Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

martedì 30 giugno 2020

FORNACE ROSSOBLU’ .


Ovvero il Dall’Ara nel tardo pomeriggio di domani. I numeri raccontano di 33 precedenti, spalmati fra Serie A, Serie B e Coppa Italia, con 16 vittorie del Bologna, 8 del Cagliari e 9 pareggi. La nostra vittoria  più larga è quella ottenuta il 20 maggio 1973: un 4-2 dovuto alla doppietta di Beppe Savoldi ed ai gol di Roberto Vieri e Adriano Fedele, a cui risposero Gigi Riva e Mario Maraschi, un nostro ex. Per contro, il Cagliari si è imposto per due volte col risultato di 3-1, il 30 maggio 1965 e il 2 maggio 1999. Quanto ai pareggi, per due volte è uscito il 2-2: il 13 aprile 1969 e il 6 maggio 2011. Per quanto riguarda i nostri eroi, dopo il sofferto ( a causa di alcune disattenzioni nel finale ) successo genovese, sono chiamati a proseguire la serie positiva, soprattutto per non incappare nelle ire di un tecnico tornato in salute e desideroso di finalizzare positivamente il lavoro svolto fin qui. Il Cagliari, purtroppo per noi, sembra aver tratto grande beneficio dall’arrivo in panchina di Walter Zenga, a giudicare dalle ultime uscite. Ne consegue che domani dovremmo assistere ad uno scontro ad armi pari, molto combattuto e dall’esito imprevedibile. Staremo a vedere.


Paolo Milito


domenica 28 giugno 2020

Ma che Barrow!!!

Che cosa posso scrivere?
Tutto nel secondo tempo: dopo un primo tempo equilibrato e a tratti noiosetto, il Bologna esplode a 20' dalla fine del match e l'indiscusso protagonista è Musa Barrow!
Purtroppo anche oggi Soriano non pervenuto...
Orsolini non sembrava davvero in partita, facendo spesso la scelta sbagliata... poi fortunatamente si arriva al 72'!!
Al Bologna viene incredibilmente concesso un rigore. È talmente emozionante questa "cosa" che non voglio neanche guardare... E poi Muuuuuuuuusa Bar-row segna al 72'!
E non finisce qui perchè Riiiiiiiiccardo Or-so-li-ni al 75' raddoppia!
Al 78' uno/due devastante del Bologna contro una Sampdoria in nettissima difficoltà. Vola la squadra di Mihajlovic!
All'83' palo ancora di Barrow: destro a giro diretto verso l'incrocio di Audero e palla che scheggia il palo! Scatenato l'ex atalantino!
All'88' goal della Samp con Bonazzoli: Augello al cross e Skorupski, che fino a questo momento aveva fatto tutto bene, sbaglia completamente l'uscita... Il neo entrato segna a porta vuota... Ma la partita è tutt'altro che riaperta perchè il Bologna non ci sta e porta a casa i tre punti!
Vittoria quindi... Anche se mi resta la quasi certezza che ci serva un portiere che dia sicurezza!
Oggi, comunque, la partita è dei rossoblu! Meritatamente! Nonostante tutto!
Forza Régaz! Fino alla fine! Sempre forza Bologna e forza Sinisa!
Alessandra Sportelli Negrini








sabato 27 giugno 2020

A LUME DI LANTERNA .


Signore e signori, altro giro, altra avventura. Dopo la sconfitta interna con la Juve, dovuta per metà ad un eurogol di Dybala e per l’altra metà all’ennesimo furto-con-destrezza-legalizzato, il calendario mette il prode Sinisa e la sua truppa di fronte ad un pezzo molto importante del suo passato, sia in campo che in panchina. I numeri raccontano di 51 precedenti, suddivisi fra Serie A, Coppa Italia e Intertoto. Sono relativamente pochi in quanto la Sampdoria, come tale, ha iniziato la propria attività solo dopo la Seconda Guerra Mondiale, essendo il prodotto della fusione di tre Società preesistenti: Liguria, Sampierdarenese e Andrea Doria. Da notare che nella stagione 1998/99, la famosa cavalcata delle Sessantaquattro Partite, le due squadre si trovarono contrapposte sia in campionato sia nelle coppe nazionali ed internazionali. In tutto, 25 vittorie per la Samp, 13 per il Bologna e 13 pareggi. Il 10 giugno 1951 i blucerchiati ci rifilarono un sonoro 7-2, tripletta di Sabbatella e gol di Gei, Lorenzo, Parodi e Bassetto a cui replicarono  i nostri Tacconi e Filiput. Per contro, l’8 gennaio 1956 furono i nostri eroi a travolgere con un bel 5-2 i padroni di casa; merito delle doppiette di Valentinuzzi e Pivatelli e di un rigore di Pascutti, in risposta ai blucerchiati Martini e Firmani. A prescindere dal risultato, però, resta indimenticabile il 3-2 ottenuto il 29 marzo 1998, col Bologna sotto di due gol, messi a segno da Veron e Montella e gigantesco ribaltone operato personalmente da Kenneth Andersson, autore di una grandiosa tripletta. Così come è rimasta indimenticabile l’ultima vittoria ottenuta finora: il 13 ottobre 1999, in Coppa Italia, un gruppo di scemotti esagitati prese di mira l’ex di turno, il portierone Gianluca Pagliuca, rifilandogli un robusto lancio di rubinetti divelti e provocando, ovviamente, il 2-0 a tavolino a nostro favore. Quanto ai pareggi, il più cospicuo è il 2-2 maturato il 10 gennaio 1954, doppietta del doriano Karl Hansen a cui replicarono Pivatelli e Pozzan. E domani ??? La Sampdoria, in questa stagione, ha attraversato molte peripezie, afflitta da problemi societari e di altra natura, tanto è vero che in panchina adesso siede Claudio Ranieri, subentrato a Di Francesco Senior. I blucerchiati hanno anche stabilito il poco invidiabile record di casi positivi al Covid 19, che ha contagiato giocatori, tecnici e maestranze. Per contro, pur perdendo in modo discutibile, il Bologna di Mihajlovic ha dimostrato, contro la Juve, di non essere fuori fase,  e di essere in grado, con un po’ di attenzione in più, di poter migliorare una già soddisfacente posizione in classifica. Le porte chiuse riducono notevolmente l’influsso del fattore-campo, ragion per cui possiamo giocarcela tranquillamente alla pari. Nelle ultime ore, poi, sono venuti a mancare due personaggi che, per ragioni opposte, hanno in qualche modo fatto la Storia Rossoblù: William Negri, il portiere dell’ultimo Scudetto, e il vignettista Stegio, autore negli anni di quadretti che riassumevano, nel bene e nel male, i risultati ottenuti sul campo dalla squadra. La spinta ad onorare la loro memoria, oltre a quella del Presidente Gazzoni, dovrà essere uno stimolo in più per portare a casa un risultato importante. Buona partita a tutti.


Paolo Milito


lunedì 22 giugno 2020

Purtroppo, niente di nuovo... nulla è cambiato...

Ci siamo! Il campionato riparte con "la partita delle partite"... E arbitra Rocchi: una garanzia (per i bianconeri...)!
La partenza del Bologna lascia ben sperare, nonostante le assenze importanti e la presenza di un Barrow molto nervoso in campo, anche se molto propositivo. Fino al "rigorino regalino" concesso alla Juve, in campo si sono viste due squadre equilibrate, che avrebbero potuto disputare una gara alla pari.
Dopo il rigore, che a parti invertite non sarebbe MAI stato concesso, gli ospiti si sono ovviamente ringalluzziti, fino al secondo gol di Dybala, tra l'altro molto bello!
Denswill... che dire? Un disastro...
Diciamo che ha un rendimento costante in cavolate apocalittiche! Non è mai andato oltre all'essere una "mietitrebbia"... e si vede...
Anche Soriano, purtroppo, non pervenuto...
Tomyasu, invece, molto bene per tutto il tempo e un vero leone in panchina: grande Sinisa!
Ma... parlando di rigori: "De Sciglio ha rischiato... leggermente più forte e forse l'arbitro avrebbe fischiato..."
Leggermente più forte e avrebbe ammazzato l'avversario... Naturalmente nessun rigore. Anche Sansone non ha disputato una gran partita...
Poi Danilo (juventino) sul finale fa un'entrata orribile e inutile... e viene graziato! Era da rosso diretto!
Fallo su Cangiano, ma tutto regolare e 5' di recupero...
Avevo davvero sperato e creduto che qualcosa potesse cambiare, ma resto delusa anche questa volta!
Il Bologna ha bisogno di Palacio in campo dal primo minuto... e di comperare qualche rinforzo che abbia un po' più di 19 anni...
Nel complesso, comunque, non ho visto una squadra allo sbaraglio e arrendevole, e questa è una nota positiva!
Certamente la sosta Covid 19 non ha favorito gli allenamenti e il lavoro di squadra, ma in condizioni normali sarebbe stata una partita diversa...
Si riparte da qui!
Forza Bologna e forza Sinisa!
Alessandra Sportelli Negrini



domenica 21 giugno 2020

LA TRISAVOLA DI TUTTE LE PARTITE.

Ebbene sì, dopo la lunga sosta forzata imposta dall’emergenza-Covid, il fato, il calendario, o quel che vi pare, ci mette di fronte l’avversaria più avversaria di tutti i tempi, la Juventus. I numeri dicono che con questa gente il fattore campo conta ben poco: 88 precedenti, distribuiti fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia, con 36 vittorie bianconere, 23 del Bologna e 29 pareggi, tenendo comunque presenti le numerose sviste arbitrali di cui nel tempo hanno beneficiato i nostri rivali. La vittoria più notevole dei nostri eroi risale al 24 maggio 1931: 4-0, tripletta di Reguzzoni e gol di Ottani; per contro, il 29 ottobre 1950 la Juve ci travolse con un sonante 5-0, doppietta di Praest e gol di Manente, Karl Hansen e John Hansen. Quanto ai pareggi, per consistenza si ricorda quello maturato il 15 ottobre 1958: era la finale per il terzo posto di Coppa Italia, finì 3-3 dopo i supplementari e 7-7 ai rigori; a quel punto l’arbitro procedette al sorteggio e decretò la nostra vittoria. Per le conseguenze derivate, si ricorda il famigerato 2-2 del 13 aprile 2003, quando, sul finire della partita, il nostro allenatore Guidolin se ne uscì paragonando la città di Bologna ad un gigantesco pozzonero. Se andiamo a guardare la consistenza tecnica delle due squadre, domani sera non dovremmo andare incontro ad una passeggiata di salute. Ma ci sono parecchi “ ma “. Innanzi tutto, dopo la sosta forzata, la Juve sembra aver perso un po’ di smalto, coi giocatori rimasti toccati un po’ duro dalla brutta esperienza vissuta da Dybala, ovvero colui che aveva segnato il gol della vittoria bianconera nell’ultimo confronto disputato al Dall’Ara, il 24 febbraio 2019. Di certo non sarà stato un toccasana l’aver perso ai rigori contro il Napoli la finale di Coppa Italia. In più, sulla nostra panchina siederà, ormai incanalato verso la guarigione da una terribile malattia, quel Sinisa Mihajlovic universalmente dipinto come un cavernicolo grossolano, ma che in realtà si è sempre dimostrato un personaggio scaltro ed avveduto, dunque in grado di saper approfittare del momento di disorientamento che affligge attualmente gli otto volte Campioni d’Italia. A rafforzare le nostre speranze interviene anche la Storia. Inevitabile ripensare al 29 novembre 1998. E ad un gustoso ricordo personale. Quel giorno ero a pranzo da mia sorella, e l'unica possibilità di seguire le partite per me era rappresentata dalla trasmissione " Quelli che il calcio ". L'inviato al Dall'Ara era il supertifoso senegalese Idris, che iniziò il suo collegamento così: " Amici in ascolto, ciao a tutti!!! Qui c'è un bel sole, il tempo ideale per portare tutta la famiglia allo stadio, per divertirsi un mondo e ... no, no, no, nooo, ( a questo punto l'amico diventa bianco come uno straccio ) NOOOOOOOOOOOO !!!!!!!!!!! " Ed io, di rimando, esplodo: " SÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌ !!!!!!!!! " mentre sul video appare la scritta Bologna 1 Juventus 0. Allora mio nipote mi domanda: " Zio, come hai fatto a capire che il Bologna aveva segnato ? " " Semplice: solo una cosa poteva far sbiancare " quel " negro !!! " Ovviamente il resto dei presenti a questo punto scoppiò in una fragorosa risata. Fu davvero divertente continuare a vedere quel programma, soprattutto a contemplare il crescente disagio di Idris, che ad ogni collegamento cercava sempre più una disperata via di fuga, ( anzi, per dirla tutta, sembrava proprio voler sprofondare nel pavimento sottostante ) considerando che dopo neanche mezz'ora di gioco eravamo già sul 3-0 a nostro favore. Va ricordato che quello era il SuperBologna di Signori, Andersson, Kolyvanov & C., uno squadrone destinato a farci sognare in Europa. Se andiamo a rivedere altri confronti, prima e dopo, troviamo un ricco campionario di sviste arbitrali a senso unico, di punizioni invertite ( vero, signor Pieri ? ), ma anche qualche altro episodio divertente. Come per esempio il 7 marzo 2012, gara conclusasi sull'1-1 dopo che eravamo passati in vantaggio. Mentre vincevamo, ad un certo punto si verifica nella nostra area di rigore un momento molto concitato, e due juventini finiscono in terra, reclamando un inesistente rigore. Una telecamera di SKY, allora, inquadra in primo piano l'allenatore bianconero Conte che, scattato in piedi, esplode verso l'arbitro: " Coooosaaa ??? Pezzo di m...., ma dove c... guardi, non lo vedi che è rigore ??? Ma brutto str.... !!!! " e via di questo passo. A quel punto il quarto uomo chiama a sè l'arbitro; i due confabulano per circa un minuto, dopodichè il direttore di gara si dirige spedito verso Conte mettendogli sotto il naso il cartellino rosso. Impietosa, la telecamera di SKY inquadra il tecnico pugliese che piagnucola: " Ma io non ho detto niente !!! ", mentre un nostro massaggiatore, che aveva assistito a tutta la scena, appoggiato con un braccio alla panchina sghignazza scuotendo la testa. Non c'è che dire, Conte è un vero signore. Come ha dimostrato ulteriormente circa un anno dopo quando, approfittando della proverbiale sportività dei Tifosi Rossoblù, nel finale di una partita ampiamente vinta non ha trovato di meglio che invitare platealmente i propri tifosi a festeggiare, come se si stesse giocando in casa loro. Sono sicurissimo che in qualunque altro stadio del mondo Conte avrebbe rischiato il linciaggio !!! A onor del vero, va detto che anche in altri spazi Conte non riscuote grande simpatia: spassoso, a tal proposito uno storico servizio de " Le Jene " in cui quattro inviati lo inseguono per intervistare il gatto che porta in testa; ad un certo punto, grazie ad un effetto computerizzato, si materializza sulla sua testa un gatto in carne ed ossa !!! Tornando ad essere seri, possiamo ricordare che nel primo anno di Donadoni fummo gli unici ad inchiodare i bianconeri sul pareggio, mandando a monte il possibile record di un campionato fatto di sole vittorie. Insomma: specie con questo allenatore, non partiamo con addosso l’ingrata figura dell’agnello sacrificale. Inoltre c’è da onorare adeguatamente la memoria del Presidente Gazzoni, mancato durante la quarantena e al quale non è stato possibile tributare nemmeno il dovuto omaggio funebre. Le premesse per una serata di buone notizie ci sono tutte. Non ci resta che attendere.


Paolo Milito