Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

sabato 11 ottobre 2014

Andiamo a Latina

... Pavignandi, Moretti, Zanaldi, Tacoputo, Sapina ... insomma: BASTA !!! ... Andiamo a Latina a giocare 'sta partita !!! ... Ehm, forse è meglio ricomporsi un attimo ... Dunque: Latina-Bologna è una novità assoluta nel calcio italiano: domani le due squadre si affronteranno per la prima volta in una gara ufficiale. Il Latina, espressione di una città fondata nel 1932 al culmine delle grandi manovre di bonifica dell'Agro Pontino, ha iniziato la propria attività nel 1945, e fino al 2007 ha navigato decorosamente fra la terza e la quarta serie nazionale, fino a quando, sette anni fa, una complicata vicenda di tasse non pagate e scadenze disattese ha portato alla sparizione del club. Nel 2009, i presidenti delle tre squadrette locali militanti nei campionati dilettantistici hanno deciso di unire le proprie forze, rifondando la Società e sfruttando il miglior titolo sportivo per ripartire dall'allora quarta serie. I risultati hanno superato le più rosee previsioni: nel 2013 è arrivata la Serie B, e nel luglio scorso il sogno della Serie A è sfumato all'ultimo tuffo nei play-off contro il Cesena. Attualmente il rendimento dei nostri avversari non entusiasma troppo i dirigenti, al punto che in settimana l'allenatore Beretta è stato allontanato a beneficio del ritorno del suo predecessore, Breda. Questo non significa affatto che per i nostri portacolori si prospetti un'allegra passeggiata: più di mezza squadra è fuori uso per via di infortuni e squalifiche. Diego Lopez, comunque, non si scompone: in sala stampa, con la sua proverbiale calma olimpica, ha ribadito che per lui conta il gruppo, non i singoli, per cui qualcosa di buono riuscirà senz'altro a combinare, nel tentativo di dare continuità alla serie positiva di risultati che va avanti dalla vittoriosa trasferta di Terni. Tutto ciò, ovviamente, staziona in secondo piano rispetto alle vicende societarie: dopo il colpo di scena di mercoledì sera, ormai siamo vicini alla resa dei conti. Rimasto temporaneamente spiazzato dal rientro in scena di Massimo Zanetti, intenzionato a mettere in atto un salvataggio a tappe mirante soprattutto a salvaguardare i capitali da lui precedentemente conferiti,  Joe Tacopina è tornato alla carica con un'offerta " di quelle che non si possono rifiutare ": 14 milioni " cash ", per procedere all'immediata ricapitalizzazione; l'acquisto immediato del famigerato albergo di Porcedda; la ribadita volontà di acquistare dal Dott. Marchesini il Centro di Casteldebole e di rivoltare come un calzino l'ambiente circostante lo Stadio Dall'Ara, in sinergia col Piano FICO; inoltre, un consistente gruzzolo per liquidare, uno per uno, tutti i Soci componenti il CDA uscente, da Guaraldi e Zanetti fino all'ultimo dei cosiddetti " briscolini ". A quel punto i Soci minori, spinti anche da un comunicato ufficiale di Futuro Rossoblù che garantiva il proprio appoggio senza mezzi termini all'avvocato italo-americano ( a cui nel corso della serata ha fatto seguito una nota di approvazione da parte del Notaio Vico, presidente dei Professionisti Rossoblù ), hanno messo in minoranza Baraldi e Zanetti. Gianni Morandi era a cantare dalle parti di Milano, Guaraldi, vista l'ininfluenza del proprio voto, si è astenuto, e così la cordata americana ha avuto il disco verde definitivo. Questo non vuol dire che il Bologna sia già diventato di proprietà USA: entro il 15 ottobre bisognerà, una volta per tutte, procedere alla effettiva ricapitalizzazione, pena il fallimento. Col passare delle ore, comunque, lo scenario diventa sempre più nitido: il maggior azionista sarà Joey Saputo il quale, per motivi che non ha voluto precisare, lascerà la presidenza a Joe Tacopina; ci saranno nuovi Soci italiani e americani, alcuni dei quali impegnati in altre attività di un certo rilievo internazionale; l'AD dovrebbe essere Claudio Fenucci, che fino a pochi giorni fa ha ricoperto lo stesso incarico nella Roma; entrerà nel club Pantaleo Corvino, ma la sua qualifica verrà decisa dopo aver adeguatamente ricollocato Filippo Fusco, il cui operato ha favorevolmente impressionato i nuovi proprietari; per quanto riguarda l'allenatore, Saputo è già più che in parola con Roberto Mancini, orientato a sedersi sulla nostra panchina solo dopo il ritorno in Serie A ma pronto a sostituire Diego Lopez nella stagione in corso qualora le circostanze lo rendessero necessario; infine Marco Di Vaio, destinato ad un ruolo di primo piano nel nuovo organigramma, si è già permesso di sconsigliare Saputo dall'ingaggiare in tempi brevi degli svincolati di lusso, ritenendo più opportuno inseguire giocatori cosiddetti " di categoria ", a suo dire più efficaci per poter realizzare il colpaccio di riconquistare la Serie A al termine del corrente campionato. E Zanetti ??? Intanto si è reso protagonista di un episodio degno di una rissa da cortile: ha ritirato dalle varie sedi Rossoblù tutte le macchinette e le confezioni di caffè che aveva portato in dotazione a titolo di sponsorizzazione ufficiosa. Inoltre, ha pubblicamente dichiarato tutta la propria amarezza, facendo intendere di voler abbandonare il club al suo destino. Calma. Se andate a rileggere quel che scrivevo all'inizio dell'estate, vi accorgerete che io sono stato, fino ad un certo punto, uno dei più accaniti sostenitori del re del caffè. Poi, però, qualcosa è cambiato: Guaraldi ha dovuto strisciare ai piedi di Claudio Lotito per poter iscrivere il Bologna alla Serie B; Fusco ha dovuto SVENDERE Capello ed i greci per poter disporre di quattro soldi e tentare di costruire una squadra; lo stesso Zanetti ha sganciato fior di quattrini per sponsorizzare la disastrosa spedizione brasiliana della Nazionale, promettendo di iscrivere il proprio marchio sulle nostre maglie e di trasformare il Dall'Ara in una sorta di Segafredo Arena, salvo poi rimangiarsi tutto all'ultimo momento. La sua ricomparsa sulla scena per stoppare Tacopina & C., quindi, non mi è piaciuta proprio per niente, così come non mi è piaciuto l'atteggiamento prono assunto da Gianni Morandi nei suoi confronti in questa occasione, tanto è vero che mi sono permesso di suggerire, come prossimo presidente onorario, il nome di Andrea Mingardi, che è già stato alla guida di Futuro Rossoblù al fianco del povero Maurizio Cevenini e che ritengo più adatto a svolgere un ruolo di simile portata. Se ci avete fatto caso, finora ho solo riassunto un oceano di parole: ancora non c'è nero su bianco, ma ormai mancano pochi giorni per capire se il Sogno Americano sia davvero realizzabile o se si tratti di un tragico bluff. Visti i nomi che girano, per una volta voglio azzardarmi ad essere ottimista. Nella speranza di poter tornare a far tremare il mondo.


Paolo Milito

Nessun commento:

Posta un commento