Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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venerdì 27 ottobre 2017

TEMPI CUPI ?

Dovendo affrontare la Roma a domicilio, sembrerebbe di sì, considerando che abbiamo appena incassato una bastonata dall’altra metà del Tevere e che ( piove sempre sul bagnato ) oltre a Palacio domani sera dovremo fare a meno anche di Mirante. Ma andiamo per gradi. Innanzi tutto le statistiche: Roma-Bologna è a pieno titolo una classicissima del calcio italiano, specie tenendo conto che i giallorossi, al pari della Juventus, hanno saltato nel corso degli anni un solo campionato di Serie A. Contando anche le gare di Coppa Italia, il confronto vanta la bellezza di 73 precedenti, con 31 vittorie della Roma, 18 del Bologna e 24 pareggi. Bilancio, dunque, nettamente a favore dei padroni di casa, ma con qualche piacevole variazione sul tema. La vittoria giallorossa più cospicua è il 5-0 rifilato dalla Banda-Garcia ai ragazzi di Pioli prossimi allo sbando, il 29 settembre 2013: doppietta di Gervinho e gol di Florenzi, Benatia e Liajic. Il 10 ottobre 1954, invece, fummo noi a vincere per 4-3: doppietta di Pivatelli, gol di Bonafin ed autogol del giallorosso Eliani contro Galli, Venturi e Celio. Per ben cinque volte il risultato finale è stato di 2-2. Da ricordare, poi, altre due nostre vittorie, più per le circostanze in cui sono maturate che per il punteggio: il 30 settembre 1979 il nostro allenatore Marino Perani, insoddisfatto del rendimento di alcuni giovani, al 40° del primo tempo mandò in campo l’anziano Luciano Chiarugi, riserva di lusso, che si rivelò determinante segnando il gol della vittoria finale, 2-1, ottenuta grazie anche a Beppe Savoldi in risposta ad un gol di Pruzzo; il 16 settembre 2012, invece, furono altri due ultratrentenni d’assalto, Diamanti e Gilardino ( doppietta ), a ribaltare il doppio vantaggio di Florenzi e Lamela fissando il punteggio sul 3-2 a nostro favore. Tornando ai giorni nostri, poco da dire sulla disparità delle forze in campo: la Roma è appena una posizione più sotto della Lazio in classifica, ed è intenzionata a farla valere, soprattutto in considerazione delle difficoltà incontrate mercoledì sera nel condurre in porto la sofferta vittoria contro il Crotone. E i nostri ??? I ragazzi di Donadoni sono, ancora una volta, reduci da una partita bifronte: primo tempo da calci nel culo, secondo da Champions League o poco meno. È inutile rimarcare che se avessimo giocato per tutta la partita come nel secondo tempo avremmo potuto anche vincere: l’amara realtà dice che non abbiamo saputo approfittare di un rigore sbagliato dalla Lazio, a cui abbiamo pure gentilmente offerto l’omaggio, da parte di Mirante, di un’uscita scellerata degna della caccia a farfalle messa in atto da Agliardi nel famigerato finale da incubo in casa dell’Inter in Coppa Italia. D’accordo, sono ancora giovani, ma il tempo passa, e questi sembrano non far tesoro delle lezioni prese. Quanto all’infortunio di Mirante, poco male: per fortuna Da Costa nei momenti che contano è sempre presente e reattivo. Purtroppo non si può dire la stessa cosa riguardo alla mancanza di Palacio: ancora una volta Destro si è rivelato impalpabile, inconsistente, tanto da far sorgere seri interrogativi sulla prosecuzione del suo rapporto con la Maglia Rossoblù. Che dire, speriamo che la vista degli odiati ( per lui ) colori giallorossi lo spinga a ritrovare la giusta vena. È vero, non sono queste le partite che dobbiamo vincere, ma è senza dubbio meglio uscire dal campo con la certezza di aver comunque fatto la propria parte piuttosto che dopo una prova arrendevole ed inconsistente. Lo stesso Donadoni lo ha detto senza mezzi termini: il secondo tempo messo in atto contro la Lazio dovrà servire come pietra di paragone per le prestazioni future. Speriamo che i giocatori si dimostrino dello stesso avviso.


Paolo Milito

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