Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

venerdì 29 gennaio 2021

TUTTO RELATIVO ???

“ Per vincere, ci vuole gente che sappia vincere “. Questa la sintesi della conferenza stampa tenuta oggi da Sinisa Mihajlovic in vista dell’impegno casalingo di domani contro il Milan. Sarebbe interessante comprendere i criteri con cui certa gente viene selezionata. Così come sarebbe interessante sapere perché Sinisa e Walter Sabatini si approcciano al mercato in un modo e Bigon e Di Vaio  in un altro, mettendosi di traverso. Intanto adesso sappiamo che la forma scadente di Mandzukic era solo una scusa per non ammettere che l’ingaggio preteso era troppo alto; il guaio è che, tutto intorno, mentre il “ simpaticissimo “ Mattia Destro continua a segnare alla faccia nostra che lo abbiamo aspettato per tanti anni, le squadre della nostra fascia si sono tutte rinforzate, mentre i nostri uomini-mercato sono rimasti a passarsi vicendevolmente un cerino acceso chiamato attaccante-che-la-butta-dentro. E che ormai, a questo punto, non dovrebbe più arrivare. E allora ??? D’accordo, Sinisa è bravo, e se riesce ad impiegare Barrow in un certo modo può anche ovviare all’inconveniente, ma è stucchevole veder sprecare tutte quelle occasioni in malo modo; oltretutto, la lezione della Storia ci insegna che nel 2005, a furia di sbagliare, i nostri eroi finirono molto male. Nella speranza che dietro l’angolo ci siano giorni migliori, domani riceveremo il Milan primo in classifica, reduce dal pirotecnico derby di Coppa Italia e quindi desideroso di rimettersi subito in carreggiata; da notare il confronto fra due ex allenatori incrociati: Sinisa, che ha il vanto di aver lanciato Donnarumma, e Pioli, artefice del nostro miglior piazzamento negli ultimi vent’anni. A Bologna il confronto conta qualcosa come 87 precedenti, ripartiti fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia, con 36 vittorie Rossoblù, 29 del Milan e 23 pareggi. La nostra vittoria più cospicua risale al 6 gennaio 1935: vincemmo per 6-3, grazie alle doppiette di Ottani e Raffaele Sansone ed ai gol di Schiavio e Maini, a cui il Milan replicò con una doppietta di Moretti e un gol di Arcari. Per contro, il Milan ci ha battuti per ben tre volte col punteggio di 4-1: il 19 giugno 1975, in Coppa Italia, e poi due volte in Serie A, il 25 giugno 1989 e il 25 gennaio 2009. Fra i pareggi, infine, si ricorda il 3-3 del 25 settembre 2013, dovuto ad alcuni gravi errori difensivi nel finale dopo essere stati per quasi tutta la partita in vantaggio per 3-1. Previsioni per domani ??? A questo punto, meglio non farne. Ormai sembra di assistere sempre allo stesso film; sappiamo quali sono i possibili rimedi, vediamo che non vengono presi provvedimenti, ragion per cui non resta che attendere la partita e sperare di non dover recriminare alla dormita fatale di pochi secondi che vanifica novanta minuti di grande lavoro. Staremo a vedere.


Paolo Milito


domenica 24 gennaio 2021

Sarebbe stato un meritato pareggio...

 Siamo arrivati all'ultima dell'andata del campionato. La Juventus ottiene una vittoria importante contro gli ospiti emiliani. Il primo tempo si conclude con la signora in vantaggio grazie al gol di Arthur. Nella ripresa il Bologna mette in difficoltà e non di poco i bianconeri che hanno il merito di non disunirsi. Con l'entrata in campo di Morata si agevola il tutto e ci pensa McKennie a chiude definitivamente il match. La Juve vede il Milan un po' più vicino di domenica scorsa, ma il Bologna non ha nulla da recriminare. Ha giocato alla pari non mollando mai un secondo. Ovviamente, quando se ne ha l'occasione, si DEVE segnare!

Manca un centravanti...
Manca una punta...
Il Bologna oggi in campo c'era, però...
E ha giocato bene!
Dai ragazzi: testa alta, buon gioco e avanti così!
Fino Alla Fine Forza Bologna!
Alessandra Sportelli Negrini 





sabato 23 gennaio 2021

L’IMMANCABILE JUVE

Ebbene sì, non facciamo in tempo a riprendere un po’ di buonumore dopo la vittoria, convincente ma comunque di stretta misura, ottenuta sul Verona, che il calendario ci impone, nella scomodissima collocazione delle 12.30, di andare a Casa Juve, un posticino nel quale, in genere, se ne vedono di tutti i colori, a dispetto delle maglie bianconere dei padroni di casa. Se ci atteniamo strettamente ai numeri, il confronto vanta 90 precedenti, ripartiti fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia, con 51 vittorie della Juve, 6 del Bologna e 33 pareggi. La vittoria più larga dei piemontesi risale al 4 giugno 1955: finì 5-1, per loro segnarono Colombo, Mannucci, Bronèe ( doppietta ) e il nostro Dino Ballacci con un autogol, per noi il solo Gino Cappello. Per contro, le nostre poche vittorie sono tutte di misura; si ricordano, comunque, quella del 5 ottobre 1980, 1-0, in quanto ottenuta grazie ad un rigore che costò la carriera all’arbitro Mattei, e quella del 26 febbraio 2011, ultima della serie, in cui Marco Di Vaio, con una favolosa doppietta mise a segno una clamorosa vendetta dell’ex. Da ricordare, poi, la rissa del 24 aprile 1949, provocata dalla concessione alla Juve di un rigore inesistente col Bologna in vantaggio per 2-1, che portò alla vittoria dei bianconeri a tavolino. Fra i pareggi, spicca senz’altro il 7-7 maturato il 15 ottobre 1958 in Coppa Italia: siccome era la finale per il terzo posto, e all’epoca non esisteva la lotteria dei rigori, alla fine ci fu data vinta per sorteggio. E domani ??? In campionato, la Juve è reduce dalla sconfitta contro l’Inter, però in settimana ha battuto il Napoli nella Supercoppa, quindi potrebbe essere in preda a stanchezza ed appagamento. I precedenti, lo sappiamo, non sono molto incoraggianti: spesso e volentieri, in questa partita, interviene una provvidenziale svista arbitrale al posto giusto e al momento giusto, e la storia si sta ripetendo anche nell’era del VAR. Ad armi pari, comunque, possiamo giocarcela, senza fasciarci la testa prima di essercela rotta. Staremo a vedere.


Paolo Milito


sabato 16 gennaio 2021

Noi abbiamo vinto! Loro no.. 😁

 


Caro Bologna, oggi in campo ho rivisto una bella squadra, compatta, determinata e con la giusta "garra". Qualche imprecisione, è vero... e magari un più di coraggio nel tirare in porta non guasterebbe... ma nell'insieme direi davvero tutto bene!

Ascoltare Sinisa in panchina è uno spettacolo unico (magari se lo ascoltaste sarebbe il top!!) e sono sempre più convinta che sia l'uomo giusto al posto giusto, nonostante qualcuno chieda a gran voce il suo esonero... 

La domanda, quindi, è solo una: perchè non è possibile vederti giocare così sempre? Non ti si chiede chissà quale sforzo immane... Nè meno e nè più (magari qualche tiro in porta) di quello che hai fatto oggi... Si può fare, no?

Orsolini ha segnato su rigore, portandoti alla vittoria. Bene anche De Silvestri, Vignato e Tomiyasu. Molto bene Skorupsky e migliore in campo? Soriano... 

Caro Bologna... la prossima partita è tostissima e lo sappiamo... Ci proviamo? Bravi ragazzi! 

Fino alla fine Forza Bologna!!!

Alessandra Sportelli Negrini 

venerdì 15 gennaio 2021

NON ABBIAMO BISOGNO DI BATMAN.

C’era una volta …

Purtroppo, però, in questi giorni Batman è andato a dar manforte ai tafferugli scoppiati al Campidoglio, negli Stati Uniti. Ecco quindi che qualcuno si è preso la briga di ovviare alla sua assenza, in questo modo:

Per carità, torniamo seri, e ricordiamoci di come ce la passavamo ai tempi di Albanone Panzone !!! Per completezza d’informazione, sappiate che, come Associazione Futuro Rossoblù, ci siamo permessi di contattare il Presidente Saputo pregandolo di provvedere, a stretto giro di mercato, all’acquisto di un buon attaccante; ci ha risposto indirettamente, parlando ai microfoni di SKY, Walter Sabatini, dicendo che non c’è bisogno di comprare un attaccante e che possiamo risolvere i nostri problemi ricorrendo alle risorse interne. Per non farci mancare nulla, nelle ultime ore il brasiliano Alexandre Pato, ex Milan, si è offerto ai nostri dirigenti dicendosi in preda alla nostalgia dell’Italia ( eh, già, la famigerata saudade … ). Tornando a Sabatini, il nostro DG avrebbe fatto meglio a precisare di aver ricevuto mandato a non sperperare denaro. Del resto non me la sento di biasimare per questo il magnate canadese, rimasto ustionato dall’aver trovato in essere i contratti-capestro di Acquafresca e Rolando Bianchi, e in seguito dall’aver dovuto pagare dei bei soldoni a tal Mattia Destro, capace di funzionare a corrente alternata sotto le Due Torri, salvo poi mettersi a fare il fenomeno in quel di Genova Rossoblù, con l’aggiunta della cosiddetta vendetta dell’ex nella ( per noi ) disastrosa trasferta di sabato scorso. Insomma, mai come ora si sente la mancanza di un certo Filippo Fusco e della sua capacità di far nozze coi fichi secchi. E a proposito di Fusco, riciclatosi con successo in quel di Verona, il calendario ci impone, nell’anticipo di domani, di ricevere i gialloblù, ai quali siamo concatenati da una lunga serie di incroci storici. Basti pensare che l’attuale presidente del Verona è Maurizio Setti, e che in passato hanno ballato in entrambe le piazze soggetti come Klaus Bachlechner, Sergio Clerici, Martin Adailton, Tazio Roversi, Bruno Pace, Vangelis Moras, Alberto Gilardino, Daniele Cacìa, Franco Zuculini, l’allenatore Giancarlo Cadè e il Presidente Pino Brizzi, fino al più recente Fabio Borini, attualmente parcheggiato in Turchia, che un anno fa, appena ingaggiato dal Verona, ci rifilò un’altra vendetta dell’ex. I numeri raccontano di 38 precedenti, suddivisi fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia, con un bilancio ampiamente favorevole ai nostri colori: 21 vittorie contro 6 sconfitte e 11 pareggi. Sorvolando sul 10-1 ottenuto il 27 novembre 1927 in Prima Divisione, la nostra vittoria più sonante è il 6-1 del 2 febbraio 1997, doppietta di Scapolo e gol di Paramatti, Marocchi, Andersson e Shalimov, contro il punticino del veronese Zanini. Il 6 ottobre 2013, invece, Luca Toni, sdegnosamente respinto in sede di mercato in quanto ritenuto troppo vecchio, trascinò i gialloblù verso un trionfale 4-1; oltre al Campione del Mondo segnarono per il Verona Cacciatore, Iturbe e Jorginho, con l’intermezzo di un rigore di Alino Diamanti. Quanto ai pareggi, si ricorda il 2-2 del 3 gennaio 1971, vantaggio iniziale di Bergamaschi e Clerici a cui replicammo in rimonta con Beppe Savoldi e Giacomino Bulgarelli. Domani avremo di fronte un avversario messo decisamente meglio in classifica, ma comunque alla nostra portata. In settimana, qualcuno ha addirittura dato per fatto l’esonero di Sinisa Mihajlovic, non si sa bene su quali basi, dimenticando che al momento, è vero, non siamo in Champions League, ma comunque abbiamo cinque punti in più rispetto alla terz’ultima; certo, contro squadre scalcinate come il Genoa sarebbe più appropriato vincere, anziché lasciar godere un quarto d’ora di felicità a Ballardini e Destro ( che ha esultato senza ritegno ), ma non siamo ancora alla fase di disperazione acuta, come era, senza andare troppo indietro con la memoria, più o meno due anni fa a quest’ora, in prossimità dell’avvicendamento fra Superpippo Del Cappero e Sinisa. Lo ripeto per l’ennesima volta: un buon attaccante e una maggior concentrazione da parte dei nostri baldi giovanotti possono fare la differenza. Dimenticavo: torna Skorupski. Speriamo sia un buon segnale. Buona partita a tutti.


Paolo Milito


sabato 9 gennaio 2021

È una brutta sconfitta...

Vi riporto le parole di Sinisa da un articolo di Sky Sport... Il campo era orribile per noi come per loro... Un'unica domanda: com'è possibile dominare per praticamente 90' e perdere? Se qualcuno sapesse rispondermi...




Il Bologna esce sconfitto dal Ferraris, contro un Genoa più bravo a concretizzare le occasioni create. Sinisa Mihajlovic ha rivolto le prime critiche alle condizioni del terreno di gioco, intervistato da Sky Sport al termine della gara: "Questo è un campo di patate, è una vergogna che in Serie A nel ventunesimo secolo si giochi su un campo del genere. Non voglio cercare scuse, abbiamo provato a fare la nostra partita da squadra tecnica ma con un campo così si perde il tempo di gioco. Una squadra che rompe il gioco più che costruirlo si trova meglio. Era quasi impossibile perderla ma è successo, ci prendiamo le nostre responsabilità e andiamo avanti. Non meritavamo questo risultato, ma abbiamo perso nettamente e c'è molto da dire. È una brutta sconfitta, non me l'aspettavo: ero convinto di portarla a casa. Il campo sicuramente ci ha penalizzato, ma non possiamo prendercela solo per questo. Nemmeno quando ero ragazzo c'erano campi così, ma è in questo stato già quando allenavo la Sampdoria. È un terreno per le pannocchie o le patate".

L’analisi 

L’allenatore del Bologna ha quindi commentano l’andamento della partita. "Bisogna tirare di più, quando trovi una squadra che difende dietro la linea della palla, i tiri da 20-25 metri vanno fatti. Nel primo tempo non abbiamo attaccato bene la profondità e non abbiamo sfruttato bene i cross ottimi che abbiamo fatto. Il Genoa ha fatto due gol su due tiri in porta. Ne parlerò con la società, non abbiamo un giocatore da doppia cifra. Per la mole di gioco che creiamo se avessimo un realizzatore, uno che concretizza ciò che facciamo, sarebbe meglio. Se troviamo qualcuno che si addica alla mia idea di calcio, magari gratis, allora va bene" ha detto Mihajlovic. "Dopo il secondo gol li abbiamo chiusi negli ultimi 20 metri – ha proseguito – ma era difficile perché il Genoa era chiuso. Ci sarebbe voluta un'invenzione e un po' di fortuna e chissà cosa sarebbe successo, non sarebbe stata la prima volta che avremmo recuperato nel finale".

L’obiettivo stagionale

Il Bologna si trova nella parte destra della classifica, abbastanza distante dalla zona calda. Ma per Mihajlovic l’obiettivo resta confermare la categoria. "Dobbiamo lottare per non retrocedere, quando l'ho detto 3-4 settimane mi avete preso per pazzo. Dobbiamo essere bravi a non rientrare nella lotta salvezza, cercando di arrivare il prima possibile a 40 punti ammesso che bastino. Quello è il primo obiettivo" ha concluso.

Grazie Sky Sport

Occhio ragazzi...

Alessandra Sportelli Negrini

venerdì 8 gennaio 2021

OBIETTIVO GENOA.

Nel tardo pomeriggio di domani, nell’anticipo deciso per scopi televisivi, si ripropone un confronto ricco di storia e di sfumature, culminato, negli anni ruggenti, anche con delle sparatorie. Questa volta siamo messi decisamente meglio noi, mentre i nostri avversari, penultimi in classifica, faticano ad assimilare gli insegnamenti del nostro ex tecnico Ballardini. La punta più acuminata dell’attacco genoano è un altro ex bolognista indigesto, Mattia Destro, al quale Sinisa Mihajlovic ha destinato una frecciatina in conferenza stampa. Da notare che in occasione dell’ultimo confronto fra le due squadre, a Bologna, vinto dai liguri per 3-0, uno dei gol fu messo a segno dall’allora semisconosciuto Soumaoro, sbarcato in questi giorni sotto le Due Torri per rinforzare in qualche modo la difesa. I numeri raccontano che in Liguria si sono giocati 60 incontri, spalmati fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia, con 25 vittorie del Genoa, 18 del Bologna e 17 pareggi. La vittoria più consistente dei padroni di casa risale al 4 luglio 1948: un sonoro 7-2, dovuto alla tripletta di Dalla Torre, alla doppietta di Brighenti ed ai gol di Grisanti e Formentin, a cui risposero Matteucci e Biavati. La nostra vittoria più scintillante è invece il 4-3 ottenuto il 28 febbraio 2010, in una giornata climaticamente da tregenda e ricca di continui capovolgimenti di fronte; per noi tripletta di Adailton e gol di Buscè, per loro doppietta di Suazo e gol di Sculli. Fra i pareggi spicca il 3-3 del 4 ottobre 1953, dovuto ai gol di Bennike, Cattani e Serantoni del Genoa a cui risposero i nostri Randon, Pivatelli e Cappello. Dopo il sofferto pareggio ottenuto in casa con l’Udinese, dovuto in parte a dei nostri errori e in parte ad una condotta arbitrale non proprio impeccabile, i nostri eroi sono chiamati a dare continuità alla propria azione, dovendo fare i conti con la tremenda fame di punti degli avversari. Pronostico quindi più che triplo, in attesa di conoscere il nome dell’attaccante destinato ( si spera ) a finalizzare le troppe occasioni mancate finora di un soffio. Per non farci dimenticare il brutto momento storico che stiamo vivendo, il portierino Ravaglia, appena ripresosi da un infortunio, è risultato positivo al Covid ed è ora soggetto alle relative conseguenze del caso. Vabbè, buona partita a tutti.


Paolo Milito


mercoledì 6 gennaio 2021

Solo un gran bel Bologna!

 Eccoci qua. Un'altra partita e mille mila aspettative... Tutte meritatamente riposte!

Non mi interessa il pareggio a tempo scaduto...

Non mi interessa l'espulsione per doppio giallo...

Non mi interessa la papera di Da Costa (che si è poi ampiamente riscattato!!)...

Mi interessa quello che ho visto in campo dall'inizio alla fine della partita: solo il Bologna!

Passati i primi 15', in campo i rossoblu hanno deciso, costruito, approntato, tentato, attaccato, giocato e dato il tutto per tutto! Fino al gol dell'Udinese, e fino all'espulsione di Svamberg, in campo c'erano solo undici gladiatori felsinei! 

Nessuno si è mai arreso...

Nessuno ha mai mollato...

Nessuno ha avuto paura di tentare sempre e comunque!

Per la prima volta dopo tantissimo tempo, anche in 10 e subendo per 30' il continuo attacco dell'Udinese, Il Bologna ha stretto i denti e non ha mollato un centimetro!

Non mi interessa altro, oggi...

Bravi tutti nonostante tutto!

Se sabato si scende in campo così, con un po' di attenzione in più, non ce n'è davvero!!

Dai ragazzi... Avanti a tutta forza!!

Alessandra Sportelli Negrini 





martedì 5 gennaio 2021

ASSESTAMENTO.

Il bello ( o il brutto, secondo i punti di vista ) delle partite a porte chiuse, è che i microfoni della tv captano tutto quello che succede all’interno dello stadio, anche i bisbigli. E il nostro Sinisa non ha certo pronunciato un’eresia, sbottando: “ Ma almeno qualche volta tirate DENTRO a quella c…. di porta !!! “ di fronte al settimo  tiro sbagliato dai nostri contro la Fiorentina. Non è un mistero: non abbiamo, al momento, un giocatore capace di buttarla dentro a prescindere, tipo Savoldi, Signori o Di Vaio, e il bellicoso tecnico serbo è costretto a far leva sulla buona volontà delle mezzepunte di cui dispone. Beffa delle beffe, soggetti che da noi lasciavano molto a desiderare ( senza far nomi, Floccari e Destro ) nelle loro attuali collocazioni spesso e volentieri si trasformano in veri e propri fenomeni. La Società ha promesso solennemente che al mercato di gennaio si cercherà di ovviare all’inconveniente, staremo a vedere. Per intanto, nel turno infrasettimanale dell’Epifania ci accingiamo ad ospitare l’Udinese. Il confronto vanta 41 precedenti, spalmati fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia. Bilancio nettamente favorevole ai nostri colori: 23 vittorie contro 11 sconfitte e 7 pareggi. Se ci limitiamo alla stretta contemplazione dei numeri, riscontriamo una stratosferica vittoria per 14-0 ottenuta allo Sterlino, in Prima Divisione, il 25 marzo 1923. Se invece guardiamo a dei precedenti più attendibili dal punto di vista tecnico, la nostra miglior vittoria è il 5-2 del 25 marzo 1951, ottenuto grazie alle doppiette di Gino Cappello e Cesarino Cervellati con l’aggiunta di un gol di Garcia, contro le marcature di Paulinich e Darin. Il 13 marzo 1955 fummo invece travolti da un sonoro 4-2, doppietta di La Forgia e gol di Selmosson e Bettini, a cui risposero solo Cervellati e Pivatelli. Quanto ai pareggi, spicca il 2-2 uscito l’8 settembre 1957: per il Bologna gol di Vukas e Capra, per i friulani Lindskog e Bettini. Domani verrà a farci visita una squadra che precediamo in classifica di un punto e di una posizione, dopo averla inseguita per anni, se non per secoli, come modello di gestione sia tecnica che amministrativa. Per uscire contenti dal campo, in fin dei conti, basterebbe poco: a Firenze sarebbe stato sufficiente che solo uno, se non mezzo, dei tiri sbagliati dai nostri eroi fosse entrato nella porta difesa dall’immancabile portiere polacco di turno ( negli ultimi tempi, per noi, una costante ) e la serata avrebbe preso tutt’altra piega. Per nostra fortuna non siamo ai livelli di disperazione a cui ci eravamo abituati sotto Gwaraldy&C., e con qualche sbavatura in meno possiamo puntare comunque ad un campionato più che decoroso. Affrontiamo dunque le zebre meno pregiate senza troppi complimenti, giocandocela alla pari, in attesa di buone notizie dal fronte del mercato. Buona partita a tutti.

Paolo Milito



domenica 3 gennaio 2021

Piuttosto che niente...

 


In due parole: "ac sonn" (che sonno)...
Una partita abbastanza soporifera che regala al Bologna un punto prezioso.
A Firenze dominano i padroni di casa per i primi 15', poi la partita la fanno i rossoblu... peccato che non tirino mai in porta!
Come si è sentito dire ben distintamente da Sinisa: "Provate a tirare verso la porta ogni tanto...".
Nel gioco del calcio vince chi fa più goals...
Una partita giocata anche abbastanza bene... da compitino per la sufficienza... senza arte nè parte...
Va bene allora: intaschiamo il punto del pareggio e aspettoamo la prossima... Quanti anni sono che lo dico? Troppi...
Dai ragazzi!!
Alessandra Sportelli Negrini


sabato 2 gennaio 2021

ASSALTO ALLA VIOLA.

 Ancora una volta, come un anno fa, iniziamo l’anno solare affrontando la Fiorentina, con la differenza che stavolta saremo noi a far visita ai nostri avversari storici, per l’ennesima edizione del Derby dell’Appennino. La storia racconta qualcosa come 73 precedenti, distribuiti fra Prima Divisione, Serie A e Coppa Italia, con 39 vittorie dei padroni di casa, 14 del Bologna e 20 pareggi. L’ultima volta, lo scorso 29 luglio, abbiamo incassato quattro pappine secche, ma in passato avevamo fatto di peggio: il 23 novembre 1958 fummo travolti da un sonoro 6-3, frutto della doppietta di Lojacono accompagnata dai gol di Montuori, Cervato, Petris e Hamrin, contro cui non servì a nulla la pur notevole tripletta messa a segno da Gino Pivatelli. La nostra vittoria più clamorosa è invece il 5-2 ottenuto il 25 gennaio 1942: doppiette di Biavati e Puricelli e tocco finale di Arcari IV, a cui risposero Valcareggi ( un nostro ex ) e Degano. Da notare che per tre volte è finita 2-2, che il 2 gennaio 1955 ci fu assegnata la vittoria a tavolino dopo un autentico far west scatenato dai tifosi viola dopo aver visto i propri beniamini andare sotto di tre gol, e che poche altre volte al mondo si è visto qualcosa di peggio del comitato di accoglienza a base di molotov che il 18 giugno 1989 costrinse Ivan Dall’Olio ad imboccare un tunnel dal quale non ha potuto più uscire, nonostante i notevoli progressi della chirurgia plastica attuale. Domani, a Firenze, affronteremo un’avversaria che precediamo di un solo punto in classifica, che dopo un avvio incerto ha cambiato allenatore e ancora stenta a carburare, nell’attesa di combinare qualcosa di buono al mercato di gennaio. Rimasto scottato dal caso-Lyanco, Sinisa Mihajlovic ha chiesto giustamente ai nostri uomini-mercato di evitare i prestiti secchi. In effetti la nostra è una delle poche Società attualmente affidabili dal punto di vista economico; di conseguenza, a differenza di quanto accaduto in passato, sarebbe il caso di azzardare qualche piccolo sforzo da poter capitalizzare in futuro, anziché valorizzare a scrocco i talenti degli altri o, peggio ancora, ricoprire di denari soggetti capaci altrove di fare sfracelli per poi venire a Bologna e recitare la parte degli oggetti misteriosi. Negli ultimi giorni si sono rincorse tante voci e tanti nomi, ma le chiacchiere, si sa, stanno sempre a zero: una volta individuato chi davvero potrà fare al nostro caso, il nostro tecnico saprà certamente come impiegarlo nel migliore dei modi.


Paolo Milito