Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

lunedì 10 marzo 2025

… E LA NAVE VA( R ) …

Un tempo non lontano, oltre che dagli avversari, i nostri giocatori dovevano guardarsi dagli arbitri, i quali spesso e volentieri, soprattutto in occasione dei confronti con la Juve, se ne uscivano con sviste e invenzioni che finivano per ripercuotersi negativamente sul risultato della partita e sulla classifica. I tempi son cambiati, o almeno così sembra, visto che si è realizzato il grande sogno di Aldo Biscardi, la moviola in campo, meglio conosciuta con la sigla VAR, acronimo dell’inglese Video Referee Assistent. A dir la verità, qualche volta le cose sono effettivamente andate meglio, ma in altre situazioni l’intervento della moviola ha scatenato furibonde incazzature, dovute alle differenti interpretazioni del regolamento calcistico date dalla quaterna arbitrale piuttosto che da coloro che siedono nella cosiddetta Sala VAR. Nel caso specifico del Bologna, sorvolando sulla scellerata direzione di Abisso in quel di Parma, nel giro di una settimana abbiamo assistito a due differenti interpretazioni della stessa situazione. Al Dall’Ara, in occasione del pareggio di Castro contro il Milan, i moviolisti e gli ex arbitri ci avevano spiegato che la carambola del pallone sul polso di Fabbian non inficiava il gol in ogni caso, mentre sarebbe stato annullato se avesse segnato il gigante veneto, perché la regola impone di annullare il gol successivo ad un tocco di mano del medesimo giocatore. Ieri pomeriggio, invece, quando il veronese Mosquera ha accorciato le distanze, mentre il nostro Beukema indicava vistosamente il braccio, l’arbitro internazionale Pairetto, che fungeva da quarto uomo, cercava di spiegare al tecnico scaligero Zanetti la regola che ho appena citato, salvo poi essere platealmente contraddetto dal responso del VAR che ha decretato valido il gol. A quel punto Pairetto, visibilmente sorpreso, ha chiesto lumi all’arbitro Rapuano, il quale ha mimato il gesto dello schermo e ha fatto riprendere il gioco da centro campo. Per nostra fortuna la cosa è finita lì, e il contrattempo non ci ha impedito di vivere un altro esaltante momento di gloria nella giornata che ha poi visto colare a picco il Sogno Culastrisce di Jago, quasi certamente destinato all’esonero dopo la clamorosa batosta interna rimediata contro l’Atalanta. Vabbè, tutto bene ciò che finisce bene, però sarebbe il caso che negli ambienti arbitrali le voci fossero un po’ meno discordanti, in modo da poter vivere tutti felici e contenti, o almeno provandoci a farlo. Buona settimana a tutti.


Paolo Milito


Nessun commento:

Posta un commento