Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

venerdì 30 maggio 2014

La tela del Bologna...

La tela di Penelope a confronto dello sceneggiato "La presidenza e il Bologna in B" era un semplice fazzolettino da taschino...
Stiamo leggendo di tutto e il contrario di tutto... e non se ne può più!
Proviamo a ricapitolare un po' di cose per provare a capirci qualcosa....
Dopo la "retrocessione annunciata" tutti abbiamo invocato Zanetti: noi tifosi, poi il sindaco Merola e adesso anche le associazioni rossoblu tramite una lettera spedita alle redazioni di Bologna.
Tutti lo invochiamo, considerandolo il salvatore della piazza rossoblu, l’uomo che dovrebbe essere in cima alle torri per comandare.
Adesso la palla ce l’ha Zanetti che dovrà decidere cosa fare.
Sebbene la Segafredo abbia un fatturato di oltre un miliardo di euro, c’è un limite anche alla tentazione dettata dalla passione visto che, teoricamente, gli uomini da business devono essere lungimiranti e riflessivi.
L'intera Bologna rimane con il dubbio e la speranza, unita ad una sempre maggiore fiducia che tutti i tifosi rossoblu, ad ogni livello, stanno provano a trasmettere a Zanetti per spingerlo a salvare il Bologna..

Arriviamo piano piano al cinquantenario dello scudetto, che nessuno si è sentito di festeggiare, escludendo il Bfc che accompagnerà solamente le iniziative private, a partire dal film di Marrese "Il cielo capovolto" e la mostra di foto e documenti all'Archiginnasio del 5 giugno.
Sempre il 5 giugno la MP editore assieme al Rotary Club Bologna festeggerà i campioni d'Italia del 1964 al Savoia Hotel, presenti Italo Cucci, Sabrina Orlandi e Giorgio Comaschi con i giocatori di quella gloriosa squadra.

Spostandoci a Savigno, invece,  assisteremo alla rievocazione dello spareggio scudetto del 1964 tra due formazioni di vecchie glorie di Bologna ed Inter.
Vari i protagonisti delle due formazioni che scenderanno in campo tra cui potremo trovare ex giocatori delle due squadre come Pecci e Marocchi da una parte e Pagliuca e Schillaci dall'altra, che riporteranno sulle magliette i nomi dei giocatori in campo cinquant'anni fa.
Non sembrano tempi per far festa in casa rossoblu, ma alcuni protagonisti hanno voluto far comunque sentire la propria vicinanza alla società soprattutto in questo momento di difficoltà.

Il 4 giugno al Dall'Ara ci sarà l'evento benefico "Piccoli Grandi Cuori", serata benefica in collaborazione con Deutsche Bank, dedicata al miglioramento delle condizioni di degenza dei bambini portatori di handicap.
Un torneo con 10 squadre (tra cui una rappresentativa di Polizia e Carabinieri) che vedrà il suo atto finale proprio sul terreno di gioco del Dall'Ara.
L'evento più importante sarà il match tra i big del passato in campo assieme a volti noti dello spettacolo.
Rimetteranno gli scarpini ai piedi Marocchi, Colomba, Tarozzi e Tacconi, accompagnati dai cantanti Mingardi, Mengoli, Vallesi e tanti altri.
Il biglietto costa 5 euro e tutto il ricavato verrà devoluto all'associazione onlus "Piccoli Grandi Cuori".

E tornando a casa e troviamo un'altra sorpresina: la sovrintendenza archeologica sta continuando a seguire gli scavi del Centro Tecnico perchè il luogo dove dovrebbe sorgere la struttura principale sembra sia effettivamente fonte di sepolture molto antiche, alcune risalenti all'epoca romana.
Se dovessero essere confermate, i lavori potrebbero subire uno stop che non porterebbe alla cancellazione del progetto del Centro, ma a un riadattamento nel rispetto dei ritrovamenti archeologici emersi.

Nello stesso momento si vanno a guardare i libri mastri del Bologna per verificarne l'aspetto finanziario: seduti al tavolo fino a tarda notte, a guardare e riguardare i tristi conti di una società in difficoltà dentro e fuori dal campo, si è svolto l'incontro tra Trombetti, Baraldi, Gabrieli e Catenacci, revisore quest'ultimo, dei conti del collegio sindacale.
Le associazioni dei tifosi insorgono...
Si fa strada la carta Zeman, che però a Zanetti non piace, e si ripropone Pioli...

"Il notaio Vico, ricordando quanto avvenuto nel 2005, quando Gazzoni ricondusse tutte le perdite alla propria Società controllante consegnando nelle mani di Cazzola un Bologna senza debiti, ha proposto di imputare il buco di bilancio a Bologna 2010, la Società controllante di cui Guaraldi si è fatto nominare amministratore delegato, in modo da agevolare il ritorno di Zanetti a capo di un Bologna privo di pendenze.
In serata Filippo Fusco ha confermato una voce che girava da parecchi giorni, ovvero di aver ricevuto mandato di chiedere ai giocatori di rinunciare agli stipendi di aprile e maggio.
Temo che entrambe le cose siano difficili da realizzare ..."

Poi Guaraldi tenta la carta della disperazione e chiede aiuto al cane " Gunther III " ... peccato che il cane sia morto e i soldi siano andati a Gunther V e, soprattutto a Maurizio Mian, 58enne pisano, farmacologo, che lunedì a Firenze ha incontrato per conto della sua Gunther Reform Holding il responsabile amministrativo rossoblù Alessandro Gabrieli e il responsabile marketing Daniele Montagnani.
Ecco cosa ha dichiarato Maurizio Mian: «Non so quanto ci prendiate sul serio e ammetto che con la storia del cane sia facile ironizzare, ma siamo toscani e sappiamo giocarci con l’ironia.
Il cane è morto qualche tempo fa, ma ora c’è un erede e la vita va avanti».
GIORNALISTA- Perdoni la crudeltà di fronte al dramma: i soldi ci sono?
«Quelli ci sono sempre, facciamo diverse cose in molte parti del mondo. E le dico di più: Bologna è il mio sogno proibito».
GIORNALISTA- Ci provò nel 1993. Ci pensa da allora?
«Mica solo quella volta. A quei tempi c’eravamo noi e il compianto Ruggeri oltre a Gazzoni, a cui lasciammo all’asta perché era il presidente migliore. Poi c’erano state altre due occasioni in cui eravamo stati più discreti: quando Gazzoni cedette il club, ma a quel punto c’era già Cazzola, e anche nel 2010. Contattammo Porcedda, si parlò di un hotel a Carloforte, ma poi arrivò Consorte: so che è ancora attivo nel Bologna».
GIORNALISTA- Ora c’è Zanetti: che fa, molla di nuovo?
«È l’imprenditore numero uno a Bologna e ora deve dire la sua: finché non si capisce cosa accade tra Guaraldi e Zanetti noi di certo non possiamo entrare. Sia chiaro, io mi considero un piano B rispetto a Zanetti».

E veniamo alle prime incombenti tappe fisse per il Bologna: venerdì  30 la prima scadenza per il Bologna ( pagamento degli stipendi di in arretrato e dell'Irpef ) e Pioli che sembra vicino alla panchina, per la quale ancora percepisce un lauto stipendio.
Il Bologna è alla disperata ricerca di fondi, e nello stesso momento Guaraldi sta piazzando, in caso debba rimanere in sella, i suoi uomini in punti strategici per la prossima stagione, come ad esempio nel settore giovanile.
Un po’ come costruire la casa dal tetto senza le fondamenta...
Sembra comunque che la scadenza di oggi per il pagamento degli stipendi del trimestre gennaio-marzo possa essere onorata: la società dispone in cassa di 3 milioni circa a fronte dei 6.5 da pagare, ma il presidente ha garantito che ce la farà.
Molti più dubbi sull'Irpef di gennaio che rischia di non essere saldata con la conseguente penalizzazione di un punto in classifica.

Guaraldi va a parlare con Zanetti accompagnato da un tifoso della curva cercando così, con l'aiuto di Righi , di comperare il silenzio della curva e dei tifosi...
E continuiamo:
"Guaraldi ha convocato tre dei quattro presidenti delle Associazioni in un ristorante, approfittando di un impedimento del notaio Vico, e si è fatto accompagnare da quindici ultras dicendo due cose fondamentali:
1) ha trovato i soldi per coprire tutte le spese di maggio e giugno;
2) si è detto sicuro che Zanetti alla fine rinuncerà al suo proposito.
Da cosa derivino le sue certezze, non è dato sapere.
Quel che è certo è che i rappresentanti delle Associazioni mi sono sembrati molto scettici sull'autenticità delle affermazioni dell'ormai sembra "insostituibile" Presidente... "...

Percorrendo un sentiero un po' contorto, siamo arrivati al 29 maggio: lo stadio di Bologna ha compiuto 87 anni.
La costruzione della struttura, inizialmente denominata “Littoriale”, fu promossa da Leandro Arpinati, podestà di Bologna e presidente della Figc, ed iniziò nel 1925.
Il 29 maggio 1927 l’impianto, il primo in Italia sorto per iniziativa pubblica, venne inaugurato in occasione di una partita della Nazionale: Italia-Spagna 2-0, con gol del capitano rossoblu Della Valle.
Da allora, questa diventò la casa delle partite interne del Bologna.
Lo stadio cambierà poi nome in “Comunale” dopo la caduta del regime fascista ed infine, nel 1983, verrà intitolato alla memoria di Renato Dall’Ara, storico presidente del Bologna per trent’anni.

Arriviamo ad oggi, con il Presidente che parla direttamente ai tifosi: sembra che l'obiettivo sia quello di dividere la tifoseria tra coloro che ascoltano le sue parole accorate di un rilancio e chi rimane sulle proprie posizioni di intransigenza dopo una stagione piena di mancate promesse.
Infine, la ciliegina sulla torta: Guaraldi ha saldato i giocatori, ma non le tasse!
Il Bologna ha saldato gli stipendi di gennaio, febbraio e marzo, regolarizzando così la posizione, ma non ha pagato, come previsto, l’Irpef.
Arriverà quindi la penalizzazione in classifica di un punto per il prossimo campionato di serie B.
Guaraldi ha convocato un cda per mercoledì 4 giugno, mentre la data precedentemente fissata per l’assemblea dei soci è quella del 12 giugno.
Nei giorni scorsi il presidente aveva incontrato associazioni e tifosi garantendo che non avrebbe avuto problemi a saldare sia gli stipendi sia l’Irpef...

Mi fermo qui perchè il fegato mi si è abbonadantemente intossicato!!!

Caro Presidente, non è un reato ammettere di non essere in grado e farsi da parte, mentre lo è costringere la mia squadra non solo in serie B, ma sempre più vicina a quello che sembra un bel fallimento pilotato!!!
Abbiamo visto da una parte una splendida città che, nonostante tutto, organizza iniziative benefiche con  una sorta di " festeggiamento in sordina" per i tempi che furono, mentre dall'altra... A noi Beautifull ci fa una pippa...
Il mio Bologna può stare solo in serie A...

P.S. Abbiamo creato un evento su Facebook: il 13 giugno tutti a San Luca se Zanetti compra il Bologna...
Alessandra Sportelli Negrini
Paolo Milito

sabato 24 maggio 2014

Disastro totale

Tira davvero una brutta aria. Dopo il CDA di giovedì, le prospettive appaiono chiare e negative. Entro il 31 maggio devono saltar fuori 6.5 milioni di euro per pagare Irpef e stipendi di febbraio-marzo; se ciò non accadesse, arriverebbero due punti di penalizzazione, da scontare nel prossimo campionato, a prescindere dalla categoria. Il 12 giugno, data fissata per l'assemblea degli azionisti, servirà l'innesto di almeno 12.5 milioni nel capitale sociale, pena il fallimento della Società. E qui, purtroppo, bisogna fare i conti con diversi esponenti della carta stampata e della TV, i quali finiscono per dare ragione agli ultras di Beata Gioventù: per la smania di fare uno scoop finiscono per confondere le idee, e creare un clima di agitazione del tutto controproducente. Dunque, andiamo per gradi. Per nostra fortuna, Massimo Zanetti ha deciso di passare sopra all'ingaggio di Filippo Fusco ed alla scoperta della vera identità del collaboratore di Guaraldi presente all'incontro di Treviso, rinviando a tempi futuri la risoluzione di eventuali questioni, e ribadendo la ferma volontà di salvare il Bologna.Inoltre, di fronte al moltiplicarsi di voci incontrollate, arrivate a raccontare dell'esistenza di un buco di bilancio pari addirittura a 70 milioni, lo stesso Zanetti ha telefonato personalmente ad un giornalista bolognese, bacchettandolo per l'accaduto e precisando che l'ammanco ammonta a circa 39 milioni. Veniamo alla questione-fallimento. E' stato detto che non ci sono più i tempi tecnici per il fallimento pilotato. Errore: in realtà la legge prevede che, in caso di fallimento pilotato, i soci del club fallito non possono in alcun modo acquisire il controllo della nuova Società, ne' totalmente ne' parzialmente, per cui Zanetti dovrebbe restare obbligatoriamente fuori dai giochi. Per quanto riguarda la categoria, tanti parlano a vanvera prospettando addirittura di ripartire dalle serie dilettantistiche. A dire il vero esiste ancora il Lodo Petrucci, di cui il Bologna, contrariamente a quanto si disse nel 2010, ancora non ha beneficiato: se fosse stato applicato allora, avremmo fatto la fine dell'attuale Nocerina, con tutte le partite perse a tavolino e retrocessione d'ufficio. Per cui, in caso di fallimento, si ripartirebbe da una categoria più in basso rispetto al titolo sportivo, quindi, nel nostro caso, dalla Lega Pro. La situazione potrebbe degenerare nel caso in cui non si trovassero, entro il 30 giugno, gli 800.000 euro necessari all'iscrizione al campionato: in quel caso sarebbe comunque necessario costituire una nuova Società, ma la categoria di appartenenza dipenderebbe dalle disponibilità finanziarie, ovvero dalla presenza di soldi in cassa utili a pagare l'iscrizione ( ovviamente meno soldi ci saranno più bassa sarà la categoria ). Insomma, i commercialisti di Zanetti stanno conducendo un lavoro a tutto campo, non trascurando nessuna ipotesi, nell'intento di favorire il ritorno alla presidenza del re del caffè e al tempo stesso di non fargli sprecare inutilmente del denaro. Per finire, due episodi che non so se definire grotteschi o sconcertanti, ma che danno la misura delle difficoltà in cui il Bologna si dibatte attualmente. Il primo: ieri pomeriggio la Società decide, di punto in bianco, che l'allenamento in corso sarà l'ultimo prima della chiusura della stagione, inizialmente prevista per il 31 maggio; questo per risparmiare qualcosa sulle spese varie legate all'utilizzo del Centro di Casteldebole. I pochi giocatori rimasti dopo le varie partenze per i ritiri pre-mondiali decidono allora di omaggiare lo scarso pubblico presente di maglie, tute e palloni. Risultato: in serata è stato loro comunicato che a ciascuno verranno tolti dalla busta-paga di maggio 105 euro, per risarcire la Società del danno arrecato. Come se non ci fosse uno sponsor tecnico !!! Veniamo al secondo: nella giornata di ieri è comparsa, sul sito ufficiale del BFC, una nota che ricordava il quarantesimo anniversario della vittoria in Coppa Italia. Ebbene, la ricostruzione dell'evento lasciava un tantino a desiderare: si sosteneva che, nella vittoriosa finale contro il Palermo, il risultato di 1-1 fosse maturato nei tempi supplementari, dopo 90° a reti inviolate. Io, quel giorno, ero lì, fra il pubblico dello Stadio Olimpico di Roma, circondato da tanti Tifosi Rossoblù ( si parla di migliaia di persone, non gli eroici quattro gatti che seguono le trasferte dei giorni nostri ), e posso garantire che il Palermo passò in vantaggio al 18° con Magistrelli, mentre noi pareggiammo al 90° grazie ad un rigore procurato da Giacomino Bulgarelli e realizzato da Beppe Savoldi. Nei supplementari il bombardamento rosanero alla porta di Buso non produsse effetti ed ai rigori il Bologna vinse 5-4. Dopo essermi consultato con alcune persone che, avendo assistito alla partita, mi hanno confermato l'esattezza dei miei ricordi, mi sono permesso di inviare una mail all'Ufficio Stampa del Bologna, pur sapendo che il suo responsabile si chiama Carlo Caliceti, ovvero uno dei protagonisti del famoso pasticcio-Ibson. Non ho ottenuto alcun riscontro, ne' l'errore è stato corretto, anzi oggi quella nota sembra svanita nel nulla. Lascio giudicare a voi, però, che tristezza !!! Non oso pensare a cosa ci attenda dietro l'angolo. Del resto si sa che per fare una frittata bisogna rompere le uova. Vedremo.


Paolo Milito

martedì 20 maggio 2014

Un cammino difficile

Quella di ieri doveva essere una semplice giornata di transizione. Invece sono successe diverse cose che potrebbero avere un peso determinante nel difficile cammino verso la profonda ristrutturazione di cui necessita il Bologna. Nel primo pomeriggio il DG Roberto Zanzi ha rassegnato le proprie dimissioni dall'incarico, anticipando di 11 giorni la scadenza del contratto e portando via con se' Adriano Polenta, uno dei responsabili del pasticcio-Ibson all'aeroporto di Bologna. Intanto, negli uffici della Società, da una parte Luca Baraldi si intratteneva in un lungo ( 3 ore e mezza ) colloquio coi responsabili economici del club, dall'altra Albano Guaraldi annunciava l'ingaggio dell'Avv. Filippo Fusco come nuovo Direttore Generale. Sorpresa e smarrimento un po' fra tutti noi: chi sarà mai questo Filippo Fusco ? All'uscita dalla stanza dei commercialisti, Luca Baraldi si trova davanti Claudio Beneforti, che conosce bene Fusco e ne annuncia l'avvenuto ingresso in Società. Appresa la notizia Baraldi, scuro in volto, va via senza salutare. Intanto Alberto Bortolotti, sul sito Play Bologna, spiega che Fusco è un agente Fifa abilitato a fare anche il procuratore o il dirigente sportivo, che vanta nel suo passato un'esperienza come DG del Napoli pre-De Laurentiis e soprattutto che è molto amico di Zdenek Zeman, di cui per un certo periodo è stato anche il procuratore. Indubbiamente, questa manovra a sorpresa di Guaraldi rischia di indispettire, e non poco, Massimo Zanetti. Se davvero il palazzinaro barbuto ha intenzione di passare la mano, perchè ingaggiare un personaggio amico di un allenatore la cui venuta non suscita troppi entusiasmi, per di più rappresentante una figura pari a quella che assumerebbe Baraldi una volta tornato in sella Zanetti ? Non finisce qui. In apertura del " Pallone nel 7 ", mentre Gianfranco Civolani sta tranciando un giudizio al cianuro su Guaraldi e sulla sua manovra, sostenendo ( e non a torto ) che sta sfidando le ire di una Città e della tifoseria tutta intera, arriva a Sabrina Orlandi un comunicato del gruppo ultrà " Beata Gioventù "; in pratica, si rende noto che venerdì scorso, all'incontro di Treviso fra Zanetti, Baraldi e Guaraldi, ha partecipato anche uno dei leaders del gruppo, presentato a Zanetti come un collaboratore di fiducia. Ovviamente la notizia ha suscitato non poche perplessità fra giornalisti e tifosi; in particolare non ha fatto molto piacere ai dirigenti delle quattro Associazioni di Tifosi Rossoblù azioniste di minoranza, che dal giorno in cui si è insediato Guaraldi hanno chiesto inutilmente che venisse ammesso almeno un loro rappresentante alle sedute del CDA, in omaggio agli accordi presi al momento di realizzare il salvataggio del dopo-Porcedda. Insomma, a parole Albano Guaraldi esterna la volontà di perfezionare in tempi brevi il passaggio di proprietà, per il bene del Bologna, ma nei fatti sta conducendo tutti noi a camminare a piedi scalzi sui cocci di vetro !!! Sapevo già che questo periodo di transizione fra un campionato e l'altro sarebbe stato difficile, pieno di difficoltà e tribolazioni; se la partenza è stata questa,temo che il futuro sia destinato a riservarci giornate ancor più tumultuose. Il Civ ha rimproverato i Bolognesi tacciandoli di eterna inerzia: non sono d'accordo. Bologna è sempre stata un modello di civiltà, i suoi Tifosi ne sono lo specchio fedele, e mi auguro che mantengano sempre lo stesso atteggiamento di critica costruttiva, anche di fronte alle peggiori sorprese che temo possano ancora venir fuori dal cappello a cilindro del terribile mago barbuto. Ragazzi, non possiamo fare altro: aspettiamo e speriamo.


Paolo Milito

lunedì 19 maggio 2014

RicominciAmo... dalla B!

Si è conclusa l'ultima partita del campionato e non abbiamo visto niente di nuovo sul... fronte del Bologna!
Dobbiamo ripartire, raccogliendo i cocci di una stagione devastante ed affrontare il campionato cadetto... e non sarà affatto facile!
Si sentono tante chiacchiere di corridoio riguardanti la nostra squadra, e dovremo attendere ancora qualche giorno per vedere quali, se ci saranno, cambiamenti avverranno.
Nel frattempo, abbiamo fatto alcune ipotesi!
Questa sera ho ascoltato la partita in collegamento con Radio Bruno cuore rossoblu, come sempre del resto, anche perchè i commentatori Sky ( Causio questa sera ) sono insopportabilmente di parte, e sono saltati fuori alcuni argomenti interessanti...
Una delle prospettive paventata dal mitico Andrea Mingardi potrebbe essere questa: "Ci sono debiti da pagare e non so chi potrebbe aver voglia di pagarli (nessuno al mondo). Mettiamo che facciano fallire la società (potrebbero chiedere una dilazione): cosa si potrebbe fare? Zanetti potrebbe venire a fare il "garante" dei debiti che Guaraldi dovrebbe pagare? Io credo che Zanetti potrebbe accettare, con il controllo di Baraldi e magari dando garanzie a Zeman di costruire una squadra... e, nel tempo, costruendo il centro sportivo nuovo, acquisiremmo un certo tipo di "credito" e si ripianerebbe la situazione."
Il ragionamento di Andrea non fa una grinza, a meno che non ci siano segreti nascosti che Guaraldi non debba e non voglia rivelare al mondo...
Da parte di Zanetti, c'è stata la volontà di vedere i conti, almeno hanno detto così...
E' stato anche affrontato il discorso allenatore: Zeman sarebbe il più papabile, ma Pioli, idolatrato da una parte della tifoseria ( con la quale litigo regolarmente su questo argomento) e dallo stesso Guaraldi ( o così sembra) é ancora a libro paga... e non costa poco!
Ricordiamoci però una cosa: Capello, allenatore idolatrato e osannato, e innamorato di se stesso, ha ammesso che l'allenatore conta per il 20%, e che alla fine sono gli undici che sono in campo a fare la differenza... e sinceramente quest'affermazione mi vede abbastanza d'accordo.
E' chiaro però che allenamento e preparazione sono fondamentali, come l'armonia negli spogliatoi e la capacità di essere squadra... Due aspetti che nel Bologna di quest'anno non si sono visti!!!
C'è poi il discorso degli ingaggi: abbiamo troppi giocatori ed alcuni davvero troppo costosi, in vista anche del regolamento del campionato cadetto: si possono tesserare diciotto giocatori, più due di bandiera, più tre under 23, più illimitati under 21... Si deve assolutamente sfoltire!
Chi teniamo allora? Personalmente punterei su Stojanovic, Crespo, Morleo, Ibson, Paponi, Cherubin ( che è però un po' caro...) e rinnoverei il resto della squadra.
Vendiamo al massimo valore chi è vendibile, ad esempio i sette nazionali che abbiamo ( e andiamo in B con sette nazionali in squadra... da non credere...) e cerchiamo di fare cassa, anche perchè, non dimentichiamolo, gli stipendi di febbraio devono ancora essere pagati...
Soprattutto, cerchiamo di metterci tutto l'impegno e la passione che servono ad affrontare uno dei campionati più difficili che ci siano, dove i giocatori non solo corrono... galoppano letteralmente!!!
A noi tifosi non resta che aspettare l'evolversi degli eventi, certi del fatto che siamo e resteremo sempre Bolognesi da serie A...
Siamo ancora qui per sostenervi e per aiutarvi a risorgere dalle vostre ceneri, perchè il nostro amore non ha categorie!!!
Arrivederci a settembre, quindi... combattivi e pronti al balzo!!!
Fino alla fine e per sempre FORZA BOLOGNA!!!
Alessandra Sportelli Negrini



sabato 17 maggio 2014

Per salutare la Serie A

Domani il Bologna saluta la Serie A, dandole appuntamento a chissà fra quanto tempo, e lo fa in quello Stadio Olimpico in cui cinquant'anni fa conquistò il suo settimo scudetto e, dieci anni dopo, la sua seconda Coppa Italia. Incontriamo la Lazio, contro la quale altre volte, in passato, abbiamo disputato l'ultima partita di campionato, magari in un clima più allegro di quello che stiamo vivendo in questi giorni. Il 19 maggio 1974, quattro giorni prima della finale di Coppa Italia vinta contro il Palermo, le due squadre si affrontarono in quello che ancora non si chiamava Stadio Dall'Ara; i biancocelesti da due settimane avevano la certezza della conquista del loro primo storico scudetto, i nostri erano con la testa rivolta alla gara che li aspettava a Roma di lì a poco. Ne venne fuori una partita piacevole, giocata senza tensioni e finita 2-2 nel tripudio generale. Più burrascosa la gara del 7 maggio 1978: un Bologna non ancora sicuro della salvezza vinse 1-0 con un gol dell'ex laziale Nanni; qualche giorno dopo, un misterioso personaggio inviò ad un giornale sportivo una lettera anonima in cui sosteneva di avere le prove che gli ex compagni di squadra avevano favorito spudoratamente la marcatura di Nanni. Le prove non saltarono fuori, il Bologna si salvò e la faccenda finì lì. In tempi più recenti, invece, la partita, che conta complessivamente 60 precedenti, ha avuto esiti diametralmente opposti. Nel marzo 2012 la squadra dei 51 punti ha vinto all'Olimpico per 3-1, con Diamanti in grande evidenza; un anno fa, i nostri eroi, appena sicuri della salvezza, diedero vita ad una sconcia esibizione conclusasi con la vittoria per 6-0 da parte dei padroni di casa. Ricordi, statistiche, tutte cose che ormai fanno parte del passato. Il presente parla di una retrocessione largamente annunciata, frutto di scelte scellerate a livello di mercato e di politica societaria. C'è il rischio concreto di dover scendere addirittura di due categorie, se venissero confermate le voci allarmistiche circolate in questi giorni, riguardanti l'incapacità, da parte della Società, di riuscire ad ottemperare a tutti gli obblighi economici, ovvero pagare gli stipendi e le varie tasse. Adesso l'attenzione si sposta nelle stanze dei bottoni, dove ieri si sono incontrati Albano Guaraldi e Massimo Zanetti. A dire il vero, il secondo, come da previsioni, ha preso tempo riservandosi di decidere le proprie mosse dopo aver esaminato i libri contabili. Il primo, invece, ha mostrato un certo nervosismo, quasi sollecitando una conclusione immediata del passaggio di consegne, contraddicendo così il suo stesso operato, che solo tre giorni prima lo ha portato ad offrire un pranzo a Zdenek Zeman, allo scopo di sondarne la disponibilità a sedersi sulla panchina Rossoblù. Insomma, Guaraldi forse non lo sa nemmeno lui cosa vuole fare realmente !!! A noi resta solo il dovere di armarsi di una cospicua dose di pazienza, sperando che l'operazione-Zanetti vada a buon fine, o che comunque il Bologna cambi proprietario e finisca in mani più sicure ed affidabili di quelle in cui si trova ora. Sarà un'estate lunga e tormentata; auguriamoci che almeno venga impiegata per ricostruire seriamente la squadra ed attrezzarla per una risalita immediata nel posto in cui il Bologna merita di stare, se non altro per riconoscenza nei confronti di una tifoseria che al mondo non trova eguali.


Paolo Milito

lunedì 12 maggio 2014

Siamo ancora esseri umani?

Posso capire tutto e comprendere che la rabbia faccia dire e fare cose impensabilmente stupide, ma sinceramente non mi sembra giusto gettare montagne di sterco sopra a persone che si sono volontariamente esposte alla gogna.
Sono la prima a non aver gradito la retrocessione, e sono la prima che durante le partite critica pesantemente chiunque non faccia il proprio dovere, ma credo ci sia modo e modo per esprimere le proprie idee...
Lo spettacolo al quale ho assistito nel video mi ha davvero fatto stare male...
I giocatori si sono presentati volontariamente per parlare con noi tifosi, e non è stato concesso loro nemmeno quello...
Stiamo ancora parlando di un gioco?
Siamo ancora in grado di capire che ci troviamo di fronte a persone come noi?
Davanti al pianto irrefrenabile di Kone e alle facce cineree di tutta la squadra, io mi sarei fatta lapidare dai tifosi, perchè avrei cercato di fermare tutto quell'offendere gratuito...
Abbiamo sempre saputo di essere una squadretta da serie A, perchè, purtroppo, senza soldi non si possono comperare grandi giocatori...
Abbiamo capito che saremmo andati in B quando il presidente Guaraldi ha ceduto Diamanti, e anche se nessuno di noi ha mai voluto ammetterlo, inconsciamente ne eravamo certi... eccome se lo eravamo...
Abbiamo visto tanta pochezza e abbiamo urlato pensando invece a quanto sia invece la grandezza dello stipendio percepito...
Ma ci siamo sempre esaltati per ogni azione in attacco, per ogni gol o quasi gol segnato, per ogni entrata in campo di quelli che, comunque, sono i nostri ragazzi...
E' naturale che oltre agli onori si debbano aspettare anche gli oneri, ma credo che davanti ad una squadra che si presenta per chiedere scusa, ci si debba fermare un attimo per provare a mettersi nelle loro scarpe...
Siamo sicuri di sapere cosa succede veramente dietro alle telecamere?
Siamo certissimi che non ci sia nessun "Mangiafuoco" che tiene i fili?
Siamo davvero convinti che non dispiaccia anche ai giocatori?
La rabbia e il dispiacere sono legittimi, ma non dimentichiamoci che siamo persone, dotate di intelletto e, Dio volendo, di cuore....
Il Bologna è una passione, è amore, è un sogno ed è qualcosa di emozionantissimo, ma è un gioco, nient'altro che un gioco, dal quale non dipendono delle vite umane...
Dispiace e fa arrabbiare, tantissimo se vogliamo, ma nessuno ha perso il lavoro, la casa o la vita per una retrocessione, e non credo che nessuno di noi smetterà di tifare per il proprio Bologna...
Abbiamo un grandissimo cuore rossoblu... cerchiamo di averne uno che batte e che soffre davanti alle lacrime e alla disperazione di persone come noi...
Alessandra Sportelli Negrini

Non esageriamo, però...

Nel cuore del problema

Nella giornata di oggi l'Associazione Futuro Rossoblù, di cui faccio parte, azionista di minoranza del Bologna, ha emesso un duro comunicato in cui si chiedono le immediate dimissioni di Albano Guaraldi e di tutto il suo gruppo di cortigiani, Zanzi compreso. Si chiede inoltre allo stesso Guaraldi di rinunciare, con effetto immediato, al cospicuo appannaggio ( 500.000 euro circa all'anno ) che percepisce per esercitare il mandato presidenziale, ed a qualsiasi pretesa speculativa che riguardi il mandato stesso ( ergo: si deve scordare di imporre ad eventuali acquirenti la costruzione del famigerato Centro Tecnico ). Si richiede ai Soci azionisti di maggioranza di individuare fra di loro persone in grado di ricapitalizzare la Società e di rifondare la dirigenza per preparare una risalita immediata in Serie A ( fra le righe: toglietevi di mezzo e fate spazio a Zanetti ed a chi di calcio ne capisce più di voi ). Infine, il comunicato ricorda al presidente barbuto, se ce ne fosse bisogno, che la squadra ha meritato la Serie B ma la tifoseria è degna della Champions League. State tranquilli, fra noi e fra gli iscritti alle altre tre Associazioni azioniste di minoranza ci sono dei signori professionisti che conoscono bene le leggi; questo comunicato scaturisce da una prima serie di contatti al volo a seguito dei quali abbiamo deciso tutti insieme questo primo importante passo, intenzionati come siamo a vigilare sulle sorti del club. Parliamoci chiaro: la prima cosa da fare, in assoluto, è togliere di mezzo Guaraldi, con le buone o con le cattive. Qualcuno mi potrà obiettare che se l'arbitro Rocchi, ieri pomeriggio, ci avesse concesso solo uno dei due famigerati rigori ed avesse stoppato il contropiede catanese che ha portato al secondo gol dopo il fallaccio subito da Morleo, ora staremmo facendo altri discorsi. No, le cose non stanno così: questa retrocessione ha radici lontane, che partono addirittura da quel pomeriggio del dicembre 2010 in cui Giovanni Consorte, giustamente tutto contento, annunciò di aver creato il gruppo di imprenditori che avrebbe salvato il Bologna dal baratro sull'orlo del quale era stato condotto da Sergio Porcedda. Quel giorno Consorte commise l'errore di coinvolgere nel gruppo Albano Guaraldi, industriale del mattone o, come si dice dalle mie parti, palazzinaro. Questo soggetto, fin da subito, ha cominciato a gettare le basi per la costruzione di un nuovo Centro Tecnico, al solo scopo di trarne il massimo profitto, e ricorrendo a qualsiasi mezzo per riuscire nell'intento. Ecco così partire la fronda che avrebbe portato, nel giro di un mese, alle dimissioni da presidente di Massimo Zanetti, ufficialmente perchè si era dimostrato dispotico nell'esercitare le funzioni di comando, in realtà reo di aver bocciato immediatamente il progetto guaraldiano, ritenendo giustamente che le priorità della Società fossero ben altre. Poi sappiamo com'è andata: da una parte Guaraldi ha scalato le quote azionarie togliendo di mezzo chiunque potesse dargli fastidio, compreso quel Maurizio Setti andato poi ad investire i propri soldi con maggior soddisfazione in quel di Verona; dall'altra ha affidato la responsabilità gestionale ad un personaggio come Roberto Zanzi, dimostratosi totalmente incompetente ed incapace di gestire adeguatamente le situazioni contrattuali e di mercato. Ecco quindi stipulati contratti principeschi per giocatori indegni di essere chiamati professionisti, ed operazioni assolutamente sconcertanti. Basti pensare che il Bologna, anche negli anni delle retrocessioni, aveva sempre avuto fra i pali un grande portiere ( per esempio Pagliuca nel 2005 ), e con Zanzi si è ridotto a ricorrere ai buoni uffici di un suo parente dirigente della Roma per ottenere il prestito del non certo brillantissimo Curci, gratificato peraltro di uno stipendio che ora grida vendetta. Che dire poi del caso Toni, rifiutato per due volte nel giro di un anno solare, a beneficio prima della Fiorentina poi del Verona, il cui costo contrattuale ammonta esattamente alla metà di quello di Bianchi, sostituto di Gilardino dal rendimento semplicemente scandaloso; per tacere della svendita sistematica dei pezzi migliori, con cessioni operate quasi sempre a ridosso della chiusura del mercato, mettendo così in difficoltà l'allenatore che si trovava costretto di punto in bianco a ridisegnare gli schemi che aveva già collaudato, fino ad arrivare al capolavoro dell'operazione Diamanti-Cina portata a termine a mercato italiano chiuso e quindi nell'impossibilità di ottenere, magari solo in prestito, un adeguato rimpiazzo. Insomma, Albano Guaraldi ha dimostrato, in questi tre anni, come NON si guida una Società di calcio. Noi, come Associazione, faremo il possibile e l'impossibile per costringerlo a sparire, una volta per tutte, dall'orizzonte. Un primo passo l'abbiamo fatto. E non finisce qui.


Paolo Milito

domenica 11 maggio 2014

E' la fine...

Siamo in B...
Non ci sarebbe null'altro da aggiungere, ma mi ritengo una tifosa talmente importante, talmente vera e innamorata della propria squadra da ritenermi in diritto di dover spendere due parole...
Andiamo in B rischiando il fallimento...
Abbiamo dei giocatori strapagati, quali Acquafresca, Bianchi e Pazienza, che non hanno fatto niente per la nostra squadra, se non contribuire ad allargare il baratro che ci teneva legati alla salvezza...
Abbiamo una dirigenza sulla quale non voglio sprecare una parola...
Si parla di un monte ingaggi di oltre trenta milioni  e mezzo di ingaggi, quando dodici è la cifra realmente affrontabile...
Siamo ad altissimo rischio fallimento, e la cosa è più preoccupante di quanto si possa credere...
C'è chi propone di regalare il Bologna, chi chiede a gran voce le dimissioni di Guaraldi ( ormai da tempo, per la verità! )...
C'è chi, come me, vorrebbe solo veder la propria squadra risalire la china... e sapere finalmente la verità!
E' innegabile che sarebbe stato improbabile pensare di rimanere in A con la squadra di oggi:

PORTIERI
Gianluca Curci (Portiere)
Dejan Stojanovic (Portiere)

DIFENSORI
Mikael Antonsson (Difensore)
Marek Cech (Difensore)
Nicolò Cherubin (Difensore)
Jose Angel Crespo (Difensore)
Gyorgy Garics (Difensore)
Marco Maini (Difensore)
Andrea Mantovani (Difensore)
Archimede Morleo (Difensore)
Cesare Natali (Difensore)
Frederik Sorensen (Difensore)

CENTROCAMPISTI
Francesco Della Rocca (Centrocampista)
Erik Friberg (Centrocampista)
Panagiotis Kone (Centrocampista)
Rens Krhin (Centrocampista)
Diego Sebastian Laxalt Suarez (Centrocampista)
Michele Pazienza (Centrocampista)
Diego Perez (Centrocampista)
Barreto Da Silva Ibson (Centrocampista)

ATTACCANTI
Robert Acquafresca (Attaccante)
Rolando Bianchi (Attaccante)
Lazaros Christodoulopoulos (Attaccante)
Jonatan Ezequiel Cristaldo (Attaccante)
Alessandro Diamanti (Attaccante)... Ceduto a febbraio...
Davide Moscardelli (Attaccante)
Daniele Paponi (Attaccante)
Federico Rodriguez (Attaccante)... Ancora a libro paga...

Allenatore: Davide Ballardini
Precedenti allenatori nella stagione 2013/14:
Stefano Pioli (esonerato il 08/01/2014)... Ancora a libro paga...

Com'è possibile gestire una tale rosa di giocatori?
Com'è pensabile pensare di vincere, quando hai giocatori che non segnano?
Come si può non prendere gol, con una difesa che fa acqua da tutte le parti?

La partita di oggi è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso: è vero che non ci hanno concesso due rigori, è vero che se l'arbitro avesse fermato il gioco prima del secondo gol per un fallo da noi subito, forse non sarebbe finita 2-1, ma è altrettanto vero che il Bologna si è condannato alla serie B da parecchi mesi, e tutto da solo.
Inoltre, secondo me è, anche stato realizzato un complotto ai nostri danni che va oltre alla tristezza dei nostri giocatori: ci volevano fuori e così è stato!!!!
Non ci resta altro da fare che digerire questo boccone amaro ed indigesto, e sperare che lo spettro del fallimento non sia dietro l'angolo...
Personalmente io continuerò a seguire la mia amata squadra, ma "il cambiamento impone la reazione" ( cit. P. Bertoli ), e niente o nessuno potrà farmi dimenticare questa disfatta...
Non crediate che il campionato cadetto sia una passeggiata da poter affrontare senza fatica, anche perchè ad oggi ci sono delle squadre in serie B che ci svernicerebbero...
Voglio veder tirare fuori quelle palle che avete lasciato negli spogliatoi in tutta questa stagione, e voglio vedervi vincere e trionfare sugli avversari...
Voglio un motivo che risveglino la passione e l'orgoglio per la mia squadra...
Non sono più accettabili nè scuse, nè menate di nessun genere...
Lo dovete a me, a tutti i tifosi ( che si sono subìti degli inutili sfottò e vi hanno sempre sostenuto ) e al mondo del calcio, anche solo per dimostrare che il nostro posto è nell'olimpo dei grandi!
A settembre, senza scuse e senza balle, per risorgere dalle nostre ceneri... Imperativo!
Alessandra Sportelli Negrini

Bologna-Catania 1-2 del 11/05/2014










sabato 10 maggio 2014

Aspettando il Catania

Verrebbe voglia di scrivere parole di fuoco nei confronti dei responsabili della tremenda situazione in cui il Bologna si trova in questo momento, ma il calcio in fin dei conti è solo un gioco, per cui, per quanto poco possa essere utile, andiamo a dare un'occhiata ai precedenti fra Bologna e Catania. Fra Serie A e B questa partita conta diciotto precedenti, con due sole vittorie catanesi e pochissimi pareggi. Curiosamente, da quando siamo tornati in Serie A, quasi sempre abbiamo dovuto fare i conti coi siciliani, sia in casa che in trasferta, nelle ultime giornate di campionato, quando cioè si dovevano necessariamente conquistare punti utili per la salvezza. In particolare nel 2009, quando il Bologna di Papadopulo battè il Catania per 3-1, assicurandosi una sofferta salvezza le cui basi poggiavano sul gol segnato al Torino, la domenica precedente, dal genoano Milito; nel 2010, invece, i Rossoblù, guidati da Colomba, pareggiarono 1-1 coi catanesi alla penultima, consolidando una posizione già messa al sicuro nella giornata precedente dall'autogol dell'atalantino Peluso. La vittoria del Bologna dei 51 punti, invece, non rientra in questo contesto giacchè fu ottenuta sì alla terzultima giornata, ma in trasferta. Dunque, Catania quasi sempre decisivo per il nostro destino. Il guaio è che la cabala ci dà conforto, ma la realtà recita un copione leggermente diverso: i siciliani vengono dalla discutibile e clamorosa vittoria ottenuta contro la Roma; i nostri scalcinati portacolori, domenica scorsa, hanno dimostrato di non essere capaci nemmeno di segnare nella porta LASCIATA APPOSITAMENTE VUOTA dagli avversari genoani !!! Seguo il calcio ormai da 43 anni, e non ricordo di aver mai visto, prima d'ora, un Bologna così disastroso in attacco. Anche negli anni conclusi con una retrocessione, bene o male qualcuno dei nostri si era sempre messo in luce, tanto da farci conquistare anche delle inutili vittorie ricche di reti a nostro favore. Questa volta no. La pochezza ed il pressapochismo dei dirigenti, Guaraldi in primis, fanno il paio con la quasi totale nullità degli attaccanti, a cominciare da Bianchi, ingaggiato per rimpiazzare Gilardino e rivelatosi il degno erede di Dino Fava, che a suo tempo sbarcò sotto le Due Torri intenzionato a mangiarsi il mondo e finì per realizzare la miseria di due gol, anche se gli va riconosciuto il merito della pesantezza, ai fini della promozione in Serie A, di quello messo a segno contro il Mantova. A questo punto non resta che stringerci ancora una volta attorno alla squadra, approfittando dell'iniziativa presa dalla Società di regalare biglietti d'ingresso e bandierine per fare il tifo ( anche se credo che tale percorso sia riconducibile più all'opera del Direttore Marketing Daniele Montagnani che ad una trovata di Guaraldi o di Zanzi ). Sempre tenendo ben presente che, dopo quanto successo a Catania ed a Firenze, una vittoria potrebbe non bastare. Per finire, torniamo sulle vicende societarie. E qui mi sorge un dubbio. Mi spiego: verso la fine di gennaio, quando appariva sempre più evidente che Diamanti stesse preparando le valige in direzione Cina, cominciarono a circolare voci sempre più insistenti che volevano Aldo Spinelli, presidente del Livorno, ed Enrico Preziosi, presidente del Genoa, intenzionati a rilevare il Bologna. Voci, come abbiamo poi visto, rivelatesi prive di fondamento. Adesso, con la rabbia dei tifosi Rossoblù sempre crescente, tanto che qualcuno si è spinto ad andare di notte sotto casa di Guaraldi, torna a prendere quota il nome di Spinelli, prossimo a vendere il Livorno. Francamente, a questo punto sono portato a credere che certe voci vengano alimentate dall'interno della Società stessa, al solo scopo di distogliere l'attenzione dall'obiettivo principale, ovvero una pesante e sacrosanta contestazione nei confronti del presidente barbuto. Affrontiamo dunque il Catania facendo finta di non vedere gli aspetti negativi: crederci fino in fondo non costa nulla, per fare i conti c'è sempre tempo.


Paolo Milito

domenica 4 maggio 2014

Ad un passo dal burrone...

La partita degli orrori...
Non c'è altro modo di definire una partita di una tristezza allucinante, dove i finalizzatori (Bianchi, Kone e Paponi, per la verità migliore degli altri due) non hanno finalizzato, mancando il "gol della vita".
Forse non si rendono ancora conto di avere un piede nel vuoto?
Forse non hanno capito che stiamo lottando per rimanere in serie A, dopo che in questa stagione hanno sciupato e sprecato di tutto e di più?
Forse a loro non interessa....
Però, cari Bianchi e Acuafresca, e non solo voi, lo stipendio lo prendete, ed è un signor stipendio, per non dire che è uno schiaffo alla miseria e a chi lavora onestamente per pochi euro e con senso del dovere...
Del gruppo, Paponi è stato quello che ci ha creduto più di tutti e che ci ha provato fino alla fine!
In questa strabiliante performance abbiamo anche visto la sagra del crampo: non il delfino, ma quello del polpaccio...
Un sentito e doveroso grazie, allora, al mister Pioli e allo staff che lo seguiva!
Adesso ho davvero la certezza che Pioli abbia goduto bazza della preparazione di Bisoli, e che nulla abbia fatto di positivo nel preparare fisicamente questa squadra...
In campo erano schierati undici cadaveri ambulanti, col fiato corto, senza costanza e continuità e boccheggianti come pesci fuor d'acqua...
Mister Ballardini sta cercando di costruire una casa in mattoni senza poter usare il cemento... Credere nel miracolo, ci può stare, ma la magia è un'altra cosa...
Arrivati a questo punto, non ci sono più schemi, non hanno più senso le pagelle e si va avanti solo con la forza della disperazione.
Disperazione esasperata dalla stranissima e, secondo me inverosimile, vittoria del Catania sulla Roma per quattro a uno...
C'è odore di svendita...
E' imperativo vincere la prossima partita proprio col Catania e sperare...
E la speranza è l'unica cosa che ancora ci fa andare avanti, che sostiene noi tifosi e che non ci fa crollare!
"Prestateci un sogno, lasciateci ancora sperare" (cit Renato Zero) e cercate di meritarvi tutto questo amore e questa devozione!
Fino alla fine Forza BolognA
Alessandra Sportelli Negrini
Quale altra squadra ha dei tifosi innamorati come noi? Nessuno...


sabato 3 maggio 2014

Quando c'erano gli spari sopra ...

Chissà, forse Vasco Rossi, nel momento in cui scriveva " Gli spari sopra ", stava pensando alla sparatoria scoppiata alla stazione di Torino al termine del quarto spareggio fra Genoa e Bologna per la qualificazione alla finale-scudetto del 1925. O forse no. Quel che è certo è che all'epoca la partita era molto sentita dalle due tifoserie, al punto da arrivare a prendersi a revolverate !!! Genoa-Bologna conta, in Serie A, " solo " 45 precedenti, nonostante entrambe le squadre vantino una storia ultracentenaria. Questo perchè una volta esauritosi il periodo d'oro, foriero di nove scudetti per i genovesi e sei per i nostri colori, nel dopoguerra le due Società hanno conosciuto alterne fortune, trovandosi l'una a vincere lo scudetto o comunque a disputare il massimo campionato mentre l'altra impelagata addirittura in Serie C, e viceversa. Il bilancio è curiosamente tendente ad un sostanziale pareggio, in quanto il Genoa ha vinto quattordici volte, il Bologna dodici e le restanti partite sono terminate in parità. Dunque, il principale filo conduttore di Genoa-Bologna è un ricordo pirotecnico, dovuto ad una sparatoria risalente al secolo scorso; non è da meno un ricordo più recente, risalente al 28 febbraio 2010: il Bologna di Colomba vinse 4-3 in casa dei Grifoni, sotto una bufera spaventosa che aveva messo in forse fino all'ultimo la disputa della gara e reso necessario l'uso dei riflettori in pieno giorno. Le due squadre se le diedero di santa ragione, coi padroni di casa tre volte in vantaggio e raggiunti via via dal rozzo ma efficace Buscè e da una tripletta del brasiliano Adailton, ex dal dente avvelenato. Domani una cosa del genere non credo proprio sia possibile che si realizzi. Il Genoa di Gasperini è ormai salvo ma, come la Fiorentina di sabato scorso, è una squadra, a differenza del Bologna, che purtroppo è solo un'accozzaglia di presunti professionisti del pallone. Siamo ormai all'epilogo di una stagione disgraziata, in cui gli errori dei dirigenti hanno fatto il paio con quelli dei giocatori. In mezzo ci siamo noi tifosi, che non abbiamo fatto mai mancare il nostro sostegno, neppure in momenti e in situazioni in cui, da altre parti, come minimo sarebbero volati dei ceffoni all'indirizzo degli sconclusionati protagonisti. L'ultima frescaccia guaraldiana risale a sabato scorso, poche ore prima del match: il presidente barbuto si è presentato d'improvviso davanti ai giocatori minacciando di trattenere tutti in caso di retrocessione, cosa assolutamente impossibile in quanto più di metà squadra è in scadenza di contratto e quasi tutti gli altri sono prestiti o comproprietà dai costi insostenibili per questa Società anemica. Per quanto riguarda la vendita del club, ufficialmente tutto tace. In realtà sembra che il re delle stazioni ecologiche, Becchetti, stia continuando le trattative a fari spenti; fonti attendibili dicono che il discorso sia bloccato sull'ostinazione, da parte di  Guaraldi, a convincere l'acquirente della necessità di realizzare il nuovo Centro Tecnico, spesa che Becchetti ritiene assolutamente inopportuna da sostenere. Andiamo avanti così, sperando che nelle ultime tre partite i nostri eroi abbiano un sussulto d'orgoglio, utile quanto meno ad evitare all'ultimo momento una retrocessione che, fra le righe, è sembrata in realtà annunciata fin dai giorni del ritiro estivo. Speriamo bene.



Paolo Milito