non si diventa, o almeno così insegna la storia. Oggi, come molti di voi sapranno, è il compleanno del mai dimenticato Beppegol. La circostanza mi ha suggerito alcune riflessioni, legate alle vicende passate e presenti del Bologna. Prima di tutto il calciomercato di gennaio, con la saga dei rifiuti, il più clamoroso dei quali ha riguardato Sebastian Giovinco, talmente disgustato dalla prospettiva di doversi contaminare coi colori Rossoblù al punto da respingere anche l'offerta di giocare nella squadra canadese di Joey Saputo, preferendo una squadra rivale. Nei giorni seguenti, per nostra fortuna, altri giocatori, più stagionati e più avveduti dell'ex juventino, hanno ragionato in maniera diversa e sono venuti sotto le Due Torri a dare manforte. Attenzione: ho detto " più stagionati ", e non l'ho detto a caso. E' un dato di fatto che le generazioni più giovani il Bologna lo conoscono a malapena, figuriamoci quindi se sono al corrente dei sette-scudetti-più-uno e di tutto quel che riguarda lo Squadrone che un tempo faceva tremare il mondo. Qualche anno fa, invece, indossare la nostra maglia era ritenuto un onore, anche da campioni abituati a platee ben più altisonanti. Vien da pensare, appunto, a Beppe Signori, ripudiato dalla Lazio dopo essere incappato in una stagione balorda, e rilanciatosi coi nostri colori a tal punto da legarsi a doppio filo alla città, dove tuttora vive e gestisce con successo un rinomato ristorante, dopo averci fatto sfiorare, al culmine di una travolgente cavalcata, la doppietta Coppa UEFA - Coppa Italia partendo dalle retrovie dell' Intertoto. Ma ce ne sono stati tanti altri: Alberto Gilardino, la cui carriera ha ripreso quota dopo un periodo di appannamento; Marco Di Vaio, laziale come Signori e come lui innamorato della città, dove è tornato dopo la conclusione della carriera per assumere un ruolo dirigenziale; Gianluca Pagliuca, tornato nella Società che lo aveva lanciato per prolungare alla grande una già esaltante carriera; Roberto Baggio, che con noi vinse la classifica dei cannonieri tornando di prepotenza in Nazionale per partecipare ai Mondiali di Francia 1998. Qualche giorno fa, in una pagina di Facebook, un amico Tifoso Rossoblù ha commentato un post riguardante Alessandro Del Piero, buttando là quasi per scherzo che l'ex capitano della Juve potesse fare al caso nostro, venendo a chiudere la carriera con una promozione. Fantascienza. Ma non del tutto: queste parole mi hanno riportato alla mente una storia che i più giovani forse non conoscono, quella di Antonio Juliano. Storica bandiera del Napoli, Juliano scoprì nel 1978, a 36 anni, di non rientrare più nei piani tecnici della squadra biancazzurra. Il presidente Ferlaino gli offrì immediatamente una scrivania, ma lui sentiva di voler ancora dare qualcosa al mondo del calcio, e così si presentò all'amico Bruno Pesaola, tornato quell'anno sulla panchina Rossoblù, dicendogli di " volersi togliere uno sfizio ". Andò a finire che nei mesi più freddi Juliano dovette fare i conti con l'avanzare dell'età, ma al momento di ballare la rumba si fece trovare pronto e reattivo, dando un notevole contributo alla salvezza conquistata da una squadra non irresistibile e passata, nel frattempo, nelle mani di Cesarino Cervellati ( dopo un'infelice parentesi con il debuttante Marino Perani ). Il comportamento signorile per eccellenza, ovviamente, resta quello di Giacomo Bulgarelli, il cui amore per i nostri colori si dimostrò più forte di ogni tentazione economica o di facile gloria. Purtroppo, lo sappiamo bene, nel corso degli anni abbiamo dovuto fare i conti anche con presunti signori, che a vario titolo si sono improvvisati presidenti, senza averne le qualità e le necessarie disponibilità finanziarie: Tommaso Fabbretti, finito in galera dopo essersi intascato i soldi del cartellino di Roberto Mancini e aver lasciato vuote le casse sociali; Piero Gnudi, presentatosi con squilli di tromba e dimostratosi un semplice prestanome del multiproprietario Pasquale Casillo, per il quale il Bologna veniva all'ultimo posto delle gerarchie personali; Sergio Porcedda, che rilevò la proprietà del club coi soldi del Monopoli. L'ultimo di questi personaggi deleteri, in ordine di tempo, è la classica coda dura da scorticare: Albano Guaraldi. Come se non fossero bastate la scellerata gestione durata tre anni, il terrificante mercato invernale di un anno fa che ci condusse dritti alla retrocessione e la lunga, estenuante telenovela della vendita del club, il Palazzinaro Barbuto continua a fare danni anche dopo la sua uscita di scena: oggi, dopo uno stucchevole rimpiattino, la giustizia sportiva ci ha inflitto un punto di penalizzazione per la faccenda del ritardato versamento dell'IRPEF. Lo so, ci sono i margini per vedere accolto il ricorso prontamente annunciato dall'AD Fenucci; in fin dei conti la squadra di quest'anno non è nemmeno lontana parente di quella che l'ha preceduta, per cui non dovrebbe essere difficile metabolizzare il punto perso. Resta la gravità del fatto: la nuova Società a stelle e strisce si trova a dover pagare colpe non sue. Che dire: Guaraldi aveva promesso di rendersi indimenticabile, e in qualche modo c'è riuscito. Per fortuna il vento è cambiato, per cui, in un modo o nell'altro, riusciremo in fretta a mettere alle spalle anche questa antipatica faccenda. Sperando che non siano vere le voci, sempre più insistenti, che vogliono Diego Lopez propenso, più che ad essere signore, a comportarsi da bambino impegnato in una rissa da cortile, imperniata attorno a Franco Zuculini. Staremo a vedere.
Ancora auguri, Beppe !!!


Paolo Milito


sabato 14 febbraio 2015

Bologna - Ternana 0 - 0

Bologna - Ternana 0 - 0
Prologo: "Andiamo a Bologna a fare la nostra partita. Servirà una grande prestazione perché si sono rafforzati molto prendendo giocatori di Serie A. Sarà una gara da prendere con le molle"
(Attilio Tessèr, allenatore della Ternana).
*
Prestazione un poco loffia...
Chi la guarda sbuffa e soffia...
Sprofondato nella noia
sto in attesa di una gioia
che, si spera, arrivi presto...
quando sono ancora desto!
Se una cosa mi conforta
è l'aver Coppola in porta...
A Sky parlan d'emozioni?
Io sbadiglio... Due maroni!
Ad ognun la sua partita...
Ma adesso ch'è finita
posso dirvi che la vostra
non è meglio della nostra
e se ognun si fa la sua
niuno esce con la "bua"...
Or mi bevo un Sanbittèr...
No! Fa rima con Tessèr
ed il sangue mi ribolle...
Son da prender con le molle...
Mi consolo con l'Albana...
No! Fa rima con Ternana!
Porca vacca che pareggio!
Ma si può giocare peggio?
Bè, per oggi non mi premio:
niente gol? Per oggi, astemio!
*
Forza Bologna sempre!

Di Gianni Parmiani

San Valentino da dimenticare...

Archiviamo il comportamento di Lotito, tanto siamo in Italia e nessuno prenderà provvedimenti, e andiamo direttamente in campo: siamo tifosi affamati di vittoria!
Il Bologna schiera un classico 4-3-1-2, dove vediamo Gastaldello fin dal primo minuto accanto a Maietta.
Mancosu in attacco assieme a Cacia. Nonostante le dichiarazioni, Mister Lopez qualcosa ha cambiato...
BOLOGNA (4-3-1-2): Coppola; Ceccarelli, Gastaldello, Maietta, Masina; Buchel, Matuzalem, Casarini; Laribi; Cacia, Mancosu.
Tesser si affida ad un 3-5-2, con la coppia d'attacco formata da Ceravolo e da Felipe Avenatti, ambito dai  rossoblu in vista del prossimo mercato estivo.
TERNANA (3-5-2): Brignoli; Popescu, Meccariello, Valjent; Vitale, Eramo, Crecco, Gavazzi, Fazio, Avenatti, Ceravolo.
Sul maxischermo scorrono le immagini meravigliose in ricordo di Giacomo Bulgarelli, a pochi giorni dall'anniversario della sua morte, e a me piacerebbe ricordare anche Freak, la sua passione per il Bologna e la sua "Fede Rossoblù"...
Non perdo nemmeno tempo nel cercare di costruire una specie di telecronaca, perchè una partita brutta come quella di oggi, almeno per ora, era davvero un pezzo che non si vedeva.
Pareggio a reti inviolate, dunque, dopo un brutto primo tempo da parte del Bologna, che rischia subito di prendere gol e che poi non riesce mai a creare nulla, se non un unico tiro di Cacia dopo una discesa di Maietta.
Il possesso palla è sterile e impreciso, nessuno salta l'uomo, a parte Laribi quando è in corsa ( e Zuculini quando gioca)... i cross sono ridicoli... nessuno che abbia lo spunto per creare una superiorità numerica... e Buchel è ben lontano dall'essere quel giocatore che era ad inizio stagione.
Lopez ha dichiarato che se Zuculini non gioca è perchè Buchel e Casarini fanno meglio (io qualche enorme dubbio ce l'ho)...
Mi sembra che Cacia si stia divertendo più delle altre volte, e quindi forse siamo vicini alla svolta... Oggi si è mosso molto meglio in campo.
Il primo quarto d'ora è stato davvero orribile: questa è una partita ingarbugliata e in campo non c'è assolutamente il livello che serve per vincere... o almeno pareggiare!
Degno di nota il nostro portierone: super Nando Coppola migliore in campo!
Il secondo tempo è stato peggiore del primo.
Termina 0-0 una partita incolore, opaca, triste e desolante.
Il gioco del Bologna non c'è, non si vede e ormai è latitante da diverse settimane.
Tra noi e il Carpi nulla è cambiato, mentre si avvicina il Livorno ("Certo: noi pareggiamo e loro vincono. A due punti alla volta è un attimo..." Cit. Gian Battista Galassini) che ha vinto a Varese.
Non posso assolutamente parlar bene di nessuno dei giocatori visti oggi in campo: si salvano dall'insufficienza Laribi, che ha provato a costruire ogni volta che ne ha avuto l'occasione, Cacia, che è arrivato a difendere, crossare e provare anche a fare gol, Matuzalem, che ha fatto muro sempre da solo e Masina, dal quale tanti dei nostri dovrebbero imparare...
Coppola è da 9 pieno: ci ha salvati da 4 gol certi (tre sicuramente)!
C'è da chiedersi cosa voglia dire il fatto che per due partite di fila il portiere sia il migliore in campo...
C'è da chiedersi se Lopez sia in stand by momentaneo o se davvero abbia sbagliato lavoro.... o se, peggio ancora, non stia remando contro questa società...
C'è da chiedersi anche chi siamo: noi siamo la squadra dei sette (otto) scudetti, la squadra di Bulgarelli e Pascutti, di Signori e Baggio, di Villa, di Perani e Pecci, e di tutti quei campioni che ci hanno resi grandi...
Siamo anche la squadra che oggi ha fatto vedere errori banali, gente a zonzo senza una disposizione precisa e nessuno in mezzo contro una Ternana che ha continuato a spingere fino alla fine....
Spero che le cose cambino in meglio e alla svelta, perchè, continuando su questa strada, la serie A non è poi così vicina!
In 90' l'unico ad aver tirato in porta è stato Cacia... In 90' il suo è stato anche l'unico tentativo...
Quando è entrato Sansone mi sono sentita male: Lopez ha praticamente disfatto tutto il centro campo, dove ha lasciato solo quel santo di Matuzalem a fare il lavoro di tre persone e ci ha lanciato nella fossa dei leoni praticamente con "18" punte...
"Qualquadra non cosa"...
Se è vero che nel 1909 nacque il nostro primo amore, è vero anche che nel giorno degli innamorati ci siamo presi una batosta non da poco...
A queste condizioni, non si arriva da nessuna parte...
Sono impietosa, lo so, ma è la mia squadra e mi fanno arrabbiare certe "prese di posizione" che creano solo danno...
Domani è il compleanno di Cesarino Cervellati, indiscusso titolare della maglia numero 7 dal 1949 fino alla fine della sua carriera.
I suoi primi campionati furono caratterizzati da una media realizzativa elevata: 39 reti segnate in 3 campionati fra il 1949 ed il 1952.
Nei campionati successivi segnò un po' meno e verso fine carriera arretrò la propria posizione di gioco a centrocampo.
Nel 1961, già trentunenne, vinse con la sua squadra, la nostra squadra, la Coppa Mitropa, unico trofeo della sua carriera.
Si ritirò dal calcio giocato nel 1962.
Giocò insieme a campioni come Gino Cappello, Axel Pilmark, Gino Pivatelli, Mirko Pavinato, Ezio Pascutti e ad un giovane Giacomo Bulgarelli... Non gli è stato fatto un gran regalo...
Noi siamo il "Bologna Paradiso"...
Noi siamo "lo squadrone che tremare il mondo fa"...
Noi abbiamo i mezzi per tornare grandi e dobbiamo riuscirci...
Vogliamo vedere quei risultati che ci riporteranno in A, senza come e senza ma...
Alessandra Sportelli Negrini

Foto di Simon Fortificato in diretta dallo Stadio

Foto di Simon Fortificato in diretta dallo Stadio

Foto di Simon Fortificato in diretta dallo Stadio

Foto di Simon Fortificato in diretta dallo Stadio




venerdì 13 febbraio 2015

Ma non vi vergognate mai?

Domani è sabato... C'è la partita del Bologna... Noi tifosi non aspettiamo che il giorno della settimana nel quale c'è la partita...
Domani non so davvero con quali occhi guarderò al campo...
Ho sempre sentito dire che il calcio è emozione e spettacolo, e tante volte ho concordato, ma dopo quello che ho sentito oggi, mi si sono aggrovigliate le budella...
Pino Iodice, direttore generale dell'Ischia, Lega Pro e Claudio Lotito, presidente della Lazio, nonché consigliere federale, si sono telefonati...
Non ci sarebbe niente di strano, normalmente, dato che il loro "lavoro" li accomuna, ma Iodice decide di registrare la telefonata e da qui parte lo show Lotito...
Mangiafuoco non era degno nemmeno di allacciare le scarpe a Lotito: eccolo il grande "pilotatore" del calcio italiano, il grande stratega della lega Pro, che sta passando momenti di grande tensione a causa della sfiducia di alcune società nei confronti del presidente Macalli...
... "Ho un programma: in sei mesi incrementerò i ricavi e porterò uno sponsor.
Macalli tra un anno e mezzo va a casa da solo, l'accompagno io e rappresenta zero".
Quindi, entro il 16 febbraio, Lotito dovrebbe trovare, o meglio creare, una maggioranza con la quale sostituire Macalli...
... "Voglio salvare la Lega Pro. Se nel giro di dieci giorni non si trova un gruppo di maggioranza, che io in questo momento ho, il 16 non arrivano i soldi perché non ci sono.
A me non cambia, ho preso 100mila euro, ma ci metto 4 milioni nella Salernitana.
Sono stati tolti tutti i contributi. La Lega ce l'aveva con Pitrolo, vicepresidente, e allora sai che facciamo?
Macalli resta per un anno e mezzo e nominiamo una commissione strategica con tre presidenti, uno del Nord, uno del Centro e uno del Sud, mentre il direttivo viene tolto".
Soldi, soldi, soldi, sempre soldi!!!
"Oggi la Lega Pro non ha una Lira, così come la Lega B.
Ad Abodi ho detto: "Andrea, se mi porti tre squadre che non valgono un c...o,  tra tre anni non avremo più una Lira (lui ha ancora le lire? Che culo!!!), perché diventa difficile vendere i diritti televisivi.
Se tra tre anni abbiamo Latina, Frosinone e Carpi non andiamo da nessuna parte".
"Beretta in Lega A e Macalli in Lega Pro contano zero"....
Bello, bellissimo, meraviglioso... da vomito!
Dire che il sindaco di Carpi, Alberto Bellelli, sia deluso e ferito, credo sia poco: "Le frasi di Lotito possono avere una logica economica, ma non hanno senso per lo sport e non danno una visione edificante di quello italiano".
Tutta la sua comunità, tutta la bassa modenese, che del calcio, con la bella ascesa del Carpi verso la serie A, ha di fatto costruito il simbolo della rinascita dopo il terremoto che ha colpito l'area nel 2012 è quantomeno basita... e chi non lo sarebbe?
E, mi chiedo, se alla presidenza del Bologna oggi non ci fosse Joe Tacopina ma ancora il vecchio presidente, noi in quale girone dell'inferno saremmo?
E io sto ancora qui a parlare di sport, di emozioni, di schemi, di professionalità, di amore, di attaccamento alla maglia e alla squadra, di passaggi, di cross, di pochezza, di grandezza, di campioni, di ONESTA'? ... di cosa?
Onestà ed etica... belle parole! Oggi forse sono solo questo: parole fine a se stesse... Che mestizia profonda!
C'è un rito in casa Galassini-Sportelli Negrini, durante le partite: io mi collego a Radio Bruno cuore rossoblu e chatto con il grande Andrea Mingardi mentre commento la partita e prendo appunti per l'articolo, e Gian Battista (Galassini) si teletrasporta a bordo campo: noi ci mettiamo il cuore e l'anima, e leggere e sentire certe cose ci distrugge!
Per noi la nostra squadra è la nostra squadra sempre: quando vince, quando perde, quando gioca bene, quando gioca male, quando è formata da campioni, quando è formata da giocatori normali, quando è formata da brocchi: ci arrabbiamo, urliamo e soffriamo... scriviamo e parliamo, ma l'amore c'è, sempre!
C'era amore per Geovani, che arrivò a Bologna nel 1989 e segnò due gol in tutto... Venne anche a Lugo per l'amichevole di rito col Baracca.... "e Maifredi che gli ululava delle robe"... Cit. Gian Battisti Galassini che c'era... come sempre!  
C'è amore anche adesso nel saperlo ammalato di Polineuropatia...
C'era amore per Eneas, brasiliano fantasioso e atipico, e c'era tenerezza nel sapere che, proprio a Bologna, ha visto la neve per la prima volta...
C'è dispiacere sincero nel ricordare che è morto a soli 34 anni per i postumi di un incidente stradale...
C'era entusiasmo vero per Giuseppe Lorenzo, approdato al Bologna nel 1988 dove, alla prima di campionato, segnò una doppietta al Pisa.
C'è affetto oggi nel paragonarlo per scarsezza ad Acquafresca, "anche se grosso tre volte di più", perchè c'era cuore vero!
C'erano aspettative ed applausi per Francesco Liguori, Renato Sali, Adani, Adriano Fedele, Fausto Landini, Lajos Detari e tantissimi altri, perchè "giocavano nel Bologna", ed era un motivo sufficiente.
C'era e c'è amore nel ricordare, ad un anno dalla sua morte, Freak e il suo inno al Bologna, che ha scritto e cantato con il cuore per la nostra squadra!
Questo deve essere il calcio, e questo deve fare: unire la passione di tanti cuori con onestà, semplicità e amore...
Caro il mio Lotito, e altri come te, da noi potete solo imparare!
Se il tuo neurone mono-sinaptico dovesse "partorire" altre idee brillanti come quella di oggi, cambia strada, che di vergogne in Italia ne abbiamo già abbastanza, grazie...
Alessandra Sportelli Negrini

Fede Rossoblù











Aspettando la Ternana

Domani pomeriggio riceviamo al Dall'Ara la Ternana. Il confronto vanta pochi precedenti, in tutto cinque, dei quali due in Serie A, due in B ed uno in Coppa Italia; in totale, due vittorie, due sconfitte ed un pareggio. La nostra vittoria più consistente risale al 18 febbraio 1973, in Serie A, un 3 - 0 ottenuto grazie ad una doppietta di Beppe Savoldi con ciliegina finale di Giacomino Bulgarelli. Il 19 novembre 2005, invece, un Bologna ancora frastornato dalle botte prese nella vicenda Calciopoli e perciò poggiante su gambe malferme perse malamente per 3 - 1; servì a poco uno spettacolare gol di Claudio Bellucci. Sconcertante quanto accaduto in Coppa Italia il 29 settembre 2004: forti della vittoria in trasferta per 3 - 1 ottenuta nella gara di andata, i Rossoblù si portarono agevolmente sul 3 - 0 grazie alla doppietta di Cipriani ed a Bellucci; a quel punto, però, furono tirati un po' troppo i remi in barca, e i rossoverdi umbri ne approfittarono per ribaltare il risultato. Io stesso, come molti amici Tifosi Rossoblù ed anche qualche giornalista specializzato ( senza far nomi, Civolani, i Bortolotti, Beneforti, ecc. ) ricavammo la sensazione che, se la partita non fosse arrivata alla fine, il risultato sarebbe stato ancor più pesante del 4 - 3 maturato a favore della Ternana, all'epoca in Serie C, ed avremmo seriamente rischiato di non superare il turno. La partita di andata, lo ricordiamo, segnò l'inizio della favola di Marios Oikonomou: entrato in sostituzione dell'infortunato Paez, il greco segnò il gol della vittoria e divenne titolare inamovibile. Curiosamente, proprio contro la Ternana l'ex cagliaritano rischia di doversi accomodare in panchina, e chissà per quanto tempo, dovendo far posto al nuovo arrivato Gastaldello. I nostri avversari non sono irresistibili: dopo aver perso contro di noi,hanno conosciuto una lunga serie negativa che li ha portati in fondo alla classifica. Con l'inizio del nuovo anno, i rossoverdi hanno alternato vittorie e sconfitte, assestandosi in una posizione di media tranquillità. Diego Lopez non li demonizza, però, come sempre, invita tutti a non dare per scontata la nostra vittoria facendo riferimento al solo blasone. Ad una precisa domanda su Zuculini, ha risposto che, in questo momento, ritiene Casarini sicuramente più competitivo. Se lo dice lui ... Di certo la squadra, nelle ultime gare, ha vinto ma non ha del tutto convinto. Se volgiamo davvero tornare in Serie A, non possiamo fare affidamento esclusivamente sulle prodezze ed i miracoli di Nando Coppola. A proposito di Coppola, non posso fare a meno di sottolineare lo strano tempismo con cui è stato tirato in ballo nel nuovo capitolo del Calcioscommesse per una vicenda, risalente a quando giocava nel Siena di Antonio Conte, per la quale ha già scontato una squalifica e che, a detta del suo avvocato difensore Fusco ( padre del nostro ex Direttore Tecnico ), non dovrebbe causargli conseguenze a livello penale. A Bologna, intanto, stiamo tenendo d'occhio un'altra vicenda da Tribunale: la questione del punto di penalizzazione per il tardivo pagamento dell'IRPEF. Dopo che l'Avv. Grassani, la volta precedente, era riuscito ad evitare la penalizzazione per un vizio di forma, la Federcalcio è tornata alla carica. Dietro imbeccata di Tacopina, principe del Foro, l'A.D. Fenucci si è presentato a discutere personalmente con gli organi federali, facendo presente che il primo deferimento parlava di MANCATO pagamento; non solo nel frattempo il pagamento c'è stato, ma è anche cambiata tutta la struttura societaria, per cui la punizione ricadrebbe su gente incolpevole. L'Avv. Grassani, invece, sta cercando di far leva sulle disposizioni emanate di recente dal Presidente del CONI Malagò, sfruttando il dilatamento dei tempi che dovrebbe aver portato la vicenda alla prescrizione. L'impressione di chi se ne intende è che, se anche lunedì dovessimo essere penalizzati, abbiamo buone possibilità di ottenere successo presentando ricorso. Intanto Pantaleo Corvino continua a lavorare nell'ombra: sembra che sia in contatto costante con i giocatori del Parma, prossimi a mettere in mora il proprio club e quindi ad essere svincolati; inoltre, avrebbe già ottenuto un pre-contratto dal cesenate Defrel, e sta cercando di bloccare in maniera definitiva Marko Pjaca prima che le superpotenze straniere riescano a passare al contrattacco. Insomma, buone prospettive. Il risultato finale non sarà spiacevole.


Paolo Milito



giovedì 12 febbraio 2015

" LA " BANDIERA ROSSOBLU'

Foligno, febbraio 1971. Il Bologna si accorda con la squadra di casa, che gioca in Serie D, per disputare una partita amichevole infrasettimanale. Per mio padre, classe 1925, tifoso Rossoblù fin dai tempi di quelle che oggi chiameremmo le Scuole Medie, in cui aveva incrociato un insegnante di Ginnastica cugino del grande Angiolino Schiavio, la possibilità di veder giocare dal vivo la Squadra del cuore senza sobbarcarsi un faticoso viaggio ( all'epoca i treni erano meno veloci di quelli attuali ). Per me, bimbo di cinque anni, la prima volta sugli spalti di uno stadio. E che prima volta !!! Già da un anno, seguendo mio padre e mio fratello, avevo preso a cuore le sorti del Bologna, e mi sembrò quasi di sognare vedendo scendere in campo Bulgarelli, Perani, Battisodo, Pace, Savoldi e tutti gli altri, vestiti di bianco con la famosa fascia diagonale sulla maglia. Dal momento della comparsa in campo dei giocatori, non feci altro che urlare a squarciagola, incitando senza sosta i miei Campioni, praticamente attaccato ad una colonna delle tribune, sotto lo sguardo divertito del Mister Edmondo Fabbri, che ogni tanto mi lanciava un'occhiata e rideva. A fine partita, la sorpresa più bella: Giacomo Bulgarelli, il Capitano, si portò al centro del campo, con un fischio stile Trapattoni chiamò a raccolta i compagni di squadra e fece ampiamente segno a tutti di dirigersi verso di me !!! Mi sembrava di avere i piedi staccati da terra, non ci potevo credere: potevo parlare con i miei giocatori preferiti !!! Col permesso del Mister, Bulgarelli & C. si intrattennero a parlare con noi ( soprattutto con mio padre ) per almeno una decina di minuti, e prima di andarsene mi lasciarono i rispettivi autografi su un blocchetto per appunti. Negli anni successivi, ebbi modo di vedere, sempre dal vivo, Bulgarelli guidare la squadra alla conquista della Coppa Italia del 1974. Inoltre, sempre in compagnia di mio padre, per altre quattro o cinque volte incrociai il Capitano, sempre nella zona antistante lo Stadio Dall'Ara, all'entrata o all'uscita di qualche partita. Giacomino riconobbe sempre mio padre, ricordando quanto successo nel 1971, e si fermò sempre gentilmente a scambiare qualche parola con noi. In particolare, una sera d'autunno, al termine di una partita ci offrì un aperitivo al bar; parlando del più e del meno, il discorso cadde sul clamoroso passaggio del capitano romanista Di Bartolomei al Milan, avvenuto durante l'estate, ed io ebbi la sfrontatezza di chiedere al mio idolo di sempre se fosse vero quanto avevo letto una volta su " Stadio ", riguardo al suo mancato passaggio al Milan nel 1970. Be', un conto è leggere certe cose, un altro è sentirle raccontare dalla viva voce del diretto interessato. In pratica Bulgarelli, una sera di luglio, era stato chiamato a Milano dal Direttore Generale Rossoblù di allora, che gli aveva dato appuntamento in una via del centro. Il dirigente quasi trascinò di forza il giocatore a bordo di un'auto, e gli sottopose un contratto da firmare: avrebbe sancito il suo passaggio al Milan in cambio di una somma da capogiro tanto per Giacomino quanto per il Bologna. Il Capitano non ebbe esitazioni: stracciò il foglio e chiese con forza di scendere dalla vettura, lasciando il dirigente in preda a chissà quali sensazioni, visto che, a suo dire, aveva una faccia che non si capiva bene se esprimesse disappunto, terrore o disgusto. Non credo che negli anni Bulgarelli si sia mai pentito di quel gesto. E' vero, per la conquista dello scudetto 1964 ricevette in regalo semplicemente un trattore; negli ultimi anni della sua vita dovette vendere la villa che si era costruito coi guadagni da calciatore, per far fronte ad una terribile malattia che gli aveva minato il fisico e prosciugato le tasche. Pensate un po': Bulgarelli, Campione d'Italia, è morto stando in affitto da Michele Paramatti, che per contro vanta solo la famosa cavalcata delle sessanta partite del 1999. Ma non credo che questi dettagli abbiano mai scalfito l'amore del nostro amato Campione per la Bandiera Rossoblù. Anzi, mi correggo, per il Bologna. Perchè Giacomo Bulgarelli è ancora, e credo resterà per sempre, " la " Bandiera Rossoblù.


Paolo Milito




Onorevole Giacomino, con immutato affetto !!!


Paolo Milito

... forza, fatevi sentire !!! ...


Paolo Milito