Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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Il Bologna è la squadra del mio cuor...

giovedì 23 aprile 2015

Sospesi tra sogno e realtà

Domani sera affronteremo il Bari in terra di Puglia. Il confronto conta complessivamente trentacinque precedenti: 26 in Serie A, 8 in B ed uno in Coppa Italia. Il bilancio parla di nove vittorie Rossoblù, undici sconfitte e quattordici pareggi: tutto sommato, quello barese è un campo abbordabile. Il successo più robusto risale al 6 novembre 1960, in Serie A, quando vincemmo 3-1 con un gol di Marino Perani ed una doppietta di Sergio Campana, a cui rispose il barese Rossano; per contro, si ricorda una sconfitta per 4-0 rimediata il 24 marzo 1991, sempre in Serie A: il Bologna di Radice ormai avviato alla retrocessione andò a picco sotto il peso di due doppiette, messe a segno da Maiellaro e da Joao Paulo. Ai giorni nostri il Bari è forse la squadra più delusa dai risultati della stagione in corso: partiti coi favori del pronostico, i biancorossi hanno sostituito strada facendo il tecnico Devis Mangia con Davide Nicola, riuscendo faticosamente a portarsi a cinque punti dalla zona play-off. All'andata, al Dall'Ara, abbiamo vinto 2-0, guastando la festa a Nicola che pochi giorni prima aveva vissuto un incoraggiante debutto. Domani saremo alle prese con una vera e propria emergenza: a parte i lungodegenti Zuculini e Paramatti, bisognerà fare i conti col ginocchio malandato di Casarini, i problemi muscolari di Gastaldello e l'infortunio dell'ultima ora di Matuzalem, oltre all'ultimo turno di squalifica per Laribi. Il tecnico Lopez, come sempre, ostenta una calma quasi disarmante. Però in settimana qualcosa è successo: di fronte alle rimostranze di un amico Tifoso Rossoblù, l'uruguagio nel Paese delle Meraviglie si è improvvisamente ricordato di esistere, ed è sbottato accusando tutti i tifosi che lo criticano di essere peggiori dei giornalisti. Oggi, in conferenza stampa, Diego Ridens ha convenuto che è meglio ritenere rappresentativo della tifoseria l'uomo che gli ha regalato una rosa in ferro battuto piuttosto che il contestatore. Ancora una volta, l'uruguagio dimostra di non afferrare bene la realtà che lo circonda: quelli che lo criticano, compreso il sottoscritto, non lo fanno per autolesionismo tafazziano, ma bensì perchè seriamente preoccupati di vedere andare in fumo, all'ultimo momento, tutti gli sforzi fatti fin qui dai nostri ragazzi per rendere concreta una pronta risalita. E' vero, Tacopina ha rilasciato alcune dichiarazioni da cui traspare che per gli Amerikani il ritorno immediato in Serie A non è una priorità assoluta; è altrettanto vero, però, che i nostri eroi devono provarci fino in fondo, anzichè andare avanti sperando nella buona stella di un tecnico che troppo spesso si perde in esperimenti cervellotici e controproducenti. Quanto all'eventuale esonero di Lopez in caso di sconfitta, preferirei la soluzione-tampone chiamata Colomba: Delio Rossi non mi ispira molta fiducia; inoltre, all'epoca dell'esonero di Bisoli, da prima scelta snobbò sdegnosamente i nostri colori. Ergo: non saprei proprio che farmene. Pur sapendo che domani sera potrebbero partire dal primo minuto Perez ed Acquafresca, preferisco sperare in una prova di orgoglio dei nostri ragazzi, in modo da invertire la tendenza degli ultimi tempi e consolidare quel secondo posto che negli ultimi giorni si è fatto più precario. Per ingaggiare un allenatore degno di tale nome c'è sempre tempo.

Paolo Milito




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