Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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Il Bologna è la squadra del mio cuor...

domenica 13 agosto 2017

NO. NO. E POI NO !!!

La storia del calcio, in tempi recenti e remoti, ci insegna che, trovatisi di fronte alla mancanza improvvisa di uno o più giocatori a seguito di espulsioni, ci sono stati allenatori capaci di rimodulare l’assetto tecnico-tattico della propria squadra al punto da riuscire addirittura a vincere la partita, a dispetto dell’inferiorità numerica ( in tal senso ricordo la nostra vittoria contro la Roma: dopo gli sconquassi arbitrali noi, in sette, battemmo i giallorossi, rimasti in nove, provocando le dimissioni di un furibondo Rudi Voeller ). In parole povere: è vero che, da una parte, l’arbitro è stato un po’ troppo frettoloso nell’espellere Verdi al quinto minuto ( oltretutto il nostro attaccante nello scontro incriminato ha avuto la peggio, il che lascia molte perplessità sulla sua colpevolezza ), così come dovrebbe rendere conto a qualcuno della ridicola manfrina col guardalinee in occasione del secondo gol del Cittadella, a dispetto dei mezzi tecnologici a disposizione, ma dall’altra i giocatori del Bologna non hanno fatto nulla per evitare una figura di merda ( scusate il francesismo, ma non trovo termini più esaustivi ) che resterà tragicamente negli annali. Io non ero allo Stadio, ma chi mi ha raccontato via Messenger la partita mi ha riferito di un manipolo di belle statuine di fronte alle quali il Cittadella dilagava al punto da sembrare il Real Madrid !!! , con l’eccezione dello sventurato Mirante, grazie al quale abbiamo evitato un passivo ben più vergognoso, e del nuovo acquisto Poli, che sembrava un predicatore nel deserto. Dopo l’incoraggiante amichevole disputata contro il Colonia, c’è stata una stucchevole involuzione. A parte il peggioramento dei risultati numerici, ho notato un continuo riferimento, da parte di Donadoni nelle conferenze-stampa, alla motivazione dei giocatori. Il che darebbe ragione ai sussurri che ronzano da qualche tempo attorno alla squadra, tirando in ballo l’insoddisfazione di molti dei nostri baldi giovani a vestire una maglia ritenuta ormai di poco pregio. A pensar male si fa peccato, ma a questo punto mi viene naturale ritenere che alla base di certi rifiuti ( Rincon, Palacio ) possa esserci un passaparola generato dall’interno ad opera di qualche giovanotto che si ritiene sminuito nel far parte del Bologna, squadra che da quarant’anni non vince più un beneamato cazzo, a dispetto dei soldoni che puntualmente il 10 di ogni mese il Riccoscemo canadese versa a titolo di stipendio. Cosa fare a questo punto del programma? Il tempo per rimediare c’è. Piuttosto che ascoltare ancora Donadoni che parla di motivazioni come un disco rotto,  Fenucci, Bigon e Di Vaio farebbero meglio a cercare un confronto con gli scontenti, anche con Destro, e all’occorrenza a metterli alla porta, mettendo in pista dei ricambi sicuramente più motivati ed entusiasti ( vabbè che sulle motivazioni ho qualche perplessità: i calciatori di oggi mi devono spiegare per quale motivo sono più contenti di giocare nel Sassuolo che in una Società capace, in passato, di vincere sette Scudetti+uno, due Coppitalia e alcuni trofei internazionali; emblematico, in questo senso, il caso di Floccari, che con noi non andava neanche a calci in culo e a Ferrara si sta mangiando il mondo ). Di sicuro, i nostri giocatori devono esser contenti di aver offeso, come hanno fatto ieri, la tifoseria bolognese: in qualunque altro posto del mondo sarebbero stati presi come minimo a mitragliate. Alla prima di campionato mancano ancora sette giorni: chi può prenda provvedimenti, senza badare alle apparenze ed alle etichette. Lo ribadisco per l’ennesima volta: sento la mancanza di Joe Tacopina, un soggetto capace, in casi del genere, di tirare adeguati calci nel culo. Joey Saputo è un’acqua TROPPO cheta, e il fatto che suo padre Lino, nei giorni scorsi, si sia ritirato a vita privata dando la responsabilità gestionale degli affari familiari al figlio minore Emanuele la dice lunga al riguardo. Mi auguro che sia comunque capace di imporre una sterzata adeguata.


Paolo Milito

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