Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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Il Bologna è la squadra del mio cuor...

mercoledì 23 dicembre 2015

… C’ERA UNA VOLTA …

Non molto tempo fa, in queste stesse ore, sotto le Due Torri regnava l’imperatore Albano il Barbuto. Passava il proprio tempo a fare scempio del Bologna, pensando solo a come svendere i beni disponibili in cambio di un vile guadagno immediato. Un paio di esempi: Jean François Gillet, portiere, richiesta iniziale due milioni, prezzo di svendita finale un milione e quattrocentomila euro, per tacer del fatto che venne dato al Torino, diretta concorrente nella corsa alla salvezza; Alessandro Diamanti, regista e capitano, richiesta iniziale dieci milioni, prezzo di svendita finale 5.900.000 euro, con l’aggravante che l’operazione venne perfezionata a mercato italiano chiuso, quindi togliendo agli operatori di mercato la possibilità di provare quanto meno a procurare un rimpiazzo. E la lista potrebbe proseguire all’infinito. Sappiamo benissimo dove ci ha portato una gestione così scellerata. Esperienze del genere non si dimenticano. O almeno così dovrebbe essere. Già, perché ai giorni nostri il Bologna è saldamente nelle mani di Joey Saputo, personaggio dalla solidità economica indiscutibile. Anche la gestione del parco-giocatori è tutt’altra cosa: in sottotraccia, è in atto un gran ballo di procuratori tendente ad accaparrarsi, al mercato di gennaio, i vari Oikonomou, Masina, Donsah e Diawara, ma l’attuale Presidente non ha l’impulso di svendere i pantaloni, per cui i vari pretendenti si sentono richiedere cifre notevoli, adeguate al valore dimostrato sul campo dai baldi giovani. Per contro, gli stessi procuratori hanno piena consapevolezza della solidità di Saputo, per cui ogni giorno sentiamo accostare al Bologna nomi di notevole spessore che non trovano spazio nelle rispettive squadre, ma quando sentono parlare del Bologna esprimono delle perplessità: i procuratori spingono per tentare l’avventura in una piazza importante, che in passato ha rilanciato fior di campioni, da Roby Baggio fino all’attuale Mattia Destro, ma i giocatori tendono ancora a storcere la bocca, seppur in maniera più ridotta rispetto a quando eravamo in Serie B. Dunque, Saputo, oltre ad aver sborsato fior di soldoni per salvare il Bologna dal baratro, ha svolto un notevole lavoro a livello d’immagine, prima in collaborazione con Joe Tacopina e poi da solo, tanto è vero che negli ultimi tempi anche le emittenti televisive nazionali riservano ai nostri colori spazi maggiori rispetto al passato. Eppure, qualcosa di storto c’è: una sfortunata coincidenza. È successo che il Bologna, quando il magnate canadese ha assistito alla partita in tribuna, abbia riportato più sconfitte che vittorie. Ecco quindi che qualcuno ha prontamente coniato attorno a Saputo una figura di jettatore senza paragoni. Personalmente, credo che basti un raffronto superficiale a far pendere la bilancia a favore di Saputo contro Guaraldi. È vero, il chairman ha compiuto anche dei passi falsi, tipo quando ha cacciato via Tacopina che pure lo aveva portato a Bologna, o quando si è intestardito a non sostituire Delio Rossi, ma sta dimostrando coi fatti di aver intrapreso la strada giusta. Inoltre, se non ricordo male, c’era anche lui la sera della conquista della promozione contro il Pescara, quindi tutta questa sfiga non la porta. Insomma, ragazzi, sarà bene non dimenticare da quale situazione siamo usciti fuori, portando il massimo rispetto verso gli sforzi profusi da quest’uomo e lasciandolo lavorare in pace. Le prospettive sono buone: il progetto di ristrutturazione del Dall’Ara procede a gonfie vele ( mentre ormai nessuno ricorda più le grandi manovre guaraldiane per il centro sportivo di Granarolo ), e per il mercato di gennaio non corriamo il rischio di vedere indebolita la squadra a tradimento, anzi si parla di rinforzi mirati per rendere più agevole il compito di mister Donadoni verso la salvezza se non di più. Cerchiamo di non cadere in errori infantili; evitiamo di dare a delle coincidenze un peso che non meritano, e godiamoci questo Natale in posizione rassicurante ( +5 dalla terzultima ) in attesa di salutare qualche elemento inutile ed accogliere qualche rinforzo accattivante. Dunque, Buon Natale a tutti, andando dal Presidente al più umile dei Tifosi.


Paolo Milito

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