Nemmeno il tempo di rallegrarci per la
trionfale conclusione del derby contro la SPAL e il relativo sesto posto in
classifica, e la vita ci mette di fronte ad una triste incombenza: nella
mattinata di oggi ci ha salutato Marino Perani, un’autentica pietra miliare
della Storia Rossoblù. Quinto giocatore nella graduatoria delle presenze di
tutti i tempi, ha impresso il proprio marchio in tutte le grandi vittorie
ottenute dal Bologna nel Dopoguerra: lo Scudetto del 1964, le due Coppe Italia,
la Mitropa ed il Torneo Anglo-Italiano. Fu uno dei cinque giocatori coinvolti (
e poi riabilitati ) nel mai del tutto chiarito scandalo- doping che avrebbe
portato alla prematura scomparsa del Presidentissimo Dall’Ara ed allo spareggio
di Roma del 7 giugno 1964. Da allenatore non ha raggiunto le stesse vette, ma
il suo curriculum non è comunque disprezzabile: dopo la falsa partenza della
svernata 1979, quando si perse in alcuni pericolosi esperimenti e venne
sostituito da Cesarino Cervellati, nel campionato successivo guidò il Bologna
ad una tranquilla salvezza, valorizzando anche alcuni giovani di grande spessore,
come Beppe Zinetti, Beppe Dossena e lo sfortunato Fabio Albinelli. Nel 1984,
poi, condusse il Parma dalla Serie C1 alla B, a braccetto con quel Bologna
impegnato a risalire la china al culmine del suo primo “ giro di valzer “. Curiosamente,
concluse la sua carriera da giocatore in una squadra canadese: un segno del
destino ??? Chissà … Mi piace pensare che abbia trovato ad aspettarlo tutti gli
altri eroi del ’64 che lo hanno preceduto, magari per poter raccontare loro le
belle novità degli ultimi tempi. Certamente oggi Marino Perani ha lasciato la
vita terrena per entrare definitivamente nella Leggenda. Ciao, e grazie di
tutto !!!
Paolo Milito
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