Una decina di anni fa, durante una
puntata del “ Pallone Gonfiato “ di E’ TV, ebbi un duro scontro telefonico con
Alberto Bortolotti. Era successo che il famoso giornalista non aveva gradito un
mio sms e mi aveva replicato con un lungo giro di parole sintetizzabile in “
cosa vuoi saperne tu che non sei di Bologna “; a quel punto telefonai e gliene
dissi di tutti i colori, sottolineando la sua predisposizione a “ difendere la
purezza della razza ariana “, ossia a discriminare disinvoltamente e senza
fondamento, mentre Giancarlo Monari cercava di metterci una pezza. Di conseguenza,
in tempi più recenti non mi sono sorpreso della profonda avversione manifestata
in tutti i luoghi e in tutti i laghi da Bortolotti e da altri giornalisti
specializzati nei confronti di Joey Saputo che, come ben si sa, petroniano non
lo è affatto. Questa settimana, però, credo si sia un po’ esagerato: nel suo
consueto editoriale su TMW, Bortolotti ha detto la sua riguardo alla faccenda
delle parcelle destinate ai procuratori dei giocatori, dipingendo Saputo come
una macchietta alla stregua del direttore megagalattico dei film di Fantozzi,
pronto a intervenire dal Canada in collegamento sui maxischermi del Dall’Ara dettando
legge a distanza. Ora: padronissimo Bortolotti di difendere la sua categoria in
generale e Simone Monari in particolare dagli attacchi frontali che gli ha
indirizzato Carlo Caliceti ( e non, come sostiene Bortolotti, un improvvisato
comunicatore romanesco ) con un seccatissimo e dettagliato comunicato ufficiale
uscito sul sito del Bologna, ma un professionista del suo calibro non può e non
deve scadere in simili risse da cortile !!! Dal canto suo, la Società ha
replicato in maniera adeguata e appropriata: Riccardo Bigon ha mostrato in
conferenza stampa una nutrita documentazione, mandando così a monte uno scoop
privo di fondamento. Per non essere da meno, Urbano Cairo ha pensato bene di
buttare un po’ di benzina su queste giornate incandescenti dichiarando all’ANSA
di essere intenzionato a far valere i suoi ottimi rapporti col presidente federale
Tavecchio, allo scopo di ottenere la restituzione dello Scudetto del 1927.
Aridaje !!! Ribadisco quanto già detto quaranta giorni fa: una delegazione di
Futuro Rossoblù, all’indomani della pubblicazione di un esaustivo volumetto da
parte di Carlo Felice Chiesa, ha chiesto e ottenuto di incontrarsi a Casteldebole
con Claudio Fenucci, il quale ha convocato l’Avv. Grassani e gli ha conferito
il mandato di patrocinare il Bologna in merito a questa vicenda in tutte le
sedi possibili e immaginabili. Dal colloquio è emerso chiaramente come la
mancata assegnazione di quello scudetto al Bologna sia stata provocata da una
questione di opportunità sollevata da Leandro Arpinati, che in quel momento era
il presidente della FIGC e il braccio destro di Benito Mussolini, oltre che
fresco ex presidente dello stesso club Rossoblù. Di conseguenza, con la caduta
del Fascismo certe condizioni sono venute meno, e il Torino, autore di un illecito
accertato inequivocabilmente, non può avanzare alcuna pretesa, contrariamente a
chi si è classificato secondo sul campo contando esclusivamente sulle proprie
forze. ( Per completezza di informazione, vorrei far notare che nel 2006, in
una situazione molto simile, il commissario della FIGC Guido Rossi, pur essendo
un ex dirigente dell’Inter, non ebbe esitazioni ad assegnare ai nerazzurri lo
scudetto revocato alla Juventus a seguito dello scandalo Calciopoli ). Vale la
pena ricordare che, qualche anno fa, l’Avv. Cantamessa, che è sì un discendente
di Arpinati ma è anche uno storico dirigente del Milan, quindi assolutamente
disinteressato ad un coinvolgimento passionale, aveva detto più o meno le
stesse cose in risposta ad una analoga azione intrapresa dai dirigenti granata
dell’epoca. Insomma, se Cairo vuole ammazzare il tempo trascinando le folle è
liberissimo di farlo, ma alla fine dovrà fare i conti con una realtà
decisamente in contrasto coi suoi sogni. Novità in vista anche per quanto
riguarda il Cierrebì: si profila una gestione associata facente capo a Zanetti
e Saputo, cosa che potrebbe ripercuotersi positivamente anche sulla questione
relativa alla ristrutturazione del Dall’Ara. Per quanto riguarda il calcio
giocato, la squadra si è spostata in Germania per ultimare la preparazione
estiva. Dopo l’incoraggiante pareggio col Colonia e la vittoria un po’ meno rassicurante
contro gli emiri arabi del Lekhwiya Doha, la truppa di Donadoni affronterà due
amichevoli di poco conto ( una delle quali a porte chiuse ) in attesa di
conoscere chi, tra Albinoleffe e Cittadella, sarà la prima avversaria di Coppa
Italia, e di affrontare gli sviluppi delle vicende legate ad Avenatti, Palacio
e Rincon. La mia sensazione personale è che rispetto allo scorso campionato si
respiri un’aria migliore, in quanto i giocatori si conoscono meglio e sono in
grado di esprimersi al massimo delle proprie possibilità. Non dico certamente
che con questa squadra si possa puntare alla Coppa Intercontinentale, ma quel
che ho visto finora mi induce a sperare in un piazzamento finale di gran lunga
migliore rispetto a quello ottenuto a maggio. Staremo a vedere.
Paolo Milito
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