Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

domenica 28 ottobre 2018

Palacio e Santander insuperabili! E insostituibili!

Comincia Sassuolo - Bologna e ci troviamo subito di fronte a6 minuti di fuoco: un gol di Palacio, palo di Santander al 5' e pareggio fallito dal Sassuolo che vola in contropiede...
Dopo tre tentativi falliti con Di Francesco, Rogerio e Berardi, Marlon al 17' pareggia...
Primo tempo molto piacevole, con un Bologna che è partito all'arrembaggio, collezionando calci d'angolo!
Che spettacolo questo derby: tante occasioni ed opportunità fino alla mezz'ora... Poi, inevitabilmente, i ritmi calano, ma il gioco resta ben vivo!
Peccato per il quasi secondo gol di Palacio, che si è mangiato un gol praticamente fatto: troppo poco tempo per decidere come tirare!
Helander rischia l'autogol...
Skorupski, chiamato in causa più di una volta, si comporta molto bene!
Sulle palle inattive oggi il Bologna è micidiale gol (fortunoso) di Mbaye che riporta i rossoblu in vantaggio!
All'85', però, c'è un fallo di Calabresi su Sensi... rigore e gol del Sassuolo grazie a Boateng... 2-2
Il Bologna è comunque partito bene anche nel secondo tempo e se non fosse stato per quel fallo inutile, ingenuo e stupido, i 3 punti sarebbero stari stra meritati! Difesa a parte, dove siamo ancora debolissimi, è stata una bella partita: si sono visti grinta, impegno, propositività e concretezza!
Continuiamo a lavorare così e avanti tutta,  Bologna!
Alessandra Sportelli Negrini








sabato 27 ottobre 2018

NELLA TANA DEL SASSUOLO.


Dopo il sofferto pareggio ottenuto in casa contro il Torino, il calendario ci mette di fronte ad un derby, quello contro il Sassuolo. I neroverdi sono saliti ai “ piani alti “ del calcio solo in epoca recentissima, ragion per cui il confronto vanta appena quattro precedenti, tutti in Serie A e tutti a Reggio Emilia, con un bilancio favorevolissimo ai nostri colori: tre vittorie e una sconfitta. Fummo noi a regalare ai nostri avversari, il 20 ottobre 2013, la prima vittoria in Serie A, beccando gol da Floro Flores e Berardi, rispondendo con un rigore di Diamanti e con la sconcertante performance di Rolando Bianchi, che si fece scivolare sul petto, a porta vuota, il pallone del possibile pareggio. Da allora, però, abbiamo sempre vinto. Il 24 gennaio 2016, addirittura per 2-0, grazie ai gol di Giaccherini e Floccari. L’ultima volta, invece, è stata l’occasione per valorizzare le doti del giovanissimo Okwonkwo, del quale non abbiamo ancora potuto mettere a fuoco tutte le caratteristiche, pur confidando in una sua futura esplosione a grandi livelli. Dunque il passato ispira fiducia. Domani, però, nello “ scomodoso “ orario delle 12.30 e nell’ancor più “ scomodosa “ collocazione televisiva di DAZN, entreremo nella tana di un’avversaria che ci precede di nove posizioni in classifica, che da anni ottiene successi anche internazionali e viene additata a modello dalle società di medio e piccolo cabotaggio. Proprio noi, che, a quanto pare, non sappiamo tradurre in fatti concreti il vantaggio di avere alle spalle un proprietario facoltoso. In realtà, questa storia del magnate taccagno lascia un po’ il tempo che trova: Saputo, lo ribadisco per l’ennesima volta, ha sborsato una cifra spaventosa per ripianare un buco di bilancio che si trascinava da secoli e che, nel 2008, aveva messo paura ad un chirurgo plastico di fama mondiale, provocandone la fuga a gambe levate e facendo naufragare il primo progetto bolognese di SuperJoe Tacopina; se adesso, giustamente, cerca di aumentare il rapporto fra spesa e resa, più che con i soldi dobbiamo prendercela con le persone. E il discorso non è semplice. La storia recente ci insegna che, degli ultimi tre Direttori Generali, il migliore è stato Filippo Fusco, a dispetto dei due nomi altisonanti che sono venuti dopo di lui. Non dobbiamo dimenticarci, però, che Fusco lo ha chiamato Guaraldi, e lo ha fatto con colpevole ritardo, all’indomani dell’ultima retrocessione, aggiungendo al danno la beffa di far sapere al mondo che ne era amico da almeno dieci anni prima, con le ovvie considerazioni che questo particolare suggerisce, specie pensando ai disastri realizzati dall’uomo mercato di Guaraldi, ovvero Zanzi. Il problema è che la brillantissima idea di proporre una coabitazione tra Fusco e Pantaleo Corvino, subito sdegnosamente rifiutata dall’Avvocato napoletano, l’ha avuta Claudio Fenucci, sbarcato sotto le Due Torri con la fama di personaggio vincente e rivelatosi invece molto incline ai passi avventati, per non dire falsi. Tanto che lo stesso Tacopina, a denti stretti, ha ammesso di avere sbagliato ad ingaggiarlo. Certo, con le recriminazioni non si costruisce granchè; adesso, come giustamente sottolineato da Andrea Poli, dobbiamo pensare ad andare avanti con quello che abbiamo in casa, che comunque non è tutta roba da buttar via, in attesa di impostare, magari già a gennaio, una vera campagna di rafforzamento, magari facendo già allora chiarezza sulla posizione di Mattia Destro, che anche sui campi di Casteldebole sembra sempre di più un convitato di pietra. Per finire, in risposta a chi spera nel primo lampo dell’ex Falcinelli, io rispondo che è meglio sperare in una giornata di appannamento dell’ex Di Francesco, uno che non avrei fatto andar via in quel modo disinvolto. Buona partita a tutti.  

Paolo Milito


domenica 21 ottobre 2018

Intaschiamo il puntone!!

Una domenica allo Stadio! Dopo tanto tempo, per motivi di lavoro, oggi finalmente siamo tornati a respirare tutta l'emozione del campo dal vivo!
Ed è sempre una grande emozione vedere i ragazzi che escono dal tunnel ed entrano in campo: con loro, ci sono i nostri sogni, la nostra passione e il nostro amore! Dagli spalti, però, fino al 59', abbiamo visto un Bologna arrendevole, "che non riusciva a trovarsi in campo" (Cit. Calabresi) e a costruire la partita. Sul gol di Iago Falque, Skorupski resta a guardare la palla, ma si riscatterà con le successive parate! Un fondamentale Santander segna al 59', innescando la reazione di tutta la squadra, rimasta fin troppo sopita fino a quel momento. Il pareggio di Calabresi fa esplodere lo Stadio, e, nonostante al 94' Zaza sia stato libero di tirare perchè nessuno lo stava marcando, il risultato finale è un pareggio meritato per tutto il gioco espresso nel secondo tempo!
Nonostante non sia ancora in forma, è impossibile pensare al Bologna in campo senza Palacio, che anche oggi ha fatto di tutto e di più per la squadra! Santander spende sempre tutto quello che ha, credendoci e lottando fino alla fine... e anche oltre! Calabresi, che è già validissimo, può solo migliorare! Umile, determinato e sempre impegnato: assolutamente da blindare!
Mbaye può restare in panchina a vita... Non salta mai l'uomo ed è troppo statico! Helander deve trovare continuità: oggi non bene!
Diciamo che il Bologna è Santander, Palacio, Calabresi e Skorupski... Il resto deve lavorare, lavorare, lavorare, lavorare!
Qualcuno, però, mi deve spiegare " lo schema da rinvio dal fondo di Skorupski, ripetuto oggi fino alla nausea, nel quale la palla veniva data ai nostri difensori nella nostra area, a rischio contropiede 9 volte su 10... è uno schema lungamente studiato in allenamento??? Perchè siamo all'anti-calcio per antonomasia!
E, perdonami Mister, ma non puoi affermare che i ragazzi "subiscono lo Stadio": giocano a calcio e hanno solo quello da fare!
Di oggi, comunque, mi resta negli occhi e nel cuore la reazione di una squadra che ha fatto vedere di saper giocare, ribaltando uno 0-2 che aveva già il sapore di una amara sconfitta.
Questo è il "Bologna del mio cuor"...
Avanti così!
Alessandra Sportelli Negrini












sabato 20 ottobre 2018

AFFRONTIAMO IL TORO.


Nell’ormai insolita collocazione della domenica alle 15, e stranamente visibili su SKY anziché nell’universo strampalato di DAZN, ci prepariamo ad affrontare il Torino nel mezzo di un cammino denso di incertezze e contraddizioni. Prima di tutto i numeri: sotto le Due Torri il confronto annovera qualcosa come 74 precedenti, distribuiti fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia; bilancio decisamente favorevole ai nostri colori, con 40 vittorie, 13 sconfitte e 21 pareggi. La vittoria più robusta risale al 7 marzo 1956: finì 6-1, grazie alla tripletta di Pivatelli, alla doppietta di Pascutti e al tocco conclusivo di Pozzan, in risposta al granata Bacci; per due volte, invece, il Torino ha vinto 3-0: il 9 ottobre 1938, gol di Petron, Gaddoni e Bo ( … in effetti con quel nome sarebbe stato più appropriato che avesse indossato i nostri colori … ) e il 10 ottobre 1976, doppietta di Graziani e gol del nostro futuro idolo Garritano. Il 13 dicembre 2008, poi, vincemmo 5-2, ma quella partita, più che per il punteggio, è rimasta nella storia in quanto Marco Di Vaio, dovendo battere un rigore, lasciò spazio a Bernacci, e il gesto, a fine campionato, gli costò la vittoria nella classifica dei cannonieri a vantaggio dell’interista Ibrahimovic. Per la bellezza di otto volte il punteggio finale è stato 2-2; in particolare, il 13 aprile 2013 l’allora capitano del Toro Rolando Bianchi segnò il gol decisivo sul fischio finale, convincendo così Albano Guaraldi ad ingaggiarlo con un sontuoso contratto che poi, negli anni successivi, ci ha perseguitato fino alla sua estinzione. E domani ??? Detto dell’immancabile tentativo del presidente granata Cairo di soffiarci lo Scudetto del 1927, a cui si è premurato di replicare, durante l’estate, un rappresentate legale del Comitato costituitosi ad opera di Futuro Rossoblù sotto la presidenza della Signora Bulgarelli ( sorella di Giacomino ), in questi giorni dobbiamo fare i conti con le conseguenze di alcune esternazioni troppo disinvolte del Presidente Saputo. In particolare, si teme un progressivo disimpegno del magnate canadese, dopo l’annuncio dell’intenzione di voler ridimensionare la presenza della sua famiglia negli Impact. Contemporaneamente, come era facile prevedere, in tanti sono andati a bussare alla porta di SuperJoe Tacopina, chiedendogli più o meno esplicitamente di tornare a battere le nostre strade. Come finirà ??? Intanto, Saputo ha parlato di tasse canadesi eccessive, quindi di Bologna e del Bologna non ha proprio fatto parola. Certo, se le autorità locali dovessero persistere nel creare ulteriori paletti sul percorso dopo quelli faticosamente superati finora, la mancata realizzazione dell’Operazione Stadio potrebbe farci rischiare di essere scaricati anche da questo Presidente facoltoso. Per il momento, comunque, siamo solo nel campo delle ipotesi. L’unica cosa che mi sento di sottolineare è l’onesta ammissione, da parte di Tacopina, di aver puntato, scegliendo Claudio Fenucci come AD, su un cavallo sbagliato, alla luce delle sue continue gaffes e dichiarazioni fuori luogo. Sotto il profilo tecnico, recuperato alla causa Palacio, possiamo fare affidamento su un gruppo di giocatori discontinui ma comunque validi, nella speranza che Mattia Destro recuperi la retta via prima di essere cacciato a pedate nel prossimo mercato invernale. Staremo a vedere.

Paolo Milito

martedì 16 ottobre 2018

OMAGGIO A MARIO BANDIERA

Questo breve post vuole essere un doveroso e dovuto omaggio a Mario Bandiera, socio in affari e presenza defilata e fondamentale per Giuseppe Gazzoni Frascara, soprattutto nell'anno dell'esaltante cavalcata delle " 64 Partite ". Grazie di tutto !!!

Risultati immagini per mario bandiera

Paolo Milito

sabato 13 ottobre 2018

ALLEGRE CONTRADDIZIONI.


 Così va il mondo: ci si aspettava una partita facile facile da controllare, in quel di Cagliari, e invece ne è venuta fuori una figuraccia epocale. Di fatto sono scese in campo le controfigure dei nostri giocatori, eccettuato forse il portiere, e i risultati si sono visti senza possibilità di equivoco. A questo punto la domanda è: l’attuale Bologna è carne, pesce, o cosa ??? È inutile lambiccarsi il cervello alla ricerca di responsabilità quando le stesse persone sono capaci, a stretto giro di posta, di surclassare una fortissima Roma per poi ridursi a perdere con le modalità viste in Sardegna. Non si capisce proprio dove si debba intervenire: a livello psicologico, con delle sanzioni pecuniarie, con una robusta razione di calci in culo … I Tifosi Rossoblù, più di andare a Casteldebole e far sentire la propria vicinanza a giocatori e tecnico, non possono. I problemi, si dice, sono altrove. Ma dove ??? Quel che è certo è che: 1) Mattia Destro continua ad aggirarsi per Casteldebole credendo di essere un giocatore di Serie A ( ed oggi, udite udite, ha segnato l’unico gol dei nostri nella strampalata amichevole a porte chiuse contro il Perugia, a dispetto di una scadente prestazione generale ); 2) Pippo Inzaghi pensa di poter raddrizzare la classifica facendo riferimento a certi soggetti la cui discontinuità sta provocando disastri; 3) Riccardo Bigon crede di aver messo in pista la miglior squadra possibile, a dispetto delle notevoli ( e non impiegate ) disponibilità finanziarie; 4) Claudio Fenucci non perde occasione di uscirsene con delle frasi a sproposito, l’ultima delle quali ( “ In caso di necessità a gennaio prenderemo provvedimenti “ ) fa trapelare la sgradevole sensazione che l’A.D. viva in un mondo tutto suo, tipo Paese delle Meraviglie. Per non farci mancare nulla, dal Canada Joey Saputo ha fatto intendere di essere prossimo ad allentare l’impegno economico della sua famiglia negli Impact. Apriti cielo: vuoi vedere che anche questo ci abbandona al nostro destino ??? A quanto pare no: nel pomeriggio, in conferenza stampa, il Presidente ha precisato di essere deluso dall’atteggiamento delle autorità canadesi, pronte a smorzare ogni entusiasmo ed ogni iniziativa e buone solo a spremerlo con imposte e tasse. Fra le righe, si direbbe di intravvedere un messaggio rivolto agli amministratori locali bolognesi, affinchè la smettano di porre paletti ad oltranza sul percorso della ristrutturazione del Dall’Ara. Insomma, siamo in una situazione allegramente contraddittoria, in base alla quale basterebbe poco per sognare il Paradiso ma si capisce che con altrettanto poco si precipiterebbe dritti nell’inferno di un nuovo “ giro di valzer “. Emblematico il fatto che, dopo tante belle parole sul cosiddetto “ progetto giovani “, ci siamo ridotti a contare i secondi che mancano al rientro in campo del più vecchio della truppa. Come finirà??? Per il momento, è consigliabile armarsi di una cospicua dose di pazienza.



Paolo Milito

sabato 6 ottobre 2018

KO tecnico su tutta la linea...

Il Bologna che abbiamo visto nell'ultima partita è già solo un ricordo? Non mi è dato di saperlo... Resta il fatto che oggi, nonostante Pisacane meritasse il secondo giallo, in campo c'erano le "belle statuine"!
Un riassunto della partita di oggi? È presto fatto: Danilo completamente addormentato.
Squadra che non ha creato un minimo di pressing.
Perennemente fermi come dei ponti nella nostra metà campo.
Dietro, una pena infinita, sempre fuori posto.
Tutta la squadra ha fatto vedere di non avere attributi e cattiveria.
Tiri in porta zero, o poco poco poco poco di più.
Imbarazzanti.
Passaggi lenti.
Solo un lancio lungo e il Bologna non la "sfrega" neanche.
Danilo male male male male male.
Castro, da sol,o ci ha disintegrati.
Squadra modestissima che, forse, vincerà qualche volta per demerito altrui.
Sara' un anno di sofferenza. L'ennesimo!
Super Pippo non incolpevole: si deve passare a 4 dietro e fa entrare Krejici? Mah! Mettere Mattiello a sinistra e Mbaye a destra sarebbe stato troppo semplice.
Orsolini deve stare vicino a Santander al posto di Falcinelli, poi si sarebbe potuto togliere l'ectoplasma Dzemaili per Mbaye, e passare a 4.
Stiamo tutti sperando tutti nel rientro di un 37enne.
Non facciamo goal neanche se giochiamo fino a sabato prossimo.
Zero reti in trasferta in 4 partite: preoccupante!
Devo aggiungere altro? Non credo...
Nessuna idea di gioco! Nè in campo, nè in panchina... E dal Canada, tutto tace! Tutto regolare, no? Se non torna Palacio, siamo defunti! Santander, che sta facendo anche troppo, non è l'uomo dei miracoli. Gli altri sono altalenanti e non ci si può fare affidamento. Qualcuno meno peggio di quelli di oggi... forse... ma il livello è davvero bassobassobassobassobasso!!! Povero Bologna... Poveri noi!
Alessandra Sportelli Negrini



venerdì 5 ottobre 2018

UNA GITA IN SARDEGNA.


Dopo le due vittorie casalinghe inframmezzate dall’infausta trasferta torinese sulla sponda bianconera, il Bologna è chiamato a dare le prime risposte convincenti affrontando a domicilio il Cagliari, in una sfida tutta Rossoblù collocata nell’antipatico orario delle 15 di sabato, che richiama alla memoria le più recenti stagioni giocate in Serie B. Nei vari stadi che hanno ospitato le gesta dei sardi, la partita conta 33 precedenti, in Serie A, Serie B e Coppa Italia, con 13 vittorie dei padroni di casa, 6 del Bologna e ben 14 pareggi. Senza dubbio il successo più consistente del Cagliari è il 5-1 ottenuto il 2 novembre 2008 contro gli ammutinati anti-Arrigoni: al vantaggio iniziale di SuperMarco Di Vaio i sardi replicarono con Daniele Conti, una doppietta di Jeda ed una di, udite udite, Robert Acquafresca, il quale, a quanto pare, ritiene il rossoblù di matrice isolana più pregiato di quello bolognese, tanto da dichiarare, non più tardi di ieri sera, che domani farà il tifo per i padroni di casa, con tanti saluti e ringraziamenti a quei fessi che per cinque anni lo hanno pagato puntualmente e profumatamente aspettando invano qualche suo lampo di genio. La nostra vittoria più robusta risale invece al 2 giugno 1970, in Coppa Italia, un 4-0 che ci proiettò verso la conquista del trofeo: gol di Beppe Savoldi, autogol di Claudio Nenè, ossia il portatore originale di questo soprannome, e doppietta di Giacomino Bulgarelli. Quanto ai pareggi il risultato finale è stato di 2-2 per ben tre volte. Domani ci troviamo ad affrontare una cosiddetta concorrente diretta, che in questo momento precediamo in classifica di un punto. Lasciando perdere le voci di avvistamenti di gufi all’orizzonte ( l’ultimo, in ordine di tempo e apparizione, sarebbe Beppe Iachini ) e le ormai improponibili speranze di recuperare alla causa il caso disperato Mattia Destro, pur dovendo ancora rinunciare al prezioso apporto di Rodrigo Palacio possiamo fare affidamento su uno Skorupski decisamente in crescita, su un Orsolini sempre più convincente e soprattutto su Federico Santander, che si sta affermando come un ibrido ottenuto mescolando il fenomeno mediatico Moscardelli con le doti sudamericane di Julio Cruz. Se dovesse proseguire nei miglioramenti, il paraguaiano potrebbe davvero diventare un solido punto di riferimento su cui costruire qualcosa di concreto. Ancora è troppo presto per potersi sbilanciare, ma la sua evoluzione mi ricorda, appunto quella di Cruz, che il primo anno, reduce da una lunga serie di impegni a cui non aveva fatto seguito un adeguato riposo, non aveva fornito le prestazioni esaltanti che nelle stagioni successive ne avrebbero fatto un idolo della Curva Rossoblù. Pronostico ??? Essendo in trasferta un pareggio andrebbe più che bene, ma la consistenza tecnica degli avversari dovrebbe spingere i nostri eroi ad osare qualcosa di più. Buon divertimento.

Paolo Milito