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mercoledì 30 dicembre 2015

MAI ( O QUASI ) A CAPODANNO.

Nella nostra epoca il pensiero di veder giocare una partita a Capodanno è qualcosa di improponibile. Questo perché, ormai molti anni fa, negli uffici dell’Associazione Calciatori fu raggiunto un accordo sindacale che garantiva ai giocatori la possibilità di trascorrere in famiglia certe giornate di festa. Di conseguenza, abbiamo visto crescere e moltiplicarsi le ormai proverbiali soste invernali del campionato. Solo lo scorso anno il presidente della Lega di Serie B, Abodi, ha pensato bene di far disputare alcune giornate durante le festività, ma è stato caldamente invitato a tenersi rigorosamente a distanza dai giorni di festa comandata. Va detto che, quando ci fu la battaglia sindacale, i calciatori dovettero faticare non poco a convincere un nutrito gruppo di presidenti, intenzionati a sfruttare a proprio vantaggio le giornate di tempo libero a disposizione della tifoseria. Dunque, a Capodanno non si gioca. In passato, però, il Bologna è stato chiamato a scendere in campo per sette volte il 31 dicembre, e per sei volte il 1 gennaio. Il bilancio di San Silvestro racconta di tre pareggi, tre sconfitte ( di cui una piuttosto vistosa, un 4-2 rimediato a San Siro contro il Milan nel 1967 ) ed una sola vittoria, nel 1988 contro l’Ascoli per 1-0. A Capodanno, invece, i Rossoblù hanno rimediato un pareggio, quattro sconfitte e due vittorie, 3-2 a Vicenza nel 1956 e 2-0 contro la Roma nel 1961. Tutti a festeggiare, dunque, e arrivederci in campo il 6 gennaio, in attesa del mercato di riparazione. Il Bologna, si sa, ha bisogno di alcuni rinforzi per rendere più agevole il cammino di Roberto Donadoni verso una salvezza tranquilla. Ci sono da piazzare alcuni esuberi, tipo Robert Acquafresca, ormai diventato incedibile ( nel senso che non lo vuole nessuno ) a causa del suo scarso rendimento; bisogna però riempire anche dei vuoti: innanzi tutto un partner efficace per Mattia Destro, e qualche alternativa valida che ci consenta di non strapparci i capelli di fronte a sempre possibili infortuni ( sto pensando alle volte in cui è mancato Giaccherini e alla notizia del giorno, un problema che terrà Franco Brienza fuori per tre settimane ). A quanto pare, è la volta buona per veder sbarcare sotto le Due Torri Floccari, che potrà essere ufficializzato solo il 4 gennaio; per il resto una girandola di nomi, non si sa fino a che punto fattibili, soprattutto a causa di ingaggi faraonici che Saputo non ha intenzione di assimilare. Possiamo comunque andare avanti animati da due certezze: i pezzi migliori non saranno svenduti ( al massimo Corvino tenterà di barattare Oikonomou con Gabbiadini ), ed arriveranno dei nomi in questo momento lontani dalla ribalta ma sicuramente utili alla causa. Non ci resta che attendere gli eventi. Intanto, Buon 2016 a tutti.


Paolo Milito

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