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sabato 25 giugno 2016

MANOVRE DI MERCATO.

Nell’era contemporanea, il mercato calcistico ha visto suddividere in giocatori in tre distinte fasce, a seconda della consistenza tecnica. Ovviamente, il prezzo di un giocatore dipende dalla fascia di appartenenza. Per capire come funziona, basti pensare al Bologna di inizio millennio: trovatosi nella necessità di fare cassa, Giuseppe Gazzoni Frascara vendette all’Inter Julio Cruz, attaccante di prima fascia, e per non restare scoperto in attacco lo rimpiazzò con Igli Tare, molto meno costoso ma dotato delle stesse caratteristiche fisiche e tecniche. In questi giorni, i dirigenti del Bologna si sono approcciati al mercato dopo essere stati invitati dal patron Saputo a spendere qualche soldo in meno rispetto all’anno scorso. Ecco quindi che, in attesa di vedere se davvero partirà Diawara e se davvero frutterà venti milioni, l’attenzione di Bigon & C. si è spostata su elementi non di primissimo piano, comunque ottimi e utili alla causa. Di nomi ne stanno girando tanti ( penso ad Ajeti del Frosinone ), ma intanto è stato chiuso un doppio affare col Lanciano: sono arrivati Di Francesco, figlio del tecnico del Sassuolo e per il quale aveva cercato di intromettersi anche la Juve, e Boldor, capitano della Nazionale rumena Under 21. Due giovani che nella stagione scorsa hanno brillato a dispetto della retrocessione della propria squadra, e che adesso saranno chiamati a ripetersi, certamente stimolati dal fatto di indossare una maglia prestigiosa come la nostra. In attesa delle prossime mosse, domani prende il via il pre-ritiro in Sardegna. Ci saranno i due nuovi, il cavallo di ritorno Cherubin, ma si noteranno alcune assenze. A quanto pare, Donadoni preferisce non chiamare tutti gli effettivi in organico volendo sfrondare un po’ di rami secchi, e avendo in mente di mandare in prestito a giocare con continuità qualche giovane potenzialmente di sicuro avvenire, come il portiere Sarr. Ricordiamoci che il mercato è ancora lungo, e se da un lato sarebbe bene andare in ritiro con una squadra già delineata, dall’altro è innegabile che certi colpacci diventano possibili solo nel periodo finale, quando i prezzi scendono e i procuratori si rendono più ragionevoli.


Paolo Milito

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