Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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Il Bologna è la squadra del mio cuor...

sabato 9 settembre 2017

PER CANCELLARE UN’ONTA.

Inutile girarci intorno: la tremenda notte del 4 febbraio 2017 ha rappresentato uno spartiacque nella storia del Bologna. Un club con alle spalle una tradizione come la nostra non può e non deve imbarcare sette gol in una partita casalinga, nemmeno contro uno squadrone come il Napoli di Sarri. Da allora ho dovuto sopportare frizzi e lazzi di ogni ordine e grado, ed anche in questi giorni ho constatato delle fin troppo facili ironie sul nostro conto. Però c’è un però: gli stessi soggetti che sfottono a tutto spiano dimenticano, o fanno finta di non ricordare, che nel campionato precedente gli azzurri campani erano sbarcati al Dall’Ara da primi in classifica, intenzionati a far polpette dei nostri eroi, ed erano stati travolti da un Bologna improvvisamente trasfigurato a immagine e somiglianza del Barcellona, con un super Mattia Destro e con tanti saluti a Gonzalo Higuain, pure autore di due gol nel finale di quella partita. Ergo: non fasciamoci la testa prima di essercela rotta. Innanzi tutto le statistiche: fra Serie A, Serie B e Coppa Italia le due squadre, al Dall’Ara, si sono affrontate per ben 66 volte; 32 le vittorie del Bologna, 18 quelle del Napoli, 16 i pareggi. La nostra maggior vittoria, ormai, è una leggenda: il 2 novembre 1997 vincemmo 5-1, trascinati da una tripletta di uno stratosferico Roberto Baggio e da una doppietta di Kenneth Andersson, in risposta al vantaggio iniziale di Roberto Goretti, destinato in seguito a vestire i nostri colori. Ovviamente, la sconfitta più mortificante è il già citato 7-1, che è anche la nostra peggior sconfitta casalinga di sempre; per gli amanti delle statistiche e delle autoflagellazioni ricordo che quella sera ci furono una tripletta di Hamsik, una di Mertens e un golletto di Insigne intervallati, a metà strada, dal punto della bandiera del nostro Torosidis. Quanto ai pareggi, per ben cinque volte è finita 2-2; in particolare, trovo degna di nota la sera del 19 gennaio 2014 quando, non si è mai capito come, Rolando Bianchi centrò una doppietta, convincendo così i dirigenti di allora a non cederlo al mercato di gennaio e innescando di fatto la catena di eventi negativi che alla fine di quel campionato ci avrebbe fatto precipitare in Serie B. Quanto alla gara di domani, credo si sia capito, non sono d’accordo con Eraldo Pecci, Gianfranco Civolani & C. nel ritenerla persa prima ancora di averla giocata, facendo leva sia sulla notevole differenza tecnica sia, soprattutto, sullo spauracchio del 7-1. È vero, il Napoli è in salute, ma Donadoni ha dimostrato di aver fatto tesoro delle scoppole rimediate in Coppa Italia, ed i miglioramenti sono apparsi evidenti. Inoltre, potremmo avere un’arma in più: Palacio, durante la sosta del campionato, ha avuto modo di integrarsi meglio coi nuovi compagni, e potrebbe rappresentare un’ottima alternativa a Destro nel caso in cui l’attaccante marchigiano continuasse nel suo stucchevole letargo. In più, festeggeremo il ritorno della mitica maglia bianca con la fascia diagonale, a cui ci legano bellissimi ricordi: quale migliore occasione per cancellare un’onta mortificante di siffatte proporzioni ? Infine, ancora due parole su Joey Saputo: lo sento spesso tirare in ballo a sproposito. Mi spiego: è di pubblico dominio che, circa un mese fa, allo scoccare degli ottant’anni, suo padre Lino si sia ritirato a vita privata; ciò ha comportato, ovviamente, una redistribuzione delle incombenze tra i figli, cosa che ha sicuramente richiesto un impegno immediato per far andare, come si dice in gergo, a regime tutti gli impegni. Ritengo quindi che sia questo, e non un non meglio precisato disinnamoramento verso Bologna e il Bologna, il motivo del continuo rinvio del suo viaggio in Italia, ora previsto a ridosso della visita di Papa Francesco a Bologna. Torno a ripeterlo: ci sono degli angoli da smussare, ma siamo in ottime mani. Buona partita a tutti.


Paolo Milito

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