Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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Il Bologna è la squadra del mio cuor...

sabato 2 agosto 2014

Collezionisti di figuracce

Di solito, parlando di calcio, si ha a che fare con dei collezionisti di figurine. Negli ultimi giorni, però, nel calcio in generale e nel Bologna in particolare, ci si imbatte in veri e propri collezionisti di figuracce. Ma andiamo per gradi. Ha cominciato, a livello nazionale, il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Tavecchio, candidato alla presidenza della FIGC, dichiarando in un'intervista che chi lo ha preceduto è stato buono solo a farci rappresentare ai Mondiali da chi avrebbe dovuto invece restare arrampicato sugli alberi in Africa a mangiar banane. Chiaro il riferimento a Balotelli, inevitabili le accuse di razzismo, fino all'arrivo di un rimedio peggiore del male: il giorno seguente, Tavecchio ha precisato che ce l'aveva con il centrocampista laziale Opti Pobà ( personaggio figlio della fantasia del dirigente federale ). A questo punto si sono incazzati i francesi, pensando che si riferisse allo juventino Pogba !!! L'unica cosa certa è che il calcio italiano non ha alcun bisogno di un presidente razzista, specie nel Ventunesimo Secolo, ragion per cui aspettiamo tutti fiduciosi un passo indietro da parte di Tavecchio, tenendo presente che col passar dei giorni sta perdendo per strada gran parte dei consensi di cui disponeva e che la FIFA, a cui il siparietto è rimasto un po' indigesto, ha il potere di annullare l'eventuale elezione, cosa che esporrebbe l'intero movimento ad una figuraccia epocale e dalle conseguenze non facilmente quantificabili. Veniamo al Bologna. Innanzi tutto la questione di Sestola: si era deciso, dopo un lungo tira e molla, che il ritiro pre-campionato si sarebbe svolto tutto nella località del modenese, e che la permanenza dei giocatori si sarebbe protratta fino al 7 agosto, giorno successivo all'unica amichevole degna di rilievo, quella contro il Sassuolo. Invece, d'improvviso, è arrivato il contrordine: tutti in libertà la sera del 2, dopo la partita col Formigine; a Sestola si tornerà solo per il tempo strettamente necessario a giocare contro i neroverdi di Squinzi. Ufficialmente il tutto è dovuto ad un permesso-premio concesso dal tecnico Lopez, molto soddisfatto di quanto visto fin qui; ovviamente, il sospetto è che non ci siano in cassa i soldi necessari per coprire un soggiorno più lungo. Quel che è certo, è che non l'hanno presa bene le Autorità di Sestola, come non l'hanno presa bene gli albergatori ed i Tifosi che avevano pensato di abbinare le ferie a qualche passeggiata in compagnia dei giocatori. Ma le brutte nuove non finiscono qui. Dopo una lunga riflessione, l'ex arbitro Dondarini, di Finale Emilia, ha deciso di intentare una causa contro il club Rossoblù. Il motivo ? Durante una puntata del " Pallone nel 7 " in cui era ospite, Dondarini, che stava parlando di vicende collegate allo scandalo Calciopoli riguardanti anche il Bologna, è stato interrotto da una telefonata di Carlo Caliceti, maldestro addetto stampa della nostra squadra, il quale gli ha suggerito di sciacquarsi la bocca prima di parlare male del Bologna. L'ex arbitro, di concerto col suo avvocato, ha ritenuto la telefonata intimidatoria, ed ha agito di conseguenza. Cosa potrebbe derivare da questa storia? Innanzi tutto, se condannato, il club potrebbe trovarsi costretto a corrispondere un cospicuo risarcimento danni, con tanti saluti al mantenimento dell'equilibrio dei conti; inoltre, è bene sapere che, salvo diversa disposizione ( ovvero radiazioni derivanti da squalifiche o simili ), un arbitro resta associato alla CAN vita natural durante, per cui, in caso di condanna, il Bologna rischierebbe anche qualche provvedimento disciplinare. Un po' più leggero il caso di Dejan Stojanovic: il nostro giovane portiere, in conferenza stampa, ha dichiarato di voler prendere esempio da Pagliuca, Gillet e Curci ( ... ??? ... !!! ... ) . Ovviamente, la reazione dei Tifosi Rossoblù sul web non si è fatta attendere: chi gli ha consigliato di cambiare pusher, chi gli ha detto di andarci piano con la grappa ... Io, più modestamente, credo che il ragazzo, austriaco figlio di macedoni, abbia bisogno di un buon insegnante di Italiano, in modo da consentirgli di padroneggiare meglio la nostra lingua ed evitare di rivolgere immeritati complimenti ad uno dei principali artefici della nostra recente ingloriosa retrocessione !!! Ci si è messo pure Robert Acquafresca, che ad un giornale locale ha detto di essere alla frenetica ricerca di una squadra, avendo capito di essere ormai di peso. Errore: l'attaccante italo-polacco è entrato di diritto a far parte di quel Club degli Incedibili di cui parlavo la settimana scorsa. Mi associo quindi a quanto scritto oggi da TBW: farebbe miglior figura a restare in forza al Bologna gratis, in modo da compensare la disastrosa stagione scorsa e nel tentativo di recuperare un po' di considerazione. Andiamo avanti: il sito ufficiale del Bologna ci ricorda che oggi è il compleanno di Angelo Castronaro, centrocampista Rossoblù degli Anni '70. Al suo nome è legata una MIA figuraccia: nel 1991 egli venne a Foligno ad allenare la squadra locale; un giorno lo incontrai per strada, mi feci avanti e gli dissi di essere tifoso del Bologna. Per tutta risposta, mi mandò a quel paese, e solo dopo qualche giorno un mio compagno di scuola, destinato in seguito a diventare presidente del Foligno, mi spiegò che Castronaro si era lasciato male con Bologna e col Bologna, a causa di una vicenda collegata allo scandalo Calcioscommesse del 1980. Comunque, la sera del 3 ottobre 2009 Castronaro era al Dall'Ara insieme agli altri ex Rossoblù, quindi credo che, col tempo, abbia superato il problema. Quante figuracce !!! Quante occasioni di perdere la reputazione ... Spero che non ne faccia Filippo Fusco, che finora ha condotto un discreto mercato ( come prevedevo sta tenendo d'occhio nomi poco strombazzati, e dopo l'arrivo di Cacìa è sul punto di stringere un clamoroso accordo con il Liverpool per il prestito del promettente difensore spagnolo Paez ). Infine, dopo tanto cazzeggio, permettetemi due parole un po' più serie. Oggi è sabato 2 agosto, sabato, come lo era nel 1980. Quel giorno avrei dovuto essere anch'io in stazione, a quell'ora, ma una banale indisposizione mi costrinse a rinviare la partenza per le vacanze. A distanza di 34 anni, lo sappiamo, ancora non vi è certezza su chi davvero abbia realizzato un simile capolavoro di viltà. Ogni volta che ci ripenso vengo assalito da un moto d'ira. Altro non posso fare, se non rivolgere un commosso ricordo alle vittime ed ai feriti, alcuni dei quali non sono più potuti tornare a condurre un'esistenza normale, ed ovviamente dei grandi complimenti alla Città di Bologna per come ha saputo rispondere con fermezza a quell'attacco incivile.


Paolo Milito

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