Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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Il Bologna è la squadra del mio cuor...

sabato 20 maggio 2017

IN VIAGGIO VERSO IL MILAN.

Milan-Bologna, ovvero la Tradizione, una grande classica che riporta alla mente momenti tragici come l’infortunio che stroncò la carriera di Franco Liguori e i sogni di gloria di Mondino Fabbri, ma anche pomeriggi esaltanti realizzati da un Bologna alle volte molto piccolo capace di guastare la festa ad un Milan fin troppo stellare, tipo il golletto di Locatelli o il missile a tre stadi di Valiani, per tacere della beffa di Giaccherini in una indimenticabile Epifania. Ma andiamo per ordine. Fra Serie A, Serie B e Coppa Italia, il match è andato in scena per ben 77 volte; 44 vittorie del Milan, 14 del Bologna e 19 pareggi. L’elevato numero di partite consente di diversificare le statistiche. In Serie A, la vittoria più robusta del Milan risale al 12 maggio 1991: i rossoneri, campioni intercontinentali, travolsero per 6-0 un Bologna ormai indirizzato verso la sua rovinosa seconda retrocessione, tripletta di Van Basten e gol di Evani, Simone e Rijkaard. La nostra miglior vittoria, invece, è il 3-0 ottenuto il 28 maggio 1933, doppietta di Biavati e gol di Schiavio. Ovviamente non può mancare la citazione del combattutissimo 3-3 maturato la notte del 17 febbraio 2001: doppietta di Shevchenko, gol di Sala, Beppe Signori e doppietta di Giacomino Cipriani con tanto di dedica all’amico Niccolò Galli scomparso pochi giorni prima; più che per il punteggio, 2-1, la vittoria del 31 agosto 2008 va ricordata, invece, per il suo valore simbolico: il Milan, campione euromondiale, perse in casa dal Bologna di Arrigoni neopromosso, grazie al famoso missile a tre stadi di Valiani e, soprattutto, al gol a freddo messo a segno in apertura da Marco Di Vaio, arrivato pochi giorni prima in prestito dal Genoa con l’intenzione, da parte del presidente ligure Preziosi, di scroccare un ingaggio occasionale e destinato a mettere delle robuste radici sotto le Due Torri. L’unica volta che le due squadre si sono affrontate in Serie B non fu piacevole per i nostri colori: il 24 ottobre 1982 un Milan destinato ad una rapida risalita travolse 5-0 un Bologna costituito da giocatori senza stipendio e destinato al naufragio. La Coppa Italia, infine, racconta di un 5-0 in favore del Milan il 15 giugno 1977, reti di Giorgio Braglia, Egidio Calloni, Giorgio Morini, Aldo Maldera e Alberto Bigon, padre del nostro attuale DS ( li ho citati con i nomi di battesimo in quanto tutti fratelli, padri o figli “ di “ ), e di una nostra sofferta affermazione ai calci di rigore, 7-6, il 13 dicembre 1995, quando loro erano immancabilmente stellari ed euromondiali mentre noi stavamo costruendo il tortuoso percorso che ci avrebbe riportato dalla B alla A attraverso il Torneo dei Bar. Veniamo ai giorni nostri. In classifica ci sono venti punti di differenza, ma i rossoneri non hanno vissuto una stagione esaltante. Dal canto nostro, abbiamo in panchina un uomo che, da giocatore, ha fatto la storia del Milan, e pur sapendo di aver perso malamente la gara di andata incassando un gollonzo, quasi al fischio finale, ad opera di una truppa scalcinata ridotta a sette effettivi, ha pubblicamente incitato i suoi baldi giovani a puntare al massimo obiettivo, ricordando quanto accaduto il 6 gennaio dell’anno scorso. Sognare non costa nulla e non è reato; faccio sommessamente notare, però, che rispetto ad allora mancherà Giaccherini, e relativamente agli ultimi tempi l’assenza di Dzemaili peserà non poco. Pronostico triplo, tenendo presente il rendimento altalenante di una squadra capace di beccare sette gol in casa ma anche di bastonare solennemente Chievo e Udinese, due clienti indigesti anche ai piani alti. Insomma, sono certo che Donadoni cercherà in tutti i modi di uscire da quella che è senza dubbio casa sua con una bella soddisfazione, senza lasciare nulla al caso. Buona partita a tutti.


Paolo Milito

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