Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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lunedì 18 aprile 2016

… ASPETTANDO … IL MAZZIATONE ??? ...

Ancora una volta affrontiamo una classica del calcio italiano: Napoli-Bologna è andata in scena per ben 66 volte, fra Serie A, Serie B e Coppa Italia. Il bilancio racconta di 32 vittorie del Napoli, 11 del Bologna e ben 23 pareggi. Le due squadre hanno sempre dato vita a dei confronti movimentati, tanto è vero che il punteggio più vistoso a favore dei padroni di casa si è ripetuto, negli anni, per ben tre volte: 4-1. La prima volta fu il 4 febbraio 1951, la seconda il 12 aprile 1953 ( e fra i padroni di casa segnarono Bruno Pesaola e lo svedese Jeppson, arrivato a Napoli a suon di milioni ); infine il 21 novembre 2010, nel pieno del naufragio-Porcedda. La nostra vittoria più robusta risale invece al 15 gennaio 1939: un Bologna lanciatissimo verso il suo quinto scudetto travolse i campani per 6-1, con una doppietta di Puricelli a cui si aggiunsero le marcature di Biavati, Sansone, Reguzzoni ed Andreolo, oltre al punto della bandiera di Rocco. Da ricordare anche il 5-1 ottenuto dal Bologna di Guidolin il 22 ottobre 2000, non tanto per il punteggio, per la doppietta di Signori o per il gol di Cruz, quanto perché a fine partita il portiere del Napoli Nando Coppola salì sul nostro pullmann per venire a fare il secondo di Gianluca Pagliuca. Notevole anche il risultato maturato il 10 novembre 1940: i nostri eroi, destinati al sesto scudetto, diedero vita ad un confronto pirotecnico terminato sul punteggio di 4-4; in evidenza il napoletano Rosellini, autore di una tripletta, a cui replicò, fra gli altri, una doppietta di Reguzzoni. Dunque, un campo tradizionalmente ostile ma non troppo. Domani sera, però, si confronteranno due situazioni diametralmente opposte: da una parte gli azzurri di Sarri, determinati a conquistare tre punti che consentirebbero loro di coltivare qualche tenue speranza di scudetto; dall’altra la nostra sconcertante truppa. A prescindere dal rigore imbarcato all’ultimo minuto contro il Toro, è fuor di dubbio che i nostri sabato pomeriggio si siano prodotti in una non-partita. A quel punto, perdere malamente è un attimo. Cosa è successo? La situazione è sfuggita di mano a Donadoni? I giocatori sono certi che finirà per accettare la panchina azzurra e di conseguenza non lo seguono più? Sono tutti stanchi e prosciugati nelle forze dopo il lungo inseguimento che li aveva portati dall’ultimo al nono posto in classifica? Di fronte alla prospettiva di perdere Corvino si sentono tutti orfani? Ritengono di essere malpagati e di meritare più soldi da Saputo? Boh … purtroppo ci sono tutte le premesse per incappare in una solenne batosta, anzi, come si dice da quelle parti, in un mazziatone. A Donadoni e ai suoi prodi l’arduo compito di smentire le più fosche previsioni.


Paolo Milito

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