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venerdì 6 febbraio 2015

In viaggio verso Crotone

La storia dei precedenti fra Crotone e Bologna si limita a due sole gare, entrambe disputate in Serie B. L'11 febbraio 2006 i padroni di casa prevalsero per 3-0, con due rigori messi a segno da Jeda ed una rete di Graziano Pellè. Nel campionato successivo, il 20 gennaio 2007, finì 0-0. Veniamo ai giorni nostri. Nel match di andata, al Dall'Ara, i calabresi vinsero per 2-0, grazie ad alcuni errori di valutazione del mister Lopez e alle incertezze di Dejan Stojanovic, sostituto dello squalificato Coppola. Un girone dopo, ritroveremo il portiere macedone, adeguatamente " celebrato " dagli impareggiabili telecronisti di SKY per essersi prodotto in un' ... AUTOTRAVERSA ( !!! ), ovvero una deviazione decisamente imprecisa che aveva favorito il primo gol crotonese, nelle file avversarie. Curioso notare come il procuratore del portiere si fosse lamentato del troppo spazio concesso da Lopez a Coppola: Stojanovic ha chiesto a viva forza di cambiare aria per essere valorizzato, ma a quanto pare anche dove si trova ora non impressiona più di tanto l'allenatore. Il Crotone, a sua volta, dopo quella giornata di gloria non ha brillato più di tanto, finendo per occupare in pianta stabile l'ultima posizione in classifica. Ciò non significa che stiamo andando a fare un'agevole passeggiata: nelle ultime tre giornate, i rossoblù calabresi hanno ottenuto due vittorie interne, e sabato scorso hanno fatto passare un quarto d'ora piuttosto agitato al Carpi ammazza-campionato, costringendolo a rimontare lo svantaggio iniziale. Come sempre, Diego Lopez in conferenza stampa ha invitato tutti a volare basso. C'è da aspettarsi, per domani, l'esordio come titolare di Daniele Gastaldello, pubblicamente elogiato da Pantaleo Corvino per aver lasciato la fascia di capitano di una squadra in lotta per la Champions League ed aver sposato in pieno il nuovo progetto di Taco & Saputo. A quanto pare, il tecnico uruguayano avrebbe intenzione di lanciare dal primo minuto anche Nenad Krsticic; bisognerà vedere come inserirà i nuovi arrivati, tenendo presente che l'ambiente è ancora piuttosto risentito per la discutibile esclusione, sabato scorso, di Franco Zuculini, la cui assenza contro il Pescara si è fatta sentire e non poco. Per il resto, volendo ignorare chi, dopo il pareggio di sabato, ha già cominciato a contestare senza motivo il mercato condotto da Corvino, mi permetto di sottolineare tre situazioni: 1) Joey Saputo ha dato mandato ai suoi collaboratori di saldare immediatamente le pendenze relative all'IVA e all'IRPEF, anzichè rateizzarle come avevano fatto i suoi predecessori, dando così un segnale di grande e rassicurante solidità; 2) Pantaleo Corvino, dopo la conclusione del mercato, sta continuando a lavorare sottotraccia, allo scopo di portare a Bologna, in caso di promozione, il cesenate Defrel e Marko Pjaca senza per questo dover costringere Saputo ad andare in fallimento ( è chiaro che le grandi squadre, specie straniere, potrebbero intromettersi consentendo alle società di appartenenza dei due giovani talenti di giocare al rialzo ); 3) La rapida eliminazione del Bologna dal torneo di Viareggio ha messo a nudo gli attuali pesanti limiti del nostro vivaio, decisamente lontano dai fasti del glorioso passato, evidenziando la necessità di una ristrutturazione radicale a cui si potrà lavorare beneficiando della nuova situazione economica. Infine, le esclusioni eccellenti: Abero e Pazienza alla fine sono stati messi ai margini della rosa. Da più parti ho sentito criticare Corvino per non essere riuscito a liberarsi, oltre che di questi due giocatori, di altri soggetti ingombranti, tipo Acquafresca e Garics. In realtà dobbiamo " ringraziare " chi c'era prima: nel caso di Pazienza, soprattutto, l'ostacolo più grande è rappresentato dall'ingaggio spropositato. Mi spiego meglio: per entrambi i giocatori si potrebbe ricorrere alla rescissione del contratto, però Abero sarebbe facilmente collocabile altrove mentre l'ingaggio di Pazienza costringerebbe Saputo a versargli una buonuscita svantaggiosa per le casse della Società. Vedremo come finirà, ricordando sempre che adesso siamo in mani più sicure rispetto al recente passato.


Paolo Milito




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