Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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Il Bologna è la squadra del mio cuor...

venerdì 5 dicembre 2014

Andiamo a Catania

A distanza di sette mesi dall'infelice giornata che sancì la nostra quarta retrocessione, ritroviamo sul nostro cammino il Catania. La squadra siciliana, fondata nel 1946 incorporando tre piccole squadre locali, dal 1955 ci ha ricevuto nel suo stadio per diciannove volte. Complessivamente, per i nostri colori non è un terreno favorevole: la storia riferisce di quattro vittorie, otto sconfitte e sette pareggi. Da notare che in Serie B abbiamo perso tre partite su cinque; la sfida non è mai andata in scena in Coppa Italia. Da ricordare la vittoria ottenuta l'8 dicembre 1963, quando i Rossoblù futuri Campioni d'Italia rifilarono ai padroni di casa un sonante 3-1, propiziato da una tripletta di Nielsen; i siciliani si vendicarono nell'ultima giornata del torneo successivo, il 6 giugno 1965, travolgendo i nostri eroi per 4-0. La nostra più robusta affermazione risale all'8 febbraio 1987, in Serie B, quando il Bologna di Vincenzo Guerini vinse 4-1 con una doppietta di Gaetano Musella e due colpi della coppia Pradella - Marronaro, destinata l'anno seguente a trascinare in Serie A la truppa passata nel frattempo agli ordini di Gigi Maifredi. Assolutamente da dimenticare la stagione scorsa: Rossoblù sconfitti sia all'andata che al ritorno. A Catania, il 6 gennaio, abbiamo perso 2-0 contro una squadra diretta concorrente nella corsa per la salvezza, gettando di fatto le basi per la conseguente retrocessione. All'inizio di questo campionato, i siciliani erano molto più accreditati di noi in prospettiva promozione. Invece, nonostante  avesse mantenuto praticamente intatto un telaio non disprezzabile, la squadra siciliana ha iniziato il torneo in modo disatroso, tanto da dover ricorrere ad un cambio di panchina. Con l'arrivo di Sannino le cose sono decisamente migliorate, per cui, a dispetto della peggiore condizione di classifica, sarà bene non abbassare la guardia di fronte ai rossoazzurri, considerando che si giocherà in uno stadio particolare, in cui il pubblico può davvero essere definito a pieno titolo il dodicesimo giocatore in campo. Per Lopez qualche problema: squalificati Oikonomou e Cacìa, infortunato Ceccarelli, dovrà fare buon viso a malasorte cercando di ottenere il massimo possibile da Garics ed Acquafresca, sperando in un'altra giornata ispirata da parte di Laribi. Alla luce di queste difficoltà, il DS in pectore Pantaleo Corvino sta intensificando i propri giri di mercato, allo scopo di portare sotto le Due Torri Sansone della Sampdoria e Gagliolo del Carpi. Inoltre, c'è in piedi un discorso con la Roma, da cui provengono Tacopina e Fenucci: si cerca di ottenere il prestito di due giovani sudamericani, Paredes e Sanabria, almeno per un anno e mezzo, in modo da garantire al club giallorosso la perfetta maturazione dei due ragazzi e al tempo stesso non lasciare il Bologna in alto mare al momento di allestire la squadra che il prossimo anno si spera affronti di nuovo la Serie A. Infine, l'immancabile cenno alle vicende societarie. Da ieri Joey Saputo figura nell'organigramma come " chairman ". Il che significa, volendo usare un termine elegante, che sovrintenderà a tutte le operazioni della Società, provvedendo di persona a convocare il CDA e a dettare le linee generali per tutti i dirigenti, Tacopina compreso. In parole più spicce, sarà un burattinaio o un direttore d'orchestra, fate un po' voi. La cosa non mi sorprende: se andate a rileggere quel che ho scritto dopo l'entrata in scena degli Americani, vi accorgerete che da subito ho parlato di Saputo come del reale nuovo proprietario del Bologna. Non era necessario essere delle menti particolarmente illuminate per capirlo; io ci sono arrivato basandomi sui ricordi, in particolare su quanto avvenuto a Verona nel 1982: la proprietà del club scaligero fu rilevata dal facoltoso imprenditore Ferdinando Chiampan, ma a fare il presidente, e quindi ad allestire la squadra destinata, due anni dopo, a vincere uno storico e clamoroso scudetto fu Celestino Guidotti, manager ben introdotto nei meccanismi del calcio. Il polverone degli ultimi giorni, a mio avviso, è stato montato ad arte da chi non si rassegna ad ammettere la propria incapacità ed incompetenza. I fatti ci dicono che: Saputo martedì prossimo liquiderà una volta per tutte Bologna 2010; l'inchiesta americana su presunti problemi giudiziari di Tacopina è stata archiviata perchè il fatto non sussiste; la permanenza di Filippo Fusco non ha affatto indispettito il magnate canadese, il quale, anzi, ha dato disposizione di denominare l'avvocato napoletano Direttore dell'Area Tecnica, anche se Fusco sembra orientato comunque a non voler convivere con Corvino; infine, Saputo ritiene Tacopina più adatto a stare sotto i riflettori, per cui preferisce comandare senza darlo a vedere. Di conseguenza, Super Joe sarà un Presidente manager, con pieni poteri di rappresentanza formale e legale. Giustamente, Saputo ha preteso che, in cambio di un maggiore esborso di soldi, gli venisse riconosciuta più voce in capitolo, sia a livello di organizzazione del club che in prospettiva di ristrutturazione dello Stadio. Martedì dovrebbe essere il giorno della nomina di Corvino a Direttore Sportivo e di Marco Di Vaio a Vicepresidente, aspettando di sapere cosa deciderà Fusco riguardo al proprio futuro. Intanto, andiamo a Catania.


Paolo Milito




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