Le partite contro le tre “ grandissime “ per antonomasia, ovvero Inter, Milan e Juventus, rappresentano sempre un evento, ma il posticipo notturno di stasera contro i bianconeri stavolta avrà un sapore ancor più particolare. I numeri raccontano di 92 precedenti, ripartiti fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia. 39 le vittorie dei bianconeri, 23 quelle Rossoblù, 32 i pareggi. La nostra vittoria più vistosa è il 4-0 ottenuto il 24 maggio 1931, grazie ad una tripletta di Reguzzoni e ad un gol di Ottani. La Juve, per contro, può vantare il 5-0 a suo favore risalente al 29 ottobre 1950, gol di Manente, doppietta di Praest e ulteriori gol di Karl Hansen e John Hansen. Fra i pareggi si ricorda il 7-7 maturato in Coppa Italia il 15 ottobre 1958: in realtà era la finale per il terzo posto, finita 3-3 dopo i supplementari; messi a segno quattro rigori per parte, in base alle regole dell’epoca si procedette al sorteggio che diede la vittoria ai nostri eroi. Un altro pareggio rimasto nella storia è il 2-2 del 13 aprile 2003, non tanto per il punteggio quanto per la sbroccata del nostro tecnico Guidolin, che dopo aver ottenuto il pareggio proprio sul fischio finale se ne uscì urlando ai quattro venti che la Città di Bologna gli sembrava un gigantesco pozzonero. Per non parlare del 3-3 di un anno fa, quando andammo in vantaggio 3-0 e il prode Buondì Jago ( in procinto di diventare Culastrisce ) operò dei cambi mirati a consentire alla sua futura squadra di ottenere un pareggio che ancora grida vendetta, al pari di certi accomodamenti e sviste arbitrali a senso unico che negli anni, se non nei secoli, hanno caratterizzato questa sfida. E stasera ??? Sarebbe stato più esaltante giocarsela alla pari contro Jago, che nel frattempo ha pagato a caro prezzo l’aver fatto il passo più lungo della gamba; in ogni caso, a dispetto delle gufate, degli infortuni e di certe scocciature perpetrate da un certo tipo di stampa, siamo davvero in grado di affrontare i Cavalli Culastrisce, altrimenti detti Zebre, con la prospettiva di portare a casa un bottino pieno che al Dall’Ara manca dal 29 novembre 1998, quando Michele Paramatti, Beppe Signori e Davide Fontolan in meno di mezz’ora ridicolizzarono la Banda Lippi prendendo il volo verso una cavalcata europea destinata ad un finale dolceamaro. Con tanti saluti a chi, rincorrendo uno scoop, va dicendo che Orsolini è l’uomo giusto per consentire ad Antonio Conte di aprire un ciclo vincente, o che Claudio Ranieri ha già raggiunto un accordo con Vincenzo Italiano per farlo diventare il nuovo tecnico della Roma, tacendo di altre coglionerie riguardanti Castro, NDoye, Beukeman e via discorrendo. Insomma: Buondì Jago Culastrisce ha abituato male certi soggetti, dando l’idea che l’opinione del Bologna, il parere del Bologna, al cospetto dei Grandi Nomi vale meno di zero. Per completezza d’informazione, vi segnalo un buontempone di giornalista britannico che ha invitato l’Arsenal, prendendo spunto dai recenti infortuni di Tomiyasu e Calafiori, a smetterla di comprare giocatori rotti dal Bologna !!! Che dire: Claudio Fenucci ha ribadito che Orsolini è un figlio di Bologna; già, perché chi spara cazzate a mezzo stampa è un figlio di qualche dama di facili costumi, e per adesso mi fermo qui, riservandomi di andarci giù più pesante nel disgraziato caso in cui dovessero persistere siffatte rotture di COGLIONI !!! In ogni caso, buona partita a tutti.
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