Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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Il Bologna è la squadra del mio cuor...

venerdì 17 ottobre 2014

Aspettando il Varese

Il Varese è stato fondato appena un anno dopo rispetto al Bologna; nonostante ciò, questa partita vanta pochi precedenti. I motivi sono molteplici: fino al 1960 i biancorossi disputarono solo campionati minori; con l'avvento alla presidenza dell'industriale Giovanni Borghi, in poco tempo le cose cambiarono fino al raggiungimento, nel maggio 1964, della Serie A. Da allora, fino al 1980, il Varese oscillò nelle prime due serie nazionali, per poi imboccare una discesa nelle categorie inferiori arrestatasi solo col fallimento del 2004. A quel punto alcune vecchie glorie, come Riccardo Sogliano, raccolsero i cocci rimasti e rifondarono il club, che in dieci anni ha risalito la china fino ad assestarsi, negli ultimi tre anni, stabilmente in Serie B. Un percorso, quindi, decisamente diverso rispetto al nostro: in fin dei conti, il punto più basso lo abbiamo toccato coi tre campionati di Serie C disputati uno negli Anni '80 e due nei '90, per cui le occasioni di incrociare il nostro destino con quello dei biancorossi in 105 anni di storia non sono state molte. Al Dall'Ara Bologna-Varese è andata in scena sette volte in Serie A, due in Serie B e tre in Coppa Italia; quasi sempre siamo usciti vincitori, eccetto due pareggi ( uno in Serie A, l'altro in Coppa Italia a gironi ). In particolare, il 27 dicembre del 1964, i Rossoblù Campioni d'Italia rifilarono un secco 3-0 agli avversari, grazie a Nielsen, Haller e Bulgarelli; il 27 maggio 1970, invece, il Bologna travolse il Varese con un sonoro 4-1, scaturito da una doppietta di Bulgarelli e da due gol di Beppe Savoldi ed Ivan Gregori, vincendo la gara di ritorno del girone finale e gettando le basi per la conquista della sua prima Coppa Italia. Dunque, i precedenti sono molto favorevoli. Inoltre, Diego Lopez potrà contare sul recupero di alcuni giocatori che domenica scorsa avevano dovuto saltare la trasferta di Latina per squalifiche ed infortuni vari, in particolare Francelino Matuzalem. Infine, i nostri eroi potranno trarre sicuramente beneficio dalla spinta euforica provocata dall'insediamento alla presidenza di Joe Tacopina. In città e nel web è letteralmente esplosa la Taco-mania: tutti lo cercano, tutti si fanno una foto con lui, lo invitano nei posti più impensati. Il Presidente non è da meno: ha fatto schermare con dei pali lo stemma del Bologna posto all'ingresso della Terrazza Bernardini, in modo da evitare che venisse calpestato; per tacere dell'improvvisata sala-stampa, pavesata di Rossoblù come nemmeno ai tempi dell'ultimo scudetto. Particolare interessante: dopo anni in cui si sono verificati in TV episodi scandalosi, tipo la mancata trasmissione del resoconto di una gara a " 90° Minuto " con la giustificazione che " il tempo era scaduto " ( alla faccia dell'imparzialità e dell'equidistanza ), addirittura il TG 5 ha dedicato un servizio all'avvenuto passaggio di proprietà del Bologna. Segno che il vento sta DAVVERO cambiando !!! Il gigantesco avvocato americano non ha fatto una piega quando, da oltreoceano, sono rimbalzate strane voci sul suo conto: ha prontamente replicato che il suo accusatore è uno strano individuo capace, cinque anni fa, di cambiare il proprio nome all'anagrafe per distogliere l'attenzione da alcune scomode vicende familiari; fra i nostri tifosi, ovviamente, qualcuno ha fatto notare che Tacopina non è da ieri in Italia, ma finchè è stato alla Roma nessuno ha tirato fuori cadaveri dagli armadi. Sinceramente, anche a me la tempistica è sembrata un tantino sospetta: mi piacerebbe tanto sapere a chi dà fastidio un Bologna in grado di competere con le prime della classe. Se nel 1964 i motivi si potevano ricercare in vecchie ruggini risalenti agli anni immediatamente precedenti l'ultima Guerra Mondiale, adesso non so proprio dove andare a pescare qualche spiegazione logica. Vabbè, sono solo chiacchiere, e le chiacchiere in genere stanno a zero. Con buona pace di chi ci detesta, abbiamo un Presidente che è un abile manager ed un fenomeno mediatico, un solido azionista di riferimento come Joey Saputo, sono in arrivo altri Soci di una certa consistenza finanziaria, sicuramente saranno della partita Marco Di Vaio e Pantaleo Corvino, e non sono favole le voci riguardanti Roberto Mancini. Inoltre, Tacopina e Saputo hanno già fatto sapere che, nel caso decidessero di confermare la figura del Presidente Onorario, chiederanno la disponibilità di Giuseppe Gazzoni Frascara. Insomma, gli ingredienti ci sono tutti per preparare un ritorno in grande stile nei posti dove il Bologna merita di stare. La strada è tracciata: non ci resta che percorrerla.


Paolo Milito



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