Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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Il Bologna è la squadra del mio cuor...

sabato 30 luglio 2016

... NEL FRATTEMPO …

Il ritiro del Bologna si è spostato da Castelrotto a Kitzbuhel, in Austria. Nella cittadina tirolese i ragazzi di Donadoni disputeranno tre amichevoli contro squadre di diversa calibratura, allo scopo di testare i progressi raggiunti. Il tecnico bergamasco, comunque, resta in attesa di notizie dal fronte del mercato: è innegabile che per completare la squadra servano alcuni innesti di spessore ( tre o quattro ) ed è indispensabile risolvere alcune questioni impellenti. Innanzi tutto la telenovela-Diawara: a quanto pare il Napoli ha messo sul piatto 18 milioni cash più il cartellino di Jacopo Dezi, per cui a questo punto i nostri dirigenti non dovrebbero porre altro tempo in mezzo. Però c’è un però. Siccome al tecnico azzurro Sarri piace molto anche Mbaye, nei corridoi del calciomercato sta prendendo piede una voce che vedrebbe andare in scena uno scambio tra i cartellini dei due giovanotti Rossoblù e quello di Manolo Gabbiadini: questo perché l’attaccante bergamasco, dopo aver provato l’ebbrezza di sentirsi al centro dell’attacco partenopeo a seguito della partenza di Higuain, si troverebbe chiuso e nuovamente relegato al ruolo di panchinaro di lusso dall’arrivo di Icardi sotto il Vesuvio. Vedremo come andrà a finire. Fermo restando un particolare: Joey Saputo ha ribadito che il Bologna potrà tentare di piazzare qualche colpaccio solo dopo aver fatto cassa con la cessione di Diawara. Sarà comunque il caso di restare vigili: l’infortunio di Floccari ha creato una seria emergenza in attacco, certamente non risolvibile affrettando il recupero di Destro ( manovra pericolosissima ) o richiamando in servizio l’inconcludente Acquafresca. Per il resto, bisogna attendere gli sviluppi relativi a Dzemaili, Diamanti , Pepito Rossi,Borriello, Matri e Saponara, a cui nelle ultime ore si è aggiunto Cerci. Due parole a parte merita la questione-Balotelli: chi ha la memoria un po’ più lunga, ricorderà certamente che un anno fa, di questi tempi, Mino Raiola aveva già proposto a Pantaleo Corvino di tentare un rilancio del lunatico attaccante di colore sotto le Due Torri. Ebbene, io la penso ancora come allora: da una parte è vero che l’aria di Bologna fa bene a certi nobili decaduti ( nel frattempo, ai nomi dei già rilanciati Baggio, Signori, Di Vaio e Gilardino si è aggiunto anche quello di Giaccherini ), ma dall’altra è altrettanto vero che Balotelli, anche nell’ultima stagione milanista, si è confermato una volta di più un cavallo selvatico incorreggibile. Roberto Donadoni sa il fatto suo, quindi se se la sente è liberissimo di tentare un rilancio in grande stile, ma a mio avviso sarebbe più saggio riscaldare una minestra comunque mai indigesta che risponde al nome di Alessandro Diamanti. La strada è ancora lunga, cerchiamo di percorrerla bene.


Paolo Milito

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