Per concludere una stagione che ci ha riservato grandissime soddisfazioni, domani alle 18 va in scena il confronto, tutto Rossoblù, fra Bologna e Genoa. Al netto di risse e sparatorie risalenti agli albori del calcio professionistico, con tanto di richiesta, in tempi recenti, del Genoa di vedersi assegnato lo Scudetto del 1925 ( sa solo Dio perché … ) il match vanta 66 precedenti, ripartiti fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia. 30 le vittorie del Bologna, 11 quelle del Genoa, 25 i pareggi. La miglior vittoria del Bologna risale al 22 ottobre 1939: un bel 5-3, con i nostri subito avanti con Reguzzoni, pareggio di Neri, poi per noi un gol di Boriani e tripletta di Puricelli, infine per il Genoa a segno Scarabello e Gabardo. Il 16 maggio 1943, in Coppa Italia, furono invece i liguri a prevalere con un robusto 5-2: Bologna in vantaggio con Nardi, doppiette di Sotgiu ed Ispiro per il Genoa, Raffaele Sansone accorcia le distanze e il genoano Trevisan segna il quinto gol per i suoi. Fra i pareggi, spicca senza dubbio il 4-4 maturato il 28 febbraio 1937: Genoa avanti con una doppietta di Arcari e un gol di Fasanelli, il Bologna replica con De Filippis e una doppietta di Andreolo, infine liguri in vantaggio con Marchionneschi e pareggio definitivo del nostro Corsi. Domani saranno della partita due ex: per il Genoa Mattia Bani, per il Bologna … Vincenzo Italiano !!! Già, proprio lui: entrato in rotta di collisione al Verona con un nuovo allenatore, andò in prestito a Genova, e conquistò pure la promozione in Serie A, ma a causa della famigerata Valigetta di Maldonado il club di Preziosi fu spedito in Serie C e Italiano rispedito al mittente, dove rimase altri tre anni prima di passare sull’altra sponda veronese, al Chievo. Ai giorni nostri, come ben sappiamo, Italiano è invece il pallino della Gazzarosa: i Dirigenti del Bologna e i rappresentanti legali del tecnico hanno ripetutamente sottolineato che Italiano ha ancora un anno di contratto da esaurire, e che le trattative in atto mirano a prolungare la scadenza al giugno 2028; alla Rosea, però, dicono più o meno: “ Sì, vabbè, ma la tentazione del Diavolo Rossonero è fortissima, un’offerta che non si può rifiutare … “. E se qualcuno gli intima di tacere, questi signori replicano che Italiano, quattro anni fa, all’indomani della salvezza ottenuta con lo Spezia firmò un biennale coi bianconeri liguri, salvo poi rescindere il contratto dieci giorni dopo per accasarsi alla Fiorentina. Con tutto il rispetto per lo Spezia, non si può paragonare alla piccola Società appena salvatasi una squadra dal blasone glorioso come la nostra; oltretutto abbiamo appena vinto, dopo più di cinquant’anni, la Coppa Italia proprio a spese del Milan, che attualmente non brilla certo per organizzazione societaria, a differenza del Bologna. L’unico scoglio da superare è di tipo economico: Joey Saputo ha giudicato “ elevata “ la richiesta di aumento esternata dal tecnico nato in Germania, ma è chiaro che, come sempre avviene in questi casi, entreranno in gioco tante variazioni sul tema e tante piccole e grandi sfaccettature che porteranno le due parti ad incontrarsi a metà strada. Salvo cataclismi al momento imponderabili. Nel frattempo, vediamo di rifarci dello smacco patito il giorno del Centenario, vincendo il match e festeggiando adeguatamente la vittoria ottenuta nella Sera dei Miracoli romana. Buona partita a tutti.
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