… te la prendi in saccoccia. Ovvero cronaca
di una serata buona ma non buonissima. Che offre, a mio avviso, tre motivi di
discussione. 1) La nuova maglia. Secondo me è stata sparata male una buonissima
cartuccia. Mi spiego: ottima, anzi eccellente la trovata di realizzare le righe
diagonali utilizzando i nomi dei cento migliori giocatori della Storia
Rossoblù; peccato, però, che questi cento nomi cicciano e ricicciano migliaia
di volte dando vita a due righe quasi dissolventi, impossibili da percepire ad
occhio nudo da chi assiste alla partita dagli spalti o dalla TV. Sarebbe stato
meglio scrivere i cento nomi utilizzando dei caratteri più grandi: sicuramente
i colori delle righe si sarebbero potuti distinguere. 2) Premesso che il
sottoscritto ha origini meridionali, vorrei dire qualcosa ai simpaticoni che
hanno provocato contrasti durante il minuto di silenzio: quando si entra in
casa d’altri, ci si pulisce le scarpe e si chiede permesso. Ergo: non si
rompono i coglioni durante il minuto di raccoglimento in memoria dell’Arcivescovo
emerito di Bologna, tirando poi fuori accuse di razzismo del tutto fuori luogo
verso i Bolognesi. 3) Il risultato finale è decisamente bugiardo. Uno che si
limita a vedere il tabellino, legge che il Napoli ha vinto 3-0 e pensa che
abbia dominato la gara. Vaglielo a spiegare che nel primo tempo si sono visti
in campo solo i nostri, capaci di mangiarsi non uno ma tre gol !!! Certo, i
nostri eroi devono imparare che le partite durano 90 minuti + recupero, e non
sessanta; certo, Donadoni deve pensare, durante la settimana, ad allestire una
sorta di Piano B nel caso in cui vengano a mancare in corso d’opera Maietta e
Palacio; certo, Destro dovrebbe decidersi a farci sapere cosa vuol fare da
grande. In compenso, l’acquisto di Poli si sta rivelando davvero un ottimo
affare. Insomma: le basi sono buone, occorre solo lavorarci sopra in maniera
appropriata. A cominciare dall’imminente Derby dell’Appennino.
Paolo Milito
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