Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

domenica 28 gennaio 2018

De Laurentis? Ti piace vincere facile, eh?

Un Bologna che nonostante il baricentro basso, va su tutti i palloni e non ne perde uno! Quante occasioni clamorose per i ragazzi!!! Dai dai dai! Se non ci remano contro, possiamo farcela!!!
Ecco...
Dopo aver negato un rigore al Bologna grande come una casa, Mazzoleni ne concede uno al Napoli (Masina è caduto nel tranello!) che più che altro sarebbe stato fallo per simulazione. Un Bologna che sta giocando molto bene, viene ostacolato con ogni mezzo: è così che doveva rispondere il San Paolo? Vergogna...
Sarà felice quel "piangerò" di De Laurentis... Gran bel furto, questo, visto che che se c'era il rigore per loro, il nostro è grande come un palazzo...
Non può essere chiara azione da gol: Mertens sta andando verso il fondo... Masina lo sfiora e lui si tuffa... e poi lo ha appena sfiorato.... Adam è stato un fesso, ma gli ha solo messo una mano sulla spalla e l’altro si è buttato. Simulazione. Punto. Il nostro è rigore tutta la vita! Evidentemente, in alcune partite, non serve neanche giocare bene... Oggi, davvero, siamo stati inondati di i giustizie... Palacio e Dzemaili per noi sono assolutamente fondamentali!!!
Sarei solo curiosa di sapere come sarebbe stata la partita se Verdi non si fosse fatto male!
Non volevo perdere solo per ricacciare in gola a De Laurentis, Caressa, Hamsik e Ferrari le parole odiose che hanno avuto nei confronti di Verdi... Avrei anche perso volentieri, se avessero giocato male... Ma così, davvero, è una vergogna...
E la chiudo qui, perchè sono troppo arrabbiata e delusa...
Alessandra Sportelli Negrini




sabato 27 gennaio 2018

PER TORNARE NELLA REALTA’.

Dopo l’esaltante pomeriggio casalingo contro il Benevento, la sorte e il calendario ci mettono subito di fronte al Napoli ed ai napoletani, incazzati neri per il cosiddetto “ Gran Rifiuto “ di Simone Verdi. A dire il vero, nei giorni scorsi abbiamo assistito a vari discorsi, quasi tutti a sproposito, a commento della vicenda. In particolare, si sono distinti Fabio Caressa ( che non si capisce bene quale profitto ne tragga ) e il capitano dei partenopei Hamsik, che avrebbe fatto meglio a risparmiare il fiato per utilizzarlo meglio in allenamento. A parte gli scherzi, non sta in cielo ne’ in terra che il campione slovacco pretenda di istigare l’intero stadio San Paolo a contestare il nostro attaccante, reo di aver semplicemente esercitato un diritto. Da una parte sono sicuro che Verdi risponderà sul campo, a modo suo; dall’altra temo qualche calcione di troppo, tanto che mi sono permesso di suggerire ad un amico, abituale frequentatore di Casteldebole, di consigliare a Donadoni di far osservare a Verdi un turno di riposo precauzionale. Ma tant’è. Spero che domani tornino tutti coi piedi per terra e si possa assistere ad una semplice partita di pallone. I precedenti raccontano che, fra Serie A, Serie B e Coppa Italia, il confronto è andato finora in scena per 68 volte, con 34 vittorie del Napoli, 11del Bologna e 23 pareggi. La vittoria più cospicua degli azzurri è il 6-0 ottenuto il 19 aprile 2016, doppietta del nostro ex Gabbiadini, tripletta di Mertens e tocco finale di Lopez. Il 15 gennaio 1939, invece, lo squadrone Rossoblù fece tremare Napoli seppellendo i padroni di casa sotto un sonoro 6-1, doppietta di Puricelli a cui si aggiunsero i gol di Biavati, Sansone, Reguzzoni e Andreolo, a cui rispose il solo Rocco. Fra i tanti pareggi spicca senz’altro il pirotecnico 4-4 maturato il 10 novembre 1940: per il Napoli tripletta di Rosellini e gol di Barrera, per noi doppietta di Reguzzoni e gol di Puricelli e Andreoli. Da ricordare anche la nostra vittoria per 5-1 del 22 ottobre 2000, un po’ per il punteggio, molto per la crisi tecnica che costrinse il Napoli a cambiare due allenatori in tre settimane ( cosa che non evitò a fine campionato la retrocessione ) e ancor di più perchè il portiere degli azzurri, Nando Coppola, a fine gara salì sul pullmann del Bologna per venire a fare il secondo di Pagliuca. Notevole, poi, il filotto del 2012, quando nel giro di tre giorni Panagiotis Konè diede una sonora lezione ai padroni di casa prima in campionato e poi in Coppa Italia, a dispetto di una esageratamente sbandierata inferiorità tecnica. E domani? Il Napoli è primo in classifica; da quelle parti sono incazzati per Verdi; sono tutti campionissimi, a differenza dei nostri; forse De Laurentiis, crede di essere un miliardario di Serie A contrariamente a Saputo, che evidentemente, essendo un produttore caseario, appartiene ad una casta inferiore. E allora? A mio avviso ci sono tutte le premesse per una tripla. I nostri ragazzi hanno ampiamente dimostrato di saper tenere testa a chiunque, a patto di mantenere la concentrazione fino alla fine del tempo effettivo di gara. Quindi, direi di giocarcela, senza troppi patemi d’animo. Buona partita a tutti.


Paolo Milito

domenica 21 gennaio 2018

Un 3 - 0 che è una sinfonia!!!

Il sole di Bologna splende sui rossoblu e sul quinto gol di Destro, frutto dell'assist perfetto di Simone Verdi.
Simone Verdi, oggi capitano, che ha fatto parlare, sparlare e discutere sulla sua decisione di restare a Bologna... In tanti lo hanno criticato... probabilmente andrà via a giugno... Intanto, però, ha scelto di restare, e va ben bene così!
Dzemaili appare decisamente sfiatato, ed essendo già ammonito (come Poli, che sembra che senza un giallo a partita non possa resistere...), se io fossi in Donadoni, lo sostituirei alla svelta... Per fortuna che il Mister non mi ascolterà 😊 È stato comunque un buon primo tempo del Bologna, che schiera la formazione in difesa con la quale non ha mai perso una partita. Vediamo se i ragazzi riusciranno a chiudere il match!
Almeno due gol mangiati a porta vuota (praticamente!) dai rossoblu... e queste occasioni vanno sfruttate ad ogni costo!
Ci pensa De Maio ad un quarto d'ora dalla fine, su assist di chi? Simone Verdi, che domande!!! Gooool... Annullato... Var... Assegnatoooooooo!!! E avanti tutta!! E al 42' Vetdi apre, arriva Dzemailli (che sembrava esausto...) e segna il gol del 3 - 0! Spettacolo rossoblu!
Il Bologna torna (finalmente!) alla vittoria!
I rossoblu hanno disputato una buona gara, dimostrando di "esserci".
Domenica? Rispondiamo a chi ci ha definito "squadretta" e "minuzzaglia"...
Forza Bologna! Forza ragazzi!
Alessandra Sportelli Negrini










sabato 20 gennaio 2018

DOVE PORTA IL CUORE ROSSOBLU’.

Bologna-Benevento rappresenta, in terra bolognese, una novità assoluta, in quanto le due squadre si sono affrontate in passato una sola volta, nella famosa gara di andata risolta dall’intervento della moviola in campo a nostro favore. L’unica mia preoccupazione, che credo sia condivisa da tutti i Tifosi Rossoblù, è quella di far sì che prevalga la notevole differenza tecnica, evitando di dare seguito, con qualche scellerata cappella, al momento favorevole avviato dal Benevento a chiusura di un disastroso girone di andata, in cui i campani hanno collezionato una sfilza di record negativi, tenendo oltretutto presente che si sono appena privati del gioiellino Ciciretti. La partita di domani, collocata nell’ormai inconsueto orario domenicale delle ore 15.00, chiude una settimana caratterizzata dal cosiddetto Gran Rifiuto opposto da Simone Verdi al trasferimento al Napoli. A prescindere da eventuali secondi, terzi o trecentesimi fini, è stata una scelta dettata dal cuore. Per certi versi, anche Verdi è un riciclato di lusso dalla Maglia Rossoblù, al pari di Baggio, Signori, Di Vaio, Gilardino & C. Sappiamo benissimo che ognuno di questi soggetti, nel tempo, ha agito in maniera differente: Baggio, scaricato dal Milan ( come Verdi ), una volta rilanciatosi cedette alle lusinghe interiste, affermando che “ certi treni passano una volta sola “; Signori ha finito per giocare più partite nel Bologna che non nella Lazio, e tuttora vive e lavora sotto le Due Torri, come Di Vaio, anch’egli storicamente laziale e con radici ormai ben piantate nella squadra e nella Società, mentre Gilardino ancora recrimina per come Guaraldi gestì a suo tempo la sua posizione contrattuale. Quanto ai treni, rispetto all’epoca di Baggio sono passati vent’anni, e le corse sono diventate più frequenti e regolari, ragion per cui, in qualsiasi momento, il giovanotto potrebbe decidere di cambiare aria e tentare avventure più remunerative. Per il momento Verdi si trova bene dove sta, in una città che gli ha restituito il sorriso dopo la disavventura milanista, con buona pace dei trolls e degli haters che, da Napoli, gli hanno augurato ogni sorta di sventura col beneplacito degli immancabili Caressa, Criscitiello e Pedullà, buoni solo a celebrare ad ogni passo sospinto la grandezza delle cosiddette grandi. Per adesso il cuore ha prevalso sulla ragione; a giugno se ne riparlerà, e non è scritto da nessuna parte che Verdi debba fare per forza le valige. Lo ribadisco per l’ennesima volta: il vento è cambiato, il Bologna non è più l’hard discount delle cosiddette Sette Sorelle. A mio avviso è significativo il fatto che Dzemaili abbia scelto i nostri colori per continuare la propria carriera ad un certo livello: cosa che, solo un paio di anni fa, non succedeva proprio ( vedi i casi Defrel e Duncan ). Certo, molto lavoro resta da fare, molti errori sarebbero da evitare, ma piano piano ci stiamo portando in una posizione più attinente al nostro glorioso passato. Avanti così.

Paolo Milito

sabato 13 gennaio 2018

ARRIVI & PARTENZE

Il campionato è fermo, e lo sarà per un'altra settimana, ma nel mondo del calcio in questo momento non si dorme. Il Bologna, in teoria, non avrebbe bisogno di grandi incursioni sul mercato, considerando che la posizione in classifica è tutto sommato rassicurante e che i momenti negativi non sono dipesi da carenze a livello tecnico. In pratica, invece, sono in atto grandissime manovre. Tanto per cominciare, e per non farci mancare proprio nulla, la questione dello Stadio ha preso nuovamente una piega antipatica: solo ora, dopo tutto quello che si era visto in precedenza, chi di dovere si è accorto che c'era necessità di un robusto adeguamento sismico ( come se non si sapesse che l'impianto ha quasi un secolo di vita ), tanto che in Società si è riaffacciata con molta decisione la prospettiva di tagliare la testa al toro costruendo uno stadio nuovo, con conseguenti e ovvi malumori da parte di chi, come il sottoscritto, preferirebbe continuare ad assistere alle partite all'ombra della Torre di Maratona. Nel frattempo, Blerim Dzemaili ha rotto gli indugi, si è ridotto l'ingaggio ed è tornato a Bologna, spinto soprattutto dalla necessità di non perdere visibilità in vista dei Mondiali ed anche da quella, sopravvenuta di recente, di seguire da vicino il figlio in una delicata fase della vita familiare. Ci sono poi gli strani movimenti sulla via di Ferrara: da una parte De Maio si prepara a vestirsi di biancazzurro, dall'altra due prestiti, Marios e Rizzo, sono stati dirottati, sempre in prestito, rispettivamente a Bari e a Bergamo. Per quanto riguarda il caso Verdi, io preferisco aspettare: ogni giorno esce una novità che contraddice la situazione precedente, il che mi fa pensare che la faccenda sia stata scelta dai media specializzati per riempire adeguatamente lo spazio relativo al periodo di mercato. Mi spiego: mi sta bene la pluralità delle voci, ma mi sembra un tantino strano che, nella stessa giornata, la fidanzata bolognese di Verdi prima si dica rassegnata a non poter condizionare le scelte del proprio amato e poi, in un'altra intervista, affermi con decisione che da Bologna non si muoverà nessuno dei due, cascasse il mondo. Nelle ultime ore, poi, sta prendendo piede, sia presso la stampa nazionale sia presso quella locale, un'altra chiave di lettura: l'acquisto di Verdi servirebbe ad Aurelio De Laurentiis per trattenere a Napoli l'allenatore Sarri, ultimamente un po' insofferente verso l'ambiente partenopeo. Parere personale: a rigor di logica, Joey Saputo non trova disdicevole incassare venti milioni cash, però si rende certamente conto che non è appropriato, specie alla luce di infelici esperienze passate, privarsi del proprio elemento migliore a metà stagione. Per tacer del fatto che non si parla proprio di Destro, ne' di trattenerlo ne' di sostituirlo, come se non ci fosse immediata necessità di fare chiarezza sulle intenzioni del baldo giovane e sulle prospettive di poter fare o meno affidamento su di lui per proseguire nell'opera di costruzione di una solida squadra, in grado di tornare a far tremare il mondo. Per il resto, ci aspetta un'altra settimana di arrivi e partenze, a cominciare dal prossimo blitz di Saputo per proseguire con il probabile addio di Maietta, quelli possibili di Taider e Donsah e l'altrettanto probabile arrivo di alcuni giovani promettenti. Fermo restando un obiettivo ben preciso: non contribuire, con le solite cappelle, all'irresistibile risalita del Benevento.


Paolo Milito

sabato 6 gennaio 2018

L'Epifania i nostri sogni si porta via... Che vergogna!!

E si riparte!
Un formazione tutta all'attacco per il Bologna!
Una formazione che mi terrorizza: non si può fare una formazione tutta offensiva quando, dei 4 che attaccano, ce ne sono uno e 1/2 che vanno a dare una mano in difesa.... e dietro? Si balla la rumba...
Gol del Torino al 38'...
I bolognesi non hanno capito cosa significhi marcare a zona: non vuol dire stare fermi a guardare cosa fanno gli avversari e non marcarli...
Del primo tempo, a parte il gol, sono evidenti la paratona di Mirante e i 6 minuti di possesso palla del Bologna... contro i 18 del Torino su 24 giocati...
All'inizio della ripresa, per fallo su Verdi, ci fanno un grande regalo: Rigore al 4'!!!
E a chi fanno tirare il rigore??? A Pulgar......... Ma come è possibile??? Con Palacio e Verdi (Destro no, grazie: ha ciccato anche oggi...), deve tirare Pulgar? Che spettacolo... Indegno!
E raddoppio del Torino al 7' della ripresa...
Donsah si sarebbe potuto metterlo fin dall'inizio, e giocare 3 contro 3: a volte, le partite si vincono (a me basterebbe non perderle, grazie!) partendo dal centrocampo...
Per una volta che riceviamo un regalo, siamo in grado di sprecare un'occasione d'oro!
Al 40' della ripresa, il Torino segna ancora... Non ho più parole... INDIFENDIBILI!!!
Una squadra di indifendibili, con un allenatore indifendibile! Salvo solo Verdi e Palacio... che non possono certo fare i miracoli... È ora di svegliarsi e smettere di far finta di essere ciò che non siamo: una squadra!
Tutto da rivedere e mai una gioia: du maron, socmel!!!
Alessandra Sportelli Negrini


venerdì 5 gennaio 2018

… CORNA, CORNA, IL TORO C’HA LE CORNA …



… e riesce sempre a metterci in difficoltà. Non bastasse la questione del 1927, che torna puntualmente a galla, con uscite spesso a sproposito da parte della dirigenza granata, ogni qualvolta le nostre strade si incrocino, per questo giro di danza ci troviamo ad affrontare un Toro fresco di cambio di timone, quindi motivato a sfoderare subito una prestazione al di sopra dei propri mezzi tecnici. Ma andiamo per gradi. Innanzi tutto i numeri: tra Serie A, Serie B e Coppa Italia il match conta qualcosa come 63 precedenti, con 33 vittorie del Torino, 9 del Bologna e 21 pareggi. Spesso si sono visti grappoli di gol: l’11 aprile 1948 il Grande Torino ci travolse con un bel 5-1, dovuto ad una tripletta di Gabetto e ai gol di Valentino Mazzola ed Ossola, a cui replicammo con Marchese; il 23 maggio 1965, pur essendo Campioni d’Italia, beccammo un sonoro 5-0, doppiette di Hitchens e Gigi Simoni con l’aggiunta del sigillo di Gigi Meroni; lo scorso campionato, il 28 agosto 2016, abbiamo incassato un altro 5-1, tripletta di Belotti e gol di Martinez e Baselli contro uno di Taider e ciliegina finale dell’infarto di Mirante. Per contro, sempre nel 1965, il 19 dicembre, fummo noi a stravincere per 4-2, grazie ad Haller, Furlanis, Micelli e Nielsen a cui risposero Meroni e Orlando. Per due volte è finita 3-3: il 7 marzo 1937, in una partita che vide un gol di Buscaglia, uno di Galli e un autogol di Allasio per il Toro e un gol di Maini, uno di Sansone e un autogol di Gasperi  per i nostri colori; il 16 marzo del 1975, quando ad una tripletta di Pulici replicammo con una doppietta di Fausto Landini ed un gol di Beppe Savoldi. Infine una curiosità: l’unica volta che ci siamo incontrati in Serie B, il 9 ottobre 2005, è finita 0-0. E domani? Tanto per cominciare bene l’anno, subito la scomoda collocazione delle 12.30, grazie ai buoni uffici di SKY. Poi le motivazioni: noi siamo reduci dalla figuraccia interna contro l’Udinese, loro dall’eliminazione in Coppa Italia nel derby con la Juve con conseguente cambio di allenatore, ragion per cui il pronostico è rigorosamente triplo. Infine, ancora una volta, due parole sull’ormai stucchevole questione dello Scudetto revocato: lo sanno anche le pietre che il Torino, nel 1927, commise un illecito accertato, ragion per cui non ci sono le condizioni per reclamare la restituzione di quel titolo. Quel che non tutti hanno capito, è che Urbano Cairo sta bussando continuamente alle porte della Federcalcio, che lo riconosce come interlocutore ufficiale, mentre per noi l’iniziativa è ancora tutta sulle spalle del Comitato presieduto dalla Signora Bulgarelli, sorella di Giacomino, che pur avendo la benedizione di Saputo e Fenucci non ha la qualifica di interlocutore ufficiale, ne’ può aspirare ad ottenerla. Insomma, sarebbe ora che il Presidente, o chi per lui, prendesse una posizione chiara e inequivocabile, anziché preoccuparsi di non urtare la suscettibilità dell’editore della Gazzetta e del Corsera. Per adesso mi fermo qui, in attesa di vedere cosa succede domani in campo e successivamente in fase di mercato, con particolare riferimento alle vicende di Dzemaili e di Verdi.


Paolo Milito