Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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Il Bologna è la squadra del mio cuor...

sabato 5 novembre 2016

IN VIAGGIO VERSO LA ROMA.

Domani sera, all’Olimpico di Roma, va in scena un’altra grande classica del calcio italiano: Roma-Bologna. Una gara particolarmente sentita negli ultimi tempi, in considerazione degli intrecci fra le carriere dei protagonisti in campo e nei quadri dirigenziali, che hanno visto il vicepresidente giallorosso Tacopina diventare il nostro Presidente, l’AD Fenucci mantenere il ruolo cambiando colori e scrivania, fino al passaggio nelle nostre file di Mattia Destro, Torosidis e Sadiq. Tra Serie A e Coppa Italia il confronto vanta ben 72 precedenti; 30 le vittorie dei padroni di casa, 18 quelle del Bologna, 24 i pareggi. La più consistente vittoria giallorossa è abbastanza recente: il 29 settembre 2013 la Roma di Rudi Garcia, animata da ambizioni di Scudetto, travolse il Bologna di Pioli, alle prese con problemi di asticella, con un sonoro 5-0, doppietta di Gervinho accompagnata dai gol di Florenzi, Benatia e Liajic. Il 10 ottobre 1954, invece, furono i Rossoblù ad imporsi per 4-3; per noi una doppietta di Pivatelli, un gol di Bonafin e un autogol di Eliani, per la Roma segnarono Galli, Venturi e Celio. Nel corso degli anni altre due gare sono rimaste nella nostra memoria, non tanto per il punteggio quanto perché si tratta di due vittorie maturate in circostanze particolari. Il 30 settembre 1979 il nostro allenatore Marino Perani volle dare maggior peso all’attacco e, al 40° del primo tempo, fece scendere in campo Luciano Chiarugi, sbarcato sotto le Due Torri a spendere gli ultimi calci della sua prestigiosa carriera. Tutto intorno fu un fiorire di frizzi, lazzi e sorrisetti di compassione ( ricordo una battutaccia di Gianni Minà durante una trasmissione di Raidue che seguiva in diretta il campionato ); l’atmosfera cambiò quando, dopo il vantaggio Rossoblù di Savoldi e il pareggio di Pruzzo, Chiarugi mise a segno quello che alla fine sarebbe stato il gol della nostra vittoria ( della serie : ride bene chi ride per ultimo ). Ancor più esaltante fu la gara del 16 settembre 2012: la Roma nel primo quarto d’ora andò a segno con Florenzi e Lamela, ma i nostri eroi nel secondo tempo ribaltarono la situazione con una gran prestazione di Alino Diamanti e soprattutto di Alberto Gilardino, autore di una fantastica doppietta. Dunque, per quanto il fattore campo abbia sempre pesato, l’Olimpico a tinte giallorosse in passato ci ha riservato qualche bella soddisfazione. Domani sera ci troveremo di fronte una squadra intenzionata a fare bottino pieno, allo scopo di imporsi come la seconda forza del campionato dietro una Juventus sulla carta imbattibile ma capace di perdere contro le non irresistibili milanesi. Il Bologna non parte come una vittima sacrificale, ma deve ancora imparare a camminare nella giusta carreggiata. Le partite fin qui disputate hanno evidenziato come disponiamo di un bel gruppo di giocatori, soggetto però ad incappare in errori dettati dall’inesperienza o da fattori imponderabili ( penso soprattutto alle leggerezze di cui si è macchiato Gastaldello ). Non sono abituato ad attaccarmi ai torti arbitrali, ma non ho gli occhi foderati di prosciutto e quindi non posso fare a meno di notare che, se al momento siamo in posizione medio-bassa di classifica quando potremmo essere a ridosso delle prime, una parte del merito spetta sicuramente a dei direttori di gara dall’atteggiamento discutibile. Quindi, da una parte mister Donadoni, oltre a dover ovviare alla brutta tegola dell’infortunio di Verdi, deve intervenire sulle teste dei giocatori in modo da mantenere la concentrazione per tutta la durata della partita, evitando dormite collettive e sbavature varie, ma dall’altra la Società farebbe bene a farsi sentire ai cosiddetti piani alti, come fanno i dirigenti di altre squadre, senza temere di fare brutte figure. Resta da vedere se, al centro dell’attacco, assisteremo al sospirato ritorno di Destro, all’ennesimo tentativo di riscatto di Floccari o Sadiq oppure ad una imprevista variazione sul tema, tipo un Di Francesco falso nueve. Indubbiamente domani per noi sarà dura, ma la presenza di Donadoni in panchina e la consistenza dimostrata finora dai giocatori ( basti pensare al gran finale prodotto contro la Fiorentina ) autorizzano a sperare che comunque ce la possiamo giocare.


Paolo Milito

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