Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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Il Bologna è la squadra del mio cuor...

domenica 18 gennaio 2015

Aspettando il Perugia

Come ho già avuto modo di spiegare in occasione del match di andata, le strade di Bologna e Perugia si sono incrociate per la prima volta nell'autunno del 1975, in occasione dello storico approdo dei biancorossi in Serie A. Da allora, sotto le Due Torri la gara è andata in scena diciassette volte, tredici in Serie A e quattro in B; il bilancio è di poco favorevole ai nostri colori: nove vittorie, sei sconfitte ed un pareggio. In particolare, va ricordata la sonante vittoria per 4-0 ottenuta dal Bologna di Gigi Radice il 15 febbraio 1981, grazie ai gol di Salvatore Garritano, Giuliano Fiorini, Beppe Dossena ed Eneas. La sconfitta più notevole risale invece al 23 ottobre 1977; un Bologna grigio e stenterello, destinato a salvarsi all'ultima giornata, perse 3-2 contro un Perugia lanciatissimo verso i piani alti, ignaro della tragedia che stava per abbattersi su di esso una settimana più tardi: fu, infatti la domenica precedente la morte sul campo di Renato Curi ( che contro di noi non giocò perchè leggermente infortunato ). Per la cronaca, gli umbri vinsero con una doppietta di Mauro Amenta ed un gol di Walter Speggiorin, a cui replicarono Nando Viola ed Ennio Mastalli. Rispetto all'andata, le prospettive sono decisamente cambiate per entrambe le contendenti: i nostri avversari, neopromossi, si sono inizialmente imposti come una delle sorprese del campionato, presentandosi come potenziali concorrenti alla rincorsa verso la promozione. Nelle ultime settimane, però, i ragazzi di Camplone hanno stentato parecchio, tanto da mettere in discussione la stessa panchina del mister. Domani, al Dall'Ara, scenderà in campo una squadra assestata al decimo posto, e vogliosa di riprendere lo slancio per insidiare il cammino delle avversarie più quotate. Il Bologna, come ben sappiamo, si era presentato alla prima di campionato reduce dalla figuraccia rimediata in Coppa Italia contro l'Aquila, circondato da pesanti nubi riguardanti il proprio futuro e fagocitato da un nervosismo materializzatosi con le espulsioni di Garics ( scellerato applauso all'arbitro ) e Zuculini ( entrata assassina su Falcinelli ), che avevano completato il quadro già appesantito dai due gol messi a segno dai padroni di casa. Oggi siamo al secondo posto, dietro al sorprendente Carpi di Castori. Se finisse ora il campionato, saremmo promossi direttamente. Per rendere più concreta questa prospettiva, il proprietario del Bologna ha ingaggiato, come Direttore Sportivo , il grande Pantaleo Corvino, il quale ha dovuto fare ben presto i conti con un'amara realtà: i suoi innumerevoli contatti nazionali ed internazionali gli permettono di intavolare trattative con dei nomi di grosso calibro, il cui accostamento ai nostri colori solo quattro mesi fa sarebbe sembrato pura follìa, ma al momento di concludere i giocatori si tirano indietro, non volendo abbassarsi a scendere in Serie B, neppure per cinque mesi. Il risultato lo conosciamo bene: finora è arrivato il solo Sansone, ormai chiuso alla Samp da altri talenti emergenti e desideroso di contribuire al rilancio dei Rossoblù abbinandolo alla propria definitiva consacrazione. Per il resto, abbiamo dovuto fare i conti con giocatori un po' stagionati, ma disponibili a venire da noi, bloccati dai rispettivi presidenti ( Sorrentino, Mancosu, Gastaldello, per il quale però ieri sera Mihajlovic ha aperto uno spiraglio ), e giocatori giovani ai quali una sola partita in Serie B sembra un'onta incancellabile. Gli esempi più lampanti sono quelli di Giovinco, che ha rifiutato di diventare il nostro uomo-immagine, e Saponara, che ha preferito tornare ad Empoli pur avendo scarse prospettive di impiego. Una volta preso atto della guerra scoppiata all'Inter tra Osvaldo ed i suoi compagni di squadra, qualcuno ha azzardato l'ipotesi che si potesse convincere l'italo-argentino a tornare sotto le Due Torri; forse costoro non sanno che la prima scelta di Corvino, lontano da occhiacci indiscreti, rispondeva al nome di Fabio Borini, che per respingere la proposta al mittente non si è neppure scomodato di replicare, affidando l'incombenza al proprio procuratore. Con questi chiari di luna, non c'è da stupirsi dei rifiuti opposti da altri ex giovani Rossoblù, come Gamberini, Zaccardo ed Albertazzi. Poco male, il mondo non finisce con questi bamboccioni viziati, e Corvino non si è minimamente scomposto. Nella conferenza stampa in cui è stato ufficialmente presentato, il nostro nuovo DS ha detto senza troppi giri di parole che ha intenzione di far pentire tutti coloro che hanno respinto sdegnosamente la nostra maglia. I sostegni non gli mancano: i due Presidenti, appena rientrati da oltreoceano, si sono lanciati in dei giri diplomatici per dare maggior quota all'immagine della Società; in particolare, nei prossimi giorni almeno uno dei due si presenterà al fianco di Corvino nell'hotel milanese in cui si svolgono le trattative di mercato, per ribadire, qualora ce ne fosse bisogno, la solidità del gruppo. Degna di nota, poi, l'iniziativa dei Tifosi: i gruppi della Curva, a cui abbiamo fatto da cassa di risonanza noi di Futuro Rossoblù, hanno organizzato un raduno a Casteldebole, tenutosi ieri mattina, a cui hanno partecipato almeno millecinquecento persone. Lo scopo era quello di far sentire la nostra vicinanza ai giocatori, ringraziandoli per aver accettato la scorsa estate di venire da noi a dispetto delle prospettive catastrofiche, ed ai dirigenti, che stanno scontando colpe accumulate da chi li aveva preceduti. Tutti hanno apprezzato il gesto, e Joey Saputo è andato incontro alla folla per esprimere il proprio ringraziamento in maniera tangibile. Insomma, dopo tanto, troppo tempo, Società e tifoseria sono un tutt'uno intorno alla squadra, ed hanno intenzione di procedere compatti verso la Serie A. Come giustamente sottolineato da più parti, chi non ci vuole non ci merita; mi permetto solo di chiedere a chi di dovere di ricordarsi i nomi di chi ci ha rifiutato nel momento in cui, una volta conquistata la promozione,inevitabilmente si scatenerà la rincorsa ai soldoni del magnate italo-canadese. Quanto alle scomode eredità del passato, da segnalare due cose: è ricomparso all'orizzonte il famoso punto di penalizzazione per il ritardato pagamento dell'IRPEF, che l'Avvocato Grassani sta cercando di eludere facendo leva sul fatto che, appunto, col passar del tempo il pagamento da mancato è diventato ritardato; a margine di un'iniziativa benefica, Gianni Morandi ha colto l'occasione per avvicinare Joe Tacopina e scusarsi con lui per come si è comportato nelle fasi più delicate del passaggio di proprietà: a mio avviso un gesto da vero signore. Andiamo dunque incontro al Perugia, certi di avere a che fare, finalmente, con delle persone degne di considerazione.


Paolo Milito




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