Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

sabato 9 dicembre 2017

SE MIRANTE PRENDE LA MIRA …

Prima di tutto un imperativo: sognare è lecito, mantenere i piedi per terra è obbligatorio. Dico questo perché le circostanze in cui ci troviamo ad affrontare a domicilio il Milan sono davvero particolari: per la prima volta dall’epoca delle guerre puniche occupiamo la stessa posizione in classifica, ovviamente a pari punti; in più, i rossoneri, appena passati dalle mani di Montella a quelle di Gattuso, sembrano un tantino frastornati, al punto da trasformare in goleador il giovane portiere Brignoli, dando così al Benevento la gioia di conquistare il suo primo, storico punto in Serie A dopo aver stabilito una sfilza di record negativi, e beccare due gol in Europa League dal non irresistibile Rijeka di Fiume. Per contro, i nostri vengono da un bislacco pareggio interno contro il Cagliari, dovuto in parte ad un massiccio torpore manifestato nella prima metà della gara, in parte all’ennesima malefatta arbitrale: nonostante la presenza della VAR, il direttore di gara è stato capace di ignorare il forzato strip-tease a cui è stato sottoposto Mimmo Maietta in piena area di rigore. Ora, è fin troppo facile prendersela con l’arbitro per qualsiasi piccolezza, ma non posso ignorare un dato di fatto: le attuali maglie da gioco in tessuto elasticizzato sono state introdotte allo scopo di evidenziare le fin troppo frequenti trattenute, e normalmente chi viene pizzicato a trattenere si becca un cartellino giallo. Di conseguenza, in questo caso sarebbero stati automatici ammonizione del cagliaritano e rigore a nostro favore. Ma, si sa, il Bologna non è mai stato troppo simpatico a qualcuno ( basti pensare al pianto greco di Urbano Cairo che, dalle colonne della sua Gazzetta dello Sport, periodicamente promette ai tifosi del Toro di farsi assegnare il famigerato Scudetto del 1927 pur essendo di pubblico dominio come siano andate all’epoca le cose ), ragion per cui non è stato preso alcun provvedimento. Non dico che avremmo vinto sicuramente, ma con un rigore sacrosanto a disposizione avremmo potuto tentare di migliorare l’andamento della gara. Vabbè, guardiamo avanti e pensiamo alla partita di domani. Siamo di fronte ad una classicissima del calcio italiano, che vanta qualcosa come 78 precedenti, con 45 vittorie milaniste, 14 Rossoblù e 19 pareggi. Questo significa avere a disposizione un vasto magazzino dei ricordi, che spazia dalla criminale entrata di Romeo Benetti su Franco Liguori, capace in un colpo solo di stroncare la carriera al nostro giovane attaccante e demolire i sogni di gloria di Mondino Fabbri, al golletto di Locatelli che ci diede la pericolosa ebbrezza di poter spaccare il mondo quando invece dovevamo guardarci alle spalle, tanto è vero che quell’anno retrocedemmo in maniera allucinante, fino ad arrivare al missile a tre stadi di Valiani ai danni di una squadra euromondiale o alla più recente beffa messa a segno da Giaccherini al culmine di un’indimenticabile Epifania. Guardando solo le aride cifre, troviamo che la vittoria più vistosa dei rossoneri è il 6-0 ottenuto il 12 maggio 1991 da una squadra Campione Intercontinentale ai danni di un Bologna in piena caduta libera, destinato, per la seconda volta nella storia, a scendere di due categorie in un solo anno solare; per quanto riguarda i gol, tripletta di Van Basten a cui si aggiunsero Evani, Simone e Rijkaard. La vittoria più consistente del Bologna risale invece al 28 maggio 1933, un 3-0 maturato grazie alla doppietta di Biavati e ad Angiolino Schiavio. Notevole il combattutissimo 3-3 del 17 febbraio 2001: doppietta di Shevchenko, gol di Sala, Beppe Signori e doppietta di Giacomino Cipriani, con dedica all’amico Niccolò Galli scomparso pochi giorni prima e liscio clamoroso di Beppegol sul fischio finale. Esaltante la vittoria per 2-1 del 31 agosto 2008, ottenuta dal piccolo Bologna di Arrigoni appena risalito in Serie A ai danni dell’ennesimo Milan euromondiale farcito di campionissimi e messo fuori combattimento da un ancora incerto Marco Di Vaio in fase di recupero e dal missile a tre stadi di Valiani. L’unico precedente in Serie B finì 5-0 per i padroni di casa, dando il via al primo precipizio o, come poi ha detto qualcuno, giro di valzer. Infine la Coppa Italia: il 15 giugno 1977 il Milan stravinse per 5-0 grazie a Giorgio Braglia, Egidio Calloni, Giorgio Morini, Aldo Maldera e Alberto Bigon, citati rigorosamente col nome di battesimo in quanto tutti fratelli, cugini, padri o figli d’arte; il 13 dicembre 1995, invece, fummo noi, squadra di Serie B in fase di risalita e attesa da uno storico Torneo dei Bar, a prevalere 7-6 ai calci di rigore contro un avversario, tanto per cambiare, euromondiale. Tornando ai giorni nostri, ci troviamo ad affrontare, come già detto, un avversario sulla carta di un altro pianeta ma, dopo tempo immemorabile, a pari punti e posizione in classifica. Questo non significa affatto di aver già vinto prima ancora di giocare. Certamente, il più esperto Donadoni cercherà di approfittare delle evidenti difficoltà in cui attualmente si dibatte il più giovane, ma non meno battagliero Rino Gattuso. Cazzeggiando ( ma non troppo ) su facebook, mi sono permesso di ipotizzare uno schema di allenamento che prevede l’inserimento di Mirante sugli sviluppi dei calci piazzati, hai visto mai … C’è poi da considerare i diversi punti di vista: per noi, questa posizione e questi punti rappresentano la tranquillità, per il Milan un mezzo fallimento. Ecco quindi che le due squadre si apprestano alla partita con differenti stati d’animo, entrambi a doppio taglio, in quanto i nostri potrebbero scendere in campo con eccessiva rilassatezza mentre la rabbia dei rossoneri potrebbe creare situazioni impreviste e imprevedibili, nel bene e nel male. Dunque, una gara dal pronostico triplo, che potrebbe riservarci anche delle piacevoli sorprese. Staremo a vedere.


Paolo Milito

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