Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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Il Bologna è la squadra del mio cuor...

sabato 2 luglio 2016

IL RISVOLTO CHE NON TI ASPETTI.

Il Bologna è in pre-ritiro in Sardegna, i giocatori sperimentano il riposo attivo, i dirigenti sono al lavoro per allestire una squadra competitiva, e tutti noi restiamo in attesa di buone notizie, relative magari alla permanenza di Giaccherini o all’arrivo di qualche nome stuzzicante. E invece? Invece succede che, stranamente, dopo un anno di convivenza sotto lo stesso tetto, i giocatori, o meglio i loro procuratori, si accorgono che Mattia Destro percepisce un ingaggio spropositato rispetto al resto della truppa. Risultato: chi ritiene di essere stato sminuito si mette a piantar grane, e se Silvano Martina in poche ore riesce a far ottenere al suo assistito Mirante un adeguato ritocco, Diawara, non contento di aver fatto rischiare alla società una penalizzazione per aver sostituito in corsa il procuratore senza rispettare le regole, tramite lo stesso soggetto solleva un polverone nell’intento di sollecitare la propria immediata cessione al Valencia. Va detto che Fenucci e Bigon hanno cortesemente respinto la proposta degli spagnoli in quanto l’offerta non superava i 7,5 milioni di euro; a quel punto, i dirigenti iberici hanno contattato direttamente il giocatore, prospettandogli un contratto faraonico, a quanto pare 1,5 milioni annui. Sarebbe bene, a questo  punto, valutare alcuni particolari. Innanzi tutto, Diawara si deve ricordare che un anno fa a quest’ora era, giustamente, la terza scelta dietro Pulgar e Crisetig, in quanto sconosciuto ragazzino proveniente da San Marino, e che se ha raggiunto le attuali quotazioni lo deve al fatto di aver indossato con profitto la maglia del Bologna, e non viceversa. In secondo luogo, la società non ha dormito, proponendo un ritocco dell’ingaggio piuttosto robusto in rapporto e proporzione ( si è passati da 30.000 euro a 500.000 ). Infine, gli altri club, sia italiani che stranieri, devono accettare l’amara realtà, ovvero non possono più venire a fare la spesa nella rosa del Bologna come avveniva ai tempi di Guaraldi, quando un Diamanti veniva valutato 10 milioni e poi svenduto fuori tempo massimo a 5,9: Diawara attualmente vale 20 milioni, in prospettiva il suo valore è destinato a crescere negli anni, per cui chi se lo vuole accaparrare deve necessariamente preventivare una spesa adeguata e cospicua. Non è un caso che un volpone come Walter Sabatini abbia offerto a Fenucci una decina di milioni e il cartellino di qualche giocatore emergente che sicuramente soddisferebbe le aspettative dei nostri dirigenti. Da qui alla fine del mercato c’è ancora tempo, e tante offerte potranno ancora pervenire, ma sarebbe decisamente brutto finire per doversi liberare di Diawara in modo brusco e repentino solo per togliersi dai piedi un separato in casa. Infine, continua la processione di procuratori che offrono al Bologna di Saputo i servigi dei propri assistiti; ma se nel caso di Kevin Prince Boateng l’ingaggio è notevole e Donadoni ha già fatto sapere di non ritenerlo funzionale al proprio progetto, l’islandese Gunnarsson, capitano della sorprendente Nazionale che ha eliminato l’Inghilterra dall’Europeo non è propriamente un illustre sconosciuto: da cinque anni gioca nel Cardiff, in Galles, quindi un campionato tecnicamente di ottimo livello, costa poco ed ha un’età accettabile. Insomma, potrebbe essere uno di quei giocatori che arrivano senza tanti squilli di tromba e poi diventano colonne inamovibili della squadra. Staremo a vedere.


Paolo Milito

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