O meglio, una pallonata indirizzata nel
verso giusto. Prima di tutto le statistiche: fra Serie A e Coppa Italia si
contano a Firenze ben 69 precedenti; le vittorie della Fiorentina sono 37,
quelle del Bologna 13, 19 i pareggi. L’affermazione più netta per i padroni di
casa ci fu il 23 novembre 1958: finì 6-3; la doppietta di Lojacono e i gol di
Montuori, Cervato, Petris ed Hamrin resero vana la comunque notevole tripletta
del nostro Pivatelli.il 25 gennaio 1942, invece, fu il Bologna a travolgere i
viola con uno stratosferico 5-2, doppiette di Biavati e di Puricelli arricchite
da un gol di Arcari IV, a cui replicarono Valcareggi e Degano. Per ben tre
volte la gara è finita 2-2, soprattutto la sera del 10 marzo 1999, semifinale
di Coppa Italia, rimasta nella storia per due contestatissime sviste arbitrali
a favore di Torricelli e Repka, che ci costarono l’accesso alla finale. E non è
stata quella l’unica serata movimentata: si ricordano, negli anni, il 2 gennaio
1955, vittoria Rossoblù sul campo per 3-0 commutata in 2-0 a tavolino sempre a
nostro favore, in seguito ad una sorta di gran finale caratterizzato da una
specie di far west; l’infelice, anzi allucinante pomeriggio del 18 giugno 1989,
quando un gruppo di scellerati pensò bene di allestire, alla stazione
ferroviaria, un comitato d’accoglienza a base di molotov costato carissimo al
nostro amico Ivan Dall’Olio, che ne sta ancora pagando le conseguenze; il sogno
ad occhi aperti vissuto il 17 gennaio 2010, quando uno scatenato ed
incontenibile Gimenez battè i padroni di casa praticamente da solo, facendo
credere a tutti noi di essere in possesso di doti superlative mai più messe in
mostra. E si potrebbe proseguire l’elenco fino a domani mattina, curiosando nei
ricordi di un match chiamato, da sempre, Derby dell’Appennino, ma che è anche
un derby degli ex incrociati, visti i punti di contatto che, via via, negli
anni hanno visto brillare su entrambe le sponde i vari Pesaola, De Ponti,
Baggio, Amoroso, Gilardino, Viviano, per tacere di Pantaleo Corvino e Stefano
Pioli; non solo, domani si potrà parlare anche di Derby dei Figli d’arte, vista
la presenza, in campo o in panchina, dei vari Destro, Di Francesco, Simeone e
Chiesa. A dispetto dei malumori correnti e del passato medio-recente, stavolta
affrontiamo i viola con un punto di vantaggio in classifica. In teoria, i
nostri avversari sono tecnicamente più dotati; noi veniamo dall’amara sconfitta
rimediata in casa contro il Napoli dopo aver tenuto egregiamente botta per più
di un’ora. Che dire, i due allenatori non hanno bisogno di presentazioni, quindi
tutto lascia pensare che assisteremo ad un confronto da pronostico triplo. Ebbene
sì, io questa squadra la trovo rassicurante, e sono convinto che, una volta
ritoccati alcuni punti traballanti, sia in grado di darci delle grandi
soddisfazioni. Intendiamoci, prima di rivincere lo Scudetto c’è ancora tanto
lavoro da fare ( vedi alla voce Destro, tanto per dirne uno ), ma i segnali che
arrivano da Casteldebole sono incoraggianti. Il tutto, in attesa del ritorno di
Joey Saputo, che dovrebbe essere a Bologna in settimana, forse in tempo per
assistere a Bologna-Inter, sicuramente per presenziare alla messa del Papa, di
cui si è accollato le spese organizzative, e per dar vita al sospirato
confronto con la tifoseria. Speriamo bene.
Paolo Milito
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