Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

sabato 27 aprile 2019

Resta con noi! Sinisa, resta con noi!

Bologna - Empoli, per me, è stata la partita più bella di questo campionato!
Non per il gioco, gradevole e ben costruito.. Non per i quattro gol, uno più bello dell'altro, di Palacio (anche se annullato giustamente per fuorigioco, ma che ha fatto esplodere il Dall'Ara!), Soriano, Orsolini e Sansone... Non per i 25000 spettatori presenti (che spettacolo!), ma perchè, finalmente, il futuro nebuloso che si prospettava per il Bologna si è dissolto!
Dopo mesi di inutili sofferenze, i rossoblu tornano alla vita e alla speranza di poter finalmente riprendere il posto che spetta loro!
Sinisa Mihajlovic ha trasformato una squadretta di mediocri in un team competitivo sotto tutti i punti di vista!
È vero che il Bologna gioca bene perchè Palacio costruisce il gioco per tutta la squadra, ma è altrettanto vero che finalmente c'è una figura carismatica e presente in grado di farli giocare davvero.
23 punti in 13 gare è una media da Champions! Sinisa l'ha ottenuta, riuscendo a costruire qualità di squadra e di gioco, e tirando fuori tutte le potenzialità possibili!
Perchè aspettare tanto, allora? Forse non ci sarà mai una risposta a questa domanda... Spero che Mihajlovic resti anche per il prossimo anno, perchè come ha risposto Adani quando gli hanno chiesto in quale "delle grandi" lo vedrebbe bene: "Io ce l'ho il nome di una grande... Il Bologna! Che merita di tornare nella borghesia del calcio come le spetta di diritto!"...
Facciamo sì che tutto questo si avveri!!
Forza ragazzi!
Alessandra Sportelli Negrini


venerdì 26 aprile 2019

… LA ZIA DI TUTTE LE PARTITE ??? …


… forse, chissà, di questi tempi ormai dobbiamo aspettarci di tutto. Quel che è certo è che l’anticipo di domani, collocato scomodosamente alle 15 del sabato come se fossimo in Serie B, vale tanto oro quanto pesa, se non di più: chi vince domani è a tre quarti dell’opera. Essendo l’Empoli salito alla grande ribalta in tempi relativamente recenti, il confronto conta solo undici precedenti, suddivisi fra Serie A, Serie B, Serie C e Coppa Italia, anche di Serie C; bilancio favorevole ai nostri colori, con cinque vittorie contro due dei toscani e quattro pareggi. Il nostro miglior risultato è il 2-0 ottenuto il 23 febbraio 2003, gol di Bellucci e Vanoli. La notte del 19 dicembre 2015, invece, l’Empoli ci inflisse un brutto 3-2, doppietta di Maccarone ( con tanto di birra sorseggiata a mo’ di sberleffo ) e gol di Pucciarelli a cui replicarono Destro e Brienza. Fra i pareggi, da ricordare il 2-2 maturato il 3 maggio 1998: per noi segnarono Roby Baggio e Paramatti, per loro Esposito e Cappellini. Domani riceveremo l’Empoli a conclusione di una settimana strana, in cui all’euforia per l’esaltante vittoria ottenuta contro la Sampdoria hanno fatto seguito le polemiche e le contraddizioni relative agli scenari futuri della nostra squadra: Walter Sabatini, da più parti indicato come il nostro prossimo Direttore Generale, ha lasciato la Samp sbattendo la porta; contemporaneamente, da Roma qualcuno ha fatto intendere che la Lazio, tramite l’immancabile Lotito, avrebbe già fermato Mihajlovic per la prossima stagione. Non bastasse, Claudio Fenucci si è affrettato a far sapere, parlando ai microfoni di SKY, che il Bologna, nel caso si facesse avanti qualche “ grosso club “ ( come se sette scudetti + 1 fossero una bazzecola ), lascerebbe libero il tecnico serbo, provocando le ovvie reazioni risentite della tifoseria. A prescindere da tutto ciò, ieri sera Joey Saputo ha cenato con Sinisa. Sicuramente avranno ragionato delle prospettive future, ma dal linguaggio tenuto dal tecnico in conferenza-stampa si capisce che gli occhi sono stati tenuti ben puntati sul presente. Priorità alla salvezza del Bologna, si è detto: e così deve essere. A fine stagione, poi, faremo i conti. Da tifoso, ovviamente, spero di veder partire Bigon, e sarei abbastanza entusiasta se a sostituirlo fosse una garanzia come Sabatini, così come sarei ben felice di continuare a veder seduto Mihajlovic sulla nostra panchina. Mi rendo conto, però, che a cacciare i soldi è Saputo, il quale ovviamente starà facendo tutte le valutazioni del caso, visto che dovrà comunque affrontare delle spese extra per sistemare tutti i tasselli della Società prossima ventura. Non ci resta, dunque, che attendere gli eventi, sperando che il Presidente tenga conto dei segnali importanti che la tifoseria gli sta facendo pervenire in vari modi. E che i nostri eroi continuino a giocare come hanno fatto contro la Samp.

Paolo Milito


sabato 20 aprile 2019

E che buona Pasqua sia!!!


Bologna vs Sampdoria è una partita che si deve vincere! Mancano solo 6 giornate alla fine di un campionato difficile e a rischio retrocessione! Nonostante il bellissimo gol di Dzemaili annullato nel primo tempo, su punizione di Pulgar segna Tonelli (autogol) e il Bologna va in vantaggio al 60'!
Soriano si è comunque divorato due gol che avrebbero già chiuso il match. Dagli altri campi è da seguire la partita da cardiopalma tra Empoli e Spal: i gol si susseguono e, nonostante abbia segnato prima l'Empoli, al 62' il risultato è di 2 - 3 per la Spal... Ottima notizia per il Bologna!
E al 69' Pulgar segna direttamente da punizione!!! Rossoblu - Sampdoria  2 - 0 !
Mister Sinisa ha trovato la maniera per farsi capire dai ragazzi, e questo è importantissimo: 12 partite e 20 punti! Se fosse arrivato prima, forse adesso lotteremmo per l'Europa...
Grande parata di Skorupski al 77'...
Palacio è il solito mito, che a 37 anni corre come se non ci fosse un domani e non sbaglia una palla!
Orsolini chiude i giochi all'83'... "Soccia", che bello!!!
E la Spal vince 4 - 2 ... Di bene in meglio!


Bel Bologna nei primi 45' nonostante le palle gol sbagliate siano state troppe, ma bellissimo secondo tempo! A differenza della scorsa gestione, i rossoblu tengono meglio i secondi 45' dei primi (quando in genere dopo 20' boccheggiavano...) e prova ne sono i 10 gol segnati nella seconda frazione di gioco da quando Sinisa si è seduto su quella panchina!

Battiamo l'Empoli alla prossima partita e saremo salvi! Forza ragazzi: un ultimo sforzo!
Forza Bologna!
Alessandra Sportelli Negrini










venerdì 19 aprile 2019

LANTERNE PASQUALI.


Altro giro, altro regalo: dopo il combattutissimo pareggio ottenuto a Firenze, il calendario mette Sinisa Mihajlovic di fronte ad un altro pezzo del suo passato, tanto da giocatore quanto da allenatore. I liguri, trascinati da un incontenibile Quagliarella, tentano di volare alto, mentre il nostro tecnico vorrebbe ottenere quei punti necessari a mettersi al sicuro, in attesa di gettare le basi per la programmazione di un futuro un po’ più tranquillo e un po’ più decoroso rispetto agli ultimi tempi. Al Dall’Ara il confronto vanta 50 precedenti, distribuiti fra Serie A, Coppa Italia e Intertoto, con 24 vittorie Rossoblù, 8 della Samp e ben 18 pareggi. La nostra vittoria più cospicua è il 5-2 ottenuto l’8 gennaio 1956, grazie a una doppietta di Valentinuzzi, una di Pivatelli e ad un gol di Ezio Pascutti, a cui replicarono Martini e Firmani. La sconfitta più pesante è invece il 3-0 rimediato il 10 febbraio 1991 dalla Banda-Boskov lanciatissima verso lo Scudetto: segnarono Vialli, Katanec e Mikhajlichenko, proiettando i blucerchiati verso le stelle e i nostri malcapitati beniamini verso la seconda, rovinosa doppia retrocessione della storia. Quanto ai pareggi, memorabile il 4-4 scaturito il 4 giugno 1961; per la Samp doppietta di Brighenti e gol di Cucchiaroni e Skoglund, per noi segnarono Renna, Pascutti, Vinicio e Demarco. Notevole, poi, la mole di confronti nella stagione 1998/99, complessivamente sei, tra campionato, Coppa Italia e Intertoto, l’ultimo dei quali, il 16 maggio 1999, vide il povero Klas Ingesson segnare il rigore che avrebbe provocato la retrocessione dei liguri in B e l’ira funesta dei loro tifosi, che nella stagione successiva si vendicarono prendendo Gianluca Pagliuca, nel frattempo tornato alle origini, a colpi di rubinetti e pezzi di lavandino. Domani i nostri avversari si ritroveranno comunque di fronte ad una realtà ben diversa da quella che, all’andata, aveva consentito loro di trionfare per 4-1: Mihajlovic ha indubbiamente migliorato la disposizione tecnico-tattica, riuscendo in qualche caso anche a cavare il sangue dalle rape. In più, specie in caso di bel tempo, potrebbe contare su un apporto più consistente da parte del rientrante Destro. Possiamo dunque giocarcela con una certa fiducia, in attesa degli sviluppi sul fronte societario: dovessero davvero arrivare Sabatini e Osti, a prescindere se l’allenatore dovesse essere Sinisa, Giampaolo o un terzo incomodo ancora da individuare, si potrebbe cominciare a pensare a qualcosa di più confortante di una salvezza sempre risicata fino all’ultimo secondo, specie tenendo presente il parco di giovani che abbiamo a disposizione. Ma per i sogni futuristici c’è tempo. Adesso pensiamo alla Samp. E a passare una decorosa Pasqua. Auguri.

Paolo Milito


domenica 14 aprile 2019

Un punto prezioso a Firenze!

Fiorentina - Bologna non è stata una partita entusiasmante... I rossoblu perdono Dijks per lo scontro di sabato contro la Sampdoria e perdono anche Santander. Il disagio della pioggia e il nervosismo tangibile hanno reso questo match falloso da ambo le parti. Il Bologna è risultato un po' troppo lento e poco aggressivo, ma porta comunque a casa un punto prezioso. Bel primo tempo di Dijks e di Orsolini... che però sbaglia un gol a porta vuota che sarebbe stato preziosissimo in vista dello scontro diretto contro l'Empoli che i felsinei DEVONO vincere!
Partita e pareggio sofferti, ma obiettivamente il risultato è giusto.
Ringraziamo anche l'arbitro per non aver infierito su Santander, che effettua un'entrata da cartellino arancione tendente al rosso, piuttosto che giallo...
Prepariamoci ad affrontare la Sampdoria al massimo, con una maggiore determinazione e puntando alla vittoria!
Forza ragazzi! Forza Bologna!
Alessandra Sportelli Negrini


sabato 13 aprile 2019

LA SCALA E I PIOLI.


Nell’ormai inconsueta collocazione domenicale delle ore 15, domani va in scena un’edizione del Derby dell’Appennino che promette di restare memorabile. Ma andiamo per gradi. I numeri raccontano che fra Prima Divisione, Serie A e Coppa Italia il confronto vanta qualcosa come 71 precedenti, con 38 vittorie della Fiorentina, 14 del Bologna e 19 pareggi. Il 23 novembre 1958 si verificò il trionfo più solenne dei viola: 6-3, con una tripletta di Gino Pivatelli vanificata dalla doppietta di Lojacono in aggiunta ai gol di Montuori, Cervato, Petris e Hamrin. La nostra giornata più felice, invece, risale al 25 gennaio 1942: finì 5-2, con una doppietta di Biavati, una di Puricelli e un gol di Arcari IV in risposta ai gol di Valcareggi e Degano. Per tre volte è uscito il 2-2 finale, compreso il 10 marzo 1999, Coppa Italia, mani di Repka non rilevato dall’arbitro falsando partita, competizione e finale di stagione, mai immaginando che un mese dopo, contro il Marsiglia, sarebbe successo anche di peggio. Fermo restando che, in 71 partite, si è visto di tutto, anche un 2-0 a tavolino, il 2 gennaio 1955, scaturito da una vittoria per 3-0 conseguita sul campo e mal digerita dai tifosi viola, che avevano reagito dando luogo ad un vero e proprio far west. Roba di poco conto, comunque, in confronto a quello che sarebbe avvenuto il 18 giugno 1989, e di cui lo sfortunatissimo Ivan Dall’Olio paga ancora, e pagherà per sempre, le conseguenze. L’ultima nostra impresa in casa viola risale al 17 gennaio 2010, quando Gimenez visse l’unico pomeriggio di gloria della sua esperienza Rossoblù battendo i nostri avversari praticamente da solo. E domani ? nelle previsioni della vigilia, avrebbe dovuto essere un confronto fra ex allenatori incrociati, ma i dirigenti viola hanno pensato bene di avvolgere Stefano Pioli in un imbuto che lo ha convinto a dimettersi sbattendo la porta, cosa per lui del tutto inusuale. Al suo posto, troveremo un amico di Sinisa Mihajlovic, quel Vincenzo Montella che, da giocatore, ha vissuto tante stagioni sulla stessa barca e altrettante in contrapposizione, a Genova come a Roma. Noi ancora non siamo al sicuro; la Fiorentina vorrebbe chiudere la stagione qualificandosi in Europa, e ovviamente risentirà dello scossone dovuto al cambio dell’allenatore. A prima vista, verrebbe da dire che sarebbe stato meglio incontrare Pioli, ma è tutto da dimostrare. Così come potrebbe avere un’incidenza particolare il minacciato sciopero del tifo da parte dei sostenitori viola, ben sapendo che in una qualsiasi squadra, non solo nella Fiorentina, possono trovarsi giocatori a cui una protesta del genere non provoca alcuna reazione. Pronostico triplo, dunque, in attesa di sapere chi sarà ad organizzare il nostro prossimo campionato dalla stanza dei bottoni. Da questo punto di vista, negli ultimi giorni Joey Saputo ha esternato lievi segnali di ravvedimento. È presto per dire che ha imparato la lezione, ma la buona volontà va sempre apprezzata. E adesso, sotto con la Fiorentina.

Paolo Milito


lunedì 8 aprile 2019

Va bene va bene va bene... Va bene così!!!

Bologna - Chievo ore 20.30 allo stadio Dall'Ara... Cosa si può dire di questo match? Sicuramente che abbiamo visto più rigori in quest'era Mihajlovich che nei 3 anni di gestione Donadoni (Cit. G. Tolomelli)... Che anche se il turnover è ravvicinato, non ci possiamo permettere di mettere in campo le riserve... Che Dijks ha fatto un gol bellissimo... Che Palacio, oltre che giocare una partita strepitosa, ha fatto uno "stop" eccezionale, a dimostrazione del fatto che sia INSOSTITUIBILE... Che niente è perduto!!!
Avanti a testa bassa verso la meta! Il vecchio cuore rossoblu batte ancora... Sempre!
Alessandra Sportelli Negrini



















domenica 7 aprile 2019

CELESTE NOSTALGIA CANAGLIA ???


PREMESSA DOVEROSA: Il sottoscritto, da quando è comparso al mondo, è afflitto da una fortissima sordità. Di conseguenza, essendo abituato a praticare la lettura labiale, non ho avuto bisogno dell’intervento di soccorso dei telecronisti di SKY, tutti protesi alla ricerca di una virgola di share in più evidenziando le parolacce profferite da Mattia Destro nel bel mezzo della sua scomposta esultanza contro il Sassuolo e dal Presidente Saputo in tribuna a Bergamo, a commento della disfatta dei nostri contro l’Atalanta. A prima vista, sembrerebbe che i nostri beniamini siano stati improvvisamente pervasi dalla voglia di emulare certi rapper nostrani, che hanno fatto del turpiloquio un punto di forza ( ma di recente ci si è messo anche un cantautore serio come Daniele Silvestri ). Forse che cantando “ Tu sei un pezzo di me “ ( Destro feat Max Gazzè ) o “ Pippo, che cazzo fai “ ( Saputo feat Sugar Fornaciari ) si stimolano i numi tutelari Rossoblù con un rito propiziatorio. La realtà, lo sappiamo, è ben diversa: non tutti i dirigenti incaricati da Saputo di gestire al meglio il Bologna hanno dimostrato di saperci fare, prova ne sia che Sinisa Mihajlovic è stato ingaggiato alla fine di gennaio e non all’inizio, come sarebbe stato invece più appropriato. Ecco quindi che il tecnico serbo si trova costretto ad arrangiarsi con quel che passa il convento, andando incontro anche a clamorosi passi falsi come quello in cui è incappato giovedì sera a Bergamo, mosso dall’intento di concedere un po’ di respiro a gente che, dal momento del suo arrivo a Bologna, non aveva conosciuto un attimo di pausa. A contorno del polverone, ovviamente, si sono alternate voci contrastanti, che ovviamente dovrebbero lasciare il tempo che trovano. Sarei però curioso di conoscere nome e cognome del famigerato “ uccellino “ di cui ha parlato Gianfranco Civolani su E’TV: se davvero Sinisa non vede l’ora di scappar via da Bologna, il suo comportamento nel resto della giornata denota grandissime doti di recitazione, che gli prospettano una luminosa carriera artistica, da arricchire magari con un premio Oscar. Vabbè, torniamo seri e pensiamo alla partita di domani. La storia del Chievo ai piani alti del calcio italiano ha radici relativamente recenti, per cui il confronto di domani vanta solo sedici precedenti, ripartiti fra Serie A, Serie B e Serie C1; otto le vittorie del Bologna, tre quelle del Chievo, cinque i pareggi. Per ben tre volte abbiamo bastonato solennemente i canarini veronesi: il 10 novembre 2007, 4-0 in B; il 12 gennaio 2013, 4-0 in Serie A, così come il 19 marzo 2017, quando però finì 4-1. Al di là del punteggio, però, resta scolpita nella memoria e nel platino massiccio la vittoria ottenuta il 2 giugno 1996, con lo storico gol di Giorgio Bresciani nel finale di partita che ci riportò in Serie A per la seconda volta nella storia. La miglior vittoria dei clivensi è il 2-0 messo a segno il 13 settembre 2009 con Pinzi e Pellissier, un tipaccio che avremo fra i piedi anche domani sera. Quanto ai pareggi, per due volte è uscito il 2-2: il 17 ottobre 1993, in Serie C1, e il 18 marzo 2012. Va comunque sottolineato che stavolta, a differenza delle precedenti, siamo insolitamente messi meglio rispetto ai nostri avversari, che nel Terzo Millennio hanno assunto il ruolo di rivale diretta per antonomasia sia nella lotta per la salvezza sia quando si è trattato di risalire dalla Serie B. In teoria, stavolta dovremmo trovarci al cospetto di un’autostrada spianata. Dopo quanto successo a Bergamo, però, credo sia meglio evitare di prendere qualsiasi avversario sottogamba, anche se fosse costretto a schierare i “ pulcini “ per cause di forza maggiore. A margine della partita, una notizia per nulla marginale: i ragazzini terribili di Troise e Perez hanno conquistato la promozione in Primavera 1, completando l’opera avviata in autunno e proseguita col successo al Torneo di Viareggio. Sinisa Mihajlovic, tecnico abituato a valorizzare i prodotti del vivaio, nelle scorse settimane aveva giustamente frenato gli entusiasmi, spiegando di voler mettere Troise nelle condizioni di poter schierare sempre la miglior formazione possibile. Da qui alla fine della stagione, a questo punto, specie nel caso in cui dovessimo tirarci fuori dai pasticci in anticipo, ci sarà ovviamente la possibilità di vedere all’opera qualcuno di questi ragazzi con la prima squadra, sperando che, “ da grandi “, riescano a darci le stesse soddisfazioni che ci hanno dato finora. Staremo a vedere.

Paolo Milito


venerdì 5 aprile 2019

SCHERZI DEL CAPPERO.


Lo so. Lo so benissimo: a un certo punto del programma, quando gli atalantini ad ogni tiro segnavano anche dagli spogliatoi, parecchi di noi hanno sperato che uscisse fuori qualcuno a dire: “ Sorridete, siamo su Scherzi a Parte !!! ”.  E invece no. Era tutto vero. Istintivamente, ho pensato che fossero scese in campo le controfigure dei nostri giocatori, e quelli veri fossero rimasti a casa. In realtà, molto più semplicemente, Sinisa ha sbagliato la partita, esagerando col turnover e lasciando troppi pezzi pregiati in panchina. La batosta di stasera ha messo a nudo le ultime magagne di una squadra allestita male e sviluppata peggio: Mihajlovic può ancora raggiungere la salvezza, ma può fare affidamento solo su una parte della rosa, quella che ci ha portato a battere l’Inter, a fare bella figura con le grandi e a vincere tre partite di seguito, compresa quella dal pirotecnico finale contro il Sassuolo. Mattia Destro, per esempio, va avanti a suon di flashback, alternando sprazzi di classe a figuracce epocali. Di certo, però, non poteva ricordare lo scazzo dell’interista Desideri contro l’allenatore Luisito Suarez: aveva appena un anno quando, il 15 marzo 1992, entrando dalla panchina Desideri segnò un grandissimo gol a Napoli e corse verso la panchina urlando “ Beccati questo, stronzo !!! “, una scena che fa tranquillamente il paio con il “ Pezzo di m… “ ripetuto più volte dal nostro attaccante all’indirizzo di un personaggio non ben identificato, forse Inzaghi, forse chissà chi. Mihajlovic lo ha invitato ad allenarsi più spesso, segno evidente che è a conoscenza di retroscena che noi non sappiamo. La strada per la salvezza, dunque, è ancora lunga e lastricata di insidie. Sarà bene fare tesoro della serataccia appena trascorsa per evitare di prendere sottogamba le situazioni e commettere altri errori così gravi. In questo turno, poi, non ci hanno aiutato nemmeno gli altri risultati, a cominciare dall’imprevedibilissima sconfitta del Napoli contro l’Empoli. Tant’è: rimbocchiamoci le maniche e ripartiamo all’arrembaggio. I processi si faranno dopo. A risultato acquisito.

Paolo Milito


mercoledì 3 aprile 2019

ASSALTO ALLA DEA.


Galvanizzati dalla vittoria dei ragazzini nel Torneo di Viareggio, rigenerati dalla cura-Mihajlovic e gasati a mille dalla rocambolesca e pirotecnica conclusione del derby con il Sassuolo, i nostri piccoli-grandi eroi si presenteranno domani sera, nel posticipo infrasettimanale ospitato, bontà sua, da SKY ( per la felicità della sua agguerrita masnada di gufi ), al cospetto dell’Atalanta dei miracoli, con l’obiettivo neanche troppo nascosto di allungare la serie positiva e uscire definitivamente o quasi dalla zona a rischio retrocessione. Possiamo definirla una sfida tradizionale: a Bergamo si contano ben 55 precedenti, distribuiti fra Serie A, Serie B e Coppa Italia. Il bilancio parla di 30 vittorie dei padroni di casa, 8 del Bologna e 17 pareggi. Il punteggio maggiormente favorevole ai nerazzurri risale al 7 aprile 1991: finì 4-0, doppietta di Pasciullo accompagnata dai gol di Perrone ed Evair; il Bologna, invece, per ben due volte ha vinto 3-1: il 31 gennaio 1954, doppietta di Pivatelli e gol di Cappello contro il gol  dell’atalantino Bassetto, e il 21 ottobre 1962, gol di Pascutti, Bulgarelli ed Haller in risposta al vantaggio iniziale messo a segno da Mereghetti. Per quanto riguarda i pareggi, va notato che il 2-2 è uscito per tre campionati consecutivi: il 29 aprile 2001, doppietta di Beppe Signori contro Morfeo e Ventola; il 13 gennaio 2002, gol dei nerazzurri Doni e Berretta in risposta a Renato Olive e Brioschi; e il 22 settembre 2002, doppietta dell’atalantino Doni seguita dai gol di Locatelli e Claudio Bellucci. Spulciando nei ricordi, troviamo altri episodi interessanti: il 27 aprile 2013, avendo esaurito i cambi disponibili, ci trovammo a chiudere la gara schierando in porta il centravanti barbuto Moscardelli, che comunque fece una bella figura; il 10 novembre 2013, invece, una maldestra respinta del nostro portiere Curci verso un innocuo tiro di Livaja provocò, oltre al gol della vittoria atalantina, un polverone che mise impietosamente a nudo le magagne di una squadra destinata ad una rovinosa retrocessione; curiosamente, il 28 gennaio 2009 proprio a Bergamo, grazie ad una magistrale punizione messa a segno da Volpi, Sinisa Mihajlovic ottenne una delle poche vittorie della sua non felicissima prima esperienza sulla nostra panchina. E domani? Tenendo conto del fattore campo e della consistenza della squadra di Gasperini, ovviamente ci sarebbe da firmare senza esitazione per un pareggio; il gran finale messo in atto contro il Sassuolo, però, autorizza a sperare in qualcosa di più. Fermo restando che una sconfitta a Bergamo non rappresenterebbe un’onta incancellabile. Appare ormai evidente che nell’Era-Inzaghi qualcosa non ha funzionato come avrebbe dovuto, visto che gli stessi poveri pellegrini di Superpippo con Sinisa sono diventati quasi dei supereroi. I processi è bene rinviarli a fine campionato, ma è ovvio che qualcuno, fra i dirigenti, dovrà rassegnarsi a cambiare aria. Peccato per l’infortunio occorso a Destro: al di là delle facili battute sull’esultanza scomposta, è la spia di una serie di recuperi affrettati in occasione degli infortuni precedenti a cui si è abbinata una certa insofferenza da parte di qualche dirigente o tecnico non identificato verso il giocatore stesso. Ancora una volta, potrebbe essere determinante l’incrocio con Mihajlovic: quando Sinisa era il secondo di Mancini all’Inter, il giovanissimo Destro era uno dei gioiellini del vivaio nerazzurro; quindi il serbo dovrebbe essere in grado di toccare le giuste corde per arrivare al pieno e completo recupero dell’attaccante marchigiano, magari in prospettiva di un rendimento più gradevole di quello ottenuto finora. Per adesso, non ci rimane che andare a Bergamo e tentare un colpaccio non impossibile. Buon divertimento.

Paolo Milito