Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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Il Bologna è la squadra del mio cuor...

venerdì 10 aprile 2015

L'ineffabile Diego Ridens

Ebbene sì, ho dovuto coniare questo soprannome per il nostro allenatore, prendendo spunto dal fatto che ride sempre, anche quando perdiamo di brutto, come avvenuto a Carpi. A dire il vero, avevo pensato ad una definizione di estrazione più latino-americana, ma la cosa ha provocato la risentita reazione di un utente di Facebook, forse affetto da nostalgie guaraldiane. Vabbè, pensiamo a cose più terrene. Domani va in scena, per la trentesima volta nella storia, Bologna-Brescia. Nelle precedenti ventinove occasioni i nostri hanno vinto per otto volte, perso nove e ottenuto dodici pareggi. In particolare si ricordano la vittoria per 3-1 riportata il 26 aprile 1998, grazie ad una doppietta di Roby Baggio e ad un gol di Paganin, a cui rispose un giovanissimo Andrea Pirlo. La sconfitta più cocente, ovviamente, è il 3-0 risalente al 5 maggio 2002: all'inizio del match eravamo in Champions League; a fine gara, dopo aver incassato i gol di Bachini, del Baggio nel frattempo diventato bresciano e di Luca Toni ( guidati da un altro nostro grande amico, Carletto Mazzone ), andammo a disputare l'Intertoto solo a causa della rinuncia dell'Atalanta. Da notare che in Serie B a Brescia non abbiamo mai vinto; per contro, abbiamo sempre vinto in Coppa Italia. Rispetto alla gara col Carpi, abbiamo di fronte una squadra dalle ossa rotte: oltre che con la posizione di coda, i nostri avversari devono fare i conti coi numerosi punti di penalizzazione rimediati a causa dei disastri combinati nella stagione precedente dal nostro ex Presidente Corioni. Eppure, all'andata siamo stati capaci di perdere, in casa, una partita che stavamo vincendo a pochi minuti dal termine. Lopez dovrà fare i conti con alcune assenze: Laribi, espulso e squalificato per aver commesso, a Carpi, un fallaccio sfuggito alle telecamere ma non al quarto uomo; Cacìa, a cui è stata annullata la ridicola squalifica per la vicenda dei vaffanculismi in Whatsapp, ma che è stato bloccato da un attacco influenzale; Zuculini, nuovamente operato ieri al ginocchio malato, e che rivedremo, se tutto andrà bene, a metà ottobre; Coppola, tornato a posto ma non a postissimo, e quindi costretto ancora una volta a fare posto al pur rassicurante Da Costa. Come sempre, il mister uruguagio non fa una piega, chiede il massimo impegno e professa ottimismo a scena aperta. C'è solo un problema: le partite a disposizione diminuiscono, per cui sarebbe meglio evitare ulteriori passi falsi. Per nostra fortuna, sarà in tribuna l'amuleto SuperJoe, tornato in pompa magna dagli USA. Un po' di curiosità: l'arbitro Di Paolo è lo stesso della gara di andata; è vero, con lui abbiamo perso, e si è anche macchiato della colpa di non aver nemmeno ammonito il bresciano Oliveira dopo che questi aveva messo fuori combattimento Buchel, ma è altrettanto vero che fu lui, un paio di anni fa, ad arbitrare la vittoriosa trasferta di Parma in cui Moscardelli mise a segno il grandissimo gol che lo fece diventare, durante la successiva estate, un fenomeno mediatico. Nel Brescia, poi, giocano due soggetti particolari: uno è Quaggiotto, che ha un padre ex centrocampista Rossoblù ed un nonno chiamato Gino Corioni; l'altro è Andrea Caracciolo, il cui cartellino, nel corso degli anni, è stato acquistato per ben quattro volte dal Brescia, ma che dalle mie parti è ricordato per un episodio tragicomico: giocando nelle file del Perugia, una domenica il giovanissimo Airone fu imbrigliato dall'allenatore avversario mediante l'esasperata applicazione della tattica del fuorigioco. Andò a finire che, al centocinquantesimo fischio, Caracciolo rivolse all'arbitro un plateale gesto a due mani sbottando " Ma vaffanculo !!! ", e il direttore di gara gli si fece incontro col cartellino rosso in mano sghignazzando " Affanculo ci vai tu !!! ". La speranza è che, domani, a differenza dell'andata, l'Airone non riesca ad aprire le ali. Tutto sta all'abilità tecnico-tattica di Diego Ridens ...


Paolo Milito

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